Il documento sulla “fratellanza umana” firmato l’altro ieri ad Abu Dhabi [vedi post precedente] é stato preparato pregando, nasce dalla fede in Dio che è padre di tutti, non si discosta in nulla dal Vaticano II, è stato approvato dal teologo della Casa pontificia: l’ha detto il Papa nella conversazione di ieri con i giornalisti in aereo. Nei commenti le parole di Francesco su questo e altri argomenti: il Venezuela, le suore abusate da ecclesiastici, il “coraggio” che ha avuto Papa Ratzinger nel contrastare gli abusatori.
Francesco: il documento è stato preparato pregando
9 Comments
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Documento nato dalla fede in Dio. Papa in aereo 1. Il Documento è stato preparato con tanta riflessione e anche pregando. Sia il grande Imam con la sua équipe, sia io con la mia, abbiamo pregato tanto per riuscire a fare questo Documento. Perché per me c’è un solo pericolo grande in questo momento: la distruzione, la guerra, l’odio fra noi. E se noi credenti non siamo capaci di darci la mano, abbracciarci, baciarci e anche pregare, la nostra fede sarà sconfitta. Questo Documento nasce dalla fede in Dio che è Padre di tutti e Padre della pace e condanna ogni distruzione, ogni terrorismo, dal primo terrorismo della storia che è quello di Caino. È un documento che si è sviluppato in quasi un anno.
Approvato dal teologo. Papa in aereo 2. Il Documento non si è discostato di un millimetro dal Vaticano II. Viene anche citato, alcune volte. E ho voluto, prima di prendere la decisione di dire: “Sta bene così, lo finiamo così” – almeno da parte mia –, l’ho fatto leggere da qualche teologo e anche ufficialmente dal Teologo della Casa Pontificia, che è un domenicano, con la bella tradizione domenicana, non di andare a caccia di streghe ma di vedere dov’è la cosa giusta, e lui ha approvato. Se qualcuno si sente a disagio, io lo capisco, non è una cosa di tutti i giorni, e non è un passo indietro, è un passo avanti, ma un passo avanti che viene dopo 50 anni, dal Concilio che deve svilupparsi. Gli storici dicono che perché un Concilio metta radici nella Chiesa ci vogliono 100 anni. Siamo a metà strada.
Sulla lettera di Maduro. Papa in aereo 3. Questa lettera [di Maduro] ancora non l’ho letta. Vedremo che cosa si può fare. Ma perché si faccia una mediazione, ci vuole la volontà di ambedue le parti: saranno ambedue le parti a chiederla. È stato il caso di Argentina e Cile. La Santa Sede in Venezuela è stata presente nel momento del dialogo in cui c’era anche Rodríguez Zapatero: una prima riunione con Mons. Tscherrig, e poi ha continuato Mons. Celli. E lì è stato “partorito un topino”: niente, fumo. Adesso, non so, vedrò quella lettera, e vedrò cosa si può fare. Ma le condizioni iniziali sono che ambedue le parti lo chiedano. Noi siamo sempre disposti.
Suore abusate. Papa in aereo 4. È vero, il maltrattamento delle donne è un problema. È vero, dentro la Chiesa ci sono stati anche dei chierici che hanno fatto questo; in alcune culture è un po’ più forte che in altre; non è una cosa che tutti fanno, ma ci sono stati sacerdoti e anche vescovi che lo hanno fatto. E io credo che si faccia ancora, perché non è una cosa che, dal momento in cui te ne accorgi, finisce. La cosa va avanti così. È da tempo che stiamo lavorando su questo. Abbiamo sospeso qualche chierico, mandato via, per questo. E anche – non so se è finito il processo –abbiamo dovuto sciogliere qualche congregazione religiosa femminile che era molto legata a questo, una forma di corruzione. Non posso dire: “A casa mia questo non c’è…”. È vero. Si deve fare qualcosa di più? Sì. Abbiamo la volontà di farlo? Sì.
Benedetto per nulla debole. Papa in aereo 5. Papa Benedetto ha avuto il coraggio di sciogliere una congregazione di un certo livello, perché vi era entrata una forma di manipolazione delle donne, persino una manipolazione sessuale da parte dei chierici o del fondatore. A volte il fondatore toglie la libertà, svuota di libertà le suore, e può arrivare a questo. Su Papa Benedetto vorrei sottolineare che è un uomo che ha avuto il coraggio di fare tante cose su questo. C’è un aneddoto: lui aveva tutte le carte, tutti i documenti, su una organizzazione religiosa che aveva corruzione al suo interno, sessuale ed economica. Lui [da Cardinale] andava e c’erano dei filtri, e non poteva arrivare. Alla fine il Papa [S. Giovanni Paolo II], con l’intento di capire la verità, ha fatto una riunione, e Joseph Ratzinger è andato lì con la cartella e tutte le sue carte. E quando è tornato ha detto al suo segretario: “Mettila nell’archivio, ha vinto l’altra parte”. Noi non dobbiamo scandalizzarci per questo, sono passi di un processo. Ma poi, diventato Papa, la prima cosa che ha detto è stata: “Portami dall’archivio quelle carte”, e ha incominciato… Il folklore su Papa Benedetto lo fa vedere come tanto buono, sì, perché è buono, buono, un pezzo di pane è più cattivo di lui, è buono! Ma lo fa vedere anche come debole, e invece di debole non ha niente!
Grate Aloisi,
Dominus conservet Papam Franciscum, et vivificet eum, et beatum faciat eum in terra, et non tradat eum in animam inimicorum eius.
Vale!
Papa Francesco ha quindi confermato quello che tempo fa avevo scritto su questo blog scatenando le ire di qualcuno: papa GPII ha coperto, scegliendo di dare ascolto ai suoi ” consiglieri”, e non al prefetto della CDF degli abusatori
cristina Vicquery
Da quello che dice Picchio si dovrebbe concludere: accettate che i papi coprano gli abusatori ( accusa fatta a papa Francesco nei che nfronti di Mc Carrick ) – lo hanno fatto tutti, anche i santi.
In altri termini: sdoganiamo la copertura degli abusatori!!!!!
( A me non pare un rosultato positivo )
Rif. 7 febbraio ore 19.15 – Ratzinger misericordioso e paziente
Dalla vicenda richiamata (e dall’impagabile mitizzazione eroica del Viganò) deduco e apprezzo che il vero misericordioso fu il pazientissimo Ratzinger che non “laicizzò” il prete Maciel, ma lo mandò a una tranquilla vita di penitenza e di preghiera; è stato il cattivo e spazientito Bergoglio, infedele alla misericordia, a decardinalizzare (quasi una laicizzazione) uno dei beniamini della Chiesa americana anni ’90 e 2000.