“Certamente Matteo Renzi non è un democristiano; altrettanto certamente però è cattolico. Lo è in modo pubblico e noto, lo è presumibilmente gran parte del suo retroterra ideale, così come sono cattolici molti dei suoi giovani collaboratori. La cosa, tuttavia, non sembra aver suscitato fin qui l’interesse di nessuno”: è il promettente attacco di un fondo di Ernesto Galli della Loggia pubblicato ieri dal Corsera con il titolo Il cattolicesimo di un Boy Scout. Una volta anch’io avevo provato a decifrare Renzi come cattolico inapparente: appena trovo le parole aggiorno quella lettura.
Galli della Loggia e Renzi come Akela il capobranco
186 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
http://blog.kijiji.it/wp-content/uploads/2014/02/Manuale-marmotte-1.jpg
Non è che a Rossano se lo pigliano per una settimana?
🙂 🙂 🙂
L’articolo di Galli della Loggia non rende giustizia a Renzi, descrivendolo come un citrullo in divisa, incapace di cogliere la complessità del mondo. Il fatto è che la politica, per risolvere i problemi, deve semplificare, anche a costo di sbagliare. Matteo Renzi ha conquistato il voto di tanti cattolici senza sbandierare la sua fede, da laico qual è. Forse è anche questo un segno dei tempi che cambiano. E poi era, è l’ultima spiaggia.
Ieri ne avevo letto l’articolo di due paginette e l’avevo trovato molto buono.
E intanto sempre ieri soffrivo il balbettamento di alcuni miei amici cattolici, che davanti alla Camusso che si giustificavano “non siamo del Vaticano”.
Faticavo a riconoscerla, perche in tv sembra chiattona.
Altri aggiungevano all’indirizzo del gruppo che sono delle “contraddizioni”…
e non detto come carineria.
Ho portato dentro un senso di rabbia.
Rabbia verso quegli amici che non hanno abbastanza le forze interiori per rendere ragioni della loro speranza.
Eppure, se ragiono freddamente,
per decenni, dal mondo laicista, un certo mondo clericale e vaticano ci ha voluti come suoi emissari, piuttosto che testimoni del Maestro.
Eppure,
è bene che siamo contraddizione
anche quando ci sentiamo deboli e senza parole.
Caro Luigi,
anche essere cristiani (per taluni eretico e blasfemo!) da ultimo banco,
è un dolore non da poco.
Ho già detto la mia sul presunto cattolicesimo di Renzi: se non si vede, se non si manifesta in modo riconoscibile, se non è testimoniato chiaramente… non c’è.
Inutili le immagini fuori dalle chiese alla domenica mattina, così simili a quelle di Prodi a braccetto con la signora. Non interessa a nessuno la vita privata e la frequenza ai sacramenti dei politici: ci interessa vedere i frutti che questa esibita vita spirituale porta nella sfera pubblica, nel governo del Paese e alla direzione del partito di maggioranza relativa.
Se non si vede, non c’è.
Sia chiaro, da un punto di vista politico a Renzi non conviene mettere in evidenza la sua formazione cattolica: è a capo di un partito che ha scelto una piattaforma laicista (quella del PSE di Schulz, Hollande e Zapatero) e a mala pena tollera la presenza di cattolici adulti e dissenzienti (purchè stiano ben zitti e non disturbino). Le sue esibizioni domenicali servono a mantenere quel consenso acquisito tra i cattolici che già da vent’anni propendono e votano per la sinistra, a non spaventare i “moderati” ex berlusconiani che stenterebbero a votare per un ex comunista… tutto qua.
Troppo poco per essere cattolici oggi in Italia, troppo poco per le sfide che attendono una testimonianza coraggiosa e coerente. Troppo, troppo poco.
Quanto agli scout, basta dire che anche Luigi Lusi è stato segretario del Comitato Centrale dell’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (AGESCI).
Essere o essere stati scout evidentemente non è una garanzia…
Ho avuto anch’io contatti con l’Agesci e posso dire che ne sono stato deluso.
Non darò particolari, ma posso dire che mi aspettavo di conoscere un mondo simile all’AC (o a qualche altra realtà del mondo cattolico), mentre ho scoperto una situazione ben diversa, decisamente più simile ad un gruppo laico. Persino alcuni “capi” che ho avuto modo di incontrare non avevo difficoltà a rimarcare come non avessero l’abitudine di frequentare la messa domenicale e i sacramenti; alcuni di loro sono divorziati o sposati civilmente; i più giovani hanno avuto tutti esperienza di convivenza che solo in alcuni casi ha portato al matrimonio canonico.
Saro stato sfortunato io, non voglio estendere la realtà che ho conosciuto con tutto il mondo Agesci, ma diciamo che non mi stupisce che da una realtà di questo tipo possano emergere personaggi come Renzie.
Mia moglie da giovane aveva conosciuto un’altra realtà e voleva proporre lo scoutismo anche ai nostri figli, ma è rimasta talmente delusa dalle scelte compiute dai sullodati capiscout (quelli che abbiamo conosciuto noi, per carità, non voglio generalizzare), che ha rinunciato definitivamente e oggi non vuole più sentir parlare di scoutismo.
Brave persone, dedite al volontariato e alla loro associazione, magari impegnati civilmente e socialmente, ma che nella vita privata non lasciano emergere un’adesione convinta al cattolicesimo. Resta quasi sullo sfondo e va bene così.
Mi ripeto, ma per me questo è troppo poco.
D’altra parte l’albero si riconosce dai frutti… E i frutti si devono vedere!
errata corrige:
alcuni capi … non avevano difficoltà a
secondo me è molto interessante e direi geniale la definizione di Renzi di Luigi Accattoli” il cattolico inapparente”
E’ una definizione talmente bella, e che non si attaglia solo a Renzi ma a tanti altri, che potrebbe essere il titolo di un saggio, ( che secondo me diventerebbe un best-seller) se Accattoli volesse scriverlo
“Il cattolico inapparente”
Chi è il cattolico inapparente? e’ colui che nella società di oggi non si distingue in nulla dagli altri per il fatto di essere cattolico. Certo si sa che lo è, cattolico. Lo sanno gli amici, i vicini di casa, i parenti.. Va pubblicamente alla Messa e non nasconde affatto di essere cattolico! Non è un cattolico “segreto” o nascosto, Ma il suo intero essere non si distingue in nulla da tutti gli altri che non sono cattolici. Il cattolico inapparente si trova a suo agio con tutti ed è ben accetto in tutti gli ambienti . Non porta su di se’ le stigmate ridicole del “bigotto” (vedi per es. l’on. Giovanardi) o i temuti occulti poteri dell'”integralista” (vedi per es. i ciellini o l’Opus DEi))
Insomma è un cattolico che per doti di camaleontismo e di trasformismo è ben inserito in una società di non-cattolici e non desta ne’ ripulsa ne’ scandalo ne’ disprezzo, anzi viene visto come persona di successo, alla moda e vincente.
E’ la selezione naturale darwiniana del cattolicesimo: adeguarsi all’ambiente! Solo gli individui che vi riescono ( ad adeguarsi all’ambiente) hanno la possibilità di sopravvivere. Ci vuole elasticità, capacità appunto camaleontiche e soprattutto una grande “intelligenza emotiva”.Il cristiano inapparente sarà l’unico modo per superare la selezione naturale darwiniana, che in politica e anche nella vita, colpirà gli individui più deboli, incapaci di adattarsi ed incapaci di flessibilità.
Altro che boy-scout! La base del “cattolico inapparente” è Machiavelli, non certo una iona del movimento scoutistico. 😉
Scusate volevo scrivere: Machiavelli, non certo un ICONA del movimento scoutistico .. ( almeno fino ad oggi.. non si sa mai!)
Ovviamente il “cattolico inapparente” non troverà alcun problema nel votare per il “divorzio breve” o , alivello europeo su quanto chiesto dal movimento LGBT.
perchè non troverà alcun problema? ma è semplice ? il suo essere cattolico è un fatto “privato”, la vita pubblica e politica sono tutt’altra cosa!
se si chiedesse a un cattolico inapparente se pensa che l’etica cattolica valga anche per la società pubblia probabilmente rispondeebbe di no, l’etica cattolica vale solo privatamente per i cattolici, i quali del resto non devono sbandierarla troppo la loro etica, perchè non è di buon gusto. un conto è non abortie , perchè si è cattolico, un conto è impedire agli altri di abortire o dire il Rosario di fuori alla Cliniche Abortiste, cosa assolutamento non trendy e non simpatica, come ha stigmatizzato Mons. Galantino.
e dunque il cattolico inapparente sarà per le nozze gay, per l’eutanasia, un domani (chissà se la maggioranza è d’accordo..) persino per la pedofilia…
perchè no? Lui, nel suo privato non si macchierà mai di queste cose , ma la società nel suo complessa .. faccia un po’ quel che gli pare!
il cristiano inapparente non giudica nessuno , è tollerante, ecumenico.
mica come quegli stronzi di cristiani duri e puri, questi fascistoni che si arrabbiano perchè viene tolto il Crocefisso!
il cristiano inapparente è il futuro del cristianesimo.
e forse ne è anche la FINE. 🙂
Certo che la definizione “cattolico inapparente” è molto elegante… (tra l’altro, la parola per i programmi di scrittura del PC non esiste, me la correggono…).
Ma dire cattolico camaleontico non è più chiaro? E “falso”? Non sarebbe più esatto? Mi piace che molti di quelli che votano per questi “cattolici” che si guardano bene da dire una parola dettata dai valori del cristianesimo, sono i primi a sostenere che è tutto ok con la TdL, che anche Gesù ha rovesciato i tavoli dei cambiavalute, ha tuonato con gli ipocriti… A proposito, non è che un altro sinonimo potrebbe essere “cattolico ipocrita”?
Un altro potrebbe essere: “cattolico in uscita” … di sicurezza.
Urca!
Smettetela subito o rischiate di beccarvi anche voi la qualifica di clerico-fascisti.
@discepolo
Immagino tu abbia letto sia “Cammino”, sia “Solco”, sia “Forgia”, perchè la descrizione che tu fai alle 16.21, per paradosso può derivare proprio da questi tre scritti.
Ciao!
Da “Studi Cattolici”, gennaio 2002.
“La rilettura di un brano tra i tanti del beato Josemaría (cfr. Solco, n. 91) ci mostra la relazione esistente tra le nostre parole e le parole della Scrittura. Chi è nutrito dei libri di Dio parla anche senza citare espressamente le parole del Libro Sacro e ne comunica il contenuto..
Sono certo che la forza spirituale di queste frasi del beato Josemaría è attinta dal messaggio biblico, anche se non vi fa esplicito riferimento.
La Bibbia è infatti il nutrimento di ogni cristiano e la mensa alla quale tutti siamo chiamati a nutrirci con sempre maggiore abbondanza. Confido che questo centenario aiuti tutti noi a riscoprire quelle radici bibliche sulle quali si fonda la santità di vita e quell’apostolato moderno rappresentato dal fondatore dell’Opus Dei”.
Card. Darío Castrillón Hoyos, Prefetto della Congregazione del Clero.
@Fabricianus,
nessuno si lamenta per l’assenza di “parole espressamente tratte dal Libro Sacro”, ma per l’assenza (diciamo pure l’inevidenza) proprio di quei frutti e di quelle azioni che dovrebbero “parlare” chiaramente dei “libri di Dio”.
Mettiamola così: il cattolico inevidente è afasico, perché o non parla o se anche parla non trasmette (non vuole o non riesce a trasmettere) la formazione cristiana che pure ha ricevuto e che fortunatamente non rinnega.
Riformulo sinteticamente: non si vede e non si sente, quindi non c’è o è come se non ci fosse.
Che ce ne facciamo di politici cattolici di questo tipo?
tutti i miei figli sono stati scout e hanno conservato di quei tempi bellissimi ricordi e amicizie. L’ho trovato anche molto formativo dal punto di vista cattolico, cattolicesimo liberal ovviamente. 🙂 🙂
chiarito subito che sono per un cattolicesimo vissuto apertamente senza veli,
dico anche che “meglio cattolici afasici” che “cattolici ciarlatani”.
Cattolico in-apparente non sarà forse il massimo, ma certo è assai meglio del cattolico apparente: genere che abbonda in ogni genere e grado. Nel doppio senso: che è tutta apparenza- e minga sostanza; o che si ferma all’apparenza delle forme , delle parole, dei termini, e della Chiesa… e del resto se ne catafotte.
Da quando Cristo è venuto a farsi piantare su un patibolo, non è cambiato un tubo. O sei disposto a lasciarti consumare per gli altri, o, apparente o inapparente, sei farlocco , come cristiano.
Come questo possa quadrare con la sicumera delle proprie 4 idee, con il rifiuto implicito o esplicito a cambiare dalla A alla Z il proprio totale modo di vivere, con la tranquillità di ” essere imparati” perché si infilano due citazioni, tre copiaincolla e quattro riferimenti a encicliche, teologi o opere assai dotte, resta un mistero.
Che spiega benissimo, però, il fatto che apparenti, o inapparenti, rischiamo sempre piu’ di essere del tutto marginali e ininfluenti.
E, responsabilità diretta e personale, così facendo siamo responsabili del fatto che lo diventi Cristo qui.
.
No, no , non avete capito . il “cattolico inapparente “non è il cattolico ipocrita!!.
L’ipocrita è più facile trovarlo tra i cattolici apparenti.
Il cattolico ipocrita è il prete tutto “dogmi” e tradizione che poi si inchiappetta il chierichetto
il cattolico ipocrita è il padre di famiglia con 6 figli tutto casa e chiesa , che fa la comunione tutti i giorni,che poi ha l’amante .. trans..!!
Ma per carità1Chi sono io per giudicare ‘ siam tutti peccatori!
no il attolico inapparente è quello che non vuole APPARIRE COME CATTOLICO.
non è ne’ l’ipocrita, ne’ il falso, ne’ il peccatore.
E’ il cattolico che è come tutti gli altri.
Cioè il cattolico inapparente è quello di cui in società si dice “pare che sia cattolico praticante.. ma non sembra!”
E’ quello che non SEMBRA cattolico.
perchè sembrarlo (oltre che esserlo sul serio) è ovviamente sconveniente.
pensate se RENZI sembrasse anche lontanamente cattolico!
Quante lezioni interessanti sui “cattolici inapparenti” e su quelli “apparenti” ! Ne sentivo il bisogno, davvero.
Vorrei dire la mia, ma quasi non oso farlo, intimidita come sono da simili maestri ( discepolo in primis, Federico, Gianrinaldo, Franti etc…)
Però, mi piace contribuire quando posso, anche a mezza voce.
Per me NON ci sono cattolici apparenti e inapparenti. Per me ci sono cattolici e basta. Gli uni lo sono anche senza sentire il bisogno di strombazzarlo ai quattro venti, e improntando la loro vita agli insegnamenti evangelici, mettendoci tutto l’impegno possibile secondo coscienza. Gli altri amano gridarlo a gran voce facendo citazioni a nastro; amano altresì alzare sempre gli occhi al cielo credendo che Dio si trovi lì, pregando che l’aiuto arrivi come manna dal cielo senza che loro muovano un dito; attendono la salvezza in una vita ultraterrena ( che però sperano venga il più tardi possibile) e si sentono buoni buonissimi nel fare sempre di sì con la testa agli esponenti del clero quasi che questi fossero dei messaggeri celesti. Come sono bravi questi cattolici!
A tutti costoro consiglierei, molto timidamente, di ascoltare bene le parole del Papa, oggi, sulla pietà. Sembrano rivolte soprattutto a loro.
Ma chi se ne frega, discepolo, di cosa si dice in società di questo o di quel cattolico?
Soprattutto, a me, cattolico, che cosa cavolo mi importa di quello che dicono , e soprattutto pensano, di me?
Se ho l’ansia di apparire come cattolico, c’ho un problemino grosso come una casa.
L’ansia mi dovrebbe venire nel guardare con obbiettività il tipo di vita che faccio , e poi osare definirmi cattolico guardandomi allo specchio, anzi, prima ancora cristiano. L’ansia, soprattutto, mi dovrebbe venire quando lo faccio( il guardare il tipo di vita che faccio) e mi trovo ” a posto” (!) cristianamente parlando , fiero della vita che meno(!) , dei sacrifici fatti(!!!), delle “medaglie sul petto”(!), di quello che mi sono conquistato con le mie fatiche (!) e altre simili perle antievangeliche del genere, per finire col concludere, se non proclamare, di non voler cambiare proprio per nulla e in nulla…
Gesù ci avrebbe chiamato per questo? Allora, segnamoci con qualcos’altro che non sia il segno della croce, perfavore.
E carichiamocela su ste spalle una buona volta, sta croce di Cristo, senza ragliare e senza frignare in continuazione, e piantandola di avercela con tutti gli altri ( dalla Chiesa a seconda delle angolazioni, alla società, ai consumi, ai governi, ai politici ladri, e chi piu’ ne ha e piu’ ne metta ) ma non muovendo un dito su di ME.
Ma possibile che ci si scordi del tutto che è solo su di ME che GC chiede la rivoluzione? ( pardon,Lui la chiama conversione, suona piu’ devoto)
Per Bergoglio Calvino è un «boia spirituale»
http://www.riforma.it/innerpage.php?id=Commenti/article20140604112500
“Secondo lui «a partire dalla posizione luterana, se siamo coerenti, restano solo due possibilità fra cui scegliere nel corso della storia: o l’uomo si dissolve nella sua angoscia e non è niente (ed è la conseguenza dell’esistenzialismo ateo), o l’uomo, basandosi su quella medesima angoscia e corruzione, fa un salto nel vuoto e si auto decreta superuomo (è l’opzione di Nietzsche) … Un simile potere [quello vagheggiato da Nietzsche], come ultima ratio, implica la morte di Dio. Si tratta di un paganesimo che, nei casi del nazismo e del marxismo, acquisterà forme organizzate» (p. 34). Tutto questo «a partire dalla posizione luterana», che evidentemente – secondo queste pagine di Bergoglio – è la causa prima, anche se remota, delle cose peggiori accadute in Occidente, compresa la secolarizzazione, la «morte di Dio», e i vari totalitarismi che hanno infestato la storia moderna dell’Europa. Insomma, è la vecchia tesi della Controriforma: la Riforma protestante vista come sorgente di tutti i mali, o meglio di tutti quelli che la chiesa di Roma considera «mali».”
Lorenzo… ricominciamo?
Premesso che non vorrei far partire la contraerea contro il protestantesimo però dal testo di Ricca:
“Stento a credere che l’attuale pontefice pensi di Calvino e della Riforma queste cose, che non stanno né in cielo né in terra e che nessuno storico cattolico – almeno tra quelli che conosco e leggo – dice più da molto tempo. ”
Proprio l’anno scorso è uscito questo saggio che ha suscitato molto interesse:
http://www.europaquotidiano.it/2012/11/01/occidente-secolarizzato-colpa-di-lutero/
adesso finalmente stampato in italiano:
http://www.vitaepensiero.it/scheda-libro/brad-s-gregory/gli-imprevisti-della-riforma-9788834323403-207155.html
Che la riforma abbia avuto effetti sulla nascita della borghesia capitalistica ( e quindi sulla secolarizzazione) è cosa discussa da Weber in poi sinceramente.
Ho letto il libro di Bergoglio è affrontato è vero dal punto di vista dei gesuiti della controriforma ma la critica di Ricca mi sembra un po’ troppo spinta.
Mai smesso, Elsa. Ci mancherebbe pure.
Scusate se torno a bomba, cioè alla definizione di Renzi (e di altri di estrazione cattolica nel PD) come “cattolici”, con accanto vari e diversi aggettivi.
Sarà una provocazione, ma credo che, secondo l’insegnamento della Chiesa, costoro non possano essere definiti cattolici. Certo poi ognuno è libero di autodefinirsi come vuole, di darsi la patente di questo o quello…
Al riguardo invito nuovamente a leggere la “NOTA DOTTRINALE circa alcune questioni riguardanti l’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica” della CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, firmata dal Card. Ratzinger (ora Papa emerito Benedetto XVI) ed approvata da Giovanni Paolo II (ora San Giovanni Paolo) nel 2002.
http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20021124_politica_it.html
Poiché forse per qualcuno è una lettura tediosa (a differenza dei bellissimi scritti della TdL..) riporto alcuni estratti:
“Quando l’azione politica viene a confrontarsi con principi morali che non ammettono deroghe, eccezioni o compromesso alcuno, allora l’impegno dei cattolici si fa più evidente e carico di responsabilità. Dinanzi a queste esigenze etiche fondamentali e irrinunciabili, infatti, i credenti devono sapere che è in gioco l’essenza dell’ordine morale, che riguarda il bene integrale della persona. E’ questo il caso delle leggi civili in materia di aborto e di eutanasia, che devono tutelare il diritto primario alla vita a partire dal suo concepimento fino al suo termine naturale.
Allo stesso modo occorre ribadire il dovere di rispettare e proteggere i diritti dell’embrione umano. Analogamente, devono essere salvaguardate la tutela e la promozione della famiglia, fondata sul matrimonio monogamico tra persone di sesso diverso e protetta nella sua unità e stabilità, a fronte delle moderne leggi sul divorzio: ad essa non possono essere giuridicamente equiparate in alcun modo altre forme di convivenza, né queste possono ricevere in quanto tali un riconoscimento legale.
Così pure la garanzia della libertà di educazione ai genitori per i propri figli è un diritto inalienabile, riconosciuto tra l’altro nelle Dichiarazioni internazionali dei diritti umani.
L’insegnamento sociale della Chiesa non è un’intromissione nel governo dei singoli Paesi. Pone certamente un dovere morale di coerenza per i fedeli laici, interiore alla loro coscienza, che è unica e unitaria. «Nella loro esistenza non possono esserci due vite parallele: da una parte, la vita cosiddetta “spirituale”, con i suoi valori e con le sue esigenze; e dall’altra, la vita cosiddetta “secolare”, ossia la vita di famiglia, di lavoro, dei rapporti sociali, dell’impegno politico e della cultura. Il tralcio, radicato nella vite che è Cristo, porta i suoi frutti in ogni settore dell’attività e dell’esistenza. Infatti, tutti i vari campi della vita laicale rientrano nel disegno di Dio, che li vuole come “luogo storico” del rivelarsi e del realizzarsi dell’amore di Gesù Cristo a gloria del Padre e a servizio dei fratelli. Ogni attività, ogni situazione, ogni impegno concreto — come, ad esempio, la competenza e la solidarietà nel lavoro, l’amore e la dedizione nella famiglia e nell’educazione dei figli, il servizio sociale e politico, la proposta della verità nell’ambito della cultura — sono occasioni provvidenziali per un “continuo esercizio della fede, della speranza e della carità”»Vivere ed agire politicamente in conformità alla propria coscienza non è un succube adagiarsi su posizioni estranee all’impegno politico o su una forma di confessionalismo, ma l’espressione con cui i cristiani offrono il loro coerente apporto perché attraverso la politica si instauri un ordinamento sociale più giusto e coerente con la dignità della persona umana.”
Invito inoltre a leggere l’intervento di Magister sull’argomento, :
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/06/04/il-nuovo-cattolicesimo-politico-porta-la-divisa-dei-boy-scout/
Per quanto riguarda “La chiave pluralistica” del cattolicesimo renziano …. che consente a lui e ad altri cattolici di nuova generazione arrivati al potere di sostenere con tranquillità la fecondazione artificiale eterologa, il matrimonio tra persone dello stesso sesso, l’adozione da parte di coppie omosessuali, e altri simili “diritti”.”, invito a leggere un altro estratto della NOTA DOTTRINALE:
“Se il cristiano è tenuto ad «ammettere la legittima molteplicità e diversità delle opzioni temporali», egli è ugualmente chiamato a dissentire da una concezione del pluralismo in chiave di relativismo morale, nociva per la stessa vita democratica, la quale ha bisogno di fondamenti veri e solidi, vale a dire, di principi etici che per la loro natura e per il loro ruolo di fondamento della vita sociale non sono “negoziabili”.”
lasciando Perdere il solito Magister lo dice anche Francesco nella solita EG:
182. Gli insegnamenti della Chiesa sulle situazioni contingenti sono soggetti a maggiori o nuovi sviluppi e possono essere oggetto di discussione, però non possiamo evitare di essere concreti – senza pretendere di entrare in dettagli – perché i grandi principi sociali non rimangano mere indicazioni generali che non interpellano nessuno. Bisogna ricavarne le conseguenze pratiche perché «possano con efficacia incidere anche nelle complesse situazioni odierne».[148] I Pastori, accogliendo gli apporti delle diverse scienze, hanno il diritto di emettere opinioni su tutto ciò che riguarda la vita delle persone, dal momento che il compito dell’evangelizzazione implica ed esige una promozione integrale di ogni essere umano. Non si può più affermare che la religione deve limitarsi all’ambito privato e che esiste solo per preparare le anime per il cielo. Sappiamo che Dio desidera la felicità dei suoi figli anche su questa terra, benché siano chiamati alla pienezza eterna, perché Egli ha creato tutte le cose «perché possiamo goderne» (1 Tm 6,17), perché tutti possano goderne. Ne deriva che la conversione cristiana esige di riconsiderare «specialmente tutto ciò che concerne l’ordine sociale ed il conseguimento del bene comune».[149]
183. Di conseguenza, nessuno può esigere da noi che releghiamo la religione alla segreta intimità delle persone, senza alcuna influenza sulla vita sociale e nazionale, senza preoccuparci per la salute delle istituzioni della società civile, senza esprimersi sugli avvenimenti che interessano i cittadini. Chi oserebbe rinchiudere in un tempio e far tacere il messaggio di san Francesco di Assisi e della beata Teresa di Calcutta? Essi non potrebbero accettarlo. Una fede autentica – che non è mai comoda e individualista – implica sempre un profondo desiderio di cambiare il mondo, di trasmettere valori, di lasciare qualcosa di migliore dopo il nostro passaggio sulla terra. Amiamo questo magnifico pianeta dove Dio ci ha posto, e amiamo l’umanità che lo abita, con tutti i suoi drammi e le sue stanchezze, con i suoi aneliti e le sue speranze, con i suoi valori e le sue fragilità. La terra è la nostra casa comune e tutti siamo fratelli. Sebbene «il giusto ordine della società e dello Stato sia il compito principale della politica», la Chiesa «non può né deve rimanere ai margini della lotta per la giustizia».[150] Tutti i cristiani, anche i Pastori, sono chiamati a preoccuparsi della costruzione di un mondo migliore. Di questo si tratta, perché il pensiero sociale della Chiesa è in primo luogo positivo e propositivo, orienta un’azione trasformatrice, e in questo senso non cessa di essere un segno di speranza che sgorga dal cuore pieno d’amore di Gesù Cristo. Al tempo stesso, unisce «il proprio impegno a quello profuso nel campo sociale dalle altre Chiese e Comunità Ecclesiali, sia a livello di riflessione dottrinale sia a livello pratico».[151]
Detto ciò non è che bisogna travestirsi da crociati e soprattutto ridurre la dottrina sociale della Chiesa ad una visione iperconservatrice della famiglia.
Gianrinaldo riporta il discorso sul binario giusto.
Qui non stiamo discutendo in generale dell’apparenza o della coerenza dei laici cattolici: qui si discute dell’essere cattolici in politica.
Renzie è il Presidente del Consiglio dei Ministri ed è segretario del partito che ha raccolto la maggioranza relativa dei consensi alle recenti elezioni europee. Parliamo quindi di una persona che dichiara di essere cattolico praticante nella sua vita personale e che dovrebbe manifestarsi come tale nell’attività politica e istituzionale.
In politica è un cialtrone chi promette di realizzare un certo programma e poi non mantiene le promesse. Questo deve valere anche per i politici che si presentano come cattolici e promettono di impegnarsi secondo la dottrina sociale della Chiesa. Qui si discute di un politico che su questo fronte semplicemente non si impegna, non promette niente: come considerarlo?
Come elettori cattolici dovremmo chiedere ai nostri rappresentanti impegni precisi e pungolarli fino a che questi impegni siano effettivamente portati a termine. Quando il dibattito affronta questioni importanti e delicate (la bioetica, la famiglia, la vita) i politici sedicenti cattolici sono messi alla prova: ci sono o non ci sono, si vedono e si sentono o si comportano come gli altri, sono politici cattolici oppure sono politici e basta (e magari sostenitori di programmi laicisti).
Non basta non fare promesse e non assumere impegni, non basta dire “vado a messa” e poi comportarsi come se non ci si andasse. Avere una vita religiosa privata e una condotta morale impeccabile va benissimo, ma se non si traduce in azioni coerenti nell’attività pubblica e politico-istituzionale, non serve a niente.
Non deve bastare essere cattolici inevidenti in politica.
Abbiamo degli esempi significativi, da De Gasperi a La Pira e diversi altri: guardiamo a loro e chiediamo ai nostri rappresentanti di essere in politica cattolici sul serio: coerenti, convinti, coraggiosi e soprattutto evidenti e riconoscibili come cattolici in modo indiscutibile.
Scusi cara
Sara1 scrive,
5 giugno 2014 @ 9:21,
sono notoriamente duro di comprendonio, ma che significa “visione iperconservatrice della famiglia”, forse che per un cattolico deve essere ok il matrimonio tra persone dello stesso sesso, l’adozione da parte di coppie omosessuali, nonché la mentalità contraccettiva (non fate figli che rovinano il creato…)ecc. ?
De Gasperi , quando lo ritenne giusto, non esitò a puntare i piedi con lo stesso Papa e ad andare dritto per la sua strada, mi pare.Anche in questo fu coerente, convinto, coraggioso, e soprattutto evidente e riconoscibile come cattolico in modo indiscutibile.
@Lorenzo,
non scherziamo e non confondiamo le cose.
De Gasperi è un esempio di laicità vera: non si faceva suggerire le alleanze di governo dal Vaticano. Ma qui non si discute del sindaco di Roma o del ministero degli Interni, qui si discute di valori non negoziabili: De Gasperi non avrebbe mai firmato una dichiarazione di intenti come quella dell’alleanza progressista di Bersani, che prevedeva le unioni civili tra omosessuali, la facilitazioni dell’accesso agli aborti e altre amenità di questo tipo. Non avrebbe mai votato il divorzio breve. Avrebbe probabilmente avuto orrore di sapere che qualcuno potesse considerarlo un “cattolico inevidente”.
Non confondiamo laicità e laicismo e non pensiamo che si può essere laici solo contrastando la dottrina sociale della Chiesa. De Gasperi, vero laico, l’ha sempre rispettata. Per questo è un esempio di politico cattolico, coerente, convinto, coraggioso, e soprattutto evidente e indiscutibilmente riconoscibile come cattolico.
http://www.governo.it/AmministrazioneTrasparente/Organizzazione/OrganiIndirizzoPolitico/GovernoRenzi/Renzi/renzi_cv.pdf
Raccomando a tutti di visitare la biografia di superman in stile tra il romanzo e l’epica che si trova sul sito della presidenza del consiglio. Tra le tante cose spassose su cui si potrebbe riflettere, segnalo per oggi la descrizione dell’esperienza lavorativa nell’azienda di famiglia che a me sembra significativa per almeno due motivi: il primo è che il boy scout non è mai stato uno qualunque, ma era dirigente (di chi?). Il secondo è che l’azienda si occupava di servizi di marketing.
Comunque conviene leggerla tutta, anche nei particolari della descrizione dell’incontro con la giovane studentessa fiorentina o la volata finale in cui “Matteo” “batte” i concorrenti.
Laicità e laicismo , Federico, tendi a confonderli tu.
Anzi, li fai coincidere in modo preoccupante.
Non sarei così apodittico nel decidere io-post mortem- quello che DeGasperi avrebbe fatto in altri contesti. Magari avrebbe semplicemente fatto quello che ha fatto Fanfani col divorzio: una campagna toto corde contro, e poi l’accettazione del risultato. Una democrazia funziona così. Si lotta in tutti modi, si testimonia in tutti i modi, poi si accetta quello che lo Stato decide. A meno di non mettersi a posto la coscienza con quei pateracchi alla Baldovino del Belgio che pensò di salvarsi la rettitudine cattolica “dimettendosi” per un giorno e cos’ non firmare una certa legge inacettabile moralmente…
Lorenzo,
quella di Baldovino fu una scelta importante e sofferta, non un “pateracchio”. Una testimonianza chiara che, insieme a molte altre, ha giustificato l’avvio di un processo di beatificazione.
Lo stesso vale per il Servo di Dio Alcide De Gasperi il cui processo di beatificazione si è aperto una ventina di anni fa.
Testimonianza chiare e senza ombra di dubbi.
La democrazia funziona a maggioranza, ma non sta scritto da nessuna parte che la maggioranza abbia ragione. Si può decidere a maggioranza una cosa sbagliata e allora il politico cattolico ne deve prendere le distanze in un modo o nell’altro. Fanfani firmò per senso istituzionale, ma si era impegnato CONTRO quella legge: Renzi si è impegnato pubblicamente A FAVORE delle unioni civili (modello tedesco o quello che è). E’ ben diverso, è l’opposto.
La dottrina sociale della Chiesa, le tante dichiarazioni e sollecitazioni dei nostri pastori e la Nota dottrinale qui proposta da Gianrinaldo parlano chiaro. E’ laico accettare la decisione della maggioranza, ma non è cattolico rinunciare a una testimonianza diversa, coerente ai valori del cattolicesimo.
Leggo che il “cattolico praticante” Vendola parteciperà al Gay Pride con il suo moroso: anche questo va bene? Ai politici che si definiscono cattolici possiamo chiedere un minimo di coerenza, almeno sulle questioni più emblematiche, quelle sulle quali il dibattito politico si divide?
I politici cattolici si impegnino per trasmettere in politica una visione coerente con la dottrina sociale della Chiesa, gli altri (vadano o no a messa con la famiglia, credano o no in Dio, si “sentano” o no a modo loro cattolici) non sono politici cattolici e pertanto sono liberissimi di proporre e sostenere altre visioni.
Senza ipocrisie e giochini, senza nascondersi dietro alla presunta modernità dei “cattolici inevidenti”. Se non sono evidenti, non sono cattolici.
A mio parere è meglio averne pochi ma buoni, piuttosto che avere mezzo Parlamento pieno di gente che si “sente” e si presenta come cattolico e poi fa come gli pare e piace, spesso e volentieri contro la dottrina cattolica.
Mah, se si fosse dimesso e basta, sarebbe stata una scelta sofferta e importante. Così, a me pare sia stato un bel pateracchio che ha permesso di salvare la capra della cattolicità della sua coscienza e i cavoli della ragion di stato ( e della sua corona).
Tutta la simpatia per uno che è sotto processo ai fini di eventuale beatificazione, ma dubito che questa storia possa essere davvero un punto di forza del candidato. Personalmente, la vedo, per usare il tuo linguaggio, Fede, molto imparentata proprio con la categoria “ipocrisie e giochini” che tu giustamente stigmatizzi.
Ma il buon Baldovino a parte, resta il problema di fondo.
Il cattolico ha l’obbligo – personale e di coscienza, se permetti, prima ancora che dettato dall’appartenenza e dall’obbedienza – di testimoniare e di fare politica attiva sulla base del vangelo. Però, è chiarissima una cosa: che il cattolico fa, e le farà sempre di piu’, battaglie politicamente di minoranza. Il che non deve né spaventarci, né inorgoglirci: è semplicemente logico, e profetizzato.Il fatto è che, essendo di minoranza, sono battaglie destinate alla sconfitta. Una volta che ci si è battuti come leoni ( Fanfani sapeva benissimo, e fin dall’inizio, di non avere speranza alcuna, ma nessuna, di vittoria,il che non gli impedì di andare alla battaglia) ciascuno secondo i metodi che riterrà opportuni,una volta che ci si è battuti E SI HA POLITICAMENTE PERSO, che si fa?
Ci dimettiamo tutti per un giorno in via simbolica?
Intasiamo le piazze dando a tutti gli altri degli assassini e delle bestie?
Possiamo anche farlo. Basta che si sappia che non serve a un tubo.
E allora, torno a chiedere, che si fa?
Le alternative , a mio parere, sono solo tre.
A) Si parte sdegnosamente per arroccarsi sull’Aventino, mollando la posizione.
Bella roba. Già fatta in passato, e con i disastrosi esiti che tutti ben conosciamo.
B) Ci si rassegna a NON FARE PIU’ POLITICA, MA A FARE LOBBY.
E’ vietato? No, è legittimo.Come i commercianti, i notari e i farmaceutici, per dire, a cui della politica alta gliene frega assai relativamente, basta che si porti a casa uno straccio di risultato. Questo non è fare politica, preciso: è difendere banalmente degli interessi. Ninete di sbagliato, in sé. Solo che il tutto ha dei costi, non solo politici, ma anche morali, perché significa tapparsi il naso con tutte e due le mani , chiudere gli occhi e mettersi i tappi per non sentire quello che non ci va , e flirtare di volta in volta con gli improvvisati defensores fidei o familiae , a cui della fede e della famiglia non gliene catafotte un tubo , ma dei voti del cattolico lobbista, gliene fotte assai assai.
Questa strada è stata percorsa qui in Italia varie volte, l’ultima si è appena conclusa quando dopo anni e annorum di fidanzamento interessato , a un certo punto la Cei si è ineffabilmente e cinicamente ( meglio di lei fa solo il PD, in questo genere di operazioni) scrollata di dosso Berlusconi come se fosse una pulce fastidiosa, scaricandolo quattro a zero e rifacendosi come se nulla fosse una verginità politicomorale dalla sera alla mattina. Non è anche questo qualcosa di molto simile a un trucchetto e a un giochino, di cui tu parlavi sopra?
C) CI SI INTESTARDISCE A FARE POLITICA PER DAVVERO, e da cattolici.
Che vuol dire non guardare quei tre/quattro argomenti ( iVNN * il lato patrimoniale e i finanziamenti alla scuola cattolica, per intrendersi) e il resto vada in malora, vuoi mica paragonarlo?, ma significa battersi per dare una risposta il piu’ possibile permeata di principi e di etica cristiana ai problemi complessi di una società che è laica fino al midollo, multietnica, multireligiosa, disinteressta in larghissima parte alla problematica religiosa,e a stragrande maggioranza acattolica. Un cattolico che voglia far politica e guidare il paese , cosa che peraltro ha sempre fatto DeGasperi, non puo’ catafottersene di tutti quelli che cattolici non sono, dicendo: io difendo il mio credo e basta.
Se no, vada a fare altro, ma non il politico.
Caro Lorenzo, applausi a scena aperta. Aggiungo anche che parlare solo (e in modo ossessivo) di “quei tre/quattro argomenti ( iVNN * il lato patrimoniale e i finanziamenti alla scuola cattolica)” non è di per sé sintomo né garanzia di cattolicità. In più, parlarne in un certo modo (come un disco rotto, ripetendo all’infinito parole che per strada perdono di senso) è perfino controproducente: bisognerebbe forse considerare l’opportunità di un cambiamento di toni, di parole, di spirito. Non di concetti, beninteso: ma le cose si possono dire in tanti modi, e in tante lingue (tanto per citare la prima lettura di domenica prossima) perché siano davvero comprese.
Chi fa politica intende assumersi l’onere di governare il Paese intero, in ogni sua piega, aspetto, circostanza: non è lecito avere qualcosa da difendere che non sia prima di tutto il bene comune. E questo vale per tutti.
E poi, Federico, tu citi l’immenso La Pira, ma senz’altro ricordi quanto egli fu criticato e osteggiato: è troppo di sinistra, dicevano, è un “comunista bianco”, sembra anche un po’ filomarxista; è uno che parla con tutti – i russi, i cinesi, i vietnamiti: comunisti! – è fissato con la pace nel mondo, ma lo sa perbacco quest’uomo che ci sono delle regole e delle convenienze da rispettare?
Lorenzo,
la tua ipotesi C prevede di fare volutamente una politica contraria ai valori del cattolicesimo? Prevede che si possa ignorare e ci si possa disinteressare di quello che propone la Dottrina sociale della Chiesa?
Sono domande retoriche: per un politico cattolico serio non è possibile prendere in considerazione queste eventualità.
C’è un dibattito politico, ci sono diverse visioni e proposte e i cattolici hanno le loro e ci devono credere: le propongono senza vergognarsi, le sostengono con convinzione e poi sono disposti ad accordi condivisi (non compromessi al ribasso, non negoziati immorali, ma la ricerca faticosa di un accordo che non mortifichi nessuna delle due posizioni).
Ho l’impressione che a Renzi non interessi essere cattolico in politica: gli basta esserlo nel suo privato. Non consideriamolo come un politico cattolico. Non è la fine del mondo.
Quando farà o dirà qualcosa che evidenzierà la sua formazione cattolica, allora ne riparleremo. Finchè resterà “inevidente”, finchè vorrà sostenere proposte che non hanno nulla a che fare con il cattolicesimo, c’è ben poco da dire. Se non si vede che è cattolico è perché non vuole esserlo.
Del resto, finchè i suoi elettori, laici o cattolici che siano, sono contenti così, perché dovrebbe cambiare? Sono gli elettori cattolici che, a mio giudizio, dovrebbero scegliere rappresentanti diversi: coerenti, evidenti e seri.
a un certo punto la Cei si è ineffabilmente e cinicamente ( meglio di lei fa solo il PD, in questo genere di operazioni) scrollata di dosso Berlusconi come se fosse una pulce fastidiosa, scaricandolo quattro a zero e rifacendosi come se nulla fosse una verginità politicomorale dalla sera alla mattina.
Devo prenderlo come un discorso serio, o come un ammazzatempo in qualche sala d’attesa, qualche bus, qualche bar di periferia?
Ho l’impressione che a Renzi non interessi essere cattolico in politica: gli basta esserlo nel suo privato. Non consideriamolo come un politico cattolico. Non è la fine del mondo.
Lo si deve conoscere molto bene per avere impressioni così precise.
prendilo come ti pare, ma se magari dici direttamente quello che pensi al riguardo, facciamo prima, elsa
Non mi interessano le sparate nel mucchio.
Magari qualcuno potrà quotare e sorridere.
IO NO!
La Pira qua la Pira là, si ma tutti Renzino avete votato…
🙁
Elsa,
e chi non lo conosce ormai? Sono anni che ne sentiamo parlare e da quando è al governo è tutti i giorni in TV: una impressione, anche abbastanza precisa, ce la siamo potuta fare.
Se poi il nostro Presidente del Consiglio in futuro agirà diversamente da come ha fatto finora, potremmo anche cambiare opinione.
L’impressione è l’effetto prodotto da un’idea o da un comportamento: se questi cambiano, cambierà di riflesso anche l’impressione prodotta.
Sara,
non dirai mica a me vero?
@Federico
In quanto a giudicare il cattolicesimo degli altri non hai rivali.
Degno del Santo Uffizio.
Quale mucchio, Elsa?
La Cei è un organismo che grazie a Dio agisce alla luce del sole, con cariche, direttivo, relazioni pubbliche e linee guida ( e pure atteggiamenti politici) fatti apposta per essere sotto gli occhi di tutti.
Cosa sia successo nei vent’anni di periodo Berlusconiano è cronaca. Gli attriti di Ruini con il governo nella parentesi Prodi, pure.
Come, repentinamente, piu’ o meno all’apparire di Monti in campo, anche la Cei si sia defilata da ogni avallo piu’ o meno esplicito al suo governo, è altrettanto cronaca.Suscitando infatti le giustificate ire del caduto( sempre che lo sia ) .
Basta leggersi i giornali, o ricordarseli.
Quale mucchio e quale sparata?
Ma infatti, Federico, non mi pare che Renzi – pur nonostante il considerevolissimo ego – abbia mai vestito la divisa da crociato e si sia presentato come il Campione del Cattolicesimo. Se lo avesse fatto, le tue beccate sarebbero ben assestate, ma a me non pare.
Se no non sarebbe Matteuccio , ma Carlo Casini, o la Binetti, o la Roccella.
Io , personalmente, dico: menomale, visto che è uno su cui tutto si puo’ dire ma non che non abbia chiara in testa l’idea di guidare il paese. Tu, immagino, che dica: iattura.
Ma allora si ritorna al dicorso di prima sul ruolo di un cattolico in politica., ecc ecc ecc
Elsa,
non si giudica il cattolicesimo degli altri, ma la sua evidenza.
Il tema del post è questo e mi sono permesso di esprimermi su questo.
Quanto alla tua domanda, Federico, se ” la tua ipotesi C prevede di fare volutamente una politica contraria ai valori del cattolicesimo “, giustamente tu stesso la definisci una domanda retorica… ma non lo è poi troppo.
Il caso di DeGasperi che abbiamo riportato stamattina, non è poi così lontano. Adesso noi possiamo permetterci, a decadi e contesto completamente mutato, di derubricare la vicenda del contrasto tra i due ( leggi: netta e reiterata opposizione di DeGasperi al papa che avrebbe voluto un’alleanza con le destre per scongiurare l’eventualità che un comunista diventasse sindaco di Roma) a una questioncina marginale, una affare amministrativo locale. Ma era invece una questione vissuta da Pio XII e da una bella fetta di curia e di Chiesa come una questione centrale: di principi, di valori, di segni ( e di obbedienza). Non dimentichiamo quella sorta di “scomunica” che scattava
non solo agli iscritti al PCI ( e ai partiti che con esso facessero causa comune)
ma anche a coloro ” che lo favorissero in qualunque modo “. Cosa di una pesantezza e di un peso che noi non abbiamo mai conosciuto. Opporsi, in una situazione del genere, in quel clima da contrapposizione frontale, e piu’ volte, e resistendo a tutte le pressioni, e a un papa come Pio XII, fu davvero un gesto di enorme autonomia : ma agli occhi del Papa, e non solo, passò come atto – se non altro – in fortissimo odore di ” politica contraria ai valori del cattolicesimo”. Tant’è che, nonostante la storia- e la cronaca dei numeri- abbiano dato ragione a DeGasperi, mi pare che i due non si incontrarono piu’, dopo di allora…
La figlia Maria Romana De Gasperi: «Egli fu molto attento nel presentarsi ai propri elettori come un democratico con principi di tolleranza, di giustizia, di libertà, distinguendo sempre tra potere dello Stato e potere della Chiesa. Dovette trovare nella solitudine della propria coscienza il giusto equilibrio, caso per caso, tra la sua fede cristiana e il suo credo politico».
http://www.stpauls.it/vita/1106vp/dossier-2.htm
@Sara
La Pira (così come De Gasperi) viene portato a esempio proprio da chi, con grande probabilità, lo avrebbe avversato se fosse stato suo contemporaneo. E che, in una smania di semplificazione, riduce la storia a un volantino di propaganda.
Senza buttarla sull’eroico in Francia tutti i cattolici che hanno votato la Le Pen hanno disubbidito uguale::
http://www.agensir.it/pls/sir/v4_s2doc_b.rss?id_oggetto=287987
(Intanto i cattolici hanno votato per Le Pen nonostante le raccomandazioni dell’episcopato. I vescovi francesi rappresentano un episcopato molto impegnato per l’Europa. Evidentemente ci sono cattolici che non ascoltano i vescovi e le loro raccomandazioni. Perché?)
A volte a disubbidire ci si piglia e a volte no…
Non ci provare, Lorenzo.
Sono comportamenti profondamente diversi.
De Gasperi limitò il dissenso alla presentazione di una lista alle elezioni comunali, sostenendo comunque una posizione “centrista” (non certo una problematica e discutibile alleanza con il PCI!), anziché un’apertura alle destre, sollecitata da alcuni ambienti della Curia in chiave anticomunista, ma in fondo già sperimentata nel consiglio comunale di Roma anche prima delle elezioni del 1952 (per dire che non era una richiesta assurda).
Adesso invece stiamo discutendo di un dissenso molto più profondo che presuppone un rifiuto della Dottrina sociale della Chiesa.
Renzi è il cattolico adulto che rifiuta qualsiasi indicazione del Magistero e si regola a suo piacimento e secondo le convenienze del Partito di cui è segretario: bioetica, matrimonio, vita, eutanasia, … tutto.
Non c’è paragone.
Per essere cattolici in politica non pasta essere cattolici in privato e fare politica, bisogna dare alla politica una sostanza che sia chiaramente riferibile al cattolicesimo, alla Dottrina sociale della Chiesa e a quella visione dell’uomo e della società che è frutto della riflessione della Chiesa.
Sebbene sia stato appena iscritto al Santo Uffizio, oltre che un acclarato clericofascista, non condanno per questo Renzi, farà quello che potrà, ma a me non basta la sua inevidenza. Da un cattolico in politica mi aspetto di più.
Sara,
i cattolici in Francia hanno mandato un segnale a Monsieur Hollande e alla destra repubblicana neogollista. La protesta di chi non si sente rappresentato. Bisogna vedere come voteranno alle prossime elezioni.
Federico tra i commenti al post su “Marco Cé felice di parlare a chi non crede” c’è posta per te…
Non c’è niente in cui “provarci” , caro Federico.
Dolente se ti infastidisce, ma la realtà storica era questa. Tu trovami un- dicasi uno- presidente del Consiglio che abbia subìto una ingerenza così diretta e pressante, un pressing così concentrico e orchestrato, e sia andato per la sua strada, e poi ne riparliamo.
E’ istruttivo, a questo proposito, il libretto di Riccardi “Pio XII e Alcide De Gasperi – Una storia segreta” che ricostruisce bene questo scontro.
Da Wikipedia, caccio questa breve frase illuminante:
” Le critiche alla poca incisività della lotta anti-comunista erano cresciute proprio dopo la vittoria del 18 aprile 1948, che aveva dato alla Dc una forte maggioranza, perché l’atteggiamento di De Gasperi nel non dare alla società un’impronta fortemente cattolica e anticomunista appariva inspiegabile ai vertici della Chiesa. ”
Non c’è niente in cui provarci, è già bell’eche provato.
Scusate il disturbo, ma chiedo ancora a Sara1 (v. 5 giugno 2014 @ 9:21,
il significato della sua frase: “visione iperconservatrice della famiglia”.
Sarebbe bello,inoltre, per l’arricchimento della discussione, che si dicesse chiaramente la propria opinione sui vari argomenti della discussione (vero o presunto cattolicesimo di Renzi e altri politici PD, definizione di cattolico inapparente ecc.) E quindi sul comportamento dei politici cattolici davanti a scelte come: fecondazione artificiale eterologa, matrimonio omosessuale, adozione da parte di coppie omosessuali ecc. La mia l’ho già detta: chi vota-sostiene questo va contro il Vangelo e l’insegnamento della Chiesa, come dettagliatamente affermato, tra gli altri, da Papa emerito Benedetto XVI e San Giovanni Paolo. E non in chiacchiere sull’aereo, ma in documenti della Chiesa.
Dice Federico:
“Adesso invece stiamo discutendo di un dissenso molto più profondo che presuppone un rifiuto della Dottrina sociale della Chiesa.
Renzi è il cattolico adulto che rifiuta qualsiasi indicazione del Magistero e si regola a suo piacimento e secondo le convenienze del Partito di cui è segretario: bioetica, matrimonio, vita, eutanasia, … tutto.”
Nella brevissima era Renzi?!
Dissenso, da parte di chi? Di chi, nei confronti di chi?
C’è stata una presa di posizione ufficiale- tipo Ruini vs.Prodi, l’ultima che io mi ricordi? C’è stata una presa di distanza ufficiale, tipo Prodi vs. Ruini, l’ultima che io mi ricordi?
Poi, Mettuccio Renzino puo’ risultare legittimamente detestabile, ma certo si sa muovere tatticamente assai meglio di Prodi e mai piazzerebbe una uscita improvvida- elettoralmente parlando- come fu quella di Prodi e del cattolico adulto.
Quando ci sarà una indicazione CHIARA del magistero sul suo governo ( cosa di cui dubito assaissimo) e lui la rifiuterà, ne potremo riparlare. Di che parliamo, qui, in assenza di fatti?
Per quanto mi riguarda, mi pare di avere risposto ad ogni tuo interrogativo, Gianrinaldo.
…e non mi pare che neanche Papa Francesco abbia mai affermato cose diverse. e non stiamo a fare le pulci “ma lui lo dice in modo diverso”. Certo, nella Chiesa (ringraziando il cielo..) ci sono stati e ci sono carismi diversi, ma l’insegnamento è uno: quello dei Papi e dei Vescovi in comunione con lui.
Taluni vedono aborti dappertutto, eutanasia dappertutto, coppie gay che occupano i 2/3 di un condominio…Vedono insomma una “catastrofe” dietro l’altro…
Deve essere molto faticoso vivere così.
Guardate le cose belle, ce ne sono.
dietro l’altrA
Evidentemente ci sono cattolici che non ascoltano i vescovi e le loro raccomandazioni., dice Sara.
Ha ragione, è un evidentemente non contestabile.
Qui in Italia, è dal referendum sul divorzio in poi che mi pare che “la presa” politica sull’elettorato cattolico da parte dei vescovi sia andata crollando.
A dimostrazione del fatto che non basta la battaglia sacrosanta sui principi, e sui valori, se non ci si affianca un lavoro molto piu’ capillare, faticoso, coinvolgente nella testimonianza personale dei cattolici stessi. E qui il pallino passa dai vescovi ( che si limitano a dare direttive, che altro devono fare?) ai politici, (che spesso danno controtestimonianze viventi, altro che testimonianze credibili). Ma passa soprattutto a noi popolo dei cattolici che, finché non si caccia nella cocuzza il mandato e il compito di essere missionario, testimone e martire, farà perdere in saecula saeculorum ogni partita a tavolino, ai valori cristiani nella società.
GXXIII li chiamò efficacemente ” profeti di sventura” Fabri, e ci prese alla grande, allora et semper…:)
@lorenzocuffini
Vero.
Gianrinaldo, non avertene a male se ti provoco: ma ci avevamo bello bello lo Stato pontificio, come ci può essere venuto in mente di ridurci così? Roba da non credere, eh?
Scherzi (e Renzi) a parte, si può ragionevolmente pensare che un presidente del consiglio (chiunque egli sia) possa governare tenendo il naso dentro il magistero?
Mia cara Nicoletta, qui non si tratta di governare tenendo il naso dentro il magistero.
Per questi nostri fratelli nella Fede si tratta di far diventare il magistero e il catechismo della Chiesa Cattolica, testo di Legge.
“Testo Unico delle Leggi 1/2014: Ordinamento Generale della Repubblica Italiana disciplinato secondo le regole del Catechismo della Chiesa Cattolica.”
nicoletta zullino scrive,
5 giugno 2014 @ 16:49
“si può ragionevolmente pensare che un presidente del consiglio (chiunque egli sia) possa governare tenendo il naso dentro il magistero?”
Allora NON ci si dice cattolici o si va a fare un altro mestiere. Non mi sembra che fare il politico a tanti cattolici glielo abbia prescritto il parroco o il medico…
FABRICIANUS scrive,
5 giugno 2014 @ 16:37
“Taluni vedono aborti dappertutto, eutanasia dappertutto, coppie gay che occupano i 2/3 di un condominio…Vedono insomma una “catastrofe” dietro l’altro…”
Qui non si tratta di vedere catastrofi, ma (almeno nel mio caso) di essere ragionevolmente preoccupati del mondo che i nostri figli avranno, visto che cerchiamo di passar loro la fede (come ci insegna la Chiesa). Ma non vi rendete conto che stanno velocemente “cambiando l’acqua all’acquario” e che tra un po’ se vorrai manifestare la tua fede sarai quantomeno emarginato se non perseguitato ? Se non vi preoccupate .. alè andiamo allegramente come il Titanic contro l’iceberg… Ma saranno cavoli vostri e della vostra esimia coscienza.
Ma quali profeti di sventura! Ma perché?
Perché osiamo chiedere a un cattolico ex scout agesci di rendere visibili i valori in cui crede? Perché sottolineiamo come alcune scelte politiche divergano e confliggano con la Dottrina sociale della Chiesa?
Se si trattasse di Bersani o di D’Alema o Amato, niente da dire: appartengono ad un’altra storia, più laica, distinta e distante dal mondo cattolico. Ma se si sottolinea che Renzi è di formazione cattolica, ex democristiano, ex scout… allora il minimo è aspettarsi una coerenza, almeno sulle questioni più importanti e divisive.
Essere cattolici in politica non è fondamentalismo ed essere contrari ai valori non negoziabili non è segno di laicità: si può essere laici e moderni anche come cattolici coerenti che provano a portare nella politica i principi della dottrina sociale della Chiesa.
Capisco però che in tempi di relativismo, sia più facile essere cattolici ciascuno a modo suo e azzittire chi si permette di ricordare quelli che dovrebbero essere i punti di riferimento per tutti i cattolici.
e che tra un po’ se vorrai manifestare la tua fede sarai quantomeno emarginato se non perseguitato ?
La persecuzione per la nostra Fede esiste da sempre, e questo lo sai bene, buon Gianrinaldo: non è un “evento” degli ultimi anni.
Capisco però che in tempi di relativismo, sia più facile essere cattolici ciascuno a modo suo e azzittire chi si permette di ricordare quelli che dovrebbero essere i punti di riferimento per tutti i cattolici.
Niente da fare: non riescono mai a sorridere, mai a sdrammatizzare, mai a presentare il Cristianesimo e il Cattolicesimo come incontro con COLUI che ti riempie la vita.
Mai una nota riconciliativa o la descrizione di qualche evento collegato alla Fede che possa affascinare, incuriosire.
Sempre intristiti, spaventati, sulla difensiva, con la mano sulla spada per combattere i laicisti-zapateristi-relativisti.
Non deve essere per nulla facile vivere così: pregherò per voi amici miei, fate lo stesso voi per me (se volete).
Bene, Gianrinaldo, vedo che a conti fatti sei d’accordo con l’ipotesi C di Lorenzo… (5 giugno 2014 @ 12:20)
Per quanto la frase sia abusata, la ripropongo lo stesso: governare la complessità. Deduco, da ciò che scrivi, che il politico cattolico debba essere per forza e “intrinsecamente” inadeguato a questo compito. E perciò inadeguato a governare.
Grazie Lorenzo per il tuo commento delle 12.20.
Fabricianus,
non intristiti ma stupiti di fronte a tanta indifferenza, non spaventati ma consapevoli della gravità della situazione e ciononostante speranzosi, non sulla difensiva ma pronti, anche senza spade, a rispondere con gioia alla nostra chiamata ad essere cristiani oggi in Italia.
Ci sono anche molte cose belle, è vero, ma qui si parlava di cattolici inapparenti e devi consentirci di essere preoccupati degli entusiasmi che si registrano sull’inapparenza di una testimonianza cristiana.
Ne riparleremo, con il sorriso sulle labbra e la gioia nel cuore, quando si vedranno i frutti di questi entusiasmanti cattolici inapparenti.
Hai ragione a scrivere che non è per nulla facile essere cristiani oggi. Sicuramente è più facile vivere nell’indifferenza e nella convinzione che, qualsiasi cosa si combini, si ha sempre ragione, si è sempre a posto con la coscienza…
Da parte mia accolgo volentieri il tuo invito alla preghiera e ringrazio per l’offerta, spero non ironica. Non c’è comunione nella politica, ma può esserci nella preghiera.
@federico
L’offerta di Preghiera non era in alcun modo ironica.
Ciao.
“Evidentemente ci sono cattolici che non ascoltano i vescovi e le loro raccomandazioni., dice Sara.” guardi a me che ascoltino o non ascoltino non me ne frega in fondo, (volendo pure io ho votato secondo i loro consigli?)
Mi rompe l’automatismo voti non secondo il parere della Chiesa sei un intelligentone.
Imposterei più il discorso su altri criteri (tipo c’è qualche cosa su cui i cattolici sono d’accordo o dire cattolici è come dire biondi e via?)
Con tutto che Federico NON rappresenta la voce della Chiesa e basta.
Ma c’è un sacco di cose su cui i cattolici sono d’accordo, ed è tutto l’essenziale.
Solo che se si lascia perdere quello per correre, ogni santo giorno, dietro a ogni singola cosa che puo’ essere oggetto di divisione, e rimarcarla con un certo incomprensibile e amaro piacere di farlo, l’effetto che se ne ottiene è quello di una gabbia di matti.
Infatti è così. Chiedo scusa, ma mi vien da dire: che palle!!
Gregorio XVI, nell’enciclica “Mirari vos” (1832), definì «assurda ed erronea sentenza o piuttosto delirio, che si debba ammettere e garantire a ciascuno la libertà di coscienza: errore velenosissimo». Pio IX ribadì tale posizione nell’enciclica “Quanta cura” (1864), condannando quanti «non temono di caldeggiare l’opinione… dal Nostro Predecessore Gregorio XVI di venerata memoria chiamata delirio» e in appendice all’enciclica, nel Syllabo, espose in forma di proposizioni condannate le «prave opinioni» dell’epoca. Fra esse questa: «È libero ciascun uomo di abbracciare e professare quella religione che, sulla scorta del lume della ragione, avrà reputato essere vera». Della stessa opinione era il “progressista” Leone XIII, che nell’enciclica “Libertas” (1888) condanna «la cosiddetta libertà di culto», secondo cui « è facoltà di ognuno professare la religione che gli piace, oppure di non professarne alcuna» poiché «la giustizia e la ragione vietano che lo Stato sia ateo o che – cadendo di nuovo nell’ateismo – conceda la stessa desiderata cittadinanza a tutte le cosiddette religioni, e gli stessi diritti ad ognuna indistintamente».
(Fonte internet)
Quanto proclamato dai suddetti Pontefici oggi è ancora valido? E se no, come è possibile che quei papi abbiano sbagliato? Le loro affermazioni non sono dogmi, è vero, ma nemmeno il magistero dei papi più recenti rientra nel dogma. E allora c’è la possibilità che in esso fra qualche secolo un futuro papa possa affermare cose diverse o contrarie o far proprie affermazioni adesso condannate?
Senza spirito di polemica, ma per poter capire anch’io che spesso sono assalito da dubbi.
Buona notte a tutti.
Lazzaro nel dubbio voti chi le pare che facciamo prima.
Lazzaro, solo un consiglio: nel catechismo della chiesa cattolica ( e nel suo compendio) ci sono alcuni paragrafi interessanti sulla coscienza. Leggili e RAGIONACI.
Ancora una nota: non stupirti della discordanza tra le affermazioni di un papa e quelle di altri. Le discordanze hanno fatto parte della Chiesa fin dalle sue origini. Proprio come oggi.
Non vedi quanto sono discordi vescovi e preti? Anche fra loro ci sono i conservatori ultratradizionalisti e quelli ben più aperti ( che io ovviamente preferisco), che io considero un’autentica ricchezza della Chiesa.
Sento parlare il mio parroco e mi sembra che mi legga il pensiero e le parole che mi passano nella mente.
Sento il viceparroco ( molto più giovane) e ripiombo nell’atmosfera di quando ero bambina (una noia!! Miserere mei! ).
Mi permetto di chiedere ai ferratissimi partecipanti alla discussione (v. mio intervento del 5 giugno 2014 @ 16:29: ma chi vota-sostiene aborto, fecondazione artificiale eterologa, matrimonio omosessuale, adozione da parte di coppie omosessuali ecc, e vota per politici che fanno ciò, va contro il Vangelo e l’insegnamento della Chiesa o no?? Rilevo che non ho ancora avuto risposta neanche all’affermazione della sig.ra Sara1 circa l’accusa (a me e ai cattolici in genere, credo) di avere una “visione iperconservatrice della famiglia”. La mia visione è quella della Chiesa: famiglia fondata sul matrimonio cristiano e aperta alla vita (figli). Ci sono altre visioni (per i cattolici intendo…) ??
Cordialmente grazie, Marilisa. Ma ho letto su Cathopedia che le encicliche rappresentano il magistero autentico dei pontefici e come tali hanno, fino a che la Chiesa ne riformi l’insegnamento, un carattere vincolante per tutti i cattolici. Comunque non voglio tediare Sara1 che ha fretta
Buona giornata a te e a tutti, anche a Sara1 (per la quale lascio scheda bianca), così facciamo prima.
Guardi Lazzaro già abbiamo discusso di questa questione in un altro blog proprio le stesse frasi (le ha lette là per caso?) quindi riprenderla come dire, dopo un po’ annoia.
Certo che il magistero della Chiesa cambierà, mai sentito parlare di segni dei tempi?
Tra 150 anni magari molti problemi di cui oggi parliamo non esisteranno più o esisteranno in modo diverso, e forse le cose cambieranno proprio perchè si prenderanno decisioni in modo da rendere inutili certe paure di oggi.
Riguardo a quei problemi cui accenna le consiglio questo testo (già consigliato tra l’altro)
che mostra bene i problemi del tempo e l’evoluzione del magistero sulle libertà democratiche.
http://books.google.it/books?id=DvqOYGz9bp8C&printsec=frontcover&dq=chiesa+democrazia&hl=it&sa=X&ei=X1mRU8nUEqil0QXVt4GYCQ&ved=0CCsQ6AEwAA#v=onepage&q=chiesa%20democrazia&f=false
Per il resto Benedetto diceva che il Papa non è un dispensatore di infallibilità a getto continuo e per Francesco la Chiesa non deve fare da Baby sitter (http://w2.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2013/documents/papa-francesco-cotidie_20130417_chiesa-sopita.html) si mettono sul piatto determinati valori se uno li condivide bene se non li condivide c’è la democrazia, la laicità ed è libero di fare come vuole in piena responsabilità.
Riguardo a Gianrinaldo io condivido in pieno i valori in questione (anche più di Federico) però ormai certo conservatorismo li ha fatti diventare una barzelletta quindi ci darei anche un taglio perchè è evidente che si ottiene l’effetto contrario.
Allargare un filino la visuale non farebbe male.
Gent. Sig.ra Sara1, 6 giugno 2014 @ 8:07, potrebbe essere più chiara? Cosa vuol dire che ” valori …certo conservatorismo li ha fatti diventare una barzelletta”. Ripeto, sono limitato d’intelletto, ma non capisco. O sono valori validi o no. E cosa significa “allargare un filino la visuale”?? Vuol dire forse : sono favorevole ai matrimoni omosessuali ecc.??
Guardi tra pro e contro sto nel mezzo perchè sinceramente mi avrebbe stancato tutti i due.
No ai matrimoni si alla regolamentazione delle convivenze.
Sara1 scrive,6 giugno 2014 @ 8:07: “per Francesco la Chiesa non deve fare da Baby sitter” Certo, ma poco prima dice: “Troppo spesso, ha notato il Pontefice, la grazia del battesimo è lasciata un po’ in disparte e noi ci rinchiudiamo nei nostri pensieri, nelle nostre cose. «A volte pensiamo: “No, noi siamo cristiani: abbiamo ricevuto il battesimo, abbiamo fatto la cresima, la prima comunione… e così la carta d’identità è a posto. E adesso, dormiamo tranquilli: siamo cristiani”. – (E, dico io, VOTIAMO PURE CONTRO GLI INSEGNAMENTI DELLA CHIESA!) E poi dice: “Ma dov’è questa forza dello Spirito che ti porta avanti?» si è domandato il Papa. «Siamo fedeli allo Spirito per annunciare Gesù con la nostra vita, con la nostra testimonianza e con le nostre parole? Quando facciamo questo, la Chiesa diventa una Chiesa Madre che genera figli» figli della Chiesa che testimoniano Gesù e la forza dello Spirito.”
E allora, il Papa Francesco non dice forse: “il compito del cristiano è annunciare Gesù con la nostra vita, con la nostra testimonianza e le nostre parole” Più chiaro di così!
Grazie per l’attenzione, Sara. Comunque io non frequento altri blog, oltre questo.
Brevemente, per non annoiare nessuno, la Chiesa è stata contraria a molto di ciò che, pensiero e opere, ha fatto progredire l’umanità, dalla forchetta, nel Medioevo, al treno, “opera di satana”, secondo Gregorio XVI. Fa pensare, per certi versi, a un vagone coi freni bloccati nel treno della storia, che ha prodotto fumo e scintille.
Cordialmente, buona giornata.
Caro Lazzaro potrei dirle che secondo Adorno il progresso va anche dalla “dalla fionda alla bomba atomica” però se uno pensa che la Chiesa si sia sempre opposta al progresso dalla forchetta alla carta igienica fa benissimo a prendere le sue decisioni partendo da questa convinzione.
🙂
Appunto,Gianrinaldo, piu’ chiaro di così. Non vedo dove stiano i dubbi.
Ho piuttosto io, una domanda. La nostra vita, la nostra testimonianza e le nostre parole: tutto chiuso in una crocetta di un voto? Cioè, io voto il mio bravo lobbista cattolico, e voilà, c’ho la medaglia del cattolico da appuntare sul bavero come Scalfaro quella della AC, e c’ho la carta d’identità a posto?
Si capisce che il cristianesimo qui da noi langue.
Cara Sara, ho scritto che la Chiesa è stata contraria a molto, non a tutto. E, sinceramente, mi dispiace, e oserei dire che ne soffro, se non fossi ridicolo, che essa abbia condannato ciò che adesso, giustissimamente, rivendica, come libertà di pensiero, di parola, di culto. Cerchi di capirmi: sono un cattolico problematico, ma amo la Chiesa. E pensi: spesso prego per chi la pensa diversamente da me, anche per quelli del blog. Ma non perché “si convertano” alle mie idee, ma perché li sento fratelli. Mi scusi la confidenza (ma col nickname ho osato).
“Se conservatore vuol dire mantenere intatta la propria fede, sono conservatore”.
Albino Card. Luciani
Cara Sara, l’insistenza nel ribadire certi concetti è dovuta agli attacchi che una certa visione, purtroppo “apparentemente” dominante, della vita, della società e della famiglia sta conducendo contro i valori del cattolicesimo.
Si può benissimo allargare l’orizzonte, ma non si deve essere indifferenti di fronte a quanto sta accadendo. Troppe giustificazioni e troppe scuse coprono solo l’indifferenza e uno smisurato egocentrismo (so io cosa è bene e cosa è male, i preti se ne stiano zitti e non disturbino).
Ognuno faccia quello che gli pare, ma riconosca che come cattolico è chiamato perlomeno a non farsi scivolare addosso certi problemi.
@Lorenzo,
non si risolve tutto con il voto, ma qui il tema è l’evidenza nella politica. Partecipare con il voto alla vita politica di un Paese non è una responsabilità di poco conto (una mia nonna diceva che le tremavano le gambe ogni volta che entrava in cabina elettorale): non si può liquidare la questione con una preferenza viscerale o la simpatia. Il minimo, come cattolici, è prendere in considerazione le sollecitazioni dei nostri pastori e il Magistero. Ognuno si regoli come preferisce, ma assumendosi la responsabilità delle proprie scelte e delle proprie omissioni.
Caro Lazzaro purtroppo per noi il Vangelo non dice beato chi sta comodo a tavola con la forchetta e viaggia in treno ma beati i poveri, gli umili e quelli che hanno fame.
Dal punto di vista del progresso materiale anche San Francesco era un reazionario da paura, dipende da cosa consideriamo progresso a questo punto.
Per il resto la capisco perfettamente anche io ho questi pensieri però in questi giorni sento che va al di là delle mie forze.
Se le può servire di aiuto tenga conto che ancora oggi la chiesa condanna il liberismo (Il liberalismo era il substrato filosofico della ricca borghesia, in fin dei conti le libertà che rivendicava erano soprattutto a proprio vantaggio):
http://www.lastampa.it/2014/03/13/esteri/vatican-insider/it/se-al-papa-piace-marx-uLuIHrd44R3XWMTYXtteHN/pagina.html
Cara Sara, per quel che vale anch’io sono contrario a questo liberalismo sfrenato che sta tagliando il ramo (dell’universo) sul quale stiamo seduti. Ma non sono nemmeno marxista e non sferro attacchi contro nessuno. Ho delle idee senza etichetta e rispetto quelle degli altri. Mentre ho paura di chi (non mi riferisco a lei) pretende di possedere la verità (non rivelata) e non la propone, ma la vuole imporre, anche se a maggioranza relativa. Ma per me certe “verità” non sono imponibili nemmeno a maggioranza assoluta. Io sono ancora e ogni giorno in ricerca, e lo so che questo per qualcuno potrebbe essere un ossimoro, visto che mi sono detto cattolico. Ma tant’è, ognuno ha i suoi limiti.
Ma mi sto rendendo conto che questa volta sto esagerando con il mio “interventismo blogghettaro”, e allora mi ritiro in buon ordine.
Ancora buona giornata.
Proporre e sostenere con convinzione non significa imporre.
La ricerca è legittima e anche auspicabile, ma non si può sempre ricominciare da capo, sempre rimettere in discussione tutto, sempre rifiutare di prendere posizione, altrimenti non lamentiamoci di essere indicati come relativisti.
Ognuno ha i suoi limiti, io i miei e Lazzaro i suoi, ma se la Chiesa oggi ci chiede di porci con urgenza alcuni problemi, non possiamo proprio rimanere indifferenti.
Io credo, Federico, che qui nessuno scansi la responsabilità delle proprie scelte e delle proprie omissioni.Compresa la cabina elettorale.
Ma proprio nessuno.
Diverso è pretendere ( come tu sembri fare) che quella responsabilità e quelle scelte ( o omissioni, ci sono anche omissioni ponderate e responsabili, 1000 volte piu’ che una scelta avventata) portino obbligatoriamente, come imboccata un’autostrada, a UN VOTO A UNA PARTE POLITICA IN PARTICOLARE.( o a un NON VOTO ad altre).
Su questo punto occorre essere chiari in modo definitivo.
Non solo questo non è vero nei fatti ( ne abbiamo parlato ad nauseam , non esiste oggi in Italia una parte politica votando la quale io COMPIO il mio dovere di cattolico). Ma- soprattutto- deve essere chiaro e limpido una volta per tutte che questo non è vero AFFATTO nell’insegnamento della Chiesa: non solo in termini generali, ma , specificatamente, in termini concreti.
Benché ci si affanni a scolorire tutto nella distanza del tempo e della storia, questo è avvenuto chiaramente, in casa nostra, e abbastanza recentemente. Si è arrivati a dire: vota questo, perché se voti quest’altro commetti peccato grave, anzi ti poni di fatto fuori dalla chiesa. E’ bene precisare una volta per tutte che questo non accade nemmeno lontanamente e che le sacrosante linee guida di principio che i vescovi dettano in materia di dottrina etica e sociale NON si concretizzano AFFATTO- COME QUI REITERATAMENTE SI CERCA DI FAR PASSARE- in indicazioni precise di voto: MAI.
Un esempio concreto, che facciamo prima.
Diocesi di Torino – Scuola di Formazione all’impegno sociale e politico.
GLI OBIETTIVI DEL PERCORSO
Formare persone capaci di avere atteggiamenti improntati alla responsabilità, alla generosità, al disinteresse ed alla solidarietà nei diversi ambienti di vita, con particolare riferimento all’impegno sociale e politico.
PUNTO.
per chi vuole prendersi la briga di leggersi il programma dettagliato ( con tutti i riferimenti al magistero e ai testi) il link è:
http://www.diocesi.torino.it/diocesitorino/allegati/28897/Progetto%20SFISP%202013%20-%202014.pdf
Tradotto.
Se il tema che si tratta qui è l’evidenza dei cattolici in politica, posso dare voce alla Chiesa, che è l’unica a poter dire una parola chiara, il resto è idea personalissima di ciascuno? Bene. A me, che sono di Torino, la Chiesa, quando parla di cattolici che hanno il dovere di “impegnarsi” in politica, e di essere luce e sale della società spiega QUESTO e si mette a disposizione per formarmi a QUESTO.
Non dice uno straccio di altro, in materia.
Che è cosa profondamente diversa da dirmi: è cattolico votare in un modo, non è cattolico votare in un altro.
Questo puo’ dirlo chiunque,per carità: ma esprime una sua strettissima valutazione personale.
Fine della discussione.
A che serve proclamarsi contro il liberismo, quando in realtà ne siamo saturi fino alle midolla? Quando di fatto abbiamo firmato la resa incondizionata?
Il denaro, sterco del demonio, è il nostro dio,a lui noi apparteniamo, gregge che egli pasce per poi macellare.
Chi è ora il nostro dio? Il dio degli eserciti di banche, di multinazionali, di burocrati e faccendieri, di politicanti ladri. Questo è il nostro dio.
Il dio degli ipermercati, delle carte di credito, del consumo sfrenato.
Il Dio di Israele, il Dio Abramo, di Isacco e di Giacobbe che ci aveva liberati dalla schiavitù, ora da millenni ha deciso di tacere, di non intervenire, di stare a guardare, mentre il suo nemico, il principe di questo mondo, compie la sua marcia trionfale.
Dio è morto.
Lorenzo,
il problema è che si ascolta solo quello che si vuole.
Dato che hai parlato della tua diocesi, allora anch’io parlo della mia, così è contento anche quel singolare personaggio che ha promesso di non intervenire più fino al prossimo autunno:
http://www.luiginegri.it/default.asp?id=409
cosa significa che si ascolta solo quel che si vuole?
Cosa ci sarebbe di non ascoltabile in quello che ti ho linkato?
E’p tutto chiarissimo, e ascoltabilissimo.
non vedo zona d’ombra alcuna.
“così è contento anche quel singolare personaggio che ha promesso di non intervenire più fino al prossimo autunno”
Se non ricordo male, quel “singolare personaggio” ha un nome ben preciso Si chiama Matteo.
Secondo te, Federico che ti lamenti tanto–vittima innocente!– per le offese verso di te, tu non lo avresti offeso definendolo come hai fatto ?
Io il tuo link l’ho letto, e pure nel tuo mi pare che non ci sia nulla, ma proprio nulla di diverso, da un accorato – quanto necessariamente “generico” -richiamo a quelle che sono le consuete linee guida ogni volta riportate.
Il tuo vescovo ritiene di dover sottolineare ancora una volta i VNN, e fa bene a farlo, dal suo punto di vista.
Essendo un vescovo di Santa Romana Chiesa, e non un imbonitore elettorale, indica correttamente due cose, che la vulgata barricadera dei crociati laici dei valori non negoziabili omette pressoché regolarmente.
A) Che quello che la Chiesa indica con questa espressione, che i pasionari sviliscono a slogan, è un insieme articolato di punti, e non solo 3o 4, come si vuole far credere. Cosa che Benedetto si è sgolato a ripetere all’infinito, invano.
B) Che questo insieme non puo’ essere spezzettato a spezzatino: toh, mi piace questo, lo quoto; uh, che palle quest’altro, un me pjace. Per usare le parole piu’ autorevoli del tuo Vescovo:
“ECCO L’ORIZZONTE IMMUTABILE DI OGNI GIUDIZIO E DEL CONSEGUENTE IMPEGNO DEL CRISTIANO NELLA SOCIETA’, MA ANCHE IL CRITERIO DI VALUTAZIONE DELLE PERSONE( al numero uno!!!!! si badi bene) DEI RAGGRUPPAMENTI POLITICI ( al numero due, si badi bene) E ( terzo posto) DEI RISPETTIVI PROGRAMMI affinché si favorisca la promulgazione di leggi coerenti con le fondamentali esigenze della dignità umana.”
Ora, l’orizzonte è l’orizzonte: gira tutto torno, e abbraccia ogni cosa.Non è una fessura angusta su cui mi focalizzo con i paraocchi, e il resto chissenefrega, vuoi mica mettere.Questo significa che io DEVO seguire questi orientamenti, e DEVO non tralasciarne nessuno. Chiarissimo il concetto, no?
Non posso focalizzarmi sull’aborto, e alzare le spalle sull’accoglienza ai migranti (o dire aberrazioni, tipo: questo è un problema sociale, l’aborto è un problema etico). Non posso focalizzarmi sulla sacralità della vita umana se
do per scontato il problema della sua dignità; non posso alzare le barricate sulla libertà di istruzione e derubricare il diritto al lavoro e a una equa remunerazione a problema sindacale ( altra aberrazione totale).
NON – SI – PUO’.
E viceversa, naturalmente!
Questo dice la Chiesa. Che dice anche una cosa estremamente forte e chiara, che Negri, correttamente riporta.
“Ogni elettore è chiamato ad elaborare un giudizio prudenziale che per definizione non è mai dotato di certezza incontrovertibile. Ma un giudizio è prudente quando è elaborato alla luce sia dei valori umani fondamentali che sono concretamente in questione sia delle circostanze rilevanti in cui siamo chiamati ad agire. Ciò premesso in linea generale, ogni elettore che voglia prendere una decisione prudente, deve discernere nell’attuale situazione quali valori umani fondamentali sono in questione, e giudicare quale parte politica – per i programmi che dichiara e per i candidati che indica per attuarli – dia maggiore affidamento per la loro difesa e promozione (…) Il Magistero della Chiesa è riferimento obbligante in questo aiuto al discernimento del fedele”.
Questo dice la Chiesa sull’argomento, non un ette di piu’.
Tradotto: il pallino resta COMPLETAMENTE IN MANO A NOI E ALLE NOSTRE COSCIENZE , giacchè quello che è chiaro e limpido in teoria,porta a una complessa attuazione in pratica. Giacché, questo lo dico io, ma vorrei sentire qualcuno che argomentasse il contrario, lo dico senza ironia, non esiste nel panorama politico una forza politica di nessun genere e grado che incarni l’orizzonte indicato dalla Chiesa.
Quindi OGNI SCELTA , OGNI SCELTA, DI QUALSIASI COLORE E TENDENZA SIA, lascia fuori una parte- e che considerevole parte!- di quell’orizzonte: come la siepe dell’ Infinito.
A ciascuno la responsabilità, la libertà, la coscienza della scelta.
Altro da dire, proprio non c’è.
Nei blog siamo tutti personaggi singolari.
Ad ogni modo ti ricordo che una delle ultime parole che mi ha rivolto il Sig. Matteo è stata mandarmi a quel noto paese e senza eufemismi.
Invece di difendere lui per così poco, potevi intervenire allora.
Beh, sinceramente quel post non l’ho letto.
Il fatto è che, come ha detto ieri Lorenzo, qui ogni tanto fra le varie repliche ripetitive e infinite si crea una specie di gabbia di matti, e chi si stanca, smette di leggerli tutti. È solo una perdita di tempo, per cui più di qualche intervento sfugge.
@Lorenzo,
certe coscienze si addomesticano con una facilità impressionante.
Ogni scelta comporta la responsabilità di aver dato la preferenza a certi valori piuttosto che ad altri: a me andrebbe bene se qualcuno qui dicesse che il suo voto al tale partito è problematico perché problematico è il modo con cui il partito o i suoi candidati affrontano alcune questioni centrali nella dottrina sociale della Chiesa. Invece QUI, in questo blog, ho letto solo entusiasmi e mai uno scrupolo di questo genere (magari di altro genere sì, sulle leadership, ma qui stiamo discutendo di cattolici inevidenti e dei valori non negoziabili quindi rimaniamo sul pezzo), mai la minima attenzione. Anzi, un fastidio manifestato ogni volta che si menzionano, a proposito e a commento dei programmi elettorali e delle dichiarazioni di intento, i valori non negoziabili. Anche nei tuoi interventi, Lorenzo, si capisce benissimo l’intenzione di sminuire e relativizzare tali questioni, quasi per non dover riconoscere una sostanziale indifferenza.
Senti, di fronte ad atteggiamenti di questo tipo non ci si può rassegnare: è doveroso insistere, replicare e ribadire, anche a costo di essere accusati di essere ossessivi (altra perla che diverse persone, totalmente indifferenti alle questioni poste, hanno voluto dedicarmi).
Non sarà mai accettabile leggere che tanti cattolici praticanti sostengano su questo blog di essere andati a messa, aver fatto la comunione e poi di essere corsi a votare con entusiasmo, senza il minimo scrupolo e il più piccolo tentennamento, un partito che vuole, in Italia e in Europa, avversare i valori cattolici. Ti assicuro che se leggessi dichiarazioni di voto più sofferte e comunque una considerazione maggiore di quei principi, anche i miei interventi sarebbero meno appassionati.
Ne riparleremo in occasione delle prossime votazioni.
Cara Elsa,
il Dio di Gesù è vivo e vegeto, mai stato così vivo e così vegeto.
Puo’ morire, nel nostro mondo, e nel “nostro” mondo particolare, solo se lo facciamo morire noi: io e te, per esempio.Responsabilità personale e concreta di cui non ci si cura, ma con risultati devastanti. Vogliamo prendere atto di una cosa, una buona volta? Che il Dio, quello di Gesù Cristo, che è lo stesso di quello di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, non ha AFFATTO deciso di non intervenire, ma ( lo dice Lui, non certo io ) interviene eccome, a ogni generazione che si succede su questa terra. Lo fa mandando NOI ( sempre tu ed io, per esempio): come il Padre ha mandato me, così io mando voi.Lui non è stato affatto a guardare: ora sta a noi , se stiamo a guardare o meno. E il nemico, il principe di questo mondo, che ha già perso per sempre la sua partita, puo’ compiere una tragica caricatura di marcia trionfale se e solo siamo noi che gliela lasciamo compiere.
“Il denaro, sterco del demonio, è il nostro dio,a lui noi apparteniamo, gregge che egli pasce per poi macellare.” Ma chi? ma dove? Ma quando mai?
certo, se lo vogliamo fare, e ci consegniamo a lui in piena libertà e coscienza.
Ce lo ordina il medico?
Ci affligge un virus?
Quella libertà che Dio è venuto a portarci,e ad indicarcene la strada dandocene la mappa con Gesù, è lì, alla nostra portata assolutamente.
Ma che cavolo stiamo aspettando, scusa? Ma cosa vogliamo ancora, porco cane?!
Certo, bisogna volerlo.Bisogna volere cambiarci.
Gli eserciti di banche ci sono e certo ci schiavizzano, ma i nostri predecessori hanno avuto schiavitù ben peggiori.Così le multinazionali, i burocrati e i faccendieri.Come era il mondo degli apostoli,scusa? Quattro, anzi dodici sfigati in un mondo in cui c’erano eserciti strapotenti, imperi multinazionali, burorocrati e politici e faccendieri come ora, anzi con l’aggravante della sanguinarietà.
Se avessero fatto pure lorocosì: una bella desolazione rassegnata ( e comoda comoda, diciamocelo), un bel pianto greco sull’assenza di Dio che taceva e continuava a tacere, ecc ecc ecc , noi oggi saremmo fottuti e perduti, e il messaggio di Gesù Cristo, altro che 2000 anni e il mondo intero, non avrebbe passato i confini di quella regione disastrata.
Io non ci vedo nessuna differenza. Loro ci hanno creduto PER DAVVERO.
Perché non possiamo farlo noi? Dipende solo da me e te.
E non c’è altra strada a disposizione.
“ho scritto che la Chiesa è stata contraria a molto, non a tutto. E, sinceramente, mi dispiace,…”( Lazzaro)
Lazzaro, ti ricordo che la Chiesa è fatta di uomini, tutti con imperfezioni e limiti. Anche i papi sono uomini con imperfezioni e limiti; anche cardinali, vescovi e preti hanno limiti. Non hanno la verità infusa. Mi sono spiegata?
Molti fanno del loro meglio per cercare la verità, ma tale verità sarà sempre parziale e perfettibile. Perché la loro verità non è la VERITÀ-DIO.
Vorresti prendere per oro colato tutto quello che proviene dalla Chiesa?
Dio non ha dato la ragione solo agli uomini di Chiesa. L’ha data ad ognuno di noi, e ciascuno la usa nel proprio campo d’azione.
E deve usarla, però, anche nel momento in cui deve cercare di comprendere quello che ci vien detto da qualsiasi parte venga detto o proclamato.
Ascoltiamola pure la Chiesa, lasciamoci guidare dalla Chiesa, amiamola la Chiesa, ma smettiamola di pensare che ci è vietato giudicare quello che dice. e che non è lecito obiettare. Questo significherebbe rinnegare la propria maturità ( ammesso che ci sia) e restare ad uno stadio di infantilismo non giustificabile. Considera che Dio parla anche nella coscienza morale di ciascuno di noi.
PS
Il tuo “interventismo blogghettaro” non è esagerato.
Qualche altra volta l’ho detto: intervieni più spesso.
Perché vuoi sottovalutarti? A me sembri una persona molto equilibrata.
@Marilisa:
colma questa lacuna, se non altro per renderti conto che non mi lamento senza ragione e non faccio del vittimismo:
“Renzi ha tolto il gesso ai democratici”
commento di Matteo del 29/05/14, ore 12.47.
Poco dopo avevo anche suggerito a Luigi di esprimersi in merito, ma, come al solito in questi frangenti, non lo ha ritenuto opportuno.
No, caro Fede, ne riparliamo adesso.
Io te l’ho detto, da quando ci incrociamo qui, in tutte le salse e in tutti i ragù che il mio non è un voto entusiasta e con gli stendardi al vento.Non sono iscritto a nessun partito, ho spesso cambiato idea e voto, ma che scherziamo? Ho sempre detto che il voto, per me almeno, si traduce in una comparazione e si concretizza nella scelta del male minore. Scusami, sei piuttosto tu che manifesti un evidente entusiasmo per personaggi e formazioni politiche di destra: cosa legittimissima e che farai in buona fede, e su cui non mi è mai saltato il ghiribizzo di ficcare il naso, date le motivazioni VNN, diciamo così, con cui lo fai. Personalmente io trovo che questi stessi personaggi e formazioni sono deficitari proprio sotto lo stesso identico profilo: quello dei VNNe te l’ho sciorinato in lungo e in largo. Se avessi la cortesia di tenerti come promemoria lo scritto del tuo vescovo sotto il naso, ne riconosceresti a vista una manciata di punti su cui proprio non si quaglia…
Ma se non stai ad ascoltare manco il tuo vescovo ( che è S:E:Negri, voglio dire, non un pericoloso bolscevico), la situazione è disperata.
Per cui reagisco non al fatto che tu voti quel che cappero ti pare, non a che tu faccia propaganda elettorale permanente, ma al fatto che consideri ( e continui a farlo anche nell’ultimo intervento, dopo che ti sono state riportate a caratatteri cubitali le parole del tuo vescovo!!) chi decide, in base alle sua coscienza e tenendo conto ESATTAMENTE COME TE di quello che dice la Chiesa, uno che
” relativizza e sminuisce tali questioni ,quasi per non dovere riconoscere una sostanziale indifferenza”.
Palle. Palle al quadrato e al cubo.E, a differenza del resto, dette pure in mala fede.
Tu, come a suo tempo, ancora sotto Benedetto, piu’ e piu’ volte ti feci notare testi alla mano, strumentali, sminuisci e, ironia della sorte, relativizzi Papi ( quello,sant’uomo, questo ci trovi poco da strumentalizzare sull’argomento), Vescovi,tuo vescovo e Chiesa.
Ribadisci, batti ribatti, fai quello che vuoi.
Basta che sia chiaro a tutti che e’ pura farina del tuo sacco.
Poi,vuoi continuare, come altri periodicamente tentano di fare qui, a contrabbandare un tuo legittimo parere personale con la voce della Chiesa.
Padrone.
Nessuno è scemo, e chiunque capisce che la Chiesa VA IN TUTTA ALTRA DIREZIONE. E tra Federico e la Chiesa, se permetti, non c’è partita.
Iniziano così le dittature. Nell’indifferenza generale, nel voler vivere tranquilli, nel voler girare la testa dall’altra parte, perché non è questo l’importante, ma la priorità è sempre altro….
http://www.avvenire.it/Commenti/Pagine/che-razza-di-far-west.aspx?fb_action_ids=785292388181501&fb_action_types=og.recommends
Un contributo alla discussione, a proposito di Renzi e di quanto scritto da Galli della Loggia:
http://www.comunitambrosiana.org/index.php/538-renzi-e-i-cattolici-in-politica
“Dio non ha dato la ragione solo agli uomini di Chiesa.” Marilisa anche noi qua siamo uomini (e donne) di Chiesa.
In quanto ai valori, come detto da Lorenzo, non mi pare ci siano obblighi stringenti ma una ricca piattaforma da tenere in considerazione nel decidere autonomamente e responsabilmente quale partito votare.
Si invoca il pluralismo e poi si passano i giorni ad accusarsi l’un con l’altro.
Lazzaro intervenga pure di più, anzi mi scuso se son sembrata sgarbata, i bisticci di questi giorni mi hanno innervosito più del solito.
🙂
Però confrontarsi su quale sia la scelta “meno peggiore” si può.
Ma bisogna partire da una piattaforma comune.
Se si rifiuta come patrimonio comune persino la dottrina sociale della Chiesa, diventa tutto più complicato …
Ne riparleremo la prossima volta che uno dei due rami del Parlamento (o in Europa) approverà una legge obiettivamente problematica per chi dice di avere a cuore i valori cattolici.
http://www.youtube.com/watch?v=GSi5GcUIyjc
🙂 🙂 🙂
Scherzo, non vi offendete!
Ovviamente scherzo.
(non si sa mai)
Per esempio un intervento militare “di pace”, con annessi bombardamenti? O un sano respingimento di migranti? Oppure una legge salva-ladri? O anche un bella mazzata alla sanità, per cui si procede con l’eutanasia de facto a carico di poveracci nei corridoi degli ospedali?
Ma no, questa roba non è “obiettivamente problematica per chi dice di avere a cuore i valori cattolici”.
“Dio non ha dato la ragione solo agli uomini di Chiesa.” Marilisa anche noi qua siamo uomini (e donne) di Chiesa.”
Ovviamente intendevo parlare degli ecclesiastici, Sara. E non sto alludendo alla politica partitica.
Dio è morto!
RIP
Nicoletta dimentica che gli interventi militari sono stati votati da tutti i partiti, a volte anche con voto trasversale del Parlamento, e che le missioni più cruente avvennero per decisione del Governo D’Alema (guerra del Kosovo, incluso il bombardamento della Serbia: il secondo intervento militare italiano a carattere offensivo dalla fine della seconda guerra mondiale dopo la guerra del Golfo).
E i respingimenti degli albanesi nel 1997? Ci fu persino il naufragio di un barcone e moltissime vittime.
Quanto ai ladri, ce ne sono da tutte le parti e in tutti i partiti, come dimostra anche lo scandalo di questi giorni a Venezia (e sono convinto che se fosse scoppiato con un po’ d’anticipo avrebbe invertito le percentuali di PD e M5stelle delle elezioni europee).
Evito di aprire il discorso sui tagli allo stato sociale, perché, con la scusa che “ce lo chiede l’Europa”, lo stanno facendo un po’ alla volta tutti e anche l’attuale Governo ci metterà del suo.
Sono tutte questioni problematiche e trasversali, ma ciò non toglie che una parte dello schieramento politico è seriamente impegnato a promuovere una legislazione contraria ai valori non negoziabili, mentre altre forze politiche, per ragioni diverse, no. E questo non può essere né sottovalutato né ignorato per convenienze di parte.
E mi auguro che la Sig.ra Nicoletta non tiri fuori i superpacifisti dell’estrema sinistra che poi proteggono terroristi come Ocalan. Anche di questo straordinario episodio dobbiamo ringraziare gli anni indimenticabili governati dalla sinistra, sotto la guida luminosa di D’Alema e dei suoi compagni…
Ne abbiamo viste di tutti i colori e oltre a quanto già visto, oggi ci toccano anche i matrimoni gay, le conseguenti adozioni, i far west in campo bioetico e via dicendo…
Usando l’espressione “problematico” sono stato fin troppo diplomatico!
@ a Federico
La piattaforme comune già c’è, è quella che la Chiesa ha indicato, e basta che tu ti decida ad accettarla.
@ Elsa
Se hai deciso così, allora sì, è morto.
http://www.youtube.com/watch?v=VzKRovnqklc
Sembra telecruonaca di duomenica di calcio. Ognuno interruompe per raccuontare sua rete.
Ultima uosservazio di Nikolai.
Sempre si parla di pastori. Ma gregge duove essere? Gregge disperso !
No gregge ? No pastore !
Se gregge disperso, significare pastuore percuosso.
Se usare simbuologia , gregge essere sempre unito, gruppo cuompatto.
Basta tu guarda duocumentario se mai visto vero gregge pecore che bruca erba. Uora sembra pecuore divise, disperse.
( Strano, Nikolai guarda gregge e vedere pecuore cuon vello ma muso strano uocchi strani denti muolto lunghi. Alarme: lupi travestiti pecuora infiltrati.
Pastuore duorme distratto? )
Pecuore? http://www.youtube.com/watch?v=o2dDcF2L06Y
A costo di essere noioso, vorrei solo riproporre la domanda che mi è scaturita alla lettura degli interventi in relazione all’argomento, che sarei contento se i Sigg.ri Fabricianus, Lorenzo, Marilisa, Sara1, ed anche magari il sig. Accattoli, rispondessero.
Chi vota-sostiene: aborto, fecondazione artificiale eterologa, matrimonio omosessuale, adozione da parte di coppie omosessuali, ed anche (certo!) respingimento dei migranti, interventi militari, ecc., e vota per politici che fanno ciò, va contro il Vangelo e l’insegnamento della Chiesa o no? Nel caso di risposta negativa sarebbe gradita una brevissima motivazione.
Mi pare di essere stato sufficientemente prolisso, Gianrinaldo.
Puoi trovare, per quanto mi riguarda, ogni risposta alle tue domande in quello che ho scritto sopra.
Se non ti è chiaro, chiedi pure.
http://www.europaquotidiano.it/2014/06/05/civilta-cattolica-perche-i-moderati-hanno-votato-il-cattolico-renzi/
Guardi Federico approva pure Civiltà cattolica. Basta?
(detto da me che detesto Renzi)
“Sempre si parla di pastori. Ma gregge duove essere? Gregge disperso !
No gregge ? No pastore !”
Nikolai, gregge non disperso. “Gregge” umano non essere gregge pecore tontolone.
Capito, Nikolai?
@Lorenzo,
la piattaforma comune non c’è se ognuno vede e sente quello che gli pare (soggettivismo, relativismo, indifferenza).
Io sono decisissimo ad accettare l’insegnamento della Chiesa e infatti critico i c.d. “cattolici adulti” che se ne fanno un baffo (la simpatica Elsa ebbe a dire “ci si puliscono il…”).
Il problema è che certe tue argomentazioni, che sistemano in due e due quattro tutta la problematicità della questione, assomigliano molto agli argomenti dei c.d. cattolici adulti.
@Sara,
e cosa deve scrivere Europa? Hai saputo vero che è uno dei quotidiani ufficiali del PD?
Ha interpretato secondo il proprio interesse di parte un’analisi già troppo generosa. Non vorrei sbagliare, ma già in passato Civiltà Cattolica aveva espresso un “endorsement” (o comunque simpatia) per il centrosinistra e per Prodi.
Nihil sub sole novum.
Ad ogni modo, avrai notato che non ci sono giudizi entusiastici sul cattolicesimo inevidente di Renzi. Si esprimono speranze ed aspettative sul ruolo europeo ed internazionale il paragone con De Gasperi è limitato all’europeismo. C’è anzi un giudizio troppo ottimistico (e comunque per ora prematuro) circa la presunta “deideologizzazione” del PSE che finora comunque, Renzi o non Renzi, è ancorato sulle posizioni laiciste e radicali di Schulz, Hollande e Zapatero.
Sara,
per essere chiari: no, non basta.
Gianrinaldo
la conferenza episcopale americana alla tua domanda in un suo documento ufficiale ha risposto così: ” se voti per un candidato proprio perchè lui è favorevole all’aborto e solo per quel motivo, vai contro l’insegnamento della Chiesa, se voti per quel candidato per altri motivi, la sua onestà, il suo impegno in campo sociale, ecc…va benissimo.”
chiedi anche a loro qualche delucidazione, saluti.
Gianrinaldo, le sue domande mi ricordano molto quelle dei farisei che cercavano di incastrare Gesù Cristo.
Se questo è lo scopo, con me ha sicuramente fatto cilecca.
Io, per quanto mi riguarda, non sostengo nessuna delle proposizioni da lei evidenziate. Riguardo agli omosex, non sono per il matrimonio né per le adozioni da parte loro (l’ho detto altre cento volte), ma sono sicuramente per i diritti civili anche a loro.
Quando do il mio voto, lo attribuisco considerando altri fattori importantissimi per la vita sociale della comunità e per la difesa della dignità di ogni essere umano. Perché anche questi sono principi evangelici indiscutibili e presenti nella dottrina sociale della Chiesa.
Chi guarda solo ai “valori non negoziabili”, come qualcuno ama definirli opportunisticamente facendone il SOLO cavallo di battaglia, tiene in scarsa considerazione altri valori che sono ugualmente importanti e a cui chi governa deve badare. I valori cosiddetti “non negoziabili” riguardano la sfera privata del cittadino e non rientrano fra i principi della Costituzione italiana. Viviamo in un Paese democratico, non TEOCRATICO alla maniera di certi Stati arabi.Ovvero, la nostra Costituzione non si basa su precetti religiosi come, invece, avviene in alcuni di quei Paesi.
Spero di essermi fatta capire.
Federico
Tutti gli articoli della Civiltà Cattolica sono riletti e approvati dalla Segreteria di Stato vaticana. Quindi i suoi articoli rispecchiano il pensiero della Santa Sede.
Marilisa 6 giugno 2014 @ 16:57
“Chi guarda solo ai “valori non negoziabili”, come qualcuno ama definirli opportunisticamente…” Bene! sono nel gruppo di Benedetto XVI e San Giovanni Paolo… e scusate se è poco…. Vedi: http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20021124_politica_it.html :
“Se il cristiano è tenuto ad «ammettere la legittima molteplicità e diversità delle opzioni temporali», egli è ugualmente chiamato a dissentire da una concezione del pluralismo in chiave di relativismo morale, nociva per la stessa vita democratica, la quale ha bisogno di fondamenti veri e solidi, vale a dire, di principi etici che per la loro natura e per il loro ruolo di fondamento della vita sociale non sono “negoziabili”.
picchio,6 giugno 2014 @ 16:57: Mi risulta che parecchi vescovi USA NON diano la Comunione ai politici che hanno votato pro aborto…. vedi: http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/usa-stati-uniti-estados-unidos-33268/
@ picchio,
a parte che bisognerebbe leggere il testo originale e non la propagandistica riduzione di Europa, evidentemente la Segreteria di Stato condivide le speranze e le aspettative di tutti gli Italiani. Tutti quanti, compreso chi non ha votato o ha votato per partiti dell’opposizione, sperano che il Governo possa avere un ruolo forte in Europa e salvare il salvabile, tutti si augurano che Renzi riesca a combinare qualcosa di buono per l’Italia.
Non ho colto però benedizioni particolari o approvazioni specifiche.
Avrai notato che non si menzionano (diplomaticamente o gesuiticamente) i temi che ti stanno più a cuore e che rappresentano il problema di cui stiamo discutendo.
Perché? Perché la Segreteria di Stato non potrà mai “approvare” chi promuove e sostiene una visione dell’uomo, della famiglia e della società chiaramente contraria a quella della dottrina sociale della Chiesa.
Comunque non avvilirti e continua a frequentare la messa, vedrai che piano piano la luce si farà strada tra le tenebre. “Gutta cavat lapidem”, anche quando la pietra è dura come il cuore di chi non è abituato a fare prigionieri.
@Gianrinaldo,
se non lo avessi capito, Marilisa è una di quelli che se ne fa un baffo dei valori non negoziabili.
Ma cosa caspita c’entra la TEOCRAZIA, la Costituzione? Qua si tratta di essere coerenti con la propria fede, nel privato e nel pubblico. Ma certo che si tengono in giusta considerazione anche altri valori – etici – sociali ecc. Un cristiano non deve votare per l’aborto, matrimonio omosessuale ecc, ma neanche per politici xenofobi, guerrafondai ecc. Ci mancherebbe altro! Ma il Vangelo, e l’insegnamento della Chiesa, va preso per TUTTE le scelte, in casa, in famiglia (apertura alla vita, non tradire il coniuge, educare alla fede i figli…), sul lavoro (non rubare…), nel seggio elettorale…. . E non venitemi a dire: ma il Vescovo X ha dato la comunione a Berlusconi, a Luxurya… (par condicio?) il vescovo Y ha detto…..
federico
non mi aspetto certo un endorsement vaticano dei temi che mi stanno più a cuore ( e che fanno imbestialire Gianrinaldo ) di cui peraltro non necessito, ma si tratta comunque di un’apertura di credito e te lo dice una che non è area Renzi, ma area Civati.
Gianrinaldo
ma stai per avere una sincope?? Guarda che la tua posizione l’abbiamo capita tutti. C’è chi è d’accordo con te e chi no, passiamo oltre.
Federico, se la butti sempre in baruffa di cortile svilisci il discorso. Io contesto la tua idea che il cosiddetto “politico cattolico” abbia l’unica missione di difendere i cosiddetti valori non negoziabili; e contesto che possa invece far valere la forza maggiore e la ragion di Stato in altre circostanze – ugualmente gravi e del tutto contrarie alle 10 parole, al Vangelo e agli insegnamenti della Chiesa. Punto.
Dio è vivissimo. I morti siamo noi.
E federico
la luce mi ha già illuminata: sono giunta ad essere favorevole ai matrimoni gay dopo anni di frequentazione di Messe quotidiane ( a parte una parentesi con gli ultimi anni di ratzinger).
picchio,
i tuoi sogni sono i miei peggiori incubi e viceversa: è inutile continuare un confronto che non serve a nessuno dei due. Per usare una tua espressione, io perlomeno “non ne necessito”.
Quando ti interesserà sapere cosa pensa e cosa insegna la Chiesa Cattolica, allora forse avremo un punto in comune.
Anche alcuni miei anziani parenti sono dell'”area Ciwati”, ma non sono arroganti e cattivi: evidentemente c’è chi invecchia male, nell’odio ideologico, e chi no. Dovresti cambiare il nick in “corvo”, ma forse “picchio” è il tuo totem scout e ci sei affezionata.
Buon cammino!
Nicoletta,
io contesto che si possa fare a meno dei valori non negoziabili.
Va bene tutto, dalla pace nel mondo al sostegno economico ai poveri, dalla laicità delle istituzioni all’accoglienza solidale nei confronti degli immigrati clandestini, ma per un cattolico (eletto o elettore) non si può soprassedere sui valori non negoziabili. Non aut aut, ma et et, altrimenti siano nel relativismo e ognuno si regola come vuole e fissa le priorità secondo gusti e convenienze.
Si può essere di estrema sinistra e rispettare i valori non negoziabili, si può essere di destra e portare avanti proposte laiciste: non è questione di destra o sinistra, ma di voler essere disposti ad accogliere i principi della dottrina sociale della Chiesa, espressione di una riflessione sul contributo del pensiero cattolico alla politica e alla società, oppure disinteressarsene e pensare ad altro. A mio parere l’inevidenza del cattolicesimo di Renzi è segno che a lui non interessano questi temi e che preferisce, per ragioni comprensibili, non confrontarsi con la dottrina sociale della Chiesa e fare di testa sua: a qualcuno va bene così. A me così non va bene.
Tuttavia in questo caso la verità non sta nel mezzo: qualcuno ha ragione e qualcun altro ha torto.
Nemmeno a me piacciono le baruffe, ma la questione è importante e ci si può appassionare. Preferisco le baruffe all’indifferenza.
buon cammino anche a te Federico, che in quanto a cattiveria mi eguagli: “odio ideologico”?? ??Non odio proprio nessuno, per ragioni ideologiche poi come potrei? Non so dove ti è venuta questa idea.E anche tu sei arrogante, perchè dai per scontato che io non sappia cosa insegna la Chiesa Cattolica, lo so benissimo.
Semplicemente non ne condivido alcuni aspetti e su questo mi confronto con il mio direttore spirituale.
picchio 6 giugno 2014 @ 18:07
Non si tratta di essere d’accordo con me, meschino, ma con il Vangelo. Buona Pentecoste a tutti, chissà che lo Spirito Santo porti consiglio a tanti crsitiani tiepiduzzi e inapparenti, incoerenti……. Io da parte mia ne ho bisogno e lo chiedo sempre..
Sìssissì, cattolici adulti, Benedetto e Negri, roba da chiodi.
Federico, sveglia!!!
Pensi di avere a che fare con un pubblico di babbei da intortare?
Ma suonatela e cantatela come ti piace, se è questo che ti scarica le tensioni.
Poi, quando hai finito, adesso che viene il week end e vai virtuialmente in letargo, senza che nessuno ti veda e lo sappia, apri le orecchie e ascolta quello che ti dice la Chiesa.
Poi torna qui e riprendi pure a recitare la tua parte.
Non do per scontato niente. Sai “benissimo” cosa insegna la Chiesa ma non ti interessa e ne puoi fare a meno. Anche in questo siamo all’opposto e non abbiamo comunque punti in comune.
Può darsi che nella tua vita tua sia dolcissima e buonissima, ma qui, nei miei confronti e in diverse altre occasioni, ti sei mostrata particolarmente cattiva e arrogante.
Ad esempio nei confronti di Benedetto XVI, ma anche su altri argomenti.
Ad ogni modo questa è la mia percezione, che naturalmente a te non interessa e che non senti la necessità di conoscere.
Ognuno con il suo direttore spirituale si confronti anche sul tipo di testimonianza che offre in tribune come questa.
Alla prossima
Il io commento delle 19.01 è una risposta alla dolcissima picchio, ovviamente.
Ma federico ti guardi mai allo specchio?? parli di cattiveria tu? incredibile, veramente.
Ma certo Nicoletta, Dio è vivissimo.
Fa ridere non uno, ma centouno pollai, eppure, pur di riconoscere che ora tocca a noi, e farci il mazzo per Lui, tiè, preferiamo giudicarlo morto.
Federico personalmente ho detto più volte di condividere i VNN quello che contesto è che Renzi sia un politico laicista interdetto ai cattolici.
Cioè pure la segreteria di stato praticamente lo benedice che deve succedere per convincerla, aprirsi in due le volte del cielo?
Noooooo, Sara, manco quello.
Pure la volta del cielo, e Quello che la apre, si prenderebbero la loro bella ramanzina: relativisti!soggettivisti! Indifferenti!
Come, non mandano una folgore su Renzi – e alcuni altri milioni di cattolici italiani che non garbano al palatuccio delicato – e osano stare lì?
Inapparenti e afasici che non sono altro!!!
“Bene! sono nel gruppo di Benedetto XVI e San Giovanni Paolo… e scusate se è poco…. ” (Gianrinaldo)
Tu sei nel gruppo? Ma chi se ne cale, scusa ?
Io mi sento coerentissima col Vangelo, dove–tra l’altro– non si parla di politica.
Ti è chiaro questo? Pensala come vuoi, ma non giudicare chi non è dalla tua parte, anzi dalla vostra parte.
Dalla mia parte ci sono fior fiore di persone cattolicissime, più cattoliche di voi che ritenete di essere tali perché siete dei baciapile. BACIAPILE !!
A chi credete di imporre il vostro pensiero limitatissimo?
Voi vorreste una repubblica teocratica. Scordatevela!! I Paesi teocratici sono fra i più arretrati dell’ intero mondo. Aggiornatevi !
Bene, dopo questa sfilza di improperi ed “evangelici” giudizi e offese, tolgo il disturbo, augurando nuovamente buona Pentecoste (se la festeggiate…) a tutti gli esimi partecipanti al blog, in particolare al cattolici inapparenti, coerentissimi col Vangelo (ma quale? forse avete letto il bignami …. o Wikipedia). Che “Guardate come si amano…”
E che cosa ti aspetteresti, scusa, dopo le tue tiritere sui “cattolici inapparenti e non coerenti” ? Questa, secondo te, non è un’ offesa? Io la considero una grande offesa, se mi permetti. E non vorresti repliche adeguate al tuo tono indisponente?
Anche tu hai il vizietto del vittimismo, come il tuo compare Federico.
“Ma il Vangelo, e l’insegnamento della Chiesa, va preso per TUTTE le scelte, in casa, in famiglia (apertura alla vita, non tradire il coniuge, educare alla fede i figli…), sul lavoro (non rubare…), nel seggio elettorale….”
Dimmi, cattolicissimo ed esemplare Gianrinaldo: quale è il partito in perfetta coerenza con tutto ciò elencato là sopra? Fammelo sapere.
O forse preferisci non votare perché il partito perfetto ( dal tuo punto di vista, s’intende) non c’è?
E quali sono i politici perfettamente coerenti con tutti i valori evangelici?
Dimmelo, per favore, ché sono curiosa di saperlo.
Smettete di battere la grancassa sulla cattolicità per difendere certi partiti “ottimi” che vedete nella vostra fervida fantasia. Smettetela di fare lezioni addomesticate su come si deve comportare un cattolico in linea con l’insegnamento della Chiesa. Siete stucchevoli oltre misura.
Avete stufato anche le pietre.
E non vogliate pretendere, dopo le vostre parole offensive di cui sembrate non rendervi conto, che gli altri rispondano con confetti e miele.
Auguri anche a te, Gianrinaldo. Buona Pentecoste di tutto cuore.
Venga lo Spirito, finalmente, a trascinarci FUORI.
“Non si tratta di essere d’accordo con me, meschino, ma con il Vangelo. Buona Pentecoste a tutti, chissà che lo Spirito Santo porti consiglio a tanti crsitiani tiepiduzzi e inapparenti, incoerenti…….”
E questo signore “meschino” ( che umiltà!) ha la faccia tostissima di augurare la “Buona Pentecoste” prima di infilare le perle “tiepiduzzi,inapparenti, incoerenti”.
Che magnifico esempio di buon cattolico! Lei me l’ha guastata la festa di Pentecoste, altro che!
Si vergogni !!!
Buona Pentecoste Gianrinaldo!
Anzi buona Pentecoste a tutti..
(anche a Lazzaro che non vorrei aver maltrattato stamattina)
@Federico
«Va bene tutto, dalla pace nel mondo al sostegno economico ai poveri, dalla laicità delle istituzioni all’accoglienza solidale nei confronti degli immigrati clandestini».
Rileggi cosa hai scritto, come lo hai scritto, i termini e le espressioni che volutamente hai usato. E poi considera, se puoi, che proprio dalla tua tastiera è uscito il nome di Giorgio La Pira. Il disprezzo e l’indifferenza che tu mostri, certo non gli appartenevano. E non è per farne un santino, beninteso: il fatto è che tu, uno come La Pira, non lo conosci oggi e non lo avresti conosciuto e riconosciuto come cattolico neanche allora. Perché di tutto quello che a La Pira importava, di tutto quello per cui si è battuto e si è lasciato insultare e trattare come uno stupido giglio di campo che non capiva le supreme ragioni, a te sembra invece non importare un fico secco. Anzi, all’epoca lo avresti probabilmente accusato di non capire che la madre di tutte le battaglie era quella contro i comunisti; e che i poveri, gli sfrattati, i disperati, la pace nel mondo, gli “immigrati clandestini” erano solo contorno. Mentre i “veri cattolici” si occupano d’altro.
Grazie, Sara, buona Pentecoste anche a te e a tutti. E che lo Spirito Santo ci illumini, in modo che almeno tra di noi ci si capisca, anche senza condividere. E’ che Lui spira dove vuole!…
Sara, non mi sono sentito maltrattato, tranquilla. Buona notte.
http://4.bp.blogspot.com/-OskanLaCNF0/T2JX24RYnvI/AAAAAAAAC70/utTiEGJnxw0/s1600/le%2Ballusioni%2Bdel%2Bdiavolo.jpg
Marilisa ,6 giugno 2014 @ 20:08
Mi permetto solo di segnalare alla Gent.ma Sig.ra Marilisa che, prima di “infilare le perle “tiepiduzzi,inapparenti, incoerenti”, come dice Lei, mi ero beccato da parte Sua del “fariseo”, “dal pensiero limitatissimo”,”stucchevole”,”baciapile”,(due volte e con: !!).
Cordiali saluti
io credo che si potrebbe completare il gucciniano testo della canzone “Dio è morto” sostituendo uno dei versetti con:
Nelle liti dei blog cattolici Dio è morto…
Non scherzo. Se è vero infatti che “Ubi caritas et amor, Deus ibi est”, allora qui egli è stato fatto fuori.
La costruzione dell’unità, che nasce dal farsi uno, anzi, dal farsi servi dei fratelli, è la premessa per indurre la presenza di Cristo in una comunità, reale o virtuale che sia (dove due o più …).
L’amore reciproco, che nasce anche dal rispetto delle altrui convinzioni, vale infinitamente di più del torto e della ragione di uno o dell’altro.
Ogni comunità dovrebbe essere simile ad un Cenacolo nel quale vige la comunione. E questo atteggiamento rende possibile la manifestazione dello Spirito. E la manifestazione dello Spirito è la presenza stessa del Risorto.
Buona Pentecoste.
Ricambio anche io gli auguri di Elsa, e rinnovo a tutti quanti i miei.
Sono contento che ci auguriamo tutti, di cuore, l’un l’altro, questa bomba atomica.
Perché questo è.
Se lo Spirito arriva per davvero, ti butta la vita in pezzi: cristianamente parlando, certo( il che significa che, a cascata, te la butta in pezzi tutta).
Fusse che fusse la vorta bbona ?!
“Mi permetto solo di segnalare alla Gent.ma Sig.ra Marilisa che…”
Ed io mi pemetto di segnalare a lei,Gianrinaldo, e ad altri, che le mie repliche sono sempre nella misura di quel che sento da chi, con un certo disprezzo, avanza giudizi su chi non è in linea col suo pensiero. Con le parole da lei citate non mi rivolgevo solo a lei. Mi rivolgevo a “voi”. Questo per la precisione.Voi ci considerate “tiepiduzzi, afasici, invisibili etc….”? Io (parlo solo a nome mio) mi permetto, allora, di considerarvi dei “baciapile”, e lo confermo.
Io non parlo mai a vanvera, caro Gianrinaldo.Non è nel mio stile. Vuole (volete) rispetto? Lo abbia lei (abbiatelo voi) per gli altri.
Non mi sembra di chiedere troppo. Vorrei che non pretendeste di avere ragione solo voi.
PS
Lo Spirito Santo in tutto questo non c’entra un bel niente.
“Dio è morto” in tutte le liti, se è per quello. A me le liti non piacciono affatto, ma se ci sono quelli che provocano, le liti sono inevitabili.
Da sempre è così. I buonismi lasciano il tempo che trovano.
“se ci sono quelli che provocano, le liti sono inevitabili.”
perdonare 70 volte 7, amare nemici, porgere l’altra guancia, è diventato tutto vecchiume tradizionalista???
Tu ci riesci, Sara? Beata te!!
Se il cristianesimo è troppo difficile su internet c’è la vecchia regola: non dare da mangiare ai troll!!!
Non è sempre questione di vita o di morte.
http://it.wikipedia.org/wiki/Flame
Tu dici?
Io dico, invece, che i troll dovrebbero essere presi a calci nel sedere. Peccato che non si possa farlo.
I troll sono dei maleducati, e l’inciviltà non è ammissibile, non è giustificabile. Mai e per nessun motivo!
Mi piacerebbe ricordarti un passo manzoniano che farebbe al caso nostro, ed è, fra l’altro, in chiave cristiana. Ma credo sarebbe una perdita di tempo.
E non voglio annoiare nessuno.
Io non sto dando del troll a nessuno ma solo ricordando che in internet non rispondere alle provocazioni è segno di buona educazione, basta seguire questa regola e le liti diventano molto più evitabili.
Lava quod est sórdidum,
riga quod est áridum,
sana quod est sáucium.
Flecte quod est rígidum,
fove quod est frígidum,
rege quod est dévium
Condivido l’invito di Sara a non rispondere alle provocazioni o alle aggressioni. Quando pensate che qualcuno vi abbia offeso potete certo reagire, ma potreste anche fingere di non aver capito, rispondere ironicamente o anche non rispondere. Per il coatto dei blog l’offesa che non arriva a destinazione toglie il sonno: “Magari quello non mi ha neanche letto!”
Senza dire che a non rispondere si risparmia tempo e fatica.
Buon giorno. Chiedo scusa se qualcuno si è sentito offeso dai miei interventi. Non era mia intenzione offendere nessuno. Sono stato trascinato da un senso di impotenza e di frustrazione di fronte al pensiero dominante tra molti frequentatori del blog. Come ho già scritto, non propugno affatto una società teocratica, che al posto della Costituzione abbia il Magistero della Chiesa. Ripeto, sono solo preoccupato per la società che stiamo preparando ai nostri figli e nipoti, in cui scompaiano i valori cristiani e, anzi, chi li professa viene quantomeno dileggiato. Ma è giusto così. Sono io che sbaglio. Del resto devo rileggermi la parabola del sale. Una volta ho sentito che il troppo sale fa la minestra cattiva. Per quanto riguarda il “baciapile”, ok, sono orgoglioso di essere un baciapile.
Allora siamo in due..anvisto, e chi se lo sarebbe mai aspettato…credevo di essere la sola!!!
OT
Gianrinaldo?
John Ronald (Reuel Tolkien)?
Il fantasy ci accomuna?
f.to Ned Stark
nedstark scrive,
8 giugno 2014 @ 17:08
OT Gianrinaldo? John Ronald (Reuel Tolkien)?
E’ vero ! Amo moltissimo Tolkien, scoperto. ahimè, da adulto..), attraverso le letture dei miei figli (che avevano visto i films). Me ne sono innamorato e ho letto tutto (Lo Hobbit e Il Signore degli anelli 3 volte…)
“Frodo: Avrei tanto desiderato che tutto ciò non fosse accaduto ai miei giorni!
[…]
Gandalf: Anch’io come d’altronde tutti coloro che vivono questi avvenimenti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato.”
Felicissimo di ciò. Qua la mano!
@Gianrinaldo,
non è facile essere l’unica voce fuori dal coro, ma il Signore ci chiama ad una testimonianza eccezionale qui e ora, in Italia nel 2014. Magari anche in questo blog, dove tutti a parole sono aperti al dialogo e al confronto …. fin tanto che non si disturbi troppo. Andiamo avanti senza scoraggiarci.
Anch’io ho scoperto Tolkien solo una decina di anni fa e condivido quanto hai scritto.
Quanto sento o leggo l’epiteto di “baciapile”, osservo chi lo dice e chi viene accusato: preferisco sempre stare dalla parte dei baciapile…
Tanto per dire.
@Nicoletta,
nessun disprezzo e nessuna sufficienza, ma solo l’elenco di alcune questioni care ai cattolici che propendono per la sinistra che di solito vengono rinfacciate agli altri. Non c’era da parte mia nessun giudizio, solo la sottolineatura che tutti questi argomenti, importantissimi, devono potersi coniugare con i valori non negoziabili. La figura di La Pira dovrebbe unire e non dividere: io l’ho nominato con questo intento, tu ed altri per dividere. Perché?
@Picchio,
io sono come sono, ma tu sei sicuramente peggio.
Solo pochi giorni fa hai promesso di “non fare prigionieri”, espressione che lascia trapelare solo una volontà di eliminare e distruggere l’avversario, il nemico da uccidere. Questo è quanto ho percepito io, destinatario di quella tua affermazione, della tua carità cristiana.
E dici di non odiare nessuno?
Rileggi un po’ i tuoi interventi e poi ne riparliamo.
In questo blog ho ricevuto offese di ogni genere, di cui mai nessuno ha voluto poi scusarsi, ma le tue frasi, in quei determinati momenti, sono state particolarmente pesanti. Unicuique suum.