“Il Signore Gesù, nostra Pace (Ef 2,14), che risorgendo ha vinto il male e il peccato, stimoli in questa festa di Pasqua la nostra vicinanza alle vittime del terrorismo, forma cieca ed efferata di violenza che non cessa di spargere sangue innocente in diverse parti del mondo, come è avvenuto nei recenti attentati in Belgio, Turchia, Nigeria, Ciad, Camerun, Costa d’Avorio e Iraq”. Il Papa oggi sul mezzogiorno aveva appena nominato questi paesi dello strazio quando è giunta la notizia di un attentato in Pakistan: bambini e mamme, e molti cristiani tra le vittime. Nei commenti la reazione del padre Lombardi a questo nuovo massacro e altre parole dette dal Papa nel messaggio “Urbi et Orbi” e nell’omelia della Veglia.
Francesco: la Pasqua ci avvicini alle vittime del terrorismo
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Strage di Pasqua nel parco dei cristiani:
http://www.corriere.it/esteri/16_marzo_27/pakistan-kamikaze-un-parco-decine-morti-lahore-29bd623c-f430-11e5-b407-9f5ad35fe288.shtml
In un parco di Lahore, un kamikaze (o forse anche più di uno) si è fatto esplodere in un angolo riservato ai bambini. I morti sono almeno 69 e oltre 280 feriti, tra cui donne e bambini. Molti i cristiani.
Padre Lombardi: «La strage orribile di decine di innocenti nel parco di Lahore getta un’ombra di tristezza e di angoscia sulla festa di Pasqua. Ancora una volta l’odio omicida infierisce vilmente sulle persone più indifese. Insieme al Papa – che è stato informato – preghiamo per le vittime, siamo vicini ai feriti, alle famiglie colpite, al loro immenso dolore, ai membri delle minoranze cristiane ancora una volta colpite dalla violenza fanatica, all’intero popolo pachistano ferito».
Migranti e rifugiati. Urbi et Orbi: Il Cristo risorto, annuncio di vita per l’intera umanità, si riverbera nei secoli e ci invita a non dimenticare gli uomini e le donne in cammino alla ricerca di un futuro migliore, schiera sempre più numerosa di migranti e di rifugiati – tra cui molti bambini – in fuga dalla guerra, dalla fame, dalla povertà e dall’ingiustizia sociale. Questi nostri fratelli e sorelle, sulla loro strada incontrano troppo spesso la morte o comunque il rifiuto di chi potrebbe offrire loro accoglienza e aiuto.
Perseguitati per la fede. Urbi et Orbi: Con i nostri fratelli e sorelle che sono perseguitati per la fede e per la loro fedeltà al nome di Cristo e dinanzi al male che sembra avere la meglio nella vita di tante persone, riascoltiamo la consolante parola del Signore: “Non abbiate paura! Io ho vinto il mondo!” (Gv 16,33). Oggi è il giorno fulgido di questa vittoria, perché Cristo ha calpestato la morte e con la sua risurrezione ha fatto risplendere la vita e l’immortalità (cfr 2Tim 1,10).
Perso ogni speranza. Urbi et Orbi: A quanti nelle nostre società hanno perso ogni speranza e gusto di vivere, agli anziani sopraffatti che nella solitudine sentono venire meno le forze, ai giovani a cui sembra mancare il futuro, a tutti rivolgo ancora una volta le parole del Risorto: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” (Ap 21,5).
Evangelizzare i problemi. Omelia della Veglia: Questa è la prima pietra da far rotolare via questa notte: la mancanza di speranza che ci chiude in noi stessi. Che il Signore ci liberi da questa terribile trappola, dall’essere cristiani senza speranza, che vivono come se il Signore non fosse risorto e il centro della vita fossero i nostri problemi. Vediamo e vedremo continuamente dei problemi vicino a noi e dentro di noi. Ci saranno sempre, ma questa notte occorre illuminare tali problemi con la luce del Risorto, in certo senso “evangelizzarli”.
Le parole vanno bene ma poi bisogna anche agire. Perche’ le vittime del terrorismo noi le compiangiamo sempre il giorno dopo ma non facciamo nulla perche’non vi siano vittime del terrorismo. La strage di Bruxelles e’stata attuata anche con la complicita’di un Europa che e’molto poco convinta e attiva ed efficace nella lotta al terrrismo.La strage di Lahore e’stata attuata dai talebani protetti dal governo pakistano. Per tali vittime ci sono precise responsabilita ed e’responsabile anche chi per vigliaccheria inefficenza politica sbagliata non ha fatto NULLA per evitare tali stragi Le parole di cordoglio il giorno dopo ormai non bastano piu’: la politica dello struzzo ,metter la testa sotto la sabbia per non vederela realta’,on basta piu’.I cristianisono chiamati si’a confidare in Dio ma anche ad agire a protezione delle vite umane degli innocenti. Aiutati che Dio ti aiuta. Se rimaniamo immobili ,spaventati,senza ben sapere cosa fare,se facciamo solo chiacchere e basta senza impegnarci a lottare seriamente contro il terrorismo islamico,seriamente come i nostri padri lottarono contro il nazifascismo,saremo chiamati a render conto a Dio della nostra pavidita’. Non epiu’il tempo delle chiacchere o l’Europa si sveglia dal sonno della ragione oppure sara’travoltae di vittime ve ne saranno ancora di piu’ e noi non avremo fatto nulla per impedirlo.
“Morte, non andar fiera se anche t’hanno chiamata possente e orrenda. Non lo sei. Coloro che tu pensi rovesciare non muoiono, povera morte, e non mi puoi uccidere… Perché dunque ti gonfi? Un breve sonno e ci destiamo eterni. Non vi sarà più morte. E tu, morte, morrai”. John Donne (1572-1631)
Salmo 30, versetto 25
Viriliter agite et confortetur cor vestrum
omnes qui speratis in Domino
Bisogna sia sperare in Dio sia “viriliter agire”. Il cristiano è chiamato alla speranza ma anche all’azione . Un’ azione giusta e virile, un ‘azione non dettata da odio e da vendetta ma a difesa del bene . Le chiacchere stolte e vuote di un Europa ormai preda del nihilismo ,e quasi paralizzata di fronte al “violenza cieca”, come non sapesse più dove è il bene e dove il male, le lacrimucce di una Mogherini, i gessetti colorati e le canzoncine e i girotondi da asilo infantile, lasciano ormai il tempo che trovano.
Viriliter agite dice il Salmista
Grazie Nico 🙂
Non credo che istigare alla reazione muscolare, di pancia, machista, sia la cosa migliore che si possa fare in un momento come questo.
Personalmente, poi, quindi con importanza pari a zero virgola zero, credo che sia la cosa PEGGIORE che si possa fare.
E non per utopistico irenismo, ma per pragmatismo concreto.
Che vuol dire, nei fatti, parlare di un’ Europa ” ormai preda del nihilismo ,e quasi paralizzata di fronte al “violenza cieca”, come non sapesse più dove è il bene e dove il male”? Dove è il bene e dove è il male, in questo caso, è affermazione che vuole portare a fare che? Un intervento militare? Dove? Come ? Quando? Con chi? E per risolvere cosa? Le risposte dela cronaca nuda e vruda, non della ideologia, sono nell’ordine, queste.
Serve a poco o nulla contro questo terrorismo.Non si sa bene.Non si sa bene.Non si sa bene.Non si sa bene.Poco o nulla.
Il paragone che sembra così naturale e immediato con il nazifascismo contro cui combatterono i nostri padri ( senza dimenticarci che per un buon ventennio una rilevantissima parte dei nostri padri ci flirtò apertamente insieme, con una fetta di chiesa pure coinvolta, almeno da noi, ma questa è solo una precisazione storica e qui c’entra poco) fa acqua come un immenso colabrodo.La Germania di Hitler era ben connotata, circoscritta, identificabilissima e visibile a qualsiasi occhio la volesse vedere. Qui abbiamo una realtà CERTAMENTE DA COMBATTERE E A MUSO DURISSIMO, ma sfuggente, spezzettata, variegata, infiltrata,mescolata in modo inscindibile alla società occidentale e non solo. La reazione muscolare all’indomani del 11 settembre, presa da sola, con i due disastri dell?Afganistan e dell’Iraq, che cosa ha portato? 15 anni dopo siamo punto e a capo.
Il nihilismo, poi, che cappero c’entra? Si vuole dire che , se si fosse ancora nella cd società cristianizzata ( cristiana, NON LO E’ MAI STATA, con buona pace dei collitorti all’indietro) allora sì, una bella lega capeggiata dal Papa per mettere insieme le potenze cattoliche e partire per una crociata contro l’infedele sanguinario?! Dio ci scampi. Non è questione di nihilismo e di scristianizzazione, ma del fatto che è vero quel che è scritto sopra. Servirebbe a picca e nenti, salvo incendiare il mondo intero. Sarebbe abboccare all’amo di questi criminali che PROPRIO QUESTO CERCANO. E già così, nella loro propaganda delirante, parlano di papa crociato ecc ecc.
Senza contare che, da cattolici, dovremmo ben tenere conto, così, en passant, delle frasi vibranti di GPII con quel MAI PIU’ GUERRA, o di Benedetto che scandì con la chiarezza da par suo:
“Quante pagine di storia registrano le battaglie e le guerre affrontate invocando, da una parte e dall’altra, il nome di Dio, quasi che combattere il nemico e uccidere l’avversario potesse essere cosa a Lui gradita. Il ricordo di questi tristi eventi dovrebbe riempirci di vergogna, ben sapendo quali atrocità siano state commesse nel nome della religione. Le lezioni del passato devono servirci ad evitare di ripetere gli stessi errori. Noi vogliamo ricercare le vie della riconciliazione e imparare a vivere rispettando ciascuno l’identità dell’altro. La difesa della libertà religiosa, in questo senso, è un imperativo costante e il rispetto delle minoranze un segno indiscutibile di vera civiltà”.
Quindi, in che consiste il ” viriliter agire”?.!
Me ne taccio io, asino qualunque, e lascio nuovamente la parola a Papa Benedetto, certo non sospetto di essere un papa eretico e bolscevico e non cattolico come alcuni Kattoliconi continuano a ritenere Bergoglio.
Sentite qua che chiarezza:
“Continuano a ripetersi in varie parti del mondo azioni terroristiche, che seminano morte e distruzione, gettando molti nostri fratelli e sorelle nel pianto e nella disperazione. Gli ideatori e programmatori di questi attentati mostrano di voler avvelenare i nostri rapporti, servendosi di tutti i mezzi, anche della religione, per opporsi ad ogni sforzo di convivenza pacifica, leale e serena. Il terrorismo, di qualunque matrice esso sia, è una scelta perversa e crudele, che calpesta il diritto sacrosanto alla vita e scalza le fondamenta stesse di ogni civile convivenza. Se insieme riusciremo ad estirpare dai cuori il sentimento di rancore, a contrastare ogni forma di intolleranza e ad opporci ad ogni manifestazione di violenza, freneremo l’ondata di fanatismo crudele che mette a repentaglio la vita di tante persone, ostacolando il progresso della pace nel mondo. Il compito è arduo, ma non impossibile. Il credente infatti sa di poter contare, nonostante la propria fragilità, sulla forza spirituale della preghiera.
Cari amici, sono profondamente convinto che dobbiamo affermare, senza cedimenti alle pressioni negative dell’ambiente, i valori del rispetto reciproco, della solidarietà e della pace. La vita di ogni essere umano è sacra sia per i cristiani che per i musulmani. Abbiamo un grande spazio di azione in cui sentirci uniti al servizio dei fondamentali valori morali. La dignità della persona e la difesa dei diritti che da tale dignità scaturiscono devono costituire lo scopo di ogni progetto sociale e di ogni sforzo posto in essere per attuarlo. È questo un messaggio scandito in modo inconfondibile dalla voce sommessa ma chiara della coscienza. È un messaggio che occorre ascoltare e far ascoltare: se se ne spegnesse l’eco nei cuori, il mondo sarebbe esposto alle tenebre di una nuova barbarie. Solo sul riconoscimento della centralità della persona si può trovare una comune base di intesa, SUPERANDO EVENTUALI CONTRAPPOSIZIONI CULTURALI E NEUTRALIZZANDO LA FORZA DIROMPENTE DELLE IDEOLOGIE.” ( COLONIA 2005, GMG)
http://www.internetica.it/benXVI-IslamColonia05.htm
Ragion per cui, anche se ci irritano , chissà mai perché, le lacrimuze della Mogherini, i politici, le polizie e gli eserciti facciano TUTTO quello CHE SERVE in termini di repressioni e soprattutto di prevenzioni. Usando piu’ l’intelligence e i reparti scelti che le armate vessilli al vento.
DOpodiche moi, da cristiani, da cattolici, seguiamo le parole esemplari di Benedetto. Il gran lavoro CULTURALE ; SOCIALE E DI MENTALITA’ che è necessario per portarle avanti, ha in noi un tassello fondamentale . FONDAMENTALE.
Invece che rinchiudersi nei propri salotti e studioli indignati a lanciare profezie di sventure, schiodarsi dalle poltrone e andare fuori.Invece che rinchiudersi nei recintini e nelle torri eburnne del ” noi cattolici” avversando tutto quello che non lo è, farsi elemento di unione, collaborazione, e fronte comune con i laici occidentali, per cercare e portare avanti OGNI FORMA POSSIBILE di intergrazione e coesistenza pacifica tra culture e religioni. Invece di chiudersi a riccio e fare della croce una bandiera o una clava con cui ribattere colpo su colpo in testa all’Islam, cercare con cocciuta tigna ogni possibili modo per convergere con quanti far loro, a partire dai religiosi, sono per una convivenza pacifica e integrata.
C’è da farsi un bel mazzo.
Che però passa dalle nostre PAROLE, dai nostri PICCOLI GESTI, dalle nostre CHIACCHIERE DA BAR, dai nostri INTERVENTI PUBBLICI, dal nostro essere presenti NELLE PIAZZE, dai nostri GESSETTI e dalle nostre CANZONCINE, per l’intanto. Poi passa, per esempio, dai nostri VOTI.
Noi possimao un tubo sulle decisioni di Nato e Comandi militari, pochissimo su quelle di governi & stati, ma moltissimo nella cultura e nella società. Che non sono mosse , come mano farci credere i soliti quattro sfascisti, da alcuni grandi vecchi ben noti e da lobbies di varia invenzione, ma sono mosse anche DA ME E TE.
A patto che ci si voglia mettere la faccia , la testimonianza e il giorno x giorno.
Anche oggi la signora Venturi, comodamente seduta nel suo salotto milanese, incita il “pianerottolo” a partire per la guerra santa contro gli infedeli: è un suo vecchio “numero” (lo preciso a beneficio degli amici del “blog” di più recente ingresso), che, ormai, non fa neanche più ridere (anche perché non c’è proprio nulla da ridere su quel che, ad esempio, è successo a Lahore).
Piuttosto, dal mio “ultimo banco” condivido (per qual che vale, cioè meno di zero) tutto, riga per riga, punti, virgole e spazi interlineari compresi, delle sagge e profonde riflessioni dell’amico Lorenzo: Gesù Cristo, all’atto della sua Resurrezione, ha tracciato la strada verso il mondo nuovo che ci attende, e, da ultimo (in ordine di tempo), ieri (ed anche oggi) Papa Francesco ce l’ha illustrata; tocca solo a noi – più esattamente, ad ognuno di noi – percorrerla (più esattamente, decidere se percorrerla o meno), a patto, come dice Lorenzo, di metterci la faccia, mettersi in cammino verso i mille luoghi che attendono la nostra testimonianza (hai ragione, Lorenzo: anche i bar e le piazze) ed aprire il cuore nostro e dei nostri fratelli in Cristo alla speranza del cambiamento.
Buon lunedì dell’Angelo !
Roberto Caligaris
@picchio
di nulla. Trasmetto quello che mi è stato donato: la rete è proprio un po’ come la vita, capace di essere sublime e tremenda.
Buon lunedì dell’Angelo a tutti
Anche oggi Roberto è stato inutilmente scortese nei confronti di una persona di cui non comprende la spiritualità. Meno male che é appena passata la Pasqua e che siamo tutti confessato (?) e comunicati
Se sono stato scortese sono il primo a dolermi: ma converrai anche tu, amico Federico, come arrivare a comprendere quella che tu chiami “la spiritualità” di una persona come la signora Venturi che, anche nei suoi odierni interventi, irride alle lacrime di dolore altrui, esterna disprezzo (“i gessetti”, “le canzoncine”, “i girotondi da asilo infantile”) verso chi manifesta le proprie idee, e rovescia insolenze d’ogni sorte (“vigliacchi”, “pavidi”, “stolti”) nei confronti del mondo cristiano è impresa decisamente ardua; certamente – lo riconosco – troppo ardua per le mie modestissime capacità.
Accolgo, comunque, volentieri il tuo giusto richiamo alla Santa Pasqua, e, come dire ?, la chiudo qui: del resto, non mi pare proprio il caso di mettersi a discutere su quel che scrive la signora Venturi.
Un caro saluto a te ed a tutti.
Roberto Caligaris
Altra occasione persa, Roberto. Ne abbiamo già discusso altre volte: si può dissentire senza essere sgradevoli e senza offendere. A me sembra che la tua personale antipatia nei confronti di Discepolo finisca ogni volta con il prevalere su quello che potrebbe essere un legittimo dissenso. Ogni santa volta che ne hai l’occasione. Vogliamo provare a cambiare registro?
Un caro saluto anche a te Roberto, condivido i tuoi commenti.
cristina Vicquery
Grazie, Cris, ma credo sia più opportuno non replicare ulteriormente, innanzitutto, per non abusare dello spazio (e della pazienza) che ci offre il nostro padrone di casa, ed anche per non tediare gli amici (te compresa) del “pianerottolo” con questi ping-pong che rischiano d’essere stucchevoli: ripartiamo, direi, dal confronto sulle importanti considerazioni di Lorenzo e dalla bella citazione dell’amica Nico.
Buona ripresa lavorativa a tutti.
Roberto Caligaris
La condivisione di picchio non rende meno scortesi e meno antipatiche le parole di Roberto. Evidenzia anzi l’opportunità di cambiare registro.