“Con l’enciclica sulla «casa comune» del pianeta il Papa parla al mondo convinto di poter influire sul suo destino: è da questa fiducia straordinaria, quasi ingenua, che prende forza il messaggio. Non si era più vista, in un leader cristiano, tanta sicurezza nel fare appello a tutti dopo l’enciclica «Pacem in Terris» di Giovanni XXIII, che è del 1963. Dopo mezzo secolo eccoci a un altro Papa che si pone come interlocutore e anzi portavoce della famiglia umana”: è l’attacco un po’ gasato del mio commento all’enciclica pubblicato oggi dal Corsera. Nei commenti un’antologia dell’enciclica che offro a chi non abbia tempo di leggerla tutta.
Bergoglio sul cosmo come già Roncalli sulla pace
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La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare. Il Creatore non ci abbandona, non fa mai marcia indietro nel suo progetto di amore, non si pente di averci creato. L’umanità ha ancora la capacità di collaborare per costruire la nostra casa comune (13).
Oggi non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri. Invece di risolvere i problemi dei poveri e pensare a un mondo diverso, alcuni si limitano a proporre una riduzione della natalità. Si pretende così di legittimare l’attuale modello distributivo, in cui una minoranza si crede in diritto di consumare in una proporzione che sarebbe impossibile generalizzare, perché il pianeta non potrebbe nemmeno contenere i rifiuti di un simile consumo. (49 e 50).
Si rende indispensabile creare un sistema normativo che includa limiti inviolabili e assicuri la protezione degli ecosistemi, prima che le nuove forme di potere derivate dal paradigma tecno-economico finiscano per distruggere non solo la politica ma anche la libertà e la giustizia. Degna di nota è la debolezza della reazione politica internazionale. La sottomissione della politica alla tecnologia e alla finanza si dimostra nel fallimento dei Vertici mondiali sull’ambiente. Ci sono troppi interessi particolari e molto facilmente l’interesse economico arriva a prevalere sul bene comune e a manipolare l’informazione per non vedere colpiti i suoi progetti. (53 e 54)
Noi non siamo Dio. La terra ci precede e ci è stata data. Ciò consente di rispondere a un’accusa lanciata contro il pensiero ebraico-cristiano: è stato detto che, a partire dal racconto della Genesi che invita a soggiogare la terra (cfr Gen 1,28), verrebbe favorito lo sfruttamento selvaggio della natura presentando un’immagine dell’essere umano come dominatore e distruttore. Questa non è una corretta interpretazione della Bibbia come la intende la Chiesa. Anche se è vero che qualche volta i cristiani hanno interpretato le Scritture in modo non corretto, oggi dobbiamo rifiutare con forza che dal fatto di essere creati a immagine di Dio e dal mandato di soggiogare la terra si possa dedurre un dominio assoluto sulle altre creature. È importante leggere i testi biblici nel loro contesto, con una giusta ermeneutica, e ricordare che essi ci invitano a «coltivare e custodire» il giardino del mondo (cfr Gen 2,15). Mentre «coltivare» significa arare o lavorare un terreno, «custodire» vuol dire proteggere, curare, preservare, conservare, vigilare. (67)
Lo scopo finale delle altre creature non siamo noi. Invece tutte avanzano, insieme a noi e attraverso di noi, verso la meta comune, che è Dio, in una pienezza trascendente dove Cristo risorto abbraccia e illumina tutto. L’essere umano, infatti, dotato di intelligenza e di amore, e attratto dalla pienezza di Cristo, è chiamato a ricondurre tutte le creature al loro Creatore. (83)
“Lo sguardo di Gesù” (96-100) che invita a “riconoscere la relazione paterna che Dio ha con tutte le creature” è la parte più bella dell’enciclica.
Mai l’umanità ha avuto tanto potere su sé stessa e niente garantisce che lo utilizzerà bene, soprattutto se si considera il modo in cui se ne sta servendo. Basta ricordare le bombe atomiche lanciate in pieno XX secolo, come il grande spiegamento di tecnologia ostentato dal nazismo, dal comunismo e da altri regimi totalitari al servizio dello sterminio di milioni di persone, senza dimenticare che oggi la guerra dispone di strumenti sempre più micidiali. In quali mani sta e in quali può giungere tanto potere? È terribilmente rischioso che esso risieda in una piccola parte dell’umanità. (104)
L’essere umano non è pienamente autonomo. La sua libertà si ammala quando si consegna alle forze cieche dell’inconscio, dei bisogni immediati, dell’egoismo, della violenza brutale. In tal senso, è nudo ed esposto di fronte al suo stesso potere che continua a crescere, senza avere gli strumenti per controllarlo. (105)
Dal momento che tutto è in relazione, non è neppure compatibile la difesa della natura con la giustificazione dell’aborto. Non appare praticabile un cammino educativo per l’accoglienza degli esseri deboli che ci circondano, che a volte sono molesti o importuni, quando non si dà protezione a un embrione umano benché il suo arrivo sia causa di disagi e difficoltà. (120)
E’ preoccupante il fatto che alcuni movimenti ecologisti difendano l’integrità dell’ambiente, e con ragione reclamino dei limiti alla ricerca scientifica, mentre a volte non applicano questi medesimi princìpi alla vita umana. Spesso si giustifica che si oltrepassino tutti i limiti quando si fanno esperimenti con embrioni umani vivi. (136)
Per quanto attiene ai cambiamenti climatici, i progressi sono deplorevolmente molto scarsi. La riduzione dei gas serra richiede onestà, coraggio e responsabilità, soprattutto da parte dei Paesi più potenti e più inquinanti. La Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile denominata Rio+20 (Rio de Janeiro 2012), ha emesso un’ampia quanto inefficace Dichiarazione finale. I negoziati internazionali non possono avanzare in maniera significativa a causa delle posizioni dei Paesi che privilegiano i propri interessi nazionali rispetto al bene comune globale. (169)
Diventa indispensabile lo sviluppo di istituzioni internazionali più forti ed efficacemente organizzate, con autorità designate in maniera imparziale mediante accordi tra i governi nazionali e dotate del potere di sanzionare. Come ha affermato Benedetto XVI nella linea già sviluppata dalla dottrina sociale della Chiesa, «per il governo dell’economia mondiale; per risanare le economie colpite dalla crisi, per prevenire peggioramenti della stessa e conseguenti maggiori squilibri; per realizzare un opportuno disarmo integrale, la sicurezza alimentare e la pace; per garantire la salvaguardia dell’ambiente e per regolamentare i flussi migratori, urge la presenza di una vera Autorità politica mondiale, quale è stata già tratteggiata dal mio Predecessore, [san] Giovanni XXIII». (175)
Anche se è vero che qualche volta i cristiani hanno interpretato le Scritture in modo non corretto, oggi dobbiamo rifiutare con forza che dal fatto di essere creati a immagine di Dio e dal mandato di soggiogare la terra si possa dedurre un dominio assoluto sulle altre creature. È importante leggere i testi biblici nel loro contesto, con una giusta ermeneutica, e ricordare che essi ci invitano a «coltivare e custodire» il giardino del mondo.
Non aggiungo altro.
Sai cos’è, petrus? Gli uomini, cristiani compresi, si sono sentiti sempre degli onnipotenti, specialmente di fronte alle creature più deboli.
Inoltre in essi molto spesso c’è una frustrazione che li porta ad esprimere violenza sia verso altri uomini ( esseri umani) sia verso gli animali.
Insomma, il lato bestiale degli uomini si affaccia spesso nei modi più esasperati.
La vita quotidiana ce ne dà piena dimostrazione.
http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/enciclica-ambiente-anticipata-sospeso-magister-dalla-sala-stampa-vaticana.aspx
È ufficiale cavolo.
Ma adesso che succederà Magister continuerà a scrivere per l’Espresso?
Ci tenevo a precisare che il papa dice che il passo è stato mal interpretato. Uno dei tanti dico io. Spero che questa voglia di ermeneutica corretta venga applicata più spesso.
Gli uomini poi non aspettano altro che avere un parere autorevole per fare il male. Se poi si fa il male in nome di Dio anche meglio!
Diciamo che fino a 150 anni il soggiogatela era limitato dalle scarse possibilità tecnologiche, anzi era la natura a uscire spesso vincitrice nel rapporto con l’uomo.
Certo Sara1 che Magister continuerà a scrivere per L’Espresso.
Gli è stato sospeso solo l’accredito ovvero l’accesso alla Sala Stampa della Santa Sede….Niente di più.
Scriverà, scriverà.
Buona sera a tutti. Tre cose:
1) Ritengo sia stata una mossa poco felice l’anticipazione.
2) Già mi parè di intuire che ci sarà una interpretazione di destra e una di sinstra, della stessa Enciclica (Allucinante questo)
Ultimo ma non per importanza, anzi…
sembra -se la grammatica e la logica del periodo non mi fa difetto- che chi ha sganciato le due atomiche è stato messo sullo stesso piano del nazismo (Hitler) e del comunismo (Stalin).
Prevedo che sarà un’ottima lettura -quando uscirà- questa Enciclica!
Concordo con Ubihumilitas: l’uscita anticipata dell’Enciclica è stata molto infelice.
Vedi a cosa porta l’odio scellerato?
L’ansia dello scoop giornalistico,anche in materia di encicliche,documenti complessi ed articolati,dimostra soltanto come ormai i media siano scesi in basso.
@Fides
io qui di scellerato ci vedo solo la vendetta meschina e la cortigianeria degli alri vaticanisti che si solo affrettati alla “gogna”
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-nessuna-misericordia-per-magister-12981.html
Come giustamente fa notare Cascioli ( e anche il vaticanista americano Jhonn Allen) ai tempi di Benedetto XVI furono tantissimi i documenti trafugati e fatti pubblicare sui giornali e NESSUNO SI SCANDALIZZO’.
Lo stesso Andrea Tornielli pubblicò documenti non autorizzati di Benedetto XVI e ha fatto carriera.. così va il mondo!Basta non dispiacere al potente di turno.Col profeta del Global Warming, che ci porta della Buona Novella della raccolta differenziata e dell’abolizione della proprietà privata, la misericordia è a senso unico.
Godono tutti quelli , come Ricca e Chaouqui, che gli articoli coraggiosi e sinceri di Magister avevano messo a nudo….
Anche L’Espresso non è che ci fa una gran figura.
Comunque possibile Magister non abbia valutato le conseguenze?
Basta Discepolo sul clima c’è continuità perfetta con Benedetto (molto citato nell’enciclica)
Devo ancora capire cosa vi piaceva di lui alla fine.
Cara Sara, L’Espresso fa parte del gruppo editoriale Repubblica, che si sa ha un rapporto privilegiato colla Santa Sede dall’epoca delle interviste di Scalfari.
qualcuno ha certo dato la “bozza” all’ Espresso, qualcuno della curia.
Seondo il Fattoquotidiano qualcuno della Segreteria di Stato.
Qualcuno ,il direttore, ha dato l’OK alla pubblicazione. Ma il colpevole naturalmente è solo Magister!
L’occasione era d’oro per liberarsi di Magister e mandare un messaggio a tutti gli altri. Con Bergoglio non si scherza!
I tempi di Bnedetto XVi quando tutti trafugavano e pubblicavano di tutto son finiti:
Ecco il buon Tornielli. come si giustificava qualche anno fa :
la Nota dottrinale su alcuni aspetti dell’evangelizzazione approvata da Benedetto XVI, ebbene Tornielli ne diede sul Giornale un`anticipazione, sintetizzandone il contenuto, mentre quel documento era ancora sotto embargo.
Diversi blogger avendoglielo fatto osservare, Tornielli si era difeso giustificando la sua scelta così:
“La Sala Stampa ritiene sotto embargo i documenti dal momento in cui se ne annuncia la pubblicazione. Che cosa significa? Significa che se anche il testo non viene dato, si afferma che il giornalista non ha il diritto di pubblicarlo se se lo procura per altre vie. E’ una norma contestata e contestabile, dal punto di vista di noi giornalisti, ovviamente. Una norma che non ha paragoni al mondo. Come si può porre un embargo giornalistico su qualcosa che non mi viene… ufficialmente affidato con embargo?”
In un certo senso se questo atto fosse avvenuto per odio sarebbe più comprensibile che non per le ragioni di vanità e fama per cui credo sia invece stata fatta questa bassezza.
Fare uno scoop su un enciclica… roba da matti.
Ai tempi di B16 nello scandalo dei documenti trafugati erano coinvolti vaticanisti?Tornielli pubblicò interi documenti trafugati, magari due giorni prima della pubblicazione per il privilegio dello scoop?
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/134995
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/10/26/il-professor-forte-boccia-il-temino-timbrato-bertone/
Magister protestava anche con Benedetto al massimo allora poteva far finta che altri decidessero al posto suo
grazie dela risposta discepolo!
dunque Tornielli “diede sul Giornale un`anticipazione, sintetizzandone il contenuto” che è cosa ben diversa da pubblicare un intero documento.
Alla fine vedi da che parte stavano i “corvi”
Povero Benedetto
Ma poi fosse stata almeno un enciclica sul sesso!
Ma uno scoop sull’ ISO 14000 del vaticano mi sembra ancora più ridicolo…
Povero Benedetto… poveri noi!
Il sesso e’ l’oppio dei popoli qui si toccano interessi molto più corposi
Cari Picchio e Petrus, gli indignados “a senso unico” gliuomini non hanno memoria ma i computer non cancellano permanentemente nulla. Per cui facilmente potrete trovare le parole scritte sul suo blog da Andre Tornielli:
QUESTO SITO TALVOLTA (SPESSO) CONTIENE NOTIZIE NON UFFICIALI (MA RIVELATESI POI VERE), ANTICIPAZIONI DI TESTI, DOCUMENTI, NOMINE. NON CONTIENE SOLTANTO PARERI, OPINIONI E COMMENTI. CHIUNQUE SI SCANDALIZZA, RITENENDO I MIEI POST E I MIEI ARTICOLI REITERATE VIOLAZIONI DEL SEGRETO PONTIFICIO O DEL SEGRETO DELLA CEI, E’ VIVAMENTE PREGATO DI PASSARE OLTRE, PERCHE’ QUI CONTINUERA’ A TROVARE NOTIZIE. QUALCHE VOLTA – RARAMENTE, PERCHE’ IL SOTTOSCRITTO NON E’ MIGLIORE DEI COLLEGHI, ANZI – TROVERA’ PERFINO NOTIZIE ESCLUSIVE, VALE A DIRE PRESENTI SOLO SULLE PAGINE DEL GIORNALE O DI QUESTO BLOG!!!!PER ME, CHE CERCO DI FARE PER QUANTO POSSO AL MEGLIO IL MIO LAVORO, CERCARE NOTIZIE, VERIFICARLE E PUBBLICARLE, E’ CIO’ CHE CARATTERIZZA LA PROFESSIONE GIORNALISTICA.SICCOME IL GIORNALISTA SONO IO, E IL RESPONSABILE DEL BLOG SONO SEMPRE IO, MI SPIACE AVVISARVI DI TALE DECISIONE, MA CONTINUERO’ PER QUESTA STRADA.a.t.???”
A petrus poi voirrei dire : e le interviste al Papa “taroccate “da Scalfari, pubblicate con gran grancassa mediatica su Repubblica, non furono fatte per
per ragioni di “vanità e di fama” dallo Scalfari stesso?
Non ricordo di aver sentito la tua vibrata protesta, ai tempi!
certo che sopravviverà Magister, annzi meglio di prima. Le sue informazioni non le prendeva certo in sala stampa, ma dai curiali con cui aveva confidenza e che continueranno a passargli le notizie e i gossip.Soprattutto quelli che detestano il papa, come lui.
Ai tempi manco conoscevo questo blog… ti sei alzato male discepolo stamattina?
Umanamente mi dispiace come si è’ infilato in questa situazione?
E quando alcuni giornali pubblicarono la relazione di Kasper al Sinodo, che doveva restare entro le mura del Sinodo?
A quel tempo fecero “comodo” ai progressiti le anticipazione della stampa!
Scusate ma la gente non è idiota, un po’ di coerenza ci vorrebbe: l’indignazione e la misericordia a senso unico sono solo IPOCRISIA!
Anzi oggi è’ pure di buon umore!
(Brava per l’aiuto dato in stazione a Milano)
vero Sara 🙂
i fratelli Kock hanno mandato emissari in Vaticano perchè si parlava di argomenti che che toccano i loro interessi economici, si fosse parlato solo di contraccezione non si vedeva nessuno di questi figuri a Roma
Discepolo era un’enciclopedia attesissima del peso della populorum progresso per l’impatto sulla dottrina sociale della Chiesa non si può paragonare con qualche pettegolezzo.
Discepolo
la relazione di Kasper non doveva restare segreta visto che lo stesso Kasper ne aveva già deciso la pubblicazione a cura della sua solita casa editrice.L’unico danneggiato è stato Kasper che ha venduto meno libri.
Cara Sara, Magister non si è “infilato” ,se hai seguito minimamente il suo sito in questi ultimi due anni, Magister ha sempre pubblicato documenti, interventi, e post abbastanza controcorrente rispetto alla “narrazione prevalente” in voga oggi nella Chiesa.
Una narrazione controcorrente e a tratti sottilmente ironica non può rimanere impunita, come ti dico hanno preso l’occasione d’oro per farlo fuori. se l’anticipazione fosse stata fatta da altri vaticanisti “amici” non ci sarebbe stata questa reazione.
infatti Sara, e farlo tre giorni prima……
Per quanto si dicano cosa a casaccio che fatico a capire (che cavolo è la misericordia a senso unico? Che vuol dire che io sarei un indignados a senso unico) sono qui da tre giorni ma che dite??? Io manco sapevo che quelle di Kasper fossero state anticipate o che le interviste su Repubblica fossero taroccate.
Bho guardate, a volte mi sembra che qui si reversino più rabbia e frustrazione personale che non altro.
discepolo, non lo hanno fatto fuori. Magister tutte le notizie di cui tu scrivi sopra non le prendeva in sala stampa ,ma direttamente dalle persone con la bocca larga che gli spifferavano tutto e saranno ora ancora più contente di farlo. Tranquilla.
petrus non ti preoccupare discepolo è così.passa oltre.
Io capisco tutto ma qui è tutto un passare oltre…
Paolino Gabriele e’ stato in prigione per la fuga di notizie no Discepolo?
Io mi ricordo la Raffaella chiedere pene esemplari
Petrus non si scoraggi e’ l’eterna guerra tra i più conservatori e i più progressisti che non risparmia nemmeno i Papi.
Sarà… mi sembrate abituati a tutto ormai…
Naturalmente, al netto della professione di fede in Cristo che e’ l’unica cosa che conta, una chiesa “mediatica” non puo’ che navigare in queste acque infide. Dopo il classico casi del giornalista di turno non piu’ gradito alla S.Sede, sara’ bene dare una lettura al documento e capire quanto di buono ci puo’ essere dentro, e quanto di “modaiolo” che la critica cosidetta “scientifica” non manchera’ di analizzare.
L’Enciclica, che non è ancora uscita, di certo lede gli interessi di certo mondo, (quello neo-con anglo-americano, che poi è quello dell’alta finanza delle multinazionali, e quello degli armamenti e della guerra).
Quelli che, opinione personalissima e confutabilissima, sono scarsamente radicati nel Credo vissuto e nella Dottrina sociale della Chiesa (io dico addirittura del Vangelo) abboccano come pesci all’amo e ne fanno una questione di “schieramenti”, diventando megafoni, ventriloqui, dei poteri a cui l’Enciclica dà e darà fastidio.
Questo, oltre che da ingenui, direi che è da incoscienti: bisogna proprio aver voglia di non voler vedere in che situazione si sta riducendo il pianeta sul quale tutti viviamo e certi popoli ridotti alla fame -e dico “Fame”cioè totale assenza di cibo e acqua potabile- oltre a non vedere il rischio in cui possiamo ulteriormente ridurlo/i.
Se poi ad alcuni fa piacer mettersi a difendere, grottescamente, gli interessi degli (auto)eletti, che non gliene frega nulla del pianeta e della povera gente che muore di fame e guerra, ma che gli interessa solo i verdoni le multi e il dominio globale faccia pure.
In questo caso non è argomento da niente.
Chiedere un’autorità politica mondiale per controllare le derive economiche finanziare considerare inefficaci le misure prese dalla conferenza sul clima, vuol dire andare a pestare piedi belli grossi.
Del resto lo disse Francesco nella EG che la fede non deve ridursi ad un intimismo dolciastro.
Detto tra noi non so nemmeno che ne faranno in campo progressista perché non e’ un testo tutto campagna, insalatina ecologica e fisime da viver sano.
Vedremo.
Che poi questa Enciclica, ancor prima di uscire, dia fastidio al mondo neo-con anglo-americano, lo dimostra inequivocabilmente il fatto che ancor prima di uscire è stata avversata su certi giornali e siti nazionali e stranieri, che altro non sono che think tank di quel mondo.
Credo sia inutile che faccia i nomi, chi è un poco informato sa …
Intendo “informato” nel vero senso della parola, non “disinformato dai media mainstream che sono espressione di quel “mondo”…
“Chiedere un’autorità politica mondiale per controllare le derive economiche finanziare considerare inefficaci le misure prese dalla conferenza sul clima, vuol dire andare a pestare piedi belli grossi.”
vero, infatti guarda che guerra preventiva c’è stata ancor prima che l’enciclica uscisse.
Il papa sull’aborto e sulla famiglia dice le cose che ti aspetti che un papa dica. Sul fronte progressista chi dice cose contrarie le dice sapendo perfettamente che dissente dalla posizione ufficiale della Chiesa.
Da sempre invece coloro che comandano l’economia mondiale sono convinti che “Dio ( nella fattispecie nella figura del Papa) è con noi”. Ora arriva un papa che dice che questa è un’economia dello scarto, un’economia che uccide altri esseri umani e anche il pianeta stesso, unica casa che abbiamo. Sul fronte conservatore si assisterà, soprattutto in USA, a cose interessanti.
vedremo.
Purtroppo questa volta temo che i tuoi bocconcini, caro Luigi Chenonleggi, non basteranno. Ti ho sempre lodato e ringraziato per questo bel servizio che mi permette di evitare il supplizio di una troppo lunga esposizione all’eloquenza bergogliana (a cui sono allergico, ma questo è un problema mio), però di fronte alla prima enciclica* del Nostro non ci si può limitare a spiluccare qua e là, sia pure guidati da un esperto gourmet come te. Bisogna capirne l’impianto teoretico, la struttura argomentativa, le fonti d’ispirazione, i punti nodali … È abbastanza scontato che in un testo tanto lungo (e prolisso: la verbosità sembra essere un’altra caratteristica dell’autore, come si è visto nell’indigeribile Evangelii gaudium) ci siano tante affermazioni che, singolarmente prese, suonano condivisibili o addirittura buone ed edificanti, ma è l’insieme quello che conta. Poi c’è il problema dell'”altra enciclica”, quella riscritta dai media, che sarà in effetti l’unica ad arrivare al 99,9% di quei “tutti” a cui, come dici tu, il papa con «tanta sicurezza» si rivolge, ma di questa è inutile parlare: sappiamo già che sarà comunque una cagata, ma ci si può fare bene poco.
Quindi bisogna farsi forza e mangiare tutto quanto, per di più con «quell’anticipo di simpatia senza il quale non c’è alcuna comprensione» (come diceva il povero Ratzinger) e che non si nega a nessun autore nel momento in cui si incomincia a leggerlo.
Ieri ho cominciato a fare i compiti, e ho dato una scorsa all’intero testo (nella presupposizione che la copia magisteriana sia pressoché identica all’archetipo: poi vedremo). La prima impressione? Quella di una grandissima debolezza intellettuale: ci sono degli inserti, anche importanti, di contenuto cattolico, ma non sembrano in grado di “pensare tutto il resto” (che è quantitativamente la maggior parte del testo). E il resto è “come la pensa il mondo”.
*: la Lumen fidei, ovviamente, va attribuita a Benedetto XVI
Picchio sul fronte “progressisata” penso a queste cose:
http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-06-16/l-ultima-battaglia-segolene-royal-non-mangiate-piu-nutella-ferrero-vigiliamo-materie-prime-184501.shtml?uuid=ACAh6kB
Mentre stanno allegramente chiudendo le frontiere a Ventimiglia.
Il rischio che l’appello del Papa venga derubricato a qualche battaglia un po’ alla moda lasciando scivolare via il cuore del discorso mi pare ci sia.
In quel senso puoi aver ragione a temere. Riguardo ai migranti destra e sinistra tutti i governi europei sono uguali e si stanno comportando in maniera indegna.
riguardo all’olio di palma, è più di una battaglia un po’ alla moda, sono stata in Malesia e ho visto gli effetti del disboscamento della giungla per ottenere più piantagioni senza contare i danni per la salute.
L’olio di palma è un prodotto che ha due effetti: è un prodotto che induce produzione di colesterolo in quanto un grasso molto saturo e a catena lunga e la sua produzione genera disboscamento.
Va detto che l’olio di palma grezzo, dal colore rosso controbilancia i lati negativi del grasso con una grande ricchezza di antiossidanti. Ma poichè viene purificato per essere usato dalla grande industria si perde pure questa caratteristica molto interessante. L’olio di palma industrialmente è un prodotto eccezzionale. Costa poco, non unge ed è insapore. Tecnologicamnete è un gran prodotto, sotto altri aspetti no.
Credo però che il problema non si la nutella e la sua percentuale di olio di palma. Prepariamoci piuttosto a combattere contro i grandi accordi internazionali con Canada e Stati Uniti (TTIP & C.) che colpiranno non solo il cibo con OGM e carne ormonata che potrebbe piombarci in negozio senza controlli e legalmente ma soprattutto la liberalizzazione dei servizi con l’avvento delle grandi multinazionali americane della sanità all’interno dei sistemi sanitari europei. Per alcuni il tentativo di demolire il servizio sanitario universalistico per sviluppare il sistema delle assicurazioni all’americana. Se ne parla pochissimo, perchè questi accordi devono rimanere segreti. In Inghilterra l amobilitazione è già iniziata e anche in Italia circola una petizione già firmata da molti. Certe cose non possono essere decise di nascosto.
Scusate ma altro che nutella per radical chic alla Segolene Royal!
E tra l’altro se la nutella fosse francese Segolene non avrebbe detto una parola…
ça va sans dire…..
Spero che non sia vero quello che tu dici sul sistema sanitario Petrus, perchè se è vero che questo ha molte pecche, soprattutto dopo i agli alla spesa pubblica, il sistema USA fa cagare.
e ha proposito dell’economia che uccide:
http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/caritas-mortalit%C3%A0-infantile-grecia-aumento.aspx
TISA (TRADE IN SERVICES AGREEMENT) Le trattative sono iniziate nel marzo del 2013 e attualmente riguardano 23 membri dell’ OMC, fra cui l’UE, pertanto gli stati coinvolti risultano 50, rappresentando circa il 70% del mercato dei servizi. Il campo d’azione è l’ambito dello scambio dei servizi, compresi quelli sanitari. Ogni parte ha definito già alla fine del 2013 i mercati dei servizi che erano disposti ad aprire e in che misura
Il nostro gentile ospite presenta l’enciclica martedì 23 giugno alle ore 18.30 presso la libreria Paoline di via del Mascherino in Roma.
http://www.paoline.it/eventi/laudati-si-lettera-enciclica-sulla-cura-della-casa-comune.html
Siete tutti invitati!!
“Domani, come sapete, sarà pubblicata l’Enciclica sulla cura della “casa comune” che è il creato. Questa nostra “casa” si sta rovinando e ciò danneggia tutti, specialmente i più poveri. Il mio è dunque un appello alla responsabilità, in base al compito che Dio ha dato all’essere umano nella creazione: “coltivare e custodire” il “giardino” in cui lo ha posto (cfr Gen 2,15). Invito tutti ad accogliere con animo aperto questo Documento, che si pone nella linea della dottrina sociale della Chiesa.”
Stamattina il papa.
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2015/documents/papa-francesco_20150617_udienza-generale.html
Mi sono fatto un giro sui siti di certi giornali nazionali e soprattutto internazionali.
Ad alcuni sembra gli abbiano messo il peperoncino al …. talmente gli brucia.
Riflettano finchè possono: l’Inferno brucia pure di più, e dura in eterno …
grazie petrus delle informazioni
Il principe di Talleyrand commentando l’esecuzione ( a mezzo ghigliottina) di un nobile francese diceva : “E’ peggio di un crimine, è un errore”.
Il suddetto nobile francese , nonché vescovo sebbene non fosse uno stinco di santo, coglieva a mio avviso una modalità di interpretare le questioni politiche.
Dico questo pensando all’enciclica di Papa Francesco, straordinariamente incisiva e intrisa di una religiosità essenziale che la rende drammaticamente efficace.
Mi chiedo tuttavia quale effetto possa produrre su alcune componenti delle nostra civiltà. Mi riferisco al capitalismo sfrenato che fa della crescita un credo assoluto e ad alcuni paesi emergenti ( anzi ormai più che emersi) come Cina ed India che perseguono uno sviluppo economico selvaggio in grado di vanificare ogni sforzo per salvaguardare la vita del pianeta.
E allora credo sia importante convincersi e convincere questi soggetti “fuori controllo” che la tutela del pianeta non è soltanto una esigenza di chi fa della religione il proprio faro di orientamento ma un’esigenza vitale per tutta l’umanità. Distruggere l’equilibrio su cui si basa la vita dell’umanità non è solo un peccato ( biblicamente motivato ) ma un tragico errore che ricadrà su tutti noi.
Certo che per affrontare il problema ci vuole un governo mondiale. Ma questo non si crea con un tocco di bacchetta magica. Si tratta di una strada lunga ed accidentata ma ciò non ci deve scoraggiare.
Gentile Pasquale Vilardi, lei ha detto cose giuste.
È vero che Cina e India perseguono uno sviluppo economico selvaggio, ma bisogna considerare la loro storia. Entrambe hanno vissuto un lungo periodo di sottomissione a poteri che le soggiogavano provocandone la povertà.
Ora che hanno libertà di accesso ai mercati dell’ occidente e ne hanno appreso gli stili economici e finanziari, fanno esattamente quel che facevamo, e ancora facciamo, noi. Lo fanno con l’ unico scopo del guadagno. E non badano all’ ambiente e quant’ altro nuoce all’ uomo.
La voce di un uomo prestigioso come il Papa arriverà anche lì. Magari ancora non verrà ascoltato, ma credo che lascerà un segno profondo che–spero–potrà dare i suoi frutti più in là nel tempo. La Storia procede a piccoli passi.
Liberation, giornale francese di sinistra, mette in copertina il Papa “green” con la dicitura “nuovo comandamento: tu non inquinerai!”
Alla presentazione dell’enciclica oggi l’ortodosso ha parlato di un nuovo peccato il “peccato ecologico”. Ecco come si svolgeranno d’ora in poi le Confessioni:
Padre,ho molto peccato.. ho fatto la doccia più di una volta alla settimana sprecando così l’acqua, bene prezioso..
Male, malissimo figliolo, d’ora in poi per penitenza ti laverai una volta al mese. Pdre ho acceso l’aria condizionata in uffico, sa facevano 38 gradi.
malissimo, sei veramente un peccatore! necessiti di conversione ecologica!
Padre, poi ho varie volte preso la macchina invece della bicicletta , perchè sa il mese scorso mi sono rotto l’omero andando in bicicletta, con tutte le buche che ci sono in questa città..
Ma malissimo , figliolo , devi andare sempre in bicicletta anche se ti rompi l’osso del collo..
Padre e poi, sono sincero, non zappo l’orto sotto casa ma compro l’insalata al supermercato che è più buona anche se viene della Turchia..
Male malisssimo figliolo, d’ora in poi un ora al giorno di zappatura dell’orticello e niente insalata turca..
Ah poi , padre ci sarebbero due o tre peccatucci veniali..
Quali?
Ho tradito mia moglie.
Evvabbè figliolo, che vuoi che sia , l’amore ha i suoi diritti.
L’ho tradita con un uomo.
Beh, che importa queste sono sciocchezze che non interessano a Nostro Signore.
Padre ho intenzione di divorziare e sposare il mio amante.
Massì, fa’ come vuoi, non mi interessano queste questioni secondarie, peccatucci veniali, l’importante è che fai la raccolta differenziata. La fai figliolo?
Certo padre.
Bene allora EGO TE ABSOLVO…..
La solita esterofilia italiana… insomma non ti bastano le banalità dei giornali nostrani?
:))))
Chi sarebbe “l’ortodosso”, discepolo? E il “peccato ecologico” quale sarebbe?
Se per lei sprecare l’acqua è una goduria, farebbe bene a pensare che il pianeta comincia a scarseggiare di acqua, per cui bisognerebbe rifletterci bene. Ma, soprattutto, se riuscisse ad avere solo un po’ di pena per quelli che, vivendo in Paesi semidesertici, devono fare chilometri a piedi per andare a riempire qualche recipiente di acqua, forse, mettendosi al posto di quella gente, qualche ragione al Papa gliela darebbe.
Dunque, sprechi meno acqua e si rassegni a puzzare, tranquillamente e senza problemi, un po’ di più. Non è che lavandosi il sedere molto spesso in un giorno, una persona acquisti maggior prestigio. Non glielo hanno mai detto?
Se lei usasse la bicicletta più della macchina, potrebbe riflettere sul fatto che lo sbattere il didietro sulla terra quando cade, potrebbe portarla ad essere più umile. Cioè a vedersi terra-terra anche lei.
Io so che lei apprezza tanto l’umiltà. Lo ha detto molte volte, riferendosi agli altri però, non a sé stessa. Ora sarebbe il momento di dimostrare davvero quella umiltà che lei desidera da parte dei cristiani veri come lei.
Un suggerimento: vada, in bicicletta, a dare un aiuto a quelle donne del sub-Sahara che portano le taniche (riempite di acqua) sulla testa. E attenta a non cadere, mi raccomando.
L’insalata del proprio orto, poi, dà molte più soddisfazioni a mangiarla. L’importante è che che non ci siano cani e gatti a farci sopra la pipì. Ma se così fosse, basta immergerla in acqua ed amuchina ed è bell’e disinfettata.
Del resto, tutti sanno che ciò che anziché essere comprato, vien fatto con le proprie mani è altamente gratificante.
Se a lei, inoltre, dà tanta soddisfazione lo stare vicino ad un uomo che la cornifica senza che lei se ne accorga come una babbiona, se lo tenga ben stretto e prenda anche questa come la giusta penitenza per una cristiana “ortodossa” come lei ( proprio come il Papa) che vuole espiare le sue colpe qui sulla terra, prima di vedersi aperte le porte del Paradiso lassù in cielo fra le nuvolette.
Dunque, discepolo, faccia tutto questo e non vada a confessarsi.
Anzi no: si confessi del peccato di cialtroneria quando, parlando di questo Papa, dice che è solo un parroco di campagna, che ama essere una star e che perciò si traveste da “clown”.
Però non dica: EGO ME ABSOLVO. Rischierebbe di andare dritta all’ Inferno.