Un comunicato della Segreteria di Stato chiede al governo del Venezuela di rinunciare alla nuova costituzione e alla repressione militare delle manifestazioni: è il primo intervento di Francesco in un conflitto con morti nelle strade e nelle piazze, condotto non per via diplomatica ma in campo aperto, con un appello rivolto sia al governo sia al popolo del Venezuela. Nei commenti il comunicato.
Aggiornamento al 5 agosto. “Il Papa a Maduro: sospendente la costituente. Ma il leader venezuelano ignora l’appello di Francesco: l’Assemblea si insedia sei ore dopo”. E’ un mio commento pubblicato oggi dal Corsera a p. 10.
Morti feriti detenuti. Segreteria di Stato 1. La Santa Sede esprime nuovamente la sua profonda preoccupazione per la radicalizzazione e l’aggravamento della crisi nella Repubblica Bolivariana del Venezuela, con l’aumento dei morti, dei feriti e dei detenuti. Il Santo Padre, direttamente e tramite la Segreteria di Stato, segue da vicino tale situazione e i suoi risvolti umanitari, sociali, politici, economici ed anche spirituali e assicura la sua costante preghiera per il Paese e tutti i venezuelani, mentre invita i fedeli di tutto il mondo a pregare intensamente per questa intenzione.
Valga la Costituzione esistente. Segreteria di Stato 2. In pari tempo, la Santa Sede chiede a tutti gli attori politici, ed in particolare al Governo, che venga assicurato il pieno rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nonché della vigente Costituzione; si evitino o si sospendano le iniziative in corso come la nuova Costituente che, anziché favorire la riconciliazione e la pace, fomentano un clima di tensione e di scontro e ipotecano il futuro; si creino le condizioni per una soluzione negoziata in linea con le indicazioni espresse nella lettera della Segreteria di Stato del 1° dicembre 2016, tenendo presenti le gravi sofferenze del popolo per le difficoltà a procurarsi il cibo e le medicine, e per la mancanza di sicurezza.
Forza sproporzionata. Segreteria di Stato 3. La Santa Sede rivolge, infine, un accorato appello all’intera società affinché venga scongiurata ogni forma di violenza, invitando, in particolare, le Forze di sicurezza ad astenersi dall’uso eccessivo e sproporzionato della forza.
Già sotto l’allucinante presidenza di Chavez erano visibili i prodromi dell’attuale crisi venezuelana, già allora l’opposizione, azzittita, chiedeva aiuto alla comunità internazionale. Se si fosse intervenuto allora, i venezuelani non starebbero vivendo l’incubo e l’inferno di questi ultimi mesi.
Se l’intellighenzia progressista non avesse difeso contro ogni buon senso la “rivoluzione bolivariana”, se l’ideologia non avesse annebbiato gli occhi e chiuse le orecchie di tanti osservatori, giornalisti, uomini di Chiesa, se ci fosse stato qualche tentativo serio per mantenere nei binari della democrazia le velleità di Chavez e dei suoi epigoni…
Se papa Francesco, quando ha ricevuto Maduro a Roma meno di un anno fa, avesse mostrato un atteggiamente meno amichevole (non dico la smorfia insofferente delle foto con Trump, per carità)…
Con i se e i ma la storia non si fa, ma penso che qualcuno, al di qua e al di là del Tevere, visto l’esito tragico della parabola chavista, dovrebbe fare un po’ di autocritica.
Dall’Avvenire di oggi:
“Ma chi rifornisce le forze armate di Caracas? Oltre a Cina e Russia, che non hanno mai negato il sostegno al regime instaurato a Caracas, non disdegnano di fare affari con il novello despota Paesi che invece non mancano di criticarlo richiamando al rispetto dei diritti umani. L’elenco è breve, ma sorprendente: Austria, Germania, Olanda, Italia, Stati Uniti.”
Federico Benedetti.
Ricordo quando cadde il Muro di Berlino.
Improvvisamente tante gente che conoscevo,che fino ad allora mi aveva fatto le. lodi di come si viveva bene in Germania dell’Est piuttosto che nei paesi capitalisti ,tanti intellettuali,tanti politici occidentali ,tanti cattolici di sinistra, si s c op r irono all’improvviso anti-comunisti,mentre fino ad allora avevano vezzeggiato,corteggiato,avallato ammirato,scusato, i re g imi comunisti della Russia e del blocco sovietico,nonostante i gulag. CAduto il Muro tutti i fiancheggiatori dei comunisti si ri c iclarono come anticomunisti
La stessa cosa per Chavez e per il suo epigono Maduro:all’inizio osannati,fiancheggiati, ammirati proposti a modello politico da imitare, da intellettuali e anche da cattolici di sinistra,gesuiti inprimis, Maduro ricevuto amichevolmente da Bergoglio, con sorrisi e p acche sulle spalle. ora che il chavismo ,una riedizione cialtrona del marxismo. sta crollando in Venezuela,in un tragico ultimo atto “noir” pieno di morti e d violenza solo ORA i tutti costorio si scoprono infine contrari a Maduro e alla sua ideologia,lo chavismo.Solo ORA! Che tempismo! POvero Maduro tutti isuoi amici ed estimatori ecclesistici si dileguano quando le c ose vanno male!Tutti scendono dal carro del perdente,ipreti per primi
Il Papa riceve Maduro in udienza privata estempranea la sera del 24/10/2016.
Nessuna registrazione o telecamera,o dichiarazione alla sala stampa.Nulla si sa di c osa si siano detti.Top secret.
Un comunicato Ufficiale del Governo Venezuelano riporta che i due hanno “condiviso”molte vedute politiche sull’ America Latina.Il Papa ha regalato a Maduro una medaglia degli angeli per combattere idemoni della violenza. IL Comunicato riporta che il Papa e il Presidente Maduro hanno.pregato insieme per la pace”
F ONTE: formiche.net/blog/2016/10/25
https://youtu.be/0dnyd0cAtkE
“La stessa cosa per Chavez e per il suo epigono Maduro:all’inizio osannati,fiancheggiati, ammirati proposti a modello politico da imitare, da intellettuali e anche da cattolici di sinistra,gesuiti inprimis, Maduro ricevuto amichevolmente da Bergoglio, con sorrisi e p acche sulle spalle. ora che il chavismo ,una riedizione cialtrona del marxismo. ”
Questa è da incorniciare. Bella, bella davvero!!…
Sempre da Avvenire:
“L’anno scorso, in piena crisi democratica, il governo italiano ha autorizzato la consegna di 10mila pistole semiautomatiche “AF-1 Strike One” (calibro 9×19) prodotte dalla Arsenal Firearms di Brescia. «Non è chiaro a quali corpi armati siano state destinate – spiega Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio sulle armi leggere (Opal) –, ma secondo diverse fonti sarebbero state inviate al Cuerpo de Policía Nacional Bolivariana»… Valore della fornitura: 7 milioni di euro. ”
Ecco come si fa. Prospera l’industria delle armi e queste si vendono per diffondere la pace nel mondo, come è giusto che sia, a suon di cannonate o pistolettate con armi di alto ingegno mostrate orgogliosamente su facebook.
E il Papa, che spesso fa sentire la sua voce recriminando sulla vendita delle armi, ha voglia di cantare…
Il dio “danaro” e delle armi la vince sempre e su tutto.
E poi, fra un discorso sui cattolici di sinistra e un altro sugli estimatori ecclesiastici, in specie gesuiti e, peggio ancora, papi, ci si lamenta della crisi di fede.
Che caspita!!!!
Subito un posto in Segreteria di Stato per Benedetti e Venturi.
😀 😀 😀
Prendo atto che il rilievo critico al papa (“è arrivato tardi,non ha capito prima, ha dato pacche forti sulle spalle a Maduro”, secondo taluni – chissà se avesse detto niente nè oggi nè in seguito) è espresso almeno in locuzioni sufficientemente rispettose (e senza il confronto con il Papa Emerito, che sicuramente si sarebbe comportato meglio).
Dominus conservet et vivificet et beatum faciat in terra, septiformem munere, chiunque di noi fa da Spirito Santo per il papa e i suoi collaboratori.
.Il Papa ha regalato a Maduro una medaglia degli angeli per combattere i demoni della violenza.
Non mi sembra un regalo insignificante
Più che al Papa, che appunto in queste ore si è espresso come abbiamo visto, il mio “rilievo critico” è rivolto alla sinistra italiana, che fino a poco tempo fa osannava (il Manifesto ha continuato fino a pochi giorni fa, a dispetto del buon senso e dell’evidenza) i responsabili della attuale, devastante, crisi economica, sociale, politica… in Venezuela. I mitici Chavez e Lula, speranza dell’America Latina, hanno rovinato i loro paesi e innestato (loro e i loro stretti collaboratori e successori) un lungo periodo di instabilità e crisi. A pagare il prezzo sono i più poveri, quelli che i suddetti leader avevano illuso per raggiungere e mantenere il potere.
Attendiamo ora un minimo di autocritica da parte di politici, giornalisti, intellettuali veri o presunti. Ci basterebbe un sommesso “scusate, abbiamo sbagliato”. Ma non arriverà.
Fatemi aggiungere, senza polemica alcuna, che anche in questo blog qualcuno aveva magnificato Chavez e Lula.
Anche questa persona potrebbe ora cogliere l’occasione per riconoscere di aver sbagliato a credere alla propaganda di partito e rettificare quel giudizio infelice.
A me, a dire il vero, è piaciuto molto che il Papa abbia dato “pacche forti” sulle spalle a Maduro. Segno evidente di grande e vibrante soddisfazione, allora.
Il papa emerito non avrebbe potuto farlo, essendo più mingherlino.
“… anche in questo blog qualcuno aveva magnificato Chavez e Lula.”
Chi sarebbe il colpevole di questo misfatto? Si faccia avanti !
Vatican insider riportava : nessun fallimento della mediazione Vaticana, dice Parolin.
La affermazione mi sembra strana. Che un tentativo di mediazione vaticano ci sia stato lo hanno riporta.to tutti i quotidiani. Che questa mediazione non abbia avuto alcun esito è sotto gli occhi di tutti. Quando allora si potrà dire che “una mesiazione ha fallito”?
Quando si potra’dire che una mediazione ha fallito?
Quando i politici parleranno il linguaggio della verita’e non quello dellaconvenienza.
Ha mai sentito Beppe,un politico ammettere di aver fallito,o un partito ammettere di aver perso le elezi
L’autocritica non e’ tipica deipolitici come pure l’ammissione “ci siamo sbagliati”.
Percio’le mediazioni della Santa Sede sono sempre “costruttive”,il dialogo diplomatico da sempre “frutti” , a prescindere! 🙂
Ah quanta ragione aveva il Signore Gesu a dire il vostro linguaggio sia si si no no , il di più viene dal maligno. E il proverbio : un bel tacere non fu mai scritto.
Non ricordo niente su Lula (da quando sono qui), comunque credo, Federico che tu sia abbastanza disinformato sul Brasile. Se vuoi posso provvedere a parlarti a lungo di Lula e del Brasile, ti farò solo un breve sunto.
Lula ha tolto dalla fame milioni di persone. Milioni.
In questi anni milioni di bambini sono andati a scuola. Milioni. Il suo limite è stato quello di non aver fatto la riforma agraria.
Cosa a fatto di bello Temer (l’attuale, lui sì corrotto, presidente)? Ha bloccato i fondi per istruzione e sanità per gli anni a venire.
Vescovi Venezuela grati per appello Papa. Ora rischio dittatura
http://it.radiovaticana.va/news/2017/08/04/vescovi_venezuela_grati_per_appello_papa,_rischio_dittatura/1328967
Mio commento al comunicato vaticano. Maduro ha giocato a lungo la carta del Papa facendo valere strumentalmente i due incontri avuti con lui – nel 2013 e lo scorso ottobre – e presentandolo come favorevole alla sua politica e in disaccordo con l’episcopato, che gli si opponeva apertamente. Ma le riserve prima e la condanna poi delle sue decisioni da parte delle fonti vaticane sono chiare negli anni di Francesco e chiarissime dallo scorso ottobre.
E’ la conclusione di un mio commento al comunicato vaticano di ieri, pubblicato oggi dal “Corriere della Sera” a p. 10 con il titolo “Il Papa a Maduro: sospendente la costituente. Ma il leader venezuelano ignora l’appello di Francesco: l’Assemblea si insedia sei ore dopo”.
https://www.pressreader.com/italy/corriere-della-sera/20170805/281788514147464
Una differenza, che balza agli occhi di uno che non segue molto le vicende del Venezuela come me, tra Chavez e Maduro è che sul primo la Chiesa venezuelana era divisa, sul secondo è unita nella critica.
Condivido l’opinione di Luigi quando definisce “forse tardivo” il pur importante passo della Santa Sede. Non credo tuttavia che sia “comunque inutile”, se non altro perché viene a sanare quella che, se non proprio una frattura, era comunque una divaricazione tra il Vaticano e i vescovi venezuelani (ma credo anche molti fedeli). Certo, se fosse stato fatto prima delle elezioni-farsa della costituente forse avrebbe avuto una maggior efficacia, anche se è probabile che Maduro sarebbe andato avanti ugualmente con il suo progetto dittatoriale.
Vorrei chiedere a Luigi quali pensa che siano le ragioni di questa esitazione della Santa Sede a prendere posizione. Dalle sue parole mi pare che trapeli l’impressione che il papa sia stato in qualche modo “giocato” da Maduro che lo avrebbe illuso di poter esercitare una mediazione per la quale in realtà non c’era alcuna disponibilità da parte del dittatore. Può essere che la ben nota simpatia di papa Bergoglio per i leader e i movimenti populisti sudamericani gli abbia fatto velo, impedendogli di capire la vera natura del regime venezuelano? E che solo ora la segreteria di stato vaticana sia riuscita a far prevalere una linea più “realistica”?
Mi scuso per l’intempestività, dato che la discussione qui da Luigi si è spostata su argomenti di più scottante attualità come la pace di Westfalia, però questo articolo può essere di qualche interesse: https://www.wsj.com/articles/speak-for-venezuela-pope-francis-1502144547.
Un articolo di tenore analogo lo ha scritto Socci nel suo blog, meritandosi un richiamo da parte della Segreteria di Stato.
Trattare le cose un po’ di più dall’alto senza immischiarsi troppo nella “politica giornaliera” era forse una buona attitudine da parte delle massime autorità della Chiesa.
Io ricordo sempre l’invito che il Papa Francsco aveva rivolto a tutta la Chiesa a riunirsi in preghiera perché venisse evitato il bombardamento della Siria da parte di Obama. Preghiera che aveva dato il suo frutto perché ci sono stati interventi “provvidenziali” di Putin che convinsero Obama a soprassedere.
Perché questa strada, che a me pare così cristiana , la strada “verticale ” quella di rivolgersi al Padre Onnipotente, è stata abbandonata a favore di una strada “orizzontale” di allearsi con questo o con quello per ottenere gli obiettivi che ci si prefigge?