Ho visto ieri alle Terme di Diocleziano la mostra “Rodin. Il marmo, la vita”. Stupore fermo delle muraglie delle Terme, le stesse nelle quali Michelangelo mio da Settignano ha ricavato Santa Maria degli Angeli e dei Martiri. Stupore fuggiasco dei marmi di Rodin, “Fugit Amor 1887” tra tutti. Chi mi aiuta a scoprire da dove venga il motto “Fugit Amor”?
Mi verrebbe in mente Ovidio. (Forse più tempus fugit però)
“Quo levis a nobis tam cito fugit amor?”
(P. Ovidio Nasone, Heroides 3, 43, Briseide ad Achille)
Merito di Internet.
Grazie Lazzaro. In Internet si trova tutto. Ed è più facile se lo cercano gli amici.
Un altro degli appuntamenti, nella visita alla mostra, sollecitato da una figlia che l’aveva già vista, è stato quello con “La mano di Dio”:
Per “La mano di Dio” ho pensato ai “Fiumi” di Ungaretti:
Il mio supplizio è quando
non mi credo
in armonia
Ma quelle occulte
mani
che m’intridono
mi regalano
la rara
felicità
Ungaretti non mette il punto finale.
Rodin non rifinisce il supporto.
“Quello che egli guarda e circonda con lo sguardo è per lui sempre l’unico, il mondo in cui tutto accade; se scolpisce una mano, questa è sola nella stanza e non c’è nient’altro al di fuori di una mano; e Dio ha fatto in sei giorni solo una mano e ha versato le acque attorno a essa e su di essa ha piegato il cielo; e sopra di essa ha riposato quando tutto era finito, e c’erano una sola maestà e una sola mano”
Rainer Maria Rilke
[segretario di Auguste Rodin]
Grazie Clodine di questo richiamo.
Rainer Maria Rilke segretario di qualcuno: quando una parola suona incredibile.
Quando una parola suona incredibile, lì è un significato.
70 anni dall’eccidio delle Fosse Ardeatine, proprio oggi. Tra i tanti pensieri, uno va a Mattlar (che non leggo da un po’) e a sua nonna.
Colgo anch’io l’occasione per salutare caramente mattlar.
brava nicoletta, grazie per averlo ricordato. Anch’io ho pensato a mattlar…