Francesco sul dono delle lacrime e dello sbadiglio

Oggi pomeriggio Francesco – alla Curia della Compagnia di Gesù e nel suo 50° di ordinazione – ha presentato gli “Scritti” di padre Angel Fiorito, gesuita argentino scomparso nel 2005, che fu suo maestro. Ne ha fatto una lunga presentazione, che va letta con attenzione perchè Bergoglio dà il meglio quando parla della pedagogia ignaziana: e qui di questo si trattava. Non provo neanche a riassumere il suo discorso. Riporto un paio di paragrafi centrali nei quali narra due doni del maestro: quello delle lacrime e quello dello sbadiglio. Li propongo come fossero parabole. Cioè storie da interpretare.

4 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Aveva il dono delle lacrime. L’ultima volta che l’ho visto – e non posso dimenticarlo – è stato poco prima della sua morte, avvenuta il 9 agosto 2005. Ricordo che era un mattino di domenica e che il suo compleanno era trascorso da poco. Il 22 luglio, era il giorno di santa Maddalena. Era ricoverato all’Hospital Alemán. Ormai da vari anni non parlava più. Guardava soltanto. Intensamente. E piangeva. Con lacrime tranquille che comunicavano l’intensità con cui viveva ogni singolo incontro. Fiorito aveva il dono delle lacrime, che è espressione di consolazione spirituale. Parlando dello sguardo del Signore nella prima settimana degli Esercizi, Fiorito commentava l’importanza che san Benedetto dava alle lacrime e diceva che «le lacrime sono un piccolo segno tangibile della dolcezza di Dio che a malapena si manifesta all’esterno, ma non cessa di impregnare il cuore nel raccoglimento interiore». Mi nasce nel cuore una cosa che ho scritto in Gaudete et exsultate: «La persona che vede le cose come sono realmente, si lascia trafiggere dal dolore e piange nel suo cuore è capace di raggiungere le profondità della vita e di essere veramente felice. Quella persona è consolata, ma con la consolazione di Gesù e non con quella del mondo» (GE 76).

    13 Dicembre, 2019 - 23:15
  2. Luigi Accattoli

    Aveva anche il dono dello sbadiglio. Un aneddoto simpatico. Aveva anche il dono dello sbadiglio. Mentre gli aprivi la tua coscienza, a volte il Maestro cominciava a sbadigliare. Lo faceva apertamente, senza nasconderlo. Ma non è che si stesse annoiando, semplicemente gli veniva e lui diceva che a volte serviva a «tirarti fuori il cattivo spirito». Espandendo l’anima contagiosamente, come fa lo sbadiglio a livello fisico, aveva quell’effetto al livello spirituale.

    13 Dicembre, 2019 - 23:16
  3. Luigi Accattoli

    Cinque volumi di Escritos. L’opera del padre Angel Fiorito (1916-2005) è stata pubblicata in 5 volumi, per un totale di più di duemila pagine, da “La Civiltà Cattolica” con il titolo “Escritos”. L’opera ha una prefazione del Papa che si dice certo che gli scritti del padre Fiorito “motivo di consolazione per noi suoi discepoli, faranno un gran bene a tutta la Chiesa”.

    Qui il testo intero che ne ha fatto ieri Francesco:
    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2019/12/13/1001/02050.html

    Qui un servizio sulla presentazione pubblicata da Vatican News:
    https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2019-12/papa-presenta-opera-padre-spirituale-maestro-fiorito-gesuiti.html

    13 Dicembre, 2019 - 23:16
  4. Amigoni p. Luigi

    Rif. 23.16 – Grande

    Bellissima e inattesa testimonianza di relazione spirituale, della migliore scuola ignaziana. Grande Papa e formidabile esempio di pedagogia spirituale.

    15 Dicembre, 2019 - 1:01

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