“Voi in cattedra e gli altri in ascolto, e – ne sono sicuro – meravigliati per le ricchezze che sono offerte. Chi mai pensa che un senza dimora sia una persona da cui imparare? Chi pensa che possa essere un santo?”: così Francesco stasera in un videomessaggio agli ospiti delle case di accoglienza della Caritas romana, in occasione di un loro spettacolo al Teatro Brancaccio intitolato “Se non fosse per te”. Nei primi commenti altre parole del Papa.
Francesco: “Chi pensa di imparare da un senza dimora?”
95 Comments
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Voi per noi. Voi per noi non siete un peso. Siete la ricchezza senza la quale i nostri tentativi di scoprire il volto del Signore sono vani.
Toccare il corpo. Ringrazio anche tutti gli operatori della nostra Caritas. Li sento come le mie mani, le mani del Vescovo, nel toccare il corpo di Cristo.
Madre verso i deboli. Quanto vorrei che questa città […] potesse brillare di pìetas per i sofferenti, di accoglienza per chi fugge da guerra e morte, di disponibilità, di sorriso e di magnanimità per chi ha perduto la speranza. Quanto vorrei che la Chiesa di Roma si manifestasse sempre più madre attenta e premurosa verso i deboli.
All’ingresso di un povero. Quanto vorrei che le comunità parrocchiali in preghiera, all’ingresso di un povero in chiesa, si inginocchiassero in venerazione allo stesso modo come quando entra il Signore! Quanto vorrei questo, che si toccasse la carne di Cristo presente nei bisognosi di questa città!
«Quanto vorrei che le comunità parrocchiali in preghiera, all’ingresso di un povero in chiesa, si inginocchiassero in venerazione allo stesso modo come quando entra il Signore!». Tipo come ha fatto lui incontrando il marito e la figlia di Asia Bibi (pro-memoria: https://www.youtube.com/watch?v=O74imgzWyCo).
La retorica è retorica, e se vi piace questa ne sono contento per voi, ma la sostanza qual è? Questa “bella frase”, che a voi probabilmente sembra bella, che cosa significa? Nulla.
Che tutto quello che si fa ai poveri lo si fa a Cristo è un’altra cosa e il papa fa benissimo a ricordarcelo perché ne abbiamo sempre bisogno. Ma il pauperismo come venerazione del povero messo al posto di Cristo non ci riguarda proprio.
Più che altro mi pare si debba anche fare in modo che il povero non sia più povero, che è il senso della teologia della liberazione.
Dire ” i poveri” può anche diventare una giustificazione per la loro povertà che invece non è “necessaria”.
Franti lo sanno tutti cosa pensiamo u o dell’altro. .sei solo un povero coglione sfigato
caro LUigi Franti, non so se ti possa fare piacere ma ho la vaga impressione che quel “povero coglione sfigato”, come ti ha definito Picchio, precederà nel regno dei Cieli tante e tanti rampanti che qui si credono chissà chi.. e magari insieme anche ai poveri genitori di Asia bibi, che non hanno avuto la fortuna di essere ricevuti due volte personalmente dal papa come maradona…il Pibe de ORo
ho la vaga impressione, una dolce, dolce , impressione, che esisterà un paradiso dolce e dantesco, coi prati di gentili augellini, in cui creature stridule e castranti come i picchi non ci saranno. Un sogno?
un abbraccio a LUIGI FRANTI che Picchio ha definito “sei solo un povero coglione sFigato”
@Discepolo: «Un sogno?» Un incubo, forse.
Dal momento che proviene dalla stessa persona che ha definito “ridicolo” il magistero San Giovanni Paolo II, l’offesa, pur pesante, destinata a Franti suona come il migliore riconoscimento di una buona e virtuosa condotta cristiana.
Mi domando se Luigi Accattoli, così esigente con alcuni frequentatori di questo blog quando in passato hanno espresso giudizi critici su Gutierrez, non trovi censurabili le parole di picchio su Giovanni Paolo II, doverose le scuse per le sue accuse plateali, “grave e di irresponsabilità morale e penale” oltre che “vigliacco” il comportamento di chi “scrive quello che gli pare” firmando con “identità coperta”.
Se LUIgi Franti precederà nel Regno dei cieli, insime ai poveri e assolutamente snobbati parenti di Asia BIBI , altri personaggi come pICCHIO CHE LO INSULTA, , per me sarà un sogno non un incubo. , cara Nicoletta. Questo volevo dire.
Eh, l’avevo capito. Purtroppo.
E tra l’altro, Discepolo e Spiletti: due piani sotto, il tenero Franti, anche lui simpatica mascherina, dà serenamente della cretina a picchio. Dunque, cosa abbiamo qui: cretina vs coglione. Armi pari, direi. 1 a 1, palla al centro. Daje.
Nicoletta,
ok, picchio-franti (due maschere) 1-1, ma come la mettiamo con la derisione del magistero di san Giovanni Paolo II?
Credo che forse non dovrebbe mancare la libertà fondamentale di poter giudicare gli atti e le parole di un uomo pubblico,
anche se l’hanno fatto papa
anche se l’hanno fatto santo.
Vietare il giudizio su un uomo pubblico
è questo una cosa insultante.
E’ diritto di una qualsiasi persona,
anche cristiana
definire ridicola
la definizione che Woitila
abusando del suo ministero ha dato della possibilità del sacerdozio alle donne.
Ridicola è giudizio lecito.
Altre ridicolaggini di Woitila ?
– Ha incontrato me,
ma
– ha incontrato padre Maciel Maciago
la differenza ??
a me ha fatto qualche battuta sul mio nome ???
a padre Maciago lo ha incoraggiato nella sua opera
e lo ha coperto dalle accuse,
pensando che infondo fossero opera semplice anticlericalesimo,
e
intanto il Maciago pedofilo e convivente con varie donne continuava
tranquillo con i propri affari….
E non solo per questo…
mi rimane un mistero… la così veloce canonizazzione
che nemmeno per Caterina Da siena
poteva essere minimamente pensabile
nel lontano 1380…
si dove’ attendere 80 anni
e
grazie ad
un conterraneo, uomo, coltissimo, amante delle belle donne che diverrà papa…..e
si ricorderà di Caterina…..
ah!
perchè oggi è s.Caterina da Siena !!!
E non lo so, Spilè: come la mettiamo? Chiamiamo i gendarmi? Usiamo la mordacchia? Allestiamo la pira?
@ Nicoletta,
nessun rogo, ma prendiamo in considerazione che si tratta di un’affermazione piuttosto grave dalla quale magari prendere le distanze.
Scrivere che un atto significativo e qualificante del pontificato di San Giovanni Paolo II, una dichiarazione ufficiale e solenne che rientra nel magistero della Chiesa Cattolica è RIDICOLO (così come la solidarietà di chi scrive a questo proposito che “ridicola è giudizio lecito”) significa contrastare apertamente la Chiesa Cattolica e ridicolizzare quello che la Chiesa Cattolica insegna come vero.
Come si chiamavano nei secoli passati coloro che pur facendo parte della Chiesa Cattolica, negavano pertinacemente o anche soltanto mettevano in dubbio qualcuna delle verità insegnate?
Oltre a questo notiamo come esprimere un giudizio del genere su un pontefice della grandezza di San Giovanni Paolo II significa porsi un gradino più in alto e deridere, ridicolizzare, disprezzare con superbia una persona straordinaria e la sua vita, che la Chiesa Cattolica ci addita come modello di santità.
“venerazione del povero messo al posto di Cristo non ci riguarda proprio.”
_________________
che bello !
leggo solo ora,
perchè cercavo di capire da dove veniva fuori il fraseggio sul coglione.
Ora ho capito !
Il Coglione deve essere Gesù Cristo che ha osato mettere al primo posto i poveri,
che ha mandato a cercare i poveri per le strade per il banchetto nuziale…
I coglioni devono essere anche gli Evangelisti…
che hanno scritto emerite coglionate….
Matteo 5
deve essere stato il più coglione di tutti….
…. ogni ncosa avrete fatto…..
l’avrete fatta a me….
che coglione !
Nico
La mettiamo che ci facciamo uno sbadiglio…. Lo so che al fondamentalista stiletti piacerebbe di più un taglio della testa come fanno i suoi omologhi islamici…..
nico o Nicoletta ??
fa sorridere Discepolo che, mentre da dello spocchioso agli altri, si arroga il diritto,mascherandolo da sogno, di decidere chi va in inferno e chi in paradiso
Nicoletta 🙂
“Quanto vorrei che le comunità parrocchiali in preghiera, all’ingresso di un povero in chiesa, si inginocchiassero in venerazione allo stesso modo come quando entra il Signore! ”
Anche a me non piace molto, come quando metti tutti i disabili in fila davanti, e’ un concetto di “povero” un po’ ottocentesco.
Anche conosco la questione dei poveri come locus theologicus.
picchio,
nessun taglio della testa, nessuna condanna, ma qualche volta sbagli anche tu e potresti riconoscere di aver esagerato.
Ti ritieni proprio al di sopra di qualsiasi osservazione?
Un po’ di umiltà non guasterebbe.
E comunque “fondamentalisti” e omologhi all’ISIS ci sono anche tra le vostre fila pseudoprogressiste (anche qui su questo blog) e quindi, prima di offendere il prossimo con tali epiteti, fate (tu e il tuo degno compare) un buon esame di coscienza.
Ma a nessuno urta e disturba l’associazione inutile e ingiustificata di una scurrilità al nome di Nostro Signore? Nessuno nessuno? Nemmeno al padrone di casa?
Bestemmia:
Espressione ingiuriosa e irriverente contro Dio e i santi e le cose sacre: b. è un parlare oltraggioso contra il Signore, ed è direttamente contrario alla lode divina (Segneri).
La teologia cattolica distingue una b. ereticale, quando contenga cose contrarie alla fede, una b. semplice, costituita da mera ingiuria, una b. imperativa, se esprima desiderio di un male a Dio; e inoltre una b. immediata, rivolta a Dio direttamente, e mediata, contro la Vergine, i santi, le cose sacre.
http://www.treccani.it/vocabolario/bestemmia/
Spiletti le tue non sono osservazioni, ma sono dei predicozzi infiniti , opprimenti e moraleggianti.
Ti sei offeso per il “ridicole “? Lo ritiro e con altri ecclesiasitici e laici dico ci sono ragioni teologiche deboli contro l’ordinazione delle donne.
L’espressione di matteo delle @ 14:17 29 aprile 2015 è vergognosa. Il soggetto va compatito.
“Chi mai pensa che un senza dimora sia una persona da cui imparare? Chi pensa che possa essere un santo?”
Tanti e giustamente, ovvietà. Lo pensava nel 1989 Raf, mettendolo in -meravigliose- parole e musica.
Cmq oggi papa Francesco ha pigliato un’altra toppa all’Udienza Generale. Doverebbe avere l’umiltà di farsi rileggere e soprattutto CORREGGERE i discorsi, che contengono errori logici e teologici.
Almeno i discorsi vanno “strutturati teologicamente”.
Certo, capisco che lui ormai probabilmente nella sua prospettiva vede il martirio che porra rimedio a questa situazione ecclesiale e umano-sociale, ma certi errori grossolani e concetti ad capocchiam non si addicono ad un papa.
Sicuro i tanti leccac.. ehem, i tanti yes man non glielo diranno mai…
Ah, Santi nel viavai, Raf 1989
https://www.youtube.com/watch?v=4SjThyBSMcU
Anche Gesù doveva farsi corregere i testi….
nooo
quei coglioni degli evangelisti,
perchè non hanno trovato dei teologi con le palle,
che correggessero i loro testi ????
Persino l’Evangelista Giovanni,
che
va a dimenticarsi di tutta la narrazione della Cena SACRIFICALE
per invece mettersi a raccontare
della quisquiglia di una lavatura di piedi….
che
poi
ci sarebbe arrivato un papa
che l’avrebbe preso sul serio
dando alla lavatura
quasi lo stesso peso
della cena SACRIFICALE ….!!!!
CORREGGETE I VANGELI !!!!!!
La leggenda del santo bevitore, libro e film.
Lo abbiamo capito tutti che sa dire cacca pupu e pene e vagina Matteo….
Sara,
se qualcuno afferma in PALESE SINTESI che Gesù è un Coglione,
perchè
non metterlo in evidenza ???’
Vedo
che per lei è un nervo scoperto !!!!!
Vuole essere lei a scrivermi le parole sulla tastiera ?
Non mi legga !
fa prima !!!!
Lei continui a fare la Rassegna stampa
che è bravissima
A me risulta che il Vangelo è stato, per cosi dire, “corretto”, nel senso che di quanto scritto la “corretta interpretazione” è stata data dalla Chiesa.
Fortunatamente, e ripeto fortunatamente, non siamo -noi cattolici- letteralisti integralisti alla luterani o testimoni di genova 🙂
” che è bravissima”
Modestamente….
per fortuna per Ubi 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
Benigni però è meglio, più fantasioso, umano e meno “ginecologico” di Matteo (che ha una idea meccanica del tutto; indurire inserire ecc.), e fa pur tanto ridere 🙂
https://www.youtube.com/watch?v=FCRo0Cth-wk
La rassegna di Sara è buona. La cosa cattiva che non condivido è che è alternata a buoni interventi in thread seri.
C’è tempo e luogo per la “Rassegna stampa”, come c’è tempo e luogo per le cose serie e per i vaffa.
Vaffa che non condivido assolutamente, ma che capisco, non potendo avere viso a viso e “a portata di mani” certi personaggi.
A grande richiesta abbandonerò la rassegna stampa.
E pensare che mi trattengo un sacco.
🙁 🙁 🙁
A proposito di Luterani…
ad inizio mese mi si presento di nuovo l’ennesimo, sedicente, “ministro di culto”, al che gli dissi: “ah, lei è uno dei tanti nullafacenti, eretico, facente parte di una setta incapace di pascere se stessa. E’ fortunato che siano tramontati i gloriosi tempi dei Domenicani, che l’avrebbero ridotta flambè, o forse probabilmente non ci sarebbero riusciti, poichè lei al solo udire le parole “prepara i ferri”, avrebbe abiurato e rinnegato anche sua madre.”
Manco due tre giorni dopo ne arrivò un altro che voleva darmi un Vangelo e si beccò: “no grazie, sono felicemente cattolico, tengo il mio”.
Eretici, al rogo!
“Più che altro mi pare si debba anche fare in modo che il povero non sia più povero, che è il senso della teologia della liberazione”
Azz.! Sono 37 anni che penso questo. Sono un seguace della “teologia della liberazione”? A volte la vita riserva certe sorprese…
“Lei continui a fare la Rassegna stampa
che è bravissima”
Che è come dire “femmina statti a fare la calza tu”.
Peccato, fa tanto “maschilista” -oggi condannato dal papa- tradizionalista reazionario e pure un po’ fascista.
Ma si sa, lui “puote ciò che si vuole” senza esserlo. I maschilista-tradi-fascista son sempre gli altri…
Smack 🙂
Sì, continuate pure a rimpallarvi le dabbenaggini più grandi.
Nel frattempo il Papa ha detto chiaro chiaro una cosa che più vera non potrebbe essere. Che la donna, cioè, fin dall’ inizio della sua esistenza è stata vittima di un maschilismo osceno.
Adamo scaricò su Eva la colpa per aver mangiato la famigerata mela.
” È stata lei a tentarmi”.
Piccola mia riflessione: da allora la donna è stata vista da sempre come ” porca Eva tentatrice”. Soprattutto certi chierici bigottoni la vedevano come tale. Neanche ti guardavano in faccia mentre ti parlavano. E non si trattava di bruttezza della donna, tale da non essere vista. Si trattava di evitare di cadere in tentazione. Giuro.
Almeno su questo versante qualche passo avanti la Chiesa lo ha fatto.
A volte mi chiedo se questo Papa sia sintonizzato sulla mia rete.
Sembra leggermi nel pensiero anche senza sapere della mia esistenza.
Peccato che non possa dirglielo.
Saluto tutti con un vaffa circolare e ritorno nell’oltretomba.
Trasecolo.
Qual è la giustificazione della bestemmia?
Che gli è sembrato, interpretando a modo suo arbitrariamente le parole di un altro, gli è sembrato di leggere su questo blog un intervento che non condivideva e che giudicava blasfemo: nella sua mente ha tradotto quelle parole in bestemmie e le ha “esplicitate” e ripetute più di una volta.
Ubi scrive che il soggetto va compatito, e siamo d’accordo, ma a mio giudizio andrebbe anche detta qualche parola di più, almeno dal padrone di casa.
Se l’avessi sentito da uno dei miei figli, come minimo avrei spiegato loro che è sbagliato e chiesto loro di non ripeterlo più.
Ci lasciamo scivolare addosso proprio tutto? O è quel tale che ha un trattamento privilegiato e può permettersi anche il lusso di bestemmiare nel consenso generale dei frequentatori del blog?
Non farò la verginella scandalizzata, ma a me le bestemmie disturbano.
E la chiudo qui.
Sara,
nessuno ti ha detto di non fare la Rassegna stampa,
non fare la vittimista anche se ci giochi parecchio !!!!
🙂 🙂
tra-secola !!!!
🙂 🙂
Mancava la perla di Marilisa: il Papa (nientemeno!) che è portavoce del suo pensiero.
Se non è delirio di onnipotenza questo…
http://www.treccani.it/vocabolario/trasecolare/
Per chi non conoscesse il significato di questo verbo:
http://www.treccani.it/vocabolario/trasecolare/
Anche un altro visitatore del blog non è male quanto a postare link su link.
Se tutti facessero come me che non li apro mai, credo che la voglia di andare a cercare siti da linkare passerebbe.
Sta per iniziare il ” Maggio del libro”. Mi permetto di invitarvi ad approfittarne.
È molto meglio leggere libri, credetemi.
Spiletti, le ha mai detto nessuno che quando apre bocca, lei fa cadere le braccia?
Le riesce tanto difficile far maturare il cervellino?
Spiletti, non so quante mandate avevo dato al coperchio del mio sarcofago, ma cavolo, me le hai fatte riaprire tutte.
Non offenderti, ma capisco perchè poi diventi il bersaglio di certi.
Per quanto Matteo è quello che è, però almeno non è che ci vedo una palese bestemmia. Ma sai quante di quelle volte guardo il Crocefisso e gli dico: “ah povero te, hai voglia tu” oppure “se, se, e questo è quello che ne hai”.
E mica è una bestemmia! La “bestemmia” è un’altra cosa.
Sono solo affermazioni ed esclamazioni o associazioni di idee forti e magari colorite, ma bestemmia no.
Papa Francesco -che non ho capito se cento ne pensa e una ne fa o cento ne fa e una ne pensa- tra le tante che ne ha dette, questa buona l’ha detta: “con Dio bisogna pure arrabbiarsi”.
Io addirittura mi ci incazzo nero!
Ma non è che sto a moralisteggiare o a invocare censure a ogni piè sospinto (io invoco i roghi! Che è meglio) per quattro cazzate buttate in iscritto e di getto su un blog. A modo suo Matteo voleva dire un’altra cosa, e se l’ho capito io, come fai a non averlo capito tu?
Sii un poco più umano, più vero.
Torno al sarcofago!
no Sara, non cedere: la tua rassegna stampa è una delle cose più interessanti del blog:-)
Lui, Spiletti Federico Eugenio, capisce solo che ci si deve inginocchiare davanti a Dio e lodarLo e benedirLo e ringraziarLo.
Immagino quanto Lo stiano lodando e ringraziando i terremotati del Nepal.
“Azz.! Sono 37 anni che penso questo. Sono un seguace della “teologia della liberazione”? A volte la vita riserva certe sorprese”
“«Bisogna chiarire – spiega Gutiérrez – che il termine povertà è complesso, poiché c’è la povertà reale, che riguarda la situazione di chi non conta niente, di chi è insignificante, per ragioni economiche ma anche per cultura, lingua, colore della pelle, o perché appartenente al mondo femminile che è tra i più penalizzati. Noi siamo chiari nell’affermare che la povertà non è mai una sola e soprattutto che non è mai buona».
La povertà buona è quella di condivisione, quella di chi accetta di essere povero per “combattere” la povertà altrui.
Non ho letto, ma solo sorvolato i messaggi precedenti (mi sembra di aver capito che “qualcuno” abbia detto delle bestemmie e io di bestemmie non voglio sentirne).
Mi spiace se sono stato concausa della deriva presa dal filone. Volevo solo dire che, per quanto mi riguarda «coglione sfigato» mi va benissimo e non trovo nulla da obiettare. Avrei delle riserve su quel «solo» perché a me sembra già qualcosa, e «povero» mi imbarazza un po’ perché se sono povero poi quando entro in chiesa vi dovete inginocchiare …
Quanto a definire «ridicola» la posizione di san Giovanni Paolo II (e di tutta la chiesa, a dire il vero: quod ubique, quod semper, quod ab omnibus …) non è offensivo per nessuno, salvo che per l’intelligenza di chi lo ha detto.
Ubi,
l’ho capito anch’io, credimi. Ho capito che non voleva bestemmiare, ma ugualmente ha scritto una “espressione ingiuriosa e irriverente contro Dio, oltraggiosa contra il Signore e direttamente contrario alla lode divina”.
Qualunque fosse la sua intenzione, poteva evitarlo.
Spiletti
se avevi capito potevi evitare di rifilarci tutti quei tuoi soliti interminabili pipponi
Caro Luigi FRanti. le madamine revolutionnaire de noastri, sai quelle che tricotavano sotto la ghigliottina stasera sono scatenate e vogliono azzannare e non possiamo negargli i loro divertimento.Dunque per il divertimento di madame Picchio salteranno le teste del povero coglione Franti. del noioso e pedante Spiletti, coi suoi interminabili pippon, e e anche , en passant , quelle di giovanni Paolo II e di Ratzinger che si sa a madama PIcchio sta sul —
Detto questo ed accontentate le ire e le ismanie pauperestico-rivoluzionarie- modernistiche – intellettualoidi – bergogliane della signora suddetta PIcchio.
possiamo dire caro Luigi franti una ultima parola? Fra noi?Poveri sfigati?
Una parola garbata , gentile , civile?
Sia laudato gesù Cristo e la sua santissima Madre
Per fortuna, nostra, ci sono i Santi che dal Paradiso pregano per noi e ci proteggono
Chi crede non è mai solo “LìOmelia di inizio pontificato di Benedetto XVI
Dedicata perfidamente a Picchio
http://ilblogdiraffaella.blogspot.it/2015/04/chi-crede-non-e-mai-solo-lomelia-di.html
Devo di nuovo riaprire il sarcofago…
“Sia laudato gesù Cristo e la sua santissima Madre”
SEMPRE SIA LODATO!
Ormai a noi che nacora crediamo resta solo il ritiro del silenzio e della preghiera, inutile disputare, non è tempo, non è epoca, non bastano le parole.
Agli altri resta la arrembante assalto che in realtà è un chiudersi in una “ritirata”, sperando che vi si chiudano a doppia mandata…
Al Sarcofago.
“Dio sia benedetto
Benedetto il Suo santo Nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo.
Benedetto il Nome di Gesù.
Benedetto il Suo sacratissimo Cuore.
Benedetto il Suo preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel SS. Sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima.
Benedetta la Sua santa e Immacolata Concezione.
Benedetta la Sua gloriosa Assunzione.
Benedetto il Nome di Maria, Vergine e Madre.
Benedetto S. Giuseppe, Suo castissimo Sposo.
Benedetto Dio nei Suoi Angeli e nei Suoi Santi.”
discepolo vedo che non stai più affogando, sono contenta per te. Hai un atteggiamento finalmente più positivo nei confronti della vita.
Raffaella è troppo forte: il tempo per lei si è cristallizzato, così per esempio il 18 novembre 2018 posterà oggi 18 novembre 20O6 papa Benedetto ha fatto una grande omelia……è veramente spassosa.
Grazie della dedica discepolo, ma le omelie di b16 non mi interessavano quando era papa figurati ora….non per nulla ho aperto la bottiglia di champagne dedicata alle grandi occasioni gustandomi la scena dell’elicottero che lasciava il vaticano con il papa ormai emerito a bordo.
Grazie per avermi dato modo di ricordare quei bei momenti.
L’elicottero di Benedetto quello della dolce vita, nemmeno uno sceneggiatore avrebbe fatto meglio.
Come quello , scusate
e poi discepolo continui a darmi della bergogliana, quando in realtà tu lo odi molto, ma molto di più di quanto io lo ami. A me sarebbe andato benissimo anche Scola, oppure un altro. L’importante per me è solo che non ci più b16, che mi stava proprio dove dici tu. Quando Bergoglio non ci sarà più e ci sarà un altro papa, non starò la a fare tutte le tue sceneggiate.
Una dice: “Sia laudato gesù Cristo e la sua santissima Madre
Per fortuna, nostra, ci sono i Santi che dal Paradiso pregano per noi e ci proteggono”
L’altro risponde prontamente ( emergendo ancora dal sarcofago, che deve avere una chiusura difettosa ): “SEMPRE SIA LODATO!
Ormai a noi che nacora crediamo resta solo il ritiro del silenzio e della preghiera, inutile disputare, non è tempo, non è epoca, non bastano le parole.”
E poi: “Dio sia benedetto etc…etc…
*********************§
Davvero costoro sono da additare come i perfetti cattolici. E perfino privilegiati sono. I Santi stanno dalla loro parte, pregano per loro e li proteggono, e più loro stanno nel ritiro e nel silenzio, ormai senza parole, poveretti!, perché non è aria per loro ( chi l’avrebbe mai detto?), più si sentono pii e vicini al Signore. Sono vittime, sono martiri, sono loro ( e ci credono pure) i veri testimoni del Cristo.
Chiusi in un magico recinto sacro, pregano e adorano il Dio degli eserciti.
Non c’è che dire! Sì, loro stessi sono santi, pronti per gli altarini. Già li vedo con l’ aureola in testa.
Eppure non riesco ad invidiarli. Perché non mi riesce di invidiare la loro “santità”?
Tra una parola di dileggio e un’altra di scherno o di sarcasmo verso tutti gli altri ( Papa compreso) che non sono ingessati fino agli occhi come loro, sono più convinti che mai di stare dalla parte giusta.
Rinserrati in un recinto che deve restare riservato agli eletti o presunti tali, sono incapaci di inquadrare il messaggio centrale del Vangelo e di vedere che la Chiesa è in funzione di esso.
Ma forse il nodo da sciogliere è proprio questo.
Gli “altri” lo hanno focalizzato da tempo o lo stanno riscoprendo oggi grazie alla semplicità di chi lo mette in atto con immediatezza; loro, al contrario, scambiano per Vangelo le parole dei teologi e dei santi, e quando pregano con le parole di altri, sempre le stesse fra l’altro, si sentono sicuri di aver fatto il loro dovere. Ma che bravi!!
Forse forse però c’è perfino un po’ di invidiuzza nera ( ed è peccato) nei confronti di chi ha la mente aperta a capire parecchie cose che a loro non riesce di capire.
Cari signori del recinto, uscite una buona volta dalla prigione dei luoghi comuni. Le parole misericordiose di Gesù sono rivolte a tutti gli uomini di buona volontà; il suo sacrificio è stato per la redenzione di TUTTI; le preghiere di Maria e dei Santi sono per TUTTI, non solo per voi.
Agli occhi di Dio Padre non esistono privilegiati. L’unico vero motivo di privilegio davanti a Lui, l’ unica chiave di salvezza, è l’amore per il prossimo praticato con umiltà e senza ricompense di nessun genere.
Tutto ciò è alla portata di tutti, nessuno escluso. Solo che molti ancora, a causa del loro egoismo e tutti presi da sé stessi, non l’ hanno capito.
Così come molti non hanno compreso che Dio è molto più semplice di quanto noi, complicati come siamo e invischiati in un dedalo di regole e regolette varie, possiamo pensare.
Ps
Discepolo, abbia la bontà di scrivere in modo decente, per favore.
Usi rispetto per chi ha la pazienza (enorme!) di leggere i suoi post.
«L’importante per me è solo che non ci più b16, che mi stava proprio dove dici tu». È facile spiegare questa repulsione, o assoluta incompatibilità: Joseph Ratzinger è una delle persone più intelligenti che ci siano al mondo.
(Invece per spiegare la conseguente, vantata scelta di non andare più a messa forse non basta la demenza: lì potrebbe esserci lo zampino di qualcun altro, e c’è poco da scherzare).
picchio,
perché arrivi addirittura a vantarti di aver brindato alla partenza del Papa?
Siamo ai livelli della massoneria del secolo scorso, dell’anticlericalismo socialista alla Garibaldi (che apostrofò il papa come un metro cubo di letame) delle manifestazioni pubbliche di disprezzo come quei radicali che mangiavano carne il Venerdì Santo.
Dov’è la carità cristiana? Dov’è l’amore per la Chiesa, corpo di Cristo?
Anche a me molte persone non sono simpatiche (ed è un eufemismo), qui come altrove, eppure mi vergognerei se mi sorprendessi a gioire della loro scomparsa. E addirittura tu te ne vanti pubblicamente!
Temo che abbia ragione Franti.
(Fine dell’insolito “pippone”).
” Joseph Ratzinger è una delle persone più intelligenti che ci siano al mondo.” è vero e purtroppo un po’ manca in questo momento la sua intelligenza anche se certi ammiratori troppo zelanti hanno cercato di imbrigliarla in un vicolo troppo stretto.
A proposito di intelligenza pare che la nuova enciclica di Francesco non sarà solo sull’ecologia in senso stretto (Gaia direbbe Mancuso) ma un’enciclica sociale ad ampissimo raggio.
Sono curiosa.
🙂
Sara,
capita anche agli ammiratori troppo zelanti di Bergoglio.
franti
non ti piaccio? me ne farò una ragione. Cerca di fartela anche tu.
La cosa che di te mi ha sempre fatto ridere e divertire in questi mesi è la tua supponenza, come quando a Sara, che ti sovrasta in tutti i campi, hai in modo magnanime riconosciuto il fatto di essere persona intelligente: leggendoti non si poteva fare a meno di ridere, lo scemo del villaggio che decide chi è intelligente.
Spiletti
picchio,
perché arrivi addirittura a vantarti di aver brindato alla partenza del Papa?
pensa tu che sul sito di Socci ho letto commenti di un prete che si augurava la morte del papa, o in un sito di un tipo postato qui da Discepolo e presentatoci da lei come persona molto intelligente, Bergoglio viene definito ” quel merdoso”, un po’ di pipponi anche a loro non li fai??
Non mi piaceva e ho brindato quando è andato, non è morto Spiletti, si è ritirato con la servitù in Vaticano.
” capita anche agli ammiratori troppo zelanti di Bergoglio.”
e’ vero però Bergoglio ha le spalle più larghe e forse se lo può permettere, il ratzingerismo deteriore ha molto danneggiato papa Benedetto che è teologo molto fine, raffinato e sottile.
Ormai è andata, pazienza, si recupererà con gli anni a venire.
pazienza,
un senza dimora
in
un finto monastero,
senza monaci,
senza cenobio,
senza eremiti
ma
pie donne pronte al servizio al suo servizio !!!
un suo nucleo di medici e infermieri sempre in stato di allerta !!!!
Per un finto monastero così ci metterebbe la firma chiunque !!!
Quando non si conosce una pippa della vita in Vaticano,
si può inventare qualsiasi scempiaggine,
mi
aspetto anche l’apparizione delle stimmate !!!!
Oggi sono molto presa, stasera parto: portiamo i nipoti a Monaco, in Baviera. Ci sentiamo al ritorno, arrivederci a tutti.
@picchio,
“pensa tu che sul sito di Socci ho letto commenti di ..”
E da quando gli errori e i peccati degli altri sono una giustificazione per i nostri?
Posso dire una cosa alla Bergoglio? Mia nonna mi diceva sempre di imitare i pregi dei miei amici e non i difetti…
PS:
anch’io ho brindato in alcune occasioni (per esempio quando la Spal è andata in serie B, quando la Camera dei Deputati votò la sfiducia al Governo Prodi o quando Scalfaro lasciò il Quirinale), ma si trattava di politica, di sport, di occasioni diverse… Una volta si festeggia una vittoria e un’altra volta si accetta una sconfitta accompagnata dal festeggiamento dei nostri avversari.
Ma la religione è un’altra cosa.
Comportarsi in questo modo è una meschinità.
Un grande studioso come Dom Jean Leclercq (citato più volte da Benedetto) pregava tutte le sere perchè il pontificato di Pio XII finisse, Dante (il poeta della Cristianitas) ha mandato due papi all’inferno (uno a testa in giù) nulla di nuovo dai…
Sara,
anche lo facessero la metà degli uomini, resta comunque una meschinità.
Anche tutti quei siti che citate sempre non è che siano meglio, alla fine è un rimpallo continuo più si strappa da una parte più si risponde uguale dall’altra.
Passerà…
Forse i grandi estimatori del Papa emerito (di ” grande intelligenza”) non sanno che un prete subito dopo le sue dimissioni, durante la Messa bruciò una sua immagine.
La bruciò per rimarcare la colpa di un papa che aveva osato rinunciare al pontificato.
Ecco che cos’ è la religione: fanatismo. E voi lo state dimostrando in pieno.
La fede è tutt’ altra cosa.
Il “fanatismo” è dappertutto, anche negli stadi…
Persino tra i laici, persino tra i “progressisti” che credono di avere la mente aperta…
Diversi soggetti qui lo stanno “dimostrando in pieno”.
Consideriamolo conseguenza del peccato originale e proviamo a pensare che sia una tentazione alla quale resistere.
Ah già, “voi” non credete al peccato originale e alle tentazioni…
Non è la religione che salverà il mondo, è la fede. La fede in una Persona che si chiama Gesù Cristo, non Tizio o Caio o Sempronio chiamati dallo Spirito Santo a guidare la Chiesa e giudicati per la loro intelligenza ( che risponde a quella opinabile di chi decide presuntuosamente chi sia intelligente o meno).
Infatti, Spiletti, io non credo al peccato originale, ma alle tentazioni sì, ci credo. Infatti io prego sempre: non abbandonarci alla tentazione, Padre nostro.
Anche lei dovrebbe chiedere al Signore di aiutarla a non avere la tentazione di giudicare chi è buono e chi è cattivo.
E dovrebbe chiedergli di illuminare la sua mente che è indirizzta a senso unico.
Marilisa,
grazie del consiglio e dello spunto di preghiera che, pur con altre intenzioni, mi ha dato.
“Non è la religione che salverà il mondo, è la fede. La fede in una Persona che si chiama Gesù Cristo, non Tizio o Caio o Sempronio chiamati dallo Spirito Santo a guidare la Chiesa e giudicati per la loro intelligenza ( che risponde a quella opinabile di chi decide presuntuosamente chi sia intelligente o meno).”
Tutti i soggetti di queste discussioni credono in Gesù Cristo il problema semmai è che ognuno ci crede a modo suo chi pensa che Gesù Cristo lo rappresenti meglio tizio chi sempronio.
Si chiama fideismo.
Gesù Cristo ha detto: quando verrà il Figlio dell’Uomo, troverà la fede sulla Terra?
Non ha detto: troverà religione sulla Terra?
La fede c’è quando si crede in Gesù Cristo, non in chi crede di interpretare– mettendoci tanti orpelli– Gesù Cristo. C’è un solo punto di riferimento per avere la fede in Gesù Cristo, ed è il VANGELO. Accessibile a tutti e spiegato, in certi passaggi non proprio comprensibili, dai preti( quelli intelligenti, anche “parroci di campagna”) con semplici parole o, meglio, con l’esempio. Gesù si rapportava agli uomini con grande semplicità.
Nel Vangelo c’è un nucleo essenziale: l’amore per il prossimo. Le belle parole non servono o servono a poco. Contano i fatti. Sempre e dovunque contano i fatti concreti. Anche in famiglia di deve dare l’esempio concreto più che parlare in astratto.
Se oggi nel Nepal martoriato non ci fossero gli operatori che danno gli aiuti indispensabili, quel popolo non saprebbe che farsene dei fiumi di parole di solidarietà.
Chi parla e parla operando poco, spesso ama sentire sé stesso. Può anche chiamarsi “narcisismo”, questo. O, peggio, vanagloria.
Chi segue con ammirazione quelli che parlano e parlano elaborando concetti su concetti, sono paragonabili a coloro che guardano il dito di chi mostra la luna, senza vedere la luna stessa.
“Contano i fatti. Sempre e dovunque contano i fatti concreti.” Pensi che Lutero considerava paglia la lettera di Giacomo proprio perchè chiedeva fatti (fammi vedere la tua fede senza le opere, ed io, con le mie opere ti farò vedere la mia fede) ed era in contrasto con la sola gratia e la sola fide.
Su un cavillo di questo tipo si è spaccata l’unità della cristianità europea da 5 secoli.
Per dire che da un’interpretazione diversa viene un comportamento diverso.
L’amore del prossimo comunque potrebbe mostrarlo anche con un atteggiamento più gentile verso i suoi interlocutori che hanno il difetto di non pensarla come lei.
Concordo con Sara.
(evito invece di commentare certi deliri soggettivistici che veramente non hanno niente a che vedere con il cattolicesimo).
Che fai, Sara, ricominci a tirare fuori le spine? E perché? Forse perché ti dà fastidio che io dica la verità?
Mi parli, impropriamente e con dispetto, di “fideismo” perché non vuoi sentire le mie ragioni, e non ti piace la replica? E se non ti piace, cominci ad offendere? È una scorciatoia di bassa lega.
La conosco molto bene. Altri qui l’hanno presa ben prima di te. Ma non faccio la vittima, per carità! Solo constato che tu sei–guarda il caso!– fra quelli che non sopportano che i loro interlocutori “abbiano il difetto di non pensarla come loro”. Infatti c’è chi ti dà subito felicemente la mano perché ugualmente non gli piace la verità; mentre gli piace moltissimo associarsi in fretta e furia, e infantilmente, a chi mi viene contro.
A me non interessa per niente il “cavillo” di cui parli, e niente mi interessa di Lutero e compagnia, né del fatto che tu faccia sentire a me, e a tutti, che hai fatto qualche studio di scienze religiose. Non mi interessa proprio.
Io so che coloro che amano soprattutto le dottrine, fanno spesso discussioni sterili sul primato della verità rispetto all’ amore. E amano–come dicevo prima– coloro che indicano la luna, ma non si accorgono che perdono di vista la luna stessa.
Io so, senza aver fatto tanti studi teologici, che il messaggio chiaro di Gesù ci dimostra che non c’ è verità senza amore. L’unica verità universalmente riconosciuta è che la fede che non sia resa credibile dall’amore fattivo non approda a nulla. Lo ha detto Gesù stesso, e tanto mi basta. Questa è la mia fede, e solo questa mi piace avere. E non si tratta di “fideismo”.
Se a te e a qualcun altro non piacciono le mie parole né la mia fede, la cosa non mi riguarda.
Ps
Sara, se questa replica non la ritieni “gentile”, mi dispiace tanto. Ma è la sola che ho ritenuto opportuna.
” Questa è la mia fede,” vero la SUA è ha tutto il diritto di averla come sua, il resto del miliardo di cristiani pure.
Però mediamente diciamo che il magistero ha il compito di smaltire il traffico nei diverbi che un miliardo di persone prese da sè inevitabilmente provocano.
🙂