“La possibilità della conversione non è illimitata; perciò è necessario coglierla subito; altrimenti essa sarebbe perduta per sempre. Per convertirmi io aspetterò la prossima Quaresima. Ma sarai vivo la prossima Quaresima?”: parole del Papa all’Angelus richiamanti l’urgenza della conversione. Le riporto nei commenti con dedica a chi sostiene che questo Papa assolve tutti e non chiama alla conversione.
Francesco: “Sarai vivo la prossima Quaresima?”
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Lascialo ancora quest’anno. “Questa similitudine del vignaiolo [dal Vangelo del giorno, Luca 13: parabola del vignaiolo e dell’albero di fichi] manifesta la misericordia di Dio, che lascia a noi un tempo per la conversione. Tutti noi abbiamo bisogno di convertirci, di fare un passo avanti, e la pazienza di Dio, la misericordia, ci accompagna in questo. Nonostante la sterilità, che a volte segna la nostra esistenza, Dio ha pazienza e ci offre la possibilità di cambiare e di fare progressi sulla strada del bene. Ma la dilazione implorata e concessa in attesa che l’albero finalmente fruttifichi, indica anche l’urgenza della conversione. Il vignaiolo dice al padrone: «Lascialo ancora quest’anno» (v. 8). La possibilità della conversione non è illimitata; perciò è necessario coglierla subito; altrimenti essa sarebbe perduta per sempre. Noi possiamo pensare in questa Quaresima: cosa devo fare io per avvicinarmi di più al Signore, per convertirmi, per “tagliare” quelle cose che non vanno? “No, no, io aspetterò la prossima Quaresima”. Ma sarai vivo la prossima Quaresima? Pensiamo oggi, ognuno di noi: cosa devo fare davanti a questa misericordia di Dio che mi aspetta e che sempre perdona? Cosa devo fare? Noi possiamo fare grande affidamento sulla misericordia di Dio, ma senza abusarne. Non dobbiamo giustificare la pigrizia spirituale, ma accrescere il nostro impegno a corrispondere prontamente a questa misericordia con sincerità di cuore”.
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2019/03/24/0241/00482.html
Imitare la pazienza di Dio. “Nel tempo di Quaresima, il Signore ci invita alla conversione. Ognuno di noi deve sentirsi interpellato da questa chiamata, correggendo qualcosa nella propria vita, nel proprio modo di pensare, di agire e di vivere le relazioni con il prossimo. Al tempo stesso, dobbiamo imitare la pazienza di Dio che ha fiducia nella capacità di tutti di potersi “rialzare” e riprendere il cammino. Dio è Padre, e non spegne la debole fiamma, ma accompagna e cura chi è debole perché si rafforzi e porti il suo contributo di amore alla comunità. La Vergine Maria ci aiuti a vivere questi giorni di preparazione alla Pasqua come un tempo di rinnovamento spirituale e di fiduciosa apertura alla grazia di Dio e alla sua misericordia”.
Se Bergoglio neghi il giudizio la dannazione e l’inferno era intitolato un post del 20 ottobre 2017 nel quale richiamavo una ventina di testi di Papa Francesco sull’urgenza della conversione. Eccoli:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/se-bergoglio-neghi-il-giudizio-la-dannazione-e-linferno/
Spesso qui nel blog ho svolto questo controcanto rispetto alla lagna di chi dice “non è interessato alla vita eterna ma solo alla politica”. Anche nel dibattito che ho avuto con Rusconi la settimana scorsa ad Anagni [http://www.luigiaccattoli.it/blog/domani-ad-anagni-dibattito-con-rusconi-sul-papa/] è rispuntata questa obiezione. A me pare che si tratti di un gioco di specchi: chi è interessato principalmente alla politica e l’intende a conservazione dell’esistente, si interessa al Papa solo quando tratta temi socialmente sensibili; e poi – incantato dallo specchio che ha levato in alto – esclama “il Papa parla solo di questo”.
Caro Luigi forse lo aveva già scritto e comunque rendo conto che è un po’ come scoprire “l’acqua calda” : i nomi di Dio sono Misericordia e…Giustizia e questo papa lo sa bene…Come tutti gli altri papi.
Mi scuso se parlo di me, ma devo dire che in questa Quaresima sto riscoprendo la penitenza. Sono sincero, a me “cattoprogressista” o “cattocomunista” mi sta aiutando l’ascolto anche a mezzo youtube di un frate carmelitano che potremmo “qualificare” filo tradizionalista…D’altronde in ogni parte della Chiesa Cattolica c’è la Verità anche se noi preferiamo essere chi di Apollo..chi di Cefa, chi di Paolo….
Buona settimana a tutti.