Nuovo “Venerdì della Misericordia” di Papa Francesco che oggi ha visitato in Roma il reparto di neonatologia del San Giovanni e l’Hospice “Villa Speranza”: creature in arrivo e in partenza tra grandi sofferenze. Continua nei commenti.
Francesco in visita a nascenti e morenti
6 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Neonatologia. La prima visita è stata al pronto soccorso e al reparto di neonatologia dell’Ospedale San Giovanni di Roma, dove al momento sono ricoverati 12 bambini con varie patologie. Cinque bambini (di questi, due sono gemelli) sono molto gravi e si trovano intubati in terapia intensiva. Al piano superiore del reparto si trova un nido dove sono ricoverati altri bambini. Con la mascherina al viso Francesco si è fermato presso ogni incubatrice e ha salutato i genitori presenti.
Villa Speranza. Di seguito il Papa si è recato all’Hospice “Villa Speranza” dove sono ricoverati 30 pazienti in fase terminale. La struttura – che appartiene alla Fondazione Policlinico Gemelli – si trova a Roma in via della Pineta Sacchetti. Francesco ha salutato ogni paziente nelle diverse stanze.
L’immagine del papa con il camice verde ed il piccolino in braccio è straordinaria
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14264948_10154435744677508_7689556305685253489_n.jpg?oh=49c5a56c9e74ebd243243f18aad4d7c5&oe=587DF4D8
Io penso al nostro Dio piccolino, nato da donna, nato sotto la legge (biologica, prima ancora che ebraica), e lo vedo affidato alle nostre mani. Possiamo farne tutto, lo abbiamo anche inchiodato alla croce… la foto lo mostra però in buone mani, in mani buone.
Scusate il volo pindarico, ma questo mi tocca, molto più che l’immediata, umana tenerezza di due fragilità (un vecchio e un neonato) che si donano l’un l’altra.
Nessun tuo “volo pindarico”, Nico: quella foto, davvero, è bellissima, ed io, al solito, mi ritrovo completamente nel tuo commento e nella tua sensibilità.
Buon sabato a tutti !
Roberto Caligaris
P.s.: Nico, a proposito, “ocio, ché vien su marubio” !
😉
Ciao Roberto.
Una parola di condanna per il primo caso di eutanasia di un bambino, in Belgio, non avrebbe guastato. I cristiani devono prendere posizione di fronte a simili orrori.