Francesco invita a venerare i fratelli perseguitati

“Tra poco, mentre cammineremo lungo la strada, sentiamoci in comunione con tanti nostri fratelli e sorelle che non hanno la libertà di esprimere la loro fede nel Signore Gesù. Sentiamoci uniti a loro: cantiamo con loro, lodiamo con loro, adoriamo con loro. E veneriamo nel nostro cuore quei fratelli e sorelle ai quali è stato chiesto il sacrificio della vita per fedeltà a Cristo: il loro sangue, unito a quello del Signore, sia pegno di pace e di riconciliazione per il mondo intero”: così Francesco poco fa nell’omelia del Corpus Domini a piazza San Giovanni. Nel primo commento altre parole del Papa da memorizzare.

7 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Eucarestia e perdono. “Gesù ha versato il sangue per noi, per purificarci dai peccati. Dunque per non svilirci, guardiamo a Lui, abbeveriamoci alla sua fonte, per essere preservati dal rischio della corruzione. Il Sangue di Cristo ci libererà dai nostri peccati e ci restituirà la nostra dignità. Ci libererà dalla corruzione. Così impareremo che l’Eucaristia non è un premio per i buoni, ma è la forza per i deboli, per i peccatori. E’ il perdono, è il viatico che ci aiuta ad andare, a camminare”.

    4 Giugno, 2015 - 22:12
  2. Lorenzo Cuffini

    Ieri sera mi sono sorbito le lagne di una tipa che ha definito ” eccessivo e medievale” l’insistere di Francesco sul sangue e sul sangue di Cristo e sulle formule tipo ” abbeverarsi ad esso”.
    Morale prima: grazie a Dio il papa è Francesco e non la tipa paturniosa (o io, che sarebbe uguale)
    Morale seconda: sta fissa di proclamare urbi et orbi ” me piace”, “un me piace” di tutto quello che fa/dice/ scrive il Papa, è legittimissima,ok, ma del tutto inifluente per chicchessia, tranne che per l’egone pompato di chi lo pronuncia.
    Ce ne facessimo mai una ragione, non sarebbe male.
    Morale terza: se tenessi a mente che l’Eucarestia, di cui amiano dibattere come di un benefit sulle cui condizioni di accesso ci si accapiglia , è davvero (aaaaaaaaargh!) corpo e sangue di Gesù Cristo che mi impastano con Lui e con cui impasto Lui in me, troveremmo una miliardata di cose da fare migliori che non dibatterci sopra. E’ una roba che, se ci si crede, COMPORTA che la mia vita non è piu’ mia, punto.

    5 Giugno, 2015 - 9:03
  3. discepolo

    Peccato che alla festa del Corpus Domini non si canti quasi più nelle messe delle parrocchie, per cui le giovani generazioni lo ignorano, il PANGE LINGUA, il bellissimo inno scritto da San Tommaso D’Aquino sull’Eucarestia. In questo inno è spiegato poeticamente il mistero dell’Eucarestia.
    le parole che mi commuovono di più sono:

    Verbum caro, panem verum
    verbo carnem efficit:
    fitque sanguis Christi merum,
    et si sensus deficit,
    ad firmandum cor sincerum
    sola fides sufficit.

    5 Giugno, 2015 - 17:56
  4. Lorenzo Cuffini

    “.La via della nostra redenzione è una strada di tanti fallimenti. Anche l’ultimo, quello della croce, è uno scandalo. Ma proprio lì l’amore vince. E quella storia che incomincia con un sogno d’amore e continua con una storia di fallimenti, finisce nella vittoria dell’amore: …la croce di Gesù. Non dobbiamo dimenticare questa strada, è una strada difficile. ANCHE LA NOSTRA! Se ognuno di noi fa un esame di coscienza, vedrà quante volte, quante volte ha cacciato via i profeti. Quante volte ha detto a Gesù: ‘Vattene’, quante volte ha voluto salvare se stesso, quante volte abbiamo pensato che noi eravamo i giusti”.
    “Ci farà bene fare memoria, memoria di questa storia di amore che sembra fallita, ma alla fine vince. E’ la storia di fare memoria NELLA STORIA DELLA NOSTRA VITA, di quel seme di amore che Dio ha seminato in noi E COME E’ ANDATA, E FARE LO STESSO CHE HA FATTO GESU’ a nome nostro: si umiliò”

    http://www.avvenire.it/Papa_Francesco/santmarta/Pagine/Papa-santa-Marta-1-giugno-2015.aspx

    mica pizza e fichi, per dire, fossero ben la pizza della devozione e i fichi della teologia…..
    😉

    5 Giugno, 2015 - 18:30
  5. ire

    sono d’accordo…l’eucarestia è il viatico che ci porta a Cristo, che con il suo corpo e suo sangue ci unisce a lui

    9 Giugno, 2015 - 15:30
  6. petrus

    L’idea che possa esistere un medio oriente senza cristiani è inaccettabile, le prime comunità sono nate lì, l’impero bizantino era lì, impero che ci ha difeso dalle invasioni arabe che altrimenti avrebbero annientato i regni barbarici formatisi in occidente dopo la caduta dalla parte occidentale dell’impero romano e ancora troppo deboli per resistere ad un invasione del genere. Di tutta questa nobilissima storia rischia di non rimanere traccia. Io trovo la cosa sconfortante… ma a parte pregare che fare?

    10 Giugno, 2015 - 12:11

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