Festeggio la pubblicazione dell’enciclica “Fratelli tutti” riportandone alcuni brani di inquadramento, senza pretendere di entrare nei contenuti: è un documento lungo, di 287 paragrafi, e converrà studiarlo senza fretta. E’ stata anticipata ieri a noi giornalisti accreditati, ma non l’ho ancora letta per intero. Nei commenti metto i link al testo dell’enciclica e ai testi della presentazione, riporto le due preghiere conclusive (bella la seconda), il richiamo a Francesco d’Assisi che è nei primi paragrafi, l’indicazione dell’intento che ha guidato la redazione dell’enciclica che si presenta come la summa della predicazione sociale di Papa Bergoglio. Metto anche i titoli degli otto capitoli (fare attenzione al linguaggio in parte nuovo rispetto alla tradizione delle encicliche) e concludo con una mia idea sul magistero sociale di Francesco: idea che propongo come guida alla lettura di questo documento.
“Fratelli tutti” dice Bergoglio in nome di San Francesco
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Qui il testo dell’enciclica dell’enciclica:
http://www.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20201003_enciclica-fratelli-tutti.html
Qui i testi della conferenza di presentazione che si è tenuta stamane in Vaticano:
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2020/10/04/0505/01161.html
Preghiera al Creatore
Signore e Padre dell’umanità,
che hai creato tutti gli esseri umani con la stessa dignità,
infondi nei nostri cuori uno spirito fraterno.
Ispiraci il sogno di un nuovo incontro, di dialogo, di giustizia e di pace.
Stimolaci a creare società più sane e un mondo più degno,
senza fame, senza povertà, senza violenza, senza guerre.
Il nostro cuore si apra
a tutti i popoli e le nazioni della terra,
per riconoscere il bene e la bellezza
che hai seminato in ciascuno di essi,
per stringere legami di unità, di progetti comuni,
di speranze condivise. Amen.
Preghiera cristiana ecumenica
Dio nostro, Trinità d’amore,
dalla potente comunione della tua intimità divina
effondi in mezzo a noi il fiume dell’amore fraterno.
Donaci l’amore che traspariva nei gesti di Gesù,
nella sua famiglia di Nazaret e nella prima comunità cristiana.
Concedi a noi cristiani di vivere il Vangelo
e di riconoscere Cristo in ogni essere umano,
per vederlo crocifisso nelle angosce degli abbandonati
e dei dimenticati di questo mondo
e risorto in ogni fratello che si rialza in piedi.
Vieni, Spirito Santo! Mostraci la tua bellezza
riflessa in tutti i popoli della terra,
per scoprire che tutti sono importanti,
che tutti sono necessari, che sono volti differenti
della stessa umanità amata da Dio. Amen.
Intestazione e primi due paragrafi. LETTERA ENCICLICA “FRATELLI TUTTI” DEL SANTO PADRE FRANCESCO SULLA FRATERNITÀ E L’AMICIZIA SOCIALE
1. «Fratelli tutti», scriveva San Francesco d’Assisi per rivolgersi a tutti i fratelli e le sorelle e proporre loro una forma di vita dal sapore di Vangelo. Tra i suoi consigli voglio evidenziarne uno, nel quale invita a un amore che va al di là delle barriere della geografia e dello spazio. Qui egli dichiara beato colui che ama l’altro «quando fosse lontano da lui, quanto se fosse accanto a lui». Con queste poche e semplici parole ha spiegato l’essenziale di una fraternità aperta, che permette di riconoscere, apprezzare e amare ogni persona al di là della vicinanza fisica, al di là del luogo del mondo dove è nata o dove abita.
2. Questo Santo dell’amore fraterno, della semplicità e della gioia, che mi ha ispirato a scrivere l’Enciclica Laudato si’, nuovamente mi motiva a dedicare questa nuova Enciclica alla fraternità e all’amicizia sociale. Infatti San Francesco, che si sentiva fratello del sole, del mare e del vento, sapeva di essere ancora più unito a quelli che erano della sua stessa carne. Dappertutto seminò pace e camminò accanto ai poveri, agli abbandonati, ai malati, agli scartati, agli ultimi.
Enciclica sociale. Paragrafi 5 e 6. Le questioni legate alla fraternità e all’amicizia sociale sono sempre state tra le mie preoccupazioni. Negli ultimi anni ho fatto riferimento ad esse più volte e in diversi luoghi. Ho voluto raccogliere in questa Enciclica molti di tali interventi collocandoli in un contesto più ampio di riflessione […]. Le pagine che seguono non pretendono di riassumere la dottrina sull’amore fraterno, ma si soffermano sulla sua dimensione universale, sulla sua apertura a tutti. Consegno questa Enciclica sociale come un umile apporto alla riflessione affinché, di fronte a diversi modi attuali di eliminare o ignorare gli altri, siamo in grado di reagire con un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle parole. Pur avendola scritta a partire dalle mie convinzioni cristiane, che mi animano e mi nutrono, ho cercato di farlo in modo che la riflessione si apra al dialogo con tutte le persone di buona volontà.
L’enciclica ha otto capitoli così intitolati:
1. Le ombre di un mondo chiuso
2. Un estraneo sulla strada
3. Pensare e generare un mondo aperto
4. Un cuore aperto al mondo intero
5. La migliore politica
6. Dialogo e amicizia sociale
7. Percorsi di un nuovo incontro
8. Le religioni al servizio della fraternità nel mondo
Mia nota. Come abbiamo visto al quarto commento, Francesco propone “Fratelli tutti” come un’enciclica sociale che “raccoglie” gli insegnamenti che ha già dato in questa materia ,”collocandoli in un contesto più ampio di riflessione”. La propone dunque come una summa della sua predicazione sociale. Ma attenzione: come per tanti altri aspetti della sua predicazione, anche per questo il modo di procedere e il linguaggio di Francesco sono nuovi rispetto ai Papi recenti. In particolare la predicazione sociale del Papa gesuita si presenta più come una provocazione al “discernimento evangelico” che come una “dottrina sociale”. Pur con modalità e intonazioni sempre diverse, i predecessori tendevano a proporre un insegnamento sistematico, una “dottrina” appunto, preoccupandosi di collocare le novità di cui ognuno era portatore nel corpus dell’insegnamento ricevuto dagli altri Papi. In qualche modo questo lo fa anche Francesco ma non è qui la sua preoccupazione primaria: egli accentua le novità rispetto al ricevuto e soprattutto mira a proporre, con modalità e linguaggio anche molto soggettivi, vie di “discernimento” esperienziale. L’approccio dottrinale poteva essere riassunto nelle domande: che dice la Chiesa dei salari, delle cooperative, dello sciopero, della pace, del rapporto tra paesi poveri e ricchi, dell’ecologia? Quello esperienziale pone questioni di comportamento e di scelte innanzitutto soggettive, e poi ovviamente anche comunitarie: che può fare il cristiano in merito alla tratta, alle migrazioni, al commercio di organi, allo sfruttamento sessuale di bambini e bambine, al lavoro schiavizzato, alla prostituzione, al traffico di droghe e di armi, al terrorismo, al crimine internazionale organizzato, alle tentazioni del sovranismo, alla pena di morte? Mira di più alla conversione degli atteggiamenti che ai programmi d’azione.
https://commentovangelodelgiorno.altervista.org/commento-vangelo-5-ottobre-2020/
https://commentovangelodelgiorno.altervista.org/commento-vangelo-6-ottobre-2020/
https://commentovangelodelgiorno.altervista.org/commento-vangelo-7-ottobre-2020/