Il portavoce vaticano informa che a fine settimana il Papa incontrerà tre vittime di abusi commessi dal clero in Cile, chiederà loro perdono e ascolterà i loro suggerimenti per rimediare agli abusi ed evitare che si ripetano. Nei commenti il testo della dichiarazione e una mia postilla.
Francesco su Cile e abusi di coscienza, di potere, sessuali
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Portavoce Greg Burke: Il prossimo fine settimana, il Santo Padre accoglierà a Casa Santa Marta tre vittime di abusi commessi dal Clero in Cile: Juan Carlos Cruz, James Hamilton e Jose Andrés Murillo. Il Papa li ringrazia per aver accettato il suo invito: durante questi giorni di incontro personale e fraterno, desidera chiedere loro perdono, condividere il loro dolore e la Sua vergogna per quanto hanno sofferto e, soprattutto, ascoltare tutti i loro suggerimenti al fine di evitare che si ripetano tali fatti riprovevoli. Il Papa riceverà le vittime individualmente, lasciando parlare ciascuno di loro tutto il tempo necessario. Il Santo Padre chiede preghiere per la Chiesa in Cile in questo momento doloroso, auspicando che questi incontri possano svolgersi in un clima di serena fiducia ed essere un passo fondamentale per rimediare ed evitare per sempre gli abusi di coscienza, di potere e, in particolare, sessuali all’interno della Chiesa.
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2018/04/25/0297/00645.html
Tre segni di novità. Nelle parole del portavoce vi sono tre segni di novità rispetto alle precedenti dichiarazioni sulla dolorante materia. Il primo è nel porre a principale finalità dell’incontro l’ascolto di “tutti i loro suggerimenti”. E’ una specificazione significativa stante il fatto che abitualmente le vittime vengono commiserate ma non ascoltate, specie quando mostrano un’attitudine militante nella rivendicazione dell’ascolto, che è appunto il caso dei tre. Il secondo è dove si annuncia che il Papa li lascerà parlare “tutto il tempo necessario”. Non si tratterà dunque di un ascolto simbolico ma di un’auscultazione reale, che entra nel merito. Il terzo è nel raccordo degli abusi sessuali a quelli di coscienza e di potere: il prete che abusa di bambini e giovanissimi quasi sempre si giova dell’autorità che ha su di loro, imponendo obbedienza e facendo appello alla sua funzione di maestro delle coscienze. Spesso le vittime raccontano le arti manipolatorie degli abusatori. Speriamo che il Papa, compiuto l’ascolto, possa indicare il frutto che ne avrà cavato.
Sono curiosa di vedere quali saranno i provvedimenti del Papa anche riguardo al Cardinale…
È verissimo che gli abusi sessuali vanno di pari passo con gli abusi di coscienza, sovente, lo abbiamo visto con maciel, se non sempre gli abusatori diventano anche i confessori degli abusati ed utilizzano in modo sacrilego il sacramento per legare di più a loro le vittime garantendosi il loro silenzio.
Cristina Vicquery
Il prete che abusa di bambini è doppiamente colpevole: mette sotto i piedi le parole di Gesù e approfitta della sua “autorità” per soggiogarli.
Ma il problema vero è un altro e lo si vuole evitare, a quanto pare.
Come mai la Chiesa è APPESTATA da questo male, che sicuramente era già esistente da molto tempo e messo sotto tappeto? Come può essere che tanti ministri del culto abbiano potuto distribuire, con tanta sfrontatezza, con le mani luride, la sacra Ostia ai fedeli? Qui si chiama in causa la coscienza di chi ha commesso simili nefandezze e anche la coscienza di chi li ha coperti. Non si tratta di pochi elementi isolati, infatti; si parla di una marea di consacrati, di cui ogni giorno emerge qualche caso.