“Invito tutti a chiedere perdono per le persone e le istituzioni che chiudono le porte a questa gente che cerca una famiglia, che vuole essere custodita”: così il Papa ora ora al termine dell’udienza generale, ricordando la “Giornata mondiale del Rifugiato” che sarà sabato. Parole cristiane delle quali ringrazio.
Francesco chiede perdono per chi chiude la porta
168 Comments
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http://w2.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2015/documents/papa-francesco_20150617_udienza-generale.html
Anch’io ringrazio.
Che belle queste catechesi.
Non si è fatta attendere la pacata risposta di Matteo Salvini:
http://www.huffingtonpost.it/2015/06/17/matteo-salvini-risponde-a-papa-francesco_n_7601472.html
[Esplora il significato del termine: Immigrati, l’Ungheria alza un muro di 4 metri per fermarli ] Immigrati, l’Ungheria alza un muro di 4 metri per fermarli
http://www.corriere.it/esteri/15_giugno_17/immigrati-ungheria-alza-muro-4-metri-fermarli-48cec69a-14e1-11e5-9e87-27d8c82ea4f6.shtml
Con quello che costerà la barriera sai quanti ne potresti accogliere.
Povera Ungheria… a stento riusciamo a collocarla sulla cartina noi europei. Non sa più che fare per far parlare di lei!
Salvini: non abbiamo bisogno di essere perdonati.
Basterebbe questa perla per chi ancora insiste nel considerare le uscite di questo guitto compatibili con il cristianesimo.
Ma i cattolici-leghisti-casapoundisti sono stranamente silenziosi; vuoi vedere che sono stati presi in contropiede e stanno meditando una nuova quadratura del cerchio?
Commento di Gianfranco Librandi (SC) (cit, corriere.it)
«Salvini oggi torna ad attaccare senza ritegno Papa Francesco. Un delirio di onnipotenza, quello del leader della Lega, che ormai è solo un concentrato di luoghi comuni, come quello del Vaticano che deve accogliere i rifugiati. Proprio Salvini, che dice andiamo in Africa ad aiutarli a casa loro, dimentica tutto il lavoro che fa la chiesa nei luoghi più poveri del mondo ad aiutare queste popolazioni o il sostegno che danno tantissime associazioni cattoliche, per esempio la Comunità di Sant’Egidio, in Italia e all’estero, agli italiani e ai migranti»
E forse la “demonizzazione” di Salvini, da Spiletti qui più volte lamentata, forse a qualcosa di vero corrispondeva.
Sì qualcosa di demoniaco questo politico ce l’ha proprio…
Non penserete mica che il Papa ce l’avesse con Salvini, vero?
In tutta Europa i governi di destra e di sinistra costruiscono muri (con doppio o triplo filo spinato) e chiudono porte. Il Governo italiano latita: non chiude le porte ma scarica il problema a comuni e regioni. Non accoglie dignitosamente nessuno e non organizza nemmeno il volontariato e gli enti locali.
Sono i governi che hanno al responsabilità di quanto sta accadendo: come può essere che il Papa possa rivolgersi a un partito che è all’opposizione dal 2011 e che arranca per arrivare al 14%?
I soliti “demonizzatori”, che non si smentiscono mai, pensino a quanti altri, in Italia, hanno rifiutato di accogliere immigrati e profughi: i sindaci del PD delle città del Veneto e della Toscana, gli autonomisti alleati al centrosinistra della Valle d’Aosta, il Friuli governato dalla Serracchiani…
Per carità, Salvini ha sbagliato questa polemica con la Santa Sede, ma penso che sia stata una risposta irruenta a una domanda provocatoria.
Vedremo che piega prenderà questa storia.
http://www.firenzepost.it/2015/06/10/immigrazione-in-toscana-e-veneto-anche-i-sindaci-pd-contro-laccoglienza-indiscriminata/
http://mattinopadova.gelocal.it/regione/2015/06/13/news/pd-diviso-ora-i-sindaci-temono-un-invasione-1.11609305
http://www.ansa.it/valledaosta/notizie/2015/05/06/v.-daosta-rifiuta-assegnazione-migranti_c44be282-215f-4a96-b89c-60bbc474df0c.html
Che il Papa ce l’avesse con Salvini?
Macché, Spiletti,
E’ SALVINI CHE CE L’HA COL PAPA!!!!
Salvini ce l’ha contro l’idea che l’Italia debba essere il campo profughi dell’Europa e che il Governo in carica, presieduto dal segretario del PD Renzi, abbia sprecato un sacco di tempo illudendosi di ricevere aiuti da Bruxelles quando poteva organizzare e gestire un po’ meglio questi arrivi straordinari.
Tu Fides, quanti profughi stai alloggiando a casa tua in questi giorni?
Direi che è impossibile dire a chi si riferisce il papa: le sue parole, come quasi sempre, sembrano (a voi) incisive e forti ma in realtà vogliono dire tutto e niente e lasciano il tempo che trovano. Ognuno le può prendere come rivolte a sé e tenerne conto per il proprio esame di coscienza, così sicuramente non sbaglia. (Di Salvini non mette conto parlare: è un insulso ragazzotto, come Renzi).
Tu Fides, quanti profughi stai alloggiando a casa tua in questi giorni?
Che uscita originale, non l’ha tirata fuori nessuno nell’ultimo mese…
“sembrano (a voi) incisive e forti ma in realtà vogliono dire tutto e niente e lasciano il tempo che trovano”
Diciamo che non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire.
Tu Fides, quanti profughi stai alloggiando a casa tua in questi giorni?
Si può anche ribaltare con: sono in casa tua? ci devi passare da mangiare tu?
No, allora…
Sì, Franti.
Salvini e Renzi sono assimilabili….
E Spiletti con certe uscite ci sta dietro!
E parliamo di uno che ha detto queste cose:
“I topi sono più facili da debellare degli zingari perché sono più piccoli…” Frase storica di Matteo Salvini.
Potrà avere anche qualche ragione ma la perplessità prevale.
Era il 2008. Che sia cambiato non ci credo.
Faccia del fango con la saliva, me lo spalmi sulle orecchie e mi ridia l’udito, gentile (e taumaturgica) Sara1. Chi sarebbero, in concreto «questa gente che cerca una famiglia, che vuole essere custodita»? Si riferisce ai ricongiungimenti familiari? Vuol dire il papa che tutti gli immigrati che vengono in un paese per ricongiungersi con i familiari devono essere accolti e i paesi le cui legislazioni non prevedono questo diritto devono chiedere perdono? Ecco, questo sarebbe un esempio di discorso eccepibile ma chiaro. Oppure il papa vuole dire che tutti i migranti hanno diritto di essere accolti dovunque vadano e tutti i paesi hanno il dovere di accoglierli tutti? Anche questo sarebbe un discorso chiaro.
Vede, è come il famoso “Vergogna!” di Lampedusa. Lei ha capito chi si doveva vergognare?
Tutti! – mi dirà. Ma certo, quello sempre: dobbiamo vergognarci tutti, e tutti i giorni, pensando all’infinita sproporzione tra la bontà divina e la nostra miseria morale. Ma è di questo che si sta parlando?
Franti in questi mesi uscite ufficiali da parte della santa sede ce ne sono stante tante anche ieri:
http://it.radiovaticana.va/news/2015/06/16/migranti_tomasi_accoglienza_ue_sia_equa,_basta_populismi/1151862
anche i vescovi francesi:
http://it.radiovaticana.va/news/2015/06/17/vescovi_francesi_nostra_vergogna_sui_migranti/1152135
Poi per carità si può anche filosofare però dire che non è chiaro non mi sembra.
…
Sara,
non è che volessi essere originale, ma intendevo proprio esprimere il mio disappunto per chi critica chi comunque non ha responsabilità di governo e poi magari non alza un dito e non si sente interpellato in prima persona.
Non ce l’ho nemmeno con Fides, che sarà certamente una brava persona, buona e generosa, ma bisogna cominciare ad affrontare il problema per quello che è: non un fenomeno occasionale e limitato, che possiamo pensare di gestire con l’improvvisazione e un po’ di buona volontà, ma un esodo biblico che necessita da parte nostra un minimo di pianificazione dell’accoglienza e un’iniziativa “a monte” per scongiurare nuovi arrivi.
Il papa giustamente ci incoraggia alla carità, ma la carità è una virtù che non possiamo delegare allo Stato e alla fiscalità generale.
Quante risorse occorrono per mettere in piedi un’accoglienza dignitosa, completa di alloggi decenti, presidi sanitari attrezzati, medicine, pasti caldi, coperte, abiti puliti, scarpe, assistenza ai minori e alle donne in stato interessante… Il Governo Renzi pensa di sistemare milioni di immigrati scaricandoli sui comuni e sperando che passino di straforo le frontiere (blindatissime, perché all’estero non fanno i nostri interessi) e voi ve la prendete con Salvini?
Non ciurli nel manico, per cortesia e non cerchi di spacciarmi per “uscite ufficiali della santa sede” quel che dice un monsignor Tommasi o i vescovi francesi (!). Lei sa benissimo che nella chiesa di oggi c’è “di tutto e di più”. Qui si sta parlando del papa, che una volta era uno (almeno lui) e di solito pesava le parole. Questo papa, invece, è molteplice e paroliberista, e sa che c’è? «Houston, abbiamo un problema!».
Franti onestamente a me il Papa è sembrato anche più netto dei Tommasi ecc.
Allora guardi, dato che le mie domande non erano retoriche e che a lei sembra così chiaro, risponda: in che cosa consiste, precisamente, il peccato di cui “persone e istituzioni” (sic!) devono chiedere perdono e chi sono – almeno esemplificativamente – alcune di queste persone e istituzioni?
Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 32 E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33 e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 35 Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36 nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 37 Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39 E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40 Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.
“n che cosa consiste, precisamente, il peccato di cui “persone e istituzioni” (sic!) devono chiedere perdono e chi sono – almeno esemplificativamente – alcune di queste persone e istituzioni?”
Magari fare un muro di 4 metri per 170 chilometri per tenere lontana gente che scappa da situazioni difficili.
Cosa da tardo impero romano (e non finì bene nemmeno allora)
Spiletti, te lo dico per l’ultimissima volta e poi mi arrendo:
Riesci a leggere una alla volta le parole del Papa?
Lo cedi che tra le parole di Salvini e quelle del Papa c’è un abisso?
Ti dicono qualcosa oppure ti rimbalzano sul timpano?
Fides,
per l’ultimissima volta.
Sull’immigrazione c’è un abisso tra le parole del Papa e quelle di Salvini, ma anche tra gli auspici del papa e le scelte del Governo Renzi.
Criticando sempre e solo Salvini, voi assolvete il governo dalla sue evidenti omissioni.
Io la chiudo qui, tu se vuoi vomita e vai avanti a senso unico.
D’accordo, Spiletti. Ma tu perché assolvi Salvini che si è già assolto da solo?
chi vomita sugli immigrati definendoli sempre e comunque clandestini, cosi come chi ci si arricchisce è sulla stessa barca. E l’Europa dovrebbe ricordare di quando la guerra l’aveva lei in casa
Ma pensa un po’ che quel testo citato da “petrus” non lo conoscevo e ho scoperto cercando su internet che è tratto da un libro che adesso ordinerò su Amazon perché voglio proprio leggerlo.
(Ma pensare che nel vangelo ci sono le soluzioni di tutti i problemi politici non era considerato integralismo, o addirittura fondamentalismo? E la decisione di uno stato di difendere in un modo oppure in un altro la propria frontiera non è una decisione politica, da valutare e da giudicare politicamente? Oppure una legge sull’aborto o sull’eutanasia o sui matrimoni gay è solo politica e invece una legge sul controllo dell’immigrazione è vangelo di Matteo 25,31 ss.?)
Io la butto lì… tanto per inquadrare il discorso. Partiamo da quello. Fra cristiani dovrebbe funzionare così…
Tra l’altro è un pezzo di Vangelo molto chiaro. Mentre su aborto, eutanasia e matrimoni gay faticherei a trovare tanta chiarezza, sull’accoglienza non ci sono dubbi.
Avete sentito il sindaco Pisapia dalla Gruber?
Secondo lui l’unica soluzione è dividere gli immigrati tra tutti i comuni.
Se avesse avuto un interlocutore non compiacente si sarebbe sentito fare anche la domanda: e poi? E quando ne arrivano altri?
Voglio dire che non può essere che l’unica prospettiva sia subire questi arrivi e costringere anche i più recalcitranti (i valdaostani) a improvvisare un’ accoglienza dignitosa. Bisogna anche cercare altre soluzioni e subito.
Veramente voi pensate che l’unica opzione per l’Italia sia diventare un campo profughi (o meglio una baraccopoli) a cielo aperto?
Aborto ed eutanasia sono della stessa chiarezza di Matteo 25 (solo ai lati estremi della vita)
Nicoletta,
io non difendo nessuno, ma mi pare che qui si faccia il tiro al bersaglio sbagliando bersaglio. Chi vuole un’accoglienza dignitosa per tutti se la prenda con il Governo che non la predispone (e magari suggerisca quali tagli allo stato sociale e alle pensioni, quali tasse aumentare a dismisura, a quali iniziative rinunciare per recuperare le ingenti risorse necessarie), chi auspica un intervento “europeo” se la prenda con l’UE e con i governi dei suoi stati membri, chi vorrebbe che si aiutassero i Paesi di provenienza critichi l’Onu, gli USA di Obama, il G7, la Russia, la Cina…
Su Salvini ha ragione Franti e non mi va di passare per il suo avvocato, ma ho l’impressione che oggi sia criticato e demonizzato soprattutto per ragioni di altro genere, perché è il leader di un partito dell’opposizione che raccoglie consensi e perché in futuro potrebbe essere un ostacolo all’occupazione del potere da parte del PD.
Ecco un altro metodo per depotenziare le parole del pontefice e anche il Vangelo: trasformare una questione religiosa ed umana in una questione politica.
Cerco di spiegarmi meglio: usare al fine di promuovere una parte politica.
La politica sia a destra che a sinistra oggi è ormai al di fuori dal trattare i problemi in un’ottica di fede. Li tratta alla stregua degli interessi e delle ideologie che persegue, punto.
Quello che dice il Papa è diverso, si inquadra nell’ottica del Vangelo.
Quello che dice la dx o la sx nell’ottica delle proprie ideologie e interessi: ciò è reso palese dalla loro pretesa e invocata laicità, nonchè dal fatto che su altre temati -come da altri già fatto notare- non collimano con quanto di evangelico, a più riprese, ripete il papa.
Ed è così sui migranti, sull’ecologia sull’aborto, sulle leggi per certi pretesi diritti civili ecc.
Quindi ritengo poco edificante tutto questo accapigliarvi per motivi di pura tifoseria politica, nascondendovi dietro un pretesto di religiosità, che mostrate palesemente essere selettiva a seconda dell’argomento.
Tacqui da questo momento in poi su questo thread, ma volevo dirvelo, è lampante, rileggetevi!
“Quello che dice la dx o la sx nell’ottica delle proprie ideologie e interessi: ”
A livello di immigrazione dicono e fanno più o meno le stesse cose.
In ogni caso è stato Salvini a parlare per primo segno che le parole del Papa, almeno lui, le aveva capite bene,
… e si è sentito pestare la coda.
Sulla tifoseria politica, mio malgrado, concordo con Ubi.
… Chi vuole un’accoglienza dignitosa per tutti
Cioè il Papa non Pinco Pallino.
…in futuro potrebbe essere un ostacolo all’occupazione del potere da parte del PD….
Che bello! Un bel governo: Salvini-Meloni-Fiore-Iannone!
E ritorna finalmente la CRISTIANITA!
Fides,
vedo che hai preso (finalmente) un antiemetico.
Perché vuoi litigare a tutti i costi?
Se non ti piace la destra (che al momento non si presenta come paladina dei valori cristiani) puoi sempre sostenere l’attuale governo o altre opzioni alla sua sinistra, che certamente hanno altri valori di riferimento.
La demonizzazione degli avversari del PD serve solo a questo: relativizzare ogni questione “etica” e legittimare come meno peggio candidati e programmi fortemente laicisti. Contento tu, va pure avanti.
Scusate tanto, ma dove volete che mettano piede tutti i migranti che arrivano in Italia?
Pensate forse che potrebbero mettersi a volare per oltrepassare la frontiera? Non mi pare che abbiano le ali.
Li avete sentiti o no dire che vogliono andare altrove? Io sì, l’ho sentito.
Due di loro la notte scorsa sono rimasti morti nel tentativo di oltrepassare a piedi la frontiera.
Il Paese di passaggio è il nostro, vi piaccia o no. L’ Italia per loro è un PONTE.
E l’avete capito o no che si tratta di una emergenza fuori dell’ordinario? Che tipo di cranio ci vuole per capire questa verità così semplice ?
Si fa tanta cagnara di lana caprina senza soffermarsi a chiedersi il perché ciò stia accadendo.
Loro fuggono dalle guerre e da altre situazioni di incredibile miseria umana. Anche questo è difficile da recepire?
Provare per credere, cari signori cattoliconi del nulla. Mettetevi, per una volta, al posto degli altri che si trovano sul calvario.
E noi dovremmo non accettarli ? Respingerli? Ma con quale coraggio, scusate?
Qua c’è un certo Spiletti che continua imperterrito a dare le colpe di tutto ciò che accade nell’universo mondo al Governo; e solo perché è un governo di centro-sinistra. L’odiato centro-sinistra. E questa non sarebbe “demonizzazione”?
Si ponga l’interrogativo se un altro governo, magari di destra, sarebbe in grado di gestire una situazione drammatica di questo genere. Lo pensa davvero? Se lo pensa, la sua è una mente immaginifica assai. Se invece lo dice solo per dare addosso a Renzi, vuol dire che anche lui, come Salvini, sta cercando un pretesto impudentissimo.
Infatti Salvini, il “ragazzotto”, oggi cavalca, con enorme presunzione, il vento di questo esodo per tirare acqua al proprio mulino. Ma, per chi sa leggere, Salvini nasconde sotto quel che accade oggi, una grossa vena di razzismo, che non può essere nascosta a chi ha occhi per vedere e orecchie per sentire i suoi discorsi. Anche molti altri italiani del nord e del sud sono razzisti. Lo sono, eccome. Oggi più che mai.
Diverso discorso è quello di chi si sente affascinato da un affabulatore quale Salvini. E gli va dietro come i topi dietro al pifferaio incantatore. E il peggio è che costoro non sanno né di politica né di animo umano. Sono superficiali e ignoranti.
Voglio dire che anche prima Salvini era razzista, ed oggi ha buon gioco per nascondersi dietro una tragica vicenda che gli sta prestando il fianco.
Ad ogni modo, ha ragione da vendere il Papa. Il quale non ha parlato certo riferendosi specificamente ad un individuo che si è sentito particolarmente toccato sul vivo, e che quindi si è sentito in dovere di rilanciare parole tracotanti ( da par suo) nei confronti di papa Francesco; ma, in generale, allude a tutti quegli italiani che vedono gli immigrati ( persone in estremo disagio e in fuga) come fossero dei rognosi.
Io però punterei l’attenzione sui Paesi europei che ci stanno elegantemente lasciando nel pantano. Una meschinità che fa ribrezzo.
Dopo aver promesso che avrebbero ammesso determinate quote, oggi rinnegano le promesse appellandosi, ipocritamente, a dei trattati stipulati in tempi in cui non era prevedibile un’emergenza di questa portata.
E noi, da soli, a reggere lo tsunami di questa imponente migrazione.
Che meraviglia di Unione Europea! Per queste nazioni vale solo il discorso economico; tutto il resto non c’è.
A questo punto devo dare piena ragione a Renzi quando dice che bisogna far capire al resto dell’Europa che l’ Italia vale e che nessuno può prenderci in giro come stanno facendo gli altri paesi europei.
Spiletti, litigare? Ma quando mai, dai?
Che bello! Un bel governo: Salvini-Meloni-Fiore-Iannone!
E ritorna finalmente la CRISTIANITA!
🙂 🙂 🙂 🙂
“le sue parole, come quasi sempre, sembrano (a voi) incisive e forti ma in realtà vogliono dire tutto e niente e lasciano il tempo che trovano.”
Secondo lei è così, sig. Franti, perché lei ha i bruscolini negli orecchi e finanche nella mente; dunque non sente e non capisce.
A me le parole del Papa suonano fin troppo chiare, e per me non lasciano il tempo che trovano. Tanto è vero che quelle parole vengono immediatamente riportate dai giornali di tutto il mondo. Segno che sono state capite molto bene da tutti tranne che da lei e da quelli che, come lei, si affannano a cercare il pelo nell’uovo. Senza mai trovarlo, peraltro.
Un pensiero di fede di uno dei più grandi pensatori e uomini di fede a cavallo di questi due secoli, che fa giustizia dei tifosi di dx e sx:
“Circolano dei facili slogans. Secondo uno di questi, ciò che oggi conta sarebbe solo l’ortoprassi, cioè il “comportarsi bene”, l’”amare il prossimo”. Sarebbe invece secondaria, se non alienante, la preoccupazione per l’ortodossia e, cioè, il “credere in modo giusto”, secondo il senso vero della Scrittura letta all’interno della Tradizione viva della Chiesa. Slogan facile perché superficiale: infatti i contenuti dell’ortoprassi, dell’amore per il prossimo, non cambiano forse radicalmente a seconda dei modi di intendere l’ortodossia? Per trarre un esempio attuale dal tema scottante del Terzo Mondo e dell’America Latina: qual è la giusta prassi per soccorrere i poveri in modo davvero cristiano e dunque efficace? La scelta di una retta azione non presuppone forse un retto pensiero, non rinvia forse alla ricerca di una ortodossia?”
Credere in modo giusto, in Dio e non nei politici.
I migranti si amano in quanto “a immagine e somiglianza di Dio”, e per amore di Cristo.
Non per convenienza o aderenza ad un credo o corrente politica.
“E per amor tuo amo il prossimo mio come me stesso”
I tifosi la intendono:
“E per amore del partito accolgo/respingo i migranti come vuole il partito stesso.”
Ieri il sindaco Pisapia, riferendosi al leghista Maroni, ha detto,fra l’altro, che da cristiano quale dice di essere, dovrebbe leggere o rileggere il Vangelo.
Alla domanda secca della Gruber: “perché”? ha risposto che nel Vangelo sono espressi moniti e motivazioni che dovrebbero indurre all’accoglienza e all’aiuto di chi sta male.
Non c’era, nelle sue parole, niente di retorico o pietistico. C’era lo stupore nei confronti di un cristiano che dice di esserlo, ma dimostra di non esserlo.
Oggi un blogger ha scritto:”Ma pensare che nel vangelo ci sono le soluzioni di tutti i problemi politici non era considerato integralismo, o addirittura fondamentalismo?”
Rispondo: no, esimio Franti, lei ha , ancora una volta, interpretato a modo suo. Quello che lei dice è da attribuirsi ai paesi teocratici, che hanno come riferimento la religione musulmana, travisata però.
Andando di questo passo, si capisce bene che i travisamenti fanno parte delle contorsioni mentali di chi vuol prendere per il naso gli ingenuotti.
Cara Marilisa il sindaco Pisapia è un FARISEO all’ennesima potenza, un sepolcro imbiancato. Lui dice agli altri di rileggersi il Vangelo!!!Lui vede la pagliuzza negli occhi degli altri e non vede la TRAVE nel suo occhio!
chieda a qualunque milanese di destra o di sinistra chi è stato il sindaco Pisapia e che cosa ha fatto. Coi migranti ha fatto questo : li ha spostati di 50 metri, dal mezzanino della stazione ad una sede vicina la stazione..
Così è risolto il problema e se ne fa bello persino in televisione! Razza di sepolcro imbiancato!! Ma non è risolto proprio un bel nulla e i migranti son sempre li con la loro scabbia e la loro malaria e la loro voglia di andarsene via dall’Italia per la Germania e l’Austria(che però non li vogliono)
Il sindaco Pisapia non ha fatto nulla se non una operazione di “maquillage” della Stazione Centrale e questo perchè? per l’EXPO naturalmente!
L’EXPO innanzi tutto! Non gliene frega niente a nessuno dei migranti, se non a quelli come Buzzi e co che ci facevano affari, mi creda.
E’ cattivo chi erge muri ma è ipocrita chi “accoglie”i migranti e se ne frega altamente di che fine fanno.
“I migranti si amano in quanto “a immagine e somiglianza di Dio”, e per amore di Cristo.”
Infatti è così. Lo stesso dicasi per i ROM e per tutti i fratelli che stanno nel bisogno ( bianchi, neri, gialli, rossi, verdi –esclusi i leghisti–, azzurrini e via colorando).
Rimando al post di petrus@ 16:32.
Discepolo e’ brutto dirlo ma rispetto a frontiere chiuse, muri di km, e urla leghista anche Pisapia e Alfano vanno bene.
Saranno ipocriti ma almeno qualche cosa fanno.
È poi lo sapete che l’alternativa non c’è che sia Toti o Casson han detto tutti picche
Per capirci, se il papa avesse detto:
“Invito tutti a chiedere perdono per le persone e le istituzioni che chiudono le porte a questi nascituri che cerca una famiglia, che vuole essere custodita”
Si sarebbe fatta polemica idem ma a schieramenti opposti.
E’ un problema politico il vostro, anzi, di tifo politico…
Far finta che non ci sia una situazione terribile in mezzo mondo come si fa?
Ok ubi però in questo caso ha parlato di migranti senza nominare schieramenti li ha messi tutti nel mucchio
Lei pensi, discepolo, che qualcuno si augurerebbe che fosse lui il prossimo presidente del Consiglio. Lo hanno detto ieri i presenti in quella trasmissione.
Io non lo conosco. Quando lo sento parlare mi fa una buona impressione. Altro non so dirle.
Certo, lei ha più voce in capitolo per parlarne, essendo lui il sindaco della sua città.
Resta il fatto che tutte le volte che lei, discepolo, parla di Pisapia, ne parla come fosse il diavolo in persona.
Il cristianesimo 2.0 di certi commentatori.
i fatti:
Il Messia, Gesù Cristo, è venuto.
Ha detto: “Il mio regno non è di questo mondo”.
Ritornerà Glorioso e noi infatti preghiamo “Venga il Tuo Regno”.
Il commentatore cristiano 2.0 invece si affida ai messia politici, agli uomini della provvidenza e ai “quello è meno peggio di quell’altro”.
State de foriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
“E’ un problema politico il vostro, anzi, di tifo politico…”
Lo dica agli altri, non certo a me.
Sara1 scrive, 17 giugno 2015 @ 20:05
E infatti dovremmo compattarci sul fatto religioso, non dividerci sul fatto politico.
Ubi qualcuno di noi può mettere un piedi triton o partire con una nave per portare soccorsi?
Cavolo e’ normale che serva l’aiuto dello stato (anzi degli stati) e della politica di fronte a certe emergenze.
Ma poi vi rispondo pure, ma chi me lo fa fare, che sono da quando commento che vi dico che è solo tifoseria politica qua dentro.
E l’Enciclica che esce domani è già passata all’ultimo piano
“Ma non è risolto proprio un bel nulla e i migranti son sempre li con la loro scabbia e la loro malaria…” ( discepolo)
Ma lui, Pisapia, non ha detto che è risolto qualcosa. Fino a quando non avremo l’aiuto degli altri Paesi europei, non si risolverà un bel niente. Non riuscite a capirlo?
E l’Enciclica che esce domani parlerà, probabilmente, anche di questo, ma nell’ottica del Vangelo e non del “partito”…
Se cambia l’uomo seguendo il Vangelo -non il “partito”- cambia il mondo.
Però qua c’è qualcuno che del Regno di Dio mi sembra abbia capito poco o nulla.
Premesso che il Papa non parla mai di politica, e fa bene, e detto che però molti lo accusano risibilmente di essere “comunista”, mentre non lo è affatto e non fa altro che rifarsi al linguaggio nitido del Vangelo, una cosa bisogna dirla con chiarezza proprio a chi vorrebbe vivere fuori dal mondo e pensa che il Regno di Dio sia in una nuvoletta lassù, magari circondato da mura di cristallo.
Cristiani sì, osservanti sì, cattolicissimi sì, ma ingenui o un po’ fessi no.
Quel tipo che ormai non va più a votare perché ritiene che la politica sia una schifezza da lasciar perdere per strada, forse non ha ancora capito che il Regno di Dio si realizza già qui sulla terra, nel vasto consorzio umano. E da quando l’uomo ha cessato di avere il volto del troglodita, si è organizzato in comunità, piccole o grandi, in cui si fa politica. Nel senso che tutti gli abitanti si prendono cura della polis (città).
Questo è far politica: governare la polis. Per cui chi non lo fa, va contro sé stesso.E Dio non vuole questo genere di masochismo.
La politica, fin da tempi antichissimi, ha visto contrapposti i partiti. Quello o quelli, di chi vuol governare conservando il più possibile i privilegi di cui alcuni o molti sono stati detentori fin dalla nascita o quasi, e quel partito, o quelli, di chi vuol governare garantendo a tutti, quanto più possibile, l’equità sociale;ovvero, distribuendo i beni della terra e del lavoro dell’uomo, in modo tale che le disparità vengano eliminate o almeno ridotte. Questo è uno dei modi in cui è possibile realizzare, insieme a tanti altri modi, il Regno di Dio. Ogni atto umano deve essere teso alla realizzazione del Regno. Anche il più piccolo. Fare politica in modo onesto, avendo come fine il bene della comunità anziché il proprio tornaconto, è un passo importante per realizzare quel Regno di Dio che certi, con qualche ignoranza, vedono solo astrattamente, al di fuori della vita quotidiana degli esseri umani. Nella quale rientra anche il fare politica per un buon Governo della comunità. Se poi certi perdono la bussola e fanno i disonesti e i ladroni, questo non è un buon motivo per disinteressarsene. Anzi, direi che è una colpa, perché lascia ad altri la sorte del Paese.Per poi magari lagnarsi che le cose vanno male.
A me che importa che pochi o molti, di questo o quel partito, facciano i comodacci loro? A me deve interessare che io faccia la mia parte per cercare di mandare al Governo del mio Paese quelli che mi appaiono i più credibili e degni per rappresentarmi e governare; cioè quelli che trovo più conformi al mio pensiero e al mio modo di vedere le cose. Mettendo nel conto che potrei avere grosse delusioni, dato che una certa dose di casualità c’è in ogni campo della vita umana. Nessuno scoraggiamento, dunque.
A me interessa che, in coscienza, io faccia il mio dovere di cittadino. E questo è già in sé il mio piccolo contributo verso il realizzarsi, fra mille ostacoli,del Regno di Dio.
Non è solo la preghiera con gli occhi rivolti al cielo che può assicurare il Regno. Nel Vangelo non c’è scritto che bisogna solo pregare e stare in adorazione. Chi dice o pensa questo, è fuori strada. Dio ha dato a ciascuno talenti diversi da usare al meglio nei moleplici ambiti in cui si trova ad operare.
E fra questi talenti qualcuno ha ricevuto quello di governare tramite la politica. E meno male, altrimenti saremmo all’anarchia pura.
Sottrarsi agli impegni civili e ai doveri che tutti abbiamo, è segno di una certa irresponsabilità, è disinteresse altrimenti detto, rozzamente, menefreghismo.
E questo comportamento rallenta ancor più il cammino dell’ Uomo sulla Terra e, in definitiva, il compimento del Regno.
Per quanto mi costi ammetterlo in questo caso Ubi&C ha ragione. Francesco parla innanzi tutto da uomo di fede e quindi con paramentri evangelici. E’ vero che quello che dice ha una ricaduta politica ma il punto centrale è il Vangelo.
Buttarla in caciara fra destra e sinistra, quel sindaco o quel governatore, oltre ad essere segno dell’innata italica faziosità e di propensione al litigio tipica di questo paese, svaluta il messaggio evangelico e quindi non gioca a favore del bene.
Il Vengelo non ha casacche, a volte emerge a destra a volte a sinistra a volte da nessuna delle due parti. Credo che con una certa intelligenza occorrebbe saper discernere dove si manifesta, evitando di dare per scontato che tutto il male stia sempre dalla stessa parte. Il punto è lo conosciamo il Vangelo? Intendo dire, a parte leggere libri, quotidiani, essere esperti politologi, gente di cultura, laureati ecc… dedichiamo un po’ di tempi all’esegesi biblica, allo studio del Vangelo e del tempo in cui fu scritto,per cercare di farlo vivere oggi?
http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/Papa-chiediamo-perdono-per-chi-chiude-le-porte-ai-migranti.aspx
Il Papa ha parlato vicino a ragazzi salvati dalle missioni di soccorso, non fa l’esegesi di qualche cosa di lontano, e rimprovera le persone e le istituzioni (quindi anche la politica) che chiudono e non vedono.
Questo non è un papà apolitico. Non si butterà nella mischia partitica (anche perché ci vuole coraggio) però è tutto meno che apolitico.
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/immigrazione-immigration-migracion-19299/
Cose già chieste da Benedetto in tempi molto meno drammatici di oggi.
http://www.ilsussidiario.net/mobile/Esteri/2015/6/18/CAOS-MIGRANTI-Mussie-Zerai-il-muro-dell-Ungheria-e-la-tomba-dell-Europa/618219/
Tutto fa politica Sara. L’abilità sta nel capire quando è solo politica e quando prima c’è qualcos’altro.
L’esegesi serve proprio ad entrare nel vangelo e aiuta a capire quando è solo politica e quando non è solo politica ma anche fede.
Le responsabilità di questo governo sono enormi e non lo dico solo io o solo l’opposizione, ma è un dato che fa riflettere tutti. Il ministro Alfano non si è recato una sola volta a visitare i campi improvvisati a Roma, a Milano e a Ventimiglia (lo dicevano ieri alla Gabbia), il governo latita, non ha soluzioni e non fa niente per accogliere dignitosamente queste persone. Anzi, tenendo le porte aperte, aiuta indirettamente scafisti e trafficanti di esseri umani e incoraggia nuovi arrivi. Bisognerebbe avere il buon senso di riconoscerlo.
E’ un fallimento completo da tutti i punti di vista.
Ad Alfano suggerirei di uscire dal governo prima che Renzi scarichi su di lui le responsabilità di tutta la maggioranza (e specialmente del Partito che la guida).
Quanto alle tifoserie politiche, ecco la differenza tra destra e sinistra per quanto riguarda gli immigrati e i rom. Distinguere tra buoni e cattivi è ipocrita.
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/profughi-quando-governa-pd-sinistra-parla-destra-1142009.html
Ora che ci penso: che fine ha fatto la proposta sullo ius soli?
“Lampada per i miei passi è la tua parola”.
Questo e’ il motivo dello scontro tra i Papi ottocenteschi (che lei giudica arretrati rispetto ad oggi) e i principi delle democrazie liberali.
In base a cosa si decide?
Dal punto di vista di un governo democratico e’ tecnicamente possibile ripristinare in Europa il vallo di Adriano ma è eticamente giusto?
Petrus la tradizione magisteriale che si è occupata del confronto tra Vangelo e problemi sociali e’ una forma di esegesi
http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/charleston-strage-nella-chiesa-frequentata-da-afroamericani-9-vittime-si-cerca-killer-21-anni-bianco.aspx
È un periodo comunque…
“ma è eticamente giusto?”
Non per fare sottigliezze, ma io avrei detto: “ma è evangelicamente giusto?”.
L’accento sul Vangelo e non sull’etica politica o sociale che sia.
Noto ed apprezzo, nella diversità d’opinioni, la capacità di Petrus di compattarsi e convenire sul fatto che pur se le parole del papa hanno -ed è giusto che l’abbiano- valenza politica, sono dettate dal Vangelo e per il Vangelo, non per mero calcolo politico.
L’interesse del papa non è quello di qualificare o squalificare questo o quel governo, ma di far intendere a governanti e governati che l’unico modo per ottenere “giustizia sociale” è legiferare e vivere in conformità del Vangelo.
Un ideale sempre valido, mai mutevole, e sempre al servizio dell’uomo, qualunque sia il popolo e la nazione a cui appartiene; cosa molto diversa da quel che offre la mutevolezza e la selettività delle ideologie …
Bho forse sono di impostazione più tomista penso ci sia un’epoca naturale come un apriori di umanità che può trovarci concordi anche al di la’ del vangelo (e’ il motivo per l’enciclica e’ rivolta a tutti e non solo ai cristiani)
Spiletti, lei è la dimostrazione della mutevolezza.
Prima tifava per B.Ora tifa per S.
Eh, conosco la sua motivazione: “quello è meno peggio di quell’altro”.
E a furia del “meno peggio”, sempre il peggio ci becchiamo in Italia, magari “meno”, ma sempre “peggio” è.
Io voglio il meglio. Ora non è orario ma mi berrei un amaro Lucano. “Voglio il meglio”. Sempre e comunque!
Il diritto naturale mi sembra il classico dei classici nel cattolicesimo.
Alle ore 11:00 di oggi sarà presentata l’Enciclica “Laudato si”.
E’ possibile seguire la diretta streaming dell’evento.
Qui tutte le informazioni:
http://press.vatican.va/content/salastampa/en/bollettino/pubblico/2015/06/16/0476/00975.html
I papi dell’ottecento su alcune cose errano arretratissimi. La Mirari Vos in alcune parti è antievangelica. Quando definisce un delirio la libertà di coscenza non ci siamo proprio.
Tutto vero, ma fare un po’ di lavoro anche personale o frequentando corsi specialistici sul Vangelo aiuta, oltre a leggere quello i documenti ecclesiastici.
Io amo il metodo storico critico applicato al vangelo. Apre a conoscenze meravigliose. Padre Alberto Maggi è un biblista che applica questo metodo in maniera scientifica e davvero scrive e dice cose affascinanti.
Troavrmi così spesso in accordo con Ubi mi spaventa…
Io parto sempre dal presupposto che il papa cerchi di dire cose che sono evangeliche e per il nostro bene.
Purtroppo la storia mi dice che non sempre è stato così. Così vivo nella speranza che il papa dica sempre cose evangeliche e la storia che invece a volte mi ha insegnato che occorre vigilare. Homines sumus non dei
Ma ci sono concetti come quello dell’accoglienza del foresterio che sono così profondamente e chiaramente evangelici che non è possibile cristianamente non percepirli. Il papa qui pesca nel Vangelo più profondo.
Ubi,
diamoci del tu, siamo più o meno coetanei.
Anch’io vorrei il meglio, ma bisogna scegliere tra quello che c’è, perché la perfezione non è di questo mondo. E’ vero che la politica spesso ha mostrato il suo lato peggiore e più disgustoso, ma anche la società civile non scherza e tutto sommato, finora, le diverse ondate di “nuovo” non sono mai state meglio dei vari “rottamati”.
Per quanto riguarda me, non ho mai tifato per nessuno e non mai fatto propaganda o dichiarazioni di voto a favore di nessuno su questo blog.
E’ capitato che altri, a cominciare da Accattoli e molti altri lettori, abbiano magnificato candidati e azione politica del Pd e dei suoi alleati (la sinistra plurale nelle sue diverse tonalità) e che qualcuno di questi, per giustificare le proprie discutibili preferenze, abbia offeso, calunniato, denigrato, demonizzato gli avversari di questo/i Partito/i, specialmente chi al momento era più forte (prima era B., adesso è S., ma ce ne saranno altri e saranno oggetto della stessa ossessiva demonizzazione). Io ho solo espresso il mio dissenso e provato a offrire una lettura e un punto di vista diverso. Passo per leghista-casapoundista perché, unica voce fuori da questo coro, ho scritto che Salvini non è il diavolo e che, pur avendo difetti, non è peggiore di altri politici di sinistra che ipocritamente parlano di accoglienza e poi non alzano un dito o si comportano come la destra. Leghista io? Figurati che alle europee ho votato la lista UDC-NCD… Lo avrei votato anche dopo, ma non sono contento dell’alleanza di governo con il PD e dei frutti che sta portando, quindi, temporaneamente, tengo in considerazione i partiti all’opposizione che, pur non convincendomi in pieno, rappresentano comunque un’alternativa valida e degna di essere tenuta in considerazione.
Passo per partigiano io perché tutti gli altri sono dalla stessa parte e portano avanti una visione “manichea” per cui i “buoni” stanno tutti e solo da una parte (la loro, quella del PD e della sinistra) e i “cattivi” tutti dall’altra.
E lasciami dire che non sono d’accordo.
Passo per “tifoso”? Pazienza.
Ma “mutevole” proprio no, semmai coerente.
Se qui ci fosse un altro coro, magari un coro polifonico, potrei azzardare una voce diversa, più adatta alle mie corde, ma al momento non ci sono le condizioni (come ho scritto a Fides, criticare a senso unico sempre e solo la destra significa giustificare la sinistra qualsiasi cosa faccia e come cattolici, se pensiamo ai programmi del PD sui c.d. diritti civili e su tutto il resto, non ce lo possiamo proprio permettere).
petrus,
l’idea di “libertà di coscienza” ai tempi della Mirari Vos era quella che oggi attribuiamo al soggettivismo e al relativismo.
Prima di usare parole forti come “antievangelico”, dovremmo saper contestualizzare i documenti della Chiesa nei tempi in cui furono scritti e comprendere qual era la cultura delle persone alle quali erano rivolti.
Nella libertà di coscienza della Mirari Vos rientra pure Salvini che risponde al papa faccio come voglio io.
Francesco da una buona idea di un antirelativismo di sinistra nell’enciclica:
“la cultura del relativismo è la stessa patologia che spinge una persona ad approfittare di un’altra e a trattarla come un mero oggetto, obbligandola a lavori forzati, o riducendola in schiavitù a causa di un debito.
È la stessa logica che porta a sfruttare sessualmente i bambini, o ad abbandonare gli anziani che non servono ai propri interessi.
È anche la logica interna di chi afferma: ‘Lasciamo che le forze invisibili del mercato regolino l’economia, perché i loro effetti sulla società e sulla natura sono danni inevitabili’”.
Per il Papa “se non ci sono verità oggettive né principi stabili, al di fuori della soddisfazione delle proprie aspirazioni e delle necessità immediate, che limiti possono avere la tratta degli esseri umani, la criminalità organizzata, il narcotraffico, il commercio di diamanti insanguinati e di pelli di animali in via di estinzione?
Non è la stessa logica relativista quella che giustifica l’acquisto di organi dei poveri allo scopo di venderli o di utilizzarli per la sperimentazione, o lo scarto di bambini perché non rispondono al desiderio dei loro genitori?
È la stessa logica ‘usa e getta’ che produce tanti rifiuti solo per il desiderio disordinato di consumare più di quello di cui realmente si ha bisogno.
E allora – prosegue Bergoglio – non possiamo pensare che i programmi politici o la forza della legge basteranno a evitare i comportamenti che colpiscono l’ambiente, perché quando è la cultura che si corrompe e non si riconosce più alcuna verità oggettiva o principi universalmente validi, le leggi verranno intese solo come imposizioni arbitrarie e come ostacoli da evitare”.
– “Invito tutti a chiedere perdono per le persone e le istituzioni che chiudono le porte a questa gente che cerca una famiglia, che vuole essere custodita”: così il Papa ora ora al termine dell’udienza generale, ricordando la “Giornata mondiale del Rifugiato” che sarà sabato. Parole cristiane delle quali ringrazio.-
Ringrazio anche io di cuore.
E pure Luigi, mentre ci sono ( non abbandonando mai la segreta speranza di una sua decisione definitiva & radicale).
🙂
Antirelativismo di sinistra??? Aiuto…
Messa giù comoda, per il resto le parole sono quelle a voi l’esegesi. (però noto che il Papa è più laico di tanti commentatori)
Spiletti adoro la parola contestualizzare… ma di solito non la si pratica granchè.
E’ evidente che la libertà di coscienza può generare relativismo. Ma per evitarlo uccidiamo la libertà di coscienza???
Sto terrore del relativismo… in fondo l’idea del pensiero unico piace ancora a troppi cattolici.
Bisogna capire cos’è la libertà di coscienza.
In passato si è limitata per arginare le eresie, oggi può essere affrontata in modo diverso, ma senza sottovalutare le tentazioni del maligno e la possibilità che, seguendo le proprie inclinazioni, si perda la strada giusta e ci si allontani da Dio.
L’unico timore è questo e la Chiesa Cattolica, per i suoi doveri pastorali, non può far finta di niente.
Tutte le libertà hanno dei limiti (ad esempio la libertà e i diritti altrui): che “limiti” siamo disposti ad accettare per la nostra libertà di coscienza?
E’ una domanda molto interessante, e mi piacerebbe molto parlarne…
Gesù voleva persone libere di pensare. C’è una scena tragicomica al momento dell’arresto di Gesù nel Vangelo di Giovanni. Gesù è legato come un salame di fronte al sommo sacerdote che gli rivolge delle domande, e ad un certo momento la guardia presente dà uno schiaffo a Gesù. Ebbene, Gesù si rivolge alla guardia e cerca di farlo ragionare con la propria testa, dicendo: “Senti, se ho sbagliato dimostrami dove ho sbagliato, se non ho sbagliato perché mi hai colpito?”
Insomma Gesù vuole che la guardia ragioni e non si limiti a quello che vuole l’autorità.
Trovo quindi più evangelico quanto scritto nel concilio vaticano II ( “Ognuno sia tenuto a obbedire soltanto alla sua coscienza”) che non quello scritto da nella Mirari Vos (‘pestilentissimo errore’)
Io con il pensiero debole mi litigo sempre. In ogni caso il riferimento alla coscienza e’ sacrosanto infatti Salvini si è sentito punto e ha reagito proprio perché una coscienza c’è l’ha anche se poi non l’ascolta.
Così è se vi pare
Certo perchè litigare con pensiero forte è decisamente più pericoloso! :)))
Io mi chiedo: c’è qualcuno qui che pensa che sia realistico pensare di poter fermare un fenomeno di carattere epocale come quello a cui stiamo assistendo, e che per me è solo agli inizi?
Infatti peggiorerà e si sapeva, purtroppo pare non ci sia una visione comune per affrontare le crisi in zone di guerra e povertà.
C’è un rinsaldarsi in casa chiudendo il cancello, ma è una politica da struzzo.
Condivido totalmente petrus delle 11:47.
La libertà di coscienza è un VALORE.
Quando si parla di “relativismo” ad ogni angolo di strada, in realtà lo si vuole conculcare.
Lo fa certa Chiesa. E tuttavia la Chiesa stessa qualche passo in avanti rispetto al passato lo ha fatto. Ci sono stati periodi in cui si guardava alla libertà di coscienza come ad una disobbedienza a Dio. Oggi nel catechismo è scritto che prima di ogni altra cosa viene la libertà di coscienza.
In questo blog, invece, quando ne parlavo, mi si sputava in faccia che io ero (sono?) disobbediente, superba e presuntuosa. Che il mio ego si anteponeva a Dio.
Della serie: non ho capito niente del Vangelo e vado a testa bassa contro chi non la pensa come me.
Prima di ogni cosa, prima del Vangelo, c’ è la dottrina.
È come quando si legge prima il commento ad un testo, e poi si legge il testo. Mi dispiace, non funziona così. Non deve funzionare così.
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si.html
Mi pare più o meno uguale.
La carica dirompente del Vangelo, per cui furono prorprio le autorità religiose ad uccidere Gesù, è proprio quella di far pensare con la propria testa.
Mi direte che è il solito clichè progressista ma pazienza. Il grande orrore dell’inquisizione non sono stati i processi (tra i più regolari che la storia dell’uomo abbia conosciuto) nemmeno i roghi o le uccisioni (la vita dell’uomo non valeva granchè ovunque in quegli anni) ma la volontà diabolica, dico io, di imporre un pensiero unico col terrore. Questo è stato l’abominio dell’inquisizione.
Ora è tutto diverso, tempi finiti per fortuna. Il pensiero cristiano deve rimanere un pensiero impegnativo non impositivo. L’amore non si impone.
Laudato si’.
Dopo la lettura ho chiesto ai miei figli di darmi qualche schiaffetto per svegliarmi, credevo stessi sognando.
Invece sono sveglio e, si, è tutto vero! Non riuscirei a spiegarvi certe sensazioni.
Ora finalmente è tutto “nero su bianco”, Magisteriale, firmato dal papa.
Ora non sono più “fissazioni e farneticazioni”, ma -finalmente- puro e semplice MAGISTERO!
Parte dalla richiesta di consapevolezza che non si può negare -a meno che “interessatamente” si voglia far finta di non vedere- e cita pure San Giovanni Paolo II:
“Basta però guardare la realtà con sincerità per vedere che c’è un grande deterioramento della nostra casa comune … «Se lo sguardo percorre le regioni del nostro pianeta, ci si accorge subito che l’umanità ha deluso l’attesa divina»”
E qui “giustizia” quelli che, per squallidi interessi, fanno finta di non vedere ….
Tanti i “concetti forti”, inizierei con questo:
“va riconosciuto che la crescita demografica è pienamente compatibile con uno sviluppo integrale e solidale».[28] Incolpare l’incremento demografico e non il consumismo estremo e selettivo di alcuni, è un modo per non affrontare i problemi. ”
Tradotto semplice: non è vero che siamo troppi; è vero invece che abbiamo troppo singolarmente, ed egoisticamente. Infatti sprechiamo.
Il “fango impastato con la saliva” sugli occhi dei -finti- ciechi per fargli riavere la vista:
“Gli atteggiamenti che ostacolano le vie di soluzione, anche fra i credenti, vanno dalla negazione del problema all’indifferenza, alla rassegnazione comoda, o alla fiducia cieca nelle soluzioni tecniche”
“Vorrei osservare che spesso non si ha chiara consapevolezza dei problemi che colpiscono particolarmente gli esclusi. Essi sono la maggior parte del pianeta, miliardi di persone”
”
… Questo si deve in parte al fatto che tanti professionisti, opinionisti, mezzi di comunicazione e centri di potere sono ubicati lontani da loro, in aree urbane isolate, senza contatto diretto con i loro problemi. Vivono e riflettono a partire dalla comodità di uno sviluppo e di una qualità di vita che non sono alla portata della maggior parte della popolazione mondiale. Questa mancanza di contatto fisico e di incontro, a volte favorita dalla frammentazione delle nostre città, aiuta a cauterizzare la coscienza e a ignorare parte della realtà in analisi parziali.”
In ultimo il “meglio del meglio”: la “scomunica” dell’anticristico “dio mercato” e degli interessi particolari di certi gruppi e nazioni:
“Di fatto esistono «proposte di internazionalizzazione dell’Amazzonia, che servono solo agli interessi economici delle multinazionali»”
“va riconosciuto che la crescita demografica è pienamente compatibile con uno sviluppo integrale e solidale».[28] Incolpare l’incremento demografico e non il consumismo estremo e selettivo di alcuni, è un modo per non affrontare i problemi …
Il debito estero dei Paesi poveri si è trasformato in uno strumento di controllo, ma non accade la stessa cosa con il debito ecologico. In diversi modi, i popoli in via di sviluppo, dove si trovano le riserve più importanti della biosfera, continuano ad alimentare lo sviluppo dei Paesi più ricchi a prezzo del loro presente e del loro futuro …
Degna di nota è la debolezza della reazione politica internazionale. La sottomissione della politica alla tecnologia e alla finanza si dimostra nel fallimento dei Vertici mondiali sull’ambiente. Ci sono troppi interessi particolari e molto facilmente l’interesse economico arriva a prevalere sul bene comune e a manipolare l’informazione per non vedere colpiti i suoi progetti …
Nel frattempo i poteri economici continuano a giustificare l’attuale sistema mondiale, in cui prevalgono una speculazione e una ricerca della rendita finanziaria che tendono ad ignorare ogni contesto e gli effetti sulla dignità umana e sull’ambiente …
Per questo oggi «qualunque cosa che sia fragile, come l’ambiente, rimane indifesa rispetto agli interessi del mercato divinizzato, trasformati in regola assoluta… “
E toglie pure il “velo” ai motivi di certe guerre:
“E’ prevedibile che, di fronte all’esaurimento di alcune risorse, si vada creando uno scenario favorevole per nuove guerre, mascherate con nobili rivendicazioni.”
Quando ci si mette papa Francesco ha un parlar chiaro che non ha eguali.
E nell’uso del “bastone” -pastorale ovviamente 🙂 – non è secondo a nessuno.
Mi direte che è il solito clichè progressista ma pazienza.
Più che altro è ingenuo pensare che il relativismo sia solo progressista
http://www.repubblica.it/esteri/2015/06/17/news/jeb_bush_all_attacco_di_papa_francesco_eviti_di_parlare_di_clima_-117020824/
Sara, quello non è relativismo…
E puro “interesse”! Pure quello bello e “condannato” nell’Enciclica.
“Degna di nota è la debolezza della reazione politica internazionale. La sottomissione della politica alla tecnologia e alla finanza si dimostra nel fallimento dei Vertici mondiali sull’ambiente. Ci sono troppi interessi particolari e molto facilmente l’interesse economico arriva a prevalere sul bene comune e a manipolare l’informazione per non vedere colpiti i suoi progetti “
Giusto per dire:
gli Stati Uniti non hanno aderito al “Protocollo di Kyoto” ( trattato internazionale in materia ambientale riguardante il riscaldamento globale).
Eppure, secondo Wikipedia, gli USA sono ” i responsabili del 36,2% del totale delle emissioni di biossido di carbonio”.
Molto interess…ante.
“Ora non sono fissazioni e farneticazioni…ora è puro Magistero!”
Speriamo che non ci ripensi. Infatti Francesco è sempre stato “magisteriale”.
Sinceramente, di chi cambia opinione a seconda del vento, non mi fiderei troppo.
Ubi ventositas…
“La politica non deve sottomettersi all’economia e questa non deve sottomettersi ai dettami e al paradigma efficientista della tecnocrazia. Oggi, pensando al bene comune, abbiamo bisogno in modo ineludibile che la politica e l’economia, in dialogo, si pongano decisamente al servizio della vita, specialmente della vita umana. Il salvataggio ad ogni costo delle banche, facendo pagare il prezzo alla popolazione, senza la ferma decisione di rivedere e riformare l’intero sistema, riafferma un dominio assoluto della finanza che non ha futuro e che potrà solo generare nuove crisi dopo una lunga, costosa e apparente cura. La crisi finanziaria del 2007-2008 era l’occasione per sviluppare una nuova economia più attenta ai principi etici, e per una nuova regolamentazione dell’attività finanziaria speculativa e della ricchezza virtuale. Ma non c’è stata una reazione che abbia portato a ripensare i criteri obsoleti che continuano a governare il mondo. ”
I Greci lo hanno capito.
Qui in Italia invece?
“L’Europa ci chiede riforme” è il mantra …
Smq c’è un insolito semi-silenzio sul web e sui giornali riguardo l’Enciclica.
E’ segno che ha bastonato un po’ tutti, a destra e a manca.
Il giornale che ha reso nota l’Enciclica ha fatto un grosso piacere a tanti, depotenziandone l’effetto all’uscita.
A proposito, ma di chi è quel giornale? a che schieramento si rifà?
Ehhhhhh …
Domanda a Luigi caso mai leggesse: sta programmando conferenze sulla “Laudato si’ ” ?
Giusto per farla conoscere al grande pubblico …
E’ segno che ha bastonato un po’ tutti, a destra e a manca.
E’ segno che nel mondo 2.0 gli hype durano un niente
“E’ segno che nel mondo 2.0 gli hype durano un niente”
Non hai tutti i torti. Effettivamente corre il rischio di fare la fine della “Pacem in terris”, tutti citano il titolo ma nessuno l’ha letta.
Cmq i concetti sono chiari, e basta che si sappia che ha condannato: capitalismo predatorio; certe multinazionali; cultura dello scarto; inequità sociale; guerre “a volte mascherate da nobili rivendicazioni”; finanza predatoria; consumismo esasperato; individualismo esasperato; tecnocrazia alienante; antropocentrismo moderno deviato; relativismo pratico; ogm; urbanizzazione disordinata; e altro, molto altro ancora ….
Mai vista una bastonatura più solenne somministrata tutta in una volta!
se confronti i 599 commenti sulle veglie omosessuali e tenuto conto che metà di quelli sull’enciclica probabilmente li ho scritti io…
per come la vedo io mi pare in linea in diversi punti con la Caritas in Veritate, rispetto all’EG pè iù contemplativa il che non mi dispiace. (si sente il peso della spiritualità orientale).
“Mai vista una bastonatura più solenne somministrata tutta in una volta!”
Se devi pensare solo alla bastonature tanto vale ritirar fuori il sillabo..
Sara, a me è sorto il legittimo dubbio che per poter dare una meritata mazzata a tutte quelle cose insieme, non dico che l’ecologia sia stata il pretesto o la scusa, ma la “chiave di volta” che chiudeva l’arco, si si.
🙂 “Siate semplici come colombe e astuti come serpenti”
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/41831/
L’unico dubbio e’ sulla decrescita, i giornali hanno presentato il testo come decrescitista ma non so fino a che punto lo sia.
La Caritas in veritàte ricordo che mise in guardia dal considerarla una soluzione.
http://www.linkiesta.it/papa-francesco-enciclica-verde-decrescita
Per Benedetto la decrescita non andava bene perché troppe persone al mondo ancora aspettavano di crescere.
http://www.missionline.org/index.php?l=it&art=1432
Par. 59 critica l’ecologia superficiale (organica all’edonismo occidentale stesso)
Par. 60 Se è decrescita lo è in modo moderato
Ho letto una notizia che pone una vexata quaestio.
Notizia: “Renzi “Sulle riforme noi non ci fermiamo, andiamo avanti dritti, il cammino è ancora lungo”
Ora dato che mi sembra di capire che queste riforme di cui parla non si rifanno nel modo più assoluto al paradigma proposto nella “Laudato si’ ” nasce ovvia la vexata quaestio: è il papa che non è piddino o è Renzi che non è cattolico?
Tertium quaestio non datur …
Sara, mi sembra di capire che per “decrescita” intenda l’eliminazione del surplus di produzione di oggetti di consumo inutili, di prodotti a obsolescenza programmata, di prodotti di “utilità indotta”; ovviamente intende l’evitare i consumi inutile, che inducono solo una crescita economica virtuale.
Il concetto che esprime chiaramente la Laudaro si’ è che non è che siamo troppi, ma che abbiamo troppa roba inutile al seguito che consumiamo per alimentare il modello consumistico che altrimenti collassa.
E’ un invito -oltre che alla conversione del cuore- alla riconversione dell’economia prima che il collasso di questo sistema economico avvenga inevitabilmente, insiame al collasso ambientale, e all’ulteriore affamare le popolazioni povere.
“Per questo è arrivata l’ora di accettare una certa decrescita in alcune parti del mondo procurando risorse perché si possa crescere in modo sano in altre parti. Diceva Benedetto XVI che «è necessario che le società tecnologicamente avanzate siano disposte a favorire comportamenti caratterizzati dalla sobrietà, diminuendo il proprio consumo di energia e migliorando le condizioni del suo uso”
ubi su questo te devo dare ragione: noi cristiani abbiamo dimenticato la Provvidenza
Al di la’ della giusta sobrietà di vita che l’occidente deve reimparare pensavo alla decrescita anche nei riguardi del progresso tecnologico e dell’interconnesione.
Voglio dire che mi sembra una visione, la sua, aperta al futuro più che ripiegata su un rimpianto del passato, come alcuni decrescitisti vorrebbero.
http://www.gliscritti.it/blog/entry/827
Zamagni che ha collaborato alla Caritas, ricordo queste riflessioni da allora.
Mi chiedevo se la posizione di Francesco e’ cambiata, leggendo mi sembrava di no. (Però non ho finito tutto il testo)
Ora ho capito.
Passo a un’altra osservazione.
Mi piace legger tra le righe -ma forse è solo un mio pio desiderio- come ci fosse un invito a decongestionare le città metropolitane e a ripopolare i paesi o a fondarne altri, ripartendo dal modello “ora et labora” del santo di Norcia che più o meno connotava i paesini di una volta.
Si ricostituirebbe una più profonda relazione tra gli uomini il creato ed il Creatore. Dove ognuno ha il suo ruolo arte e mestiere, peculiarità e singolarismo che sono l’antipodo dell’individualismo; dove tutto si ripara e nulla si butta via. Dove la tecnologia serve a superare le distanze fisiche, non quelle psicologiche; a far fronte ai moti della natura e alle spine e triboli che comunque produce. Dove l’ “io” vive pienamente nel “noi”. Una vita che è vissuta insomma, non che ci vive.
Comunque prima che arrivi Marilisa a ricordarci della sua infanzia sotto Pio XI, noi da ragazzi questi temi a palla.
Mi ricordo un campo scuola ai tempi del liceo il nostro sacerdote ci svegliava tutte le mattine con questa canzone:
Hanno la macchina col telefono
ed un orologio d’oro
la brillantina nei capelli
e parlano di lavoro
la notte puoi trovarli
in discoteca sorridenti
con la bottiglia nel secchiello
e delle donne appariscenti
sono i figli di quest’Italia
quest’Italia un po’ americana
sempre meno contadini
sempre piu’ figli di puttana
https://www.youtube.com/watch?v=kDbZIHKfsxM
E l’anno prima con Forza Venite Gente:
Semplicità, sorella mia
un pane tondo
un morso e via
semplicità
https://www.youtube.com/watch?v=4ZfpTYHtf4s
Ed erano gli anni dei paninari e dell’edonismo.
Caso mai è stato dopo nell’inizio della vita adulta che ci siamo accorti che fuori dalla nostra parrocchia questi valori contavano quasi niente.
https://www.youtube.com/watch?v=eqiclGmQB0I
Buona giornata a tutti.
E i bei tempi andati…
Nostalgia nostalgia canaglia!
Nostalgia no, però è vero che ci tenevamo.
Ad esempio ricordo alla fine degli anni ’80 ad una festa Ac in piazza Sordello cantammo tutti insieme questa canzone che fu la nostra colonna sonora dell’anno.
https://www.youtube.com/watch?v=reCX_EaTSI4
Certo c’era ingenuità ma se devo confrontare con i commenti quotidiani che rigurgitano odio verso gli stranieri. (ecco non mi sarei mai aspettata allora)
Bhè… io ricordo che vedere un africano negli anni 80 era una rarità.
Eravamo un paese poco interessante e con una storia coloniale miseranda.
Poi siamo diventati razzisti.
Impreparati eravamo e impreparati siamo. Questo è il problema. Dagli anni 90 ad oggi nessun piano serio per affrontare questo problema.
Renzi è l’ultimo della serie ma le colpe sono ventennali.
Sara, mia moglie ti ringrazia per aver rispolverato Barbarossa.
“Il problema è la scabbia mentale che oggi si diffonde nel nostro paese”
Gad Lerner
Vorrei sommessamente far presente che nel nostro paese il problema di molti dei nostri padri e nonni era la povertà e l’obiettivo era quello di avere qualcosa da mangiare, la qual cosa spesso si riduceva a un piatto di brodaglia e una fetta di polenta.
E francamente non so quale poesia o felicità ci fosse in questo.
E tutti avevano la pellagra e morivano a 50/60 anni mediamente.
Infatti nessuno vuole far tornare il mondo occidentale in povertà ma costringerlo a riconsiderare il modello di sviluppo per far uscire il resto del mondo dalla povertà.
http://it.radiovaticana.va/news/2015/06/19/mons_toso_%E2%80%9Claudato_si%E2%80%99%E2%80%9D_ha_respiro_della_%E2%80%9Cpacem_in_terris/1152392
Sempre Toso:
http://www.rossoporpora.org/rubriche/vaticano/500-laudato-si-alcune-considerazioni-di-monsignor-mario-toso.html
(ho un debole per Toso)
Tra molti massimi sistemi toccati nell’enciclica, mi piace che ci sia un punto che riguarda direttamente, pensa un po’, non solo Luigi & soci, che ne faranno l’uso che credono, ma noi blogganti e bloggaroli.
” le relazioni
reali con gli altri, con tutte le sfide che implicano,
tendono ad essere sostituite da un tipo di comunicazione
mediata da internet. Ciò permette
di selezionare o eliminare le relazioni secondo il
nostro arbitrio, e così si genera spesso un nuovo
tipo di emozioni artificiali, che hanno a che
vedere più con dispositivi e schermi che con le
persone e la natura.I mezzi attuali permettono
che comunichiamo tra noi e che condividiamo
conoscenze e affetti. Tuttavia, a volte anche ci
impediscono di prendere contatto diretto con
l’angoscia, con il tremore, con la gioia dell’altro e
con la complessità della sua esperienza personale.
Per questo non dovrebbe stupire il fatto che,
insieme alla\ opprimente offerta di questi prodotti,
vada crescendo una profonda e malinconica insoddisfazione
nelle relazioni interpersonali, o un
dannoso isolamento”
Una bella foto di gruppo, no?!
il paragrafo 47
Organizziamo una grigliata!
Lorenzo scrive sempre per dire di non scrivere è da studiare anche questo.
No.
Scrivo per dire di TOGLIERCI LA POSSIBILITA’ di scriverci addosso.
Dice: e non scrivere! Certo. VAi a dire a un tossicodipendente : non farti, rimpizandolo OGNI GIORNO di roba, e vedrai che bene gli si fa, a lui e agli altri.
Mi domando chi possa avere voglia di studiarlo, ma prego.
Tuttavia questo c’entra una fava condita.
Visto che quello riportato dal par.47 non lo ha scritto Lorenzo il pirla, ma Bergoglio il papa, il quale nessun dubita che non sappia minimamente chi cappero sia il Lorenzo suddetto.
http://m.vatican.va/content/francescomobile/it/messages/communications/documents/papa-francesco_20140124_messaggio-comunicazioni-sociali.htm
Il pensiero di Bergoglio e’ un po’ diverso
http://m.vatican.va/content/francescomobile/it/messages/communications/documents/papa-francesco_20140124_messaggio-comunicazioni-sociali.html
Il pensiero di Bergoglio è chiarissimo. Sulla strada auspicabilmente da seguire sul web ( ultimo link) e sulla realtà di quello che succede( ultimo link e par. 47).
Poi ognuno trae le conseguenze personali che vuole.
In sintesi cosa facevamo di male oltre commentare (in 3 tra l’altro) un’enciclica scritta, immagino, per essere letta e commentata?
Giustamente si dibatte, spero onestamente caro Lorenzo per cercare di dare il giusto senso di quanto scritto nell’Enciclica.
Perchè se giri il web ne leggi delle belle, per cosi dire …
Una chicca …
“La costante richiesta di aumento di potere d’acquisto ha comportato la necessità di delocalizazione in aree a basso costo con la conseguente «rapida industrializzazzione in paesi impreparati e ancora insensibili alla protezione dell’ambiente»”
Ma va? Si delocalizza perchè i consumatori vogliono aumentare il loro potere d’acquisto.
Che io sappia le imprese delocalizzano per massimizzare i profitti … (e se avessero cura del creato più che dei profitti non delocalizzerebbero…).
Della serie: Come spostare la colpa dalle imprese -probabilmente multinazionali- al “consumatore”…
e snaturare il senso di una Enciclica…
Però magari mo’ io sono uno che “gli ho scritto addosso” …
ero fuori casa, tornata ora, leggerò i commenti con calma. Intanto saluti a tutti 🙂
Certo che sì, Ubi.
E io pure.
E Sara anche ecc ecc ecc.
Incontinenti irrimediabili.
In internet se ne leggono delle belle? Ovvio. E che ci dice che le mie e le tue e le sue non siano le peggio pateracchie di tutte? La natura della rete è questa: tuuto tritura e tutto sbatte in orizzontale, fianco a fianco, stesso peso e stesso posto.Testo originale e commenti, ad es.
Così, non sarebbe meglio che ci si limitasse, x le cose di Cristo e Chiesa, a lasciar parlare Chiesa e Cristo? A grandi linee Luigi, con non poca violenza su se stesso- ma questa è interpretazione mia, appunto, ci risiamo- cerca di fare proprio questo, in questo blog. Noi, in ottima fede x carità, gli orpelliamo addosso una massa di parole, pareri, idee, ideuzze, ideine ecc ecc- che trovo ben descritte dal termine ” massa opprimente”.
Non ce la si fa a non farlo. Non ce la si fa a star zitti davanti alle castronerie lette. Così aggiungiamo le nostre alle altre. E via discorrendo.
Dice: invochi il bavaglio?
Invoco un tubo.
Consiglio una buona disintossicazione andando a cercare qualcuno in carne e ossa con cui fare gli stessi discorsi. Sobbarcandosi la fatica di cercarlo, di trovarlo, di essere accettato, di essere rifiutato ecc ecc ecc. Non la caricatura della fatica che si mette in scena su un blog….
QUindi, per rispondere a Sara.
In sintesi cosa facevamo di male oltre commentare (in 3 tra l’altro) un’enciclica scritta, immagino, per essere letta e commentata?
Per essere scritta, senz’altro. Per essere commentata, già è tutto da vedere …
Ma questa è ormai una mia fissa para senile, e ,tranquilli, Luigi non ci pensa manco di striscio ad azzittire tutto sto chiacchiericcio quotidiano….
Consiglio una buona disintossicazione andando a cercare qualcuno in carne e ossa con cui fare gli stessi discorsi.
Tra le mie conoscenze non ce ne sono che si interessano (e anche qua siamo in dieci non direi una folla) e io ho l’abitudine e il buon gusto di non tediare le persone con le mie passioni. Qua scrivi se uno non vuole salta se gli interessa ti risponde e ci arricchiamo vicendevolmente.
Nonostante ciò un giorno si e un giorno viene qualcuno a lamentarsi (Domenica Matteo per dire), o lo chiudiamo il posto oppure accettiamo che sia un luogo di incontri virtuali senza che uno debba entrare a commentare di soppiatto.
Resta che ci mette meno lei a non venire qua che noi a trovarci un altro posto (pare strano ma in rete scarseggiano di brutto)
Ce lo dice l’evidenza del buonsenso e del dibattito franco ed onesto …
Quanto poi al dibattito nel reale, non manca mai in ogni occasione opportuna ed importuna; e sopravanza nettamente quella che dedico al virtuale. Non passo la mia vita davanti al pc, non preoccuparti, ho un vasto gruppo di persone con cui interagire, soprattutto giovani. E’ per loro che mi spendo e mi spando, e solo di loro che mi interesso, loro sono il futuro su questo pianeta. Quanto a me attendo solo di terminare la corsa avendo combattuto la buona battaglia conservando la Fede.
Una domanda a Sara che è interessata al dibattito:
Dico una castroneria se affermo che nella LS si legge chiaramente che la politica è superiore all’economia, e che è la politica che deve dettare l’agenda all’economia e non viceversa (come purtroppo oggi avviene)?
Nne scaturisce un’altra domanda: è Francesco statalista, o sono i politici degli incapaci che hanno abdicato al loro ruolo di governo, per conto e nell’interesse dei governati, svendendosi ai “poteri economici”?
Lo spiega Toso nell’articolo che ho citato questa mattina:
“R. – Per affrontare i problemi di una questione ecologica globale, Papa Francesco propone anzitutto la necessità di un consenso mondiale che porti, ad esempio, a programmare un’agricoltura sostenibile e diversificata, a sviluppare forme rinnovabili e poco inquinanti di energia, a incentivare una maggior efficienza energetica, a promuovere una gestione più adeguata delle risorse forestali e marine, ad assicurare a tutti l’accesso all’acqua potabile. A fronte di un deficit di decisione politica, quale si è mostrato nei Vertici mondiali sull’ambiente, urgono accordi internazionali sui regimi di governance per tutta la gamma dei beni comuni. C’è bisogno di quadri regolatori globali e della presenza di una vera Autorità politica mondiale. Il che equivale a dire che occorre riformare l’attuale Onu. A tutto ciò, si deve aggiungere e premettere, secondo Papa Francesco, un dialogo e una collaborazione sul piano politico nazionale, con il protagonismo delle società civili, in una nuova stagione della democrazia dal basso, per sollecitare la politica al suo compito di responsabile del bene comune mondiale.”
Non si può parlare di statalismo vero e proprio anzi la dottrina sociale della Chiesa lo avversa tendendo a privilegiare più la sussidiarietà e il ruolo dei corpi intermedi (per questo Toso parla di democrazia dal basso).
La politica non si risolve nello Stato anche se in genere allo Stato si chiede di avere un ruolo di guida. (questo dalla rerum novarum in poi).
Nella caritas se non ricordo male si parlava di poliarchia, questo proprio per il timore di derive totalitarie.
Detto ciò non è certo un liberista e chiede che l’economia sia tenuta sotto controllo.
Che poi in un certo senso esiste anche un liberismo di stato, lo stato stesso cioè rischia di essere utilizzato per politiche liberiste a vantaggio delle grandi multinazionali.
(in Cina per dire attualmente c’è un capitalismo di stato per questo dico è altro dallo statalismo in senso stretto)
Solo per precisare che . come al solito, ci si balocca con due finzioni prese per buone e che invece sono fuffa pura. a) Il fatto che qui si dibatta come in un cenacolo di cultori della materia, il che potrebbe essere vero se questo fosse un forum dove partecipano solo i registrati… invece è una pubblica piazza ( ve li scordate, sì, i numeri che- seppur pudicamente- Luigi di tanto in tanto svela sui visitatori?) dove SIAMO DIRETTAMENTE RESPONSABILI , IN TERMINI DI CONSEGUENZE SU CHI CI ASCOLTA, DI OGNI PAROLA CHE DICIAMO. Tutti presi dal nostro “sacro zelo” , ce ne fottiamo e pensiamo solo all’ombelico delle nostre quattro idee in croce. Altro che non tediare le persone con le nostre passioni: gliele infliggiamo a tonnellate.
b) il fatto che questa estenuante pippa parolaia arricchisca chicchessia.Potrebbe arricchire, eccome, il post del giorno: con tutto che uno puo’ pensarla in maniera anche opposta. Ma chiunque ha una frequentazione di mediino periodino di un qualunque blog sa benissimo che ciascuno ripete come un disco rotto le stesse cose. Come voi sapete, prima ancora di leggere quello che scrivo, dove andrò a parare, lo stesso dicasi di voi e di tutti. Ci si “arricchisce” talmente, che non ci si sposta di un micron di virgola. Per i dubbiosi , consiglio un istruttivo tuffo nei 400 e fischia commenti del post sulle veglie omosessuali…..
Detto questo apprezzo e comprendo il vostro ” cheppalle” nei miei confronti perfettamente speculare al mio, e vi auguro un buonissimo fine settimana, oltre che una buonissssssssssima fine d’anno.
Lorenzo, sinceramente, non ti capisco proprio.
Niente di strano, Ubi. Talvolta non mi capisco nemmeno io.
🙂
“La sovranità di una nazione non è mai assoluta, poiché bisogna anche tenere conto del bene comune, più ampio, che va al di là di ogni singolo Stato: ad affermarlo sono i vescovi francesi ”
http://ilsismografo.blogspot.it/2015/06/francia-dai-vescovi-francesi-linvito.html
Che si riallaccia al punto 123:
“E allora non possiamo pensare che i programmi politici o la forza della legge basteranno ad evitare i comportamenti che colpiscono l’ambiente, perché quando è la cultura che si corrompe e non si riconosce più alcuna verità oggettiva o principi universalmente validi, le leggi verranno intese solo come imposizioni arbitrarie e come ostacoli da evitare.”
Il problema quindi non è solo avere più Stato o meno Stato ma stabilire cosa è lo Stato e qual’è la sua funzione.
Alla fine lo scontro tra Chiesa e gestione della politica è sempre lo stesso che sia il vecchio impero romano, lo stato liberale ottocentesco (con il suo laissez faire) o il totalitarismo moderno.
Se manca una visione comune del bene che sia la più ampia possibile la legge stessa degenera in arbitrio e diventa oppressiva.