“Non si tratta solo di migranti!”, nel duplice senso che i migranti sono prima di tutto persone umane, e che oggi sono il simbolo di tutti gli scartati della società globalizzata: è un passaggio dell’omelia del Papa per la celebrazione di stamane in San Pietro nel sesto anniversario della visita a Lampedusa. Nel primo commento il contesto delle parole di Francesco.
Francesco: “Non si tratta solo di migranti”
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Il mio pensiero va agli ultimi. In questo sesto anniversario della visita a Lampedusa, il mio pensiero va agli “ultimi” che ogni giorno gridano al Signore, chiedendo di essere liberati dai mali che li affliggono. Sono gli ultimi ingannati e abbandonati a morire nel deserto; sono gli ultimi torturati, abusati e violentati nei campi di detenzione; sono gli ultimi che sfidano le onde di un mare impietoso; sono gli ultimi lasciati in campi di un’accoglienza troppo lunga per essere chiamata temporanea. Essi sono solo alcuni degli ultimi che Gesù ci chiede di amare e rialzare. Purtroppo le periferie esistenziali delle nostre città sono densamente popolate di persone scartate, emarginate, oppresse, discriminate, abusate, sfruttate, abbandonate, povere e sofferenti. Nello spirito delle Beatitudini siamo chiamati a consolare le loro afflizioni e offrire loro misericordia; a saziare la loro fame e sete di giustizia; a far sentire loro la paternità premurosa di Dio; a indicare loro il cammino per il Regno dei Cieli. Sono persone, non si tratta solo di questioni sociali o migratorie! “Non si tratta solo di migranti!”, nel duplice senso che i migranti sono prima di tutto persone umane, e che oggi sono il simbolo di tutti gli scartati della società globalizzata.
Chiamo l’attenzione su queste parole del Papa: “Sono persone, non si tratta solo di questioni sociali o migratorie”. Possibile sviluppo interpretativo: l’attenzione alle persone coinvolte nei problemi è sempre la bussola che guida il discernimento evangelico di Francesco. Per esempio nel caso degli irregolari del matrimonio, della sessualità, della transessualità e di ogni altra uscita dalle regole, Francesco ci avverte: sono persone, non solo solo questioni giuridiche, etiche o bioetiche. Le questioni sociali o etiche, o ecumeniche, tutte, vanno affrontate – questo è il suo magistero – senza mai staccare l’occhio dalle persone che in esse sono coinvolte, o da esse travolte.
“Per esempio nel caso degli irregolari del matrimonio, della sessualità, della transessualità e di ogni altra uscita dalle regole”.
Non nel caso di Vincent Lambert e dei suoi genitori, a quanto sembra. (Che però, va detto, non sono usciti da alcuna regola …)
“Nel mondo mutabile e leggero, costanza è spesso il variar pensiero”
“Venia scotendo con l’eterne piume
la caligine densa e i cupi orrori;
s’indorava la notte al divin lume
che spargea scintillando il volto fuori.
Tale il sol ne le nubi ha per costume
spiegar dopo la pioggia i bei colori;
tal suol, fendendo il liquido sereno,
stella cader de la gran madre in seno
[. ..]
Pur voi dovreste omai saper con quale
folgore orrendo il Re del mondo tuona,
o nel disprezzo e ne’ tormenti acerbi
de l’estrema miseria anco superbi.
[…]
Disse, e quei ch’egli vide al partir lenti
con la lancia fatal pinse e percosse;
essi gemendo abbandonàr le belle
region de la luce e l’auree stelle”
Torquato Tasso
Gerusalemme Liberata. Canto IX .
Scena 4 : L’arcangelo Michele scaccia i demoni (IX, 62 – 65, vv. 5-8)