Papa Francesco stamane, nell’omelia per il Giubileo dei diaconi, ha invitato a stare “aperti all’imprevisto” e pronti a rispondere a chi “bussa fuori orario”. Nei commenti le sue parole e un rimando per interpretarle.
Francesco: aperti all’imprevisto e liberi dagli orari
88 Comments
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Imprevisti e sorprese. Chi serve non è schiavo dell’agenda che stabilisce, ma, docile di cuore, è disponibile al non programmato: pronto per il fratello e aperto all’imprevisto, che non manca mai e spesso è la sorpresa quotidiana di Dio. Il servitore è aperto alla sorpresa, alle sorprese quotidiane di Dio. Il servitore sa aprire le porte del suo tempo e dei suoi spazi a chi gli sta vicino e anche a chi bussa fuori orario, a costo di interrompere qualcosa che gli piace o il riposo che si merita. Il servitore trascura [va oltre] gli orari. A me fa male al cuore quando vedo un orario, nelle parrocchie: “Dalla tal ora alla tal ora”. E poi? Non c’è porta aperta, non c’è prete, non c’è diacono, non c’è laico che riceva la gente… Questo fa male. Trascurare [andare oltre] gli orari: avere questo coraggio, di trascurare [andare oltre] gli orari. Così, cari diaconi, vivendo nella disponibilità, il vostro servizio sarà privo di ogni tornaconto ed evangelicamente fecondo.
Sugli orari e le “chiese sempre aperte” una volta, qui nel blog e sulla rivista “Il Regno” avevo condotto una mia inchiesta:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/collaborazione-a-riviste/dappertutto-chiese-con-le-porte-aperte-dice-francesco-ma-chi-lascolta/
In aggiunta a quanto detto nell’articolo citato al commento precedente, ora il mio parroco ha affisso sulla porta un cartello che dice: “Questa chiesa è sempre aperta dalle 08.00 alle 22.00”.
All’inizio era il “tempo sacro”, tempo non solo annuale e settimanale, ma anche giornaliero:nello spazio sacro, la chiesa , si celebravano Lodi e Santa Messa al mattino, a mezzogiorno l’Angelus, nel tardo pomeriggio il Santo Rosario, I vespri, e la Santa Messa serotina.
L’uomo religioso, il popolo cristiano aveva un “tempo sacro” come spiega il bellissimo libro di Jacques Le Goff ” Il tempo sacro dell’uomo”.
Oggi invece siamo ai tempi dell'”ORARIO CONTINUATO”
E anche la Chiesa si adegua: se sono aperti 24/24 bar, supermercati, banche e parrucchieri, per consentire ai clienti/consumatori di poter accedere ai “servizi” 24 ore su 24, la Chiesa si deve adeguare alle esigenze dei tempi.
Non più dunque un “tempo sacro” ed uno “spazio sacro” ma un luogo di fruizione/consumazione, dell'”evento religioso del tutto aperto , porte spalancate ” 24 su 24″, orario continuato
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2015/11/25/news/24_7_orario_continuato-127974693/
Sperando così , con le porte spalancate dalle 8 alle 24 di avere più “clienti”?
Poveri preti illusi! Eppure dovrebbero sapere che ” l’apertura” che cerca chi è alla ricerca di Dio non è quella umana e MATERIALE e MATERIALISTA di porte di legno e di case di pietra ormai del tutto prive del Sacro.
Il materialismo e il sentimentalismo che ormai hanno preso il posto della religione e che sono diventati quasi una “contro-religione” non vedranno altro che fallimenti: chiese aperte , dalle porte spalancate 24 ore su 24 saranno sempre più vuote e prive di fedeli di quanto lo siano già . Persino se il vescovo ne fa il giro in bicicletta…
https://4.bp.blogspot.com/–JLEGq6FOjc/VyIkfiP4afI/AAAAAAAASp4/VO3NmOK6MPUJ6EUDTtglyMRBAyaFNLo7wCLcB/s1600/Lorefice%2B2.jpg
La Chiesa come “luogo sacro” e tempo sacro , dedicato a Dio non può essere del tutto de-sacralizzata.
Ma ovviamente il nuovo Dio della nuova Chiesa è l’Uomo stesso .
E dunque la nuova Chiesa si costruisce tutto “intorno” all’Uomo e ai suoi bisogni, come diceva la pubblicità di una banca…”costruita tutta intorno a voi”
….e ci mancherebbe pure che la Chiesa non si fosse adeguata e fosse rimasta sintonizzata sui tempi secondo cui si viveva nei secoli passati…..
Qualcuno impedisce a qualcuno di noi, se lo ritenesse, di pregare la Liturgia delle Ore?!!
Piu’ che la pubblicità della banca, basterebbe Matteo 25, che dici, Maria Cristina?!
Avevo fame, avevo sete, ero forestiero,ero nudo, ero malato, ero in galera….
Oh, oh, oh!,Ma cosa sono, questi?!
Toh guarda, tutti bisogni dell’uomo.
Certo che la Chiesa è costruita tutta intorno all’ Uomo ( fai bene a indicarlo con la maiuscola) e ai suoi bisogni, perché ( è rivelazione di Dio!) curandoci di essi, ci curiamo di Dio stesso!!!
Ma guarda guarda guarda….
🙂 🙂 🙂
Fa bene Francesco a piantare la palina stradale che indichi la direzione ” aperti all’imprevisto”.
Data la pericolosa tendenza ad essere “chiusi, sul previsto ( da noi, naturlich)”
La Chiesa e’ costruita tutta intorno all’uomo ……. Vero, Lorenzo.
Questi discorsi e il ricordo dell’Angelus mi hanno raffo venire in mente una cosa della Valle d’Aosta che pochi , anche qui in Valle , tra le giovani generazioni conoscono.
La preghiera dell’Angelus qui in Valle si celebra alle 11.30 e non a mezzogiorno e le campane c’è lo ricordano appunto alle 11.30. Questo perché nel ‘500 quando Ginevra diventò calvinista mandò una delegazione in Valle chiedendo al Consiglio che governava la Valle in modo autonomo in nome del re di aderire sia alla nuova religione che alla confederazione. Il consiglio si prese un po’ di tempo per pensare ma poi la risposta fu negativa: restiamo cattolici . Il re quando lo venne a sapere volle premiare la fedeltà della Valle e disse chiedetemi quello che volete e ve lo concederò . Il consiglio chiese che l’Angelus fosse anticipato di mezz’ora . E perché mai questa bizzarra richiesta? All’epoca si lavorava nei campi , spesso appartenenti alla Chiesa e ai nobili, dall’alba all’Angelus. Quando le campane suonavano si faceva ritorno a casa. Quindi l’anticipo garantiva mezz’ora in meno di lavoro al giorno.
Alla fine preghiera e diritti dell’uomo erano legati già nei bei tempi andati.
Cristina vicquery
OT
Scusate l’OTma mi sembra molto bella questa lettera di Aldo Maria Valli che risponde alle domande preuccupate degli amici dopo le sue critiche all’Amoris Laetitia ed ad altre cose dette e fatte da papa Francesco.
http://www.aldomariavalli.it/2016/05/29/lettera-agli-amici/
dopo tre anni in cui chiunque sia sui blog sia sulla stampa avesse anche solo osato criticare il apap Francesco si è sentito pesantemente dare del “tradizionalista” del “fanatico” oppure come dal nostro ospite Luigi Accattoli del “pirla” ( quando il pirla stronca il papa) , credo che Aldo maria Valli non faccia parte ne’ delle categorie dei tradizionalisti ne’ dei “fanatici” come Socci , ne’ dei “pirla”, me’ dei giornalisti ormi messi all’INDICE, come Magister e Tosatti.
NO, leggete cari amici amici con attenzione le parole di Valli, parole in cui sembra che improvvisamente un uomo intellegente sia preso da tutti i dubbi che in questi tre anni hanno preso molti cattolici gettandoli nell’angoscia:
“mi trovo a essere così pieno di dubbi, così turbato e perplesso.”
finisce la sua lettera Valli.
Forse adesso cari amici potrete avere in po’ di umana considerazione e non trattare semplicisticamente di pirla, quelli che da tre anni sono pieni di dubbi, turbati e perplessi di fronte a papa Francesco!E non certo perchè porta le scarpe nere o abita a Santa Marta, ma per ben altri problemi!
Discepolo
Cos’ Aldo Maria Valli:
“Lo ripeto: voglio bene al papa, molto bene. Per questo mi faccio tante domande che, fra l’altro, mi creano un sacco di problemi. Quanto sarebbe più comodo starsene tranquilli e ripetere, senza troppi pensieri, le parole che vanno per la maggiore, come misericordia, periferie, Chiesa in uscita, eccetera. Invece no: mi interrogo. Perché non mi sembra serio, oltre che ben poco cristiano, recepire tutto in modo fintamente neutro. Il buon Dio ci ha dotato di cuore e cervello, ed è contento se li usiamo.
http://www.aldomariavalli.it/2016/05/28/la-chiesa-e-la-logica-del-ma-anche/
La logica del «ma anche» però è un’altra cosa. È la pretesa di tenere uniti gli opposti o comunque qualcosa che insieme non ci può stare, o ci può stare solo a prezzo di forzature. C’è una differenza profonda tra la logica dell’et et e quella del «ma anche». Se l’et et unisce, il «ma anche» più che altro giustifica. Se l’et et rispetta la complessità e la riporta a unità, il «ma anche» cerca di superare la complessità attraverso qualche scorciatoia logica ed etica. Laddove l’et et unisce, il «ma anche» banalizza. Mentre l’et et punta alla verità, il «ma anche» si mette al servizio dell’utilità.
Qualcuno dirà: scusa tanto, ma che c’è poi di male nella Chiesa del «ma anche»? È così bello poter dire sì ma anche no, no ma anche sì. È umano. Noi siamo creature complesse, dunque perché andare alla ricerca di impossibili risposte nette e univoche? È tanto bello e buono non giudicare e prendere la realtà per quella che è, cioè complicata e contraddittoria. Perché dobbiamo sottoporre le persone a dure prove? Non è meglio smussare gli angoli e giustificare?
Ecco che cosa c’è di male: che la Chiesa del «ma anche» sposa esattamente la logica del mondo, non quella del Vangelo di Gesù. E infatti riceve gli applausi del mondo. Ma noi sappiamo che questo non è un buon segno. Il cristiano, quando è coerente, è perseguitato dal mondo, non applaudito.
Credo che il dubbio , specie in campo di religione & fede, sia salutare, naturale e vivo.
Non ci vedo null’affatto di strano.
Non lo mescolerei manco lontanamente con ALTRO: una opposizione militante, organizzata, demolitrice,basata su una sistematica campagna diffamatoria e sull’utilizzo quotidiano della macchina del fango e della calunnia. Tanto per la precisione E’ QUESTO che una fetta ringhiosa e carica d’astio ( prossimo a trasformarsi in odio) di cattolici sta mettendo in atto dall’elezione di Bergoglio in giù.
Questo non è affatto dubbio, angoscia o turbamento. E’ controtestimonianza attiva, è delegittimazione, è evangelizzazione alla rovescia.
Non mescoliamo i piani e non facciamo i consueti minestroni.
Caro A.M. Valli
ti ho letto con molta simpatia e mi permetto, da collega in paternità attempata e in professione cattolica , tre consigli non richiesti.
Il primo:
” Quanto sarebbe più comodo starsene tranquilli e ripetere, senza troppi pensieri, le parole che vanno per la maggiore, come misericordia, periferie, Chiesa in uscita, eccetera. Invece no: mi interrogo.”
E fai bene.
Perché hai ragione: chi se sta tranquillo e ripete senza troppi pensieri le parole bergogliane ” di moda”, ha capito una classica fava.
Quelle sono parole che sono FATTE APPOSTA per NON lasciare tranquilli.
Per NON essere RIPETUTE, ma vissute.
E , una volta che le prendi in carico, ti fregano e ti fottono in sempiterno ogni tipo di tranquillità e di spensieratezza.
La Misericordia ti costa ogni amor proprio e pezzi di vita tua e vera;le periferie ti obbligano a muovere le chiappe dal tuo recintino di papino, maritino, lavoratorino , verso le paludi che ti fanno capire che fino ad adesso hai vissuto piu’ da privilegiato nella bambagia che da cristiano;la Chiesa in uscita ti obbliga ad abbandonare le sicurezze di cartone e le rendite di posizione dei buoni porticcioli cattolici dove tutto è bonaccia, o, peggio, finta tempesta in bicchieri d’acqua: parrocchie, gruppi, associazioni, stampa, scuola, media, tutto ben ben ben targato CATHOLICA….e andare a metterti in gioco SENZA RETE e senza RICONOSCIMENTI tra i lontani davvero lontani, consumandoci la vita.
Certo che se queste parole ci si limita a gargarizzarle,restando inerti e immobili come si è sempre stati…..
🙂
Secondo consiglio.
“Chi cerca la Verità con la V maiuscola non vuole scorciatoie e parole ambivalenti. Ha desiderio di indicazioni di senso.”
Permettimi di segnalarti che, in questo, c’è la ricerca della scorciatoia piu’ scorciatoia di tutte, la scorciatoissima, quella che ci permetterebbe di mettere anima, testa e cuore in cassaforte e paf, andare avanti nella vita come carrarmati.
Sorry, non è così.
Come tu potresti insegnarmi, il Vangelo GRONDA di pagine e espressioni, di parabole e insegnamenti che stridono in modo evidente con questa nostra aspirazione di chiarezza assoluta. Non è la chiarezza assoluta che vorremmo, che ci aspetteremmo, che ci piacerebbe tanto…I contemporanei di Cristo, compresi i suoi piu’ suoi di tutti, gli Apostoli, si sono rotti testa e diremmo noi ” corna” per cercare di capire, di avere queste parole chiare, univoche, definitive…..
🙂
Terzo consiglio.
“La situazione contingente” , e il fatto di tenerla ben presente, che sembra essere alla base dei tuoi turbamenti, non è forzatamente un elemento di incertezza e di deprecato relativismo. Tant’è che, tu lo sai meglio di me, la sapienza della Chiesa e dei suoi confessionali ne ha sempre fatto largo e sensato uso, ben prima dell’avvento dell’ultimo papa. Il fatto è che il moltiplicarsi delle situazioni nuove in senso letterale, impensabili anche solo trent’anni fa ( vogliamo pensare a tutte le problematiche che hanno fatto irruziuoine in bioetica dal fronte dei progressi medicoscientifici) IMPONE NECESSARIAMENTE una valutazione attenta e scrupolosa della situazione contingente. In caso contrario, supponiamo pure che ci si fermi a granitiche enunciazioni di principio e stop. Bene, è evidentissimo che sono enunciazioni di principio che in certi casi nascondono il nulla, sono svuotate dall’interno e sembrano le facciate di cartone delle scenografie cinematografiche. NON DANNO CERTEZZE DI FEDE E DI MORALE: restano slogan non risolutivi.
Faccio un esempio solo, chiarissimo, così ci capiamo al volo. Prendiamo la difesa della vita.Tutti d’accordo. Ma il principio ” Dal concepimento fino alla fine naturale”, se poteva essere lapidario e chiarissimo trenta quarant’anni fa, oggi cosa mai significa? Oggi che quel ” naturale ” non esite piu’, e da un pezzo? Confrontarsi con le situazioni nuove è INDISPENSABILE, pena il rimanere gusci vuoti senza contenuto. La nostra religione è l’unica in cui Dio si è INCARNATO nella storia, come necessariamente INCARNATA è la Chiesa.
Fare i conti con la contingenza di situazioni nuove, oggi,è una necessità imprescindibile. Non abdicherebbe la CHiesa al suo compito, se rinunciasse a confrontarsi con essa, valutandole, modertamente come fa, caso per caso?
🙂
Maria Cristina
spero che tu abbia notato che tra la la maniera in cui A.M.Valli esprime i suoi dubbi e la maniera in cui li esprimi tu c’è un abisso, forse derivante anche dal fatto che lui vuole bene al papa mentre per te è solo un imbecille ipocrita.
Credo che questo papa nel suo radicalismo evangelico metta in crisi molti per cui il cistianesimo è fatto più di certezze. Sono d’accordo con quanto ha scritto lorenzo.
Per quanto riguarda la comunione ai divorziati, non solo i vescovi tedeschi, ma molti presuli di vari paesi hanno detto durante il Sinodo che qualcosa andava fatto e in questo campo trattare tutti i divorziati allo stesso modo è un nonsenso. Diverso chi abbandona moglie/marito e figli e chi è abbandonato. Il relativismo non è sempre cosa pessima.
cristina vicquery
Fare i conti con la contingenza delle situazipni nuove.
Scusa caro Lorenzo ma tu credi che la “contingenza delle situazioni nuove“sia solo quella di oggi?Non pensi che nella millenaria storia della Chiesa cattolica in seno alla storia dell‘umanita‘ci siano state miriadiilioni d contingenze e situazioni “nuove“?
Secondo te se la Chiesa si fosse “adeguata“allacontingenza,se non fosse stata retta da principi a-temporali e sovrannaturali,cioe‘ben oltre la contingenza temporale,sarebbe arrivata fono al 2016? E‘proprio la sua parte eterna e sovrannaturale che fa si‘che la Chiesa non proponga delle verita‘“storiche“e contingenti ma assolute. Aldo Maria Valli dice tristemente che il relativismo ha ormai invaso tutto anche la fede religiosa. Era quello che aveva denunciato un grande e intelligente papa,Benedetto XVI. LA dittatura del relativismo. Ma se persino la Chiesa cattolica se pesino il papa si piega e si adegua alla “dittatura del relativismo“allora la catastrofe e‘veramente vicina. Capisco chi e‘angosciato e turbato. Non riesco invece sinceramente a capire l‘ottuso ottimismo di quelli che “va tutto bene madama la marchesa“
Caro Lorenzo la posta in gioco e‘alta,altissimA. Le persone intelligenti e sensibili se ne rendono conto.
Infatti, cara amica, chissà che stravolgimenti dottrinari hanno dovuto sciropparsi nei secoli und millenni i nostri avi cattolici.
Per dire : se avessimo usato il metro del relativismo per valutare la grana del sistema geocentrico/eliocentrico, non sarebbe bastato il vocabolario e tutto il latinorum dell’universo per bollare come catastrofe vicina, vicinissima, dietro l’angolo un crollo di certezze di tale portata….
Non si tratta di tutto va ben madama la marchesa, si tratta di aprire gli occhi sulla realtà.
Il rischio della dittatura del relativismo c’è.
Ma, assai piu’ consistente, è quello della MANIA del relativismo.
Per cui ogni cosa che non mi garba, fiiiiit, passa per relativista.
Ragazzi, a partire dall’adultera in su, tre quarti del Vangelo con questo metodo potrebbero tranquillamente essere bollati per relativisti….
E infatti, se ci pensiamo, di quello ( ante litteram, ovviamente ) Gesù era accusato violentemente e costantemente e quotidianamente….
Nihil novum ecc ecc, direbbe Federico.
La Chiesa caro Lorenzo ha vissuto in situazioni ben piu‘gravi di quella di oggi. Pensa alla Rivoluzione Francese e all‘Illuminismo. A quell‘epoca si pensava che addirittura la Chiesa cattolica avesse i giorni contati. Molti preti in Francia e non solo buttarono la tonaca alle ortiche e si fecero giacobini,alcuni collaborarono addirittura con Robespierre e il regime del Terrore,alcuni ex-ecclesistici votarono per l‘assassinio del Re. Molti conventi turono svuotati di forza. Molte monache,monaci,preti,rimasti fedeli furono uccisi,Hai mai letto L‘ultima al patibolo di Geltrude Von Lefort o i Dialoghi delle carmelitane di Bernanos?Ebbene anche allora i preti apostati e i laici traditori si giustificarono con “e‘la contingenza storica,e‘il progresso,lo spirito del Tempo!
Gia i traditori evocano sempre la contingenza storica,i lo spirito del tempo, invece i maartiri i fedeli a Cristo,muoino c on sprezzo. delo “spirito del Tempo“
E pensa caro Lorenzo ai cristiani russi sotto la dittatura bolscevica. Certo anche li‘molti preti si spretarono molti russi divennero per opporzunismo “atei materialisti“ si piegarono alla “contingenza“Altri invece no non si piegarono e morirono da martiri nei gulag,come padre Florenskji grande figura e genio cristiano.
E veniamo ai tempi nostri:oggi la mentalita‘dominante,quellache non ammette dissidenti,e‘la supestizione dei diritti umani ,del culto dell‘Uomo. Alcuni anzi molti preti cattolici si piegano e si adeguano a questa idolatria ,l‘Uomo,i suoi diritti i suoi capricci (voglio divorziare ma anche fare la comunione).
Ci sono fior di preti teologi vescovi che indulgono a questa idolatria. Non piu‘Cristo centro dell‘Universo ,non piu‘Dio a cui si deve obbedienza,ma L‘Uomo?questo odierno idolo.
Anche oggi ci sono quelli che non si piegano alla nuovaa idolatria,ci sono uominii onesti e sinceri che hanno dubbi e angosce come AMValli,ci sono gli opportunisti che fiutano il ventp e seguono la corrente,ci sono i. beoti che si bevono quello che la stampa e i maitre a penser vogliono fargli credere.
E poi ci siamo noi i “poveri cristiani”come direbbe Silone.
Beati coloro che piangono beati gli afflitti…
Lorenzo 17.49 , 17.57 e 18.14
E picchio 18.49
quoto parola per parola e virgola per virgola.
Non aggiungo altro perche’ gia’ una volta su questo blog ho avuto da ridire con il giornalista in questione e con cui credevo di aver instaurato una corrispondenza privata interessante che, purtroppo, si e’ interrotta dopo che mi e’ stato spiegato il proprio punto di vista, fregandosene poi delle mie repliche o delle mie domande.
E’ facilissimo starsene alle nostre scrivanie a farci venire i dubbi.
Meno lo e’ quando, tenendo le metaforiche “porte aperte”, arriva qualcuno a dirti che non ha soldi per mangiare, magari e’ incinta e il marito se ne e’ andato. Che le dici? che hai i dubbi su come comportarsi o alzi le fatidiche chiappe ( ti amo Lorenzo!) e vedi come dare una mano d’aiuto, come ti ha insegnato quel famoso Vangelo di cui vai sproloquiando intorno?
Quando vedi la miseria( materiale o spirituale )non all’altro capo del mondo ma nel vicino di pianerottolo o nel familiare, ti comporti come Gesu’ Cristo o ti vengono i dubbi?
Ma di che parliamo? povero Gesu’Cristo! messo in croce un’altra, mille altre volte, ogni giorno, ogni momento in cui quel famoso cuore o cervello vengono totalmente ignorati, o usati a vanvera!
Scusate lo sfogo ma le critiche rivolte a chi si dichiara di amare proprio non mi vanno giu’.
Non vi piace il papa e cio’ che insegna? Vi vengono i dubbi?
Padronissimi! ma evitate le lenzuolate di bla bla bla a sostegno del nulla, mentre la’ fuori c’e’ una Umanita’ che va alla deriva e che ritiene questo uomo , e soprattutto Colui che egli rappresenta, la sua piccola speranza.
L’unica cosa che condivido, di questa ricostruzione che trovo granguignolesca e compiaciuta nelle tinte funeree, Maria Cristina, è che la Chiesa ha vissuto momenti assolutamente peggiori di questo.
Altroché.
Questo non è un momento peggiore manco per niente.
Non è l’ora fatale, non è l’ora delle tenebre e simili compagnie a briscola.
O meglio: lo è come lo sono tutti i periodi della storia.
Punto.
Che la Chiesa non abbia mai cambiato davanti alle contingenze storiche è panzana che si smentisce da sola, nel corso di duemila anni.
Altra panzana è che ci siano legioni di traditori proni al diabolico spirito del tempo.
Davvero, la primavera del Concilio,per chi l’ha rifiutata e la rifiuta, è venuta invano, e le conseguenze sono sotto il peperone di tutti, purtroppo.
Per quanto riguarda l’affermazione ” voglio divorziare ma anche fare la Comunione”, la buona educazione che mi e’ stata impartita non mi consente di consigliare alla scrivente cosa fare con un pensiero del genere.
Dal mio ultimo commento sulla Comunione ai divorziati c’e’ una novita’: ora non sono piu’ divorziata ( mio malgrado) ma sono vedova.
Ma guarda! ora posso ricevere la Comunione!
Questa cosa gronda ipocrisia da tutti i lati! altro che dottrina!
Grazie a Dio!, per i preti che hanno utilizzato quel cuore e quel cervello nella comprensione della mia delicata situazione precedente e non mi hanno mai negato la Santa Comunione, anticipando di anni il consiglio papale di guardare “caso per caso”.
la primavera del Concilio , caro Lorenzo?
Seminari vuoti, crollo delle vocazioni, secolarizzazione galoppante della società.I cattolci che non contano più nulla, le nazioni fanno leggi assolutamente anti-cattoliche. le chiese disastrate, svendute, riconvertite in magazzini o discoteche, la maggior parte dei giovani ormai praticamente atea, una Chiesa cattolica in piena degenerazione morale vedi pedofila del clero, scandali finanziari, e degenerazione dottrinale.
in paesi tradizionalmente cattolici come la Francia e il Belgio ormai gli atei superano i cattolici. in Inghilterra anche.
Scusa caro Lorenzo ma dove la vedi la primavera del Concilio? forse solo nella propaganda: la propaganda che vuol far vedere la “vie en rose””anche dove di roseo non c’è nulla.
c’è chi vive sempre nelle illusioni rosee, in in mondo WaLT DISNEY
un blogger , mundabor, li chiama le “POLLYANNA”. magari sono felici .
a patto di non pensare. E di mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi.
Non esistono stravolgimenti dottrinali nella Chiesa, esiste, semmai il luceferino atteggiamento degli uomini di Chiesa di impugnare la Verità rivelata. Non ci vuole molto, basterà decidere quale verità impugnare: quella scritta nella coscienza dal Creatore? O forse i dieci comandamenti alleggerendo o addirittura eliminado quelli che garbano poco; o magari un’aggiustatina gli insegnamenti del Vangelo, che stanno così stretti , troppo vincolanti, insopportabili da seguire. Oppure vogliamo proprio rinnegare Gesù Cristo che è la Verità per eccellenza…a questo punto, visto la piega che hanno presi certi interventi .
« La Chiesa, nella sua dottrina, nella sua vita e nel suo culto, perpetua e trasmette a tutte le generazioni, tutto ciò che essa è, tutto ciò che essa crede » e siccome l’ufficio di interpretare autenticamente la Parola di Dio scritta o trasmessa è stato affidato al solo Magistero la cui autorità è esercitata nel nome di Gesù Cristo, come diceva San Paolo “se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene” Rm 8,8 – e certamente non sono nello Spirito di Cristo le cosidette “realtà contingenti” se per “realtà contingenti” s’intende unioni fuori dal sacramento, peggio se omosessuali, aborto, autanasia, e ogni altro abominio.
Ciao Cinzia!
Quoto e condivido, condivido e quoto!!!
L’equivoco, che sarebbe grottesco, se non avesse conseguenze tragiche, è che davanti a un magistero ( peraltro sempre quello, sfido chiunque a dimostrarmi che i concetti di misericordia, periferie, chiesa in uscita, non fossero presenti assolutamente in GPII e BXVI almeno) che ci indica una strada precisa e coinvolgente, radicale e immediata….niente, la si lascia cadere con pensoso rovello, fiondandosi sulle quattro solite battaglie di principio che, GUARDA CASO, non coinvolgono un pelino della nostra esistenza quotidiana.
Il mondo ci sommerge, letteralmente , di sofferenza di ogni genere e grado, e noi invece di essere la faccia di Cristo e metterci le mani e la vita dentro come lui ha fatto, stiamo lì a rovellarci su sottili distinguo filosofici….et et o
” ma anche”.
cara Cinzia,
secondo leri Aldo Maria Valli , un esimio vaticanista , non ha il diritto di dire ciò che pensa?
secondo lei, si deve essere come sotto l’UNIONE SOVIETICA, senza dissidenti?
scate ma la vostra concezione del cattolicesimo è molto più BIGOTTA di quella dei tradizionalisti che voi esecrate.
sì cara Cinzia io le dico lei è una bigotta!
W IL PAPA! cara Cinzia se questo la puà confortare ! W il papa qualunque cosa faccia o dica !
Qui non si crede più nella religione cattolica ma nella papolatria.
Le va bene la papolatria cara Cinzia?
Ad Aldo Maria Valli e a tanti altri invece non va bene!
Ah, se lo dice mundabor, siamo in una botte de fero.
Cvd.
Metti il dito sul Concilio, e saltano i nervi.
Cvd.
Storia vecchia, ma vecchia, ma stravecchia…..
Caro Lorenzo apri gli occhi, lascia l’ideologia.
Al do Maria Valli ed altri , migliori di te , credimi, li hanno aperti.
Apri gli occhi, amico mio.
Invece che ritornare a sparare nel mucchio anonimo e a bollare a dx e a mancina come ” atteggiamento luciferino” quello degli uomini di Chiesa che impugnano la verità ( li vogliamo fare questi nomi e cognomi, Floris Leo?!!), vediamo di intenderci almeno sul lessico italiano.
Le “realtà contingenti” sono “realtà contingenti”, punto e basta.
E quanto ad avere o no lo spirito di Cristo, perfetto.
Peccato che se pensiamo che siano Cuffini o Leo o Valli a decidere chi lo possiede, facciamo meglio a sbattezzarci in massa.
fatti venire i dubbii, caro Lorenzo, apri gli occhi, non credere pedissequamente , come se fossi costretto , come fossi sotto una dittatura che i “pirla” siano tutti da una parte. Ci sono fior di intelligenti anche dall'”altra ” parte!
http://www.iltimone.org/34742,News.html
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-il-papato-al-tempo-della-amoris-laetitia-16325.htm
http://www.ilfoglio.it/chiesa/2016/05/26/il-dramma-di-papa-francesco___1-v-142525-rubriche_c396.htm
Altrettanto, Maria Cristina.
La differenza è che io ci credo davvero, che i pirla non siano tutti da una parte.
A giudicare da quello che qui scrivi quotidianamente, TU NO.
Dormi serena, e pensa che il Concilio , nonostante i gufi, inizia appena adesso a mettere le prime timide gemme…..
🙂 🙂 🙂
Quanto alla storia di aprire gli occhi, concordo sul fatto che Aldo Maria Valli sia migliore di me, come anche molti altri. Sapessi quanti atei migliorissimi di me ci sono!!!!
Infatti io non mi fido di un pelo di me. Quello che dico è quello che dice la Chiesa di Cristo, cioè Cristo.
Capisci bene che non mi affanni ad andare a cercare col lanternino di Diogene tutti gli intelligentini e intelligentoni che proclamano di saperla lunga, ma più luunga, ma piuuuuu luuuuuuuuuunga…..
Con tutto il rispetto, la pensino come vogliono.
i dubbi ovviamente caro Lorenzo che ti devi far venire , come sono venuto ad Aldo Maria Valli, non sono certo sulla fede, cattolica sulla dottrina sempre insegnata dalla Chiesa cattolica, sulla Verità rivelata, che ci è stata rivelata da Nostro Signore Gesù Cristo nei Vangeli , nelle Sacre scritture e che poi ci è stata insegnata dei Padri della Chiesa, da Sant’Agostinoa sant’Tommaso e dai Dottori della chiesa, che è stata precisata dai sacrosanto concilii , compreso il Concilio di Trento e il Concilio Vaticano I ( E NON SOLO IL CONCILIO VATICANO II COME SEMBRA CREDERE QUALCUNO).
I dubbi che ti devono venire caro Lorenzo è sugli ODIERNI UOMINI DI CHIESA.
Un cattolico può essere un buon cattolico anche se non crede in quel che dice mons, Forte o mons. Kasper. O no, caro Lorenzo?
un buon cattolico si fa alla dottrina tradizionale. un arcivescovo tedesco benedice i gay? fatti suoi non è dottrina tradizionale. Un arcivescovo italiano dice che si può divorziare e fare la comunione’ fatti suoi, non è la dottrina tradizionale.
tanti preti e vescovi e teologi caro Lorenzo, semplicemnter NON HAnno piu’ la fede. PERCHè DOVREMMO SEGUIRLI?
noi crediamo incristo, nel Credo di Nicea, nella madonna, non siamo costretti a credere alle eresie di Kasper o di Forte o di Bergolio.
LORO se la vedranno coll’Eterno per le loro eresie. Noi intanto staimo attaccati come ricci alla dottrina TRADIZIONAle, A QUELLO CHE CI HA INSEGNATO LA
dottrina trdizionale della Chiesa.
non potremo sbagliare seguendo Cristo e la dottrina tradizionale.
Possiamo sbagliare e anche di molto seguendo teologi alla moda tipo TICHO FERNANDEZ, che ha scritto l’Amoris Laetitiae, o altri ancor più eretici.
praticamente ormai è chiaro: i due Sinodi sono stati una buffonata, una recita.
tutto era già scritto. PRIMA. Le conclusione erano già scritte.
e’ stato preso in giro il “povero cristiano”
a te va bene tutto questo Lorenzo? A me NO!
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351303
Tutti ABBIAMO diritto di dire cio’ che pensiamo, cara maria cristina. Io, Lorenzo, Valli o lei.
Sarebbe bello poterlo fare tenendoci tutti per mano e rispettandoci reciprocamente per la differenza di idee, invece di appiopparci epiteti come quello che lei ha voluto affibbiarmi, frutto della sua, ormai arcinota, cafonaggine.
Ma va bene cosi, basta sapere con chi ci si confronta e, qualche volta, raggiungere lo stesso livello.
Poi, per chiarimento, mi pareva di avere scritto di Gesu’Cristo e Vangelo e non di Papato o Papa. Ma si sa, ognuno legge, vede e comprende quel che vuole. Il che non e’ mia responsabilita’.
Maria Cristina.
La Chiesa di Cristo c’è.
E’ una.
Ha un suo papa. Legittimo. Vero. Discendente di Pietro.
Questa Chiesa ( non altre, vecchie o future, che non esistono) E’ GESU CRISTO.
Mi spiace per te, ma se a te non sta bene, sono effettivamente cavolacci acidi.
:):):)
noi crediamo incristo, nel Credo di Nicea, nella madonna, non siamo costretti a credere alle eresie di Kasper o di Forte o di Bergolio
certo che dare dell’eretico al papa regnante denota un grande sprezzo del ridicolo oltre a una megalomania straripante.
” Noi intanto staimo attaccati come ricci alla dottrina TRADIZIONAle, A QUELLO CHE CI HA INSEGNATO LA
dottrina trdizionale della Chiesa.”
La Chiesa ti avrà insegnato, ma non è che tu dimostri di avere imparato molto, ma contenta tu di vivere con questa illusione….
cristina Vicquery
Anche Bonifacio VIII, Urbano VIII, Alessandro VI, erano legittimi, veri, discendenti di Pietro, e papi della Chiesa Cattolica. Questo per dire che mai un Papa può essere identificato con Nostro Signore. Semmai sono suoi Vicari ,e in quanto tali devono attenersi a quanto da Cristo comandato, cosa per niente scontatam anzi…!
E neppure la Chiesa può essere identificata con Cristo: noi siamo la Chiesa. Comunità di persone che cercano, camminano, che sbagliano anche. Pellegrini che non pongono la fede in loro stessi, ma in Dio solo, il quale dona, attraverso la Chiesa credente e orante , la Grazia santificante. E’ Lui che chiama l’individuo alla fede, non noi. Ergo che, se la comunità non vive ciò che crede e non crede in ciò che annuncia , allora NON esiste proprio nessuna Chiesa. Come non c’è popolo senza individui, Nè corpo senza membra, similmente non c’è Chiesa senza credenti né credenti senza sequela, Nè sequela senza dottrina né dottrina senza Cristo il quale disse «La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. Giov 7:16
Risponda intanto a questo, cortesemente, Floris Leo.
Che nome e cognome hanno gli uomini di Chiesa che mostrano il luciferino atteggiamento di impugnare la Verità rivelata?
Poi guardi, lei capirà che tra un papa e la sua Chiesa e una bloggante mia pari, o me, io non dubbio alcuno.
Ragion per cui, io mi tengo Chiesa e papa, lei, se crede, si tenga i suoi fantasmi dai luciferini atteggiamenti.
Santo, per la Chiesa, è anche chi ha fatto del male nel suo interesse!
Già che c’è, Floris Leo, sia gentile, se potesse, risponda anche sul nome e cognome del prelato che, qualche giorno fa, lei accusò delle seguenti quisquilie:
– disonesto con Cristo Signore, Dio e gli uomini;
– venduto al mondo
– sostenitore occulto di leggi inique
– falsificatore della libertà di coscienza
– in palese contrasto con la verità
-che svende il pensiero di Gesù Cristo al mondo e alle sue abominevoli (!!!) teorie.
Anche questa domanda è rimasta senza risposta.
Solo un Papa, Joseph Ratzinger: “rottweiler di Dio”, “cardinale inquisitore”, che già durante il vecchio pontificato aveva iniziato a percepire il male che si annidava nelle Chiese del mondo. Inesorabile nella sua opera di rivoluzione nel Governo della Chiesa. Benedetto XVI, sebbene provato da continui complotti, ingiurie, trappole e pregiudizi, ha proiettato, nel silenzio e diffuso disinteresse, la Chiesa Cattolica in una nuova era di integrità morale e di efficienza e i cui effetti, sebbene oscurati da strumentalizzazioni di altri mali, daranno il loro concreto risultato in futuro, quando, mai più la “Chiesa universale si troverà nelle condizioni di essere trascinata col suo manto bianco nella polvere”. Nel silenzio e nell’impopolarità, Benedetto XVI consegna a Dio le vittorie nella battaglia contro i preti-orchi e la tanta sporcizia …tutto il resto, ad oggi, è sterile sentimentalismo!
Non mi impressiona la sua malafede Cuffini, capico che quando si vede messo all’angolo entra in fibrillazione, e va ad estrapolare in modo pretestuoso frasi dal contesto, attaccam, stacca, incolla, appiccica…ma , vede, personalmente, delle sue filippiche, come pure del suo sviscerato personalissimo parere, francamente…me ne infischio!
Pertanto, non le devo proprio nessuna risposta.
stia bene.
…e questo, cosa cappero c’entrerebbe?
Su di me, vede, ha sempre ragione. Fin troppo facile.
Sulla Chiesa, che lei scambia a capriccio per suo personale tirassegno da freccette, la vedo un tantinino dura.
Quindi, visto che è prodiga di accuse, e di accuse che vogliono essere circostanziate, su persone di Chiesa, ebbene, faccia sti benedetti nomi, Floris Leo.
Tra parentesi non interpolo, estrapolo e metto fuori contesto un beneamato tubo.
Cfr. intervento a nome Claudia Floris Leo
23 maggio 2016 @ 21:49
Claudia Leo scrive,
23 maggio 2016 @ 21:49
L’immagine di questi prelati sdolcinati, sentimentali, che per disonestà di pensiero non prendono mai posizione, sono una iattura! Se non sono onesti loro con Cristo Signore, con Dio e con gli uomini e si vendono al mondo (oggi è la politica che chiede una mano alla religione e gli ingenui cristiani in nome di un falso amore, una vana misericordia, gliela danno) come pretendono poi di traghettare la Chiesa in questo tempo di tenebre. Sostengono silenziosamente, in modo connivente, e in nome dell’amore e della carità leggi inique e viene chiesto ai cristiani di approvarle o meno a fronte della cosidetta “libertà di coscienza” omettendo di dire che mai la coscienza è libera dinanzi al male, ma è obbligata non solo ad evitarlo, ma a non prestarvi alcuna collaborazione, perchè ogni collaborazione prestata al male, in qualsiasi forma, anche con il silenzio, ci rende responsabili. Non vi è alcuna differenza tra collaborazione attiva e e passiva. Qui non si vogliono giudicare i morti, che sono dinnanzi al giudizio dell’Eterno, ma chi è in palese contrasto con la verità dell’uomo. Oggi è questo il grande fallimento cristiano: la svendita del pensiero di Cristo Gesù al mondo e alle sue abominevoli teorie. Dinnanzi al male morale si è responsabili di ogni parola ambigua, fuori luogo, fuori contesto, senza alcuna prudenza, perché non potranno mai essere contare le anime che per quelle parole poco chiare sono andate perdute, cadute nell’errore, nella confusione, nello smarrimento, e anche nella morte eterna…chi potrà contarle?…
Madre di Dio, Cristo Gesù mai si vendette al pensiero del mondo, mai svendette il pensiero del Padre per una misera consolazione umana. Vieni in aiuto ai cristiani.
Se mi volesse evidenziare dove è successo che ” va ad estrapolare in modo pretestuoso frasi dal contesto, attaccam, stacca, incolla, appiccica “….
Cfr naturalmente anche questo:
Claudia Leo scrive,
30 maggio 2016 @ 20:37
Non esistono stravolgimenti dottrinali nella Chiesa, esiste, semmai il luceferino atteggiamento degli uomini di Chiesa di impugnare la Verità rivelata.
Per il pretestuoso ecc ecc, vedi sopra.
Confermo e sottoscrivo.
Negare la crisi profonda che percorre il mondo, le società e per logica conseguenza, a fortiori, la Chiesa tutta, gerarchia baciapile compresa -eccetto qualche saggio prelato che resiste stoicamente- è come negare che il sole sorge ad est e tramonta ad ovest. Certo, “le porte dell’Inferno non prevarranno!” Grazie al cielo nulla dura all’infinito, ma solo il tempo che Dio permetterà, non un secondo di più.
Lui sa certissimamente e questo ci basta. La Chiesa del resto,storicamente, se non fosse in conflitto perenne con se stessa e il mondo sarebbe grave, vorrebbe dire che il diavolo ha compiuto il suo lavoro ed ora può giocare a carte senza problemi (o forse la già lo fa).
Anche la cecità durerà il tempo che Dio vorrà: il periodo della crisi ariana durò 80 anni e i cattolici che non credevano nella consustanzialità del Verbo hanno continuato a resistere sino alla fine della crisi;
il Grande Scisma avignonese è durato 70 con tre Papi che pontificavano contemporaneamente, di cui uno solo era il vero Papa. Metaforicamente, un popolo inizia a morire quando muore la sua moralità, e se il “re” manifesta di non possedere alcuna autorità sulla coscienza morale decreta la fine di quel popolo, il cui “prodotto interno lordo” più che il PIL e il PIMES :prodotto interno morale e spirituale e quando il PIMES è a zero, anche il popolo è zero. O il “re” farà risuscitare il PIMES, o fallisce in ogni azione.
Vergine Madre, Donna dall’altissima coscienza morale e spiritualità insuperabile, dona a tutti i “re” della terra e al Romano Pontefice tanta luce divina. Affinché comprendano che non è un pezzo di pane avvelenato ciò che nutre l’uomo, ma la sua moralità, che è sorgente di ogni vita. Niente moralità, niente vita: né politica, né economica, né sociale, né mondiale, né familiare, né dottrinale, né spirituale, né di alcun altro genere.
Il Magistero che abbraccia la logica del “ma anche” , quello che a domande precise che coinvolgono la vita morale dei fedeli, risponde vagamente si, ma anche no, no ma anche sì, che ha fatto improvvisamente venire i brividi di inquietudine al buon Aldo Maria Valli. (vedi qui:
http://www.aldomariavalli.it/2016/05/28/la-chiesa-e-la-logica-del-ma-anche/
non è altro che il pensiero liberal all’interno della Chiesa che abbraccia e fa propria in campo morale e dottrinale la “dittatura del relativismo” denunciata da Ratzinger come la più pericolosa rovina spirituale e morale a cui l’umanità occidentale moderna sta soccombendo.
Che questa sia la epocale posta in gioco, che qui si combatta la battaglia fra i veri seguaci di Cristo e del Magistero autentico della Chiesa e i seguaci del mondo , lo confermano anche le dichiarazioni dell’Arcivescovo Georg Gänswein nel suo intervento in qualità di relatore per la presentazione del volume “Oltre la crisi della Chiesa. Il pontificato di Benedetto XVI” di Roberto Regoli,sul conclave del 2005 da cui uscì eletto Benedetto XVI:
“nel conclave dell’aprile del 2005, dal quale Joseph Ratzinger, dopo una delle elezioni più brevi della storia della Chiesa, uscì eletto dopo solo quattro scrutini a seguito di una drammatica lotta tra il cosiddetto “Partito del sale della terra” (“Salt of Earth Party”) intorno ai cardinali López Trujíllo, Ruini, Herranz, Rouco Varela o Medina e il cosiddetto “Gruppo di San Gallo” intorno ai cardinali Danneels, Martini, Silvestrini o Murphy-O’Connor ; gruppo che, di recente, lo stesso cardinal Danneels di Bruxelles in modo divertito ha definito come “una specie di mafia-club”. L’elezione era certamente l’esito anche di uno scontro, la cui chiave quasi aveva fornito lo stesso Ratzinger da cardinale decano, nella storica omelia del 18 aprile 2005 in San Pietro; e precisamente lì dove a “una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie” aveva contrapposto un’altra misura: “il Figlio di Dio e vero uomo” come “la misura del vero umanesimo”.
Dunque lo scontro all’interno della Chiesa è stato ed è proprio su questo: se la Chiesa debba far proprio quel relativismo in tema di morale e di dottrina che vediamo predominare al giorno d’oggi, quel ma-anchismo quell’umanesimo che non è altro che “religione dell’umanità” cioè idolatria dell’uomo oppure se la Chiesa NON debba cadere nel relativismo morale e dottrinario ma seguire Cristo “il Figlio di Dio” come “misura del vero umanesimo”.
per ora abbiamo visto che il gruppo di san Gallo, dopo le dimissioni di Ratzinger ,ha preso il comando, fra l’esultanza interessata di tutti i media e di tutti gli atei e i nemici della Chiesa stessa che si rendono conto bene ( loro, i vari Scalfari) che la deriva relativista della Chiesa porterà acqua al loro mulino.
Per ora…perchè le vittorie dei nemici di Cristo e della Chiesa non sono mai definitive e la Chiesa per promessa del nostro Salvatore non potrà mai scomparire..Ma potrebbe darsi che per molti molti anni i veri seguaci di Cristo si riducano ad una piccola minoranza perseguitata e ridicolizzata
quella piccola minoranza creativa che ancora Ratzinger aveva preconizzato.
forse anche Aldo Maria Valli si è reso conto che è meglio far parte di una piccola minoranza creativa e “pensante” fedele a Cristo piuttosto che della Chiesa della logica del “ma-anche”, anche se folle plaludenti ed oceaniche dovessero riempirne le piazze ..
“Servitore di Cristo» (Gal 1,10). Abbiamo ascoltato questa espressione, con la quale l’Apostolo Paolo si definisce, scrivendo ai Galati. All’inizio della lettera si era presentato come «apostolo», per volontà del Signore Gesù (cfr Gal 1,1). I due termini, apostolo e servitore, stanno insieme, non possono mai essere separati; sono come due facce di una stessa medaglia: chi annuncia Gesù è chiamato a servire e chi serve annuncia Gesù”.
Così esordisce Papa Francesco nell’Omelia per il Giubileo dei Diaconi.
“Apostolato e servizio stanno insieme, bene fa il Papa a citare San Paolo. Ma bisognerebbe dire che l’Apostolo delle genti, sempre al “servizio” coniuga la rettitudine, l’osservanza stretta alla dottrina e alla Verità, che è Cristo Signore. Lui è il grande “riordinatore” circa i disordini della condotta morale …aspetto dal quale, almeno in questa omelia, papa Francesco si defila completamente…
Concordo con Discepolo e Clodine.
Il fatto che PERSINO Valli, che in passato non è stato tenero con Benedetto XVI ed è stato uno dei primi entusiasti fan di papa Francesco, cominci a nutrire dei dubbi è molto significativo. Una riflessione utile a tutti, specialmente quando evidenzia i richi di questa confusione e di questo soggettivismo permanente (ovvero la tana del lupo).
” La cecità durerà il tempo che Dio vorrà” ecc ecc ecc.
Certo che è ridicolo forte vedere una pulce di nessun significato , ma in pieno delirio di onnipotenza, che sale sul suo sgabellino traballante e pontifica e profetizza sul destino della Chiesa e trincia giudizi storici e morali IN NOME DI SE STESSA e della sua prosopopea.
Senza averne alcunissima preparazione, veste e autorità.
Siamo nel ridicolo puro.
Meno ridicolo constatare con quanta dovizia di parole si prepara il boccone avvelenato, il cocktail quotidiano di disinformazione, diffamazione e calunnia con l’aggravante del qualunquismo, con cui si cecchina la Chiesa di Cristo ogni santo giorno.
Complimenti vivissimi.
Apprendiamo anche che , correggendo pedantemente un’omelia papale, ” bisognerebbe dire” questo e quello….
A proposito, Floris Leo, bisognerebbe che lei si decidesse ad essere meno omertosa e a fare qualche nome della gente di chiesa che attacca sparando nel mucchio.
Bé, Fede, almeno in questo blog, sarebbe difficile ignorare quella che tu chiami la ” tana del lupo ” ( soggettivismo, relativismo, aaaaaaaargh!!!), visto che abbiamo un collega a nome Federico che ce la ricorda in perpetuum….
🙂
( A proposito, che ne dici di Gaudium et Spes 43 dell’altro giorno?)
Meraviglioso il trucchetto da vaudeville di Maria Cristina…
IL MAGISTERO AUTENTICO…..
Toh guarda.
E chi la certifica l’autenticità del magistero?
Maria Cristina Venturi?
Claudia Floris Leo?
Lorenzo Cuffini?
Luigi Accattoli?
Dio ci scampi !!!!!!!!!!!
🙂
Guarda , Maria Cristina, che quel sant’uomo di Ratzinger , giustamente parlava di ” Figlio di Dio e vero uomo” come misura del nuovo umanesimo….non di Maria Cristina Venturi e delle sue paranoie, cosa che tu salti direttamente a fare.
So di darti una cocente delusione, ma c’è una certa sostanziale differenza.
😉
Lorenzo,
qui ce ne sono tanti, di “colleghi”, che scrivono sempre le stesse cose.
Mica solo uno!
Il problema è semmai cosa si dice.
E chi la certifica l’autenticità del magistero?
ma la blogsfera naturalmente, che domanda 😉 Per molti l’unico “tizzone dell’inferno” è Bergoglio, per altri anche di Ratzinger non si possono ignorare ” le ombre e le ambiguità” in fondo anche lui è un modernista, di Giovanni Paolo ii e le sue riunioni sincretiste ad Assisi è meglio tacere, diciamo che per la maggior parte degli scrittori di riferimento sui blog che più strepitano bisogna risalire a Pio XII.
cristina vicquery
Non è tutto opinabile, picchio, non è tutto relativo.
FACCIAMOCENE UNA RAGIONE, si può fare riferimento ad una verità.
Ne risentirà il nostro smisurato narcisismo, ma guadagneremo il paradiso.
picchio il problema che evidentemente non volete capire è molto più grande delle persone umane di Ratzinger o di Bergoglio.
Non è un problema di persone umane, non è un problema di “partiti “in seno alla Chiesa.
Banalizzare tutto come un semplice scontro fra “conservatori” e progressisti vuol dire non aver capito nulla.
Sarebbe come banalizzare la grande crisi che si aebe all’epoca dell’eresia ariana come un match tra tifosi di san Atanasio e avversari di san Atanasio.
il problema fondamentale che ha posto Aldo Maria Valli e al quale nessuno qui ha risposto è : ma è giusto da parte del Magistero ecclesiastico , dell’Autorità spirituale dei cristiani , dare risposte vaghe e relativiste su problemi FONDAMENTALI della fede?
lo chiedo a te Picchio,. secondo te è giusto?
Secondo te la morale cattolica dovrebbere essere cambiata per stare “al passo coi tempi’ o con “le contingenze storiche” come dice Lorenzo?
secondo te , come ha detto Bergolgio siamo “tutti figli di DIO” , dunque non non ha più nessuna importanza e non fa alcuna differenza tra essere cattolici, ebrei , musulmani, buddisti o fedeli di Shiva e di visnu?
Rispondente a queste domande cari Picchio e Lorenzo.
sono QUESTI i problemi che ha posto Aldo Maria valli , sono questi i problemi che attanagliano i cattolici.
” Primo esempio. Quando papa Francesco si è recato in visita alla chiesa luterana di Roma e gli è stato chiesto se un cattolico e un luterano possono partecipare alla comunione, Bergoglio, attraverso una lunga risposta a braccio, ha detto in sostanza: no, ma anche sì, bisogna vedere caso per caso, perché «è un problema a cui ognuno deve rispondere».
Secondo esempio. Quando, nella sala stampa vaticana, il cardinale Schönborn, commentando Amoris laetitia, ha detto che il divieto di fare la comunione, per i divorziati risposati, non è stato revocato, ma, attraverso la via caritatis indicata da Francesco, «si può dare anche l’aiuto dei sacramenti in certi casi», in pratica ha detto: no, ma anche sì; sì, ma anche no.
Terzo esempio. Quando Francesco, prendendo parte a un video sul dialogo interreligioso (nel quale appaiono un musulmano, un buddista, un ebreo e un prete cattolico) ha detto che le persone «trovano Dio in modi diversi» e «in questa moltitudine c’è una sola certezza per noi: siamo tutti figli di Dio», chi eventualmente volesse avere un’altra certezza di un certo spessore (qual è la vera fede?) potrebbe arrivare alla conclusione che è la nostra, ma anche quella degli altri.
Quarto esempio. Quando eminenti esponenti della curia romana ci dicono che la Chiesa, dopo la rinuncia di Benedetto XVI, ha sì un unico papa legittimo, però ha in effetti due successori di Pietro, entrambi viventi ed entrambi pienamente papi, si vede anche lì all’opera la logica del «ma anche»: abbiamo un papa, ma anche due. E se qualcuno, inopportunamente, sostenesse che non possono essere entrambi pienamente papi, la risposta sarebbe assicurata: perché no? Lo è l’uno, ma anche l’altro.”
coscienza è capacità di verità. Quando la coscienza del cristiano abbandona il sentiero stretto e impervio di questa ricerca e si incammina lungo i boulevard del «ma anche» (illuminati dai mass media e gratificanti, ma senza uscita), ho l’impressione che rischi fortemente di perdersi. E di finire dritta dritta nella tana del lupo.
Aldo Maria Valli
Prendiamo atto con piacere che dopo Magister, Socci e mundabor, Maria Cristina Venturi ha solennemente proclamato l’ingresso di Aldo Maria Valli nel suo ristretto Pantheon personale.
Di cui , per il momento di un paio di articoli, poi si vedrà, ci verranno propinati stralci di “verbo”.
Ho profonda simpatia per i dubbi di Valli come per quelli di chiunque, dopodiché ci manca che io li propini per verità di fede.
Incredibile come, PUR DI NON FIDARSI DELLA CHIESA, si corra dietro a qualunque signornessuno della fede….
🙂
Federico ha ragione.
Tutti diciamo sempre le stesse cose, piu’ o meno.
Per questo è importante fare riferimento alla Chiesa.Non ce lo insegna lui che è Mater et Magistra? ( calma, Maria Cristina, ho scritto Magistra, non Magister…:) )
Se no non usciamo dal nostro pollaio personale.
Sempre angusto, sempre quello.
Che noia , che barba. Che barba, che noia ( cfr. Vianello/Mondaini).
E ha ragione anche in un’altra cosa, sulla storia del narcisismo.
Non solo è smisurato, ma quando si scrive diventa da mongolfiera, e quando si scrive in materia di fede ti fa schizzare in orbita come un vero pallone gonfiato.
Di nuovo.
L’antidoto ci sarebbe. L’ha istituito e l’ha fondato Gesù Cristo in persona , e si chiama Chiesa. Lui, che conosceva i polli con cui aveva e avrebbe avuto a che fare….Noi invece, che i polli ci limitiamo farli rotolare in terra dalle risate, della Chiesa ce ne fottiamo, e , ditino sollevato, bignamino di storia& religione in mano, ci mettiamo al suo posto, anzi, al posto di Gesù stesso, anzi, facciamo così: la mia coscienza mi rapporta direttamente a Dio e buonanotte ai suonatori.
Uè: E SE NON E’ NARCISISMO QUESTO, che caspita è?
Cosa che avrebbe fatto impazzire di entusiasmo i riformatori protestanti della prima ora, tra l’altro.Vedi, la nemesi storica…vedere orde di cattolici( altroché minoranze creative) che, in nome della coscienza propria (uahuahuah) , passano le giornate a demolire sistematicamente la chiesa cattolica e la guida del papa.Io penso che mai, mai , mai nei loro sogni, avrebbero potuto sperare e immaginare tanto!!!
🙂 🙂 🙂
Lorenzo,
vado subito a recuperare un ombrello.
Farai piovere…
Dice bene anche Picchio.
Uno passa nel delirio della cattoblogosfera, e ne giungono anche echi quotidiani in questo blog, e si rende conto con stupore che ok, Bergoglio è il nemico number one, l’eretico, il falso profeta, ecc ecc ecc.
Ma che, a sentire parlare gli ” SCATTOLICI” , cioè quelli che si proclamano cattolici ma detestano se non odiano la Chiesa cattolica, non si salva manco uno dei predecessori.
GPII è saccheggiato a piene mani per la famiglia e il prolife, bontà loro, ma in odore di eresia e acre condanna per le richieste di perdono a nome della chiesa ( anatema!) per lo” spirito di Assisi” ( anatema!), per le aperture da gigante verso gli ebrei e i protestanti ( doppio anatema!) per tacere dell’islam e della gestione omertosa del Terzo segreto di Fatima ( complotto & anatema!!).
Papa Paolo, che sembra per costoro avere pronunciato in quindici anni solo la frase sul fumo di satana che è penetrato nella Chiesa, insieme al suo predecessore Giovanni, ha addosso la lebbra del Concilio, la madre di tutti i mali della Chiesa, e con questo marchio infamante deve scontare la sua personale ” damnatio memoriae”;con l’aggravante, nel caso di papa Giovanni in particolare, di avere reso evidente quello che dovrebbe essere lapalissiano
ma non per i ringhiosissimi scattolici: che un vero uomo della Tradizione- difficile trovarne uno piu’ tale di Roncalli – è per sua stessa natura uomo proiettato verso il mondo contemporaneo e il dialogo con esso. Perché la Tradizione non risale a questo o quel secolo, ma , toh guarda, a Gesù Cristo,
che era talmente chiuso all’uomo e ai suoi bisogni e alla sua contemporaneità da FARSI tout court, vero uomo Egli stesso.
E pure il grande Benedetto, di cui gli scattolici hanno fatto spezzatino negli anni del pontificato, facendone una inesistente macchietta di chissà quale restaurazione, è restato bloccato nel limbo di coloro che stanno sul gozzo scattolico per via delle incresciose dimissioni, doppiamente incresciose per aver spianato la strada al gaucho eretico , per via dell’incrollabile riferimento al Concilio Vaticano II, per via della puntuale confrema dei punti esecrati in GPII, in modo particolare dialogo ecumenico e interconfessionale….eh sì, non poche le zone d’ombra anche per lui…
Resterebbe, picchio ha ragione, Papa Pacelli.
Ma non ne sarei sicuro.
Vivesse oggi, papa Pio, davanti a questa canea di malpancisti denigratori e sparlanti, davanti al concetto stesso di scattolico, lui che PRETENDEVA lealtà assoluta al papa, figurati, li avrebbe già fulminati secchi con una bella scomunica mirata.
🙂
Sarà l’avvicinarsi dell’estate, ma sento sempre più il bisogno di ossigeno, di libertà, di tramonti infuocati, vette innevate, orizzonti infiniti.
E poi il silenzio, quell’ineffabile silenzio che parla alle corde dell’anima.
Quel silenzio in cui tutto si perde, si confonde, si dissolve.
Dona nobis pacem!
Poi, il giocattolino si spacca in mano in un bai.
Dice: siamo cattolici e per la tradizione !!!
Ahhhhhhhsssì?!!!
Per dare una idea di quanto siano lontani, estranei alla sostanza e alla tradizione del Cattolicesimo le orde astiose di Scattolici, basta confrontare quello che scrivono tutti i giorni, anche qui sopra, con quello che raccomandava un campione del cattolicesimo romano, popolare, tradizionale quale è stato don Bosco.
Il quale, senti un po’ che razza di linguaggio da marziani, osava scrivere le seguenti disposizioni PER I SUOI SALESIANI:
«Amiamoli i Romani Pontefici, e non facciamo distinzione del tempo e del luogo in cui parlano; quando ci dànno un consiglio e più ancora quando manifestano un desiderio, questo sia per noi un comando». (MB 5,573).
«Il mio sistema è quello di professare la dottrina cattolica e seguire ogni detto, ogni consiglio, ogni desiderio del Sommo Pontefice» (MB 15,251).
«Seguite la sentenza che arride al Papa, anche solo come filosofo, come teologo, come dottore privato. Così facendo, oltreché mostrare rispetto al Papa, mi sembra che si batte una via più sicura» ( MB 15,444).
«Intendo che gli alunni dell’umile Congregazione di S. Francesco di Sales non si discostino mai dai sentimenti di questo gran Santo verso la Sede Apostolica; che raccolgano prontamente e con semplicità di mente e di cuore, non solo le decisioni del Papa circa il Dogma e la disciplina, ma che nelle cose stesse disputabili abbraccino sempre la sentenza di lui…» (MB 18,277).
«È tempo ormai che ci stringiamo sempre più intorno a Pio IX e con Lui combattiamo, se fia d’uopo, fino alla morte. Diranno gli stolti che certe idee sono un capriccio ostinato di Pio IX: non importa; ci sarà più caro andare in Paradiso con Pio IX per un tale suo capriccio, che andare all’Inferno con tutte le speciosità e le grandezze del mondo» (MB 7,159-160).
Auguro a tutti gli Scattolici( e lo auguro anche a me!) di andarsene- il piu’ tardi possibile, beninteso- in Paradiso. Fossi al posto loro, però, girerei alla larga ALMENO da San Giovanni Bosco…
🙂
Vi incazzate se vi dico che le diverse opinioni sono sufficientemente chiare?
Fides, ti dispiace se mi siedo accanto a te? in ascolto di quell’ineffabile silenzio che parla alle corde dell’anima.Quel silenzio in cui tutto si perde, si confonde e si dissolve…?
🙂 🙂 🙂
No, Luigi, credo non si incazzi nessuno.
Io no di certo.
Non sono in grado di portarti con un tocco di bacchetta magica le vette innevate & il resto, ma un po’ di silenzio, quello eccome se posso farlo.
Il messaggio è arrivato forte e chiaro, come si dice….
Certo, Clodine, c’è posto per tutti!
Sono corde che solo Uno sa pizzicare per suonare armonie che solo Uno sa comporre.
Oggi il silenzio si teme e si fugge; perché si teme di scoprirsi soli; c’è invece un silenzio in cui scopri che solo non lo sei mai!
Tu, Tu chi sei? Tu che parli nel silenzio.
Tu che abiti i deserti del mio cuore.
Tu chi sei, Tu che canti nella notte
e mi aspetti oltre ogni porta che si apre.
Tu chi sei?
Quando Bergoglio dice siamo tutti figli di Dio , intendendo proprio tutti tutti è relativista? No è profondamente evangelico , tutti noi appartenenti a questa umanità siamo fratelli in Cristo, ma ovvio che i difensori della dottrina salteranno su e diranno sbagliato, solo il battesimo ci rende figli di Dio…
Questo vivere nel piccolo mondo della “dottrina ‘ , ci fa dimenticare che L’Amore è più grande, che la dottrina è solo una piccola boa per i bisognosi di sicurezze.
Cristina vicquery
Bergoglio e’ stato vago? Si è vero, ma come poteva dire chiaramente e’ giusto in certi casi dare la comunione ai divorziati risposati senza scatenare il putiferio di coloro che hanno fatto della dottrina il novello vitello d’oro? Come poteva dire più chiaramente di quanto abbia già lasciato intuire che ” il vivete come fratello e sorella ” e’ una stupidaggine ?
Cristina vicquery
Picchio,
e allora il sacramento del battesimo è inutile, superfluo, non necessario?
Il matrimonio è un accordo pro tempore, non indissolubile?
Perchè, sul serio, vorrei capire cos’è allora il cattolicesimo per coloro che non sono “bisognosi di sicurezze” (di mio avrei usato altre espressioni, ma transeat) e non riconoscono valore alla dottrina cattolica, coloro che, anche nelle discussioni su questo blog, continua ad annacquare sempre tutto in una generica “fraternità” in Cristo (quando va bene) o in una generica divinità latente.
La Chiesa e i suoi pastori hanno proprio il compito di dare certezze (la roccia-Pietro), altrimenti a che cosa servono?
Una volta si diceva che i bambini morti senza battesimo finissero in un ” limbo” , lo stesso Ratzinger ha poi detto che il limbo non esiste…., mai si è detto che finissero all’inferno , quindi fa un po’ tu…
Cristina vicquery
I bambini, Picchio, non gli adulti.
Bambini e neonati che non possono aver commesso peccati.
Questa tua risposta mi ha lascia perplesso.
Come si fa a dirsi cristiani cattolici e poi mettere in discussione persino il battesimo?
Il peccato originale te lo sei dimenticato? Eppure è dottrina cattolica… Proprio per quello era stato inventato il limbo. Bimbi morti senza che fosse stato tolto tramite il battesimo il peccato originale non potevano andare in paradiso e godere della visione di Dio .
Invece ora possono….. Vedi un po’ come viene concepita in modo diverso la dottrina
Cristina vicquery
E saprai senz’altro che se un protestante, diciamo un luterano, si converte al cattolicesimo non deve essere ribattezzato perché il battesimo unico è riconosciuto tra tutte le chiese cristiane. Anche un luterano è figlio di DIo.
Cristina vicquery
Una volta un prete mi raccontò una barzelletta. Muore un uomo e va in Paradiso. San Pietro lo porta in giro in visita. Tutto è meraviglioso, gente di tutte le nazionalità , paesaggi bellissimi, gli angeli che cantano. Ad un certo punto costeggiano un altissimo muraglione e San Pietro lo prega di parlare sottovoce. Perché chiede l’uomo? Là stanno i cattolici, e’ tutto come da questa parte, ma loro sono convinti che solo loro cattolici sono in paradiso e non possiamo dare loro una delusione facendo loro vedere che invece ci sono persone di tutte le religioni.
Cristina vicquery
Una boccata d’aria fresca?!
Eccola:
“”Cosa brutta i cristiani con la faccia storta, i cristiani tristi. Cosa brutta, brutta, brutta. Ma non sono pienamente cristiani. Credono di esserlo, ma non lo sono pienamente.””
….
“L’incontro è un altro segno cristiano. Una persona che dice di essere cristiana e non è capace di andare incontro agli altri, di incontrare gli altri, non è totalmente cristiana. Sia il servizio che l’incontro richiedono di uscire da se stessi: uscire per servire e uscire per incontrare, per abbracciare un’altra persona.”
………
“il Signore è nel servizio, il Signore è nell’incontro”
http://it.radiovaticana.va/news/2016/05/31/papa,_messa_s_marta_brutti_cristiani_con_la_faccia_storta/1233619
Come vedete, Lorenzo e picchio, non ci sono risposte…
Vero Cinzia…
Ma l’importante è continuare a farle, le domande.
🙂
Cara Cinzia, credi davvero che a tanta alta teologia così eminentemente sviscerata da picchio manchino risposte? Addirittura!
Risposte, a tanta banale superficialità su temi dottrinali, ammesso si sappia cosa sia la “dottrina” cattolica che non è quella luterana, e neppure quella calvista né una fucina d’idee messe li alla rinfusa- ma la radice che affonda dentro la Parola di Dio e la Tradizione Apostolica da cui la Chiesa trae la sua linfa e che per secoli, custodita dallo Spirito Santo, è “completamente ordinata alla santità delle membra di Cristo” . Ebbene, risposte ce ne sono, da dare, e tante. Una tra tutte è quella che evidenzia l’assenza di un minimo di grano salis né capacità di distinguere una verità di fede da un dogma che è principio fondamentale il quale parte dalla Rivelazione stessa di Dio in modo diretto (scrittura) e indiretto( contributo teologico e filosofico ) . Pertanto, il limbo, mai fu una verità dogmatica, ma sempre oggetto di studio e in quanto tale, per quanto lunga la gestazione, è in evoluzione continua, analizzato da falsi teologi come da teologi illuminati..
Se non avessimo risposte alle tante banalità che escono dai polpastrelli di certuni, saremmo alla frutta..
Purtroppo, rispondere servirebbe a qualcosa? No! Vorrebbe dire diventare bersaglio di insulti, aggettivi mortificanti che non colpiscono, vedi Cinzia, tanto chi li riceve, quanto chi li fa.
Stai bene
“Riguardo ai bambini che muoiono senza Battesimo saranno
salvati e potranno godere della visione beatifica, sottolineando che si tratta qui di motivi di speranza nella preghiera, e non di elementi di certezza”.
Benedetto XVI
Per il neonato luterano morto dopo il battesimo questa speranza è una certezza
cristina vicquery
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2016/june/documents/papa-francesco_20160602_giubileo-sacerdoti-prima-meditazione.html
Per la serie spalanchiamo le finestre e tutto lo spalancabile per fare entrare aria fresca e luce chiara:
Prima folata.
“Alla misericordia si può applicare quell’insegnamento di Gesù: «Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi» (Mt 7,2). Permettetemi, ma io penso qui a quei confessori impazienti, che “bastonano” i penitenti, che li rimproverano. Ma così li tratterà Dio! Almeno per questo, non fate queste cose.”
Applicazione pratica.
Se il richiamo vale per i confessori, vale quanto di piu’ per me quando -pubblicamente!!!!- trasformo la Parola a mio uso & consumo in lupara e pum! pum! pum! cecchino ed impallino con giudizi implacabili tutto quello che mi fa dolere spiritualmente il callo dx und quello sinistro?
Seconda folata.
“….dopo che suo Padre lo ha abbracciato e baciato con trasporto, egli si ritrova sporco, ma vestito a festa. Perché il padre non gli dice: “Va’, fatti la doccia e poi torna”. No. Sporco e vestito a festa. Si pone l’anello al dito al pari di suo padre. Ha sandali nuovi ai piedi. Sta in mezzo alla festa, tra la gente. Qualcosa di simile a quando noi, se qualche volta ci è capitato, ci siamo confessati prima della Messa e immediatamente ci siamo trovati “rivestiti” e nel mezzo di una cerimonia. E’ uno stato di vergognata dignità.”
Applicazione pratica.
La tendenza a essere perennemente il fratello maggiore, mi fa scordare che quello è un ATTEGGIAMENTO MENTALE, ma la realtà mia ( di tutti, peraltro, di tutti quanti) è quella del prodigo fetente di porcile.Bisogna assolutamente che me ne ricordi perché se no, dallo stato di ” vergognata dignità” passo a quello di BORIA SENZA VERGOGNA. Un bel casino.
Terza folata.( Folatona questa. Di quelle che creamo corrente e fanno sbattere porte, vetri, portoni e ogni cosa nella casa…)
“si intuiscono molte cose quando si prova misericordia. Si comprende, per esempio, che l’altro si trova in una situazione disperata, al limite; che gli succede qualcosa che supera i suoi peccati o le sue colpe; si comprende anche che l’ALTRO E’ UNO COME ME, CHE CI SI POTREBBE RITROVARE AL SUO POSTO; e CHE IL MALE E’ TANTO GRANDE E DEVASTANTE CHE NON SI RICOLVE SOLO PER MEZZO DELLA GIUSTIZIA.
Se la misericordia va al di sotto di quel livello, non serve.”
Applicazione pratica.
Io NON POSSO sentirmi superiore, come posizione ” da cattolico” a un altro.
Se no, non serve.
NON POSSO ” elargire a un altro la mia (?) misericordia come lo splendido(?) allunga 10 centesimi al poveraccio(?) al semaforo.La posso SOLO condividere da collega in peccato, capacità di fare il male, fragilità e grandezza mescolate insieme.
Se no, non serve.
NON POSSO usare quella forma di ” magnanimità ” pelosa e ricattatoria del tipo : semai costui farà questo e quest’altro, ALLORA lo si potrà accogliere e perdonare…..
Così non serve.
Ah, che bellezza. E, contemporaneamente, che fregata.
Devo, come al solito, rivoltare il mio modo di essere cristiano come un calzino.