Francesco e lo scandalo del Verbo Incarnato

Noi possiamo fare tutte le opere sociali che vogliamo, e diranno: ‘Ma che brava, la Chiesa, che buona l’opera sociale che fa la Chiesa’. Ma se noi diciamo che noi facciamo questo perché quelle persone sono la carne di Cristo, viene lo scandalo. E quella è la verità, quella è la rivelazione di Gesù: quella presenza di Gesù incarnato”. E “questo è il punto: sempre ci sarà la seduzione di fare cose buone senza lo scandalo del Verbo Incarnato, senza lo scandalo della Croce”. Dobbiamo invece “essere coerenti con questo scandalo, con questa realtà che fa scandalizzare”. “Ci farà bene a tutti noi pensare questo: la Chiesa non è un’organizzazione di cultura, anche di religione, anche sociale: la Chiesa è la famiglia di Gesù. La Chiesa confessa che Gesù è il Figlio di Dio venuto nella carne: quello è lo scandalo, e per questo perseguitavano Gesù”. – Sono parole da studiare e ritenere, dette dal Papa nell’omelia di stamane al Santa Marta. Nel primo commento riporto un altro passo dell’omelia.

Aggiornamento al 2 giugno. I miei commenti 13-16 a questo post si presentano come un cavilloso e risibile contributo a bene intendere la predicazione bergogliana.

73 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Altre parole di Francesco stamane al Santa Marta: “Questo è il centro della persecuzione. Se noi diventiamo cristiani ragionevoli, cristiani sociali, cristiani di beneficenza soltanto, quale sarà la conseguenza? Che non avremo mai martiri: quella sarà la conseguenza”. Quando invece noi cristiani diciamo questa verità, che “Il Figlio di Dio è venuto e si è fatto carne”, quando noi “predichiamo lo scandalo della Croce, verranno le persecuzioni, verrà la Croce” e ciò “sarà buono”. “Chiediamo al Signore di non avere vergogna di vivere con questo scandalo della Croce. E anche la saggezza: chiediamo la saggezza di non lasciarci intrappolare dallo spirito del mondo, che sempre ci farà proposte educate, proposte civili, proposte buone ma dietro a quelle c’è proprio la negazione del fatto che il Verbo è venuto nella carne, dell’Incarnazione del Verbo. Che alla fine è quello che scandalizza quelli che perseguitano Gesù, è quello che distrugge l’opera del diavolo”.

    1 Giugno, 2013 - 14:51
  2. Questo è il thread giusto per inserire questo messaggio:

    Fratelli e sorelle, ci è stato inviato questo messaggio urgente con preghiera di ritrasmetterlo a quante più persone possiamo. Grazie !

    Messaggio ricevuto dal Superiore Provinciale dei Francescano OFM (Ordine Frati Minori) dell’India:

    «Pregate per le Chiesa dell’India. Degli estremisti buddisti India hanno dato fuoco a 20 chiese nella notte scorsa.Hanno in programma di distruggere questo pomeriggio altre 200 chiese nella provincia di Olisabang.
    Vogliono uccidere 200 missionari >nelle prossime 24 ore. Tutti i cristiani si stanno nascondendo nei
    villaggi. Pregate per loro e inviate questa mail a tutti i cristiani che conoscete. Chiedete a Dio di avere pietà dei nostri fratelli e sorelle dell’India”.
    Quando riceverete questo messaggio, vi prego di inviarlo urgentemente ad altre persone. Pregate per
    loro il nostro Signore onnipotente e vittorioso.
    Affettuosamente, Gonzalo Duarte G.,
    SS.CC. Vescovo di Valparaiso

    1 Giugno, 2013 - 15:08
  3. lorenzo

    Parole da studiare, da ritenere., ok.
    Ma soprattutto da “fare”
    Me lo voglio mettere in testa che e’ il mio turno?

    1 Giugno, 2013 - 15:10
  4. Sara1

    Bene Antonella, sono molto contenta!!

    1 Giugno, 2013 - 15:15
  5. Luigi Accattoli

    Antonella non confondere il Gemelli con il Bambin Gesù… è vero che sempre di bambini si tratta, gemelli o no che siano…

    1 Giugno, 2013 - 15:50
  6. Mabuhay

    Signora Antonella: la persecuzione dei cristiani e’ una cosa troppo seria per essere trattata come catena di San Antonio. …Le raccomando di continuare ad essere buona e santa, ma un po’ meno ingenua nell’uso della rete…. Di bufale di questo tipo ne girano a montagne…Saluti.

    “E questa è risposta da far conoscere:
    Superiore provinciale francescano: Nessun buddista ha mai attaccato i cattolici indiani
    Bangalore (AsiaNews) – “La notizia è del tutto falsa: in India nessun buddista ha mai attaccato alcuna comunità cattolica”: p. Babu Jose Pamplany, superiore provinciale dei francescani per l’India, smentisce in modo categorico una notizia circolante su internet, che da qualche tempo preoccupa le comunità cattoliche di tutto il mondo. Secondo questa, in una data imprecisata alcuni “estremisti buddisti” avrebbero dato fuoco a 20 chiese; minacciato di distruggerne altre 200 nella provincia di Olisabang; annunciato il massacro di 200 missionari.

    “Anche io – spiega fr. Pamplany ad AsiaNews – ho ricevuto informazioni analoghe via mail: ma posso confermare che si tratta di una bufala. Anzitutto, non esiste alcuna provincia di Olisabang in India. Poi, nella mail si nomina un presunto superiore provinciale: non sono io. Voglio specificarlo, anche perché nel nostro Paese noi cristiani abbiamo sempre avuto ottimi rapporti con i buddisti. È ingiusto che vengano dipinti in questo modo. A nome della Chiesa e di tutti i francescani in India, prendiamo con forza le distanze da questa notizia”.”

    1 Giugno, 2013 - 16:53
  7. Grazie, Mabuhai, mi ha tolto un peso veramente grande dall’anima. Ora dovrò riscrivere a tutti coloro ai quali ho girato l’annuncio e soprattutto a quelli che me l’hanno mandato. Mai fidarsi del web, fidarsi sempre del blog di Luigi Accattoli.

    1 Giugno, 2013 - 17:33
  8. mattlar

    Bello, molto bello, vorrei argomentare di più ma sono in vacanza a Parigi e vi saluto da qui. Quando torno dirò un po’ di più

    1 Giugno, 2013 - 17:39
  9. Mabuhay

    Senza dubbio ci fidiamo dell’Accattoli! Tuttavia del suo blog…mumble mumble….beh….. 😉
    Un abbraccio e augurio di una santa festa del Corpus Domini.

    1 Giugno, 2013 - 17:40
  10. Per concludere, spero che anche i piccoli malati del Bambin Gesù siano ricevuti dal Papa.

    1 Giugno, 2013 - 19:39
  11. FABRICIANUS

    Parole di papa Francesco che esprimono il cuore della nostra Fede: buona Domenica nella Solennità del Corpus Domini.

    F.

    1 Giugno, 2013 - 23:13
  12. Luigi Accattoli

    Per una comprensione informata del linguaggio usato da Francesco in questa omelia, è utile il capitolo otto del volume IL NUOVO PAPA SI RACCONTA. CONVERSAZIONE CON SERGIO RUBIN E FRANCESCA AMBROGETTI (Salani 2013, apparso in Argentina nel 2010), che ha il titolo “Il rischio di svilire il messaggio religioso” (è alle pagine 81-89). Lì è detto con chiarezza quanto nell’omelia è implicito o presupposto: che cioè noi sviliamo l’annuncio cristiano e il suo ricchissimo contenuto, riguardante i misteri della fede, operandone un “riduzionismo ignobile” che mira a tirarne immediatamente le conclusioni morali e catechetiche, sociali, comportamentali e politiche.

    2 Giugno, 2013 - 9:29
  13. Luigi Accattoli

    Di tale “riduzionismo” – che condannava insistendo sull’importanza di predicare il mistero del Verbo Incarnato – il cardinale Bergoglio faceva due esempi. Ecco il primo: “Trascuriamo una catechesi ricchissima, con i misteri della fede, il Credo, e finiamo per concentrarci sul partecipare o no a una manifestazione contro un progetto di legge in favore dell’uso del preservativo” (p. 85).

    2 Giugno, 2013 - 9:33
  14. Luigi Accattoli

    Il secondo esempio di riduzionismo Bergoglio lo prendeva da una predica per la celebrazione delle Prime Comunioni nella quale fu ricordato tra le condizioni per ricevere l’Eucarestia quella di “non fare ricorso ai metodi anticoncezionali”: “Questa è la distorsione a cui a volte si arriva. Questo è ciò che intendo quando parlo di svilimento della bellezza del kerigma a bieca morale sessuale” (p. 87).

    2 Giugno, 2013 - 9:34
  15. Luigi Accattoli

    Attenzione dunque all’intero monito bergogliano: è svilimento del messaggio cristiano (il Verbo Incarnato) e adeguamento al mondo sia la sua riduzione a opera sociale, a beneficienza; sia la sua riduzione a elemento ispiratore della legislazione o della morale sessuale. Credo che qui sia la chiave, una chiave importante, per comprendere la distanza della predicazione bergogliana sia dalla teologia della liberazione che si fa progetto politico, sia da una predicazione valoriale che mira a ispirare un progetto politico di destra. In sostanza: operi un “riduzionismo ignobile” sia che tu usi il Credo per predicare il socialismo, sia che tu lo metta al servizio di una bandiera che si denomini “Dio Patria Famiglia”.

    2 Giugno, 2013 - 9:37
  16. Sara1

    “Quelli che negano che il Verbo è venuto nella carne sono dell’anticristo, sono l’anticristo”.
    Io rimango sempre stupita da questo stile un po’ manicheo.
    Di solito i gesuiti non sono famosi per il contrario? Con gesuitismo si intende la capacità di saper svicolare senza prendere una posizione netta (che è quella passione per il grigio che i Kattolici rimproveravano a Martini).

    2 Giugno, 2013 - 10:01
  17. lazzaro

    A proposito di Verbo Incarnato, ma anche di Corpus Domini. Papa Francesco, in occasione dell’Anno della Fede, oggi alle ore 17, darà appuntamento alle chiese e alle cattedrali di tutto il mondo per l’Adorazione Eucaristica, tutti insieme sincronizzati con l’orario di Roma. Dalle 17 alle 18, infatti, il Papa sarà sempre in ginocchio senza fare l’omelia. Pure con i diversi fusi orari, dunque, di giorno o di notte, l’adorazione sarà in contemporanea: da Reykjavik a Cape Town; dalla Sierra Leone, alla Corea. Sarà notte fonda a Seul, mentre saranno già le 4 del mattino del 3 giugno a Pago Pago nelle Samoa. E poi dalle diocesi nelle Isole Galapagos o nel cuore della foresta Amazzonica, dalle chiese dove la presenza dei cattolici è in forte minoranza come in Norvegia, Bangladesh, Iraq, Burkina Faso, Russia.
    Un evento significativo, molto bello, uno “storico” appuntamento, come lo ha definito mons. Fisichella. Al quale potremmo unirci anche noi.
    Invece la sincronizzazione per la venerazione di Padre Pio non è necessaria perché da oggi l’ostensione delle sue spoglie durerà per sempre. Un “Corpus Sancti Pii” in saecula saeculorum.
    Pare anche che il suo cuore troverà accoglienza a Pietrelcina, nonostante la netta opposizione del Consiglio comunale. E questa sera a San Giovanni Rotondo si svolgerà una fiaccolata in cui tutta la comunità del centro garganico esprimerà il suo no al possibile trasferimento della reliquia.

    2 Giugno, 2013 - 10:06
  18. Sara1

    “Se noi diventiamo cristiani ragionevoli, cristiani sociali, cristiani di beneficenza soltanto, quale sarà la conseguenza? Che non avremo mai martiri: quella sarà la conseguenza”
    E qui ad esempio torna la mia domanda: sono per forza indispensabili i martiri? il Vangelo sarà in opposizione al mondo fino alla fine dei tempi?
    Se dobbiamo essere scandalo come possiamo trovare una via al dialogo?

    2 Giugno, 2013 - 10:23
  19. Anche nella nostra parrocchia faremo l’Adorazione in contemporanea.
    Abbiamo organizzato in corsa, appena diffusa la notizia.

    2 Giugno, 2013 - 11:03
  20. Sara, se “martire” in greco vuol dire “testimone”, non è necessario morire per esserlo. Penso che il richiamo del Papa sia anche per chi dice che in fondo la religione è un fatto privato e quindi è meglio non parlarne in pubblico. Quanta gente, in nome della presunta integrazione, dice ad esempio che è bene rimuovere i crocifissi e non celebrare il Natale nelle scuole? Eppure fino a 15 anni fa il mio Vescovo celebrava Messa nel mio Liceo e nessuno si lamentava.
    Testimonianza è, se mi posso permettere, anche quella che uno può e deve rendere ovunque, anche online. Dove l’ignoranza religiosa è SPAVENTOSA e molto spesso di parla solo sulla base di chiacchiere da bar spacciate per verità. Di signori “sotuttoiodellaChiesa” vi assicuro che è pieno. E non solo nei bar. Una buona domenica del Corpus Domini a tutti.

    2 Giugno, 2013 - 11:55
  21. Luigi Accattoli

    Ernesto Galli Della Loggia nel fondo che ho linkato al commento precedente rimanda per la documentazione sui casi europei di intolleranza nei confronti dei cristiani al sito Intolerance and Discrimination against Christians in Europe, che è molto ben curato:

    http://www.intoleranceagainstchristians.eu/

    2 Giugno, 2013 - 12:22
  22. Mabuhay

    Il “riduzionismo ignobile” sopra accennato e’ stato e forse e’ ancora il piu’ grande ostacolo alla manifestazione della bellezza del Vangelo. E’ la stessa differenza che c’e’ tra “caricarci” il fardello del vangelo, e tra il “lasciarci caricare/farci portare” DAL Vangelo.
    Tra “l’usare” il vangelo e “servire” il Vangelo.
    Ce ne abbiamo ancora di strada da fare!

    Invito anche io a leggere/consultare i due link segnalati dal nostro padrone.

    P.S. – Grazie a nicoletta.z per il link… che mi fa pensare al vescovo Romero, e a come la nostra Chiesa e’ spessissimo in ritardo; terribilmente in ritardo. A volte, tragicamente in ritardo.

    2 Giugno, 2013 - 12:52
  23. Sara1

    Si Tonizzo ma in questi anni se Benedetto diceva queste cose era intollerante invece oggi si dice o credi nell’incarnazione o sei dell’anticristo e tutti parlano di rinnovamento e apertura.
    C’è qualche cosa probabilmente che non riesco ad afferrare, colpa mia.

    2 Giugno, 2013 - 13:16
  24. discepolo

    Sono d’accordo con Sara: le stesse cose le diceva Papa Benedetto ed era tacciato di “restaurazione” “conservatorismo”. E fra l’altro le dicevano anche i Papi precedenti! Nulla di nuovo ! Francesco dice che il nucleo , il centro della religione cristiana è Gesù Cristo Dio fatto uomo, cioè incarnato e improvvisamente , benchè sia la verità fondamentale che da duemila anni la Chiesa cattolica ci propone , viene vissuta oggi come una emozionante novità!
    l’unica spiegazione Sara è questa secondo me: che oggi la gente guarda più a CHI dice le cose che al contenuto. Siamo ormai tutti vittima di una cultura che fa del personaggio il centro del messaggio cioè , siamo vittima di pre-giudizi . La popolarità di Francesco è in questo caso provvidenziale: l’avesse le stesse cose dette un papa “antipatico” molti le avrebbero disprezzate, cos’ invece dette da Francesco le apprezzano!

    2 Giugno, 2013 - 13:37
  25. Sara1

    Benedetto rivendicava il cuore dell’annuncio, ma faceva appello alla ragione però, perchè riscaldare i tiepidi ok, ma cum grano salis (vedi Islam).

    2 Giugno, 2013 - 13:40
  26. discepolo

    Dalla predica di papa Francesco

    Quello che scandalizza della Chiesa è il mistero dell’incarnazione del Verbo: quello non si toglie, quello il demonio non lo toglie”. Anche adesso sentiamo dire spesso: “Ma voi cristiani, siate un po’ più normali, come le altre persone, ragionevoli, non siate tanto rigidi”. Dietro questo invito, in realtà, c’è la richiesta di non annunciare che “Dio si è fatto uomo”, perché “l’incarnazione del Verbo è lo scandalo”. Quando il sommo sacerdote gli domanda: “Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio?”, Gesù risponde sì e subito viene condannato a morte. “Questo è il centro della persecuzione.

    Queste parole del Papa Francesco fanno riflettere anche sui limiti del cosidetto
    dialogo ecumenico: infatti il dialogo coi fratelli ebrei e musulmani si infrange alla fine contro una ineliminabile aporia: per il pio ebreo e per il pio musulmano dire che Dio si è fatto uomo e che Gesù era Dio è una terribile ed abominevole bestemmia che le pie orecchie non possono proprio sopportare.
    nel Vangelo è detto che il sommo Sacerdote ebreo quando Gesù proclama di essere Dio si straccia le vesti: lo fa perchè veramente , per lui, è come sentire un orrenda bestiammia. E infatti Papa Francesco dice che la persecuzione è iniziata da lì: da quella autoproclamazione di Gesù di essere DIO
    Quindi mi chiedo il dialogo ecumenico, colle cosiddette “religioni del monoteismo” può percorrere due strade : o da parte dei cristiani si tace, non si accenna neppure al fatto che Dio si è fatto uomo, tacendo così il fatto FONDAMENTALE della prorpia religione, oppure si rischia di offendere e scandalizzare gli ebrei e i musulmani.
    Entrambe le strade sono sbagliate . Dunque il dialogo ecumenico o è una pia ipocrisia o è una perdita di tempo.

    2 Giugno, 2013 - 13:55
  27. Mabuhay

    Mi piacerebbe sapere cosa tu -discepolo- intendi per dialogo (e magari distinguere tra ecumenico o interreligioso)? Convincere l’altro che io ho ragione e lui ha torto? O viceversa? …mi sembra che sei un po’ fuori strada.

    Sara e Discepolo: in cio’ che hanno scritto Tonizzo e l’Accattoli non vedo ne’ intravedo NESSUNA polemica o qualsivoglia controversia su o contro Benedetto. La verita’ e’ la stessa, la forma comunicativa diversa. Forse vi ho capito male, ma perche’ dovete cercare per forza un contro o un contrario o una opposizione o un paragone polemico? Scusatemi, ma che palle! La grandezza di Benedetto XVI non ha bisogno di essere paragonata (aumentata o diminuita) con nessun altro. E prendiamoci e godiamoci il dono di questo Papa. Amen.

    2 Giugno, 2013 - 14:20
  28. Sara1

    Che palle un cavolo, sono cattolica e leggo un’omelia dove in poche righe vedo citare; diavolo, serpente e anticristo.
    Quindi chiedo: cosa sono il diavolo, il serpente l’anticristo e la mondanità del mondo per noi oggi? Perchè quello che faccio nella mia vita all’improvviso sembra senza senso.
    A voi che applaudite vi passa liscio liscio?
    Cioè rimane tutto uguale?

    2 Giugno, 2013 - 14:26
  29. Mabuhay

    Sara, mi riferivo a : “…ma in questi anni se Benedetto diceva queste cose era intollerante invece oggi si dice o credi nell’incarnazione o sei dell’anticristo e tutti parlano di rinnovamento e apertura.”

    Non entro nel merito della tua domanda, discuto solo questi continui (anche di altri) paragoni tra Benedetto e Francesco, chiuso/aperto, giovane/vecchio, destra /sinistra…che lasciano il tempo che trovano! (secondo me).
    Saluti.

    2 Giugno, 2013 - 15:24
  30. lorenzo

    Continuiamo a incartarci su cosa ha detto Francesco, mi piace, non mi piace, vuol dire questo, vuol dire quello, l’aveva già detto Benedetto, allora si era detto così, adesso si dice cosà….
    Ma questo cicaleccio che possiamo protrarre all’infinito senza approdare a una beneamata fava, a che serve?
    Ma ci vuole tanto a spalancare ste nostre braccia, invece di tenerele spasmodicamente rinserrate ( in difesa o anche in preghiera , ma una preghiera che sia chiusa in sé sta al Padre Nostro come la masturbazione sta a fare l’amore per davvero)? Ci vuole tanto a lasciarsi prendere su dal Vangelo e portare dove Lui vuole, e non dove vorremmo tanto noi?! Ma davvero possiamo credere che noi, tutti, siamo stati chiamati per essere dei continui conferenzieri, polemisti, professori, teologi,manifestanti, benefattori….e BASTA?
    No, cara Sara, non va liscio per niente, questo.
    Tu credi che ci sia un cristiano solo in 2000 e pussa anni a cui sia andato liscio?Che sia andato liscio agli apostoli? A Maria prima di loro? A Gesù Cristo?
    Il fattaccio è proprio questo: che noi vogliamo il liscio, il velluto, la comodità.
    Non hanno ancora inventato le croce con questi optional….

    2 Giugno, 2013 - 15:45
  31. lorenzo

    ….e, per essere precisi, invece di scappare a rotta di collo ogni volta che la sentiamo nominare, la croce, ci va tanto a capire che nel prendersela addosso sta la nostra unica possibilità di libertà e di realizzazione piena?
    L’alternativa è restare dei frustrati a vita.

    2 Giugno, 2013 - 15:48
  32. Perchè Benedetto, sì,
    e Francesco, no! ???

    Benedetto attaccato dal primo secondo
    all’ultimo secondo del suo pontificato.

    Unicuum per quello che mi è parso.

    Vedove e vedovi inconsolabili che non sanno spiegarsi….

    Eppure mi sono reso conto
    che per dinamica è estremamente somigliante
    a quanto accade a certe persone.

    Perchè ci sono adolescenti omoaffettivi
    che sono fatti più facilmente bersaglio dai bulli ????
    mentre,
    ci sono adolescenti omoaffettivi.
    che nessuno si sogna di toccare ?????

    E’ una domanda-riflessione che mi facevo:
    31 maggio 2013 @ 21:59 http://www.luigiaccattoli.it/blog/?p=11821#comments.

    E’ una tesi su cui c’è da lavorare !!!!!!!

    I tabù non aiutano mai a leggere…..

    2 Giugno, 2013 - 16:32
  33. A Lorenzo 😉
    —-
    noi vogliamo il liscio, il velluto, la comodità.
    —-

    Vacci calmo……
    io
    mi accontenterei di un po’ di dolore in meno…..

    😉

    2 Giugno, 2013 - 16:34
  34. Sara1

    Il riferimento a Benedetto era del tutto ininfluente il senso della domanda invece era: che significa se non credo nell’incarnazione sono l’anticristo?
    Alla lettera? Perchè mi pare difficile cercare di costruire ponti se do del figlio del demonio a chi non crede.
    Lorenzo abbiamo capito questa cosa della croce.
    A me hanno insegnato che se Dio muore è per tre giorni e poi risorge e questa è la nostra speranza.
    Le croci e le disgrazie arrivano anche a chi non crede.

    2 Giugno, 2013 - 16:35
  35. Nino

    ““il senso della domanda invece era: che significa se non credo nell’incarnazione sono l’anticristo?”
    ——–
    Dal foglietto della messa di oggi:

    “La solennità del Corpus Domini (espressione latina che significa Corpo del Signore), più propriamente chiamata solennità del santissimo Corpo e Sangue di Cristo, è una delle principali solennità dell’anno liturgico della Chiesa cattolica………………

    La solennità del Corpus Domini nacque nel 1247 nella diocesi di Liegi, in Belgio, per celebrare la reale presenza di Cristo nell’eucarestia in reazione alle tesi di Berengario di Tours, secondo il quale la presenza di Cristo non era reale, ma solo simbolica.”
    —-

    2 Giugno, 2013 - 17:14
  36. Sara1

    La domanda era: perchè chi non crede al dogma dell’incarnazione è un anticristo.
    Cosa sia la solennità del corpus domini lo so.

    2 Giugno, 2013 - 17:22
  37. lorenzo

    Certo che le croci e le disgrazie arrivano anche a chi non crede.
    E se tu non vai prendertele sulle spalle tu, che sei cristiano a fare?
    Ti hanno insegnato che se Dio muore è per tre giorni e poi risorge? Ok, ci mancherebbe pure.
    Dubito però che non ti abbiano insegnato anche che devi rinnegare te stessa, prendere ogni giorno la tua croce e seguire chi sai….
    Questa è l’unica strada, one way per giunta.
    Tutto il resto è frittura d’aria.

    2 Giugno, 2013 - 17:35
  38. lorenzo

    Se non si crede all’incarnazione, a che si crede, scusate?

    2 Giugno, 2013 - 17:38
  39. lorenzo

    Se non si crede all’incarnazione, a che si crede, scusate?

    2 Giugno, 2013 - 17:38
  40. Clodine

    “Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde”
    Luca 11-14,23-
    E’Gesù che lo dice, è lui che in questo passo di Luca parla del diavolo, mica noi, così, giusto per…e, chi è che disperde se non “forchettino” del piano di sotto! Più che “Anticristo” -che è un’altra realtà ben più terrificante- il non credere in Cristo, nell’incarnazione, rende l’anima assai più vulnerabile alle influenze luciferine. Ma anche chi crede in Cristo non è esente da lotte: ogni anima è un campo di battaglia. Per ciò l’unica richiesta e’ rimanere in Lui perché nessun demone può resistere alla potenza di Gesù. Ed e’ evidente che il diavolo non sia solo un concetto filosofico in questo contesto [basterà leggere l’intero passo]. Il non essere in Lui, ovvero non credere nell’ Incarnazione posta in Essere “quando venne la pienezza del Tempo”, fu , è , e probabilmente sarà [vedi la frattura con il mondo ebraico e non solo] motivo di divisione e anche di dispersione…che -forse-potrebbe aprire la porta all’anticristo…

    2 Giugno, 2013 - 17:54
  41. elsa.F

    Credo che dapprima sarebbe una bella cosa accordarsi sul significato della parola “credere”.
    Non ho mai avuto la ventura di conoscere qualcuno in grado di spostare le montagne, dal ché desumo che nessuno oggi possiede un solo granello di quella fede.
    Parlare di fede, è un po’come parlare di Dio. Chi conosce le scritture e il magistero dei papi, le opere di teologia, ne può parlare nei termini giusti e con espressioni appropriate.
    Ma come vorrei trovare qualcuno che magari ne parli a sproposito, oppure non ne parli affatto, ma che quel granello ce l’abbia realmente…
    Oggi troviamo piuttosto tanta brava gente che fa volontariato e opere di bene; e troviamo tante persono che recitano preghiere e sgranano rosari, partecipano assiduamente ai riti liturgici, fanno l’elemosina all’offertorio e pagano per messe per i propri defunti…
    Ma dov’è la fede? Dov’è?

    2 Giugno, 2013 - 18:12
  42. Clodine

    L’incarnazione non è un “dogma” ma un mistero, un mistero d’amore tra Dio e l’Uomo. Il mistero di un’adolescente di nome Maria che accolgie il figlio di Dio nella carne.. l’incarnazione,poi, si inscrive dentro una realtà storica ben definita, con testimoni oculari e una mole di documenti coevi tra i più disparati…tanto che, dopo l’incarnazione, la storia non sarà più la stessa!

    2 Giugno, 2013 - 18:15
  43. Elsa.F
    “… Ma dov’è la fede? Dov’è? ”
    E’ in quelli che accettano la volontà di Dio (e a volte anche in quelli che la “sfidano” quella volontà”).
    E’ difficile da spiegare, non trovo le parole, quella di sopra è solo una semplice banalizzazione, una generalizzazione.
    Potrei dirti che per me avere fede è stato ed è esser “tosto”, rimanere chiuso a riccio a incassare cazzotti, lasciandomi suonare come una zampogna…
    Ma credo nemmen basti.

    2 Giugno, 2013 - 18:34
  44. claudia74

    Gentilissima Sara,
    io credo che le parole del Papa vadano valutate nel contesto nel quale vengono pronunciate, ossia la messa a Santa Marta dove il Papa stava commentando un passo del Vangelo. Se c’è una persona aperta al dialogo con le altre religioni questa credo sia proprio Bergoglio: basti pensare al libro critto con il suo amico rabbino e alla serie televisiva sulla Bibbia dove si confrontava oltre che con il rabbino anche con il rappresentante degli Evangelici. Inoltre come non ricordare il suo richiedere la benedizione proprio ad un evangelico che le costo quasi l’accusa di eresia? Insomma non credo ci si debba preoccupare, l’ecumenismo di questo papa credo sia trasparente perfino verso l’Islam verso il quale, ad inizio pontificato, ha rivolto parole di grande apprezzamento.

    2 Giugno, 2013 - 18:52
  45. Nino

    Sara
    “Cosa sia la solennità del corpus domini lo so.”

    L’idea era quella di proporti una riflessione sulla analogia tra le due cose.

    Non certo di offendere la tua intelligenza nè il tuo sapere su i “fondamentali” della fede cristiana.

    2 Giugno, 2013 - 19:07
  46. Sara1

    Ok Nino chiedo scusa, però questo linguaggio così aspro e secco mi mette un’inquietudine che non se ne va.

    2 Giugno, 2013 - 19:10
  47. lorenzo

    Emmenomale, Sara, lo dico con molto affetto.
    Ma perché mai dovremmo essere “rassicurati”?
    Non c’è volta, davvero non ce n’è una, che io apra o ascolti il Vangelo e non mi venga addosso quella inquietudine lì.

    2 Giugno, 2013 - 20:01
  48. Mabuhay

    Elsa 18:12: “…Ma dov’è la fede? Dov’è?”
    Gesu’ Cristo non ha mai spostato montagne.
    Anche in tutti quegli esempi che hai scritto c’e’ – quasi sicuramente – un po’ di fede.
    E -sicuramente- la fede non e’ una camicia di forza ne’ una fotocopia di qualcosa o qualcuno.

    2 Giugno, 2013 - 20:11
  49. Sara1

    Grazie cara Claudia.

    🙂

    2 Giugno, 2013 - 20:54
  50. mattlar

    Luigi, grazie per i chiarimenti 13-16. Penso che siano fondamentali per ricostruire alcuni tratti di questo Papa che ogni tanto sfuggono dalla mia comprensione o per lo meno la rallentano…
    Forse lo hai già consigliato, ma il libro da cui partire per ricostruire il Bergoglio- pensiero è proprio “IL NUOVO PAPA SI RACCONTA”? Oppure hai altri consigli?

    2 Giugno, 2013 - 22:39
  51. mattlar

    Luigi il tema dell’intolleranza religiosa dell’Europa di cui all’articolo di Galli della loggia che hai linkato è fondamentale e credo che meriti un’ampia discussione.
    Sono tornato oggi da un viaggio di piacere a Parigi dove ho avuto conferma di prima mano, da amici di amici, di quello che sta succedendo: è vero che alle manifestazioni partecipano famiglie; è vero che le manifestazioni pacifiche vengono represse anche con violenza; è vero che non è consentito indossare magliette che rappresentino la famiglia formata da uomo e donna, perché si viene schedati; è vero che stanno per approvare una legge che cambierà i libri di testo scolastici nei quali si parla di genere maschile e femminile per sostituirlo con un genere indistinto a cui si applica un pensiero culturale maschile o femminile. Insomma, sul punto poteva esserci almeno un referendum e invece è stata imposta la legge. (per inciso: posto che non si tratta del centro della nostra fede, questo rientra nel riduzionismo ignobile?)
    Le soppressioni delle obiezioni di coscienza di cui parla Della Loggia oppure gli obblighi alle chiese di affittare o celebrare i matrimoni omosessuali o gli obblighi di partecipare alle pratiche abortive di cui si parla sono abbastanza inquietanti.
    Mi sono anche chiesto se il (non) famoso cantante del primo maggio abbia ricevuto qualche (forse necessaria) querela per il vilipendio goliardico che ha messo in scena…
    Sono molte cose che fanno pensare.

    2 Giugno, 2013 - 23:03
  52. mattlar

    Mi correggo, ad evitare malintesi: intolleranza religiosa IN Europa non ‘dell’Europa’

    2 Giugno, 2013 - 23:37
  53. Luigi Accattoli

    Mattlar mi chiede se la difesa della famiglia che si sta conducendo in Francia rientri nel “riduzionismo ignobile”: no, ovviamente. Un poco anzi mi meraviglio della domanda. Il cardinale Bergoglio intendeva dire che spesso le omelie invece di proporre il kerigma del Verbo Incarnato si concentrano su tematiche morali, legislative, politiche, che hanno tutta la loro legittimità, ma non toccano la sostanza della fede e non devono prendere il posto dell’annuncio. Oltre i due esempi fatti da lui ne propongo un altro io, che riguarda un’omelia ascoltata in una parrocchia romana la notte di Natale del 2011: il prete trattò per tutto il tempo dell’inaccettabilità della coppia omosessuale partendo dal fatto che “nella grotta di Betlemme troviamo una famiglia composta da un uomo, una donna e un bambino”. Le battaglie sul fine vita, sulla famiglia, sull’educazione sessuale e così via sono oggi necessarie, ma se prendono il posto dell’annuncio ne provocano uno svilimento che danneggia quelle stesse battaglie. Questo è il senso di ciò che sostiene in quel capitolo il cardinale Bergoglio. Se si è capito diversamente è colpa mia, andate a leggere l’originale.

    3 Giugno, 2013 - 10:09
  54. Luigi Accattoli

    Ancora a Mattlar che chiede che cosa leggere prioritariamente per il Bergoglio pensiero.
    Senz’altro quel volume che citavo sopra, Il nuovo Papa si racconta; ma anche altri due testi maggiori tra quelli che sono stati tradotti in grande fretta in italiano:
    Il cielo e la terra (dialogo del cardinale Bergoglio con il rabbino A. Skorka), Mondadori;
    Aprite la mente al vostro cuore (corso di “Esercizi ignaziani” del futuro Papa), Rizzoli.

    3 Giugno, 2013 - 10:17
  55. Luigi Accattoli

    Per chi avesse perplessità sul titolo del terzo dei volumi che consiglio, Aprite la mente al vostro cuore, dirò che di quelle parole il cardinale gesuita e futuro Papa non porta responsabilità, essendo il titolo originale del volume (apparso in Argentina nel 2012: gli altri due sono del 2010) Mente abierta, corazon creyente. Per dirla con il cardinale, la Rizzoli ha operato su quel titolo un “riduzionismo ignobile”, forse volendo fare il verso alla Tamaro di “Va dove ti porta il cuore”.

    3 Giugno, 2013 - 10:22
  56. mattlar

    Qualche volta capita di vedere preti che hanno alle spalle un retropensiero che traspare nel kerigma e lo inquina un po’. Queste omelie spesso nascondono una causa del pensiero più sociale o moral-politica, tanto a destra quanto a sinistra. Poi, devo dire che non tutti i preti – ovviamente – hanno lo stesso carisma nell’annuncio: di alcuni si avverte proprio un atteggiamento sfiduciato, depresso o riposto altrove: ecco, questo mi capita più spesso.
    Però, se devo essere onesto, almeno nella mia esperienza, nel corso degli ultimi dieci anni posso contare sulla punta delle dita le omelie che soppiantano del tutto il kerigma con tematiche morali, legislative e politiche. Le ascrivo alla patologia e ho sempre contestato queste deviazioni.

    3 Giugno, 2013 - 12:08
  57. Nino

    lUIGI:
    “Mente abierta, corazon creyente. Per dirla con il cardinale, la Rizzoli ha operato su quel titolo un “riduzionismo ignobile”

    —-
    Proprio così, caro Luigi.
    Un ignobile e stravolgente riduzionismo consapevole.

    Su di un argomento che a tutto si presta tranne che alla revisione dei markettisti delle vendite.

    Magari prossimamente Rizzoli o altri riediteranno gli “Esercizi di Ignazio” titolandoli “Esercizi di Stile”, alla Quenod.

    3 Giugno, 2013 - 15:14
  58. SalvoF

    Leggo con interesse i commenti di Sara1 perche’ pare che, in questo sonno generale del pensiero, sia tra i pochi ad andare a leggere o ascoltare cio’ che il Papa effettivamente dice e predica.
    Pare infatti ormai che i Papi, al pari del politico o della squadra di calcio, siano ad esser catalogati con la notra parte o contro di essa (cioe’ dalla parte opposta) da modernisti o tradizionalisti ed essere perciostesso a prescindere difesi o criticati.

    Noto anch’io che Papa Francesco usi un linguaggio piu’ spicciolo e crudo del predecessore e questo ben si spiega nella diversa formazione dei due. Benedetto XVI ha una formazione di tipo accademico e di conseguenza calibra ogni singola parola e frase in modo che il piu’ possibile sia scevra da imperfezioni, forse a scapito di non essere compreso facilmente dai semplici e dalle masse. Papa Francesco e’ dopo piu’ di un secolo un papa capace di parlare “papale papale” come si diceva a Roma nel rinascimento, esprime concetti semplici, spesso crudi, quasi sempre a braccio e che possono raggiungere (non fosse per l’ostracismo mediatico che li filtra) anche la casalinga di Voghera ed il curato di campagna.

    Tuttavia noto, al pari di sara, che negli ultimi mesi nelle prediche papali hanno rifatto capolino argomenti come la salvezza per Cristo, l’Inferno, il diavolo, l’anticristo, la croce salvifica. Sara1 rimane colpita dall’accostamento tra Anticristo e colui che nega l’incarnazione e fa bene… questo accostamento par forzato ma e’ da intendersi nello stile a braccio delle prediche papali e nel linguaggio semplice. Chi nega l’incarnazione? Credo che il Papa a Santa Marta parlasse ad ecclesiastici e comunque ai cristiani e volesse intendere che: “chi nella Chiesa riduce essa ad una o.n.g. servendo gli altri ma non coffessando cristo, non facendolo perche’ si vede Cristo nella carne del povero, costui asseconda l’opera del demonio e di fatti apre la strada all’anticristo (che viene descritto come un filantropo appunto)”.
    Ovvio e’ un discorso che letto fuori dal contesto di colui che lo ha pronunciato pare profondamente tradizionalista ed i supporters lo schederebbero subito.
    Ed infatti dicevo ad un bio amico che se Benedetto XVI avesse parlato in questo modo lo avrebbero scorticato vivo, leggeremmo titoloni della stampa, rivolte delle associazioni laicali, sfilate di piazza tumulti. Basti pensare cosa successe a Ratisbona per molto ma molto meno in un discorso accademico gonfiato e modificato dai media.
    Con Francesco non succede semplicemente perche’ i media lo considerano dalla propria parte e cosi’ larghe fette di progressismo cattolico che si guardano bene finanche dal leggere cio’ che il papa dice (sara’ ricordera’ i discorsi del Prof. Grillo sotto le specie/account di s.c.d.m. e maddalena in altro blog, ebbene Grillo criticava finanche l’esistenza dell’Inferno o la necessita’ di salvezza per Cristo, confessando Cristo, oppure una volta criticarono Benedetto XVI perche’ cito’ il diavolo). Parimenti molti tradizionalisti criticano il nuovo Pontefice a prescindere anche loro. Siamo ormai in una grande arena o meglio un ring, dove l’importante non sono piu’ gli argomenti ma tirare il cazzotto per primi per difendere il proprio paladino

    3 Giugno, 2013 - 16:28
  59. Mabuhay

    “…Ed infatti dicevo ad un bio amico che se Benedetto XVI avesse parlato in questo modo lo avrebbero scorticato vivo, leggeremmo titoloni della stampa, rivolte delle associazioni laicali, sfilate di piazza tumulti”

    E’ molto piu’ semplice signor Salvo:
    Benedetto non avrebbe mai potuto in questo modo!
    Perche’ era Benedetto e non Francesco.

    3 Giugno, 2013 - 16:45
  60. SalvoF

    Caro Mabuhay, su questo condivido, il mio era un esempio per assurdo.

    3 Giugno, 2013 - 16:50
  61. Nino

    @Salvo F

    I confronti tra i Papi, sono sempre stati lo sport nazionale, un pò come avviene nel calcio, tutti CT della nazionale.

    Il vescovo di Roma, così si definisce Francesco, come primo atto del suo pontificato ha chiesto la benedizione del popolo e inchinandosi nel silenzio della folla accalcata nel colonnato di s. Pietro, a recitato il Pater Ave Gloria.

    Non solo io, ma anche moltissimi non cristiani e atei si sono commossi.
    Siamo stati toccati dalla genuina spontaneità, dall’umiltà e dalla autenticità della sua richiesta che ha dato senso, come non mai, alle parole di quelle preghiere.

    C’è bisogno di confronti?

    3 Giugno, 2013 - 18:03
  62. Sara1

    No, ma se non piace il tono apocalittico di certe omelie credo si possa anche dirlo no?
    O perlomeno se si fa fatica ad inquadrare il senso di un letteralismo radicale.

    3 Giugno, 2013 - 18:08
  63. SalvoF

    @ Nino,

    mi fa piacere. Il predecessore invece presentantosi in mozzetta aveva detto di essere un “umile servitore nella vigna del Signore”, ma non ci fu commozione forse. Il fatto e’ che sono due personalita’ “schedate”, l;uno era schedato “punzer Kardinal”, l’altro “progressista filo liberal”, qualunque cosa abbiano detto o fatto o faranno questi due uomini saranno sempre schedati. E cosi’ coloro che di loro parleranno.

    3 Giugno, 2013 - 18:28
  64. Nino

    Sara1 scrive,
    3 giugno 2013 @ 18:08

    Ho sempre combattuto la papalatria, e sono con te nell’esprimere dissenso quando si avverte un disagio ho una difformità di vedute.

    Volutamente non sono entrato nel merito della questione che tu definisci da toni apocalittici, e che io non vedo così.

    Sarrebe certamente più facile capire lo stile dell’omiletica di Francesco avendo un pò di dimestichezza con i fondamentali della spiritualità ignaziana.

    Il fatto è che siamo talmente immersi, spesso inconsciamente e perfino in buona fede, da un insieme di comportamenti idolatrici portatori e diffusori di “divisioni” da considerare il male, il divisore, e i suoi derivati come episodi semplicemente cronacistici da trattare in serate televisive.

    3 Giugno, 2013 - 18:58
  65. Sara1

    http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2012/documents/hf_ben-xvi_aud_20121121_it.html

    Oggi in questa catechesi vorrei soffermarmi sulla ragionevolezza della fede in Dio. La tradizione cattolica sin dall’inizio ha rigettato il cosiddetto fideismo, che è la volontà di credere contro la ragione. Credo quia absurdum (credo perché è assurdo) non è formula che interpreti la fede cattolica. Dio, infatti, non è assurdo, semmai è mistero. Il mistero, a sua volta, non è irrazionale, ma sovrabbondanza di senso, di significato, di verità.

    Il problema è che io mi ritrovo moltissimo in ciò, dire che la fede è ragionevole non significa essere molli o da salotto, la ragione è ciò che noi uomini abbiamo in comune sotto qualsiasi latitudine e quello che ci permette di parlare, capirci, trovare punti di contatto.
    L’insistenza sullo scandalo e quindi sull’assurdità mi disorienta, che scandalo c’è ad esempio nel prendersi cura dei più fragili? E come posso io se voglio solo scandalizzare sperare di parlare con chi non crede?

    Grazie in ogni caso, lo dico sincera, non chiedo per polemizzare ma per capire.
    🙂

    3 Giugno, 2013 - 19:14
  66. Sara, ci provo, ma chiedo fin da subito perdono per i limiti del mio ragionamento.

    Prendersi cura dei più deboli non è affatto scandaloso, lo fanno gli uomini e le donne degni di questo nome di qualsiasi appartenenza etnica o religiosa.
    Dare la vita per i più deboli, questo è già più raro.
    Darla in nome di Cristo e non solo in nome dell’uomo è definitivamente scandaloso. Perché presuppone la rinuncia radicale all’autodeterminazione (idolo del nostro tempo) per riconoscere di non appartenere a se stessi ma ad un Altro, per il quale e nel nome del quale diventiamo liberi da noi stessi per amare gli altri. Implica cioè riconoscere l’esistenza di qualcuno che viene prima di me e a cui io so di tornare.
    Implica perciò la speranza in una vita ancor più preziosa e bella di questa, e annulla tutte le utopie di autoredenzione che così male hanno fatto nel corso della storia.

    Se questo non fosse scandalo (nel senso letterale: scandalon – pietra d’inciampo) per la mentalità corrente, non si comprenderebbe la risonanza, intra ed extra ecclesiale, delle figure di cristiani che sono riusciti a vivere così.

    3 Giugno, 2013 - 19:23
  67. Sara1

    Cara Nico probabilmente da parte mia nel sottolineare questa rinuncia radicale all’autodeterminazione vedo sempre il rischio di non tenere in giusto conto la responsabilità del nostro agire.
    Sarà che ho visto spesso cristiani un po’ fanatici convinti di essere ispirati direttamente da Dio tendo per questo a mettere in evidenza il ruolo della razionalità.
    E per questo mi sembra cosa buona e giusta l’equilibrio tra mente e cuore, tra fede e ragione.
    Forse pecco di pessimismo non dico di no.

    Grazie in ogni caso.
    🙂

    3 Giugno, 2013 - 20:16
  68. I cristiani un po’ fanatici convinti di essere depositari della verità ci sono da tutte le parti: tra i tradizionalisti, i fideisti, i progressisti, i bergoglisti e benedettisti e mettici tutti gli -isti che vuoi.

    L’antidoto? Io direi fides et ratio, coltivate con uguale cura; pazienza e prudenza nel giudizio; amore per Dio e il Suo popolo santo, tutto.

    P.S. grazie anche a te
    🙂

    3 Giugno, 2013 - 23:12

Lascia un commento