“Papa Francesco sta pregando per Charlie e per i suoi genitori”: anch’io con lui e invito i visitatori a fare altrettanto – se hanno il dono della preghiera – e ad astenersi da stupide polemiche. Nel primo commento l’intera dichiarazione del direttore della Sala Stampa vaticana Greg Burke.
Francesco prega per Charlie e per i suoi genitori
18 Comments
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Dichiarazione del portavoce vaticano diffusa poco dopo le 18.00: “Papa Francesco sta pregando per Charlie e per i suoi genitori e si sente particolarmente vicino a loro in questo momento di immensa sofferenza. Il Santo Padre chiede di unirci in preghiera perché possano trovare la consolazione e l’amore di Dio”.
Mi unisco volentieri
Cristina vicquery
Partecipo anch’io
Ada Murkovic
Volentieri, mi unisco senz’altro.
Molti di noi avevano iniziato a pregare almeno due/tre settimane fa.
Come ha scritto Paola Binetti, “ricorderemo la durezza di quei medici in cui il rigore scientifico ha fatto velo alla pietà e alla speranza”.
E’ consuetudine, tradizione anche, per me, il 25 di ogni mese, recarmi all’Ara Coeli, la celebre basilica che custodisce il Santo Bambino, conosciuto in tutto il mondo e venerato da noi ,capitolini. Pregherò espressamente per questo piccolo martire sacrificato sull’altare della politica, perché se si fosse intervenuti per tempo, forse, qualcosa si sarebbe potuto fare…
Ma ora, non resta che pregare, supplicare “Misericordia”, affinché tutto si compia, e giunga finalmente il Consolatore ad alleviare la pena di questi poveri genitori. Così giovani e già così profondamente segnati dal dolore.
Rispondo anch’io all’invito del papa. A pregare.
Vedo che le “stupide polemiche” sono sempre praticate con entusiasmo.
Compliments.
Preghiamo per Charlie, per i genitori e soprattutto per noi, perché possiamo raggiungere Charlie quando sarà la nostra ora.
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/una-lezione-damore
Vedi male, cuffie
Mi unisco all”’intenzione espressa da Antonella.
Chiedo anticipatamente scusa per l’uso improprio di questo spazio, ma vorrei chiedere un favore a Clodine, di cui temo di non avere l’indirizzo. Sarò a Roma per tre giorni, da domani a venerdì, con mio figlio che vive in America e praticamente Roma non la conosce (c’è stato solo da bambino). Tu che ne capisci, che cosa gli faresti vedere assolutamente (al di fuori, ovviamente, dei luoghi più scontati e affollati)? Io pensavo di portarlo a Santa Sabina, a San Clemente e ai Santi Quattro Incoronati a vedere l’oratorio di San Silvestro (che non ho mai visto neanche io). Se vuoi, puoi rispondermi sul mio blog.
Mi scuso di nuovo.
Ok. …mi affaccio su tuo blog quanto prima Leonardo …
Clodine
Mi unisco alla preghiera. Un saluto particolare a Federico.
Che carino, ricambio il saluto.
È la prima volta che un tesserato del PD è tanto cortese con chi sta convintamente all’opposizione. Avanti così e farete crollare il muro di Berlino dell’Emilia Romagna (e sarebbe ora!).
Antonella, il piccolino non ha bisogno di preghiere.
Lui stesso, tenera creaturina che non ha conosciuto la vita, si è fatto preghiera a Dio testimoniando l’incredibile unione fra gli uomini tutti, solidali nell’attenzione premurosa e commossa verso di lui. E nella preghiera. Il mondo è diventato piccolo mettendolo al centro, che poi è il cuore, della vita umana.
Molto Bene germoglierà dalla sua vicenda, ne sono sicura.
I genitori sì, hanno bisogno di preghiere che rasserenino il cuore straziato. Ma credo che già in questi momenti la loro rassegnazione indica uno stato di riposo e di pace dopo tanto lottare per la sopravvivenza del loro piccolo bimbo-angelo.
Per Leonardo: fammi sapere se hai ricevuto il messaggio.
Scusate l’incursione.
Sì, grazie!