Francesco benedice i giovani riuniti a Milano per l’allarme sul clima

La vostra preoccupazione per le relazioni umane e per la cura dell’ambiente fa bene a tutti ed è capace di mettere in crisi il mondo degli adulti: parole di Francesco nel videomessaggio in spagnolo con cui ha salutato e benedetto i giovani riuniti a Milano, su iniziativa dell’Italia, in vista della Cop26 di Glasgow. Nel primo commento riporto le parole del Papa, nel secondo chiarisco un riferimento in esse contenuto.

13 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Vi incoraggio a unire gli sforzi. Il Papa ai giovani del Youth 4 Climate. Cari giovani, desidero ringraziarvi per i sogni e i progetti di bene che voi avete e per il fatto che vi preoccupate tanto delle relazioni umane quanto della cura dell’ambiente. Grazie. È una preoccupazione che fa bene a tutti. Questa visione è capace di mettere in crisi il mondo degli adulti, poiché rivela il fatto che non solo siete preparati all’azione, ma siete anche disponibili all’ascolto paziente, al dialogo costruttivo e alla comprensione reciproca.
    Perciò vi incoraggio a unire gli sforzi mediante un’ampia alleanza educativa per formare generazioni salde nel bene, mature, capaci di superare le frammentazioni e di ricostruire il tessuto delle relazioni di modo che possiamo giungere a una umanità più fraterna. Si dice che siete il futuro, ma in queste cose siete il presente, siete quelli che stanno costruendo oggi, nel presente, il futuro. Il Patto Educativo Globale – che è stato lanciato nel 2019 – va in questa direzione e cerca di dare risposte condivise al cambiamento storico che l’umanità sta sperimentando e che la pandemia ha reso ancora più evidente. Le soluzioni tecniche e politiche non sono sufficienti se non sono sostenute dalla responsabilità di ogni membro e da un processo educativo che favorisca un modello culturale di sviluppo e di sostenibilità incentrato sulla fraternità e sull’alleanza tra l’essere umano e l’ambiente. Ci dev’essere armonia tra le persone, uomini e donne, e l’ambiente. Non siamo nemici, non siamo indifferenti. Facciamo parte di questa armonia cosmica.
    Attraverso idee e progetti comuni si potranno trovare soluzioni che superino la povertà energetica e che pongano la cura dei beni comuni al centro delle politiche nazionali e internazionali, favorendo la produzione sostenibile, l’economia circolare, la messa in comune delle tecnologie adeguate. È il momento di prendere decisioni sagge affinché si sappiano valorizzare le molte esperienze acquisite negli ultimi anni, al fine di rendere possibile una cultura della cura, una cultura del condividere responsabile.
    Accompagno il vostro cammino e vi incoraggio a portare avanti il lavoro per il bene dell’umanità. Dio vi benedica tutti! Grazie.

    29 Settembre, 2021 - 21:42
  2. Luigi Accattoli

    Patto Educativo Globale. Nel secondo capoverso del messaggio il Papa richiama il Patto Educativo Globale del 2019: cioè l’idea di una magna carta che in quell’anno lanciò – con l’aiuto di università cattoliche e organismi e movimenti ecclesiali – per rimediare alla “catastrofe educativa” della nostra epoca. Il Patto era articolato in sette punti che il Papa stesso così ebbe poi a riassumere in un videomessaggio del 15 ottobre 2020:
    Prima di tutto, mettere al centro di ogni processo educativo la persona e la sua dignità e capacità di essere in relazione con gli altri.
    In secondo luogo, di ascoltare la voce di bambini e giovani per costruire insieme un futuro di giustizia e di pace.
    Terzo punto, favorire la partecipazione di bambine e ragazze all’istruzione.
    Quarto punto: “Vedere nella famiglia il primo e indispensabile soggetto educatore”.
    Quinto, l’educazione all’accoglienza verso gli emarginati.
    Il sesto punto sottolineato da Francesco si concentra sull’impegno a trovare altri modi per intendere economica, politica e progresso perché siano a servizio della famiglia umana nella prospettiva di un’ecologia integrale.
    Settimo punto, coltivare la casa comune con stili più sobri secondo principi di sussidiarietà, solidarietà e economia circolare.

    https://www.vatican.va/content/francesco/it/messages/pont-messages/2020/documents/papa-francesco_20201015_videomessaggio-global-compact.html

    29 Settembre, 2021 - 21:55
  3. maria cristina venturi

    Quarto punto: “Vedere nella famiglia il primo e indispensabile soggetto educatore”.

    E’messo al quarto punto mentre dovrebbe essere messo al primo punto. Se l’educazione dei bambini non viene affidata PRIMARIAMENTE e LIBERAMENTE alla famiglia ma ;puo’ venire imposta dalla Stato e dai valori che lo Stato in quel momento storico ritiene essenziali ,si hanno situazioni aberranti come quelle dei bambini tolti ai genitori perche’ i genitori sono contrari al cambio di sesso ormonale del proprio figlio o figlia adolescenti .
    Anche per quanto riguarda la cosiddetta emergenza climatica finché si va avanti per Congressi internazionali ecc, rimane tutto un bla-bla-bla come ha detto la stessa Greta Thumberg, apparsa piuttosto incavolata e infastidita dagli adulti che cercavano di blandirla e di adularla.
    Conosco molti ragazzi che si dicono preoccupati del cambiamento climatico ma non sono capaci di fare qualche chilometro a piedi , sono dediti al consumismo piu’sfrenato, alla dipendenza da tablet e iPhone, e questo perche’in famiglia hanno questo esempio . Se non si vive in una famiglia che per prima insegna ai propri figli a non sprecare, a non consumare all’infinito, a riciclicare, a fare anche dei sacrifici ( parola oggi vietata dalla pedagogia moderna) poco varranno i congressi, i convegni, i docenti e tutto il carrozzone bla-bla- bla del cosiddetto impegno per diminuire la CO2

    30 Settembre, 2021 - 8:13
  4. maria cristina venturi

    Il 16 settembre e’uscito un bellissimo libro del papa emerito Benedetto XVI intitolato La vera Europa, identita’e missione. Naturalmente il messaggio di Benedetto e’stato ignorato, nessuno ne ha parlato , neppure i giornali cattolici. Eppure il libro contiene un messaggio importantissimo: l’ecologia dell’uomo che protegga la natura dell’uomo se non si vuole andare verso l’autodistruzione. E’ importante l’ecologia della terra ,della natura, ma piu’importante l’ecologia dell’uomo. Naturalmente nessuno ha rilanciato il bellissimo libro di Benedetto….troppo inviso al pensiero contemporaneo. Ma almeno i cattolici dovrebbero leggerlo !

    30 Settembre, 2021 - 8:29
  5. Lorenzo Cuffini

    Veramente il cd “messaggio di Benedetto” riferito con enfasi solluccherosa nel commento delle 8.29 non è certo una novità di adesso, e non è certo cosa di cui non si è parlato. Quello della ” ecologia umana” è anzi uno degli argomenti in cui si manifesta lampante la continuità del magistero degli ultimi tre papi. E’ stato Giovanni Paolo II il primo ad avere introdotto il concetto, Benedetto lo ha più volte ripreso durante il suo pontificato, in udienze, discorsi e interventi vari, tutti riportati dalla stampa dell’epoca, e tuttora perfettamente reperibili negli “archivi” di vatican.va
    Papa francesco è partito da dove erano arrivati gli altri e ha sviluppato ulteriormente il tema, mettendo in campo anche strumenti pensati come operativi per affrontarlo.
    Un esempio chiarisce.
    Benedetto XVI ( siamo nel 2009! ):
    ” Infatti, “quando l’«ecologia umana» è rispettata dentro la società, anche l’ecologia ambientale ne trae beneficio” (ibid.). Non è forse vero che l’uso sconsiderato della creazione inizia laddove Dio è emarginato o addirittura se ne nega l’esistenza? Se viene meno il rapporto della creatura umana con il Creatore, la materia è ridotta a possesso egoistico, l’uomo ne diventa “l’ultima istanza” e lo scopo dell’esistenza si riduce ad essere un’affannata corsa a possedere il più possibile……… Insieme possiamo costruire uno sviluppo umano integrale a beneficio dei popoli, presenti e futuri, uno sviluppo ispirato ai valori della carità nella verità. Perché ciò avvenga è indispensabile convertire l’attuale modello di sviluppo globale verso una più grande e condivisa assunzione di responsabilità nei confronti del creato: lo richiedono non solo le emergenze ambientali, ma anche lo scandalo della fame e della miseria.
    Cari fratelli e sorelle, ringraziamo il Signore e facciamo nostre le parole di san Francesco nel Cantico delle creature: “Altissimo, onnipotente, bon Signore, tue so’ le laude, la gloria e l’honore et omne benedictione … Laudato si’, mi’ Signore, cum tucte le tue creature”.”
    cfr: https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/audiences/2009/documents/hf_ben-xvi_aud_20090826.html

    Ora Papa Francesco ha riconosciuto ovviamente i contributi dei predecessori:
    “Ma il “coltivare e custodire” non comprende solo il rapporto tra noi e l’ambiente, tra l’uomo e il creato, riguarda anche i rapporti umani. I Papi hanno parlato di ecologia umana, strettamente legata all’ecologia ambientale.” ( udienza generale del 5/6/2013 : https://www.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2013/documents/papa-francesco_20130605_udienza-generale.html )
    e , proseguendo sulla stessa strdada , ha prodotto l’enciclica Laudato s’ (che inizia proprio con un richiamo a quanto affermato dai predecessori, sino a Giovanni XXIII , sul tema e dedica un intero capitolo, il IV, alla ” ecologia integrale” ) e, a proposito della “sviluppo umano integrale “, ha istituito un apposito dicastero pontificio. ( cfr: https://www.humandevelopment.va/it.html ).

    .

    30 Settembre, 2021 - 14:44
  6. Lorenzo Cuffini

    Quanto al predicozzo veemente contenuto nel commento delle 8,29, basterebbe rileggersi (leggersi?) la LAUDATO SI’ dove ci si imbatterebbe in queste parole:
    “Più il cuore della persona è vuoto, più ha bisogno di oggetti da comprare, possedere e consumare. In tale contesto non sembra possibile che qualcuno accetti che la realtà gli ponga un limite. In questo orizzonte non esiste nemmeno un vero bene comune. Se tale è il tipo di soggetto che tende a predominare in una società, le norme saranno rispettate solo nella misura in cui non contraddicano le proprie necessità. Perciò non pensiamo solo alla possibilità di terribili fenomeni climatici o grandi disastri naturali, ma anche a catastrofi derivate da crisi sociali, perché l’ossessione per uno stile di vita consumistico, soprattutto quando solo pochi possono sostenerlo, potrà provocare soltanto violenza e distruzione reciproca.

    205. Eppure, non tutto è perduto, perché gli esseri umani, capaci di degradarsi fino all’estremo, possono anche superarsi, ritornare a scegliere il bene e rigenerarsi, al di là di qualsiasi condizionamento psicologico e sociale che venga loro imposto. Sono capaci di guardare a sé stessi con onestà, di far emergere il proprio disgusto e di intraprendere nuove strade verso la vera libertà. Non esistono sistemi che annullino completamente l’apertura al bene, alla verità e alla bellezza, né la capacità di reagire, che Dio continua ad incoraggiare dal profondo dei nostri cuori. Ad ogni persona di questo mondo chiedo di non dimenticare questa sua dignità che nessuno ha diritto di toglierle.

    206. Un cambiamento negli stili di vita potrebbe arrivare ad esercitare una sana pressione su coloro che detengono il potere politico, economico e sociale. È ciò che accade quando i movimenti dei consumatori riescono a far sì che si smetta di acquistare certi prodotti e così diventano efficaci per modificare il comportamento delle imprese, forzandole a considerare l’impatto ambientale e i modelli di produzione. È un fatto che, quando le abitudini sociali intaccano i profitti delle imprese, queste si vedono spinte a produrre in un altro modo. Questo ci ricorda la responsabilità sociale dei consumatori. «Acquistare è sempre un atto morale, oltre che economico».[146] Per questo oggi «il tema del degrado ambientale chiama in causa i comportamenti di ognuno di noi».[147]

    Scritte nel 2015.
    Sveglia.

    30 Settembre, 2021 - 14:48
  7. Lorenzo Cuffini

    Il predicozzo era quello relativo ai “ragazzo…dediti al consumismo piu’ sfrenato”, ecc.
    Rif: commento delle ore 8,13

    30 Settembre, 2021 - 14:50
  8. Amigoni p. Luigi

    Rif. 8.29 – Libertà di lettura per i cattolici
    Educato al “proclamato superamento di barriere tra mentalità, tradizioni, diverse (che) rischia di ridursi ad un mero accordo tra potenti del pensiero unico mediatico che si servono di tali codici per dominare la massa degli spogliati di tutto” affermo che ogni cattolico è libero di leggere i libri dei papi (e sui papi) che vuole. La preferenza è da dare ai testi magisteriali del papa regnante; poi van bene anche quelli (non magisteriali) degli altri. I giornali cattolici – per altro – non parlano mai dei (tanti) libri che escono di questo papa, a meno che vogliano fare polemiche o fare “scoop”.

    30 Settembre, 2021 - 21:01
  9. Teobaldo Mattioli

    Caro Lorenzo, leggo da diverso tempo i tuoi interventi sui post di Luigi, e comprendo fin nelle ossa la sofferenza spirituale che ricevi dalle altrui durezze.
    Ci sono persone che con la vecchiaia amplificano massimamente quello che spesso è stata una vita di operatori di giudizia…
    Ci sono persone che nella vecchiaia, mentre vedono che il tempo si fa breve, chiedono Misericordia e pietà per se stessi e per gli altri.
    Forse, Lorenzo ti ricordi i tempi, ormai lontani, in cui su questo blog manifestavo una mia intima sofferenza, anche in modi che ora vedo discutibili, a causa della durezza e cecità dei giudizi altrui, di tutti quelli e quelle che fanno le prediche su come e cosa gli altri devono credere, sulla loro incapacità di accogliere la infinita complessità di ogni persona.
    I post di Luigi mi accompagnano da anni. Mi  interessa e mi aiuta nel mio percorso quello che scrive Luigi… noi commentatori ai post… siamo un accessorio… non necessario…
    Ti preoccupi per eventuali persone che leggono commenti che danno solo sofferenza e allontanamento… ma su questo… non si può fare nulla… assolutamente nulla… tutto è rimesso alla capacità di discernimento di chi legge… per chi non ce l’ha… il Signore… spero…vorrà… se vuole… trovare il modo…
    Anche il Signore deve rispondere delle sue azioni… delle sue responsabilità… per questo è in grado di dire agli altri: “Misericordia io voglio”.
    Ciao Lorenzo.

    1 Ottobre, 2021 - 10:11
  10. Lorenzo Cuffini

    Carissimo Teo,
    leggerti e incrociarti , lo sai: è sempre una festa.
    I tempi “ormai lontani” di cui parli, lo sono per il calendario, ma non per me: ricordo benissimo il tono e la sostanza dei tuoi interventi.
    Sono d’accordo con te, specialmente su due cose:
    -) che noi commentatori ai post siamo accessori del tutto inessenziali.
    -) che anche il Signore deve rispondere delle sue azioni e delle sue responsabilità.
    Grazie per le tue parole , un abbraccione.
    Lorenzo

    1 Ottobre, 2021 - 18:53
  11. picchio

    ciaoTeo un abbraccio, bentornato! e grazie dei bei pensieri.
    cristina Vicquery

    1 Ottobre, 2021 - 19:06
  12. roberto 55

    Il più sincero e fraterno abbraccio al caro amico Teo: che bello rileggerti !
    Roberto Caligaris

    1 Ottobre, 2021 - 23:46

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