“Papa Francesco ha affidato al Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, l’incarico di condurre una missione, in accordo con la Segreteria di Stato, che contribuisca ad allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina, nella speranza, mai dimessa dal Santo Padre, che questo possa avviare percorsi di pace. I tempi di tale missione, e le sue modalità, sono attualmente allo studio”: così oggi pomeriggio il portavoce vaticano. Nel primo commento una mia noticina.
Francesco invia a Mosca e a Kiev il cardinale Zuppi in missione di pace
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Impresa quasi impossibile. L’impresa alla quale è stato chiamato il cardinale Zuppi è non solo difficile ma decisamente impossibile. Di tale incredibile difficoltà ho parlato più volte qui nel blog: per esempio con un post del 18 novembre scorso. Il cardinale ha tre risorse: l’esperienza della mediazione di pace che condusse nel mezzo della guerra civile del Mozambico, a nome della Comunità di Sant’Egidio, negli anni a cavallo del millennio; la piena fiducia di Papa Francesco, che forse è anche eccessiva; una contagiosa follia evangelica che più di una volta gli ha aperto porte che apparivano sbarrate di dentro e di fuori. Le prime due risorse sono modeste ma la terza vale qualcosa. Per quello che mi riguarda, seguirò la sua missione in apnea orante.
Vangelo di domenica 21 maggio e commento
https://gpcentofanti.altervista.org/vita-autentica-o-funzionamento/
Preghiamo incessantemente per la pace. Preghiamo per la libera e autentica crescita di ciascuno che è la via più profonda per la pace perché il popolo non vuole la guerra.
Preghiamo per la pace. Ma ognuno intende per “pace “qualcosa di diverso
Zelenskyj e la NATO intendono per pace la sconfitta della Russia,il ritiro da tutti i territori compreso quelli russofoni, e magari anche la cacciata di Putin .I russi intendono per pace invece il riconoscimento dei territori conquistati, il Donbass, e l’ assicurazione che la NATO non possa essere una minaccia alle sue porte.
Biden e di conseguenza la sua vassalla, la Comunita’ europea, intende per pace il crollo della Russia come potenza, l’ umiliazione di Putin, e l’ esportazione dei “valori democratici ” in tutti i territori dell’ ex- Urss.
Il Vaticano cosa intende per pace? Non si e’ capito moto perche’ papa Francesco ha sempre e solo parlato di cessare il fuoco , di cessazione dell’ uso delle armi belliche. Ma anche se per divino miracolo tutti i cannoni, i razzi, i droni, le bombe , i sottomarini, i caccia F-16 scomparissero e non vi fossero piu’ soldati ne’ eserciti,forse fra le due popolazioni limitrofe di ucraini e russi vi sarebbe la pace ? Se vi e’ odio reciproco puo’ chiamarsi “pace” ? Dopo qualche tempo non ricomincerebbe tutto ?
Dunque da una prospettiva cristiana bisognerebbe che cessasse l’ odio ,atavico,fra i due popoli. Il cardinale Zuppi andra’ dunque a predicare l’ amore, vogliatevi bene.
Missione impossibile perche Zuppi non e’ Gesu’ Cristo e neppure a Cristo riusci’ di portare amore e benevolenza fra tutti i popoli del suo tempo( anzi poco dopo la sua morte e risurrezione scoppio l’ orribile guerra fra Romani e Israeliti con la distruzione del Tempio di Gerusalemme)
Speriamo|
Vangelo di lunedì 22 maggio e commento
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Vangelo di martedì 23 maggio e commento
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