“Ma dove sono i veggenti che ci dicono oggi la lettera che la Madonna ci manderà alle quattro del pomeriggio? E vivono di questo. Ma questa non è identità cristiana. L’ultima parola di Dio si chiama Gesù e niente di più”: così il Papa ieri mattina nell’omelia al Santa Marta. Vedi qui un mio pomposo commento pubblicato oggi dal Corsera.
Francesco non crede alla messaggistica dei veggenti
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Io sono stato a Medjugorje è ho incontrato Vicka. L’ho fatto turandomi il naso e se avessi potuto mi sarei turato pure le orecchie per non sentirla parlare. Ma volevo capire.
Francesco ha ragione. Io ho un ricordo inquietante di quell’incontro e in generale dell’atmosfera surreale che ho respirato. Sconsiglio di andarci.
Tempo fa lessi un articolo sulla religiosità delle persone, che è comunque segno della ricerca di Dio. Alcuni si scandalizzano per le novene, i digiuni e le pratiche devozionali che da secoli appartengono alla tradizione della Chiesa, altri si stupiscono per la partecipazione di massa a messe di guarigione o in luoghi di presunte apparizioni, come Medjugorje.
Credo che prima di tutto ci debba essere rispetto per la ricerca di Dio e per il cammino spirituale di ciascuno, sempre.
A Medjugorje non ci sono solo le apparizioni, ma preghiere, rosari, via crucis, messe, confessioni. Nessuna di queste cose è “inquietante”, ma anzi a me sembrano “salutari” per la fede di chi si voglia rendere pellegrino ad Christum per Mariam.
Hai ragione ho visto gente pregare con intensità in chiesa.
Ma l’atmosfera è surreale non tanto dentro al santuario ma fuori, su quei monti per me è inquietante.
Cristi che grondano acqua, monti che confondono e la gente si perde o smarrisce oggetti personali (spariscono guanti, sciarpe…), strani personaggi che appaiono all’improvviso… non so guarda. La mia esperienza mi ha ricordato l’atmosfera del Mestro e Mergherita. Io poi ho una mia personale sensibilità con ciò che non si vede e purtroppo ho percepito qualcosa di non buono. Vicka poi mi ha profondamente deluso e il dubbio che ci sia dietro una truffa mi è venuto eccome.
Sia io, sia le persone con me per alcuni giorni non siamo stati bene dopo il rientro. Eravamo turbati nell’anima e non sereni.
Non lo so, non sono mai stata a Medjugorie. Nello specifico mi rimetto alla decisione della Santa Chiesa e quanto disporrà in merito sarà frutto di studio e discernimento …spero….
Ma una cosa è certa: Ad Jesum per Mariam . Quel “non hanno più vino” segnò una svolta nella missione del Cristo che da quel momento in avanti “diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui”.
Da Fatima ad Akita la Regina Mundi continua a rilanciare l’invito: “fate quello che vi dirà”. C’è da chiedersi se veramente la Chiesa ascolta. Sappiamo che Fatima resta una pagina incompiuta. Ci si barrica dietro l’alibi della “rivelazione privata”, ma quella di Suor Lucia non era affatto “privata”, tutt’altro, il popolo di Dio aveva il diritto di sapere ciò che venne taciuto sulla Chiesa, l’apostasia, la perdita del dogma della fede e le tragiche derive cui l’umanità sembra ormai destinata…il dubbio ,l’incredulità nella fede è un ostacolo, anzi, un cancro.
Io non sono mai andato, ma molti amici e familiari sì e la loro testimonianza è stata “luminosa”. Anche di fronte a situazioni antipatiche (a uno è “sparito” il portafogli, un altro ha avuto fastidiosi problemi intestinali, un altro ancora non riusciva a telefonare a casa…) che possono capitare in tutti i viaggi, sono tornati tutti con la serenità nel cuore (mia madre mi ha detto: si stava proprio bene), il ricordo di un’esperienza straordinaria e bella, il desiderio di tornare.
Certi turbamenti andrebbero indagati meglio, perché potrebbero avere altre ragioni.
Povera la mia mamma… era turbata pure lei, cosa avrà mai combinato la mia povera mamma per essere turbata da Medjugorje??? :))))))
Forse ha solo guardato le cose con attenzione invece di abboccare all’esca!
Le dirò di indagare sui su qualche brutto peccato che deve aver commesso! :)))
Quindi, petrus, chi non la pensa come te è fondamentalista e “boccalone”.
Non è un punto di partenza promettente.
Io non alludevo a peccati gravi, ma magari a qualche pregiudizio iniziale. I miei amici sono andati spinti dalla fede, tu sembri essere andato solo per curiosità. Comunque il turbamento a volte è un buon segno: può essere l’inizio di una conversione o di una vocazione.
La Beata Vergine Maria (a proposito di Medjugorje) non aveva peccati sulla coscienza, ma fu “turbata” alle parole dell’angelo Gabriele.
In certi casi è ragionevole essere turbati.
Resto convinto che alcuni aspetti di quel posto non mi hanno convinto e sono certo che se ascoltasi Vicka tu stesso rimarresti perplesso…
La seconda parte della tua riflessione è interessante. Ci rifletterò.
Che, come scrive Luigi Accattoli, anche nel caso di Fatima e Lourdes nessun fedele sia tenuto a credere alle rivelazioni è cosa nota. Io ho sempre trovato una certa contraddizione logica in questa posizione della Chiesa perché, come giustamente scrive Leo, è veramente arduo definirle rivelazioni private, nel momento in cui i veggenti sono invitati da Maria stessa a comunicarle.
Mando un saluto a tutti i frequentatori del blog, e chiedo una preghiera per la mia famiglia. Da qualche mese siamo stati travolti da un grave problema medico. Vi chiedo una preghiera non tanto per una guarigione, quanto perché la mia famiglia non esca distrutta nei suoi rapporti interni da una situazione molto faticosa che ci sta logorando tutti. Grazie!
Caro Luigichenonleggi, non direi che il tuo articolo sia pomposo. Quel che contiene mi sembra corretto: farei solo notare che se la posizione di Bergoglio è in questo caso simile nella sostanza a quella di Ratzinger, l’estemporaneità e la volgarità del mondo in cui l’ha espressa sono tutte sue.
Ciao Rosa
Cara Rosa,
avevo appena scritto che qui ci mancavano i tuoi interventi.
Mi spiace sapere che la tua famiglia sta attraversando momenti tanto difficili.
Vi sono vicino con la preghiera.
Coraggio Rosa, non ti conosco ma il bello di essere cristiani è che possiamo pregare l’uno per l’altro senza conoscerci uniti in Cristo.
Nulla è per caso e tutto trova un senso nella nostra fede.
A Lourdes ho provato una grande pace e tranquillità. Spero che tu possa ritrovare presto la stessa tranquillità e pace.
Preghiera a Maria che scioglie i nodi
Vergine Maria, Madre che non hai mai abbandonato un figliolo che grida aiuto,
Madre le cui mani lavorano senza sosta per i tuoi figli tanto amati,
perchè sono spinte dall’amore divino e dall’infinita misericordia che esce dal tuo cuore,
volgi verso di me il tuo sguardo pieno di compassione,
guarda il cumulo di ‘nodi’ che soffocano la mia vita.
Tu conosci la mia disperazione e il mio dolore.
Sai quanto mi paralizzano questi nodi e li ripongo tutti nelle tue mani.
Nessuno, neanche il demonio, può sottrarmi dal tuo aiuto misericordioso.
Nelle tue mani non c’è un nodo che non sia sciolto.
Vergine madre, con la grazia e il tuo potere d’intercessione presso tuo Figlio Gesù, mio Salvatore, ricevi oggi questo ‘nodo’ (nominarlo se possibile).
Per la gloria di Dio ti chiedo di scioglierlo e di scioglierlo per sempre.
Spero in te.
Sei l’unica consolatrice che il Padre mi ha dato.
Sei la fortezza delle mie deboli forze, la ricchezza delle mie miserie,
la liberazione da tutto ciò che m’impedisce di essere con Cristo.
Accogli la mia richiesta.
Preservami, guidami, proteggimi.
Sii il mio rifugio.
Maria, che sciogli i nodi, prega per me.
Cara Rosa..credo molto nella potenza della preghiera, da parte mia ti assicuro un posto veramente speciale !
Mi piace quel “Leo”, alcuni mi ci chiamano abitualmente, ma sentirmelo dire per la prima volta sul blog mi ha fatto un certo effetto, gradevole ovviamente…
Condivido Franti…
Ciao Rosa , un grande abbraccio e un ricordo nella Preghiera.
Un fraterno abbraccio a Rosa.
Il richiamo del Papa magari farà correggere il tiro a qualche veggente o uomo di chiesa o testimonial televisivo che ha contruito su Medjugorie la sua fama e fortuna.
La fede della gente no non credo la scalfirà.
Sono daccordo con Claudia la vera fede conduce a Cristo, anche se tramite la Madonna. Ogni percorso di fede dovrebbe fare altrettanto. Se quelli che seguono questa madonna lo fanno per un fideismo o una religiosità naturale verso una sorta di dea che li protegge dai pericoli e gli fa i miracoli questo non è il cristianesimo.
Non mi sembra che il Papa abbia detto niente di che ma capisco che colpisca.
ciao Rosa ti abbraccio e ti assicuro le mie preghiere
Un abbraccio Rosa e bentornata.
Un abbraccio a Rosa. Non sono mai stata a Medjugorie, ma molte volte a Luordes. E devo dire che, nonostante lo scetticismo iniziale, sono tornata contenta ed edificata.
I mie nonni andavano ogni anno a Lourdes e Loreto con l’Unitalsi come aiuto.
Tra questo e i problemi di mio fratello credo di aver avuto, arrivata all’adolescenza, un certo rigetto, forse così ho preso il vizio di voler razionalizzare e spiegare il mondo.
Io sono andata a Lourdes e ne ho un bel ricordo.
Una mia amica disse: vogliamo i miracoli e non ci accorgiamo che il miracolo è qui sotto i nostri occhi. Tutta questa gente che accorre qui, è già un miracolo in sé.
E comunque quel che accade da tanti anni a Medjugorje non mi convince affatto.
Non credo che la Madonna appaia puntualmente a quelle veggenti. Non ci credo proprio. Quindi approvo la posizione del Papa e le sue parole in merito alle apparizioni.
La vera fede non ha bisogno di simili segni grandiosi.
A volte bastano piccole cose per farci presente il miracolo. Solo che non siamo capaci di ” vedere” il miracolo.
Piena fiducia nella Chiesa, comunque e sempre.Punto.
Che ne pensiamo noi al riguardo è al livello di chiacchiera da bar.
( Che cosa ci sia di eclatante in quanto detto da Bergoglio al riguardo della “mania del veggente”- che è cosa diversa ma inscindibile dalle apparizioni riconosciute o no che siano- non saprei. E’ la posizione stra ufficiale e tradizionale della Chiesa. Che poi ogni papa la esprima a modo suo, è ovvio.Ma la sostanza non cambia. Ciò nonostante la manìa dilaga, e non da adesso.Cosa significativa: tutti gli ultimi papi, compresi i piu’ apertamente diffidenti e distaccati al riguardo, Benedetto e Francesco, ma ricordiamo pure Giovanni 23 , sono assolutamente mariani . Voglio dire che si puo’ vivere secondo l’ ad Jesum per Mariam senza che questo implichi la “fede” nelle rivelazioni. Che, quelle riconosciute comprese, non aggiungono nè tolgono un cappero alla rivelazione completa.
Altra cosa significativa e illuminante sulla natura della manìa: anche nel caso, particolarissimo, di GPII e del “disvelamento ” del cd terzo mistero di Fatima, non si era ancora spenta l’eco della sua parola, che iniziavano a circolare i retrosegreti presunti e le retostorie non dette, che sono giunte, ridicolmente ingigantite, fino a qua. E’ stato svelato il terzo? Naaaaaaa, in realtà non era quello. O se era quello, ce ne sta un quarto, ecc ecc ecc.
Manie.)
Piena fiducia nella Chiesa, comunque e sempre.Punto.
Concordo con Lorenzo che abbraccio.
Piena fiducia nella Chiesa e piena adesione a: ad Jesum per Mariam. (Rivelazioni di Medjugorie o NON rivelazioni).
Scusate per gli errori sui caratteri.
Quando ero piccola legavano in continuazione le apparizioni della Madonna con il monito ai peccatori e l’inferno per cui per me Maria era una figura orrorifica. Solo molto più tardi ho incominciato ad amarla, però le apparizioni e le visioni non le prendo proprio in considerazione.
Maria ci è di grande aiuto, carissima Picchio.
Un abbraccio.
Dall’articolo di Accattoli:
“Spesso, a Buenos Aires, devo screditarne molti – affermò in quel volume – perché i casi di falsi profeti sono molto più comuni e frequenti di quanto si possa immaginare”.
Da papa penso si trovi in una situazione ancor più difficile e pure imbarazzante se “ascolta bene” intorno, ma intorno intorno, senza andar troppo lontano ne troverà di “falsi profeti”…
(che poi alcuni li ha nominati lui, e a molti -errore orrore orrore- ha dato “libertà di parola”, a cui “altri” precedentemente avevano tolta…).
Si pronunci (in modo Definitorio), li screditi, senza farci perdere altro tempo appresso certe “teorie”… ;c’è altro da fare, altre urgenze su cui intervenire.
Vero Fabrizio, ciao!
Rosa, tutta la mia comprensione ed il mio affetto.
Forza e coraggio!
Scusate l’OT, ma “Maiora premunt”:
http://www.notizieprovita.it/notizie-dallitalia/comunicato-stampa-difendiamo-i-nostri-figli/
Penso che sia importante partecipare alla manifestazione del 20 giugno a Roma alle ore 15,30 a piazza San Giovanni. Il titolo della manifestazione è “Difendiamo i nostri figli”.
Si chiede la partecipazione delle famiglie, e molte potranno dare davvero splendide testimonianze.
Non si capisce in effetti per quale motivo un credente nella parola di Cristo, cosi come ci e’ pervenuta nei Vangeli, debba aver bisogno di un veggente per rinforzare la sua fede. La Chiesa pero’ farebbe bene a definire subito la propria posizione, anche solo per chiarezza nei confronti dei fedeli che vengono coinvolti in questi viaggi religiosi. Se Dio e’ onnipotente si puo’ benissimo pregarlo in ogni luogo.
Concordo con Antonella.
Finalmente un’iniziativa che mette al centro i nostri figli.
Giorgio, il fatto è che molti hanno bisogno di “spinte” di questo genere per vedere aumentata la loro fede. Molti vanno in questi luoghi per chiedere delle grazie, e anche se non le ricevono, sentono un benefico influsso.
Credo che in tutto ciò debba vedersi in atto quella forte componente psicologica di autosuggestione che fa parte dell’ essere umano.
non conosco il fenomeno, ma credo che la Chiesa non sconfessarà il parere del vescovo, che si è detto contrario al fenomeno, bollandolo come demoniaco. Il Vaticano ne prenderà possesso secondo me, forsa riaffermando che non consta il fenomeno soprannaturale, comunque togliendolo ai frati che lo gestiscono
Ci sono stato. Come sono stato a Lourdes. A Medjugorje sono andato in aprile, con un pellegrinaggio express. E sono salito sul Podbordo scalzo, aiutandomi con due bastoni. Ammetto di aver avuto una regressione infantile della mia fede sperando di vedere il sole che ballava (ma è stato un breve sia pur intenso momento), cosa che invece è accaduta ai miei compagni di pellegrinaggio. Detto questo, però, non penso di essere tornato moralmente o spiritualmente impoverito da Medjugorje. Come non lo sono tornato da Lourdes, dove ho avuto la fortuna di andare l’11 febbraio e per questo l’ho trovata composta (mi dice un amico prete che in Agosto, invece, divenga una bolgia perché gente che non ha molto da fare piglia e va a Lourdes a fare turismo).
Posso dire che si tratta di un paese evidentemente povero (tra 10-20 anni invece diverrà come Lourdes o San Giovanni Rotondo), ma nel quale si sente la religiosità cattolica. Ho anche fatto due giorni di fila per confessarmi perché sarebbe stato davvero comico andare a Medjugorje e trovare chiuso come stava per succedermi a Lourdes (poi mi sono confessato nella spianata del Santuario, con un bravo prete rimediato in extremis).
Detto questo, capisco che Medjugorje può suscitare – e suscita – reazioni contrastanti, al punto che non è sbagliato affermare che qui in Italia la Chiesa e i fedeli sono divisi salomonicamente 50:50 tra quelli a favore e quelli contro.
La mia impressione è che ci sia molta faciloneria sia in quelli a favore che in quelli contro. Per quello che mi riguarda, caro Lorenzo Ciuffini, quando la Chiesa dirà la sua (e non può per ora essere una parola definitiva, lo sarà solo alla fine delle apparizioni), vedremo che pensarne. Per adesso siamo liberi di crederci o meno e questo non vuol dire far chiacchiere da bar. Per favore, non siamo più papisti del Papa.
Per quello che mi riguarda, la scelta sarà di proibire – eventualmente – incontri con i veggenti, ma Medjugorje sarà riconosciuto come luogo di preghiera come è successo a Heroldsbach (Germania) nel 1998. Non un Santuario ma quasi, e svincolato dalle apparizioni mariane.
Vi mando un caro saluto.
Preciso che il Santuario in questione era Lourdes, so bene che a Medjugorje non esiste alcun santuario (anche se un cartello all’inizio del paese parla – in inglese – di “Shrine of Medjugorje”, Santuario di Medjugorje)
Il giorno della beatificazione di rromero, proprio nel momento in cui veniva dichiarato beato e veniva svelato il suo ritratto si è verificato un fenomeno : un bellissimo alone solare, ci sono molte foto in giro. Anche a Fatima ( o era Lourdes ??) si è verificato probabilmente qualcosa di simile. Molti , quelli che hanno bisogno di segni, hanno gridato al miracolo.
non si tratta di essere piu’ papisti del papa, ma di essere realisti.
Certo che ciascuno pensa quel che cappero gli pare, il fatto è che questo , che interessa straordinariamente a me che lo dico, ha importanza zero per tutti gli altri. Così come la statistica del 50/50. Bene. Che è, un sondaggio? Si vince qualche cosa? Questa fissazione che è diventata parossistica del dire “mi piace” ,”non mi piace”, ci credo, non ci credo, tocca in tutto questo sdrucciolevolissimo terreno del miracolistico, apparizionoso,sensazionalistico, dei vertici grotteschi.Sempre stato così, peraltro.
Io dico: teniamoci a Gesù Cristo crocifisso e risorto, e diamogli una buona volta sta vita, che una ne abbiamo. Non ci basterà quella a cercare di fare quello per cui siamo stati guardati, scelti, mandati.
Liberi, ovvio, tutti di fare diversamente.
Per me, menomale che la Chiesa , non adesso, ma da SEMPRE, strafrena.
Certo che ci sia tanta gente che cerca miracoli è un bel problema… evidentemente errori ne sono stati fatti,
Perché non si è ascoltato di più il vescovo di Mostar e quello che più volte scrisse la conferenza episcopale della Jugoslavia sulla questione?
Invece Giovanni Paolo II si preoccupò di annientare la teologia della liberazione in sud America (che poteva essere utilissima se gestita bene), ma non di bloccare subito questo flusso pseudomariano. Anzi lui ci credeva!
La devozione vince sulla profezia. Almeno all’inizio poi quando Bergoglio dirà che non sussiste nulla di soprannaturale ci faremo due risate pensando alle cantonate prese da S. Giovanni Paolo II! :))))
“Se non fossi il Papa, sarei già a Medjugorje a confessare“.
Giovanni Paolo II
La ” tanta gente che cerca i miracoli” siamo noi, non i mitici ” altri”.
E non vedo che problema sia, visto che è una costante che si ripete da sempre e per sempre. Si vorrebbe dire che dovremmo essere un poco piu’ adulti nella fede? Ma è una boiata pazzesca, perché quando ti trovi nella pressura della sofferenza e dei casini forti, è solo naturale e umano cercarne ( di miracoli, dico). Anche se sai e capisci presto che , verosimilmente, non ne arriveranno. Ma questo è un altro paio di maniche.
Che siano ” stati fatti errori” su Medjugorie, come facciamo a dirlo?
Possiamo tutt’al più dire che sono o non sono state fatte cose che quadrano con quello che pensiamo noi: stop.
La Chiesa , intesa come Magistero e autorità in questo caso, è l’unica chiamata a pronunciarsi: e lo fa nei modi, nei tempi e con le modalità che sono sue proprie.Il fatto che questo o quel vescovo, questo o quel movimento, approvino o condannnino, è non solo scontato, ma necessario: solo così si può formare, procedendo per piombi successivi, un qualcosa che permetta di formulare un qualche ” giudizio” in merito: sempre che si decida di farlo. La storia della Chiesa è piena di smascheramenti clamorosi, ma anche di clamorose figuracce in senso opposto: si pensi all’infortunio in cui incappò il povero Padre Gemelli a riguardo di padre Pio, tanto per dirne una. Solo il tempo e le tonnellate di prudenza, e la pluralità di pareri discordi in seno alla Chiesa possono consentire di giungere a una conclusione di qualche tipo.
Per questo, ci andrei cautissimo a tirare in mezzo GPII e andarci giù per le trippe con lui : sia da parte di “chi crede” che di “chi non crede”.La frasetta citata, ad esempio,tirata spesso fuori- per un verso o per il suo esatto opposto, non importa- vuol dire un fico secco: Se non fossi il Papa sarei già a Medjugorie a confessare. Il fatto è che, essendo il Papa, e potendo abbondantemente fare ( come dimostrò su Fatima e il terzo segreto, dopo la cautelosissima “inerzia” dei predecessori) su Medjugorie non fece proprio nulla: ne’ in positivo , né in negativo. Punto.
Piano però con questo “per mariam…”! Stamattina verso le 11.30 sono capitato su Radio Maria è c’era un tal Tentori che teneva un discorso di”mariologia”… Pur con tutti i benefici del caso, (viva la mamma, per carità! E tutte le proiezioni psicologiche che innocentemente se ne fanno) era inquietante! Cioè più volte mi sono domandato se professassimo la medesima religione e soprattutto se ‘sto tizio avesse letto il vangelo. Affermazioni tutte ipotetiche, spesso distoniche o palesemente contrarie di basi scritturali, basate su convinzioni personali e opinioni date per assiomi (quanti “quindi” assertivi! Ribollivo nel non poter dire al brav’uomo ” ma che caspita stai dicendo?”) basate su apparizioni e su una concezione di Maria come una brava madre di inizio novecento nella pianura padana. Ogni tanto cose deliranti del tipo:” senza i messaggi di Fatima, si sarebbero privati i fedeli di contenuti teologici” e altre chicche tipo che Maria media tra uomo e Gesù e Gesù media a sua volta col padre e.. Insomma una trafila di intermediari che fa ricordare la piramide del sussidiario di scuola elementare servi-liberi-valvassini-valvassori-vassalli e re. Ma come fa una emittente che si dice religiosa a trasmettere una tale opinabilissima relazione? Ma pensano davvero di fare il bene della Chiesa e di piacere alla madre di Gesù, facendone un paganissimo semi dio? E al di là di quel che si blatera per radio, non sarebbe ora che la chiesa restituisse alla meravigliosa figura di Maria la sua dignità così come i vangeli ce l’hanno restituita, spogliandola dell’assurda magica regalità e divinizzazione latente in cui secoli di cattiva apologetica l’hanno subissata e piegata?
L’ emittente Radio Maria, arneb, si rivolge a milioni di persone che la trovano ultrameravigliosa e si convincono che ogni parola che esce di lì è giusta e vera.
Anche questa è catechizzazione. A modo suo.
Radio Maria, come tutte le radio, un bel clic. e te la spegni, se non ti va.
Il “tal Tentori”, ad essere precisi, era un prete, un religioso dei Servi di Maria: mariologo, e defunto da un anno o poco piu’. Nn che queste qualifiche esentino che le possiede dalla possibilità di dire cavolate king kong size: tuttavia non era l’ultimo dei bloggaroli compulsivi tipo me che si alza e dice la sua sull’argomento. E non mi risultano “procedimenti” a suo carico per aver contrabbandato teorie eretiche su Maria semidea….:)
Quanto al “non sarebbe ora che” su cui si interroga arneb, ci stanno due risposte possibili. La prima, comoda comoda, è che se uno , magari fottendosene della radio e del web, va a vedere quello che hanno detto gli ultimi papi , e il Concilio stesso, sulla madre di Cristo, la dignità della figura di Maria, al netto delle stratificazioni di ogni genere, risplende nitidissima: basta goderne.
La seconda, scomodissima però, è prenderla alla lettera e su se stessi , la domanda proposta, e dirsi che sì, sarebbe finalmente ora che quel pezzo di chiesa che sono io si decidesse a restituire alla figura di Maria la dignità che
le da il Vangelo.Unico modo:prendere quest’ultimo sul serio, compreso quel
” ecco tua madre” che , se sono chiamato a seguire CR, suona anche per me.
E lì sono cazzi, e mi perdoneranno le orsoline di una volta.
“Ecco tua madre” sì, Lorenzo.
Chi gliel’ ha mai tolta, però, la dignità a Maria?
Non è che gliela aumenti facendole dire quel che uno vuole che dica.
Le esagerazioni vanno in senso contrario.
Fra l’ altro, mi chiedo perché mai appaia sempre Maria un po’ dappertutto nel mondo, e mai appaia Gesù stesso o qualche santo canonizzato. Perché?
E noi teniamoci alla larga, dalle esagerazioni.
Di una parte e dell’altra.
La Chiesa mi pare che, almeno in questo tocco di vita di cui ho esperienza, in questo campo l’abbia sempre fatto e lo stia facendo.
Nelle apparizioni & miracoli, ad es, riconosce, quasi obtorto e anche obtortissimo collo, proprio solo quello che ” non puo’ fare a meno” di riconoscere, perché supera tutti i diffidentissimi filtri e meccanismi che lei stessa ha messo in piedi.
Lorenzo, ti ringrazio per i tuoi interventi ma mi pare tu stia andando un po’ troppo a testa bassa contro il bersaglio. Qua il discorso non è, a mio modo di vedere o tutto nero o tutto bianco, ma siamo ancora in una zona grigia.
Tanto per cominciare, Medjugorje è nella fase non constat de supernaturalitate, che è una situazione nella quale sostanzialmente siamo non in grado né di dire sì e né di dire no. Sennò si sarebbe usato il constat de non supernaturalitate, come a Heroldsbach, e la cosa sarebbe finita lì.
Poiché le apparizioni continuano, nessuno in questo momento può ancora dare un giudizio definitivo. Questo è lo stato dell’arte, per cui nessuno pecca se è a favore e nessuno pecca se è contro. Questo intendo dire dicendo che non dobbiamo essere più realisti del Papa. Grazie a Dio la Chiesa ci ha dato in questo settore la libertà di usare il nostro cervello.
Detto questo, il fatto che la Chiesa italiana e i fedeli siano divisi 50:50, non è una questione di bilanciamento o di “like” espressi su Facebook. Rappresenta la situazione ecclesiologica attuale. Ho scritto – e nessuno lo ha smentito – che a quanto pare le domande dei commissari si sarebbero concentrate più sulla vita dei veggenti veri o presunti tali, che non sulle apparizioni.
E’ naturale che la Chiesa abbia una giusta e doverosa prudenza, ma non abbiamo il diritto di anticipare le sue decisioni. Ripeto: in questo momento non c’è né tutto nero né tutto bianco, per cui è lecito andarci come non andarci, crederci come non crederci. Quando tutto questo sarà finito, tra anni e anni, avremo la decisione finale.
Certamente faccio osservare che in 34 lunghi anni c’è stata gente che ha cominciato a guarire da malattie non proprio allegre. Io stesso ho potuto intervistare Gigliola Candian, che non aveva mai praticato la religione cristiana e che, a 48 anni, è guarita dalla sclerosi multipla, crede, pratica e testimonia quello che le è successo lì. Dai frutti li riconoscerete, e va bene. Va anche bene che per adesso si sia prudenti come dev’essere: però davanti a casi del genere qualche domanda me la faccio. Lasciami il beneficio del dubbio, ecco tutto.
Ti lascio una provocazione e ti ringrazio ancora delle tue osservazioni: se si dovesse dire “no”, tu hai idea della guerra dei mondi che verrà fuori?
E intanto io vorrei che qualcuno mi dicesse perché sempre Maria e mai il Risorto o qualche santo tipo sant’ Antonio da Padova tanto venerato.
Padre Pio continua ad apparire. Almeno, c’è chi dice che gli sia apparso. Sant’Antonio avrebbe fatto qualche miracolo di recente. San Calogero di Naro fa le grazie a cantaro, San Calogero della Marina ne fa una ogni mattina. San Francesco di Vazzano perse la pazienza per una cocuzza. E così via. La storia della cucuzza piacerebbe a Luigi, secondo me, per i suoi spilli. Se volete però ve la racconto.
I miracoli d’ accordo, ma non appaiono i santi che li fanno.
Maria, invece, appare e non fa miracoli.
Non credo nelle apparizioni e poco nei miracoli.
Dite che sia grave?
Gesù pare abbia fatto qualche miracolo… nulla gli vieta di continuare.
Ma io non ho proprio nessun bersaglio, caro Tonizzo, se non l’eccessiva importanza che si riversa su questi aspetti: indipendentemente dalla loro approvazione da parte della Chiesa, o meno. Punto.
Certo che siamo liberi di usare il nostro cervello: sia sul prima, che sul durante che sul dopo. Ma anche sul fatto che esistano o no gli alieni, posso usare il mio cervello, e questo , personalmente, non mi cambia per nulla la vita. Che la Chiesa sia chiamata ad esprimersi sul “de supernaturalitate ” , menomale. Lasciamo che si esprima. Personalmente , del ” de supernaturalitate” o no, mi importa assai pochetto. Lourdes e Fatima sono “approvate”, ma da domani non lo fossero più, in che cambierebbe la sostanza del Cristianesimo? In nulla.
Con tutto l’affetto per entrambi i luoghi, e , immenso, per gli ammalati che ci vanno e per i loro cari, lo ripeto ancora una volta: se la risposta di Dio alla nostra sofferenza, che ci devasta senza sosta e senza posa per ogni dove, fossero questi luoghi, pur benedetti, di misteriosa guarigione, capirai che risposta!! saremmo fottuti. E io, personalmente, avrei smesso di credere da almeno ventiquattro anni.
Quanto alla Gigliola Candian, mi felicito con lei di tutto cuore, e le mando un abbraccio pieno di comprensione per tutto.
Quando ci sarà un “processo” isitituito secondo le norme previste dall’autorità ecclesiastica e questo processo porti a una concorde constatazione di guarigione inspiegabile per la Chiesa cattolica , allora si potrà dire che c’è stata “una guarigione dalla SM”.
Prima, scusate, no.
Petrus, solitamente i miracoli vengono attribuiti ai santi, considerati i mediatori fra gli uomini e Dio.
Anche su questo io ho qualche perplessità.
E recatosi nella sua patria, li istruiva nella loro Sinagoga. Pieni d’ammirazione, esclamavano: “Donde mai vengono a costui questa sapienza e questi miracoli? Non è egli forse il figlio del falegname? Sua madre non si chiama Maria, e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? Le sue sorelle non sono tutte fra noi? Di dove, dunque, vengono a costui tutte queste cose?”. Ed erano sconcertati sul suo conto. Ma Gesù disse loro: “Un profeta non è privo d’onore se non nella sua patria e nella sua casa”. Sicché a cagione della loro incredulità, non fece lì molti miracoli.
I santi nulla possono soli. Possono solo intercedere. Dio non ammette mediatori fra lui e gli uomini, perché Dio dimora dentro già in noi.
«Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me» (Ap 3,20).
Petrus, questo è scritto nei Vangeli, che si riferiscono a quei tempi.
Io faccio considerazioni sui tempi nostri, considerando il quadro complessivo di apparizioni e miracoli. Solo questo.
Fides scrive, 13 giugno 2015 @ 22:25
😀
Ciò che più mi spiace, in questo contesto, è osservare come sono proprio persone che frequentano la Chiesa che si definiscono “cattoliche” ad avere pochissima conoscenza delle Scritture, scarsa, se non totale assenza di comprensione circa le Verità Rivelate affidate al Magistero della Chiesa (dogmi di fede) per cui se un cristiano tentasse di negare una sola di quelle Verità cadrebbe automaticamente nell’eresia.
Ora, posso capire il razionalismo che anima certuni in questo mondo di ciechi , il rigetto non solo di ogni dogma, ma di qualunque cosa la propria “scatoletta cranica” non riesce a contenere, ma caspita, come si fa a mettere in dubbio lo straordinario mistero che circonda la Madonna di Guadalupe ad esempio, ma non il solo, o le sconvolgenti profezie di Caterina Emmerich ed ora comprendo quella rivelazione in cui la beata “Vidi una strana chiesa che veniva costruita contro ogni regola”…
Eppure, la stessa fisica quantistica, che spiegherebbe la vita dopo la morte e rivelerebbe ciò che i nostri poveri sensi non riescono a captare, asserisce che non esiste un solo collegamento tra corpo fisico e spirito che resti in superficie .
Se Per alcuni non esiste verità assoluta e definitiva, e tutto è oscurato dal dubbioin , perfino l’esistenza di Dio è il caso dire “miserere nobis”!
Come Fa osservare giustamente l’amico Petrus “Gesù pare abbia fatto qualche miracolo”. A me consta che disse anche :”in verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre. Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Gv 14-12,21)
E chi più di una Madre può chiedere al proprio figlio, e non essere prontamente esaudita…Per ciò io credo, perché la vera Carità tutto crede, tutto spera, tutto sopporta …e non verrà mai meno.
Cara Clodine,
mi piace e mi commuove la tua fede: una fede vera, profonda, appassionata.
Vorrei averla io, ma purtroppo non si può comandare a se stessi, non si può imporre alla propria mente di credere.
Credo in Dio Padre, credo in Gesù Cristo, credo nella sua parola, l’unica vera, sola parola che in tanti secoli mi sia stata consolante, mi abbia ferito e chiesto di cambiare me stesso.
Mi commuovono le folle che quotidianamente, da ogni angolo del mondo, si dirigono nei Santuari, salgono in ginocchio le scale sante, accendono ceri e implorano grazie. E penso a quel profondo e inestinguibile sentimento religioso che vive in ogni anima e che anche quando combattuto e perseguitato rinasce e rifiorisce per il bisogno intimo di ogni uomo si ricongiungersi con la propria natura soprannaturale: “voi siete dei”.
Ma non credo nelle apparizioni, che mi sembrano frutto dell’esasperazione di una religiosità popolare più vicina al sensazionalismo e al bisogno dello straordinario piuttosto che alla vera fede.
Io nei miracoli credo; ma i miracoli in cui credo sono l’ineffabilità della vita nel suo nascere, svilupparsi, crescere e nel suo spegnersi; nell’equilibrio della natura, nella magia del creato, dell’universo; nella bellezza dei fiori, nel vento che ti rinfresca, nel piccolo seme che diventa un gigantesco albero.
Credo nel miracolo dell’uomo, capace di comprendere le leggi che governano l’armonia dell’universo; della nostra natura capace di commuoversi davanti ad un quadro e a una scultura e ascoltando un canto gregoriano o a una fuga di Bach.
E ringrazio Dio di avermi fatto parte di questo suo grande disegno e progetto d’amore, che è più grande, immensamente più grande di quello che noi possiamo comprendere o solo intuire.
E gli chiedo perdono se la mia mente si rifiuta ostinatamente di andare oltre e credere a dogmi e verità cui la mia coscienza si rifiuta di aderire.
E chiedo perdono anche a te, se queste mie parole possono in qualche modo averti ferita o anche solo turbata.
Un abbraccio,
Fides.
Non credere ai “miracoli” intesi come interventi del soprannaturale nella nostra dimensione limita Dio. Dio è ovunque e quindi agisce anche qui tra noi. Agisce attraverso le persone che ci circondano, sia quelle che ci amano sia quelle che ci odiano. Non è già un miracolo riconoscere il bene anche in ciò che sembra solo male? La fede compie il miracolo di aprire al bene anche il male. E la forza di reggere a certe situazioni senza venir meno? Sopportare con pazienza e dignità la malattia di un amico o di un parente caro? Dare senso a ciò che non apparentemente non ne ha? Non sono tutti miracoli della nostra fede?
Non si tratta di vedere cose incredibili, soli che girano o eventi straordinari. Si tratta di vedere la vita con gli occhi della fede, una vita dove nulla è casuale e dove tutto trova un suo senso. Questi sono i veri miracoli della nostra fede, miracoli invisibili ai più ma fondamentali per la nostra vita.
Condivido in pieno, Petrus.
Lo avevo detto già.
Noi siamo soliti considerare miracoli solo gli eventi straordinari e non riusciamo a vederli nelle “piccole” cose.
Del resto Gesù stesso aveva detto: solo perché vedono i segni, credono.
Sottintendendo che la vera fede non ha bisogno di segni.
Concordo Marilisa
Apprezzo Fides le cose che hai scritto, comprendo il tuo punto di vista e lo condivido, in parte, come condivido quanto sostenuto da Petrus circa l’intervento del divino che irrompe nel quotidiano: meraviglia e stupore di fronte alla natura, compresa l’esperienza con cui ciascuno accede a strati profondi di contemplazione dinnanzi al miracolo della vita.
Ma esiste anche il “prodigio” , il “miracolo” con il quale Dio stesso comunica la Sua Alleanza prima, nell’A.T e poi con l’Incarnazione. I Vangeli sono punteggiati da una serie infinita di “segni” (miracoli) comprese ben tre Resurrezioni (Giaro, Naim, Betania) e solo a coloro che chiedono un segno “fuori contesto” , per tentare Dio o mettere alla prova le verità rivelate risponderà con quel ” segno di Giona” relativo alla propria Resurrezione.
Gli stessi Apostoli continuano a farne per mezzo della fede e Potenza del Cristo (Pietro gli disse: “Enea, Gesù Cristo ti guarisce; alzati e rifatti il letto”. E subito si alzò» (At 9,34; cfr. At 3,6)] …E’ sempre Gesù che salva, che opera.
Per ciò opere (miracoli) e predicazione, a mio avviso, formano un tutt’uno inestricabile con la Rivelazione. Certo, suscitano stupore i miracoli, c’è incredulità, ma il fine non è mai è “stupire” quanto stabilire un contatto , un collegamento con il Trascendente con la Potenza stessa di Dio , motivo per il quale di alcuni la scienza non potrà mai spiegare…
Io credo nei miracoli che continuano ad appartenere alla vita di fede della Chiesa e sorprende, questo si, che nelle quattro grandi costituzioni del Concilio Vaticano II il termine compaia soltanto due volte (cfr. Lumen gentium, 5; Dei Verbum, 4), inducendo qualcuno a pensare che si stia vivendo un’epoca di “crisi di confidenza” nei riguardi del miracolo. Per quanto mi riguarda, le affermazioni del C.V I (1870) mantengano ancor oggi la loro attualità: «Dio ha voluto che agli interiori aiuti dello Spirito Santo si accompagnassero anche prove esteriori della sua rivelazione: cioè fatti divini e in primo luogo i miracoli e le profezie che, manifestando in modo chiarissimo l’onnipotenza e la scienza infinita di Dio, sono segni certissimi della divina rivelazione adatti ad ogni intelligenza» (DH 3009).
“Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella. E beato è chiunque non sarà scandalizzato di me!”» (Lc 7,20-23).
Se ancora vale la Parola del Cristo , si spera ancora valga, coloro che credono saranno beati…una beatitudine del tutto inedita..
chiedo venia per la lunghezza…
“Ho una preghiera del cuore da farvi, cari amici. Quando parlate di
miracoli, quando parlate di attesa di miracoli, quando parlate di fiducia
nei miracoli, quando parlate di fede a proposito dei miracoli, fatelo
con cautela e attenzione. Smorzate l’entusiasmo e frenate le facili
parole…
«La fede può ottenere tutto». Certo.
Ma poi, se il miracolo non c’è, vuol dire che la colpa è la nostra che
non lo abbiamo «meritato» con la nostra fede. Così i fardelli da portare
diventano due: quello della malattia, e quello della mancata guarigione.
A dirla tutta, io non so nemmeno se certa fede ardente e appassionata
nella possibilità di una guarigione, diciamolo pure, disperata, una fede
che spacca il cuore e ti fa piangere tanto è forte, quella che si respira
in certe messe di guarigione, in certi pellegrinaggi, in certe preghiere,
ebbene io non so, lasciatemelo dire, se questa sia davvero fede in
Gesù Cristo o non sia umanissima, giustificata e amorevole superstizione,
o legittimo e sacrosanto desiderio di provarle tutte…
Io credo che la fede sia quella di chi continua a credere nonostante la
sua voce non venga ascoltata, magari proprio perché la sua voce non
viene ascoltata; di chi riesce lo stesso a buttarsi in braccio a Gesù, che
non lo guarisce e probabilmente non lo guarirà pur potendolo fare in
ogni istante, al Gesù dell’Orto e del Calvario, a Quello che ha pregato
e che, sul momento, non è stato liberato.
Il miracolo più grande, il vero miracolo, è questa fede.
Ed è questa che scioglie i cuori e che converte gli animi.
E in questo senso non siamo tanto noi che chiediamo il miracolo a
poterlo «strappare», ma è piuttosto chi vive sulla sua carne segnata la
prova e la passione unito a Gesù Cristo a diventare per noi segno vivo
della Sua presenza, miracolo autentico che può cambiare le nostre
vite…
I miracoli che cerchiamo con tanta ostinazione ci sovrabbondano
intorno quotidianamente e del tutto gratuitamente… ma abbiamo la
fede per accorgercene? “
Infatti, Cuffini, non è un caso se proprio Lui ,che fece miracoli per gli altri, non accettò la sfida di compiere miracoli per se stesso scendendo dalla croce e questo dovrebbe far riflettere sulla complessità del “miracolo” che la persona di fede non cerca mai con ostinazione.
Per contro, tuttavia, una fede nel Risorto privata di ogni legame con il Gesù storico che invece operò tanti e tali segni e prodigi da non poter essere contenuti nel libro [dice l’Apostolo Giovanni[ ,ebbene, io credo, non avrebbe senso, sarebbe una fede unilaterale, di chi sa che non sarà ascoltato…
La vera fede, almeno credo, inviti ad andare anche oltre un generico sentimento dettato unicamente dall’esperienza interiore o da stati d’animo per quanto appassionati…Vi è sempre una risposta da parte di Dio, sempre ci sarà un segno di ordine spirituale soprannaturale, fosse anche di carattere morale, un segno che non rivelerà tanto l’esistenza della Causa prima (Miracolo tangibile oggettivamente) ma bastarà a renderci certi che Dio-Padre ci ha segnati con il suo intervento speciale …questa è la vera fede: credere razionalmente nell’intervento soprannaturale di Dio sempre, al di la della questione della ri-conoscibilità tangibile del miracolo..
Un caro saluto
Credere razionalmente nell’intervento soprannaturale di Dio sempre?
Dipende da cosa vogliamo intendere per intervento soprannaturale.
Stiamo sotto una doccia quotidiana, personale e senza alcun clamore, in grado, se solo volessimo per davvero attivarla, di mandare all’aria non una, ma alcune migliaia di vite intere in una…Invece sembra che “il segno” da ricercare sia sempre un altro, di cui siamo avidissimi e mai sazi.
Abbiamo i sacramenti: ammesso che ci si creda, Dio in persona che ogni volta si china su di te , ti rialza e ti fa- letteralmente- nuovo; o Dio che fa di te una parte di lui, e viceversa , già da ora, nella eucarestia.
A confronto di questo,( ripeto: se ci si credesse veramente), la piu’ clamorosa delle guarigioni istantanee sbiadisce rapidamente.
ricordo che la Santa Sede già lo fece per i miracoli mariani di inizio ‘800(epoca napoleonica)