Francesco torna sulla “santa furbizia”

Il giorno 8 novembre nell’omelia al Santa Marta Francesco aveva parlato di una “furbizia cristiana” che può aiutare a cavarsela nei casi della vita e stamane, in San Pietro, celebrando l’Epifania, ha lodato la “santa furbizia” dei Magi che abilmente sventano la malizia del re Erode. L’ha chiamata anche “furbizia spirituale” che aiuta a “custodire la fede”, come quella dei Magi aiutò a proteggere il Bambino. Sono molto interessato a capire che cosa ci venga suggerendo Papa Bergoglio. Chi può mi dia una mano. Appena sarà disponibile il testo completo lo linkerò. – Eccolo.

101 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Ecco il brano sulla furbizia:

    Un aspetto della luce che ci guida nel cammino della fede è anche la santa “furbizia”. E’ una virtù anche questa, la santa “furbizia”. Si tratta di quella scaltrezza spirituale che ci consente di riconoscere i pericoli ed evitarli. I Magi seppero usare questa luce di “furbizia” quando, sulla via del ritorno, decisero di non passare dal palazzo tenebroso di Erode, ma di percorrere un’altra strada. Questi saggi venuti da Oriente ci insegnano come non cadere nelle insidie delle tenebre e come difenderci dall’oscurità che cerca di avvolgere la nostra vita. Loro, con questa santa “furbizia” hanno custodito la fede. E anche noi dobbiamo custodire la fede. Custodirla da quel buio. Ma, anche, tante volte, un buio travestito di luce! Perché il demonio, dice san Paolo, si veste da angelo di luce, alcune volte. E qui è necessaria la santa “furbizia”, per custodire la fede, custodirla dai canti delle Sirene, che ti dicono: “Guarda, oggi dobbiamo fare questo, quello…” Ma la fede è una grazia, è un dono. A noi tocca custodirla con questa santa “furbizia”, con la preghiera, con l’amore, con la carità. Occorre accogliere nel nostro cuore la luce di Dio e, nello stesso tempo, coltivare quella furbizia spirituale che sa coniugare semplicità ed astuzia, come chiede Gesù ai discepoli: «Siate prudenti come i serpenti e semplici come le colombe» (Mt 10,16

    6 Gennaio, 2014 - 14:22
  2. Luigi Accattoli

    Aveva usato la parola furbizia anche il 22 settembre parlando al mondo del lavoro, a Cagliari:

    Avevo scritto alcune cose per voi, ma guardandovi mi sono venute queste parole consegnerò, al vescovo queste parole scritte come se fossero state dette, ma volevo dirvi con il cuore guardandovi in questo momento, è facile dire ‘non perdere la speranza’, ma a tutti voi quelli che avete lavoro e quelli che non avete, vi dico ‘non lasciatevi rubare la speranza, forse la speranza è come la brace sotto la cenere, aiutiamoci con la solidarietà soffiando sulla cenere, la speranza ci porta avanti, quello non è ottimismo, è un’altra cosa, la speranza dobbiamo sostenerla tutti, è nostra, vostra, è cosa di tutti, per questo vi dico non lasciatevi rubare la speranza, ma siamo furbi, perché il Signore ci dice che gli idoli sono più furbi di noi, ci invita ad avere la furbizia del serpente con la bontà della colomba, abbiamo questa furbizia e diciamo le cose con il suo nome, in questo momento nel nostro sistema economico proposto di vita al centro c’è un idolo e questo non si può fare, lottiamo tutti insieme perché al centro ci siano la famiglia, e le persone, e si possa andare avanti e non lasciatevi rubare la speranza.

    6 Gennaio, 2014 - 16:58
  3. Luigi Franti

    Chiama furbizia quella che classicamente si chiamava «prudenza» ed era annoverata tra le virtù cardinali. Tutto lì.

    (Son tanto contento per te, perché convinto come sei di trovare sempre delle perle nell’eloquio bergogliano, effettivamente le trovi. In base al principio che si trova quello che si cerca.)

    6 Gennaio, 2014 - 17:17
  4. Caro Luigi,

    Questo affermava il card. Bergoglio il 31.08.2005:

    « Il cristiano non si può permettere il lusso di essere un salame,
    è chiaro,
    di essere tonto,
    no, noi non possiamo permetterci questo lusso,
    perché abbiamo un messaggio molto chiaro di vita e non ci è permesso di essere tonti,
    per questo Gesù dice:
    “Siate furbi , fate attenzione. ”

    In che consiste la FURBIZIA del cristiano ?

    Nel saper distinguere chi è lupo e chi è pecora.

    E quando in questo carnevale della vita abbiamo un lupo travestito da pecora,
    saper anche annusarlo,
    “guarda, voi avete pelle di pecora, ma l’odore che voi avete è del lupo”
    e questo,
    questo invio che ci da Gesù è per qualcosa di molto importante è per qualcosa di molto grande.»

    6 Gennaio, 2014 - 18:26
  5. Luigi Accattoli

    Matteo mi dai la fonte di quel testo?

    6 Gennaio, 2014 - 18:29
  6. giuseppe2

    Mi permetto di sostituirmi a Matteo nella risposta circa la fonte.
    Il testo proviene dall’omelia pronunciata il 7 ottobre 2005 in occasione della celebrazione della festa patronale in una parrocchia di Vélez Sársfield a Buenos Aires. L’omelia fu dedicata a San Raimondo Nonnato, santo aragonese del XI secolo, protettore delle donne incinte.
    L’omelia fu occasionata dalla decisione delle autorità amministrative di Buenos Aires di ampliare le ipotesi di depenalizzazione dell’aborto (ad esempio in caso di stupro, violenza carnale, incesto, ecc.).
    Oltre alle parole riportate da Matteo, aggiunse, tra l’altro, il Card. Bergoglio: «Il problema grande del nostro tempo non sono le forze negative, è la sonnolenza dei buoni». Si potrebbe dire che questi buoni addormentati mancano di furbizia, sono i “fessi” che non sanno riconoscere i lupi travestiti da agnelli.

    Il racconto e ampie citazioni dell’omelia, insieme al Messaggio che il Cardinale rivolse alle autorità amministrative di Buenos Aires, si trovano in questa pagina sotto il titolo “2) ABORTO”.

    6 Gennaio, 2014 - 20:46
  7. discepolo

    Della “santa furbizia” hanno sempre fatto largo uso i gesuiti fin dal tempo in cui, alla corte di Francia, per non perdere influenza e potere su aristocrazia e reali hanno mitigato le severe regole morali e religiose dell’epoca in un più dolce e carezzevole “casuitismo” ad uso delle classi nobiliari e del Re di cui erano confessori.. ( esilaranti ma rigorosamente storici gli esempi riportati da Pascal nelle Lettere Provinciali , ad es. secondo i casuisti gesuiti uno poteva esser dispensato dal digiuno in quaresima se”digiunando non poteva poi prender sonno” oppure se aveva esaurito le sue forze “correndo dietro a una femmina”..
    della santa furbizia hanno fatto uso i gesuiti contro i “tonti” giansenisti e contro l’austerità di Port- Royal e non bastò il genio di Pascal che tonto non era per sconfiggerli…della santa furbizia i seguaci di Loyola hanno fatto uso nelle Terre di missioni quando dicevano agli indigeni di seguitar pure a pregare i loro idoletti pagani, ma mettendo sotto la camicia un immagine di Gesù.. così era come se pregassero Gesù..
    Insomma Bergoglio in questo non è che il fedele figlio del suo Ordine.

    6 Gennaio, 2014 - 20:55
  8. giuseppe2

    Anche Scienza e Vita raccolse in un breve dossier lo spunto argentino.
    L’articolo è “Da Buenos Aires l’eco della voce che smaschera i lupi”.

    6 Gennaio, 2014 - 20:59
  9. “Si tratta di quella scaltrezza spirituale che ci consente di riconoscere i pericoli ed evitarli. I Magi seppero usare questa luce di “furbizia” quando, sulla via del ritorno, decisero di non passare dal palazzo tenebroso di Erode, ma di percorrere un’altra strada”.

    Mi ricorda molto quella frase “quando vedi due che si menano, scappa Giggetto”…

    6 Gennaio, 2014 - 21:40
  10. Luigi Accattoli

    Mattlar grazie dell’accostamento… ma io sono pignolo e dunque debbo osservare che “Giggetto” si dice a Roma ma nelle Marche si dice “Gigetto” e così ero detto io dalla mia mamma… che si chiamava Adele ed era detta Delina: Ricordo di mamma Adele.

    6 Gennaio, 2014 - 22:02
  11. Mi ero posto il dubbio ma lo avevo sciolto così come ho scritto, che ai miei occhi romani aveva una resa migliore.

    6 Gennaio, 2014 - 23:00
  12. Ps per combinazione oggi abbiamo avuto ospiti a colazione dei cari amici di passaggio a Roma dalle marche (s. Benedetto…ho chiesto se conoscono sara1 ma oltre a come scrive e come pensa non avevo altri dati) e la nostra amica si chiama Adelia!

    6 Gennaio, 2014 - 23:05
  13. Luigi il ricordo di tua mamma Delina è bellissimo e commovente. Consiglio a tutti di leggerlo o rileggerlo.

    7 Gennaio, 2014 - 12:00
  14. OT
    Luigi,
    hai letto l’articolo di Spadaro oggi sul corsera !

    Mi sembra che siete sulla stessa linea di “lettura”.

    Eppure,
    tu non hai intervistato il papa !!!!

    7 Gennaio, 2014 - 12:47
  15. FABRICIANUS

    Luigi, scusami: quando sarà pronta la pagina (sicuramente bella) denominata “Pizza e Vangelo” del Blog?

    Ciao! 😉

    7 Gennaio, 2014 - 17:11
  16. Luigi Accattoli

    Fabricianus devi avere pazienza, credevo di avere un po’ di tempo ma è arrivato un altro impegno editoriale e dunque la nuova pagina si farà più in là – forse a marzo. Conterrà i materiali della lettura biblica che veniamo facendo in casa ogni quindici giorni: le schede che preparo io e qualche spunto sulle conversazioni che ne seguono. Per ora puoi leggere questo mio vecchio articolo intitolato appunto Pizza e Vangelo.

    7 Gennaio, 2014 - 20:29
  17. Clodine

    Credo che la furbizia sia più sinonimo di astuzia, di opportunismo, che di prudenza. Non so fino a che punto può essere intesa come virtù spirituale , e non invece per qual’è: un sottile inganno comune alle menti machiavelliche.
    L’antico e il nuovo testamento è pieno di riferimenti ai leoni e alle volpi in relazione agli uomini. Possiamo confrontati in modo da far risaltare la differenza fra i due: i grandi uomini sono chiamati «leoni» e gli uomini minori sono chiamati «volpi».Gesù chiama “volpe” Erode Antipa: «Andate a dire a quella volpe…»… Chiamare Erode «quella volpe» equivaleva a disprezzare, sminuirne la maestà e l’onore. Per cui la volpe, se per noi può essere segno di positiva intelligenza, biblicamente inteso la parola «volpe» suona come un umiliante schiaffo in faccia. Anzi, in ebraico è un termine molto sottotono, per non dire dispregiativo, riferito a persona debole di carattere, piccolo pesce, usurpatore ecc….
    Francamente l’espressione “furbizia spirituale”coniata dal Papa, non la comprendo…

    7 Gennaio, 2014 - 21:04
  18. Clodine

    Il Vangelo di Matteo parla di colombe e serpenti: “Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini; perché vi metteranno in mano ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per servire di testimonianza davanti a loro e ai pagani”.
    Un suggerimento, anzi un consiglio profetico quanto mai attuale che non riguarda, però, la furbizia spirituale, ma l’atteggiamento dei cristiani nella persecuzione…continuo a non capire…

    7 Gennaio, 2014 - 21:20
  19. FABRICIANUS

    Grazie Luigi.

    7 Gennaio, 2014 - 21:41
  20. Clodine

    Penso che il Papa per “furbizia spirituale” volesse intendere il santo discernimento…ecco: forse quella furbizia descritta che sollecita i Magi nel riconoscere “la luce” ,cercarla , e sviare gli inganni e le ombre del male che circondava la figura ambigua e luciferina di Erode, è attribuibile più al discernimento che alla furbizia. Almeno credo…Penso che la luce tra le tenebre, anche quelle ultime che precedono la morte, le riconosce chi nella vita è vissuto cercando la luce.

    7 Gennaio, 2014 - 22:33
  21. Clodine

    “la riconosce”…mi riferivo alla luce.

    7 Gennaio, 2014 - 22:36
  22. giuseppe2

    Non “forse”… (?)… lo dice espressamente.
    “[8] e li inviò a Betlemme esortandoli: “Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo” […] Si mostrava pio.
    “[12] Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.”
    (Mt, 2)

    Con le parole del Papa (nel 1° commento di L.A.): custodire la fede, che è una grazia, un dono, “dai canti delle sirene”. E come? “Con la preghiera, con l’amore, con la carità”. E’ questo che permette di essere “avvertiti”.
    Quanto è attuale – ripensando all’omelia di Buenos Aires – questa dottrina nei confronti dell’Erode contemporaneo.

    Che strana, però, questa voglia di sindacare, di fare l’analisi, di giudicare persino gli insegnamenti, le parenesi… del Papa!
    Cos’é: anche questo un ragionare orgogliosamente “con la propria testa”?

    7 Gennaio, 2014 - 23:04
  23. Clodine

    no, singnor giuseppe, era soltanto un desiderio di capire, perché francamente, dopo aver letto il suo intervento mi sento ancora più confusa di prima, ammesso sia possibile!
    Vede, sin. giuseppe, la differenza tra i Magi e noi , è che a noi, purtroppo, poveri disgraziati, nessuno ci avverte in sogno dei pericoli e non li percepiamo se non dopo, quando le sirene hanno cantato, e il danno è stato fatto. Questa realtà è incontrovertibile e lo sfacello e la corruzione, gli scandali proprio in seno, nel cuore della Chiesa lo testimoniano. Mediti la Lettera ai Romani 7,14-25. Non citerò neppure un brandello dell’Apostolo: lo legga, la esorto.
    Ora, le farò una domanda: mi dica, per lei, chi è l’Erode di oggi ?

    8 Gennaio, 2014 - 7:43
  24. Clodine

    Sia pacato nel rispondere fratello! Le crede che sia l’uomo con le sue leggi e le sue opere buone in grado di cambiare il mondo? Io non lo credo. Credo invece che sia Dio con la sua Grazia e con l’azione dello Spirito che anima e muove le persone, e rende capaci di compiere il bene. Siamo chiamati ad accogliere questo dono, anche quello della fede che è sempre custodito in vasi d’argilla, e lasciarsi trasformare dallo Spirito perché ” A quanti l’accolsero diede il potere di diventare figli di Dio”. Non certamente per via generazionale, carnale,usuale, tradizionale, transitoria, fisica, perché è scritto:” Non da carne o da sangue né da volontà di uomo, ma da Dio sono stati generati”.

    8 Gennaio, 2014 - 8:26
  25. Clodine

    Come vede, il mio parlare è sereno, senza confusione, né nervi…!

    8 Gennaio, 2014 - 8:36
  26. Clodine

    Siccome Luigi era interessato a capire che cosa cercava di suggerire Papa Bergoglio ho percorso un mio cammino di riflessione, che, mi sembra risulti in linea con la tesi del discernimento. Come vede sign. giuseppe, non sono uscita dal seminato.
    Ad maiora

    8 Gennaio, 2014 - 8:55
  27. Clodine

    piuttosto mi dica: “chi è, per lei,l’Erode contemporaneo?”

    8 Gennaio, 2014 - 8:57
  28. giuseppe2

    E io sottoscrivo pacatamente quanto ai scritto ora, sorella.
    Una volta uno sconosciuto, uscendo dalla chiesa (eravamo cinque sei a ritrovarci “per caso”), mi venne incontro e mi abbracciò. Poi quasi giusticandosi… “siamo fratelli in Cristo!”

    8 Gennaio, 2014 - 9:04
  29. giuseppe2

    Infine. L’Erode, anzi un Erode contemporaneo, come ho già segnalato, è quello additato dal Card. Bergoglio nell’omelia del 2005 dedicata a San Raimondo Nonnato. Lo vide in azione e invitò a “farsi furbi” come i Magi.

    8 Gennaio, 2014 - 9:09
  30. Clodine

    E’ quel “quasi” che fa la differenza: non mi sembra di dovermi giustificare, semmai è vero il contrario…comunque, se lei pensa questo, che le posso dire:” la lascio nella beatitudine!”
    Buona giornata, fratello.

    8 Gennaio, 2014 - 9:11
  31. giuseppe2

    Mi costringi a tornare :-)… era un racconto realistico, un fatto vero. Immagina la scena; “quasi” perché mi vedeva un po’ sorpreso e in imbarazzo.
    Ho solo voluto ringraziarti perché mi hai chimato fratello, e non devi giustificarti.

    8 Gennaio, 2014 - 9:19
  32. Clodine

    …siamo tutti fratelli in Cristo, e lo siamo realmente!

    8 Gennaio, 2014 - 9:37
  33. Clodine

    …e non per furbizia, ma per Grazia!

    8 Gennaio, 2014 - 9:37
  34. Luigi Accattoli

    Il testo forse intellettualmente più impegnativo del Bergoglio precedente l’elezione è In lui solo la speranza, che è un corso di esercizi dati ai vescovi spagnoli nel 2006. Non vi è la parola furbizia ma ad essa ci si avvicina con i sinonimi “sagacia” e “vigilanza”, proposti in paragrafi intitolati “il discernimento spirituale” , “conoscenza intima degli inganni del demonio”, “discernimento della menzogna e croce”, alle pagine 63-71 della traduzione italiana della Jaca Book-Lev. Nel commento seguente, qualche brano che più si avvicina al termine “furbizia”.

    8 Gennaio, 2014 - 11:24
  35. Luigi Accattoli

    Cita 1 Giovanni 4, 1-4 (“non prestate fede a ogni ispirazione”) e commenta: “Il monito di Giovanni ci invita alla sagacia. Nella lotta per il Regno non possiamo permetterci di essere ingenui. Una sagacia che implica sapienza e si esercita nel discernimento”. Si tratta di smascherare “la parvenza di verità che hanno tutti i profeti della menzogna e della vanagloria”. Afferma che per “vincere la menzogna del diavolo” occorre “aderire alla croce del Signore”. Perchè “la menzogna cresce fino alla croce, ma lì è vinta”.

    8 Gennaio, 2014 - 11:24
  36. Luigi Accattoli

    Nel cuore di questa trattazione della “sagacia” e “vigilanza” smascheratrici di Satana, c’è un rimando agli Esercizi spirituali di Ignazio di Loyola, che potrebbe fornirci la chiave per intendere il tutto: “Chiedere conoscenza degli inganni del malvagio condottiero e aiuto per guardarmi da essi, e conoscenza della vita vera che mostra il sommo e vero capitano e grazia per imitarlo”. Esercizi spirituali paragrafo 139.

    8 Gennaio, 2014 - 11:25
  37. Luigi Accattoli

    Nell’insieme dei testi riferibili al campo semantico della furbizia bergogliana, abbiamo questi sinonimi:

    santa furbizia
    scaltrezza spirituale
    furbizia spirituale
    furbizia cristiana
    sagacia
    vigilanza
    discernimento

    8 Gennaio, 2014 - 11:36
  38. Luigi Accattoli

    Abbiamo poi questi contrari:

    essere ingenui
    essere tonti
    essere assopiti

    furbizia mondana

    8 Gennaio, 2014 - 11:38
  39. Luigi Accattoli

    Abbiamo infine queste perifrasi:

    luce di furbizia
    semplicità e astuzia
    la furbizia del serpente
    la furbizia di fare le cose un poco svelte ma onestamente
    “furbizia cristiana tra virgolette”
    (così aveva detto letteralmente nell’omelia dell’8 novembre secondo la cronaca dell’OR).

    8 Gennaio, 2014 - 11:38
  40. Luigi Accattoli

    Le finalità della furbizia sono così presentare:

    per distinguere chi è lupo e chi è pecora
    per smascherare gli inganni di Satana
    per riconoscere gli idoli che “sono più furbi di noi”
    aiuta a “dire le cose con il loro nome”

    8 Gennaio, 2014 - 12:01
  41. Sara1

    Da Avvenire:

    Sul web Bergoglio è mondo migliore:

    Che Papa Francesco sia un uomo simbolo di pace e fratellanza universali è ormai chiaro da quasi un anno, da quando con quel suo ” Fratelli e Sorelle buonasera” salutò con garbo e serenità la folla che in Piazza San Pietro lo attendeva subito dopo la sua elezione a Pontefice. L’ultimo omaggio, solo in ordine temporale, arriva niente meno da quel mare magnum che Papa Bergoglio ha più volte dimostrato di saper utilizzare traendone solo il meglio: Internet. Digitando al parola “Bergoglio” sul traduttore di Google, si può notare che la risultante è la stessa in tutte le lingue del mondo: “Un mondo migliore”. Un riconoscimento, ma anche un lavoro complicato, al quale ha contribuito un utente della rete. “Google translate”, infatti, accetta suggerimenti quando la parola utilizzata non sia di uso corrente. E così un utente ha voluto omaggiare il Santo Padre, scrivendo, che il suo nome significa, appunto, “un mondo migliore”.
    A darne notizia per primi alcuni siti di ispirazione cattolica. Da allora centinaia di utenti hanno provato a digitare “Bergoglio” nella finestra del traduttore, confrontando il risultato in tutte le lingue che conoscevano, e imparando come lo stesso concetto possa essere espresso negli altri idiomi parati sulla terra. Un’iniziativa personale che rappresenta un unicum fino a questo momento per l’azienda di Cupertino. E se alcuni esperti di internet temono ora emulazioni o l’azione di qualche hacker, resta il fatto che anche per la rete papa Bergoglio fa ufficialmente rima con “mondo migliore”.

    🙂 🙂

    8 Gennaio, 2014 - 13:58
  42. sono abbastanza terrorizzato dalle possibili interpretazioni “pro domo propria” della santa furbizia.

    Il testo di Bergoglio che ha riportato matteo mi conforta…

    8 Gennaio, 2014 - 14:45
  43. FABRICIANUS

    Ciao moralista, sempre un piacere quando ti affacci sul pianerottolo.

    8 Gennaio, 2014 - 15:00
  44. Clodine

    moralista, a me, francamente, tutto questo giro di parole confonde: furbizia,astuzia, prudenza ecc ecc sono solo categorie umane di linguaggio e niente di più. La taglio corta e dico che il discernimento, o meglio : la distinzione che si opera con il discernimento ha il suo punto di riferimento in Cristo, nell’esperienza personale che si ha di Lui: si riconosce solo quello che si conosce. Penso, e di questo sono convinta, che la questione non verta tanto sul riconoscere ll male, di per sé, o quello che è male o non viene da Dio quanto avere dentro di sé gli stessi sentimenti di Cristo,anzi “il pensiero di Cristo”. Se si hanno gli stessi sentimenti di Gesù allora saremo in grado di identificare ciò che proviene da Lui e ciò che non proviene da Lui…o non è nel suo raggio d’essre e d’azione…
    un saluto moralista…ciao!

    8 Gennaio, 2014 - 16:28
  45. discepolo

    La parola furbizia indica un concetto molto vago ed indeterminato, se poi gli si aggiunge l’aggettivo “santa” cioè santa furbizia il concetto diventa ancora più vago ed indeterminato.
    Non dico che i Papi debbano essere dei logici ma magari un po’ di chiarezza quando parlano non guasterebbe: già il filosofo Wittengstein aveva detto che le discussioni sono vane e non portano a null se prima non ci si mette d’accorso su cosa si intende esattamente con le parole che si usano.
    “Furbizia” per me potrebbe essere una cosa e per Luigi o per Clodine o per altri un altra cosa.
    se non sappiamo esattamente di cosa stiamo parlando ogni discussione è vana.
    Wittengstein disse anche “di ciò di cui non si può parlare ( chiaramente) è meglio tacere.
    la mancanza di logica , di chiarezza, il parlare per assiomi non dimostrabili, il parlare vago e confuso e a volte francamente contraddittorio, sembra essere lo stile preferito di questo Pontefice.
    E’ vero che un buon cattolico deve sempre inchinarsi al Papa, chiunque sia il papa.
    Ma sacrificare all’autorità del Papa anche la logica mi sembra chiedere un po’ troppo. La santa furbizia va bene e anche la santa doppiezza e la santa ipocrisia ,e la santa confusione ma esiste , io credo , anche una santa aspirazione alla verità logica alla chiarezza dei concetti . Non è un male anzi. San Tommaso D’Aquino non mi darebbe torto.

    8 Gennaio, 2014 - 23:22
  46. Luigi Accattoli

    Parabola di una sera in Giudea

    – Hai sentito che cosa ha detto oggi quel rabbi venuto dalla Galilea?
    – Ha detto che bisogna esse semplici come le colombe.
    – Questo va bene, ma ha detto anche che bisogna essere astuti come i serpenti: saranno discorsi che vanno bene per la gente semplice della Galilea ma qui in Giudea abbiamo sempre avuto dei rabbi di migliore scuola…
    – E che bisogno c’è che parli nel Tempio tutti i giorni? Quando va al Tempio non potrebbe limitarsi alle offerte e alle preghiere che facciamo tutti senza aggiungere confusione a confusione?
    – Quella che mi preoccupa è la confusione che ne viene alla condotta. Ora fa santa l’astuzia, quell’altra volta, con la donna colta in adulterio, aveva detto “chi sono io per giudicare?” Se neanche un rabbi potrà giudicare non avremo limite alla licenza.
    – Fare santa l’astuzia è irresponsabile. Una parola che non è in Mosè ognuno la può intendere come crede… oltre al fatto che è sinonimo di furbizia e di opportunismo… suona come un invito a ingannare più che a edificare.
    – E’ vero che a un rabbi va portato rispetto, ma se straparla straparla…

    9 Gennaio, 2014 - 8:01
  47. 🙂

    9 Gennaio, 2014 - 8:34
  48. Sara1

    C’è da dire che pur semplificando il messaggio all’osso i media stravolgono lo stesso, in una settimana due volte Padre Lombardi è dovuto intervenire.

    In questo senso il Vangelo diceva un po’ malignamente non date le perle ai porci. Pure se con le perle ci fai l’omogenizzato…

    9 Gennaio, 2014 - 8:39
  49. nicoletta z.

    Grande Luigi 🙂

    9 Gennaio, 2014 - 9:08
  50. Marilisa

    Furbizia è una parola che nel nostro linguaggio quasi sempre sottintende un significato negativo.
    Ma nel contesto in cui l’ha usata il Papa, non lascia adito a dubbi e non si presta ad ambiguità.
    “Santa confusione”? Neanche per idea.
    La preghiera, la carità e l’amore sono gli strumenti di cui ci si dovrebbe servire “astutamente” per preservare la fede dall’insidia del demonio ( il Male) sempre all’opera presso gli uomini per farla perdere.
    In questo caso parlare di “furbizia spirituale” è più che logico, e il termine ha una valenza positiva.
    Il concetto a me sembra ben chiaro.
    Del resto, di furbizia aveva parlato lo stesso Gesù nella sconcertante, parabola lucana del fattore infedele, per arrivare a dire: “i figli di questo mondo sono più SCALTRI dei figli della luce”.
    L’interpretazione più diffusa è che Gesù ha voluto dire che “i figli della luce” ( i suoi seguaci, i figli di Dio) dovrebbero essere altrettanto pronti e scaltri di quelli delle tenebre nell’assicurarsi nel tempo presente il regno di Dio.
    Come? Per esempio, pregando, aiutando i poveri, esercitando la carità, schierandosi dalla parte degli emarginati e via dicendo: tutti meriti, questi, agli occhi di Dio.
    Le parabole non sono sempre di facile interpretazione.
    Qualcuno qui nel blog direbbe, ma solo ironicamente, che sono “santamente confuse”.
    In questa però c’è un dato preciso e inequivocabile: l’ “astuzia” finalizzata a perseguire il Bene.
    A questo punto, facendo un parallelo fra il Vangelo e le parole del Papa, io concludo che se non è stato chiaro il Papa, non lo è stato neanche Gesù.
    Forse invece sarebbe meglio riconoscere– senza malintesi pretestuosi– che il Papa segue pari pari le orme di Gesù anche quando parla di “furbizia spirituale”.

    9 Gennaio, 2014 - 10:33
  51. Luigi Franti

    Luigi, ma non ti vergogni neanche un po’ ?

    9 Gennaio, 2014 - 10:42
  52. giuseppe2

    Non c’é nulla di cui vergognarsi.
    Il dr. Accattoli molto raramente a quanto vedo interviene nelle discussioni. Ma in questo caso, di fronte a commenti evidentemente dettati da una malevolenza pregiudiziale per la persona di Papa Francesco, al quale si vorrebbe addirittura inibire l’uso di detereminate parole, il cui significato viene volutamente confuso e travisato, in questo caso dico l’intervento “a gamba tesa” è più che giustificato.
    Qualcuno dovrebbe darsi una regolata.

    9 Gennaio, 2014 - 12:05
  53. Clodine

    Dice il Vangelo: “Il vostro parlare sia – sì, sì; no, no – il resto viene dal maligno” (Mt 5,37).
    P.S
    Gesù dice :” il vostro parlare…”. Non: “Sia il mio parlare…” perché è Lui, Lui soltanto il giudice che detiene le categorie del significato. E sulle categorie del Maestro non si discute categorie non si discute. Quando ciò avviene, allora, quel più proviene dal male e ciò che proviene dal male non si discute; si condanna!

    Dalle fonti francescane:
    San Francesco diceva i suoi :”Annunziate Cristo con brevità di sermone e,come dice l’Apostolo : “rivestitevi di Cristo”, potenza e sapienza di Dio”.
    Era, la sua parola, come un fuoco ardente, che penetrava l’intimo del cuore e ricolmava d’ammirazione le menti e aveva il profumo e l’afflato della rivelazione divina (Leg. Mag. XII, 7 FF. 1210).

    9 Gennaio, 2014 - 13:53
  54. Clodine

    La verità
    Tratto da “Fonti Francescane”

    Qual morsa t’afferrava
    nel centro dei pensieri.
    Giungeva in fondo al cuore
    un fascio di calore,
    che t’accendeva tutto.
    “Sermone” non lo dire:
    non c’era schema fatto.
    Non era niente nuovo
    ed era tutto chiaro.
    In brevità di tempo.
    Mai gioco di parole,
    né favolette o miti.
    Non gran reminiscenze,
    ma tutta la sapienza
    con dirompente forza.
    Passava sotto gli occhi
    il vizio e la virtù,
    il vero e la menzogna,
    l’eternità del premio,
    l’inferno coi castighi.
    Udivi prima e poi
    vedevi quanto detto.
    In mente Cristo entrava,
    il cuore ti strappava

    @corrige : ” sulle categorie del Maestro non si discute. Quando ciò avviene, allora, quel più proviene dal male e ciò che proviene dal male non si discute ugualmente; si condanna!

    9 Gennaio, 2014 - 13:58
  55. discepolo

    Tranquilli , accusare gli altri di essere “farisei” e ipocriti , mettendo SE STESSI e le proprie idee al posto di Cristo e gli altri e le idee degli altri al posto dei nemici di Cristo è un vecchio trucco, sempre valido
    se uno dice che l’adulterio è un peccato gli si può sempre ribattere “chi sei tu per giudicare? se uno dice che la sodomia è un peccato gli si può sempre ribattere Chi sei tu per giudicare?
    se uno dice che il Papa deve parlar chiaro e non ambiguo gli si può sempre ribattere chi sei tu per mettere dei paletti al modo di parlare del papa??
    Luigi ha usato il vecchio trucchetto far apparire chi dissente come un nemico di Cristo e della misericordia.Trucchetto, “santa furbizia” che può riuscire con gli uomini.
    con Dio riesce un po’ meno, e sono sicura che all’Ultimo Giudizio Dio saprà distinguere chi erano i veri farisei, gli ipocriti e gli APOSTATI , da chi invece ha cercato di essere sempre fedele alla sua aprola..
    perciò nessun problema per me ad : essere trattata da fariseo da Luigi Accattoli e da altri di questo blog , non mi importa. L’importante è non essere un fariseo di fronte a Cristo.

    9 Gennaio, 2014 - 14:32
  56. discepolo

    Per me rimane valida la grande lezione di Benedetto XVI, la fede non è CONTRO la ragione e la ragione non è contro la fede.
    parlare di i fede e di Dio non vuol dire un vaniloquio sentimental- emotivo-irrazionale e pseudomistico, ma un discorso chiaro e limpido.
    I mistici hanno le loro esperienze, che sono sopra la ragione , ma non ne parlano.
    poi ad altri piacerà la torbida, viscerale, ed emotiva retorica bergogliana, il cui risovolto è appunto la “santa furbizia”.
    me non piace ne’ la furbizia ne’ il sentimentalismo melenso , mi piace il rigore, l’austerità e il netto e limpido chiarore della verità razionale. E non posso concepire il fatto che , perchè cattolica, debba rinunciare alla bellissime parole di Wittengstein: Tutto ciò che può essere detto può essere detto CHIARAMENTE. Di ciò di cui non si può parlare è meglio tacere.
    A ciascuno i suoi gusti. Non è scritto da nessuna parte , caro Giuseppe, che a un buon cattolico debbano PER FORZA piacere lo stile e le parole di un Papa.
    l’importante è stare dentro la Chiesa e seguire Cristo e la verità perenne,
    I Papi passano ( per fortuna!) la Verità perenne della religiona resta.
    STAT CRUX DUM VOLVITUR ORBIS

    9 Gennaio, 2014 - 14:48
  57. discepolo

    Mia totale solidarietà a Mario Palmaro una delle poche voci coraggiose e critiche ( forse perchè gli manca poco da vivere e non ha nulla da perdere) nel conformismo attuale di “laudatores” sperticati ( per non dire adulatori leccaculo ecc)dell’attuale pontefice:
    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-il-fumo-di-satana-nella-chiesa-8142.htm

    9 Gennaio, 2014 - 15:02
  58. Onore a Mikhail Timofeevich Kalashnikov,
    morto il 23 dicembre, a 94 anni.

    L’indomani della morte, vigilia di Natale,
    il Patriarca di Mosca, Kiril,
    ha espresso le sue condoglianze ai familiari e agli amici del patriota.

    Sua Santità ha celebrato il contributo del defunto
    in favore della «crescita patriottica, spirituale e morale delle nuove generazioni».

    Ha ricordato la «ricerca creativa»
    del padre dell’ Kalashnikov -AK-47
    e la sua «fedeltà alla vocazione e al dovere».

    Il Patriarca Kyrill ha infine pregato per il «riposo nella dimora celeste»
    del testimone della vodka Kalashnikov,
    quella dalla bottiglia a forma di mitra che, recita l’etichetta,
    «si beve meglio in compagnia di belle ragazze».

    …il nazionalismo ortodosso russo, è riemerso dal letargo degli anni sovietici e ha trovato abbondanza di cibo per rimettersi in forze:

    … Putin: il Cremlino si erge a protettore dei nazionalismi cristiani caucasici e mediorientali, imponendo in cambio
    acquiescenza agli orrori dei tiranni di Teheran e Damasco.

    (Marco Ventura – Corsera – 29/12/2013)
    ______________

    Bell’esempio di Defensor Fidei, se gli altri sono leccaculi,
    Sua Santità Kiril è il suckcock della mafia comunista Russa, in primis Putin.

    Un po’ come se Gesù, per convenienza dell’invenzione della sua religione,
    avesse fatto il suck…. a Erode Antipa,

    avrebbe evitato la rottura della crocifissione,
    e quel casino della passione….

    Ovviamente,
    Matzuzzi preferisce un pope che esalta inventori creativi d’armi,
    che saranno anche utili e venduti ai terroristi di tutto il mondo.
    Chissa’ dove va a ciucciare lui.

    Benedetta figlia di s. Maria Guarina!

    9 Gennaio, 2014 - 16:28
  59. Luigi Franti

    Il messaggio di “matteo” delle 16.28 è blasfemo.
    Non so che effetto faccia agli altri, ma a me fa orrore.
    Penso che si possa tollerare quasi tutto (e, di fatto, in questi anni, da parte sua si è sentito di tutto), ma questo NO.
    Se il padrone di casa non dice nulla, vuol dire che è connivente.

    9 Gennaio, 2014 - 17:04
  60. Qualcuno va a casa d’altri
    a dir cosa devono fare !!!!

    9 Gennaio, 2014 - 18:07
  61. Io non mi sono permesso mai di tirare per la giacca
    come diversi tra i condomini fanno verso Luigi,
    periodicamente.

    «ma i Giudei gridarono: “Se liberi costui, non sei amico di Cesare!»

    9 Gennaio, 2014 - 18:23
  62. Clodine

    Ma smettila! Matteo….dai !!!
    S. Tommaso d’Aquino, in “De regimine Principum” sosteneva che esistono dei principi immutabili in quanto alla sostanza, e anche se a forza dovessero essere messi in discussione da chi detiene l’autorita[temporale – spirituale) sarebbero costoro, le autorità, a risultare manchevoli, ma non quel principio che continuerebbe ad essere tale. Si può utilizzare male la libertà e l’ autorità senza che per questo cessino di esistere in atto quei principi immutabili .Anche San Paolo discusse con Pietro, ma non disse che Pietro non era più Papa. Anche Gesù venne giudicato ingiustamente da Caifa, che abusò del suo potere, ma non mise in dubbio l’autorità di Sommo Pontefice dell’Antica Alleanza.”. L’autorità spirituale e temporale viene dall’alto, anche se attualmente è male esercitata dagli uomini che l’hanno ricevuta e le membra della Chiesa vengono invase dall’errore. Per questo dico che dobbiamo restare fedeli ancora di più a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato e continuare a praticare ciò che ha sempre comandato evitando le due sponde: il servilismo, che rende ciechi e sordi agli errori anche evidenti., e l’ anarchismo che nega ogni potere anche se male esercitato. Tutta la lotta che viviamo per mantenere la fede integra gravita attorno a questo fulcro, ed è la lotta di una piccola armata, a quanto pare, perché il resto dell’ esercito è capitolato, abbattuto sotto il “potere delle tenebre”, del pensiero debole, del relativismo [ v. Francescani dell?immacolata).L’unione fa la forza, se non restiamo uniti e non ci sosteniamo moralmente per mantenere la retta ragione (quanto all’ordine naturale) e la Fede integra e pura (quanto all’ordine soprannaturale) ci avviamo all’agonia della Chiesa. Che Dio ci aiuti a mantenere il retto sentiero senza deviare né da una parte né dall’altra.

    9 Gennaio, 2014 - 19:10
  63. Luigi Franti

    Scusa Clodine, ma forse ti è sfuggito che cosa ha avuto la depravazione di scrivere quell’individuo. Mi rifiuto di digitarlo, e anche un copia-incolla mi farebbe schifo. Rileggi le righe del quartultimo paragrafo, se così si può chiamare. Se non sai cosa vuol dire quella parola inglese (e ti farebbe onore!) digitala con google e capirai.

    9 Gennaio, 2014 - 19:20
  64. Marilisa

    “poi ad altri piacerà la torbida, viscerale, ed emotiva retorica bergogliana, il cui risovolto è appunto la “santa furbizia”.”

    “Torbida, viscerale ed emotiva retorica”!!
    Della serie: io vedo quel che voglio vedere e nient’ altro.

    9 Gennaio, 2014 - 19:22
  65. Clodine

    No! Non mi è sfuggito, Franti, non mi è sfuggito…ma forse a Matteo sfugge che il maggior numero di uccisioni, persecuzioni, massacri di cristiani Ortodossi Russi non venne da Lenin, che fu un demonio, o da Stalin, un vero Lucifero, ma Kruscev, l’amico di Giovanni XXIII….

    9 Gennaio, 2014 - 20:23
  66. Clodine

    “Arcipelago Gulag”, qualcuno dovrebbe leggerlo attentamente, e in quanto a fedeltà al proprio credo, fedeltà alla Liturgia che è oltre il tempo e la storia perché rientra in quella dimensione Ontica fatta di segni e formule, un rituale che va al di là e travalica il tempo, mi spiace se non altro per quella fedeltà al culto, noi cattolici annaquati, dovremmo imparare ad iniziare dalla perfezione del Segno di Croce degli Ortodossi, “dove le dita sono unite nel triplice sigillo dell’Unicità di Dio e non nell’Unità, la preghiera non dice “liberaci dal male” bensì “liberaci dal Maligno”, quello che non sta mai tra parentesi”.

    9 Gennaio, 2014 - 20:30
  67. Clodine

    @annacquati.. ..

    9 Gennaio, 2014 - 20:31
  68. cambiare sempre le carte in tavola !!!!!!!!!!!!!!!!

    9 Gennaio, 2014 - 20:33
  69. Clodine

    Mi sembra che contenga molti spunti di riflessione ….

    9 Gennaio, 2014 - 22:39
  70. Luigi Franti

    Bene, ora lo sappiamo: questo è un sito di bestemmiatori e di conniventi con la bestemmia.

    10 Gennaio, 2014 - 12:15
  71. Clodine

    Di fatto è così, a quanto pare, amico mio! Sembra che nessuno più si scandalizzi delle bestemmie che si sono fatte ancora più sottili, raffinate, striscianti…è facile intuirne le conseguenze come pure l’origine della blasfemia: la mancanza di quel culto vero a Dio prodotto da una religiosità balorda, saccente, falsa , dove in ambito pastorale si sperimenta di tutto, e tanto è lo zelo per il Regno che han finito per perdere di vista il Signore del Regno. per cui la reverenza per il nome di Dio dei Santi e della Vergine è quasi del tutto ignorata. Come è ignorata la lode, relegata nello sgabuzzino del cuore. Incontrare un sacerdote o una suora, salutarli con quel “Sia lodato Gesù Cristo” -e in risposta-” sempre sia lodato” è così impresso nei cassetti della mia memoria da sentirne una struggente nostalgia. Erano tempi in cui il nome Santo di Dio veniva al primo posto, bisognava difenderlo proprio come un soldato difende la Patria e offenderLo anche solo con lo sfiorare del pensiero ci faceva inorridire! La difesa del Santo nome di Dio, di Gesù Cristo appartiene al giurassico…purtroppo, lo dico con profonda pena e amarezza…

    10 Gennaio, 2014 - 12:53
  72. bla… bla… bla… bla… bla… bla… bla… bla…

    fece Marcuzio….

    10 Gennaio, 2014 - 13:36
  73. lorenzo

    Francamente , se devo stare a quello che leggo- e solo a quello posso stare- non mi pare che questo sia un sito né di bestemmiatori né di conniventi.
    Semmai è un sito di VIOLENTI, questo sì.
    Come tutti i siti cattolici, cattolicini, cattoliconi, cattolicoidi, di vario ordine genere e grado.
    Non per particolare malvagità dei frequentatori- almeno a quello che scriviamo- …ma per particolare paura di noi medesimi.
    Strizza, tremarella, fifa, panico, la si chiami come si vuole.
    Quando ci si trova davanti a qualcuno che la pensa diversamente da noi, la strizza di essere messi in crisi nelle nostre certezze(?) granitiche(?) di fede è tale che balziamo verbalmente alla giugulare dell’interlocutore.
    Fifa che aumenta fino al parossismo quando chi osa metterci in crisi è addirittura il papa!!! Si raggiunge contro il papa una violenza verbale grottesca, che avrebbe fatto la gioia e il sollucchero degli antipapisti protestanti piu’ feroci di qualche secolo fa.
    Tra di noi , spesso è uguale.
    Che lo si faccia urlando, sarcasmeggiando, snobbando, impartendo lezioncine, insultando grevemente o giocando in punta di tastiera con i vocaboli, la sostanza è la stessa per tutti quanti.
    Almeno a me pare così.
    Uno sta via per un po’, torna e intorno è tutto il solito strapp strapp… stracciar di vesti , indignar di cuori, puntare indici fieramente accusatori, e un pianto greco dissonante ma continuo su tutto&tutti. Ovviamente ciascuno piange grecamente per i fatti suoi, abbondando sempre in colpevoli assortiti ( sono poi sempre gli stessi), ma prendendosi ben ben guardia di dire una parola sulle colpe sue.
    CHE SONO LE UNICHE SU CUI POTREMMO ESPRIMERCI CON VERA COGNIZIONE DI CAUSA.
    Nostro unico vero sapere.
    Il risultato? Provate a far leggere- e già non è semplice- questo blog , o uno qualsiasi degli altri, a un “lontano” da noi.
    Magari vi dirà, incredulo e vagamente nauseato, come è capitato a me: “ma fate pa-u-ra-!”
    Dove il “voi” sottinteso saremmo noi cristiani.
    Come risultato ad extra non è male.
    Se guardiamo ad intra, nel cortile, tra di noi, nel vivo del pollaio,la sensazione è quella di tanti giradischi ( uso apposta questa espressione obsoleta) che suonano contemporanemente , sempre lo stesso disco- ciascuno rigorosamente il suo- senza cambiare mai.
    La “discussione costruttiva” è una utopia che esiste solo nelle nostre immaginazioni fantasiose.
    Discussione sì , certissimamente.
    Costruttiva, ma dove?
    Non ho mai visto nessuno che abbia cambiato idea scendendo giu’ dal ring.
    Io per primo ovviamente.
    Tiritero, sbrodolo, mi ripeto.
    Come potrebbe non essere diversamente?
    Questo è un gran peccato, perchè questo blog, lo sappiamo benissimo tutti, è condotto e gestito con cura e cautela e prudenza e atteggiamento molto particolari.
    E’ dal “lascia un commento” in giu’ che iniziano anche qui le dolentissime note.
    Matteo giustamente stigmatizza il vizio di tirare Luigi per la giacchetta a intervenire, volta a volta, ” pro domo nostra”.
    Emmenomale che non lo fa!
    Se dovesse dare non dico ragione, ma retta, a tutti i paponi e le papesse, ai profetoni e alle profetesse, ai teologoni e alle teologhesse , cioè a noi che giochiamo a fare tutto questo quotidianamente, sarebbe già finito ai matti.
    Comunque a questo malcostume della giacchetta ho partecipato anch’io, chiedendogli tempo fa – come si vede, inutilmente- se non fosse meglio sopprimere del tutto la parte commentaria del suo blog.
    ( coro di buuuh e pernacchie dalla folla e grido che sovrasta la caciara:
    “a Lore’, inizia a sopprimere la tua, di parte!”
    Ragionamento che non fa una grinza una.)

    10 Gennaio, 2014 - 18:09
  74. Marilisa

    Lunedì scorso il prete con cui ho avuto l’immenso piacere di parlare, mi ha salutato con un sincero “Dio la benedica!” ed io gli ho risposto: “Dio benedica lei!”
    Devo confessare, senza amarezza, che non ho provato nessuna nostalgia per quel “Sia lodato Gesù Cristo-Sempre sia lodato” di età quasi preistorica.
    Forse sono una bestemmiatrice “saccente, sottile, strisciante”. Forse…
    Dio mi perdoni! E perdoni pure quel prete ( non giovane) così al di fuori di una consuetudine tanto antiquata.

    10 Gennaio, 2014 - 18:23
  75. Marilisa

    “La “discussione costruttiva” è una utopia che esiste solo nelle nostre immaginazioni fantasiose.”

    Verissimo, Lorenzo.
    Difficile, quasi impossibile, la discussione costruttiva.
    Basta guardare il mondo della politica e si vede che tutti discutono senza approdare a nessuna convergenza.
    Oppure si tratta di “convergenze parallele” che è come dire che ognuno resta nelle proprie posizioni.
    Ma che discutiamo a fare?!
    Uno si salva solo se ha il senso dell’humor. Infatti io molto spesso rido alla grande.

    10 Gennaio, 2014 - 18:35
  76. giuseppe2

    Ma è inevitabile, Lorenzo e Marilisa. In questo tipo di contesti quel che al massimo, se va bene, si riesce a fare è mettere a confronto le rispettive posizioni cercando di capirsi, il che è tanto più difficile quanto più eterogenea è la compagnia. Le motivazioni che spingono a farlo restano per lo più ignote e questo aumenta l’incomunicabilità.
    E’ un sistema marginale che può dare al massimo qualche indicazione sugli “umori” di una parte, non so quanto rilevante, degli ambienti “cattolici”. Penso che nessuno abbia mai veramente arricchito o cambiato e proprie idee con questi sistemi.

    10 Gennaio, 2014 - 19:13
  77. Clodine

    Scrivere breve, per concludere prima di annoiare.

    10 Gennaio, 2014 - 20:20
  78. Clodine

    “Non ho mai visto nessuno che abbia cambiato idea scendendo giu’ dal ring.
    Io per primo ovviamente.”
    E allora se il primo sei tu a non scendere dal ring, che vai cercando?…non rompere le pille e dacci un taccio con questi pipponi…eh..e dai! E pure la pazienza c’ha un limite…eh !

    10 Gennaio, 2014 - 21:07
  79. per concludere prima di annoiare……………..

    10 Gennaio, 2014 - 21:30
  80. pille ????????

    ma perchè ???

    la “a”
    è volgare,

    è blasfena ????

    10 Gennaio, 2014 - 21:32
  81. giuseppe2

    ho un attacco di polpastrellite compulsiva………..
    diciamo “balle” e non se parli più via!……………………

    10 Gennaio, 2014 - 21:39
  82. Clodine

    e vada per “balle”…tagliamo la testa al toro e non se ne parla più…

    10 Gennaio, 2014 - 21:40
  83. Marilisa

    ” In questo tipo di contesti quel che al massimo, se va bene, si riesce a fare è mettere a confronto le rispettive posizioni cercando di capirsi, il che è tanto più difficile quanto più eterogenea è la compagnia.”

    Infatti è così, giuseppe2. Solo che alcuni neanche ci provano a capire. Stravolgono il tuo pensiero perché ti hanno incollato addosso un’etichetta e leggono male anche quello che in realtà collima, almeno parzialmente, con le loro idee.
    Per questo motivo io più di una volta ho detto che i preconcetti sono una brutta bestia.

    10 Gennaio, 2014 - 21:46
  84. lorenzo

    “Non rompere le palle…”
    Vedere intervento precedente.

    10 Gennaio, 2014 - 23:10
  85. Sara1

    Si ma anche lei Lorenzo si dia una calmata. O impari a parlare per aforismi.

    10 Gennaio, 2014 - 23:13
  86. 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂

    10 Gennaio, 2014 - 23:16
  87. lorenzo

    Ringrazio per la consueta ramanzina che Sara non manca di farmi pervenire.
    Acetterei volentieri l’invito a darmi una calmata, se solo capissi in che cosa.
    A me pare di avere detto magari delle scemate, ma calmissimo.

    10 Gennaio, 2014 - 23:24
  88. Nino

    Clodine scrive,
    9 gennaio 2014 @ 20:23
    “No! Non mi è sfuggito, Franti, non mi è sfuggito…ma forse a Matteo sfugge che il maggior numero di uccisioni, persecuzioni, massacri di cristiani Ortodossi Russi non venne da Lenin, che fu un demonio, o da Stalin, un vero Lucifero, ma Kruscev, l’amico di Giovanni XXIII….”

    Beh, ad onor del vero in tema di massacri, genocidi, persecuzioni et similia la storia racconta che i cristiani a cominciare dalla gerarchia ecclesiastica non sono stati secondi a nessuno.

    11 Gennaio, 2014 - 7:41
  89. Nino

    Purtroppo non è mai stata l’iscrizione ad un club o l’appartenenza ad una categoria a scatenare i bassi e i peggiori istinti, piuttosto è la stessa natura umana ” homo homini lupus” .

    11 Gennaio, 2014 - 7:45
  90. Clodine

    Purtroppo sempre più spesso quando si entra nell’ambito della storia della Chiesa -e la difesa strenua, cruenta, violenta del crocifisso e affinché questa Santa Istituzione Umano/divina potesse sopravvivere- si racconta solo UNA storia, non “La Storia”. Una mezza verità, e le “mezze verità” son più pericolose dell’errore palese…La storia testimonia che tutt’oggi l’emorragia di sangue innocente, mai coagulata nel corso di questi 2000 anni, continua a fiumi . Di fatto, i cristiani morti per la loro fede da Santo Stefano fino ai martiri filippini , o nigeriani, piuttosto che siriani o palestinesi spirati nell’ultima ‘ora, sono stimati in circa settanta milioni, di cui quarantacinque solo nel XX secolo, e sono dati approssimativi in continua inarrestabile evoluzione…credo che il paragone non regga…

    11 Gennaio, 2014 - 9:15
  91. Clodine scrive,10 gennaio 2014 @ 20:23

    «Scrivere breve, per concludere prima di annoiare.»

    11 Gennaio, 2014 - 10:16
  92. Nino

    @Clodine
    “Di fatto, i cristiani morti per la loro fede da Santo Stefano fino ai martiri filippini , o nigeriani, piuttosto che siriani o palestinesi spirati nell’ultima ‘ora, sono stimati in circa settanta milioni, di cui quarantacinque solo nel XX secolo, e sono dati approssimativi in continua inarrestabile evoluzione…credo che il paragone non regga…”

    —–

    Vedi Clodine, non si tratta di fare paragoni tra stragisti o tra buoni e cattivi.
    Proprio per questo ho usato il vecchio ma efficace adagio ” homo homini lupus”.
    Così evito di fare l’elenco e di citare autorevoli fonti storiche che informano sulle cifre dei morti ammazzati dagli uomini in vari contesti e periodi storici, prima, durante e dopo l’avvento e l’affermarsi delle religioni, perfino tra gli stessi appartenenti allo stesso credo, per i più diversi motivi.

    Il permanere di atteggiamenti da “crociata” da qualunque parte vengano non aiutano nè servono alla crescita etica e morale della società, a superare le barriere socio-psico-antropologiche

    Semmai a ri-generare modelli, e personaggi come Dieudonné.

    11 Gennaio, 2014 - 10:44

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