Il fatto è certo ma il segnale è oscuro: oggi pomeriggio il Papa ha celebrato la Messa in Coena Domini nella cappella dell’appartamento del cardinale Becciu. Nel primo commento metto le parole con cui la notizia – che era già nei media: per esempio sul Corsera – è stata data da Vatican News. Nel secondo una mia nota.
Francesco celebra la Messa in Coena Domini a casa del cardinale Becciu
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Vatican News ore 21.40 – Secondo quanto hanno riferito fonti dei Focolari confermate dall’entourage del cardinale Angelo Becciu, questo pomeriggio intorno alle 17.30 Papa Francesco è arrivato nella cappella dell’appartamento privato del porporato nel palazzo del Sant’Uffizio e vi ha celebrato la Messa in Coena Domini. Oltre al cardinale e alle suore che lo aiutano erano presenti alcune focolarine. Trattandosi di un impegno privato del Santo Padre, non ci sono conferme ufficiali.
Mia nota. Il 24 settembre scorso il Papa aveva – secondo un comunicato di quel giorno – “accettato la rinuncia dalla carica di Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e dai diritti connessi al Cardinalato, presentata da Sua Eminenza il Cardinale Giovanni Angelo Becciu”. Il giorno seguente con una conferenza stampa il cardinale informava i media sul contenuto della conversazione che aveva avuto con il papa, incontrandolo per le cause dei santi la sera precedente: “Mi ha detto che non ha più fiducia in me perché gli è venuta la segnalazione dai magistrati che avrei commesso atti di peculato quand’ero sostituto alla Segreteria di Stato”. Becciu con i media si difese da quell’accusa con particolare riferimento al capitolo degli aiuti in denaro e altri favori verso i fratelli, e chiese di poter dimostrare la sua correttezza in un regolare processo. Del fatto di oggi che diremo? Il Papa ci ha ripensato, ha cambiato idea, è pentito di quel provvedimento? Oppure quel provvedimento resta, il procedimento giudiziario avviato avrà il suo corso, il Papa si rimette all’esito di quel procedimento ma intanto compie un gesto di misericordia – o di riparazione – verso il cardinale che forse aveva trattato troppo severamente, giudicandolo prima di mandarlo a processo? A modo di scommessa, starei per questa seconda interpretazione. Ma per scommessa, perché non dispongo di nessuna informazione specifica. Al commento seguente fornisco un altro minimo ragguaglio sui rapporti tra Becciu e Bergoglio.
Ogni Giovedì Santo. Ogni Giovedì Santo, tutti gli anni da quando è Papa, Francesco era solito andare a pranzo a casa dell’arcivescovo e poi cardinale Becciu, dove incontrava un gruppo sempre diverso di preti romani variamente legati al Movimento dei Focolari. Forse la messa di oggi è da mettere in continuità con quei pranzi.
L’Unione Sarda. Il cardinale Becciu era “contento ed emozionato”, ha riferito il fratello Tonio Becciu, commentando con entusiasmo la visita e la messa, vissute dalla famiglia come una vera e propria riappacificazione. “Mio fratello mi ha chiamato al telefono per darmi la buona notizia, ci teneva a comunicarcelo personalmente. Sua Santità è andato nel pomeriggio nel suo appartamento e hanno celebrato insieme la Coena Domini. Siamo tutti molto contenti, è davvero una bella cosa”.
https://www.unionesarda.it/articolo/news/italia/2021/04/01/papa-francesco-ha-celebrato-la-messa-del-giovedi-santo-con-becciu-137-1133160.html
La mancata autentica democrazia già nella formazione e nell’informazione, una sinodalità ingabbiata nei codici dei ruoli, delle competenze, nelle oligarchie religiose, costituiscono limiti strutturali al discernimento. https://gpcentofanti.altervista.org/problemi-a-monte-non-considerati/
“Quante volte dovro’perdonare al mio fratello ,sette volte?
Non sette volte, ti dico, ma settanta volte sette.”
Che avvengano ancora settanta volte sette questi comportamenti in Vaticano! Senza nulla togliere al giusto processo, che deve essere fatto , ma mostrando con gli atti che fra i cristiani non regna rancore e inimicizia, ma perdono.
Mah! Il perdono ha un senso nei confronti di chi riconosce le sue responsabilità. Il gesto è di significato ambiguo. Purtroppo non c’è “trasparenza” . A fronte di questi fatti c’è solo da attenersi all’evangelico “ non giudicare “
Sono rimasta molto colpita favorevolmente da questo gesto veramente splendido del Papa.
Forse c’e’stato un ripensamento anche alla luce di questo :
https://www.farodiroma.it/la-sentenza-della-southwark-crown-court-smonta-linchiesta-della-procura-vaticana-affermazioni-spaventose-nellindagine-sul-palazzo-londinese-scagionato-il-cardinale-becc/
Rif. 10.49 – Segnale nel silenzio
Per quel che capisco, non vedo ambiguità nell’iniziativa del papa, accettata da Becciu.
Se su una questione che pare rilevante è in corso un serio accertamento giudiziario, è stato positivo riempire il silenzio di attesa con un gesto distensivo. Poi ognuno misurerà le sue reponsabilità.
Così il giovedì santo il papa non ha celebrato in San Pietro, bensì in una casa privata, per pochi intimi. Ma un vescovo, quello di Roma incluso, la Messa “in coena domini” non dovrebbe celebrarla con il suo gregge, pubblicamente? Non ha anche lui dei doveri “istituzionali”, teologicamente fondati, che vengono prima della voglia di compiere gesti “privati” come questo – di ambiguo significato, come si è giustamente osservato – che possono essere tranquillamente compiuti in qualsiasi altro momento (anche se con minor effetto mediatico)?
Ma è pazzesco! Sono passati quasi 2000 anni eppure, come al tempo di Gesù, qui c’è un intero popolo che grida “Crocifiggilo! Crocifiggilo!” e magari “Liberate Barabba!”.
C’è un punto del diritto – della nostra cultura – sul quale non si può transigere: il diritto alla presunzione d’innocenza, che il Papa ha definito “un diritto umano” e che invece a Becciu è stato negato.
Al contrario: ora tutti – o quasi – gridano “Crocifiggete Becciu! Ci serve un capro espiatorio!” Ma non abbiamo imparato proprio nulla?
Aprite gli occhi per vedere che state crocifiggendo uno che – molto probabilmente – è innocente. C?e forse stato un processo? C’è forse stata una sentenza di colpevolezza? Al contrario, finora le sentenze (Australia, Inghilterra e spero presto Italia) scagionano Becciu. E io sono sempre più convinto che il card. Becciu sia un uomo corretto e fedele al Papa, la vittima innocente di un’oscura trama orchestrata con le calunnie dell””Espresso” e co. (che hanno causato le dimissioni, come l'”Espresso” stesso ammette; anzi se ne vanta!).
Sul gesto di ieri, la messa concelebrata dal Papa e dal cardinale: io penso – spero – che il Papa abbia capito che Becciu è innocente e che lui – il Papa – è stato ingannato. Spero che abbia il coraggio di andare fino in fondo, per riabilitarlo e scoprire i manipolatori.
Dalla Passione di Gesù secondo Giovanni (ascoltata ieri):
«Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male. Ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?»
Anche Gesù ha detto che, semmai, è la colpevolezza che va provata (non certo l’innocenza).
La presunzione d’innocenza è un sacrosanto diritto umano.
Altrimenti siamo nell’arbitrio e nella barbarie. è vero che il cristiano che intende davvero vivere il Vangelo si conforma alla vita e alla passione di Cristo, fino a sacrificare se stesso, fino alla croce, fino all’abbandono – così avvertito – del Padre. Ma davvero vogliamo essere – di nuovo – complici della “crocifissione” di un innocente?
Pensiamoci!
Posto che nessuno di noi sa se il card. Becciu e’colpevole o innocente delle accuse mediatiche rivoltegli, ricordiamoci del caso del card. Pell ( che per ironia della sorte era proprio l’antagonista di Becciu) . Alla fine del processo Pell e’stato riabilitato e dichiarato innocent, ricevuto dal papa con tutti gli onori dopo essersi fatto la prigione .
La stessa cosa potrebbe avvenire al card. Becciu: prima trattato come un reprobo ,un delinquente poi magari dimostrato innocente.
Quando dico che l’avvenimento accaduto il Giovedì Santo e’un gesto simbolico di perdono cristiano , io intendevo perdono reciproco ,perche anche il card. Becciu ha qualcosa da perdonare al papa , il modo poco evangelico con cui fu trattato.
Pro Becciu
Anch’io sono per la presunzione di innocenza di Becciu, come da abc della civiltà. Becciu non ha avuto la prigione (come il povero Pell, cui non l’ha inflitta il Vaticano) né è stato sospeso a divinis o peggio. Certo è stato privato drasticamente- e spero molto provvisoriamente – di un po’ di rosso-porpora, la quale non è di istituzione divina.
Mi auguro anche che i pro-cardinali (contro il papa) di oggi, non siano gli stessi feroci anti-cardinali (contro il papa) di ieri.
Caro Amigoni,
perdoni, ma c’è un errore madornale nel suo ragionamento: lei legge il mondo in modo manicheo; lei pensa che chi è per la presunzione di innocenza sia contro il Papa, oppure che chi crede nell’innocenza di un cardinale sia contro il Papa. È proprio qui l’errore anticristiano: io sono profondamente dalla parte del Papa e profondamente dalla parte del cardinale Becciu. Perché sono cattolico. Fra l’altro penso che il cardinale Becciu sia un uomo corretto, onesto e fedele al Papa come pochissimi altri. Buona Pasqua di risurrezione!
Caro P. Luigi Amigoni,
desidero chiederle scusa. Ho riletto i suoi commenti e ammetto che la mia reazione era eccessiva, legata a quell’ultimo commento, in cui proponeva l’equazione “pro cardinale=contro papa”. Ma mi pare di capire che questo non sia il suo pensiero, anzi! Mi scuso quindi.
Io mi oriento a questi due pensieri:
1) Vale per tutti:
«Cosa dice la giurisprudenza mondiale? Che se una causa è aperta c’è la presunzione d’innocenza. Forse non è innocente, ma c’è la presunzione. Una volta ho parlato di un caso in Spagna di condanna mediatica che ha rovinato la vita di alcuni sacerdoti che poi sono stati riconosciuti innocenti. Prima di condannare dal punto di vista mediatico, meglio pensarci due volte» (Papa Francesco).
2) Anche questo vale per tutti, ma per il card. Becciu in particolare:
«Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli» (Mt, 5,11-12).
Io sono convinto dell’innocenza del cad. Becciu, uomo corretto e fedele al Papa come pochissimi altri (lo si è visto in tutta la sua vita, ma anche in questi ultimi mesi), vittima di una colossale montatura (architettata da chi?). E mi indigna constatare che quasi tutti i cattolici si siano accodati alle accuse dell’Espresso e co., senza pensare con la propria testa, dimostrando carenza di libertà, clericalismo, servilismo e anche stupidità. L’omertà dimostrata dai giornali cattolici non fa loro onore. Le accuse, fra l’altro, si stanno sempre più rivelando per quello che sono: calunnie.
Non abbiamo proprio imparato nulla dal processo e dalla passione di Gesù?
Il Papa era certamente in buona fede, anche il 24 settembre, ma forse ha reagito un po’ impulsivamente, fidandosi dell’Espresso che gli venne recapitato sulla scrivania quel giorno e di chi se n’era servito per i suoi loschi fini. Poi – così credo – ci ha ripensato e ha capito d’essere stato ingannato, ma ora, probabilmente, è necessario che l’innocenza del suo amico venga dichiarata dai giudici, per il rispetto dei ruoli e della “laicità” della giustizia.
Spero che ciò avvenga presto e che il Papa abbia la forza di agire di conseguenza.
Mi scuso ancora, un cordiale saluto e un augurio pasquale rinnovato!
Andrea Paganini
Immagino che nessuno leggerà più un post così “vecchio”, ma tant’è 🙂
http://www.settimananews.it/lettere-interventi/terza-lettera-aperta-caso-becciu/
Mi permetto di condividere questo lavoro, che spero sia utile per i giornalisti e per chi vuole cercare la verità. Grazie!
https://www.andreapaganini.ch/CASO_BECCIU.html