“E’ fondamentale che i cittadini musulmani, ebrei e cristiani – tanto nelle disposizioni di legge, quanto nella loro effettiva attuazione –, godano dei medesimi diritti e rispettino i medesimi doveri. Essi in tal modo più facilmente si riconosceranno come fratelli e compagni di strada, allontanando sempre più le incomprensioni e favorendo la collaborazione e l’intesa. La libertà religiosa e la libertà di espressione, efficacemente garantite a tutti, stimoleranno il fiorire dell’amicizia, diventando un eloquente segno di pace”: così il Papa nell’incontro con le autorità della Turchia ad Ankara. Nei primi commenti altri passi del saluto del Papa: uno che specifica quale debba essere la pienezza della libertà religiosa e un altro che segnala la persecuzione dei cristiani in Siria e in Iraq.
Francesco in Turchia su libertà religiosa e persecuzioni
9 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Libertà di culto e di vita. “Occorre contrapporre al fanatismo e al fondamentalismo, alle fobie irrazionali che incoraggiano incomprensioni e discriminazioni, la solidarietà di tutti i credenti, che abbia come pilastri il rispetto della vita umana, della libertà religiosa, che è libertà del culto e libertà di vivere secondo l’etica religiosa, lo sforzo di garantire a tutti il necessario per una vita dignitosa, e la cura dell’ambiente naturale”.
Gravi persecuzioni. “In Siria e in Iraq la violenza terroristica non accenna a placarsi. Si registra la violazione delle più elementari leggi umanitarie nei confronti dei prigionieri e di interi gruppi etnici; si sono verificate e ancora avvengono gravi persecuzioni ai danni di gruppi minoritari, specialmente – ma non solo -, i cristiani e gli yazidi: centinaia di migliaia di persone sono state costrette ad abbandonare le loro case e la loro patria per poter salvare la propria vita e rimanere fedeli al proprio credo”.
Appello ai musulmani perché denuncino la persecuzione dei cristiani in Medio Oriente. Ricordate, nel discorso al presidente degli Affari Religiosi al Dyanet, le “violenze disumane” che cristiani e yazidi patiscono in Siria e in Iraq, Francesco ha rivolto questo appello ai suoi ospiti: “In qualità di capi religiosi, abbiamo l’obbligo di denunciare tutte le violazioni della dignità e dei diritti umani. La vita umana, dono di Dio Creatore, possiede un carattere sacro. Pertanto, la violenza che cerca una giustificazione religiosa merita la più forte condanna, perché l’Onnipotente è Dio della vita e della pace. Da tutti coloro che sostengono di adorarlo, il mondo attende che siano uomini e donne di pace, capaci di vivere come fratelli e sorelle, nonostante le differenze etniche, religiose, culturali o ideologiche”.
Parole sacrosante quelle di papa Francesco.
La migliore risposta a quei bloggers che gli avanzano critiche su tutto.
Eppure, non riconosceranno mai quanta sapiente verità c’è in quel discorso.
Troppo difficile è sgombrare gli occhi dai pregiudizi e togliere un’ etichetta incollata da sempre.
Più facile è, tolto un inciampo, trovarne subito un altro.
«Il Papa parte dall’Albania,
va a Strasburgo,
e
rimbalza in Turchia.
Questo non è casuale”»
«il centro si comprende dalla periferia,
e
questa è un’operazione ermeneutica,
cioè
lui non sta indicando solo dei contenuti
ma un metodo»
Scusate la citazione di un altro blog, ma la malafede o l’ignoranza di di qualcuno mi lasciano stupefatta.
Il blog chiesa pstconcilio scrive riguardo alla visita di papa Francesco al mauseleo di Ataturk: “Forse nemmeno in una tragicommedia dell’assurdo si poteva immaginare qualche anno fa l’omaggio di un papa alla tomba di un dittatore come Kemal Atatürk”
Ebbene papa Benedetto nel 2006 ha fatto la stessa identica cosa, vedi :
http://www.zenit.org/it/articles/benedetto-xvi-lancia-un-messaggio-di-pace-visitando-il-mausoleo-di-ataturk
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/
come si può falsificare la realtà a tal punto ?
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/
Vero Picchio.
Per loro la Menzogna è istituzionalizzata,
ne sfornano ogni giorno.
Correva l’anno 28 nov. 2006….
http://photos1.blogger.com/blogger2/5798/1838/400/ankara06-2.jpg
http://www.catholicvoiceoakland.org/2006/06-12-11/front1.htm
Non hanno alcuna vergogna,
per fortuna ci sono le foto….
Ha parlato molto bene Francesco in questo contesto del “con le autorità della Turchia ad Ankara”.
Su C&P si sono accorti che anche in Benedetto XVI c’erano della “ambiguità” fino alla fine in casa tradizionalisti si erano convinti fosse prigioniero dei vescovi modernisti e se solo avesse potuto…
Però a me dispiace per questi gruppi. Davvero.