Francesco si è affacciato oggi a mezzogiorno dalla finestra del Gemelli ed è apparso in buona forma, pur dopo i tagli che ha subito e i farmaci assunti lungo la settimana. Ragionando sulla sua esperienza ospedaliera ha lodato il “bene prezioso” di un “buon servizio sanitario gratuito accessibile a tutti” come c’è “in Italia e in altri paesi” e ha invitato a impegnarsi per mantenerlo “perché serve a tutti e chiede il contributo di tutti”. Nei commenti riporto l’intero Angelus.
Francesco dal Gemelli loda la gratuità degli ospedali accessibili a tutti
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Unzione della tenerezza. Angelus 1. Sono contento di poter mantenere l’appuntamento domenicale dell’Angelus, anche qui dal Policlinico “Gemelli”. Vi ringrazio tutti: ho sentito la vostra vicinanza e il sostegno delle vostre preghiere. Grazie di cuore! Il Vangelo che si legge oggi nella Liturgia narra che i discepoli di Gesù, inviati da Lui, «ungevano con olio molti infermi e li guarivano» (Mc 6,13). Questo “olio” ci fa pensare anche al sacramento dell’Unzione dei malati, che dà conforto allo spirito e al corpo. Ma questo “olio” è anche l’ascolto, la vicinanza, la premura, la tenerezza di chi si prende cura della persona malata: è come una carezza che fa stare meglio, lenisce il dolore e risolleva. Tutti noi, tutti, abbiamo bisogno prima o poi di questa “unzione” della vicinanza e della tenerezza, e tutti possiamo donarla a qualcun altro, con una visita, una telefonata, una mano tesa a chi ha bisogno di aiuto. Ricordiamo che, nel protocollo del giudizio finale – Matteo 25 – una delle cose che ci domanderanno sarà la vicinanza agli ammalati.
Salvare la gratuità. Angelus 2. In questi giorni di ricovero in ospedale, ho sperimentato ancora una volta quanto sia importante un buon servizio sanitario, accessibile a tutti, come c’è in Italia e in altri Paesi. Un servizio sanitario gratuito, che assicuri un buon servizio accessibile a tutti. Non bisogna perdere questo bene prezioso. Bisogna mantenerlo! E per questo occorre impegnarsi tutti, perché serve a tutti e chiede il contributo di tutti. Anche nella Chiesa succede a volte che qualche istituzione sanitaria, per una non buona gestione, non va bene economicamente, e il primo pensiero che ci viene è venderla. Ma la vocazione, nella Chiesa, non è avere dei quattrini, è fare il servizio, e il servizio sempre è gratuito. Non dimenticatevi di questo: salvare le istituzioni gratuite.
Maria salus infirmorum. Angelus 3. Voglio esprimere il mio apprezzamento e il mio incoraggiamento ai medici e a tutti gli operatori sanitari e al personale di questo ospedale e di altri ospedali. Lavorano tanto! E preghiamo per tutti i malati. Qui ci sono alcuni amici bambini malati… Perché soffrono i bambini? Perché soffrono i bambini è una domanda che tocca il cuore. Accompagnarli con la preghiera e pregare per tutti i malati, specialmente per quelli in condizioni più difficili: nessuno sia lasciato solo, ognuno possa ricevere l’unzione dell’ascolto, della vicinanza, della tenerezza, e della cura. Lo chiediamo per intercessione di Maria, nostra Madre, Salute dei malati.
https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/07/11/0456/00996.html
Perché Maria ha detto che alla fine il suo cuore immacolato trionferà?
https://gpcentofanti.altervista.org/il-sospirato-bandolo-della-matassa/
Ecco alcune vie profonde che fecondano una nuova società, anche in campo sanitario.
Papa Bergoglio pensa veramente a tutti.
Degenza conclusa.
https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2021-07/papa-francesco-concluso-ricovero-gemelli-rientrato-vaticano.html
Chissà, al conrario, che attacchi di bile per i babbei di varia estrazione che sprecano in varia sede tempo e polpastelli a digitare, appena ne abbiano occasione, della presunta “avversione mariana”(!!!) di Bergoglio. Avran preso buona nota della tappa “in preghiera a Santa Maria Maggiore per ringraziare per il “felice esito della degenza” e ricordare tutti gli ammalati incontrati in questi giorni ?”
Chissà: la faccenda del peggior sordo che è colui che non vuol ascoltare è sempre in essere.