“Non dimentico la martoriata ucraina. Ci sono delle bandiere lì. Di fronte a tutti gli scenari di guerra del nostro tempo, chiedo a ciascuno di essere costruttore di pace e di pregare perché nel mondo si diffondano pensieri e progetti di concordia e di riconciliazione. Oggi stiamo vivendo una guerra mondiale, fermiamoci per favore! Alla Vergine Maria affidiamo le vittime di ogni guerra, di ogni guerra, in modo speciale la cara popolazione ucraina”: così il Papa stamane, al termine dell’Udienza generale. Nel primo commento una mia nota.
Francesco: “Oggi stiamo vivendo una guerra mondiale, fermiamoci per favore”
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Dalla “guerra mondiale a pezzi” alla “guerra mondiale”. Trovo provvidenziale l’insistenza del Papa sulla dimensione “mondiale” del conflitto in atto tra Russia e Ucraina. Ci invita a tenere d’occhio quante sono le nazioni direttamente o indirettamente impegnate nel conflitto: con l’invio di armi, con le sanzioni. Ci provoca a riflettere sulle implicazioni planetarie di un conflitto che ha come primo protagonista una primaria potenza nucleare. La sostanziale inavvertenza di questi aspetti segnala la cecità di tanti di fronte a quanto accade. Cecità di Putin che immaginava di risolvere d’autorità e in pochi giorni una questione regionale e ha provocato la reazione di mezzo mondo. Cecità ucraina che sogna la riconquista della Crimea. Cecità di tante voci occidentali: quelle che proclamano la necessità di sconfiggere la Russia e di ridurne una volta per tutte la potenza economica e militare. L’invito del Papa a fermarsi e la sua qualifica del conflitto come guerra mondiale è una chiave per intendere davvero quanto sta avvenendo.
Fino ad ora la maggior parte della gente in Italia e in Europa ha creduto che il fine ultimo di questa guerra fosse di difendere il popolo ucraino , il fine ultimo delle sanzioni di dissuadere Putin a continuare la guerra, il fine ultimo del riarmo dei paesi UE e dei miliardi per le armi ,fosse una visione strategica della difesa futura.
Oggi il dubbio comincia ad insinuarsi in molti: sembra che questa guerra sia in fin dei conti fine a se stessa, che non ci sia una reale volontà di porvi fine ne’ da parte degli UE ne’ della Nato, c’ e’ il dubbio che invece vogliano e facciano di tutto per prolungarla, per continuare il braccio di ferro con Putin fatto di sanzioni,ritorsioni russe,controritorsioni . Sembra che il vero scopo sia quello di dimostrare oltre alla superiorita’ delle armi USA, quello distruggere le economie dei paesi europei, di renderli succubi , di fiaccarne il morale, di ridurli a masse tremebonde di
ossessionati dalla bolletta del gas.
Sicuramente il dubbio sta serpeggiando tra i popoli europei e i governanti questo lo sanno : a Parigi, a Berlino, a Praga la gente e’ scontenta e confusa .
Ci sono manifestazioni di folla, che ovviamente i TG italiani non mostrano, come quella di 70000 persone a Praga. Forse i governanti hanno fatto male i loro calcoli, pensando che la decrescita infelice ,lo stare a stecchetto rendera’ i popoli europei masse malleabili
Se avessero studiato la Storia saprebbero che nulla irrita i cittadini di piu’ che sentirsi chiedere sacrifici da élite straricche che si arricchiscono ancora di piu’ con questa guerra.
https://gpcentofanti.altervista.org/la-buona-fede-di-francesco/