“Prego per la Turchia” ha detto Francesco oggi all’Angelus incoraggiando ad “affrontare la piaga del terrorismo” e “questa macchia di sangue che avvolge il mondo con un’ombra di paura e di smarrimento”. Ha fatto anche riferimento al “Messaggio per la Giornata della pace” che aveva pubblicato il 12 dicembre, con il quale – ha detto – “ho proposto di assumere la nonviolenza come stile per una politica di pace”. Quella proposta è una novità nel magistero dei Papi e l’interpreto in un articolo pubblicato oggi dalla Digital Edition del Corsera: nei commenti il link all’articolo e un suo frammento.
Francesco fa suo il motto epocale della nonviolenza
10 Comments
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Il link alla Digital Edition sarebbe questo:
http://www.corriere.it/extra-per-voi/2017/01/01/chiesa-sceglie-nonviolenza-ecco-perche-quella-francesco-vera-svolta-poco-notata-f868ac2c-d02b-11e6-a287-5b1c5604d8ca.shtml
Ma essendo io ignorantissimo del digitale – al quale pure collaboro – e temendo che quel link rapidamente si sminchioni, metto qui un link in travertino alla pagina del blog nella quale riporto gli articoli che pubblico nel Corsera:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/articoli-del-corriere-della-sera/la-chiesa-sceglie-la-nonviolenza-ecco-perche-quella-di-francesco-e-una-vera-svolta/
Cuore dell’articolo. Conviene approfondire il “Messaggio del Papa per la Giornata della Pace” che era stato pubblicato il 12 dicembre con il titolo «La nonviolenza: stile di una politica per la pace», perché costituisce una svolta per l’atteggiamento della Chiesa Cattolica sul controverso tema della nonviolenza. Con esso Francesco ha posto fine alle titubanze dei predecessori e si è schierato senza timori e senza distinguo con i non violenti.
Chi sarebbero i non violenti con cui il papa si schiera apertamente? Il movimento pacifista iniziato nel 68? I no global?Quelli delle bandiere arcobaleno? Il nobel per la pace Obama?
Che ne e’della distinzione fra la pace umana e politica e la vera pace di cui parla Gesu’? Vi lascio la pace vi do’la mia pace,non come la da’il mondo..
Mi sa che hanno ragione quelli che fivono che il papa e’diventato il leader di una parte politica…la sinistra pacifista e no global!
Bene facevano i predecessori, Giovanni Paolo Ii in primis ad avere titubanze a schierarsi con una ideologia quella della “nonviolenza” sinistrorsa che ha mostrato negli anni tutta la sua ipocrisia. Negli anni 70alla Statale di Milano i “non violenti” si distinguevano per la loro prepotenza e sopraffazione degli altri. E NESSUNO osava opporsi alle prepotenze dei nonviolenti. Me lo ricordo bene Vittorio Agnoletto a quei tempi..con la scusa della.non violenza spadroneggiava.
Il papa non dovrebbe essere il leader di una parte politica ma predicare la pace di Cristo la pace che sa’Cristo non la pace delovimento arcobaleno!
A Maria Cristina con affetto la catechesi dell’Angelus tenuta da Benedetto XVI il 18 febbraio 2007:
Modello di vita cristiano. Benedetto 1: Cari fratelli e sorelle! Il Vangelo di questa domenica contiene una delle parole più tipiche e forti della predicazione di Gesù: “Amate i vostri nemici” (Lc 6,27). E’ tratta dal Vangelo di Luca, ma si trova anche in quello di Matteo (5,44), nel contesto del discorso programmatico che si apre con le famose “Beatitudini”. Gesù lo pronunciò in Galilea, all’inizio della sua vita pubblica: quasi un “manifesto” presentato a tutti, sul quale Egli chiede l’adesione dei suoi discepoli, proponendo loro in termini radicali il suo modello di vita. Ma qual è il senso di questa sua parola? Perché Gesù chiede di amare i propri nemici, cioè un amore che eccede le capacità umane? In realtà, la proposta di Cristo è realistica, perché tiene conto che nel mondo c’è troppa violenza, troppa ingiustizia, e dunque non si può superare questa situazione se non contrapponendo un di più di amore, un di più di bontà. Questo “di più” viene da Dio: è la sua misericordia, che si è fatta carne in Gesù e che sola può “sbilanciare” il mondo dal male verso il bene, a partire da quel piccolo e decisivo “mondo” che è il cuore dell’uomo.
Magna charta della nonviolenza. Benedetto 2: Giustamente questa pagina evangelica viene considerata la magna charta della nonviolenza cristiana, che non consiste nell’arrendersi al male – secondo una falsa interpretazione del “porgere l’altra guancia” (cfr Lc 6,29) – ma nel rispondere al male con il bene (cfr Rm 12,17-21), spezzando in tal modo la catena dell’ingiustizia. Si comprende allora che la nonviolenza per i cristiani non è un mero comportamento tattico, bensì un modo di essere della persona, l’atteggiamento di chi è così convinto dell’amore di Dio e della sua potenza, che non ha paura di affrontare il male con le sole armi dell’amore e della verità. L’amore del nemico costituisce il nucleo della “rivoluzione cristiana”, una rivoluzione non basata su strategie di potere economico, politico o mediatico. La rivoluzione dell’amore, un amore che non poggia in definitiva sulle risorse umane, ma è dono di Dio che si ottiene confidando unicamente e senza riserve sulla sua bontà misericordiosa. Ecco la novità del Vangelo, che cambia il mondo senza far rumore. Ecco l’eroismo dei “piccoli”, che credono nell’amore di Dio e lo diffondono anche a costo della vita.
Cara Maria Cristina Venturi, ti consiglio di leggere il discorso del papa citato da Luigi Accattoli, e vedrai che parlando dei non violenti non cristiani non si parla di Agnoletto né di non violenti alla Mario Capanna, ma si fanno nomi e cognomi di ben altro carisma. Cito testualmente da Luigi A.: “Mahatma Gandhi e Khan Abdul Ghaffar Khan [musulmano pakistano che appoggiò la scelta non violenta di Gandhi] nella liberazione dell’India, e da Martin Luther King contro la discriminazione razziale». Tra le donne che si fanno «leader di nonviolenza», Francesco ricorda «Leymah Gbowee e migliaia di liberiane, che hanno organizzato incontri di preghiera e protesta nonviolenta (pray-ins) ottenendo negoziati di alto livello per la conclusione della seconda guerra civile in Liberia». Il Papa fa infine riferimento alla transizione non violenta che si è realizzata nell’Europa orientale al momento della caduta dei regimi comunisti, alla quale «le comunità cristiane hanno dato il loro contributo con la preghiera insistente e l’azione coraggiosa», aiutate anche dalla «speciale influenza» che su quella transizione esercitò Giovanni Paolo II con il suo magistero di pace. Abbiamo capito che questo papa ti sta sulle scatole, ma continui ad attribuirgli affermazioni che non ha mai fatto…
ma continui ad attribuirgli affermazioni che non ha mai fatto…
Per forza lei non lo legge il Papa.
Cristina vicquery
L’India accoglie con particolare gioia il messaggio su “La non violenza: stile di una politica per la pace”: lo dice il cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente della Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche (Fabc):
http://www.asianews.it/notizie-it/Card.-Gracias:-L%E2%80%99anima-non-violenta-dell%E2%80%99Asia-e-il-Messaggio-del-Papa-per-la-pace-39555.html
Ma davvero, amico Andrea, ti senti di nutrire speranze che l’ineffabile signora Venturi abbia mai la buona educazione di leggerti e di risponderti ? Non legge neppure il Papa, come ha giustamente rilevato Cristina, e non risponde neanche al nostro “padrone di casa”, quando Luigi le chiede puntuale conto delle sue pressochè quotidiane razioni di fregnacce: ora, tranquillo, sarà a sbraitare da qualche altra parte.
Venendo a noi ed al tema proposto dallo stesso Luigi, mi sembra, per quel (poco) che posso capire, che il “salto” compiuto da Papa Francesco sia notevole e del tutto sostanziale: la “non violenza” – secondo la visione del nostro Papa – non è più e solo modo di essere e di comportarsi di noi cristiani, “ma anche” (come diceva quel tale …), e sopratutto, scelta di strategia politica, che si abbina necessariamente ai valori di giustizia, pace e rispetto e promozione dei diritti della persona; davvero, se così è (se, cioè, la mia interpretazione è corretta), Papa Francesco si conferma, una volta di più, non solo guida della cristianità ma pure leader politico di statura mondiale.
Ma qui mi fermo e lascio la parola agli amici del “pianerottolo”.
Buon martedì a tutti !
Roberto Caligaris