Nell’omelia di stamane al Santa Marta e parlando subito dopo alla Congregazione Generale dei Gesuiti [è andato a trovarli nella sede della Curia generalizia], Francesco ha lanciato nuovi moniti agli assonnati (Gesuiti) e ai rigidi (omelia). Riporto nei commenti i passi rosseggianti.
Così Francesco scuote assonnati e rigidi
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Spiritus vertiginis. Ai Gesuiti: Il magis è il fuoco, il fervore dell’azione, che scuote gli assonnati. I nostri santi [cioè i santi gesuiti] lo hanno sempre incarnato. Dicevano di sant’Alberto Hurtado che era “un dardo acuto che si conficca nella carne addormentata della Chiesa”. E questo contro quella tentazione che Paolo VI chiamava “spiritus vertiginis” e De Lubac, “mondanità spirituale”. Tentazione che non è, in primo luogo, morale ma spirituale e che ci distrae dall’essenziale: che è essere di giovamento, lasciare un’impronta, incidere nella storia, specialmente nella vita dei più piccoli.
Perchè insisto sulla gioia. Ai Gesuiti 2: Si può sempre fare un passo avanti nel chiedere insistentemente la consolazione. Nelle due Esortazioni Apostoliche [Evangelii gaudium e Amoris laetitia] e nell’Enciclica Laudato si’ ho voluto insistere sulla gioia. Ignazio, negli Esercizi fa contemplare ai suoi amici «il compito di consolare», come specifico di Cristo Risorto (ES 224). E’ compito proprio della Compagnia consolare il popolo fedele e aiutare con il discernimento affinché il nemico della natura umana non ci sottragga la gioia: la gioia di evangelizzare, la gioia della famiglia, la gioia della Chiesa, la gioia del creato… Che non ce la rubi né per scoraggiamento di fronte alla grandezza dei mali del mondo e ai malintesi tra coloro che si propongono di fare il bene, né che ce la rimpiazzi con le gioie fatue che sono sempre a portata di mano in qualsiasi negozio.
Per amore al messaggio. Ai Gesuiti 3: Praticare e insegnare questa preghiera di chiedere e supplicare la consolazione è il principale servizio alla gioia. Se qualcuno non si ritiene degno (cosa molto comune nella pratica), almeno insista nel chiedere questa consolazione per amore al messaggio, dal momento che la gioia è costitutiva del messaggio evangelico, e la chieda anche per amore agli altri, alla sua famiglia e al mondo. Una buona notizia non si può dare con il volto triste. La gioia non è un “di più” decorativo, è chiaro indice della grazia: indica che l’amore è attivo, operante, presente.
Quanto soffrono i rigidi. Omelia al Santa Marta: «Ipocriti», ha ricordato il Papa, è una parola che «tante volte Gesù ripete alla gente rigida, perché dietro la rigidità c’è un’altra cosa, sempre». Per questa ragione «Gesù dice “ipocriti!”: dietro la rigidità c’è qualcosa di nascosto nella vita di una persona». Infatti «la rigidità non è un dono di Dio; la mitezza sì; la bontà sì; la benevolenza sì; il perdono sì; ma la rigidità no!». Dunque, ha detto Francesco, «dietro la rigidità c’è sempre qualcosa di nascosto, in tanti casi una doppia vita». Ma «c’è anche qualcosa di malattia: quanto soffrono i rigidi e quando sono sinceri, e si accorgono di questo, soffrono perché non riescono ad avere la libertà dei figli di Dio; non sanno come si cammina nella legge del Signore e non sono beati. E soffrono tanto». Così se anche «sembrano buoni, perché seguono la legge, dietro c’è qualcosa che non li fa buoni: o sono cattivi, ipocriti o sono malati». Comunque «soffrono».
Identificare i rigidi seguaci della Legge con gli ipocriti e‘ per cio‘stesso una forma di ipocrisia. Ipocrita nel suo primitivo significato derva dal vocabolo greco :ipocritos cioe‘attore. Gli ipocriti sono degli attori,fingono una bonta‘che non hanno,fingono una religiosita‘che non hanno,recitano una parte. L‘ipocrita e‘un attore una persona che mette una maschera per coprire il suo vero volto e recita una parte.
Certo fra i rigidi seguaci della Legge ci sono molti ipocriti:cioe‘ persone che fingono di essere seguaci della Legge ma non lo sono. Ma anche fra i non -rigidi. non-seguaci della Legge ci sono molti ipocriti:persone che fingono di essere permissive e tolleranti e che non lo sono affatto.
Per questo Gesu‘non ha ABOLITO la Legge,la Torah dell‘Antico Testamento,ma ha detto di esser venuto non ad abolire la Legge ma a perfezionarla. Se Gesu‘Cristo avesse voluto abolire la Legge,i Diwci Comandamenti non avrebbe lodato,come ha fatto piu‘volte nel Vangelo,coloro che senza ipocrisia (cioe‘senza fingere o recitare una parte) seguivano la Legge. L‘ipocrita e‘l‘attore:e quanti attori conosciamo che non sono affatto rigidi ma si presentano nella “parte“di tolleranti e permissivi? Quanti genitori sento dire che non possono piu‘ proibire niente,neppure cose gravi e percolose,ai figli altrimenti sarebbero accusati di essere troppo rigidi? E quante volte il Italia se un cittadino onesto richiama i disonesti al rispetto delle regole di sente dare del “rigido“? Chi e“piu“ipocrita,piu““attore“chi segue la Legge e le regole o chi se infischia della Legge e delle regole per fare i.propri comodi e ammanta tutto questo di belle parole ,di retorica,dell‘eterno ritornelli Non bisogna essere troppo rigidi.
IN un tempo come il nostro e in una nazione come l‘Italia dare addosso ai rigidi e‘facile e si hanno molti applausi:ma non e‘questo strizzare l‘occhio a chi.la Legge non la segue e se ne frega,una suprema forma di ipocrisia cioe‘ di recitazione?
Credo sia esperienza comune sperimentare, su se stessi prima che sugli altri, che dietro che la rigidità ci sia sempre, ben ben nascosta, qualcosa di ferito o di malato.
Diffidarne sommamente, appena se ne avvertono i segni.
caro lorenzo, la “malattia” , cioè la nevrosi, è trasversalmente ripartita fra chi è “rigido” e cgi è permissivo,.
Ho conosciuto genitori veramente malati , nevrotici, che erano di un permissivismo estremo e che accusavano magari l’ex-coniuge divorziato di essere “troppo rigido” perchè magari proibiva al figlio adolescente di essere dipendente dai siti porno.
Il malato in questo caso chi era ? il genitore “rigido” che proibiva rigidamente al figlio i siti porno, o il genitore permissivo che “vabbè so’ ragazzi?
la maggior parte dei nevrotici, dei malati, non sono rigidi ma permissivi soprattutto verso se’ stessi.
Invece la maggior parte dei santi, guarda caso, sono stati estremamente rigidi verso se’ stessi. Non si permettavano certo, gli anacoreti , i Padri del deserto , i monaciI CARMELITANI sCALZI, DI ESSERE PERMISSIVI.
SANTA TERESA D’AVILA, che fondò le Carmelitane scalze, fu accusata dalle Carmelitane calzate di essere troppo “rigida”.
Certo nei conventi del tempo di santa Teresa D’Avila il permissivismo era la regola: le monache potevano ricevere visite, anche di uomini, regali, fare vita mondana. la Santa chiese in taglio drastico di tutto ciò. fu giudicata “RIGIDA”. ma mi chiedo , visto che papa Francesco ha detto che i rigidi sono cattivi, era più buona lei o le monache “allegre”?
Quanto alla malattia , credo che la malattia del nostro tempo sia proprio il permissivismo non la rigidità: i genitori lasciano che figlie di 13 anni rientrino di notte alle 3 del mattino ( senza neppur sapere dove sono state e con chi) per non apparire “rigidi”.
Sono più buoni, caro Lorenzo, dei genitori “rigidi”come i miei , che al massimo alle 12 volevano che rientrassimo’ Non credo proprio.
Più invecchio e più apprezzo chi si tiene alle regole. L’anarchia , il fregarsene delle regole, è un falso mito. tutte le persone realmente buone che ho conosciuto nella mia vita erano anche un po’ “rigide” nel senso che ci tenevano alle regole, al non lasciare andare , al non lasciar correre.
se l’Italia è ridotta come è ridotta è proprio perchè i rigidi sono una minoranza, mentre la mentalità lassista , tipica per esempio dei romani, ha conquistato la mentalità dell’intero paese.
Ma che stai a dì? a ‘ bigotta! ma che ce frega ? ma che ce importa? nun me devi rompe gli co ***** , io faccio quel che c+++ mi pare , mi risponderebbe un romano DOC.
Ebbene se a Roma ci fosse una mentalità da “rigidi” , di tipo tedesco, forse il degrado, la sciatteria, il menefreghismo, l’incuria,la decadenza , il marciume,
non sarebbero quelli che sono.
non sono i rigidi soli ad essere malati, lo sono anche i decadenti, i così “morbidi ” da finire in decomposizione, come un cadavere.
Premessa doverosa pensando ai miei numerosi amici e parenti romani de Roma.
A nome loro e per convinzione personale respingo al mittente tutta la minestrina da bar sport sul degrado, sciatteria, menefreghismo, incuria, decadenza e marciume.
Personalmente sono felicissimo che a roma ci siano i Romani, e non dei bavaresi.LA mentalità lassista la trovi ovunque, senza banalizzazioni geografiche da tram.
Sono convinto anche io che l’anarchia sia deleteria.
Ma la rigidità è tutta un’altra cosa. I rigidi che conosco io, gratta gratta, sono quelli che lo sono prima di tutto per se stessi: hanno un disperato bisogno di mostrarsi inflessibili e tutti di un pezzo per costruire la loro immagine. Il mito di non lasciare correre, di tenere duro ( ma de che? ma su che?!) è spesso solo la fifa di trovarsi a dover ammettere di aver campato in un castello di regole artefatte. Quanto ai figli, certo, bene che imparino per tempo pochi e invalicabili no: ma io ho piene le tasche di persone con la vita rovinata dalle camicie di forza delle regole e dei valori e dei principi imposti dall’alto come una maschera di ferro.Unico risultato: un odio viscerale per ogni impegno, una repulsione istintiva per ogni dovere. Bel risultato.
Assonnati e rigidi lo siamo tutti.
Questo blog ne è la riprova.
Appunto.
Per quello che bisogna diffidare a manetta di noi stessi.
Io sono discretamente indulgente verso me stesso; conosco i miei limiti ma ci convivo.
O.T.
Scusate, ma io questa reazione anti migranti la trovo sconcertante e a tratti a-umana.
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Vincono-le-barricate-anti-immigrati-il-prefetto-di-Ferrara-cede-Gorino-ora-esclusa-9b69e922-375e-4657-850b-2afc1d91cd3c.html
Fabrizio,
scrivi queste parole perché non conosci la realtà di Gorino, paese piccolissimo nel Delta del Po. Non si può scaricare sulle piccole comunità locali un problema grande e complesso come quello dell’immigrazione.
Trovo vergognosa l’indifferenza e la superficialità con cui prefetto e sindaco di Ferrara (quello di Goro, di cui Gorino Ferrarese è frazione, è inspiegabilmente assente, forse per non disattendere alle istruzioni del Partito, a dispetto e sulla pelle dei cittadini) pensano di poter togliere a una comunità così piccola uno dei pochi luoghi di aggregazione solo perché loro non sono capaci di gestire come si deve un’emergenza di questo genere.
Sono anni che il Governo (quello di Renzi e di Alfano) sottovaluta il problema e i disagi che le comunità locali devono affrontare per compensare la loro incapacità di gestire l’accoglienza dei migranti. E’ chiaro che prima o poi la gente reagisce.
20 presunti profughi su 641 abitanti sono oltre il 3% in un sol colpo (l’intera Val d’Aosta, l’anno scorso, ne ospitava 62).
Possibile che i cittadini non possano nemmeno esprimere la propria sofferenza?
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ferrara-vincono-barricate-migranti-costretti-ad-andarsene-1323220.html
http://video.gelocal.it/lanuovaferrara/locale/gorino-nell-ostello-requisito-per-i-profughi/62523/62892?ref=hfnffeel-1
Un proverbio “goranto” dice: alla fine del mondo c’è Goro, un po’ più in là c’è Gorino…
Alla fine del mondo, sperduto nella nebbia fra le acque del mare e del Po.
La politica (locale e nazionale!) da sempre ignora la sorte di queste persone, ma improvvisamente se ne ricorda quando si tratta di dover collocare un pullman di presunti profughi…
Veramente “sconcertante”.
Restando nel Ferrarese, comunico a Luigi Accattoli le ultime nuove da Tresigallo: l’apertura del processo diocesano per Laura Vincenzi sarà mercoledì 7 dicembre alle ore 19.00 in Cattedrale a Ferrara.
Deo gratias!
Si tratta o Federico di 12 (dicasi dodici) donne di origine eritrea una anche incinta.
Il Governo sta salvando vite umane o Federico, cercando di far capire alla sorda-sordissima UE che ovviamente non solo noi possiamo “gestire” il fenomeno migratorio.
Comunque, io contesto l’atteggiamento dei cittadini di Gorino.
20, o 12, profughi, pardon “presunti “profughi, su un totale di 642 persone?
Conosco da vicino la realtà della frazione Bartesseno, sperduto borgo di montagna qui sopra Torino, dove sono stati accolti in una struttura 20 profughi a fronte di 14 residenti….certo, in questo caso non c’è stata ” requisizione”, ma libera iniziativa concordata tra autorità, cooperative sociali e strutture esistenti.
Anche qui ci sono stati mugugni e malumori. A gogò.
Li si è lasciati mugugnare.
E la cosa in qualche modo cammina.
Mi si dirà: fino a nuovo ordine.
Certo. Pure io campo ” fino a nuovo ordine”.
Capisco l’impatto, la paura della bomba innescata, ecc ecc ecc.
MA io dico anche che dovremmo ben deciderci a crescere una buona volta, tutti quanti.Non ci garba quello che ci succede intorno? Facciamocelo garbare. Come dice flemmatico uno dei protagonisti della vicenda di qui: ”
Se a qualcuno dà fastidio non so che dire».
Nemmeno io.
http://www.lastampa.it/2016/04/16/cronaca/il-record-della-frazione-tra-i-monti-quattordici-residenti-venti-profughi-vOH9TdxOa4yeK1YWCaQQ0H/pagina.html
Fabrizio,
fino a pochi giorni fa protestavano i sardi…
Finchè ci si illude di poter accogliere tutti scaricando i problemi sulle comunità locali…
L’atteggiamento dei goranti è comprensibile e umano. Prenditela con i politici e con il Governo. Se l’UE è sorda, occorrerà cambiare strategia, non scaricare i problemi sulle comunità locali e sui cittadini.
Dodici donne sembreranno poche a te, che vivi in una città, ma in un paese di poche anime sono un gruppo rilevante. Possibile che in tutta la regione E-R, tra tutti i comuni italiani, debbano andare proprio là?
Ci sono situazioni simili anche altrove: non si sa dove mandarli e si finisce per collocare queste persone (che non ne hanno colpa, per carità) in paesi o quartieri che non sono in grado di ospitarli.
La responsabilità è dei prefetti, a cui il Governo cinicamente ha affidato il compito di trovare un posto per centinaia di migliaia di persone.
Mi piacerebbe vedere la tua faccia se queste persone fossero mandate sine die sotto casa tua! Saresti accogliente o chiederesti una soluzione che tenesse presente le carenze e i bisogni della tua comunità?
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/accoglienza-collasso-sardegna-i-migranti-restano-nave-1315409.html
Grazie Federico. Annoto l’evento.
Lorenzo,
finchè capita agli altri, siamo tutti contenti.
Le comunità più piccole chiaramente non possono protestare e devono subire in silenzio una prepotenza imposta dall’alto.
In questo caso, a Gorino, si sono organizzati e hanno sfruttato una carenza del loro territorio (cioè avere un’UNICA strada che collega il paese al resto del mondo) per difendersi dalla prepotenza del potere.
Li capisco.
Anch’io, di istinto, posso capire lo sconcerto.
Certo che poi uno vede questo video e non li capisce piu’ per niente.
http://video.corriere.it/protesta-gorino-contro-l-arrivo-profughi-carabiniere-spiega-situazione/f69f0eee-9a85-11e6-97ec-60bd8f16d4a5?cmpid=SF020103COR
Mi domando chi stia esercitando prepotenza, qui, francamente.
Siamo sicuri che questi profughi poi a Gorino ci volessero stare? Magari pure loro avrebbero protestato per essere stati relegati alla fine del mondo …
Persino Renzi ha riconosciuto che è mancato il dialogo da parte delle istituzioni ed espresso una moderata comprensione. Avrebbe dovuto anche ammettere le gravi responsabilità e le mancanze del suo governo, che ha sempre sottovalutato l’impatto dell’immigrazione in una società provata dalla disoccupazione e dalla crisi economica.
Aggiungo solo che trovo spiacevole insistere sul fatto che si trattasse solo di poche donne e bambini (lo hanno fatto in tanti, da Renzi ad Alfano al prefetto di Ferrara), perchè la gente di Gorino non ha visto in faccia queste persone: non ha creduto che si trattasse solo di donne e bambini e anche chi ci ha creduto temeva che fosse solo l’avanguardia di nuovi e ben più consistenti arrivi, di donne e uomini. Il problema è questo: non ci sentiamo ascoltati e tutelati, non ci fidiamo più.
Prima di imporre l’accoglienza alle piccole comunità, il governo Renzi si adoperi per ascoltare i bisogni dei cittadini e si impegni per risolvere almeno i problemi più urgenti. Tolta la propaganda per il referendum, mi sembra che il Governo sia piuttosto lontano da questi propositi. Pertanto non si stupisca di incontrare reazioni esasperate.
Federico, abbi pazienza..
Hai visto,e soprattutto, sentito il video?
Non c’era gli odiatisimi Renzi & Alfano, c’era un comandante ( credo) dei carabinieri che spiegava con pacatezza di chi e di che si trattava.
Carabiniere: “C’è una donna incinta”
Uomo: “Frega un casso a me. Se la portasse a casa il prefetto! Tutti palliativi per mettercela nel culo!”
Voci di donne. Di donne. “Bravo! Bravo!”
Molto si puo’ capire, Non tutto si puo’ accettare e giustificare.
Intanto però il prefetto non le ospitate a casa sua, ma le mandate in altri paesi della provincia (Ferrara, Fiscaglia, Comacchio).
Lorenzo,
i ribelli, i “resistenti” di Gorino non hanno creduto che si trattasse di poche donne. Temevano di ritrovarsi centinaia di migranti, come accaduto in altri paesi della provincia: inizialmente arriva un piccolo gruppo “INOFFENSIVO” di donne o minori, al quale poi seguono ondate successive di gruppi di uomini in età adulta.
Non dico che siano eroi o che abbiano fatto bene, ma va capito, a Ferrara e a Roma, che non è possibile andare avanti così. I cittadini italiani (forse fate eccezione voi, ricchi e istruiti frequentatori di questo blog) hanno già enormi problemi e non ce la fanno proprio a farsi carico di altre preoccupazioni e altri enormi problemi.
Si può moraleggiare finchè si vuole, ma intanto il pullman non si è fermato sotto casa vostra, ma sotto casa loro, non ha tolto a voi l’unico centro di aggregazione di un paesino disgraziatissimo alla fine del mondo.
Saranno stati anche egoisti (e chi dice di no?), ma si sono sentiti soli e abbandonati e non hanno creduto ad uno Stato che troppe volte li ha presi in giro e “fregati”.
Trattarli da razzisti significa non capire quanto è accaduto.
Da parte mia li capisco.
federico
persino il tuo vescovo ( e ho detto tutto) dice che la Chiesa di Ferrara è “vicina a coloro, donne e bambini in particolare, che hanno vissuto sul nostro territorio una notte così difficile e ostile, che ripugna alla coscienza cristiana”.
http://www.estense.com/?p=578397
cristina vicquery
Ricco sarai tu, forse: non io di certo.
Che hanno da credere o da non credere?
Lampedusa ( non New York o Abu Dabi ) è in Italia tanto quanto Gorino e Bartasseno.
Non si tratta di moraleggiare: si tratta di avere un minimo di umanità e di guardarsi in faccia.
Non so se siano razzisti: magari reagivano allo stesso modo anche con un torpedone di ravennati. Mi sembrano presi dalle loro fobie, e non mi sembra una bella cosa lisciare pure loro il pelo.
Andate a dire ai ricchi valdaostani, che lo scorso anno hanno accolto solo 62 persone. Si fa presto a prendersela con un villaggio di pescatori e contadini che da sempre combatte per sopravvivere senza dover scappare a cercare fortuna altrove.
Goro (e tutta la provincia di Ferrara) è storicamente un territorio di emigranti, un popolo che da sempre fatica e lotta contro la povertà e la disoccupazione: non c’entra il razzismo, ma l’esasperazione di chi è in difficoltà e non si sente ascoltato e capito.
Andate a vedere quanti ferraresi sono emigrati solo nell’ultimo secolo, dalle Americhe all’Agro Pontino (o a Fertilia). Come si può accusare questa gente di razzismo? La reazione ha altre ragioni e andrebbero approfondite, prima di esprimere certi giudizi.
picchio,
non accettiamo lezione dai valdaostani, stando ai dati sull’accoglienza che ho già ricordato!
L’arcidiocesi e S. E. Mons. Negri fanno benissimo a incoraggiare la carità cristiana e l’accoglienza, anche perchè le strutture diocesane stanno dando un chiaro esempio concreto, facendo già moltissimo. Il problema non è la Chiesa, ma le autorità civili e il Governo, che pensa di risolvere il problema dell’immigrazione accogliendo tutti e scaricando oneri e problemi sulle comunità locali.
Se i goranti avessero avuto la sicurezza che si trattava solo di poche donne da accogliere per poco tempo, sono certo che non avrebbero esitato ad aiutarle. Li ha spaventati il timore di dover alloggiare a tempo indeterminato nel loro piccolo paese, isolato dal mondo, un gruppo crescente di persone nullafacenti e potenzialmente pericolose.
Dobbiamo fare l’elenco di altri comuni che si sono trovati in questa situazione?
La finiamo con queta manfrina del voi indistinto? Cos’è, un virus che contagia?
Parla a nome tuo e parla con me, cortesemente.
Dunque: io ne parlo volentieri con i miei vicini valdostani. Tu vai un po’ a fare la morale a Lampedusa e a tutto il sud Italia, alle isolette greche ecc ecc: tutta gente che se la sciala da nababbi.
Ma perfavore.
Ci mettiamo a giocare ai campanili, ancora una volta?
Ciascuno dica io e , quando gli tocca, guardi e pensi a se e si assuma le sue responsabilità. Quei cittadini di Goro lo hanno fatto, sapendo di farlo e ben ben consapevoli di quello che volevano ottenere e hanno ottenuto.
Bon.
Che debbano essere compatiti, vezzeggiati e giustificati, mi sembra, da un punto di vista della convivenza civile, fuori discussione. Dopodiché hanno i tre quarti d’Europa che la pensa come loro, certo non soffriranno di solitudine.
Serena nottata.
Non giustifico nessuno, ma non mi sembra giusto usare termini come razzisti e disumani per descrivere cittadini esasperati che si sono sentiti costretti a reagire contro decisioni calate dall’altro, su indicazione di un Governo che non sa gestire l’emergenza immigrazione che pensa di cavarsela scaricando i problemi sulle piccole comunità.
Buona notte, Lorenzo.
E ovviamente molti preferiscono prendersela con un gruppetto di agricoltori e pescatori che politicamente non contano niente, piuttosto che chiedere conto ad un Governo che in quasi tre anni non ha fatto niente per affrontare le migrazioni di massa che l’Italia sta subendo limitandosi a piagnucolare aiuti e sconti a Bruxelles…
federico
sono contraria in parole ed agisco di conseguenza alla posizione del governo valdostano sui migranti, quindi rimando al mittente le tue esternazioni.
cristina vicquery
E Renzi mi sta antipatico, ma non si può dire dire che il Governo non abbia fatto niente nei riguardi dell’immigrazione.
cristina vicquery
Quello che ha fatto il Governo è sotto gli occhi di tutti e obiettivamente mi sembra che più che piagnucolare e lagnarsi…
Riguardo alle proteste e alle barricate dei goranti, volevo aggiungere che nella Bassa non hanno mai tenuto in gran conto le reprimende dei vescovi, in compenso hanno imparato benissimo la lezione di un secolo e mezzo di socialismo (leghe e sindacati). In fondo la manifestazione dell’altra sera non è altro che uno sciopero contro i potenti (prefetto e governo).
Ma quale sciopero delle scatole.
” Frega un casso a me”.
La manifestazione dell’altra sera è una pura rivendicazione di egoismo proclamato.
Senza complessi. Papale papale.
Non mettiamoci sopra le mutande della retorica.
Se sono ” esasperati” i goranti, facciano a cambio con i Lampedusani e poi ne riparliamo.
Quanto alla reiterata accusa al deprecato governo di non aver fatto nulla sui migranti, vero.
Avrebbe dovuto cintare la penisola di un muro di cinta senza interruzione di continuità, che diavolo.
Ecco un’analisi seria, non le vignette di Vauro…
http://www.ilrestodelcarlino.it/commento/gorino-l-imposizione-e-la-rivolta-1.2625991
Tra le righe anche una sottolineatura delle mancanze del Governo nella gestione dell’accoglienza migranti.
Minuscoli e orgogliosi?
Allora se io mi oppongo a che in casa mia venga installata una pedana per disabili perché mi rovina l’estetica della facciata , d’ora in avanti non sarò più un egoista con buona dose di grettezza, ma un minuscolo e orgoglioso.
Belle mutande, con sopra la sventata effigie di Guareschi, anche quelle del Resto del Carlino.
Ho cercato di ampliare un po’ la visuale, ma ognuno poi può benissimo rimanere nel proprio comodo punto di vista e continuare ad elogiare le mirabolanti politiche per l’immigrazione del governo Renzi…
Ma va là, Fede.
Hai cercato e stai cercando di piazzare la foglia di fico della propaganda antirenziana su un banalissimo caso di vergogna manifesta.
Non c’è nessuna visuale da allargare se non questa: quella che il tuo Arcivescovo definisce così” La:chiesa di Ferrara-Comacchio intende dimostrare di essere “vicina a coloro, donne e bambini in particolare, che hanno vissuto sul nostro territorio una notte così difficile e ostile, che ripugna alla coscienza cristiana”.
Difficile aggiungere altro.
Da aggiungere c’è solo che si è scatenata una guerra tra poveri, che il Governo avrebbe potuto prevedere e avrebbe dovuto evitare.
Non ho altro da aggiungere, ma cerca di capirlo.
Le rivendicazioni di non essere disturbati nella propria quiete contro quelle del diritto a sopravvivere. Ognuno ha le proprie.
Il Vangelo? Bellissimo, specie quando non ti tocca.
il vangelo ti tocca sempre, e di brutto. A meno che uno lo scansi e non si voglia far toccare. Che è come prenderlo e buttarlo nel pattume.
Nico mi perdonerà se le sgraffigno un tweet
https://twitter.com/AssuntaNike/status/791168948972716032/photo/1?utm_source=fb&utm_medium=fb&utm_campaign=AssuntaNike&utm_content=791168948972716032
Per tutti coloro che inveiscono e si “schifano” degli abitanti di Gorino, è possibile fare qualcosa di utile oltre ad inveire e a schifarsi cioè chiamare la prefettura e rendersi disponibile ad accogliere almeno una di queste clandestine.
Il telefono è 0532 294311.
Concordo con Luigi M.: il Vangelo è bellissimo quando tocca agli altri.
Il Vangelo come Parola di Dio ha l’ambizione di guardare oltre il muro del nostro egoismo.
Gli abitanti di quel paesino si sono fermati davanti alla paura come gli apostoli sulla barca in preda alla tempesta; una risposta umana; Gesù Cristo per seguirlo chiede di più.
Appunto, ripeto: 0532 294311.
Sono certo che persone tanto solidali e sensibili alla sequela del Signore non avranno difficoltà ad ospitare una profuga eritrea, magari quella in dolce attesa (e che a Gorino non avrebbe certo ricevuto assistenza adeguata).
Prendete nota: 0532 294311.
Altrimenti sono solo chicchiere.
A inveire e a schifarsi sarebbe il tuo Arcivescovo, Federico?
Per aver detto che quel ” non me frega un casso ” , il ” bravo, bravo!” e tutto il resto della nottata ripugna a una coscienza cristiana?
Perché non vedo chi altri abbia inveito e si sia schifato.
Lorenzo,
ti assicuro che il Vescovo e la diocesi fanno già la loro parte.
Possono permettersi senza sospetto di ipocrisia di dire quello che vogliono.
Mi domando però se anche coloro che qui si sono permessi certi giudizi piuttosto pesanti (li ricordo: egoisti, gretti, prepotenti e persino a-umani…) hanno poi in coscienza fatto di meglio.
Sono disponibili ad ospitare a casa propria una di queste signore eritree?
Sono disponibili ad accogliere alcuni dei presunti profughi così brutalmente respinti sulla strada (l’unica!) di Gorino?
Sono veramente migliori di quei pescatori della Bassa?
Se lo fossero sul serio, non esiterebbero a comporre lo 0532 294311 e a offrirsi premurosamente di ospitare queste persone.
Altimenti sono solo chiacchiere.
Altrimenti è ipocrisia.
Con queste risposte caro Federico è come se tu ti chiamassi fuori.
Sei forse cristianamente esentato dal comporre quel numero solo perché hai espresso comprensione per quelle persone?
Pensi che averle “comprese” esenti dal sentirsi responsabili?
Concordo in pieno con te sull’attenzione al giudicare e a scagliare la prima pietra; ma l’assenza di giudizio non credo sia di er sé motivo di esenzione dalla carità cristiana.
Non credi?
Ritorniamo al significato di ipocrita. ATTORE.
Quanti attori oggi sulle scene! quanti recitano una parte! la parte del compassionevole e dell’altruista è una delle parti più gettonate, è bello recitare la parte del compassionevole e dell’altruista, sopratutto quando poi a portare i pesi concreti di tale altruismo sono gli altri, il popolino . Armiamoci e .. partite, diceva un comico.
Molti sono quelli che recitano la parte dell'”accoglienza” salvo poi che ad “accogliere” siano gli altri, il popolino. Ognuno si fa bello della propria parte. la Merkel e Junker non osano dire “non vogliamo gli immigrati” ( cosa che in realtà pensano) perchè non sarebbe bello e dunque giù a recitare la parte dell’Europa che accoglie , salvo poi chiudere le frontiere del Brennero e di Ventimiglia, della serie i migranti teneteveli voi paesi come Grecia e Italia dove tali persone arrivano. Dopo la Merkel e Junker in via gerarchica abbiamo i gerarchetti italiani, Renzi e Alfano, anche loro recitano la parte che è bello accogliere , non però evidentemente in casa loro. Alfano si gonfia e sbraita , i prefetti devono eseguire gli ordini, il popolo bue deve tacere e obbedire. Alla fine della catena gerarchia ci sono sempre i poveri sfigati, il popolino, sui quali riversare i pesi e le criticità pratiche dell””accoglienza”. Ma , ohibòil popolino protesta , non è contento? Come si permettono questi bifolchi? Razzisti!
mi sembra che si ripetano le stesse scene che precedettero la Rivoluzione francese: il popolo rumoreggia e non è contento? invece di ascoltarlo anche i potenti di allora preferirono trincerarsi dietro i prefetti, i gendarmi, lo Stato e compagnia bella. peccato che ad un certo punto Prefetti, gendarmi, stato e anche TESTE dei potenti furono travolte dal malcontento popolare.
oggi si rischia la stessa cosa: l’arroganza ottusa e l’ipocrisia di chi intima al popolo dall’ALTO del suo potere ( dall’alto delle loro residenze signorili dove di immigrati non si vede neppure l’ombra) : PLEBE DOVETE ACCOGLIERE GLI IMMIGRATI , rischia di scatenate gli animi.
L’arroganza del potere e l’ipocrisia è sempre la stessa: si recita una parte e si scarica sugli altri i costi della realtà, della serie armiamoci e partite.
molto pericoloso, ma la Storia non insegna mai nulla ed è proprio per questo che la Storia si ripete. Mi aspetto a breve in tutta Europa una sollevazione di popolo contro i vari Hollande, Merkel , Renzi, Junker, e il rotolare delle loro teste ( rotolare simbolico ovviamente!)
Il non voler neppure ascoltare cosa hanno voluto dire le persone di Gorino col loro gesto ,. non volerle comprendere, ma subitoCONDANNARLE COME RAZZISTI, è tipico della nostra età. Nessuno ascolta più le ragioni di nessuno in un epoca in cui si fa del dialogo un feticcio.
con le persone di Golino, con le loro paure , magari coi loro pregiudizi, non si ritiene di dover dialogare. Nessuno gli ha detto nulla prima della decisone di trasferire i migranti. Non erano degne di poter partecipare alla decisione .
bel risultato di un’epoca in cui il dialogo è divenmato un ideale!
qualcuno ha mai dialogato con le persone di Gorino prima di spedigli i migranti? qualcuno ha chiesto il loro consenso o almeno il loro parere’, qualcuno ha spiegato loro il perchè e il percome?
qualcuno le ha trattate come persone e non come sudditi?
O sono persone solo i migranti e i cittadini italiani sono invece solo sudditi a cui si impongono le decisioni invece di condividerle?
I cittadini italiani devono stare solo zitti e buoni e acquiescenti ad ogni decisione che si fa SOPRA LE LORO TESTE? perchè lo vuole Renzi, perchè lo vuole Alfano, perchè lo vuole il Prefetto , perchè lo vuole il Papa, perchè lo vuole Soros, perchè lo vuole l’Europa, i cittadini italiani devono essere acquiescenti a tutto?
allora diciamo pure francamente e senza ipocrisia che siamo degli SCHIAVI e che abbiamo demandato ad altri il potere di decidere non solo delle nostre vite, ma delle nostre case, dei nostri comuni, delle nostre città. Noi non contiamo più nulla, altri decidono al nostro posto.
Caro Luigi M.,
non mi chiamo affatto fuori.
Penso però che prima di prendersela con chi reagisce, bisognerebbe chiedere conto a chi ci governa. Gestire l’emergenza dei migranti non è certo semplice, ma non si può nemmeno pensare di scaricare oneri e problemi sulle piccole comunità locali, già gravate da altri problemi.
La guerra tra poveri, le paure e i disagi degli italiani meno abbienti, una certa xenofobia sono frutti della politica del governo, che ha pure dei meriti (salva le vite umane dal naufragio dei gommoni) ma che non è priva di responsabilità.
Capiamolo e capiremo questa e tante altre proteste scoppiate in quartieri e comunità che non sono in grado di accogliere di punto in bianco gruppi rilevanti di migranti.
a Calais stanno smantellando la “giungla” cioè l’immensa bidonville, uno stato nello stato, che si è formata di clandestini illegali che voglio andare in Gran Bretagna dalla Francia ma non hanno i documenti.
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2016/10/24/migranti-cominciato-sgombero-calais_d6d63d6e-b525-480a-a6b7-59079ae15e7e.html
La Gran Bretagna non ha alcuna voglia di accogliere masse di immigrati clandestini senza documenti . Gli inglesi sono convinti di avere “già dato” accogliendo negli anni passati masse di immigrati. Ora hanno detto basta, anche perchè la situazione sociale rischia di degenerare e di esplodere.
Nel piccolo paese di Golino si ripete in piccolo quel che succede in grande. gli abitanti di Golino sono razzisti? Allora anche gli inglesi che sbarrano l’accesso nella loro nazione ai disperati della giungla di Calais sono razzisti!
Allora anche i Francesi che sbarrano la strada ai sans papiers a Ventimiglia!
Insomma poche ciance: l’immigrazione illegale è una PIAGA , un INCUBO, che nessuno nazione civile può tollerare, che non si risolve ne’ col buonismo dell'”accogliamo tutti perchè siamo buoni” ne’ col cattivismo del “spariamo contro i barconi e non si azzarderanno più a venire”
E’ la piaga della nostra epoca , come altre epoche hanno avuto la loro.
ci vorrebbe intelligenza per risolverla, non buonismo emotivo ne’ ideologia, ne’ soprattutto chi ci si arricchisce sopra ( i migranti sono un BUSINESS enorme per tanti a cui sarà difficile rinunciarvi)
Giornali come il Resto del Carlino e trasmissioni TV come quelle che mi capita di intravedere facendo zapping su Rete 4 stanno facendo grossi danni.
Il Carlino ha come unico scopo vendere e in Emilia Romagna ci riesce bene perché riporta tante notiziole di cronaca locale che nessun altro riporta. Ma è quello che si è inventato lo scoop sul tumore del Papa e che quando venne rimpatriato e ricoverato con tutti gli accorgimenti del caso non ricordo se un medico o un infermiere che aveva contratto Ebola mise in prima pagina un titolo a caratteri giganteschi: ‘Ebola è in Italia’. E’ diffuso in tutti i bar ed è il nutrimento di tanti pensionati che vi trascorrono parecchio tempo. Sugli stranieri non è quasi mai così pacato come nell’articolo linkato, se un qualche furto o altro non è commesso da un italiano la nazionalità è quasi sempre evidenziata.
Sui profughi la linea editoriale è quella dell’ invasione, se le cifre non la confermano basta ometterle.
Su Rete 4 le notizie sui migranti sono sempre di malagestione ed è evidente che lo scopo sia politico perché mai la trasmissione si reca dove le cose vanno bene. Io credo che ci sia gente terrorizzata dalla crisi e da queste notizie allarmistiche e gente invece che ci marcia su.
Si fa presto a condannare tramite computer la gente di un paese senza minimamente conoscerne la situazione, so che i paesini alla fine del mondo sono spesso dimenticati dalla politica. Non mi piacciono però i discorsi del tipo ‘portateli a casa tu’. A nessuno di loro era stato chiesto di portarseli a casa e la struttura individuata da quel che ho capito era un bar-ostello. Non mi pare quindi che avrebbero portato chissà quale disturbo.
Inscenando la protesta per l’arrivo di un pugno di donne e non all’eventuale seconda ondata (questa volta maschile) il paesino ha fatto una figura di m…
Spero che gran parte della gente capisca la sciocchezza fatta e smetta di seguire le teste di cavolo da cui si sono fatte aizzare.
Dimenticavo.
Nel mio Comune provvisoriamente sono ospitate sei o sette donne in una struttura gestita da un’associazione cattolica e 7-8 ragazzi nella canonica di una ex-parrocchia. C’è stretto contatto tra parroco e prefetto, si cerca di far fare qualche attività ai due gruppi per passare il tempo (le ragazze stanno imparando a cucire) e per quel che ne so non ci sono problemi.
Sono d’accordo solo sul fatto che il paese purtroppo non ha fatto una splendida figura.
Le critiche al Resto del Carlino sono ingiuste, ma non spetta a me fare l’avvocato difensore. Mi piacerebbe sapere però quali giornali apprezza il Sig Usvelli per obiettività e indipendenza: forse l’ Unità o la Repubblica, testate vendutissime in Emilia-Romagna?
Anche se dispiace, l’immigrazione crea disagi e difficoltà: prendiamone atto senza criminalizzare chi ne parla senza la retorica della Boldrini…
Una precisazione per Usvelli: la location individuata dal prefetto non è uno dei tanti bar di una città, ma l’unico locale di aggregazione del paese. Un ostello destinato ai (pochi, ma presenti) turisti del Parco del Delta del Po e unico bar e ritrovo per anziani e mamme. Togliere questo unico servizio presente nel territorio di Gorino (con la R, discepolo!) non è una richiesta di poco conto.
E non bisogna nemmeno disprezzare il timore che una volta “aperte le porte” di quell’ostello nel giro di qualche settimana sarebbero arrivati in paese altri pullman. Sappiamo che le donne e i minori sono un esigua minoranza dei tanti migranti che i prefetti devono piazzare dove possono. Le probabilità che presto ci sarebbero stati altri arrivi non è affatto peregrina !
Le probabilità che presto ci sarebbero stati altri arrivi non è affatto peregrina !
oddio!!! che disgrazia!!!!
Caro Usvelli,
ripeto: quel bar è l’unico luogo di aggregazione del paese.
Per intenderci, non ci sono ex canoniche o ex parrocchie, non ci sono locali sfitti o seconde case disponibili. Per tanti motivi, conoscendo la storia e la geografia del luogo, sarebbe stata opportuna una scelta diversa da parte del prefetto e del sindaco di Goro.
Non so quanto sia grande il suo comune, ma alla piccolissima frazione di Gorino Ferrarese è stato chiesto di ospitare il triplo delle persone che avete ospitato voi, per di più nell’unico luogo di aggregazione della comunità. Una comunità non ricca (eufemismo) e isolata alla fine di una lingua di terra tra Po e Adriatico.
Andate a vedere…
Oltretutto non risultano manipolatori o “teste di cavolo” che abbiano “aizzato” la folla. E’ tanto difficile capire che si è trattato di un errore del prefetto e che la popolazione locale si è sentita disprezzata e calpestata?
Sapete quanti immigrati clandestini, presunti profughi, sono arrivati in un anno? Più degli abitanti della città di Ferrara e poco meno della metà di tutta la nostra provincia. Mezza provincia! E volete che una comunità piccola e dimenticata da Dio (!) e dagli uomini, alla fine del mondo, non si senta minacciata?
C’è bisogno di aggiungere altro?
Infine, Usvelli, i danni non li fanno i giornali o Rete4, ma l’incapacità del Governo e l’approssimazione con cui si alloggiano queste persone dove capita.
Renzi oggi minaccia di stringere i cordoni della borsa nei confronti dell’UE, ma non le sembra tardi? Non era più opportuno usare quest’arma un anno fa (e seriamente: magari con la proposta, veramente minacciosa, di Itexit)?
Il Governo usa i migranti per far passare una finanziaria di spese e regalie da distribuire impunemente per la sua propaganda politica elettorale (per comprare consenso in vista del referendum o delle elezioni anticipate).
Il danno maggiore lo fa questo governo, che si riempie la bocca di retorica immigrazionista e poi scarica i problemi sul volontariato e sugli enti locali.
A completezza delle informazioni.
La campagna antigovernativa la si faccia dove e quando la si vuole.
QUI NON C’ ENTRA UN TUBO.
Libera scelta della gente ( almeno QUEL manipolo di gente ) di Gorino.
Che avrà pure festeggiato.
http://www.provincia.fe.it/download/DET%205243_2013.pdf?server=sd2.provincia.fe.it&db=%2Fintranet%2Finternet.nsf&uid=3FDB7B43880A3784C1257B980031BC241-dot
provincia.fe.it ·
Su quello che è successo a Goro e Gorino secondo me vanno chiarite alcune cose. E far notare che c’è anche chi accoglie:
1) L’edificio in questione è di proprietà della Provincia ed è in affitto > non c’è stato nessun esproprio di proprietà privata.
https://goo.gl/Otj6C4
2) Rispetto al bar-ostello Amore e Natura (pensa te) si trattava di occupare solo la parte superiore: 6 camere per 30 posti letti. E tra l’altro il rifugio era provvisorio, non permanente. (ho modificato il dettaglio dopo aver chiamato l’Ostello per verificare: “non è come è stato detto da Alfano 5 camere su 30″ – mi ha detto Paolo Fabbrini uno dei soci dell’ostello – ma 6 camere per un totale di 30 posti letto”).
Nel documento, datato 24 ottobre 2016, il prefetto Michele Tortora ordina la «requisizione con effetto immediato e sino al 28 febbraio 2017 e comunque fino a nuove esigenze di sei stanze dell’ostello Bar Gorino Amore-Natura, da adibire ad ospitalità di richiedenti protezione internazionale, assegnati alla Prefettura di Ferrara».
3) Il turismo danneggiato? per 5 camere (edit: 6) a fine ottobre? <3
4) La questione dovevano essere avvertiti prima etc etc. al di là di quando si viene avvertiti una comunità può scegliere tra l'accoglienza e le barricate. Napoli, nelle stesse ore, ha scelto l'accoglienza, rispondendo all'appello del sindaco e mobilitandosi per portare vestiti e prodotti per l'igiene (li hanno dovuti fermare a un certo punto per eccesso di "calore").
5) Goro ha su 4mila abitanti 59 stranieri residenti (1,qualcosa % della popolazione residente). A detta del Prefetto Goro e Gorino non hanno ospitato fino ad ora nemmeno un migrante. Quindi a chi dice "possiamo capire che la gente è stanca": esattamente stanca di cosa? Qui la dichiarazione del Prefetto: «Mi sembra francamente ingeneroso: sono due anni e mezzo che facciamo riunioni con i sindaci e gli amministratori della provincia, che lancio appelli perché diano una mano a gestire l’emergenza: soprattutto ai sindaci dei comuni che, come Goro e Gorino non ospitano alcun migrante»
http://www.tuttitalia.it/…/statis…/cittadini-stranieri-2016/
6) Le barricate contro altri esseri umani non sono accettabili. Qui non ci sono dichiarazioni ambigue da fare. Non si possono accettare sfumature. Questa roba va stigmatizzata, senza se e senza ma. Il precedente che si è creato è gravissimo, ha ragione il Prefetto. E di questo bisognerebbe discutere.
7) Intanto il sindaco di Riace si è reso disponibile ad accogliere le donne respinte a Gorino: "Negli ultimi anni abbiamo accolto decine di migranti fornendo loro anche un alloggio. Mettiamo a loro disposizione due case, offrendo loro anche la possibilità di seguire corsi di formazione professionale finalizzati all'avvio di un'attività lavorative. In cambio non chiediamo nulla sul piano economico, né dal Governo, né da altri soggetti pubblici. Non mettiamo limiti all'accoglienza finché nel nostro comune ci sono alloggi disponibili". Gli immigrati ospitati a Riace sono attualmente 500 su un totale di 1.800 abitanti. Grazie
Mah….il link non si apre. C?è quest’altro
https://www.facebook.com/ariannaciccone?hc_ref=NEWSFEED
Se ci sono inesattezze, Fede, in quel che ho riportato, me le farai notare.
Relata refero.
Inutile continuare a sminuire i problemi degli altri e pretendere che siano gli altri a farsi carico di queste immigrate clandestine (perchè se tanto mi da tanto solo il 5% di loro sarà riconosciuto come profugo avente diritto di asilo).
Lorenzo, chiedi al tuo sindaco e al tuo quartiere di aprire le porte e di offrire un esempio vero di generosità e accoglienza. Date uno schiaffo morale a tutti gli egoisti.
Per il resto, piantiamola con le chiacchiere.
Informazione per dovere di cronaca: gli 8 bambini che dovevano essere ospitati nell’ostello a Gorino non sono mai esistiti.
Questa notizia viene direttamente dall’Asp di Ferrara ma stranamente non è stata ripresa dalla maggior parte del sistema mediatico italiano.
Ribadisco : gli abitanti di Gorino hanno protestato contro il sequestro dell’ostello che serve a dar un servizio ai turisti ed è l’unico bar/luogo di aggregazione del paese.
Federico Benedetti, la tua posizione è chiarissima.
Ma la ripeti con tanta insistenza da dubitare che tu stesso ne sia convinto.
Mi hanno insegnato che Dio lo trovi là dove c’è carità e amore.
Tu mi dai l’impressione di essere molto lontano da quel luogo.
Luigi M.,
può darsi che tu abbia ragione sul mio conto, ma non trovo carità e amore in tanti dei vostri commenti (e nemmeno in questo tuo ultimo), pertanto sono portato pensare di essere in buona compagna. La vostra.
E se siamo tutti lontani da Dio, perchè voi vi permettete di esprime giudizi tanto cattivi nei confronti del prossimo?
Fareste meglio, piuttosto, a dare un buon esempio.
Immigrate clandestine?
Ah ecco.
E poi, non c’erano bambini.
Allora la prossima volta, lasciamole a bagno nel mediterraneo, queste immigrate clandestine.
E tutti quanti, dalle coste, gli urliamo in coro da stadio” non me ne frega un casso”.
Ospitatele voi senza pretendere che lo facciano, e con il sorriso sulle labbra, altri (di cui non conoscete guai e problemi) a 420 km da casa vostra…
Ma che razza di misericordia/carità/accoglienza è quella che di chi è ben disposto (a parole) verso i lontani e poi è feroce con i vicini?
Per dare un’idea di cosa ci sia a Gorino Ferrarese, riporto un intervista al “parroco”:
“Volevano mandare qui delle persone senza che neppure la popolazione sapesse niente. Volevano mandarle qui da un momento all’altro: ma che servizi ci sono qui a Gorino? Non ci sono le scuole, i bimbi devono andare a Goro. C’è un medico a ore solo alcuni giorni, una farmacia, due negozietti e nient’altro. Queste persone che volevano portare hanno bisogno di essere curate: e non solo con il mangiare. Bisogna creare un sistema di accoglienza, sennò che cosa fanno qui? Quando si farà questo, allora l’accoglienza ci sarà di sicuro. Anzi sono io il primo a dare questo consiglio ai miei concittadini: essere accoglienti”.
L’ho chiamato “parroco”, ma in realtà Don Paccagnella da trent’anni anni è amministratore parrocchiale di Gorino Ferrarese e risiede in un’altra parrocchia, nella diocesi di Rovigo-Adria… Insomma, non hanno neanche un prete.
Federico, ti ho scritto solo l’impressione che dai in base a quello che scrivi.
Magari poi sei uno che scrive male e razzola bene… che ne so?
In questo post infarcito di tuoi 32 commenti che devi ammettere hanno ben poco di quell’evangelico che tu cinicamente chiedi agli altri.
In un blog si risponde sulle parole; altro non si può fare.
L’Huffington Post
http://www.huffingtonpost.it/don-aldo-antonelli/la-vergogna-di-gorino_b_12669370.html?utm_hp_ref=italy
La vergogna di Gorino di Don Aldo Antonelli
(…)
La domanda, pesante come un macigno è se ci sia o meno, in questa Italia di chiese e santuari, di conventi e monasteri, di crocifissi esibiti nei crocicchi di strade e sulle cime dei monti, un cristianesimo “cristiano”!
(…)
La domanda è cosa ci ha a che fare una religione ritualistica, che fa da supporto ai vari campanilismi di quartiere, che consacra narcisismi egoistici, che foraggia gerarchie autoritarie, con quel cristianesimo evangelico che papa Francesco non cessa di richiamare alle nostre coscienze.
“Una religione che faccia perno unicamente sul bisogno di tranquillità e di ordine e lo favorisca come l’unica virtù, non ci può dare che cristiani mediocri e una pavida cristianità servendo, senza volerlo, interessi partigiani tutt’altro che raccomandabili, e tagliandosi con le proprie mani i ponti delle grandi strade del domani”*.
(*) Primo Mazzolari – Se tu resti con noi – 173 Ed. Paoline
http://www.corriere.it/foto-gallery/cronache/16_ottobre_25/goro-barricate-contro-migranti-a98a511a-9a7e-11e6-97ec-60bd8f16d4a5.shtml
Toh, ma che bella grigliatina.
Ho cercato solo di condividere alcune considerazioni e aiutarvi a comprendere la realtà di Gorino e cosa ha portato alle barricate. Se non ci sono riuscito, se non siete andati oltre alla prima impressione, pazienza. Chiudiamola qui.
Cosa abbia portato alle barricate lo sappiamo tutti.
Che tu, difensore a oltranza dei valori-non-negoziabili ti sia barricato con loro lo capisco di meno.
Io non ho tempo di leggere giornali, mi accontento della pagina online che pubblica Avvenire.
Anche oggi ho avuto tra le mani il Carlino ma non l’ho sfogliato, nel trafiletto in prima pagina gli abitanti di Gorino dicevano che erano stati male informati e che avrebbero ospitato i profughi a casa loro.
Il Carlino di ieri in seconda o terza pagina parlava mi pare di un barbiere che faceva parte della cerchia di Salvini ed era in ascesa. Non ho letto però se fosse di Goro, Gorino o altro paese. Dalle foto che ho visto non credo poi fosse tutta gente del posto, in prima fila ho visto dei giovani vestiti bene (uno con tanto di Converse ai piedi) che secondo me erano leghisti venuti da fuori.
Don Paccagnella dice che la gente non è stata informata, però lui sa che queste persone vanno curate: come fa a saperlo? Non possono avere lo stesso trattamento della gente locale, ossia vanno dal medico quando c’è?
Il loro sostentamento non era certamente a carico della gente del posto, ma immagino che la roba da mangiare l’avrebbero acquistata nel negozio di alimentari locale, 12 clienti perse.
Io non sono assolutamente favorevole a questo governo e spero vada a casa al più presto, questo per prevenire eventuali insinuazioni che io scriva per sostenere Renzi.
Perché sono andato oltre la repulsione per quello che sembrava solo un rifiuto e ho provato a comprendere le ragioni di quelle persone.
Usvelli, se pensa che la Lega, che in quel comune ha raccolto sì e no il 7%, abbia potuto organizzare una manifestazione del genere, è fuori strada.
Le ragioni sono altre; pur non condividendole in toto, le ho capite e ho provato qui a spiegarle.
Troppe parole, ma pochi esami di coscienza, e lo dico sommessamente in riferimento ai commenti che velocemente mi sono trovata a scorrere..
In coscienza retta: quanti, degli scriventi scandalizzati dei “Gorini” potrebbero attestare di essere “buoni missionari” di Gesù Cristo in ogni ambito e luogo. Quanti, potrebbero riconoscere negli stessi , su questo stesso spazio virtuale, i veri discepoli di Cristo: forti della Parola, forti delle Beatitudini, tanto vicini a Dio da parlare con giustizia, verità, amore.
Francamente, con sincerità di cuore e di mente, cerchiamo di essere onesti, ma con noi stessi soprattutto. Evitiamo di autoingannarci, per non restare chiusi nella serra delle nostre coscienze.
Dire che la paura non sia (non é) un freno potentissimo capace di immobilizzare anche il cuore più volenteroso è una grandissima menzogna. Ma , vedete,posso comprendere la paura dei “Gorini”, o almeno non li giudico. Mentre non riesco a comprendere quel tipo di discepolato che non ha paura di allinearsi al pensiero del mondo che a sua volta “giustificato” dal silenzio dei discepolo: schiavizza, rendendo vere le sue falsita. Noi facciamo silenzio e lui-il mondo- grida, anzi, a volte collaboriamo attivamente firmando carte di morte e leggi di distruzione della stessa natura umana servendo satana, anziché Gesù Cristo. Ma di tutto questo nessuno si scandalizza, mentre ci si “scandalizza” della paura espressa da un piccolo resto d’israele abbandonato dagli uomini e ricordato, per opportunismo, da uno stato servo di un’ Europa che filtra il moscerino e ingoia il cammello, che ci ha carica del destino di intere popolazioni e permette ad altri di ergere muri, di un’Europa capestro e dei suoi diktat infami.
Noi siamo cristiani, seguaci di Cristo, e, se conoscessimo per davvero la Parola di Dio NON dovremmo biasimare la paura, ma comprenderla alla Luce di Dio, nella pregiera perché tutti siamo tprigionieri della paura, il cui germe primigenio nasce col peccato di Adamo – “ho udito la Tua voce nel giardino ed ebbi paura”- e qualla fu, ed è, paura di Dio quando ci si nasconde alla Verità.
Abramo ebbe paura, paura del futuro, vendendo la sua vecchiaia avanzare e lui, in assenza di un erede- La sua fu una “paura di fede “NELLA” fede, attanagliato dal timore che quanto promesso da Dio non si realizzasse.Ma poi, dopo quel patto, quella maledizione di ” squartamento” (Genesi 15,1-11) credette in Dio fino a sacrificargLi il figlio Isacco
Giacobbe ebbe paura dell’uomo, ovvero del fratello :Esaù. Riparò presso Labaro per sfuggire all’uomo Esaù. Invocò Dio per una intera nottata e con Lui lottò fino allo sfiancamento”, e proprio in quella lotta impari Giacobbe vince il Signore con la preghiera e , sciancato, da Lui sarà benedetto.
La “paura” percorre e si rincorre per ben 26 volte nei Vangeli e il termine “Temete” per 10 volte- anceh Gesù ebbe molta, moltissima paura…e infine, gli Apostoli, uscirono finalmente dal Cenacolo, liberi dal mostro della “paura” con la potenza dello Spirito Santo tanto dapoterono quanto avvenuto in Babele. Senza la preghiera, senza l’aiuto e la fiducia in Dio, nel Suo Santo Spirito, tutti, tutti indistintamente siamo destinati ad essere ingabbiati nel recinto della paura…
errata @ “tanto da poter ribaltare quanto avvenuto in Babele”
chiedo venia per gli erroti di digitazione…
La paura è un sentimento umanissimo.
Il Vangelo è un invito a superarla e a non farsi suoi prigionieri.
Barricarsi nella paura è “chiudere le porte a Cristo”.
I “forti discepoli di Cristo” non abitano qua. Punto. Chi pensa che ci siano, o, peggio, intimamente di esserlo, è fuori come un poggiolo.Ma un poggiolo panoramico.
Si continua a fare della retorica ( in questo caso molto a buon mercato ) su un atteggiamento che è semplicissimo nella sua linearità.
Si ascoltino le voci e si guardino le immagini.
“Non me frega un casso”, salamelle e grigliate. “Giustamente” alla luce del sole, “onestamente” persino, come sono onesti tutti i comportamenti non mascherati.
Fuori dalle balle, non li vogliamo.
I contorcimenti di chi ci vuole farci sopra della sociologia, della politica, o, peggio, di chi li beatifica tout court sono tutta un’altra storia e vanno sotto un’altra voce della rubrica.
Condivido le riflessioni di Clodine.
Per il resto, evito di continuare una polemica con chi non ha voglia di approfondire la questione.
Un caro saluto a tutti
Appunto per questo, Fides, io non riesco a biasimare chi la paura la sperimenta, e a vari livelli, né riesco a giudicare, ma perché io stessa, talvolta tremo quando attendo con ansia che mia figlia torni, dal lavoro, la sera , ed è buio, e la zona pullula di personaggi biechi, ubriachi,affamati, pronti a strapparti le orecchie se non porgi loro spontaneamente gli orecchini.
Che siano bianchi o neri nulla cambia! Non confondere i piani: la paura di Cristo postula la domanda circa :quanto del Vangelo è imprigionato nelle catacombe della nostra anima e quanto di esso manifestiamo al mondo. E in questo contesto: quante le anime fervide cozzano contro l’umana malvagità!? la mattanza quotidiana di operatori pastorali in missione come anche di onesti cittadini martiri per difendere, magari, una misera pensione è cronaca di tutti giorni. Ma se quelli sono già usciti, in Cristo,dal recinto della paura, non possiamo pretendere la stessa incandescente fede in chi, quel cammino non l’ha fatto, quella meta, forse, non l’ha ancora raggiunta. La paura uno solo la può vincere: la Grazia del Signore con la fortezza dello Spirito Santo. Ma, condannare chi non è in grado di affrintare con lo stoicismo desiderato determinate situazioni, io, lo giustifico, e anche Dio, credo, lo giustifichi…
Non c’è nessuno , qui, che non ha ” compreso”.
Giustificare è un’altra roba, e che lo facciamo noi qui, è cosa completamente priva d’importanza. Dio tutto comprende e tutto perdona, certamente, e non sta certo a noi, men che meno qui, indicarGli la strada .
Qui non è richiesta a nessuno, men che meno a Mr. ” me ne frega un casso” e coriste, una incandescente fede. Non è richiesta manco la fede, per quanto mi riguarda.Nè mi sognerei di bollare come ” malvagità” umana questo che è solamente un legittimo, rivendicato serenmente e messo in partica, atto di scelta di vita sul territorio.
Farne materia per brevi encicliche da blog, mi pare bizzarro assai.
Poi, Fides, potrò anche sbagliare…ma …la paura dell’uomo è una questione seria, che c’interroga, che smuove la coscienza. Domanciamoci, tutti, quanto tempo ci affidiamo alla preghiera per vincere la paura, paura anche di obbedire a volte. Qui si tratta di credere con la stessa forza con cui credette Maria, con la stessa invincibile convinzione con la quale Abramo legò il suo unico figlio sull’altare del sacrificio; alla setssa maniera di Cristo sulla croce , e che la stessa croce, la sofferenza anche estrema, è simbolo di vita e non di morte.Mamma mia, è una roba che fa tremare i polsi. Pensiamoci fides…ci vuole tanta Grazia per arrivare a tale, alto , livello di fede…chiediamola, con tutto l’ardore di cui siamo capaci.
chiediamola anche per chi, questa fede, non ce l’ha…
Laddove non arriva la fede giunga l’umana pietà.
Non ci sono, in effetti, molte opinioni possibili su quel che è successo a Gorino: comunque, le riflessioni di Michele Serra mi sembrano, al solito, felici.
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwif7v-4w__PAhUGORQKHayiCLAQFggcMAA&url=https%3A%2F%2Ftriskel182.wordpress.com%2F2016%2F10%2F28%2Flamaca-del-27102016-michele-serra%2F&usg=AFQjCNGZox2y8iItjLqt2tLBlcT5xa13GA
Buon sabato, amici !
Roberto Caligaris