Il Papa all’Angelus ricorda le “quattro martiri della carità” uccise due giorni addietro nello Yemen e dice che sono vittime dell’indifferenza del mondo, oltre che dei loro assalitori. Nei commenti le sue parole e le altre con le quali ha lodato il “corridoio umanitario” per l’aiuto ai siriani.
Yemen: Francesco e le quattro martiri della carità
10 Comments
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Assistevano gli anziani. Cari fratelli e sorelle, esprimo la mia vicinanza alle Missionarie della Carità per il grave lutto che le ha colpite due giorni fa con l’uccisione di quattro Religiose ad Aden, nello Yemen, dove assistevano gli anziani. Prego per loro e per le altre persone uccise nell’attacco, e per i familiari. Questi sono i martiri di oggi! Non sono copertine dei giornali, non sono notizie: questi danno il loro sangue per la Chiesa. Queste persone sono vittime dell’attacco di quelli che li hanno uccisi e anche dell’indifferenza, di questa globalizzazione dell’indifferenza, a cui non importa… Madre Teresa accompagni in paradiso queste sue figlie martiri della carità, e interceda per la pace e il sacro rispetto della vita umana.
Corridoi umanitari. Come segno concreto di impegno per la pace e la vita vorrei citare ed esprimere ammirazione per l’iniziativa dei corridoi umanitari per i profughi, avviata ultimamente in Italia. Questo progetto-pilota, che unisce la solidarietà e la sicurezza, consente di aiutare persone che fuggono dalla guerra e dalla violenza, come i cento profughi già trasferiti in Italia, tra cui bambini malati, persone disabili, vedove di guerra con figli e anziani. Mi rallegro anche perché questa iniziativa è ecumenica, essendo sostenuta da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche Italiane, Chiese Valdesi e Metodiste.
Insensata e diabolica. Nel messaggio di cordoglio inviato sabato dal cardinale Parolin l’uccisione delle quattro suore era definita “atto di violenza insensata e diabolica”.
Parole, al solito, alte e forti quelle del nostro Papa Francesco, e che ci chiamano alle nostre (pesanti) responsabilità.
Approfitto per salutare alcuni amici del “pianerottolo” che non hanno più (o non hanno ancora) ritenuto d’intervenire nel “blog 2.0.”, ma che sono certo che ci leggono sempre: parlo di Sara, Matteo, Nino, Mattlar, Nicoletta Zullino, il mio compagno di banco Lazzaro ed i miei conterranei Nico ed Alexandros; spero tutt’ora che ci ripensiate.
Buona serata a tutti !
Roberto Caligaris
Ciao Roberto dalla memoria di ferro… grazie dei saluti che ricambio aggiungendoci sopra un abbraccio. Saluto anche tutti gli altri, gli scriventi e i leggenti (silenziosi ma tanti), e infine il padrone del caseggiato. Buonanotte!
Bentornata Nicoletta! Caseggiato, come no: da pianerottolo a caseggiato, con la buona stagione usciamo all’aperto.
Ohilà Nicoletta!!!
Questo che ti riporta da queste parti, sì che è un buon vento!
🙂
Ciao nicoletta!!!
Nessun giornale italiano di rilievo ( Repubblica, Corriere della Sera, La Stampa)ha dato notizia del martirio delle Suore di madre Teresa in Yemen .
Questo il desolato commento del direttore di Avvenire:
(Marco Tarquinio) Non solo «niente copertine» di giornali, come dice papa Francesco con una tristezza inascoltata come forse mai prima. Ma neanche una breve in cronaca. Questo vale per il sistema dei media e per i potenti del mondo la strage di Aden: il massacro di quattro suore dell’ ordine di Teresa di Calcutta, sorelle di tutti, e dei loro collaboratori musulmani.
Le hanno odiate a morte perché spose di Cristo e testimoni della civiltà dell’ amore dentro una guerra che proprio mai è stata ‘civile’ inYemen, periferia d’ Arabia, epicentro dello scontro tra sunniti e sciiti reso più letale da compiacenze internazionali e mercanti d’ armi d’ Occidente e d’ Oriente. Quando ci sono martiri veri, troppi non vedono, non spiegano e non denunciano. L’ odio e l’ ingiustizia continuano a circolare e a crescere. E i cristiani, e con loro uomini e donne di buona volontà di ogni fede, continuano a essere crocifissi. Oggi, 8 marzo, noi diciamo sopra a tutti i nomi di Annselna, Judith, Margarita e Reginette. Serve cristiane dei più poveri e dei senza potere. Donne di Dio: buone, libere, coraggiose. Neanche degne di una breve in cronaca. L’ indifferenza uccide, e riuccide.”
Ma la cosa non è così semplice. Non è solo indifferenza ma selettività voluta nell’enfatizzare alcune notizie e nel nasconderne altre.
I nostri maggiori giornali sono in mano all’elite massonica: ora poi che c’è la fusione tra la Stampa e Repubblica, la libertà di stampa in Italia intesa come pluralismo nelle informazioni è ancor più a rischio.
Certo fossero state le due Simone, o altre vittime che ai media fa comodo “pompare” si avrebbe avuto lo sdegno, le prime pagine, le manifestazioni, le fiaccolate ecc.
però siccome sono solo quattro povere suore cattoliche, a nessuno frega niente di lorsignori che fanno il bello e il cattivo tempo della “opinione pubblica” e che muovono coi loro giornali lo sdegno popolare.
Risultato molte persone non sanno nulla di questa notizia. molti miei conoscenti a Milano non sapevano nulla, quando gliene ho parlato, di questa strage di suore.
semplicemente non interessa ai poteri forti che controllano la stampa nazionale. Cosa vuoi gliene freghi a De Benedetti e agli Elkan eredi Agnelli di dare la notizia che quattro sfigate di suore cattoliche sono state trucidate?
Condivido le parole di Tarquinio.
In particolare: ” i cristiani, e con loro uomini e donne di buona volontà di ogni fede, continuano a essere crocifissi.”
Ma va?
🙂
Piccolo particolare: è destino che ci riguarda tutti.
Alle quattro suore di Madre Teresa e ai loro collaboratori è toccata proprio la croce di Cristo.Per fortuna nostra, solo a una minoranza di noi che siamo minoranza tocca e toccherà la croce vera, quella del sangue .
Ma a tutti , indistintamente, a tutti quanti noi è chiesto di dare la nostra vita.
Occhio..Se questo non succede, non è perché non ci è stato chiesto, ma solo perché abbiamo fatto orecchie da mercante e la croce, magari ” bianca”, ce la siamo scrollata disinvoltamente di dosso…..
A Maria Cristina, flemboyante comme toujours, che abbraccio, chiedo una cosa sola.
Ma quando caspita mai ai poteri forti di qualsiasi genere, ordine e grado, per non parlare della colorazione, è mai importata una susina di quegli sfigati di martiri cattolici?!