Francesco: la predica di un bambino in chiesa è più bella

Parabole di Papa Bergoglio 5. «Rimaniamo tranquilli, perché la predica di un bambino in chiesa è più bella di quella del prete, di quella del vescovo e di quella del Papa. Lascialo fare: lascialo fare, che è la voce dell’innocenza che ci fa bene a tutti»: così il Papa stamane durante l’omelia al Santa Marta, in risposta al pianto di un piccolo che aveva messo in agitazione la mamma.

8 Comments

  1. Luigi Accattoli

    I bambini vengano. Per l’interpretazione della parabola vedi Matteo 19: “In quel tempo, furono portati a Gesù dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano. Gesù però disse loro: lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli”.

    9 Giugno, 2016 - 22:01
  2. Luigi Accattoli

    Santità piccolina del negoziato. Il resoconto dell’omelia di stamane l’Osservatore Romano l’ha intitolato “La santità del negoziato”. Il Papa commentava le parole di Matteo 5: “Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione”. «Mi permetto – ha detto Francesco – di dirvi questa parola che sembra un po’ strana, è la santità piccolina del negoziato: non posso tutto, ma voglio fare tutto, ma mi metto d’accordo con te, almeno non ci insultiamo, non facciamo la guerra e viviamo tutti in pace».

    9 Giugno, 2016 - 22:10
  3. In effetti la presenza di un bambino in chiesa è sempre bella.
    In quanto al Vangelo di oggi, non è certo facile da spiegare.

    9 Giugno, 2016 - 22:32
  4. Lorenzo Cuffini

    Non è certo facile da spiegare.
    Ancora meno facile da capire.
    Appunto per questo, le parole di Bergoglio mi sembrano dare una buona indicazione, in un senso e nell’altro.
    Hanno un inconveniente solo, che puo’ renderle indigestissime: COINVOLGONO IN PRIMA PERSONA ME.
    Uiiiiiiiiiiii, che dolor……
    🙂

    10 Giugno, 2016 - 0:17
  5. roberto 55

    Il nostro padrone di casa mi perdonerà se, andando del tutto “fuori tema”, approfitto dell’aria più leggera e salubre del fine – settimana per proporre al “pianerottolo” un pensiero affettuoso per Silvio Berlusconi.
    Sissignori: ho detto proprio “Silvio Berlusconi”.
    Non sto, questa volta, affatto scherzando, e non ho, ovviamente, cambiato le mie opinioni su quest’uomo, la cui azione politica ha rappresentato, per me (e non solo per me), una delle peggiori iatture dell’Italia degli ultimi decenni: però, mi sembra giusto, al di là dell’avversione che si può provare verso le sue idee, sentirsi vicini e solidali con una persona di ormai quasi ottant’anni che sta, in queste settimane, accingendosi a combattere, con lo spirito entusiasta e la forza d’animo che, comunque, gli vanno riconosciute, la battaglia più importante della propria vita.
    Credo, amici, che su questo sentimento ci possiamo ritrovare e sentirci accomunati.

    Buona notte !

    Roberto Caligaris

    10 Giugno, 2016 - 23:18
  6. Fabrizio Scarpino

    Sottoscrivo punto per punto quanto espresso dall’amico Roberto alle 23.18 del 10 giugno.

    Confermando tutta la mia avversione politica verso il berlusconismo, all’uomo Berlusconi mando i miei auguri e sono solito rivolgergli un pensiero, tutte le sere in cui dal parcheggio della metropolitana milanese di Cascina Gobba (attaccato al San Raffaele) prendo la mia macchina per tornare a casa.

    11 Giugno, 2016 - 19:26

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