“Il Papa non s’immischia nella politica italiana” e sulle unioni civili “un parlamentare cattolico deve votare secondo la propria coscienza ben formata”: sono due delle tante risposte date dal Papa in aereo di rientro dal Messico. Nei commenti ne riporto alcune, invitando i visitatori a leggerle tutte nel testo integrale perché è difficile stringerle in poche righe come qui è necessario fare. Osservo che probabilmente stavolta le polemiche saranno più forti e che non mi aspettavo tanta libertà di parola: il Papa è più libero o forse più schietto di come io me lo rappresento.
Francesco: “Il Papa non s’immischia nella politica italiana”
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Unioni civili. Io non so come stanno le cose nel Parlamento italiano. Il Papa non si immischia nella politica italiana. Nella prima riunione che ho avuto con i Vescovi [italiani], nel maggio 2013, una delle tre cose che ho detto: “Con il governo italiano, arrangiatevi voi”. Perché il Papa è per tutti, e non può mettersi nella politica concreta, interna di un Paese: questo non è il ruolo del Papa. E quello che penso io è quello che pensa la Chiesa, e che ha detto in tante occasioni. Perché questo non è il primo Paese che fa questa esperienza: sono tanti. Io penso quello che la Chiesa sempre ha detto.
Coscienza ben formata. Io non ricordo bene quel documento del 2003 della Congregazione per la Dottrina della Fede [sulle unioni di persone dello stesso sesso]. Ma un parlamentare cattolico deve votare secondo la propria coscienza ben formata: questo, direi soltanto questo. Credo che sia sufficiente. E dico “ben formata”, perché non è la coscienza del “quello che mi pare” […]. E sulle persone dello stesso sesso, ripeto quello che ho detto nel viaggio di ritorno da Rio de Janeiro e che è nel Catechismo della Chiesa Cattolica.
Se Trump sia cristiano. Domanda: “Uno dei candidati alla Casa Bianca, il repubblicano Donald Trump, in un’intervista recentemente ha detto che Lei è un uomo politico e addirittura ha detto che forse Lei è anche una pedina, uno strumento del governo messicano per la politica di immigrazione. Lui ha dichiarato che, se eletto, vuole costruire 2.500 km di muro lungo la frontiera; vuole deportare 11 milioni di immigrati illegali, separando così le famiglie, eccetera. Vorrei chiedere che cosa pensa di queste accuse contro di Lei e se un cattolico americano può votare per una persona del genere”. Risposta: Ma, grazie a Dio che ha detto che io sono politico, perché Aristotele definisce la persona umana come “animal politicus”: almeno sono persona umana! E che sono una pedina… mah, forse, non so… lo lascio al giudizio vostro, della gente… E poi, una persona che pensa soltanto a fare muri, sia dove sia, e non a fare ponti, non è cristiana. Questo non è nel Vangelo. Poi, quello che mi diceva, cosa consiglierei, votare o non votare: non mi immischio. Soltanto dico: se dice queste cose, quest’uomo non è cristiano. Bisogna vedere se lui ha detto queste cose. E per questo do il beneficio del dubbio.
Sarà invitato al Concilio di Creta? Io sarò presente, spiritualmente e con un messaggio. Mi piacerebbe andare a salutarli nel Concilio panortodosso: sono fratelli; ma devo rispettare. Ma so che loro vogliono invitare osservatori cattolici, e questo è un bel ponte. E dietro gli osservatori cattolici ci sarò io, pregando con i migliori auguri affinché gli ortodossi vadano avanti, avanti, perché sono fratelli e i loro vescovi sono vescovi come noi. Poi, Kirill! Il mio fratello. Ci siamo baciati, abbracciati, e poi un colloquio di un’ora… … due ore! Due ore, nelle quali abbiamo parlato come fratelli, sinceramente, e nessuno sa di che cosa si sia parlato, soltanto ciò che abbiamo detto alla fine, pubblicamente, riguardo a quello che abbiamo provato nel colloquio.
Ucraini che si sentono traditi. Quando io ho letto questo, mi sono un po’ preoccupato, perché era piuttosto Svjatoslav Šev?uk che avrebbe detto che il popolo ucraino, o alcuni ucraini, o tanti ucraini si sentono profondamente delusi e traditi. Prima di tutto, io conosco bene Svjatoslav: a Buenos Aires, per quattro anni abbiamo lavorato insieme. Quando lui è stato eletto – a 42 anni, un brav’uomo! – è stato eletto Arcivescovo Maggiore, è tornato a Buenos Aires per prendere le sue cose. E’ venuto da me e mi ha regalato un’icona – piccola così – della Madonna della Tenerezza e mi ha detto: “Questa mi ha accompagnato per tutta la vita: voglio lasciarla a te, che mi hai accompagnato in questi quattro anni”. E’ una delle poche cose che mi sono fatto portare da Buenos Aires e la tengo sulla mia scrivania. E’ un uomo per il quale ho rispetto e anche familiarità, ci diamo del “tu”, e per questo mi è sembrato un po’ strano. E ho ricordato una cosa che ho detto a voi: per capire una notizia, una dichiarazione, bisogna cercare l’ermeneutica di tutto […]. Svjatoslav dice: “Tanti fedeli mi hanno chiamato o scritto dicendo che sono profondamente delusi e traditi da Roma”. Si capisce che un popolo in quella situazione senta questo. Il Documento è opinabile su questa questione dell’Ucraina, ma lì si dice che si fermi la guerra e che si vada ad accordi; anche io personalmente ho auspicato che gli Accordi di Minsk vadano avanti, e non si cancelli con il gomito quello che è stato scritto con le mani. La Chiesa di Roma, il Papa ha sempre detto: “Cercate la pace”. Ho ricevuto entrambi i Presidenti . E per questo, quando lui dice che ha sentito questo dal suo popolo, io lo capisco, lo capisco. Ma non è “la” notizia. La notizia è tutto. Se voi leggete tutta l’intervista, vedete che ci sono cose dogmatiche serie, che rimangono, c’è un desiderio di unità, di andare avanti, ecumenico – lui è un uomo ecumenico… E ci sono alcune opinioni… Lui mi ha scritto, quando si è saputo del viaggio, dell’incontro, ma come un fratello, dando le sue opinioni di fratello… A me non dispiace il Documento, così; non dispiace nel senso che dobbiamo rispettare le cose che ognuno ha la libertà di pensare e in quella situazione tanto difficile. E da Roma… Adesso il Nunzio è sulla frontiera dove si combatte, aiutando i soldati, i feriti; la Chiesa di Roma ha inviato tanto aiuto, tanto aiuto lì. E sempre cercare la pace, gli accordi; si rispetti l’Accordo di Minsk…. Questo è l’insieme. Ma non bisogna spaventarsi per quella frase: questa è una lezione, che una notizia la si deve interpretare con l’ermeneutica del tutto, non della parte.
Aborto e contraccezione. Domanda: “C’è preoccupazione in parecchi Paesi latinoamericani, ma anche in Europa, per il virus Zika. Il rischio più grande sarebbe per le donne in gravidanza: alcune autorità hanno proposto l’aborto, oppure di evitare la gravidanza. In questo caso, la Chiesa può prendere in considerazione il concetto di male minore?” – Risposta: L’aborto non è un “male minore”. E’ un crimine. E’ fare fuori uno per salvare un altro. E’ quello che fa la mafia. E’ un crimine, è un male assoluto. Riguardo al “male minore”: evitare la gravidanza è un caso – parliamo in termini di conflitto tra il quinto e il sesto comandamento. Paolo VI – il grande! – in una situazione difficile, in Africa, ha permesso alle suore di usare gli anticoncezionali per i casi di violenza. Non bisogna confondere il male di evitare la gravidanza, da solo, con l’aborto. L’aborto non è un problema teologico: è un problema umano, è un problema medico. Si uccide una persona per salvarne un’altra – nel migliore dei casi – o per passarsela bene. E’ contro il Giuramento di Ippocrate che i medici devono fare. E’ un male in sé stesso, ma non è un male religioso, all’inizio, no, è un male umano. Ed evidentemente, siccome è un male umano – come ogni uccisione – è condannato. Invece, evitare la gravidanza non è un male assoluto, e in certi casi, come in quello che ho menzionato del Beato Paolo VI, era chiaro.
Karol e Teresa. Domanda: “Numerosi media hanno fatto tanto clamore sulla “intensa corrispondenza” tra Giovanni Paolo II e la filosofa americana Anna Tymieniecka, che nutriva – si dice – un grande affetto per il Papa polacco. Secondo lei, un Papa può avere una relazione così intima con una donna? E poi – se mi permette – lei ha un’importante corrispondenza, conosce – o ha conosciuto – questo tipo di esperienza?” – Risposta: Conoscevo questo rapporto di amicizia tra san Giovanni Paolo II e questa filosofa, quando ero a Buenos Aires: una cosa che si sapeva, anche i libri di lei sono conosciuti, e Giovanni Paolo II era un uomo inquieto… Poi, io dirò che un uomo che non sa avere un buon rapporto di amicizia con una donna – non parlo dei misogini: questi sono malati – è un uomo a cui manca qualcosa. E io, anche per esperienza personale, quando chiedo un consiglio, chiedo a un collaboratore, a un amico, un uomo, ma mi piace anche sentire il parere di una donna; e ti danno tanta ricchezza! Guardano le cose in un altro modo. A me piace dire che la donna è quella che costruisce la vita nel grembo, e ha – ma questa è una comparazione che faccio – e ha questo carisma di darti cose per costruire. Un’amicizia con una donna non è peccato, un’amicizia. Un rapporto amoroso con una donna che non sia tua moglie, è peccato. Il Papa è un uomo, il Papa ha bisogno anche del pensiero delle donne. E anche il Papa ha un cuore che può avere un’amicizia sana, santa con una donna. Ci sono santi amici: Francesco e Chiara, Teresa e Giovanni della Croce… Ma le donne ancora sono un po’… non bene considerate, non totalmente… Non abbiamo capito il bene che una donna può fare alla vita del prete e della Chiesa, in un senso di consiglio, di aiuto, di sana amicizia.
Sogno di Cina. Domanda: “Lei cosa sogna?” – Risposta: La Cina… andare là: mi piacerebbe tanto!
come ha scritto Massimo Faggioli le interviste papali di ritorno dai suoi viaggi sono ormai un genere letterario a sé. Sono sempre molto interessanti, toccando i più svariati argomenti senza censure.
picchio- Cristina Vicquery
Se si parla di “coscienza ben formata” e si fa riferimento al Catechismo della Chiesa Cattolica, è chiaro che l’auspicio del papa è che i parlamentari (e gli elettori) cattolici non votino per le unioni civili.
Tuttavia, avrebbe fatto bene a dirlo apertamente, dato che in tempi come questi, dove il relativismo ormai domina ogni riflessione, non si deve dare niente per scontato.
La coscienza rettamente formata è quella che non giustifica scelte e azioni che contrastano con la dottrina e i valori del cristianesimo.
Come ha detto per i “muri” contro gli immigrati, avrebbe dovuto dire apertamente che “non è cristiano” chi è a favore del matrimonio (anche camuffato con il nome di unioni civili) tra persone dello stesso sesso.
Almeno i papi di un tempo, quelli ” cattivi” pre-Vaticano II, prima di
scomunicare una persona gli facevano un processo e sentivano anche la difesa.
oggi il” papa della misericordia “non pensa neppure alle conseguenze delle sue parole,. se una persona non gli va a genio ( ricordate Marino, l’ex-sindaco di Roma’) lo affonda in diretta conferenza stampa, SEMPRE SENZA CONTRADDITORIO, badate bene , senza che la persona possa dire qualcosa a sua difesa o spiegarsi . Lui parla “a ruota libera” su tutto, anche su ciò che non gli compete, sapendo che la sua posizione di papa gli da’ potere di parlare senza che nessuno POSSA ‘ CONTRADDIRLO.
il “chi sono io per giudicare” a quanto pare vale solo per gli omosessuali, intoccabili e ingiudicabil, tutti gli altri li giudica ( senza ascoltare la difesa e senza dare loro la possibilità di controbattere) di CONTINUO!
Vi sembra cristiano questo? Non è neppure democratico : è la semplice arroganza del populismo illiberale. I papi preconciliari non arrivavano a tale abuso del proprio ruolo
“Io non mi impiccio di politica italiana” . però si impiccia di politica americana! però esalta Bonino e Napolitano1 però elogia Fidel Castro! però baci e abbracci con Kirill, emissario di Putin, alla faccia dei greco-cattolici ucraini!
sulle unioni civili “ognuno deve seguire la sua coscienza”. Va bene ma allora, anche sul costruire i muri ognuno deve seguire la sua coscienza!
luigiAccattoli si dice stupito ” non mi aspettavo tanta libertà di parola”.il fatto è che (forse fortunatamente) di giorno in giorno sta venendo fuori il “vero” uomo Bergoglio:il papa che ha voluto mostrasi al mondo come l’umiltà personificata, che si è accreditato come mite, bonario, disposto al dialogo ( anche con l’ISIS!|) , estremamente umile di cuore, misericordioso , collegiale, democratico francescano, sta mostrando ogni giorno di più di essere esattamente il CONTRARIO di tutto questo. E lo dimostra con i fatti.
contro i “fatti” le parole risuonano retoriche e false.
la gente non è stupida e si rende conto quando una persona è nella sua realtà il contrario di quello che dice di essere.
“Avrebbe dovuto” dire questo e quello?
Avrebbe potuto,semmai.Certamente.
Non lo ha fatto.
Il che vuol dire che ha detto- esattamente- quello che voleva dire.
Né più, né meno.
Quando parla al di fuori della ufficialità, Bergoglio è certamente piu’ libero e più schietto di quanto siamo abituati ad ascoltare.
Appunto per questo mi sembra che quello che vuole dire giunga chiaro e forte, e senza ombra di equivoci.
“Il Papa non si immischia nella politica italiana”.
“Un parlamentare cattolico deve ( non ” dovrebbe”) votare secondo la sua coscienza ben formata .questo, direi soltanto questo. Credo che sia sufficiente. E dico “ben formata”, perché non è la coscienza del “quello che mi pare””.
A me sembra che sia chiarissimo.
Sono in totale disaccordo con Maria Cristina.
Io credo che Bergoglio , da buon gesuita, sappia perfettamente quelle che sono le conseguenze delle sue parole.
E infatti “la gente”, che non è stupida, se ne rende conto benissimo e capisce chiaramente il senso delle sue parole.
Poi ci sono altri, per nulla stupidi nemmeno loro beninteso, che quelle parole non vorrebbero nemmeno che fossero pronunciate .
Ma solo perché, mooooolto banalmente, quelle parole li mettono completamente in crisi.
Ora: piuttosto che accettare di mettere sanamente in discussione sé stessi, preferiscono gridare ” dagli al papa eretico, populista, pauperista ecc ecc ecc.” e mestare nel torbido del maldipancia astioso.
Solo che stanno mostrando ogni giorno di più che il problema è loro, altroché del papa….
🙂
…per citare le parole di un grandissimo trombone con cui molto frequentemente mi trovo in sintonia ( non sempre però)
La domanda è: ma che metro di giudizio si adotta?
Risposta.
Le proprie aspettative. Il proprio autocentrismo. In una parola , se stessi.
E allora, tutto diventa chiaro.
🙂
Bella la risposta su Wojtyla e la filosofa polacca. In quanto alla’Ucraina, speriamo bene!
Sono d’accordo con te Lorenzo. ( commento 10.18)
nell’ecc, ecc dopo eretico, populista e pauperista ora va di moda il “è incapace di intendere e volere” ed “è ignorante come una capra.”
Dite a al papa che anche TED CRUZ sta vincendo..ed è cattolico .. !!
il papa per essere ben sicuro che le presidenziali USA le vincano i suoi beniamini “de sinistra” ed atei come la Clinton il papa deve trovare anche una scomunica per TED Cruz!
http://www.repubblica.it/esteri/elezioni-usa/primarie2016/2016/02/19/news/presidenziali_usa_prima_causa_contro_ted_cruz_per_cittadinanza-133743379/
Cruz non è cristiano perchè…non ha letto la Laudato sì e non fa la raccolta differenziata! La Clinton invece , anche se pro-aborto , pro eutanasia, femminista e probabilmente lesbica è cristiana perchè.. fa la raccolta differenziata ! 😉
scusate come è che quando l’arcivescovo Bagnasco ha detto che il voto sulle unioni civili doveva essere “secondo coscienza” ,tutti sono saltati su a gridare “ingerenza! ingerenza della Chiesa! inammissibile!
e quando il papa entra a gamba tesa nelle presidenziali americane , in pratica dicendo ai cattolici per chi “non votare” tutti plaudono alla “libertà di pensiero2?
cioè in pratica il papa può dire e fare qualsiasi ingerenza politica e Bagnasco no?
Il papa ha battuto un nuovo record:
la più confusionaria intervista di sempre.
http://rorate-caeli.blogspot.com/2016/02/the-most-confusing-papal-interview-ever.html
la Clinton è probabilmente lesbica??? almeno lei è sposata .
Per par condicio posso affermare che il cardinale Bourke è probabilmente gay e probabilmente trans?
eccolo in uno dei suoi travestimenti femminili :
http://liturgia-opus-trinitatis.over-blog.it/2015/02/se-burke-non-vuole-le-chierichette.html
L’ironia è che si lamenta che la chiesa è poco virile…..
cristina vicquery
maria cristina
non sono saltati su perchè Bagnasco ha detto di votare secondo coscienza, ma perchè ha detto che i voti non dovevano essere palesi come deciso dal Presidente del Senato, ma segreti. Si è intromesso su questioni procedurali.
ma tu ci sei o ci fai?
cristina vicquery
Cara Maria Cristina, sarebbe interessante capire in che cosa i bianconeri piagnoni di Rorate Caeli trovano una così choccante confusione….
Quello che dice il Papa è chiarissimo.
Come dimostra, tra l’altro, la tua reazione ” ad alzo zero”…..
🙂
Eppure non dovrebbe essere confusionario un papa che afferma nella medesima intervista che fa “strappare i capelli” ad alcuni mondi del cattolicesimo che l’aborto è un crimine.
Bah….
Buon fine settimana a tutti.
sulla comunione ai divorziati e risposta del papa nell’intervista è interessante quanto scrive Andrea Grillo
http://www.cittadellaeditrice.com/munera/la-comunione-e-la-integrazione-in-cammino-a-proposito-di-una-risposta-di-papa-francesco-sui-divorziati-risposati/
cristina vicquery
Il Card. Bagnasco non si è “impicciato di questioni procedurali”, ma ha solo auspicato che fosse garantita libertà di coscienza, dato che il voto sul Ddl Cirinnà, pur riguardando questioni etiche e divisive, sembrava blindatissimo e che non ci fosse possibilità di dissenso.
Alcuni esponenenti del Pd hanno elaborato una proposta di legge (che poi è il matrimonio egualitario che per prudenza hanno voluto chiamare unioni civili), hanno avuto la benedizione di Renzi (che ha intravisto la possibilità di usarla per la propria propaganda) e hanno imposto al partito e al Parlamento questo testo come inemendabile. Il problema è che nel partito e nel Parlamento c’è chi non è d’accordo e che vorrebbe provare a votare una legge migliore o quantomeno più condivisa. La colpa non è di Bagnasco, ma di chi vuole imporre con prepotenza il proprio punto di vista impedendo approfondimento e discussione.
Alla faccia dei democratici!
Posso dire che trovo piuttosto grave e offensivo sostenere che “il cardinale Bourke è probabilmente gay e probabilmente trans”?
mentre invece ritieni del tutto normale affermare che la Clinton è probabilmente lesbica?
cristina vicquery
gli hai letti, Federico, gli emendamenti proposti da Giovanardi e company alla legge? Quegli emendamenti dovrebbero portare a una legge migliore?
aspetta che smetto di ridere….
cristina vicquery
picchio,
dove sta scritto che una legge migliore per TE sia migliore anche per ME o per Giovanardi o per qualunque altro dei 321 senatori della Repubblica?
Il punto non è l’emendamento dell’uno o il “canguro” dell’altro, ma la possibilità di APPROFONDIRE e DISCUTERE, cose che il PD e le sinistre stanno negando pur di portare a casa la legge Cirinnà.
E’ un testo problematico e divisivo, sono scese in piazza migliaia di persone per esprimere la propria preoccupazione e il proprio dissenso, possibile che si debba approvare a scatola chiusa, in un fiat, come si trattasse di un bruscolino?
Quanto alla Clinton, mi sembra alquanto diverso pubblicare un link che riporta un giudizio sulla sua presunta omosessualità o esprimere personalmente, assumendosi evidentemente anche la responsabilità, delle offese ingiustificate sul Card. Burke. Se non ti piace quella frase sulla Clinton, devi fare altrettanto tu qui?
E in ogni caso l’ostruzionismo resta l’unica arma di cui dispone l’opposizione quando non ha altra possibilità di discutere una proposta della maggioranza.
In questo caso poi la proposta è solo di una parte del Pd che tutto insieme, per quanto partito di maggioranza relativa, stando ai recenti sondaggi è al di sotto di un terzo dei consensi. Quattro gatti che vogliono imporre con prepotenza la loro idea a tutti! Non credo che sia questo il significato della parola democrazia o che intendessero questo i nostri padri costituenti nel 1948…
federico il link di maria cristina non parlava per nulla della sessualità della Clinton. Per niente. E’ stata esclusivamente Maria Cristina a esprimere personalmente delle offese ingiustificate alla Clinton.
non avevi letto il link, evidentemente
cristina vicquery
I sondaggi contano una cippa, se in Usa guardavano i sondaggi o quello che voleva la maggioranza dei cittadini all’epoca ora ci sarebbe ancora la segregazione razziale
cristina Vicquery
ridiamo un po’
http://www.sltrib.com/opinion/3554015-155/bagley-cartoon-a-christian-nation
Ciò non toglie che se vi dite democratici non potete fingere di ignorare che il DDL Cirinnà incontra moltissimi dissensi in Parlamento e nel Paese: se non volete passare per prepotenti (o fascisti?), accettate le richieste di chi chiede maggiore approfondimento, una discussione che consenta a tutti di esprimersi su un tema tanto delicato e soprattutto consentite il voto segreto (vale a dire l’unico strumento che hanno i parlamentari per essere veramente liberi e di non subire i ricatti dei propri gruppi di appartenenza).
Uso il “voi” perchè vorrei rivolgermi a Renzi, Zanda, Grasso e compagni di merende. Picchio questa volta sta dalla loro parte, io sto dalla parte opposta, con coloro che chiedono di poter esprimere il proprio dissenso e di poter votare liberamente contro una legge che non condividono.
vedo che glissi sulla clinton
cristina
per meglio dire , non glissi sulla clinton, ma glissi sul fatto che i rimbrotti sdegnati che hai indirizzato a me dovresti farli pure a Maria Cristina
cristina vicquery
Ve li meritate tutte e due, ma mentre lei ha detto la sua su un politico in campagna elettorale, tu ha risposto per ripicca offendendo senza ragione un cardinale.
A me sembrano cose diverse, ma non insisto oltre.
E’ venerdì e andrò alla Via Crucis.
E lo esprimano, sto loro legittimo e benedetto dissenso
.E votino liberamente contro questa e contro tutte le leggi che non garbino loro per nulla.
Prepotenti? Fascisti? Compagni di merenda?
Ma facciamo il favore.
E la piantino di di fare di una legge un Armageddon .
E’ un normale parlamento, mica il commento ai fatti del giorno di padre Livio, dove si tira in ballo Dio % aldilà per fare politica…..
🙂
federico
“chiedono di poter esprimere il proprio dissenso e di poter votare liberamente contro una legge che non condividono.”
hanno per caso tolto il tasto no gli scranni del Senato???????
cristina vicquery
Ma Lorenzo, tu vivi sulla luna?
Non hai sentito che il Pd sta impedendo proprio l’approfondimento (impedendo il passaggio in commissione), la discussione (canguri vari) e il voto segreto (cioè libero dai ricatti del partito, e intendo proprio il PD)? non ti sei accorto che voglio blindare la legge, impedire emendamenti e scorpori, azzittire tutti i dissidenti?
L’Armageddon lo vogliono la Cirinnà e Renzi, mica gli altri.
Gli altri si limitano a fare l’opposizione e chiedono solo di poterlo fare.
picchio, chi ha rimandato il voto di una settimana?
chi ha impedito la discussione in commissione?
chi ha presentato il conguro?
chi vuole limitare al minimo (3 su almeno 14 questioni spinose) il voto segreto?
Rispondo io: il Pd e il gruppo della sinistra.
Evviva! Papa Francesco ha scritto una bella lettera ad Antonio Socci! Deo gratias!
http://www.antoniosocci.com/la-lettera-che-mi-ha-scritto-il-papa-su-la-profezia-finale-e-la-mia-risposta/#more-4304
Anch’io stasera andrò alla Via Crucis, al monastero delle Cappaccine che anche Luigi Accattoli ha visitato. Siamo buoni!
monastero delle Cappuccine
Tempo perso Lorenzo……
Certo che fanno di una legge una Armageddon, questi sono convinti che se la legge verrà approvata la famiglia non esisterà più….. Come in Spagna dove tutti sappiamo che le famiglie tradizionali non esistono più , e probabilmente non esistono più neanche gli eterosessuali…ma per favore….
È quello che mi fa rabbia è che la legge probabilmente non sarà approvata per via di tutti questi che credono di vivere ancora nel medio evo…e vorrebbero trascinarci tutti quanti indietro nel tempo….purtroppo questa è l’Italia.
Cristina vicquery
Offendere un cardinale è più grave di offendere un politico ???
Ormai siamo al ridicolo, Federico.
C vicquery
Coraggio, amici, che è giunto il fine-settimana !
Una domanda (di tutt’altro argomento) per il nostro “padrone di casa”: conoscevi personalmente, Luigi, il grande Umberto Eco ? Hai. comunque, qualche ricordo di lui da poterci offrire ?
Buon sabato !
Roberto Caligaris
scusate ma è un peccato chieder un po’ di logica, un po’ di coerenza al papa Francesco? O lui è talmente “al di sopra” (è ormai il grande IDOLO del nostro tempo) che può fregarsene della logica, essendo una STAR?
Se si può essere d’accordo, e io sono d’accordo, che sulle unioni civili ogni politico deve votare secondo “coscienza, ben formata”, perchè invece sulle politiche di immigrazione , che ogni Stato ha il diritto/dovere di mettere in atto non vale la stessa formula? “ogni politico americano sul problema dell’immigrazione dal Messico deve comportarsi secondo la sua coscienza, ben formata”
perchè sulle politiche di immigrazione c’è il DOGMA pena scomunica ( accogliere TUTTI! SE non non si è cristiani!) mentre sulle unioni civili non c’è assolutamente la scomunica ma solo la “coscienza ben formata?
non vi pare contradditorio? E poi la frase “io non mi immischio di politica” non dovrebbe vale SEMPRE e in ogni circostanza ? Oppure vale solo a sprazzi?
in base agli interessi geopolitici? In Sud-America e in Nord -America si immischia , in Italia no, perchè dell’Italietta non gliene frega nulla, ci pensi Galantino?
torno a chiedere il papa Francesco è ESENTATO da parlare in maniera logica e non contradditoria, da parlare con prudenza e ponderazione,con calma e serenità, da parlare dopo aver pensato , da parlare come PASTORE, come VICARIO DI CRISTO , e non come una POP STAR umorale e stravagante ?
Oppure le interviste papali sull’aereo a “ruota libera” possono essere un “genere letterario” esentato dalle categorie di intelligenza, prudenza, logica , giudizio, lucidità mentale, spiritualità, ?
E intenzionate solo ad “èpater les bourgeois” come diceva Baudelaire (scandalizzare i borghesi)
per Antonella Lignani
povero Socci! in tutti questi anni è stato talmente insultato, denigrato, isolato, stigmatizzato , sbeffeggiato , chiamato pazzo, da ridurlo ad un paria!
Ed adesso gli si fa la “grazia” di una lettera che il poveretto accoglie colle lacrime agli occhi come un paria appunto potrebbe accogliere un tozzo di pane caduto dal tavolo del ricco Epulone!
Tieni, pitocco, abbiamo pietà anche di te!
ma questo può RIPAGARE tutto il male che gli è stato fatto? Io ho udito con le mie orecchie le più bieche calunnie su di lui pronunciate da cattolici “misericordiosi”.
io ho visto coi miei occhi che TUTTE LE LIBRERIE CATTOLICHE DI MILANO hanno messo al bando i suoi libri. quando uscì “non è Francesco” e andai alle Edizioni Paoline per comprarlo per poco non fui cacciata in malo modo da uno scandalizzato commesso come se avessi chiesto un libro pornografico
del Marchese de Sade.
Povero Socci, anche lui è umano e lo comprendo.
per un paria, uno stra-maledetto, la lettera del papa deve essere come balsamo sulle ferite.
È stato bello. Però la stampa non ne parla, a quello che vedo.
Condivido a metà l’entusiasmo di Antonella per la lettera che il papa ha scritto a Socci.
Il quale, come si evince dall’incredibile link postato dalla stessa Antonella, non ha saputo far altro che farci sopra un bignamino delle sue socciate (sempre piu’ urlate e estreme) e trasformare l’occasione per farne una “lezioncina di cattolicesimo” a Bergoglio.
La differenza tra le poche righe intime, confidenziali e normalmente umili nel tono della letterina, e la prosopopea esaltata e verbosa del post in cui è annegata, è eloquentissima.
Degna di uno sketch di Crozza.
“Povero Socci”, ha ragione Maria Cristina.
Dimostra ancora una volta che a voler essere piu’ cattolici della Chiesa, piu’ papisti del papa, piu’ cristiani di Cristo, ci si ritrova in mutande, o anche senza, poveri seiani che credono, predicano, pontificano e adorano soltanto se stessi.
“Il re è nudo!” insegna la favola.
Figurati un Socci qualunque.
🙂
Mi sembra che il blog abbia difficoltà a sopportare oltre i 50 commenti. Però è un peccato, si perdono cose buone.
Antonella Lignani forse ho rimediato all’oscuramento dei commenti post-cinquanta: ho fatto una modifica in risposta al tuo richiamo. Non sono bravo e i miei figli informatici ora non ci sono. Ringrazio tutti per la tolleranza. Buon fine settimana.
Ora si legge tutto.
Già che ci sono. Il Papa scrive a Socci e Socci riconosce il Papa che pareva mettere in dubbio: sono due fatti buoni e ne sono felice. Mando un bacio a Socci e famiglia nel pensiero della figlia Caterina.
quanto è stata dannosa l’ultima intervista del papa?
http://www.catholicculture.org/commentary/otn.cfm?id=1139
ora i siti conservatori se la stanno prendendo in diretta con Socci perchè è contento di aver ricevuto una lettera dal papa: traditore, venduto, voltagabbana,schizofrenico modernista…..
che tristezza…
Cristina vicquery
No, perché “tristezza”, Cristina ? Anzi, divertentissimo ! Così, almeno, in queste ore di mestizia per la scomparsa di Umberto Eco e di Harper Lee, ci facciamo due risate ……
Ciao a tutti.
Roberto Caligaris
tristezza perchè questo comportamento mette in evidenza l’ostilità, che rasenta l’odio che questi siti hanno per il papa.
cristina vicquery
tutte queste polemiche dei conservatori intorno alle parole del papa sulla possibilità di usare la contraccezione artificiale per difendersi dal virus zika mi sembra molto pretestuosa, mi sembra giusto in tal caso scegliere il “male” minore.
cristina vicquery
A Roberto su Umberto Eco. Non era vera conoscenza. Nei miei anni bolognesi, 1973-1975, lo vedevo alla Feltrinelli che è sotto le Torri. Da allora solo qualche incontro nelle stazioni, a lui come a me piaceva passeggiare lungo i binari. Viaggiando tutti e due, capitava. Un saluto, non di più: “Ho visto che sei passato al Corriere”, “Mi sono divertito con l’ultima Bustina”.
E morto il gesuita Fernando Cardenal, sacerdote ed educatore. Che il Signore dopo una vita di servizio e testimonianza lo accolga in Paradiso.
Cristina Vicquery
Ho messo in fila per data, anzi in circolo sul tavolo della sala, i libri di Eco che abbiamo in casa: ne abbiamo tirati fuori 11, abbiamo anche “Il Pendolo di Foucault” ma non è saltato fuori. Dal più vecchio che è “Apocalittici e integrati”, al più recente che è “Numero zero”. I volumi di saggi sono letti e annotati. I romanzi li abbiamo comprati ma mai finiti di leggere, né io né altri in famiglia. L’ultimo che ho letto per intero è “Storia delle terre e dei luoghi leggendari” (2013).
Poche persone mi hanno fatto tanta compagnia di parole come Umberto Eco. Gli sono grato di questo.
Grazie, Luigi: io sono specialmente grato ad Umberto Eco per “Come si fa una tesi di laurea” (proprio in quel periodo frequentavo l’Università), ed ogni tanto mi divertivo ancora a rileggere l’impagabile “Fenomenologia di Mike Bongiorno”.
Ci mancherà, questo è certo.
Un caro saluto al “pianerottolo”.
Roberto Caligaris
grazie roberto! sai che non mi ricordavo più di “Come si fa una tesi di laurea” e dei suoi suggerimenti? grazie per avermi fatto ricordare quei bei tempi.
cristina vicquery
“Gli scrittori non muoiono mai”, so che è una frase fatta, ma è così…
Non ho ancora letto la lettera del Papa ad Antonio Socci del quale condivido buona parte del pensiero che mi sembra lineare e coerente, affatto delirante nell’esporre quanto, in questa Chiesa del terzo millennio, non convince proprio del tutto . Del resto, anche se noi cattolici siamo papisti tuttavia, negare i fatti “poco belli” che anche i Papi possono commettere, gaffe in cui possono incorrere – come uomini o dottori privati – ambiguità ed errori più o meno grossalani anche nell’insegnamento non normativo – e quindi non infallibilmente assistito – significa non essere obiettivi, significa percepire la critica come opposizione,ostracismo, lesa maestà, eccessiva ortodossia, sterile dissenso. Invece è necessario ci sia anzi, ben vengano, negli “organismi” spirituali spazi di critica attiva e sarbbe un grave errore ignorarla. Tant’è che Francesco se ne è sentito punto, ed ha risposto. Una Chiesa che ignorasse questa legge si condannerebbe a vegetare, è un elemento vitale …
In che modo, mi domando, un cristiano si potrebbe mantenere fedele al Vengelo se non potesse, sempre rispettosi del limite, esprimere un proprio giudizio, o un pensiero, su ciò che gli è particolarmente caro: la comunità ecclesiale.
“Occorre dunque -Diceva Tommaso Moro- conservare un silenzio rispettoso su tutti gli abusi? Si taccerà di novità, assurdità, impertinenza ogni critica dei mali prodotti dalla malizia umana? Se dobbiamo tacere ciò che Cristo ci ha insegnato allora rinunciamo a chiamarci cristiani. Quasi tutti i precetti di Gesù condannano i costumi del presente più di tutte le mie critiche”…
I libri di Umberto sul tavolo. E’ il mio arrivederci.
Ecco, quando se ne va un Umberto Eco è come rimanere orfani.
Saluti
Cinzia Cripe
Un abbraccio a Cinzia, che, da lontano, trova sempre parole essenziali e giuste.
La sensazione di rimanere in qualche modo orfani comporta la consolazione, tra chi la prova, di scoprirsi in qualche modo fratelli.
🙂
“In che modo, mi domando, un cristiano si potrebbe mantenere fedele al Vangelo se non potesse, sempre rispettosi del limite, esprimere un proprio giudizio, o un pensiero, su ciò che gli è particolarmente caro: la comunità ecclesiale.”
A parte che il limite è concetto quanto mai liquido, soggettivo e sdrucciolevole.
Tant’è che molti – tra cui decine di siti antipapisti militanti e alcuni battitori liberi ossessionati- hanno ormai fatto del superamento di ogni limite quantitativo oltreché qualitativo la loro cifra e la loro stessa ragion d’essere .
Poi.
Critiche, giudizi pensieri su cio’ che è particolarmente caro a tutti quanti- cioè la comunità ecclesiale- dovrebbero trovare un argine almeno nel considerare appunto che si parla di “comunità e cara a tutti”. E che quindi la mia critica (che puo’ essere certo soffio diretto dello Spirito Santo ma anche pernacchia dozzinale del mio egone ) non è fatto personale, chessò, tra me e il papa, tra la mia coscienza e Dio, ma va per l’intanto a prendere come un ceffone in piena faccia alcune decine, centinaia, migliaia di persone che non possono che incassarselo e stop e che quindi fa certamente danno.
Perché giova ricordare questa novità mai successa prima nella storia, e che proprio Umberto Eco ha saputo da par suo sintetizzare qualche mese fa proprio qui a Torino. Internet, tra i miliardi di vantaggi che ha portato, ha dato visibilità planetaria, istantanea, e senza filtri a chiunque.
Compresi gli imbecilli: cosa che chiunque di noi, specie in campi come la Fede, puo’ benissimo dimostrare di essere in qualunque momento.
Io , per esempio, lo dimostro egregiamente.
Oltretutto la visibilità in internet è PARITARIA.
La trombonata di turno che sparo io, il web la ripropone a fianco a fianco, orizzontale rispetto a , chessò, un’ enciclica. Il doler di calli di un quaqquaraqquà qualunque è sullo stesso piano di un pronunciamento papale.
E così via.
Ma Eco lo dice , ovvio, assai meglio di me qui sotto:
http://www.huffingtonpost.it/2015/06/11/umberto-eco-internet-parola-agli-imbecilli_n_7559082.html
🙂
E’ sempre la conoscenza delle cose, della vita, dei eventi, la griglia che filtra le informazioni. La divulgazione delle idee, del resto, prescinde da internet: un bagaglio di arte,capolavori letterali, poetici, testi mirabili, sono giunti a noi dalla notte dei tempi e se giunsero spuri ci pensò la filologia , mirabile scienza, a depurare i testi rendendoli adamantini. Perciò, cosa temere? Tutti hanno diritto ad esprimersi, sapendo che nulla può inficiare la validità di ciò che è giusto, buono. La coscienza collettiva è il mezzo più efficace, l’unico che permette di distinguere, per instito quasi, ciò che è buono, giusto, da ciò che non lo è, trattiene e respinge in automatico, impossibile inquinare ciò che sgorga dalla fonte…
Per quanto anch’io auspichi un ritorno all’informazione cartacea, tuttavia, credo che a nessuno sia consentito dare dell’imbecille a chcchessia in maniera tanto disinvolta, anche se si chiama Umberto Eco, al quale va il mio più sentito requiem .
Veramente, ancora una volta mi dispiace contraddirla Cuffini, ma il concetto di “limite” è tutt’altro che liquido, soggettivo e sdruccevole, tant’è che è uno dei cardini di una moltitudine di analisi : dalla matematica, alla storia, alla filosofia..conoscenza consapevole e profonda del concetto di limite, e di ciò che esso implica: di una profondità e vastità tale che lei proprio non ha la benché minima idea….
Grazie a te, Cristina, per il ricordo di Padre Fernando Cardenal: mi piace pensare che si trovi già alla destra di Nostro Signore.
Ciao a tutti !
Roberto Caligaris
Il Sismografo lo ricorda così:
http://ilsismografo.blogspot.it/2016/02/nicaragua-la-morte-di-padre-fernando.html
🙂
…e , di grazia, quando si afferma che uno è pienamente legittimato a esprimere qualsiasi giudizio ” sempre rispettoso del limite”, a quale categoria si sta facendo riferimento?
Al concetto di limite di cui si occupano matematica, storia e filosofia, con le loro rispettive analisi e speculazioni?
Ovviamente no.
Si fa riferimento a quello che il tizio di turno, si chiami Socci, Floris Leo o Cuffini, ritiene giusto, e, in taluni casi un tantino squilibrati, persino doveroso e addirittura provvidenziale.
La teoria dei limiti c’entra come i cavoli a merenda.
C’entra invece, e potentemente, uno sfrenato egocentrismo .
Spirituale? Devoto? In buona fede?
Magari sì. Ma sempre egocentrismo, e sempre sfrenato.
Un antidoto, millenario, evangelico, ce l’abbiamo alla portata.
Fidarsi della Chiesa .
La promessa del non prevalebunt e il mandato per legare e sciogliere
sono di sua competenza. Non di Floris Leo & Cuffini.
Invece ( sempre rispettosi dei limiti !!!!!) si monta sul pulpito e la si rampogna, Lei e il Pietro di turno, la si corregge, la si redarguisce, la si ammonisce, la si giudica, Le si profetizzano sciagure, così, ad ogni ghiribizzo
passi per la testa.
Roba da fare sganasciare gli asini dell’universo mondo.
Eppure manco un pochetto di sano senso del ridicolo ( basterebbe quello) sembra salvarci dal prendersi grottescamente sul serio.
Per cui, ringrazio del consueto ripasso scolastico, ma ribadisco: nel senso in cui viene utilizzato,” l’essere rispettosi del limite”, è sdruccevolissimo, soggettivissimo e liquidiiiiiiiiiiiiissimo.
🙂
Tornando a Eco. Avevo rintracciato in casa 11 suoi libri ma ora ne ho trovato un altro, in quest’ora importante, ma che era dislocato diversamente nella mia libreria: quello intitolato “In cosa crede chi non crede?”, scritto in “dialogo epistolare” da Carlo Maria Martini e Umberto Eco, pubblicato a puntate da “Liberal” rivista nel 1995 e ripubblicato in volume dall’editrice Liberal nel 1996. Invito i visitatori a leggerlo, se già non lo conoscono. Avvaloro l’invito con questa citazione da una delle pagine firmate da Eco:
Se Cristo fosse pur solo il soggetto di un grande racconto, il fatto che questo racconto abbia potuto essere immaginato e voluto da bipedi implumi che sanno solo di non sapere, sarebbe altrettanto miracoloso (miracolosamente misterioso) del fatto che il figlio di un Dio reale si sia veramente incarnato. Questo mistero naturale e terreno non cesserebbe di turbare e ingentilire il cuore di chi non crede. P.79
Quel libretto lo trovi anche online:
http://gruppofamiglie.sitiwebs.com/attachments/File/Carlo_Maria_Martini__Umberto_Eco_-_In_cosa_crede_chi_non_crede.pdf
Ovviamente si, il concetto di limite è sconfinato Cuffini, non decide lei il limite dentro il quale un soggetto può o non può muoversi, può o non può esprimersi. Purtroppo , Cuffini, non siamo i padrone della parola altrui, la subiamo, nè degli spazi altrui -fintanto non invadono a sua/mia pryvaci -e non lo siamo neppure degli spazi riservati a Dio dal momento che è di tutti e non possiamo appropriarcene per delimitare il nostro bell’orticello ideale. Lasci agli altri una buona volta il diritto di opinione ed usi un lessico meno truculento, per favore, glielo dico sommessamente. Si scandalizza per l’egocentrismo altrui ma non si ravvede del suo che è all’ elefantiasi !?
Sia sapiente allora, lei che è così devoto alla Santa Madre Chiesa, di cui Pietro ha certamente le chiavi , ma che tutti siamo parte infinitesima di cui nessuno è un nulla, tutti abilitati a “legare e sciogliere” . Ascolti che cosa fu detto a lei personalmente, che cosa a me a tutti i fedeli : Se il tuo fratello commette una colpa nei tuoi riguardi, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se non ti ascolterà, fallo dinnanzi ai testimoni…In verità vi dico che tutto quello che avrete legato sopra la terra,sarà legato o sciolto anche in cielo”
Matteo 18, 15-20
Come vede, “La colomba lega, la colomba scioglie ” diceva Sant’Agostino.
Impari a pensare con la sua testa, senza preoccuparsi troppo di ciò che gli altri dicono o scrivono rimbeccando di continuo…
.
Uhhh..che bello…grazie di cuore Luigi…! Vado a leggere.
Grazie!
Tornando a Eco, credo che a noi cattolici sarebbe molto utile, proprio adesso in cui c’è in giro una voglia crescente di muro contro muro, di crociate & guerre sante, di battaglie finali , ecc ecc., leggersi e rileggersi anche quel suo saggetto illuminante ” La costruzione del nemico” ( contenuto nel libro/raccolta omonimo).
Che ci spiega molto bene come gli uomini abbiano, tristemente e banalmente , bisogno di un nemico per costruirsi un’identità. E tanto è piu’ debole, vacillante e incerta la propria identità, tanto piu’ terrorizzante e assoluto sarà il nemico che ci si costruisce….
Lorenzo,
il muro contro muro non è certo un desiderio dei cattolici. Al limite è la reazione a quello che potremmo definire un “attacco del mondo” e dei nemici della Chiesa. L’identità cristiana e cattolica non ha bisogno di nemici da combattere, ma purtroppo ci sono e bisogna pur confrontarsi con loro.
Tutti desidereremmo un altro scenario, ma è questo quello che abbiamo di fronte. Il resto è poesia.
“Per farsi dei nemici non serve dichiarare guerra, basta dire quello che si pensa”.
Martin Luther King
Bravo stavo per dire lo stesso. Mi ha preceduto.
Un abbraccio
Clo
Mi hai preceduto Federico….( non riesco a digitare …)
ricambio di cuore il tuo abbraccio, Clo.
Intrigante il passaggio del Dio reale“; anche questo concetto, come quello di limite è oggetto di esplorazione e studio in matematica, fisica e filosofia.
Anche il concetto di “figlio” non è affatto banale… e d’attualità.
esatto….ehhh…caro Fides…è proprio così…a buon intenditor…
Un abbraccio anche per te.
Riguardo al “Fidarsi della Chiesa” di cui parla Cuffini, non credo che questo implichi il doversi “fidare” delle esternazioni di questo o quel prelato.
Riguardo ai “nemici” mi pare che tutta la Scrittura ne parli; i nemici vanno ben individuati. Il nemico, che vada amato o odiato, esiste, eccome se esiste,non abbiamo certo bisogno di inventarcelo.
Ricambio l’abbraccio, Clodine.
Siamo in ufficio, che è invalso l’uso di chiamarci per cognome?
Va bene.
🙂
Mortari: non si parla delle esternazioni del prelato Pinco o del prelato Pallo.
Si parla di tutto ( dicasi TUTTO : questo x esempio fa Socci, tanto x dirne uno, senza contare gli esempi involontariamente comici di cui pullula il web) l’agire di un Papa.
Magari di piu’ di un Papa.
Magari di un Concilio intero.
Altroché esternazioni.
E sui nemici, appunto perché esistono e ci sono, converrebbe concentrarsi su quelli.
I più agguerriti dei quali, toh, ce li abbiamo comodamente installati a domicilio, proprio ben piantati dentro di noi.
Molti, invece, sono fittizi e fantocci, surrettizi a sentirsi vivi, vitali e identitari.
Giochiamo alla crociata? Uh che bellezza, come sono cattolico.
Non ho niente da ricambiare, ma abbraccio lo stesso Floris Leo e Mortari.
Buona giornata, colleghi
🙂
Ma davvero lei, Cuffini, individua i nemici della Chiesa cattolica in Socci, Magister, io, discepolo, Federico…Fide, dai, mi sembra un’assurdità anche solo pensarlo. Non sarebbe più realistico individuare il nemico dove veramenre risiede, e provare a combatterlo? Non sono le persone i nemici , ma le piattaforme generiche, l’omologazione della Chiesa alle idee correnti che la trascinano sempre più in basso in un’ atmosfera secolarizzata. Sia sapiente Cuffini, gliel’ho già detto, aguzzi il discernimento e individuerà il nemico dove veramente è: nell”appiattimento, nel soggettivismo, nel voler eliminare “la piena avvertenza e il deliberato consenso” per sostituirlo alla leggerezza in nome di un ottimismo esagerato e superficiale. Ma soprattutto nella perdita della dimensione verticale del tempo…
Anch’io l’abbraccio, Cuffini, di cuore, ma certo che si!
Magari di un Concilio intero.
A questo proposito, Cuffini, è NECESSARIA una sua precisazione.
Ma s’immagini un po’, Floris, se” individuo i nemici della Chiesa cattolica in Socci, Magister, io, discepolo, Federico…Fide”.
Non ci penso manco lontanamente.
Chi mai l’ha anche solo accennato? Non io di certo.
Socci e Magister, a mio parere che valle nulla e interessa giusto me medesimo- ma non ne sono poi così sicuro!- li definirei fortemente frustrati, questo sì.
Ma certamente non li indivìduerei come nemici della Chiesa Cattolica.
Possono fare danno, certamente. Ma piu’ per il polverone che alzano e per il clamore mediatico che mi sembrano tesi a sollevare.Ed è tutto un altro discorso.
Dico invece che sono proprio loro, e talora anche coloro che lei cita qui sopra, a ” costruirsi ” un nemico alla bisogna.E per i meccanismi che Eco, seppur in ambiti piu’ generali, mi sembra aver bene descritto
.La cosa che trovo francamente ridicola è che apertamente, molti di loro- fino ad augurarsi nemmeno troppo velatamente una sua uscita di scena rapida!. – individuano il nemico numero uno da battere nell’attuale frangente
in Francesco, il papa.
Quanto alla precisazione che richiede Mortari, non so che ci sia da precisare.
Due piu’ due fa quattro, l’affermazione( peraltro banale) è chiarissima.
Che due più due faccia quattro è evidente.
Meno chiaro è chi, come, cosa, quando abbia criticato il Concilio.
Comunque vabbè, se ne dicono tante…
Quanto alle” piattaforme generiche, l’omologazione della Chiesa alle idee correnti che la trascinano sempre più in basso in un’ atmosfera secolarizzata” capisco che sia una cosa che possa far paura, ma non ne vedo la ragione.
Soprattutto non vedo perché debba essere una molla a tirar su ponti levatoi, innalzare barricate, inchiavardare portoni e lucchettare catenacci.
Scola, il cardinale, ha detto domenica, in Duomo, una cosa molto bella:
“la responsabilità è per tutti i cittadini di qualsiasi mondovisione e per ogni espressione della vita civile. In questa società plurale, siamo chiamati a narrarci e a lasciarci narrare in vista della dolcezza del riconoscimento. Dobbiamo vivere insieme: scegliamo, allora, di vivere insieme, nello spirito di amicizia civica che è il cemento della polis, come le non poche iniziative dell’arcivescovo Carlo Maria ci hanno documentato».
E stava citando quell’altra espressione molto efficace di Martini che aveva a suo tempo detto ” La città – – è luogo di una identità che si ricostruisce continuamente a partire dal nuovo, dal diverso, e la sua natura incarna il coordinamento delle due tensioni che arricchiscono e rallegrano la vita dell’uomo: la fatica dell’apertura e la dolcezza del riconoscimento”.
Fatica nell’aprirsi e dolcezza nel riconoscere.
Mi pare un bel binario per l’andare in uscita come ci sprona a fare Bergoglio, no?
http://www.chiesadimilano.it/news/chiesa-diocesi/scola-martini-maestro-di-dialogo-e-di-ascolto-br-ci-indica-la-responsabilit%C3%A0-della-vita-buona-1.123477
Soprattutto non vedo perché debba essere una molla a tirar su ponti levatoi, innalzare barricate, inchiavardare portoni e lucchettare catenacci.
Ma.. dico, perché mai l’espressione di un’idea debba essere vista in questo modo.
Qui poi il tema è esattamente l’opposto, Cuffini.
Qui c’è qualcuno che a tutela dello stato laico vorrebbe proprio che fosse la chiesa ad essere chiusa tra le mura di una sacrestia impedendo che un punto di vista in materia non di fede, ma sociale, come famiglia, adozione, ecc. non debba essere contaminato dal pensiero cattolico.
Quindi a parlare di famiglia può essere uno stronzo qualsiasi, ma guai se a farlo è un vescovo, il quale dovrebbe occuparsi solo di confessionali, calici e patene.
…l’espressione di una idea è l’espressione di una idea.
Una crociata è una crociata.
Basta intendersi.
Concordo con Luigi Mortari.
Qui non si parla di crociate, ma di testimonianza “controcorrente”, che a quanto pare “scandalizza” non pochi cattolici in sintonia con il pensiero dominante.
Naturalmente è molto più facile accodarsi alle mode o tacere.
Ma allora, dov’è la (doverosa) testimonianza?
Perfettamente d’accordo con Federico.
Senza testimonianza, c’è fuffa e basta.
E la testimonianza non è ” doverosa”: perché se io la faccio x dovere, si vede lontano un miglio che sto facendo il compitino.
La testimonianza, se è quella che intendiamo tutti noi, è fuoco e martirio : brucianti, tutti e due. E non ne puoi fare a meno, di darla..
Speriamo che, finita sta sbornia politica e ideologica, chetati Litizzetto e Adinolfi, i cattolici che l’hanno a cuore, si sveglino e si decidano a consumarsi e a dare la vita per la bellezza del matrimonio e della famiglia.
Cosa di cui, per il momento, io non vedo l’ombra.
🙂
Il dovere della testimonianza è il segno che non possiamo essere cattolici per i fatti nostri, nel silenzio di una camera o di una sacrestia, ma che deve essere evidente a tutti coloro che hanno a che fare con noi. Tutto qui.
Pertanto, se nella società c’è un dibattito culturale e politico, allora devono essere riconoscibili e chiari la presenza e il punto di vista dei cattolici.
Questo non sostituisce il resto, ma non può essere dimenticato per convenienza o per comodo.
Hai nuovamente ragione, Federico.
E’ proprio lì dove dici tu, che casca l’asino.
Perché non c’è una pietra che non sappia quale è e quale sia il punto di vista dei cattolici nei dibattiti culturali e politici; ma se mancano i martiri, restano lettera morta.
E a me, scegliere lo sloganamento e la barricata CONTRO , invece di consumare la propria vita tutta intera PER , scusa sai, ma pare proprio uni di quei begli atteggiamenti di convenienza e comodo che giustamente sottolinei.
Comunque, siamo alla fine della caciarona.
Ancora qualche giorno, e poi si vedrà.
🙂
Preciso: intendo dire si vedrà se si passa dalla fase della opposizione alla fase della testimonianza .