“Per favore non lasciatevi rubare la speranza che viene da Gesù“, sta dicendo Papa Bergoglio nell’omelia delle Palme. “Non siate mai uomini e donne tristi. Un cristiano non può mai esserlo. Non lasciatevi mai prendere dallo scoraggiamento. Con lui non siamo mai soli“. Gioia, croce, giovani sono state le tre parole dell’omelia: “Con Cristo il cuore non invecchia mai e si può essere giovani anche a 70 e 80 anni“. Con lui possiamo “uscire da noi stessi alle periferie del mondo”. Ha detto che si mette in cammino “da oggi” con i giovani che parteciperanno alla Giornata mondiale di Rio de Janeiro, che si farà in luglio, “sulle orme del beato Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI”. “I giovani devono dire al mondo: è buono seguire Gesù“. Qui l’omelia nel sito vaticano.
Francesco: “Non lasciatevi rubare la speranza”
63 Comments
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Ho ascoltato Luigi…quasto linguaggio mi è caro perchè è proprio della spiritualità salesiana, il motto di S.Giovanni Bosco sulla santa allegria che ho fatto mio : ” la santità consiste nello stare sempre allegri”.
Sono sempre più affascinata da lui, ogni volta riscopro la freschezza di Papa Francesco …
Hai visto Luigi,
il procedere della lettura/analisi tipica della spiritualità Ignaziana,
nell’omelia di Bergoglio.
Procedere, dando dei punti precisi che devono rimanere dalla meditazione,
e devono poi essere portati dietro,
per chi ha dato la meditazione,
e per chi ha ricevuto la meditazione.
Parole semplici,
essenziali,
parole per tutti,
parole che ricordano
il primissimo papa Wojtyla,
quello della Dives in Misericordia,
il migliore.
Mi auguro,
che papa Bergoglio,
non faccia mettere le mani nelle sue riflessioni, dagli scribi della Segreteria di Stato, che hanno fatto danni enormi,
con
discorsi
da pippe mentali.
Che Bergoglio continui ad essere se stesso.
Per il momento è una grazia per tutti.
Ne sento parlare da amici, a cui non poteva fregare di meno del papa,
sento persino dire delle parole di Bergoglio su Gesù.
Significa,
che le parole e lo spirito
arrivano ai poveri tutti,
nel bar
in salumeria,
dal barbiere,
…
Che cavolata immensa,
che un papa non possa essere più simpatico dell’altro.
Da che mondo e mondo è sempre stato così.
Roncalli, Luciani, furono più simpatici di Montini.
Wojtyla, fu un caso di simpatia a sè stante.
Bergoglio sta risultando più simpatico di Ratzinger.
E’ UN FATTO PURAMENTE UMANO.
Si ama un papa come si ama qualsiasi persona,
ma nessuno può essere obbligato
a farsi essere simpatico un papa.
La simpatia è un fatto di pelle
non di amore.
Smettetela con le gelosie da beghine.
Si è tolto immediatamente i paramenti liturgici
per salutare l’assemblea della messa.
La cosa più naturale di questo mondo.
Guardandolo, mentre attraversa la piazza,
penso al Wojtyla che sin dall’inizio rompe gli schemi,
si scompone serenamente nella gestualità, per abbracciare tutti.
Allo stesso tempo,
la figura di Bergoglio, con le sue parole e gesti,
per chi ricorda qualcosa,
è l’immagine profetica di Giovanni XXIII.
Penso ad Helder Camara che dal Regno,
sta sorridendo
immaginando che i suoi sogni vanno verso l’attuazione…
i sogni entusiasti di quei vescovi
che fecero il “patto delle catacombe”,
per una chiesa povera,
una chiesa per i poveri tutti,
la Chiesa per gente normale,
che
tutta cammina verso il monte del Signore.
Nel recitare l’angelus immediatamente a termine della liturgia,
si è permesso di passare il restante del tempo
tra la gente.
Purtroppo questo è entusiasmante,
e le guardie del corpo stanno lavorando molto di più,
ma sembrano contente.
Caro Matteo , non siamo affato “gelosi” della simpatia e della popolarità che Bergoglio ha avuto e del trattamento ,diciamo diverso da quello riservato al suo predecessore , da parte dei giornali, dei più autorevoli opinionisti anche atei e dei media . E’ normale. Ad alcuni “gli tirano le pietre” ad altri no.Come mai ? Boh! Come dici tu è sempre stato così.
Apettiamo di vedere quando il nuovo Papa ribadirà ( se le ribadirà? in speriamo ) le verità sempiterne della religione cristiana , per esempio in campo morale sulla sacralità della vita dal suo inizio alla sua fine, sul matrimonio quale sacramento , sul sacerdozio ecc., se i media e i guru laici quali Eugenio Scalfari , faranno ancora un coro di lodi ed aderiranno a questi valori morali oppure no… se lo faranno allora saremo supercontenti, vuol dire che la simpatia umana di questo Papa farà accettare agli agnostici anche le verità morali della religione cristiana! questo sarebbe meraviglioso!
Triste invece sarebbe se per continuare ad avere simpatia e consenso anche da parte del mondo da parte della suprema autorità della Chiesa si transigesse, ci si piegasse a compromessi e accomodamenti .
questo sarebbe inaccettabile. E’ il mondo che si deve convertire alla Chiesa.
più il Papa sta simpatico ed è amato meglio è , in questa prospettiva e solo in questa prospettiva di conversione del mondo laico ed ateo al Vangelo di Cristo. Non certo nella prospettiva opposta: la conversione della Chiesa di Cristo alle opinioni del mondo.
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201303/130324bianchi.pdf
Cara Discepola,
Il papa deve riuscire a parlare di Gesù, di cosa ha fatto, di chi ha cercato.
Il di più viene dal maligno.
Se è capace,
se raggiunge un uditorio più vasto possibile,
non sarà di certo colpa della gente.
Se anche un vecchio come Scalfari, ne gioisce,
quale è il male ?
Di tutti quelli che seguivano Gesù,
Gesù stesso non si incazzo’ con la gente,
ma
soltanto con preti e quei pii religiosissimi,
che credevano di avere la Legge prima di tutto,
non la PERSONA.
Anche perchè , ne converrai anche tu caro Matteo, non è che comporandosi im maniera semplice e normale, passando il tempo fra le agente ecc., i problemi si risolvono o si eliminano così, come per incanto.
Non è possibile pensare , per una persona intelligente quale penso tu sia, Matteo, che di colpo, solo perchè questo papa è semplice e simpatico e modesto e normale e si toglie subito i paramenti e indossa scarpe nere, e altre simili quisquilie e pinzillacchere ( come direbbe Totò) di colpo non esistono più i problemi ENORMI ed EPOCALI che affliggono la Chiesa e che hanno ridotto il povero Ratzinger ad essere l’ombra di se’ stesso:
il problema dei preti pedofili, della Curia romana , dello Ior, della perdita continua e progressiva di fedeli,dei seminari deserti, delle chiese vuote, dei giovani che dopo la prima comunione non si fanno più vedere, dei divorzi che aumentano in maniera esponenziale, dei battesimi che diminuiscono in maniera esponenziale, dei feti di quattro mesi conservati otto anni in frigorifero all’Università Bicocca per “ricerche scientifiche”, eccetera eccetera eccetera
Insomma di fronte alla “deblacle” alla disfatta completa , alla sconfitta di tutta una civiltà cristiana, dovremmo gioire solo perchè il papa dice alla Guardia svizzera sedetevi e non state sempre in piedi?
Scusa ma qui si sfiora il ridicolo!
Bellissima quell’espressione di Bergoglio che dalla Jeep, riconosce un gruppo (uh! chi c’è !!!) scende e va a salutarli.
Simpaticissimo
La differenza tra me e te,
è che non vedo alcuna sconfitta dei cristiani,
quando ero giovanetto credevo anche io in una civiltà cristiano,
ma poi mi sono convertito.
Vedo solo gente, gente, gente, gente,
affamati, assetati, …………………
Se la gente viene aiutata a guardare verso Gesù,
Gesù aiuterà ad avere una vita di amore, di misericordia.
Non posso criminalizzare,
con i soliti
aborto, pedofili, e quant’altro,
se non indico Gesù,
ci sarà coazione a ripetere i segni della morte.
Gesù non chiede per incontrarlo
di togliere prima il male,
ma Gesù
prima incontra,
poi accompagna,
e
poi,
le cose cambiano….
Se qualche volta Matteo, che di tuo sai scrivere cose molto belle, cercassi di fare risaltare quello che ti unisce agli altri, piuttosto che rimarcare le differenze, allora crederei veramente che sei un Cristiano Convertito!
I convertiti però sono così. vedi i born again americani, battaglieri.
Cara Elsa,
sai quando sarò giunto veramente a conversione ?
Il giorno della mia morte.
Da ragazzo ero spaventato,
del non essere un cristiano come veniva richiesto dalle leggi,
dalle regole,
ero terrorizzato dalle punizioni divine.
Mi guardo indietro,
e vedo un lento cambiamento,
forte,
ma non è verso quella perfezione
che immaginavo da ragazzo.
Da ragazzo
avevo recepito dai figli della guerra mondiale,
una griglia di giudizio,
che vedeva
il padreterno
come un giudice,
padrone,
un dio terrificante.
Per me,
la morte di Gesù,
rendeva l’uomo impossibile
da avvicinare al Padre,
vedevo che i peccati non se ne andavano mai.
Soprattutto
quando da ragazzi,
peccato significava solo toccarsi il pene.
Tutta la spiritualitualità
era sempre sulla castità,
sulla messa come obbligo,
…
mah!!!!
nessuno a qui tempi parlava di relativismo,
ma si parlava tantissimo
contro il sesso,
contro i giovani,
contro le donne che incominciavano ad andare a lavorare,
contro le donne che incominciavano a vestire come gli uomini,
contro i capelloni,
era in voga il contra-secolarismo,
ma era sempre forte il contra-comunismo.
Questa però Matteo è solo la sua esperienza, deve anche capire che chi come me (nonna a parte) è cresciuto all’acr magari fa fatica a capire il motivo di tutto questo astio.
il buffo è che invece mi capita di trovare ragazzi più giovani di me delusi dal troppo pace e amore della Chiesa che per convertirsi vogliono un Dio padrone.
mah..
Cara Elsa,
ho vissuto troppe paure da ragazzo e da giovincello,
paure che non si cancellano,
paure costruite dalla gente che mi circondava.
Purtroppo,
cara Elsa,
ora mentre invecchio,
non permetto più,
che i fantasmi di vecchie e orribili paure,
facciano soffrire altre persone,
altri giovani.
Quanto soffro,
quando vedo vecchi,
70enni,
sclerotizzati
nelle loro paure
costruite addosso dalla società.
Il dolore vissuto
non mi permette di dimenticare,
come un ebreo che non dimentica il campo di concentramento.
Tenga conto che la maggior parte dei tradizionalisti non sono 70enni ma più spesso 30enni, spesso è una reazione generazionale, i padri inneggiavano alla libertà e loro rivendicano le regole.
Scusa Sara,
ma io non scrivevo affatto di tradizionalisti.
Mi sembra di intuire che due sono le cose urgenti nell’agenda di Papa Franscesco: la colleggialità e il dialogo per l’unità dei cristiano…nonché una revisione delllo ior la famigerata banca…
Un lavoro lungo, impegnativo….pieno di insidie, trabocchetti…ma io credo che attorno a lui si coalizzarà la parte buona della curia.
Dobbiamo attendere…
Vedi Sara,
io pur essendo in parrocchia,
sono impegnato soprattutto fuori.
Nel mondo della gente normale.
Quella che non si mette particolari etichette religiose.
Sono tantissime le persone che non capiscono la Chiesa della dottrina,
ma sono affamate….
Peccato che non può capirmi.
Io non ho astio,
ma faccio quello che prosaicamente fa ogni genitore.
Non voglio che i miei figli soffrano quello che ho sofferto io.
Io,
nel mondo,
trovo tante persone ferite.
Che hanno bisogno di Gesù.
Hanno bisogno di un Gesù,
che non afferma:
“se non ti confessi, non ti avvicinare”
(il messaggio che è passato alla grande, dove gli autodase si sono risolti a cercare un proprio rapporto senza passare dai preti…)
La realtà di avvicinamento, nei vangeli,
tra Gesù e qualsiasi persona
avviene
ogni volta in modo diverso.
Non esiste ASSOLUTAMENTE nei vangeli
uno schema di riferimento rituale.
Qualcuno confessa e afferma il cambiamento, Matteo,
qualcuno viene avvicinato, ma non gli viene domandato nulla,
riceve un perdono assolutamente gratuito, non richiesto,
e così via…..
In Gesù non c’è MAI una linea precisa di conversione altrui.
La costante,
è Gesù,
che cammina,
sta per strada,
incontra,
non disdegna nessuno,
ha compassione,
ha misericordia,
insegna.
Ma
i Vangeli ci raccontano soltanto qualcuno dei momenti di incontro personale,
e nella maggioranza assoluta dei casi,
non sappiamo nulla di cosa è accaduto a colui che è stato guarito, ascoltato, amato
da Gesù.
La gente
ha bisogno di Gesù che passi per le loro strade,
che parli a ciascuno di loro,
parole semplici,
comprensibili…
Il demonio è il padre della disperazione,
del pessimismo,
Io mi ritrovo pienamente,
nella riflessione che Bergoglio afferma sul Demonio.
Chiunque conosce la vita di Ignazio,
la sua spiritualità,
quanto afferma su “consolazione” e “desolazione”
comprende benissimo le parole di Bergoglio sul demonio,
e
quanto sono terribilmente vere.
La modalità di espressione di Bergoglio sul demonio,
è
il più sano che si potesse fare.
Le persone, i giovani,
sentono il bisogno di un NUOVO annuncio di Gesù,
non sentono il bisogno di paletti, regole, leggi.
Quelli che hanno bisogno di paletti,
quelli che chiedono paletti e leggi,
sono quelli che rimangono incapaci di crescere,
e non vogliono far crescere nemmeno gli altri.
Rivolto ai cardinali ha detto: ”Se non confessiamo Gesù Cristo, diventeremo una Ong assistenziale, ma non la Chiesa, Sposa del Signore” .
Questa frase lascia ben sperare.
Ciao, Clodine, bentornata nel blog. Vedo che stai partecipando alla grande.
Vorrei tornare sull’incontro tra papa Francesco e Benedetto XVI. Tutti si stanno chiedendo cosa ci fosse nelle buste che papa Ratzinger ha consegnato a papa Bergoglio. Mi auguro che ci fossero anche gli appunti dell’enciclica sulla fede, e spero tanto di vedrla presto pubblicata.
Una delle più sottili
astuzie del Demonio è quella di cercare di toglierci, prima di tutto, la Speranza (non è per tornare sull’argomento del Diavolo, solo per ribadire il concetto).
Una persona “disperata” è infatti una persona colpita da di-speranza, cioè priva della Speranza.
Non è necessario ricorrere al Foscolo (anche la speme, ultima Dea, fugge i Sepolcri) per dire che, alche dal punto di vista antropologico, un essere umano non può vivere senza Speranza.
A maggior ragione un cattolico (credente – cristiano – cattolico) “non può vivere senza Speranza”, che, oltre ad essere una delle virtù più ricercate, è (assieme alla Fede e alla Carità) la sostanza stessa del cristianesimo.
Diceva uno dei miei insegnanti (un prete che la sapeva lunga): “ma siete proprio sicuri che in Paradiso ci sia “solo” la Carità? Siete proprio sicuri che in Paradiso non esistano più la Fede e la Speranza? Io non ne sono tanto sicuro: certo, in Paradiso prevale la Carità, però…
Cara Antonella,è vero, partecipo, a volte con più passione ma …è dura! Ci sono momenti in cui …devi credermi…mi prende male, mi deprimo; sapere fin dall’inizio di ogni intervento, ogni parola che uscirà dai polpastrelli verrà analizzata, spesso manipolata, e non raramente mortificata, tacciata di presunzione umiliata, te lo dico amica mia: fa molto male. Ho imparato a perdonare e non prendermala più di tanto ma al fondo …resta l’amaro…un senso di frustrazione non per l’offesa verso la mia persona , che è di poco conto, ma verso la fatica e il duro lavoro di anni ed anni di ricerca, comparazione dei testi, convegni, sacrifici affinché quel mandato di catechizzare e istruire chi è nell’errore conferitomi dal Vescovo in Vicariato molti anni fa e rinnovato a scadenza annua sul quale feccio solenne giuramento, viene calpestato, irriso, denigrato senza rispetto ! Quando mi trovo a confrontarmi con persone che avverto “distanti” da quella che è oggetivamente la Dottrina della Chiesa, quando vengo sputata, calpestata nell’onore per ciò che dico, derisa, allora ricorro alla pericope consolatrice: ” nessun profeta e ben accetto nella sua patria”. Eppre a volte non basta a quietare lo scoramento e penso:” ma chi me lo fa fare a prendermi tanta pena .. . sono veramente una folle, non bastano i problemi quotidiani?!” Ma si, in fondo è vero, l’amore per il Signore rende folli.
Ieri i due pontefici si sono incontrati: 45 minuti di colloquio. Non è trapelato nulla, ma credo che Benedetto abbia dato delle direttive o suggerito una corsia preferenziale anche in merito a quei documenti ecc….sicuramente avrà cinsegnato gli appunti…raccolti da Bergoglio che fungeranno da conovaccio, da trama ad una enciclica che credo non tarderà
buona domenica delle Palme Antonella…ciao!
Sa che c’è Matteo? lei denuncia spesso il pessimismo ma non è che mi pare molto felice e ottimista.
Per il resto le vie del Signore sono infinite e ognuno le percorre come può, non condivido la sua idea che una Chiesa deistituzionalizzata sia più libera, guardi i grillini, via i partiti, via le mediazioni e si finisce schiavi del capo.
Così è (se vi pare).
E le cito una frase di Lacordaire riportata da Todorov in un libro sulla democrazia uscito da poco: “Fra il forte e il debole, è la libertà che opprime e la legge che affranca”
Buona domenica.
Dai Clodine, non desistere! Le nostre discussioni hanno bisogno dei tuoi interventi, sempre pertinenti e approfonditi.
Buona domenica delle Palme e buona Settimana Santa a tutti.
Matteo caro,
negli ultimi giorni – sin da quando abbiamo avuto la grazia di avere papa Francesco – stai esprimendo, virgola per virgola, quello che è anche il mio sentire. Ciò non toglie che io continui a rispettare le opinioni altrui anche se esse mi paiono lontanissime da quello che il messaggio di papa Francesco vuole veicolare.
C’è chi crede di essere bollato come “geloso”e invece non è così: non siete gelosi, avete capito benissimo chi è papa Francesco, qual è il suo messaggio e la sua maniera di essere pastore, ed è questo che vi fa paura, che vi smontino tutte quelle belle impalcature-strutture-ponteggi dorati e lussuosi che fanno da contorno (con grande incoerenza) ad un parlare di povertà, amore, condivisione.
In quanto poi ad aspettare come questo papa voglia ribadire le verità sempiterne della religione cristiano-cattolica, allora non avete ancora compreso che papa Francesco le sta confermando, ribadendo, reiterando ad ogni parola che pronuncia, in ogni gesto, in ogni pensiero, e perfino con i suoi silenzi.
Quello che non è ancora chiaro è che la continuità tra Benedetto e Francesco è palese: entrambi hanno pronunciato le stesse parole (speranza= Benedetto in Africa – Francesco oggi), espresso gli stessi concetti. Uno lo ha fatto sotto paramenti sacri dorati, -peraltro non scelti da lui-, e l’altro lo sta facendo sin dalla sua elezione in maniera più semplice e diretta, magari senza la distrazione – che annoia le masse – dello sfarzo. E non è forse questo che compete ad un papa? parlare al suo gregge nella maniera più comprensibile possibile? avvicinarsi a chi soffre? a chi ha fame di Dio? ……e, francamente, non credo che serva il lusso, la bellezza e quant’altro per predicare la speranza e l’amore e far comprendere il messaggio cristiano.(A questo proposito mi tornano in mente le immagini dei missionari che operano, spesso, in grande povertà. O le foto di papa GPII sui monti Tatra, che celebra Messa su una barca rovesciata… e potrei continuare ma credo che il concetto sia chiaro.).
Il concetto di bellezza, nel senso più profondo e puro della parola, può essere assorbito da chiunque, a patto, però, che i suoi bisogni primari siano stati soddisfatti, e tra questi sicuramente le risposte del messaggio di Cristo. Forse, è questa la maniera di intendere questo pontificato, non lo so. So soltanto che la “gente” – la moltitudine – parla e sorride a questo pastore, ai suoi metodi, al suo pensiero. Lo comprende, se ne sente fratello, amico. Papa Francesco ha operato nelle periferie di Buenos Aires con grande profitto spirituale, che dite? glielo diamo un po’ di credito? magari riesce a dimezzare i divorzi, ad avvicinare i giovani alla Chiesa, a spiegare cose che non sono poi così difficili, a vedere seminari un po’ più frequentati, a far sentire tutti discepoli di Gesù?
Del resto, a pensarci bene, se non ci riesce lui con questi metodi “terra terra” ( ma di grande spessore psicologico,teologico ed educativo) la crisi della civiltà cristiana ha ben poche altre speranze di risoluzione, visto l’andazzo delle nostre società.
Spero perdonerete una battuta che mi venne spontanea al momento della proclamazione di papa Bergoglio: ” Wow! quasi quasi, c’è da crederci allo Spirito Santo! “. Non credo che cambierò opinione…………
Ciao Pri !! Bentornata….io…credo che a papa Bergoglio attende un compito enorme: la pulizia della curia, che è al più infimo ipogeo dai tempi dei Borgia.
Ci sono lobby molto forti, c’è un male endemico, motivo per il quale nelle sue omelie indugia e nomina lo spirito del male, perché ne sente il fiato sul collo
Dobbiamo pregare molto perché Gesù lo conservi in salute e la Madonna gli dia forza, una forza grande. Temo, e questo lo temo fortemente, che sarà una lotta impari….Una forza che finì per schiacciare quella roccia di spiritualità che è Ratzinger; sarà altrettanto dura per Bergoglio.
Ciao Clo! ben trovata…
concordo con te sui còmpiti immani che papa Francesco si troverà davanti e che papa Benedetto ha cercato al meglio di espletare, ma, la mia battuta alla elezione di papa Francesco andava molto più in là della sorpresa del nome, esprimeva, cioè, proprio lo stupore con cui il Signore, spesso, ci dà gli strumenti per aggiustare le derive che siamo così bravi a costruire. Questo è valido in tutti gli aspetti della vita, del Vaticano, della curia, della Fede.
La frase “Il sudario non ha tasche” mi fa pensare alla “Livella” di Totò, cioè mi parla con chiarezza delle priorità della vita, come alla maggioranza di coloro che non hanno studiato teologia ma che istintivamente sanno scegliere chi e cosa seguire attraverso l’innato senso di giustizia che esiste dentro il cuore.
Sono convinta che solo l’amore sia capace di smantellare la cattiveria che avvolge ormai il mondo. Solo un papa come Francesco può riuscire nelle lotte che tu definisci ìmpari ma che io ho fiducia che lui saprà affrontare e vincere, perchè per questo motivo è stato “inviato” così come lui è.
La via della povertà è l’ultimo baluardo che rimane alla Chiesa Cattolica per uscire dalle sabbie mobili. La questione è seria,e non è legata a questioni di lana caprina, alla gelosia per uno sterile spirito di conservazione -quella semmai è fedeltà alla tradizione ed è sacrosanto e dovere di ogni cattolico preservare- ma oggi, in questo momento storico è fondamentale, credo, ascoltare il messaggio veicolato da questo Pontefice. Un messaggio forte e chiaro un monito profetico come quello che giunse agli abitanti di Ninive a motivo della predicazione di Giona. Per questo dobbiamo fare attenzione ed ascoltare…e proprio come a Ninive dove tutti credettero, bandirono un digiuno, dal più grande al più piccolo si prostrarono davanti al tempio e cosparso il capo di cenere, vestiti di sacco, alzate le mani implorano pietà… così la Chiesa Cattolico e noi tutti a motivo degli scandali e intrighi causati da quel cancro che è il relativismo il quale, come per i vasi comunicanti ha invaso tutta l’europa, distrutto ogni anelito …Tutto il pontificato di Bergoglio sarà all’insegna della Conversione e di un ritorno al Vangelo, a Cristo e alla Madonna.
Ciao Fderico, scusami non avevo letto…ciao! Grazie per il conforto…ti abbraccio
Buona domenica delle Palme anche se è giunta alla fine ormai.
Ti abbraccio Pri…ciao!
Un abbraccio anche a te, Clo!
Sai? mi viene da pensare che con papa Francesco si cresce “abbassandosi”…..
Salve a tutti. Pur in ritardo buona Domenica delle Palme.
Questa mattina sono stato a Messa, sarà stata proprio una bella partita…
(anche se non ho capito chi giocava… però il tifo era forte con tutti quei cori da stadio e le mani alzate…).
Poi a pranzo si è parlato del giovane prete?!?! in jeans maglietta e cappellino con visiera e il giornale sotto al braccio che si presenta in Chiesa… e cosi abbigliato confessa… (però ha almeno l’educazione di togliersi il cappellino…).
E ci siamo detti: “Non ci lasceremo rubare la speranza che un giorno tutto questo finalmente cessi”.
PS: “Cessi” inteso come voce del verbo “cessare”… (nun zè pò mai sapè, gli equivoci a volte…).
Caro Ubi, anch’io sono stata a Messa stamattina nella chiesa delle suore. E’ durata due ore e mezza. C’erano tre celebranti e otto ministri con candele, turiboli e croce astile. Paramenti austeri, in accordo con i veli viola che coprivano, in segno di lutto, le immagini. Tutto iil rito è stato n latino e canto gregoriano; le suore formavano il coro (dietro la grata). La parte della processione con le palme e riti connessi è durata circa un’ora. La Messa, anch’essa tutta in latino con i diversi toni dell’epistola e del vangelo (tutto cantato in latino e gregoriano), col Confiteor anch’esso cantato, è durata più di un’ora … Mi rendo conto che solo quei pochissimi che oggi erano lì presenti hanno potuto vedere qualcosa di così solenne in tutta Italia, forse in tutta Europa … Alla fine certo ero stremata … ora è bello ricordare. Conclusione: l’importante è che ci sia la fede. Scusate la banalità di questa conclusione.
Mentre i tre frati (francescani) cantavano con voce austera il racconto del Vangelo secondo Matteo (in base al vecchio messale) mi è venuta in mente un’idea forse scontata o forse peregrina, che cioè quello fosse un vero e proprio “verbale” dei fatti accaduti, come le “passiones” dei martiri, quelli Scillitani, ad esempio.
“Passio”, parola quasi sconosciuta al latino classico.
Ma perché, caro Ubi, non viene una volta fin qui? Renderebbe meno sparuto il gruppo dei seguaci delle suore di stretta clausura, che oggi hanno accolto eccezionalmente nel chiostro la processione dei celebramti. Io non vado sempre, ma comunque ogni tanto … va bene, secondo me.
Cara Antonella, spesso vado in Basilica, a S.Maria Maggiore per la S.Messa solenne (pontificale), anche li si entra che è giorno, e si esce di notte [ un modo di dire per visualizzare la lunghezza del rito] trovo sia meraviglioso! pure in S. Cecilia in Trastevere, dalle Benedettine c’è lo stesso solenne rituale in latino, proprio come lo hai descritto tu, con proprietà di linguaggio e in modo mirabile. Io credo sia una grande ricchezza per la Chiesa, una ricchezza da custodire come un tesoro e preservare dal rischio di estinzione. Tuttavia non è la sola modalità da conservare né l’unica da assaporare perché la Chiesa, vedi Antonella, è come un puzzle: ogni pezzetto è necessario al corpo vivo di Cristo. Tante sono le anime e i volti che lo compongono e affinché tutti, ma proprio tutti possiamo essere edificati e trovare una sponda certa a seconda delle inclinazioni spirituali che il cammino verso la meta impone, accanto ai solenni pontificali, c’è la trappa, dove spesso vado, ed è altrettanto bello e di grande edificazione sentire la propria pochezza tra quelle nude pareti, giusto qualche piccolo affresco larvato. Starsene li, percepire il vuoto, il silenzio abissale che si crea attorno all’anima. Un tempo eterno, il tempo di Dio, scandito dalle salmodie dei frati…è un’esperienza che fa crescere molto nella fede.
Buona settimana santa a tutti.
..bacetto…
LA GIOIA
Ascolta, il rumore delle onde del mare
ed il canto notturno dei mille pensieri dell’umanità,
che riposa, dopo il traffico di questo giorno,
e di sera si incanta davanti al tramonto che il sole le dà.
Respira, e da un soffio di vento raccogli,
il profumo dei fiori che non hanno chiesto che un pò di umiltà
e se vuoi puoi cantare, e cantare che hai voglia di dare
e scoprire che ancora nascosta può esistere la felicità
Perché, lo vuoi, perché, tu puoi riconquistare un sorriso,
e puoi cantare e puoi gridare perché, ti han detto bugie,
ti han raccontato che l’hanno uccisa che han calpestato la gioia
perché, la gioia, perché, la gioia, perché, la gioia è con te.
E magari fosse un attimo vivilo ti prego
e magari a denti stretti non farla morire
anche immersa nel frastuono puoi farla sentire
hai bisogno di gioia come me … la,la,la,la
Ancora, È già tardi ma rimani ancora
a gustare ancora per poco quest’aria scoperta stasera
e domani ritorna, tra la gente che cerca e dispera
tu saprai che nascosta nel cuore può esister la felicità.
Ci sarebbe stato bene questo canto e sono certa che a Papa Francesco sarebbe proprio piaciuta.
Per quanto riguarda, invece, l’incontro di Papa Francesco e Papa emerito, bé … è un’idea bizzarra la mia, ma ho avuto la netta impressione che la Chiesa – in questo momento di difficoltà e per volere dello SpS – abbia bisogno di una duplice guida. Per questo momento alla guida servono Pietro (Papa Francesco) e Paolo (Papa emerito).
Impressione folle, vero?
Bella parole Marta, belle…Grazie!
Sai, sui due papi ho fatto la stessa identica riflessione tua in uno dei post precedenti….E’ proprio così.
Ti abbraccio cara Marta
Preghiamo gli uni per gli altri in questo tempo forte, ma soprattutto per la Chiesa.
6.30, suonano alla porta, guardo all’occhio magico, vedo una signora e un signore,
apro, “polizia”, mi dice la signora gentilmente.
Mi giro verso le scale, e vedo un battaglione in divisa.
Io,
sono in t-shirt e slip.
Pochi secondi per fare sintesi di una vita e capire dove ho sbagliato.
La signora della Polizia mi fa domande….
Cercano……
Io sento il bisogno di dire che a me, quelli che cercano appaiono tranquilli….
Così mi sono svegliato stamattina.
I poliziotti sono rimasti fino a poco fa.
In casa stiamo a discutere ancora.
Grazie Principessa,
perché hai ascoltato il mio cuore, i miei dolori, i miei entusiasmi.
Matteo quante volte ti ho detto che la roba che ti passo non la devi tenere in casa.
Spero non sia nulla di grave Matteo…
Ciao
Bentornata principessa che arrivi da lontano a sparigliare le zuffe del pianerottolo che a volte sembra un pollaio.
ahh…ho capito! Hai visto: scherzando scherzando con el.
Te’ possino !! A Matte’…ma certo che sei proprio na’ frana !!!
…volevo dire : con elsa lo scherzetto dello “sniff sniff” non era un’ idea tanto peregrina….ma guarda sto’ Matteo!
Speriamo che il resto della giornata prosegua meglio Matteo.
Un abbraccio.
quando ho scritto:
“In casa stiamo a discutere ancora.”
significava in famiglia,
non con la polizia.
Con la polizia non avevo nulla da discutere.
Se non
qualcuno di loro
è ritornato da me a chiedere altre informazioni.
Ho avuto una strana impressione…..
ma
sulla base di cosa si muovono ?
Mah !
Il loro lavoro è difficile,
comunque erano gentili.
……………… basta che non si trovino a “Genova”
Che casino,
rileggendo,
vedo che mancano i pezzi.
Ma già ho spiegato, senza vergognarmi,
che sono dislessico.
Quando ho scritto:
“I poliziotti sono rimasti fino a poco fa.”
intendevo nel palazzo,
erano andati ad un interno specifico,
(sotto il mio…..)
Purtroppo vado un po’ peggiorando,
così
potrete meglio vedere…
come sono fatto male….
Starò affacciato alla finestra di questo condominio,
fin quando mi sentirete ansimare,
con lettere ormai incomprensibili,
magari,
mentre l’alzeimer mi sta divorando….
Valà che stavolta ti è andata bene…
Qualcuno si è lasciato rubare la speranza che solo pochi anni fa gli ha fatto vendere molte copie del suo libro…
http://www.corriere.it/politica/13_marzo_25/magdi-cistiano-vado-chiesa_7fdf327c-9528-11e2-84c1-f94cc40dd56b.shtml
Con questo nuovo, tristissimo, colpo di teatro, spero che non ci siano dubbi che Magdi Cristiano non sia proprio un agnellino, ma somigli piuttosto al suo amico Lupi Maurizio, che mi sembra di riconoscere nella foto del battesimo.
Purtroppo, penso che sia la conferma di quanto sia stata strumentale e infelice la scelta di far battezzare questo signore dal Papa. E mi dispiace che Benedetto XVI si sia prestato a quella mossa imprudente, senza rendersi conto dei rischi che correva, allora come oggi.
Qualcuno si è lasciato rubare la speranza e qualcun altro ha perso un’occasione per mostrare carità nei confronti di un evidente travaglio.
E tu Mattlar sei un agnellino? A quali tuoi “amici” assomigli?
Carissimo,
quando vorrai, mi spiegherai dove sia il travaglio…
Dal sito del travagliato Magdi (fu Cristiano) Allam. Con molti omissis, riporto i passaggi più significativi di questa sofferenza interiore:
“La mia conversione al cattolicesimo, avvenuta per mano di Benedetto XVI nella notte della Veglia Pasquale il 22 marzo 2008, la considero conclusa ora in concomitanza con la fine del suo papato.
(…)
La Papalatria che ha infiammato l’euforia per Francesco I e ha rapidamente archiviato Benedetto XVI, è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso di un quadro complessivo di incertezze e dubbi sulla Chiesa
(…)
Se proprio Benedetto XVI denunciando la “dittatura del relativismo” mi aveva attratto e affascinato, la verità è che la Chiesa è fisiologicamente relativista.
(…)
Come conseguenza la Chiesa è fisiologicamente buonista, mettendo sullo stesso piano, se non addirittura anteponendo, il bene altrui rispetto al bene proprio, compromettendo dalla radice il concetto di bene comune.
(…)
Infine prendo atto che la Chiesa è fisiologicamente tentata dal male, inteso come violazione della morale pubblica, dal momento che impone dei comportamenti che sono in conflitto con la natura umana, quali il celibato sacerdotale, l’astensione dai rapporti sessuali al di fuori del matrimonio, l’indissolubilità del matrimonio, in aggiunta alla tentazione del denaro.
(…)
Ciò che più di ogni altro fattore mi ha allontanato dalla Chiesa è il relativismo religioso e in particolare la legittimazione dell’islam come vera religione, di Allah come vero Dio, di Maometto come vero profeta, del Corano come testo sacro, delle moschee come luogo di culto. E’ una autentica follia suicida il fatto che Giovanni Paolo II si spinse fino a baciare il Corano il 14 maggio 1999, che Benedetto XVI pose la mano sul Corano pregando in direzione della Mecca all’interno della Moschea Blu di Istanbul il 30 novembre 2006, mentre Francesco I ha esordito esaltando i musulmani che “che adorano Dio unico, vivente e misericordioso”.
(…)
Faccio questa scelta, nella sofferenza interiore e nella consapevolezza della disapprovazione che genererà nella patria del cattolicesimo, perché sento come imperativo il dovere morale di continuare ad essere coerente con me stesso e con gli altri nel nome del primato della verità e della libertà”.
Resta la mancanza di carità nei confronti di quello che, al di là delle parole (che magari esprimono uno sfogo), mi sembre inevitabilmente frutto di un travaglio interiore e di una decisione sofferta.
Non hai risposto alla domanda: a quali amici tuoi assomigli tu?
Un travaglio di una settimana..
Infine prendo atto che la Chiesa è fisiologicamente tentata dal male, inteso come violazione della morale pubblica,
dal momento che impone dei comportamenti che sono in conflitto con la natura umana,
quali il celibato sacerdotale,
l’astensione dai rapporti sessuali al di fuori del matrimonio,
l’indissolubilità del matrimonio,
in aggiunta alla tentazione del denaro.
(Magdi Allam)
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Scusate,
ma chi è quel cretino che gli ha fatto la preparazione al Sacramento del Battesimo,
il piu’ importante e vero dei sacramenti ?
Ma se uno non sa i fondamentali della religione in cui entra,
come fa a farsi battezzare ?
Lo sanno anche gli asini che volano,
che nella Chiesa
non si fa sesso !!!!
Ma da quale pianeta Magdi veniva ?
Ormai,
l’impronta del Battesimo,
Magdi c’è l’ha a vita,
con il Battesimo è comunque diventuto Figlio di D-o,
in quanto figlio nel Figlio,
coerede di Gesù.
Vieni santo Sp., portati dietro tutti gli amici migliori,
e consolate Magdi.
Cara Clodine, ti dò pienamente ragione. Sono tante le ricchezze della Chiesa. Capiamole, e soprattutto accettiamole ….
La risposta di lupi è anche essa strumentale. “Papa Francesco da cardinale rimproverava i preti che non concedevano il battesimo a chi lo richiedeva perché considerato “irregolare”, non è proprio questo il caso, perché Papa Francesco parla dei genitori irregolari. Il caso specifico é quello di un tizio che – sponsorizzato politicamente e purtroppo forse a sua volta ri- usato da una parte promotrice del clero – si è servita di un sacramento per lanciare un chiaro messaggio di potenza verso l’islam. Non credo che sia stato lo spirito del battesimo ad avere infuso in allam quel senso di pace e pacificazione che ha sempre dimostrato nei suoi interventi, sempre pubblici di amore verso il prossimo.
Lupi e l’on. Fisichella sono due tifosi che scambiano la politica con la fede e la fede con la politica.
Non so, fosse così avrebbe fatto un discorso come Discepolo, sul politicamente scorretto e quanto è difficile essere un convertito ecc. ecc. invece ha preso le distanze dal gesto e fatto notare che non si può essere cristiani per essere contro qualche cosa.
Per me è stato onesto (con tutti i suoi limiti chiaro).
Cari mattlar e Sara,
oggi ho approfondito abbastanza,
forse come tutti noi.
L’unica conferma la trovo in una sintesi:
SQUALLIDO.
Ma sono certo che il Signore continuerà a stare vicino a Magdi,
come ha fatto con me, nei vari giorni difficili della vita.
Mattlar,
può sembrare strano, ma un cattolico deve fare politica con coerenza, promuovendo principi e valori del cattolicesimo.
L’acredine contro Lupi e Mons. Fisichella non ha senso. La loro visione della politica come occasione per una testimonianza cristiana è assolutamente coerente con il cattolicesimo. La visione di altri, afasici e succubi di una cultura laicista e anticlericale, lo è molto meno.
La risposta di Lupi non è affatto “strumentale”, prova piuttosto a pensare se non è il tuo pregiudizio a farti propendere per un’interpretazione di questo tipo.