“Cittadini e immigrati, con i rappresentanti delle istituzioni, possono incontrarsi, anche in una sala della parrocchia, e parlare insieme della situazione. L’importante è non cedere alla tentazione dello scontro, respingere ogni violenza. E’ possibile dialogare, ascoltarsi, progettare insieme, e in questo modo superare il sospetto e il pregiudizio e costruire una convivenza sempre più sicura, pacifica ed inclusiva”: così il Papa all’angelus sugli scontri tra residenti e immigrati che stanno malamente marcando Roma, Milano, Napoli e tante altre città europee, “specialmente in quartieri periferici segnati da altri disagi”, ha detto Francesco. Un mio spunto pratico nel primo commento.
Aggiornamento notturno. Qui commento le parole dette ieri dal Papa ai medici: Francesco sulla “falsa compassione” dell’aborto e dell’eutanasia
E’ ora di fare un salto. A Roma ci sono molte parrocchie attive sul fronte immigrazione, del quale ha parlato il Papa all’angelus. Conosco di persona luoghi e persone, servizi mensa e servizi doccia, distribuzione di medicine, panini, pacchi viveri, abiti: ma è necessario un salto dall’ordinario allo straordinario, occorre passare dall’assistenza alla mediazione in situazioni di conflitto. Non si è preparati, ci vuole coraggio. Il parroco invita le autorità del quartiere, o del comune e le accoglie in una sala insieme alla gente esasperata e agli immigrati. E’ possibile, sono disposto a esserci.
Obiettivamente non è una situazione facile. Sta crescendo dappertutto l’insofferenza verso gli immigrati e c’è qualche partito che soffia sul fuoco.
Li si accusa di essere disturbatori e sporchi. Si accentrano nei quartieri più poveri e degradati, perché gli affitti sono più bassi, e spesso sorgono delle zuffe che richiedono l’intervento della polizia. Alcuni di loro si spostano in altre zone più tranquille.
L’altro giorno uno che abita vicino a me, mi ha detto di essere stato in precedenza in un rione del centro storico dove c’era “troppo casino”.
Quindi in effetti è necessario che in quei quartieri le autorità cittadine vigilino maggiormente. Ma su tutti e non solo sugli immigrati.
C’è ormai una realtà nuova di cui prendere atto, e ad essa bisogna adattarsi.
Tutti devono farlo: cittadini ed autorità.
Detto questo, io credo che però al fondo persista un razzismo latente mascherato con altri pretesti.
Molti, soprattutto i più ignoranti, non lo confesseranno mai, eppure c’è.
Il razzismo è una brutta bestia. Deve crescere la cultura antirazzistica soprattutto fra gli adulti.
Mentre tra i bambini l’accettazione è più facile, quasi scontata, perché nella scuola le classi sono formate, giustamente, da bianchi e neri; il che a mio parere è da vedersi come un arricchimento.
Ecco, una politica di integrazione deve avvalersi di questo presupposto, e deve insistere nell’ evidenziarlo a tutto campo: il possibile arricchimento, in una comunità, derivante dalla vicinanza di residenti ed immigrati.
http://www.corriere.it/cronache/14_novembre_16/papa-francesco-tor-sapienza-non-ci-sia-scontro-ma-incontro-7e55391e-6d86-11e4-a925-1745c90ecb18.shtml#commentFormAnchor
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/15/papa-aborto-eutanasia-ed-eterologa-espressione-falsa-compassione/1213574/
Leggendo i commenti gli sbertucciamenti al Papa sono più o meno uguali sia che parli di immigrati sia di aborto ecc.
E’ importante quel che tu riferisci, Luigi, ma ho anche l’impressione – di cui, non vivendo io a Roma, chiedo conferma a te ed agli amici romani del “pianerottolo” – che, ormai, un certo sentimento di diffidenza, fastidio, quando non d’aperta ostilità, verso “gli immigrati” (concetto genericissimo, cui qui ricorro solo per comodità di discorso) sia entrato nel “senso comune” di molti romani: non sto, ovviamente, dicendo – giusto per prevenire possibili “levate di scudi” – che i romani sono razzisti, per l’amor del Cielo, ma sto solo, con mia grande fatica, provando a darmi una spiegazione di quel che è successo nei giorni scorsi; mi chiedo, e vi chiedo (ed è una domanda assolutamente sincera, perchè io non abito a Roma, ma, al massimo, ci vado “in giornata”, e per lavoro), se a Roma si vive così male da poter così spiegare l’insorgenza d’un tale, diffuso risentimento degli “ultimi” contro gli “ultimissimi” (come ha scritto qualcuno).
Un caro saluto a tutti.
Roberto 55
P.s.: una bella notizia, comunque, è giunta quest’oggi, ed è la liberazione di Gianluca Salviato, il lavoratore italiano, mio conterraneo (è padovano di Trebaseleghe), che era stato rapito nel marzo scorso in Libia, e che stanotte è stato, finalmente !, rilasciato.
Un po’ politiche sbagliate un po’ la crisi, un po’ l’atteggiamento generale verso l’immigrazione è peggiorato anche nei settori lontani dalla lega.
Qui da noi per dire si vive più che bene però quest’estate ho sentito toni molto aspri da persone che non avrei mai immaginato.
Io non giustifico niente, però prima bisognerebbe provare a vivere in certi quartieri periferici, qui a Roma, e poi parlare.
Si si Rosa però frasi dure si sentono anche qua dove grossi problemi di integrazione non ci sono.
Ci sono persone che non vogliono il vicino di casa straniero anche se si tratta di un solo immigrato in uno stabile, regolare per di più.
Sentito con le mie orecchie, senza contare la polemica sui vu cumprà in spiaggia.
Che fastidio danno?
Anche io ho sentito con le mie orecchie due giorni fa , in una assemblea condominiale, la mia vicina di casa dire: ” hanno un brutto odore, e poi c’è il pericolo dell’ Ebola”.
Da notare che tutto ciò lo ha detto per averlo sentito dire da altri, senza avere mai avvicinato un immigrato. Io che ne ho avvicinati tanti, non ho mai–dico mai– avvertito il cattivo odore di cui si favoleggia.
La tizia in questione è stata rimbrottata in malo modo da un altro condomino.
Questo per dire com’è facile lasciarsi intrappolare dalle fandonie, che generano altre fandonie.
OT
oggi è il venticinquesimo anniversario dell’uccisione dei sei gesuiti dell’Uca e delle due loro collaboratrici.
In memoriam….
“…però prima bisognerebbe provare a vivere in certi quartieri periferici…”
I quartieri periferici popolari hanno sempre avuto problemi, anche quando non c’erano gli immigrati. I residenti stessi li causavano.
Quando le TV ci propinano le interviste fatte agli abitanti di tali quartieri, io mi chiedo sempre se dicano tutta la verità.
Niente di strano che qualcuno di loro, invece, abbia provocato e che gli altri abbiano reagito. Chi può dirlo in fondo?
Fra l’altro, mi meraviglio che non venga mai intervistata la controparte. Perché?
Grazie, Picchio, del ricordo.
Per la verità, Sara, sulle spiagge dell’Alto Adriatico (io frequento, in particolare, Sottomarina Lido, ad un “tiro di schioppo” dal mio paese) i “vù cumprà” (chiamiamoli pure così, e sempre per comodità di discorso) godono della generale simpatia / complicità / protezione dei villeggianti, che si riforniscono volentieri della loro chincaglieria a basso prezzo.
Mi piacerebbe, però, che l’amica Rosa approfondisse, se ne ha tempo e voglia, il suo spunto, perchè era esattamente il tema che avevo cercato di porre.
Ciao a tutti.
Roberto 55
Roberto io abito in una città di mare dell’Adriatico e ho sempre visto questa simpatia mentre quest’estate ho avvertito maggiore ostilita’. Anche il gestore del nostro chalet era molto arrabbiato per quelli che si fermavano nel suo pezzo di spiaggia.
Mi sembra che sia peggiorato il clima. (Un po’ si è tutti più nervosi un po’ i commercianti sentono la concorrenza di questo mercato irregolare, non lo so)
P.s. Anche io da bambina andavo al mare a Sottomarina.
🙂
Fuori tema, ma è una comunicazione di servizio.
Luigi mi scrive cortesemente che l’interrogativa probabilmente retorica da me messa tra parentesi in un messaggio del 13 novembre alle 15.17 secondo lui è ingiuriosa. A me non pareva, e non pare tuttora, ma siccome «le parole fanno un effetto in bocca e un altro negli orecchi», come dice Manzoni, le ritratto volentieri.
Sono solo parole e, come dice non Manzoni ma Caparezza, «Non è vero che la lingua ferisce più della spada, è una cazzata, / cosa pensi che tenga più a bada, rima baciata o mazza chiodata?».
Caro Luigi Franti ,
suppongo che l’interrogativa ingiuriosa secondo LUigi da te scritta sia
(Ma quanto è ridicolo?) riferito al papa regnante.
In effetti sarebbe stata più ingiuriosa se non avesse avuto il punto interrogativo ma se fosse stata una affermativa: ma quanto è ridicolo!.
Col punto interrogativo, sembra quasi una domanda retorica.
Roberto,
penso che il problema delle periferie metropolitane di città come Roma sempre più assaltate da ogni tipo di immigrazione extra o intracomunitaria o nazionale sia un problema comune a tutti i paesi ricchi o poveri.
La gente emigra essenzialmente per: fuggire dai regimi totalitari, fuggire dalla fame e dalla miseria, fuggire per migliorare la propria condizione economica e sociale.
I recenti fatti di Roma non dipendono da Marino, ai tempi di Alemanno la situazione era ugualmente critica anzi vi sono stati morti ammazzati e stupri , e non li ha risolti la mano dura di quella amministrazione.
Hanno a che fare con altri fenomeni pure questi noti e risolvibili solo quando le istituzioni locali e dello Stato non decideranno la guerra totale alla corruzione, alla concussione nell’assegnazione degli appalti etc, e alla malavita organizzata che ingrassa gestendo l’intermediazione sociale del “lavoro” nero, dalla prostituzione, all’accattonaggio, all’abusivismo di ogni genere da quello pseudo commerciale, i vucumprà e simili a quello alloggiativo dalle case popolari alle strutture civili e ex industriali e alle campagne abbandonate.
Senza contare lo spaccio di droga e tutto quello che gli ruota intorno.
Si tratta di introiti e rendite miliardarie garantite esentasse che incrementano il giro d’affari semplicemente incrementando la produzione del degrado sociale e urbanistico, il cui valore economico nessuno mai si perita di quantificare.
Una situazione troppo ghiotta per partitini e politici che cavalcando la paura e il contrasto tra i più deboli della catena sociale.
Nel frattempo Alemanno va in visita a tor sapienza scortato da tre guardie del corpo e auto con autista pagati da noi contribuenti e non si sa perchè visto che non ha più incarichi istituzionali compatibili con quello status.
Caro Nino, e che dire dei lauti affari che fanno questi centri d’accoglienza pagati 35 euro al giorno a immigrato? Per questo il centro “il sorriso” non voleva che fossero trasferiti. Senza gli immigrati” il sorriso “sfuma sulle labbra di chi sugli immigrati ci guadagna. Il centro “il sorriso” sono 2500 metri quadri per alloggiare e dare pasti gratis a 45 persone. in un quartiere in cui una famiglia di cinque persone sta in 50 metri quadri e lo stipendio medio mensile è sotto i 100 euro. Loro, gli italiani, non hanno pasti gratis.
e poi ci chiediamo perchè i popolani romani di Torsapienza sono così incazzati?
Un popolano di Torsapienza audacemente grida. a me trenta euro al giorno non me li da’ nessuno! E una altra popolana romana, sempre di Torsapienza , dice Magari non fossi italiana ma straniera!
questo non è razzismo ma semplice invidia sociale.
Inaudito a dirsi i popolani romani sono invidiosi di tutti i privilegi che hanno gli immigrati.
E’scoppiata la guerra fra poveri e la politica, sia di destra che di sinistra, come al solito, è su un altro pianeta.
http://centocelle.romatoday.it/tor-sapienza/manifestazione-viale-morandi-video-3.html
http://centocelle.romatoday.it/tor-sapienza/manifestazione-viale-morandi-video-3.html
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/16/scontri-tor-sapienza-papa-cittadini-periferie-immigrati-si-incontrino/1214782/#disqus_thread
Passi i commenti (dei lettori) sull’aborto ma questi?
Mah.
Dettagli, cose che sappiamo da almeno un ventennio con la creazione dei vari centri di accoglienza: CIE; CDA; CARA etc in capo al Ministero degli Interni in cui i 50 euro giornalieri assegnati per giorno ad personam, al profugo ne rimangono 5, il resto se lo spartiscono i gestori come le onlus etc.
E’ inutile correre dietro a questi mille rivoli in cui si perdono finanziamenti nazionali ed europei, come dice l’adagio, il pesce puzza dalla testa.
E’ la testa rappresentata da corrotti e corruttori da concussi e concussori da malavitosi e da politici compiacenti che deve essere tagliata
Altrimenti i vari racket dei lavavetri, dei rom ai semafori, dei bancarellari mordi e fuggi con la sacca della paccottiglia da piazzare nei centri urbani delle città, sulle spiagge dei litorali, sui treni in partenza e in ogni dove, in mano a camorristi e simili, continua a produrre oltre che denaro da sfruttamento in nero, degrado sociale, morale e urbano.
Qui commento le parole dette ieri dal Papa ai medici: Francesco sulla “falsa compassione” dell’aborto e dell’eutanasia
Il minimo che si possa dire è che il Papa riporta sulla prima pagina i valori non negoziabili, che, a dispetto delle logiche del mondo, sono parte essenziale del messaggio cristiano. Speriamo che queste parole non siano subito dimenticate.
Quanto ai problemi dell’immigrazione, è chiaro che la crisi economica ha dato il colpo di grazia a tante situazioni già piuttosto critiche e all’esasperazione di tanti italiani per una convivenza non sempre facile e felice (come invece sembra ripetere ossessivamente una certa retorica di sinistra che non capisce e non coglie il problema).
Aggiungo che le difficoltà non sono solo nelle periferie delle metropoli e delle città, ma anche in provincia e nei paesini: ho già accennato alle incomprensioni dei miei genitori anziani con i vicini di casa senegalesi e di frasi dal sapore “razzista” che non avevo mai sentito pronunciare prima che questa vicinanza rendesse “concrete” le difficoltà di una convivenza “gomito a gomito”.
Ha ragione Rosa, certe cose non le possono capire coloro che vivono in appartamenti di lusso in centro, mandano i figli in scuole esclusive (pubbliche o private, non importa: anche nel sistema statale non tutte le scuole sono uguali) e non prendono mai i mezzi pubblici. Bisogna vivere certe situazioni per comprendere i problemi e l’esasperazione delle persone.
La convivenza è fatta anche di belle esperienze, di amicizia e solidarietà umana, che effettivamente rappresentano una ricchezza per tutti, ma non bisogna negare i problemi e non si può ignorare che l’immigrazione va “gestita”, altrimenti i disagi sono che porta con sé sono destinati a creare altri problemi (delinquenza, insicurezza, degrado sociale) e prima o poi la situazione inevitabilmente degenera come a Roma.
Dare la “colpa” alla Lega o alle destre è sbagliato e impedisce di comprendere la dimensione dei problemi.
Il Papa ha ragione a dire che occorre dialogare e trovare soluzioni.
Ma poi bisogna decidersi ad affrontare l’immigrazione per quello che è, senza retorica: un problema da gestire. Magari guardando all’esempio che viene dall’estero.
“Aggiungo che le difficoltà non sono solo nelle periferie delle metropoli e delle città, ma anche in provincia e nei paesini: ho già accennato alle incomprensioni dei miei genitori anziani con i vicini di casa senegalesi e di frasi dal sapore “razzista” che non avevo mai sentito pronunciare prima che questa vicinanza rendesse “concrete” le difficoltà di una convivenza “gomito a gomito”.”
In teoria è vero però dietro casa mia c’è una pinetina dove gli ambulanti della spiaggia si fermano all’ora di pranzo per mangiare o dormire, a me non danno fastidio ad altri si. D’estate abbiamo le giostre con il campo di roulotte vicino a me non spiace la mia vicina se ne fa una fissa bisogna chiudere tutto perchè dice che l’Italia si è riempita di gentaglia.
Insomma i problemi di convivenza delle periferie per carità però l’intolleranza c’è anche in quartieri molto più tranquilli, non bisogna essere poveri per faticare ad accettare l’immigrazione.
Poi io non ne faccio una colpa, è un processo lungo ci sta che alcuni ci mettano più tempo.
Però la retorica che se non hai problemi è perchè vivi ai Parioli lasciamola perdere.
Riguardo alla parrocchie ammetto che la mia è poco frequentata dagli immigrati, quando ho aiutato con il doposcuola ho visto diversi ragazzi stranieri che si facevano seguire per i compiti però i genitori molto meno.
Forse anche per questioni di tempo, di ritmi di vita non so.
Ci ho pensato ieri quando ho sentito quello che ha detto il Papa.
Sara,
anch’io avevo una visione diversa e tutto sommato più positiva dell’immigrazione quando non prendevo regolarmente i mezzi pubblici, quando non avevo figli da iscrivere all’asilo nido comunale, quando i miei vicini di casa erano tutti italiani. Quando si vivono certe situazioni da vicino cambia molto la percezione dei problemi. Ripeto, ci sono anche belle esperienze, ma non neghiamo che ci sono anche problemi gravi e che l’immigrazione in Italia viene gestita in modo improvvisato, non è gestita come dovrebbe (e come succede in altri Paesi europei).
Potrei portare decine di esempi.
I problemi ci sono e non sono frutto dell’intolleranza.
L’unica colpa dei cittadini è di aver scelto una classe politica populista che non è assolutamente in grado di affrontare nel concreto i problemi dei cittadini: il sindaco Marino è capace di sbruffonate ideologiche come il simil matrimonio tra gay, ma non si rende nemmeno conto della dimensione di questo problema. E’ in buona compagnia, anche Pisapia, De Magistris, Merola… sono sullo stesso piano: al prossimo giro le proteste toccheranno altre città.
“Oggi
p. Paolo Dall’Oglio
compie 60 anni.
La famiglia chiede di ricordarlo con un pensiero o una preghiera alle 19.”
Caro Roberto 55, leggo solo ora la tua richiesta di spiegazioni. Roma è una città grande, con situazioni diversissime. La situazione delle periferie, come quelle alla ribalta in questi giorni, è molto difficile. Si tratta spesso di quartieri/dormitorio, scarsi se non nulli in strutture sociali, con problemi di microcriminalità, decoro urbano, illuminazione delle strade, trasporti pubblici. Se poi ci metti anche massicci insediamenti di immigrati irregolari, campi rom e centri per rifugiati è chiaro che poi ci vuole poco a far prendere fuoco alla polveriera. Ho letto in questi giorni cifre assurde in merito alla distribuzione dei soli rifugiati nel territorio di Roma, sono quasi tutti nel quadrante periferico EST della città. E’ una questione di mero buon senso.
Poi Roma secondo me è abbastanza invivibile anche al di là delle periferie-periferie. Il problemi trasporti sta diventando davvero grave, anche perché Marino sta forzando per l’abbandono del mezzo privato (pedonalizzazioni, chiusure del centro anche ai motorini, aumento spropositato delle tariffe di parcheggio: se vai in macchina al lavoro spendi 12 euro al giorno di posteggio) a fronte di un servizio pubblico sempre più inefficiente. E non parliamo del problema immondizia. La gente, anche quella “normale” è esasperata. Sulle linee che vanno dalla stazione a San Pietro ci sono regolarmente rom dediti al borseggio, ma se l’autista, che li vede sempre, avverte i viaggiatori, si becca del razzista. Lo stesso nella metropolitana.
E comunque non è una battuta parlare dei Parioli. Ci sono quartieri in cui ti capita di uscire di casa e trovare regolarmente tutto il contenuto dei cassonetti sparso sul marciapiede (rom che frugano nella spazzatura), altri no. Ci sono quartieri in cui la microcriminalità è tollerata, altri no. Ci sono quartieri con le strade molto sporche, con certi punti che sono quasi delle latrine a cielo aperto, altri no. Ci sono quartieri in cui la mattina alle 8 esci di casa e vicino al portone ci sono due trans che aspettano clienti, altri no. Ci sono fermate della metropolitana infrequentabili di sera per una donna sola, altre no. Ci sono bivacchi di disperati in molti luoghi, anche molto centrali.
Da noi non ci sono grosse differenze tra un quartiere e un altro. La città è piccola non ci sono quartieri di soli immigrati e altri senza. Ci sono soprattutto albanesi e rumeni, molti cinesi anche mediamente ben integrati.
Una situazione abbastanza ottimale devo dire, nonostante ciò se senti mia suocera la pensa in modo diverso.
E riguardo ai Parioli diciamo che messa così sembra che i ricchi siano tutti radical chic pro immigrazione.
Non è vero anzi se gli immigrati sono nei quartieri poveri è proprio perchè i ricchi non li vogliono e basta.
Comunque dai commenti letti ieri alle parole del Papa (qualsiasi colore avesse il giornali) mi pare evidente che l’insofferenza è molto diffusa.
Sara, ma non dar retta ai romani (io sono romanissima)… 🙂
semi OT (ma non considerando “l’aggiornamento notturno” del padrone di casa): comincia la campagna stampa a favore della sospensione delle cure per gli “scarti”, per motivi economici:
il contenuto dell’articolo è articolato, ma titolo e sottotitolo fanno intendere molto bene dove si va a parare
http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/14_novembre_14/quanto-valgono-tre-mesi-vita-costi-altissimi-sopravvivere-4213fdc6-6c02-11e4-ab58-281778515f3d.shtml
Poi ci attacchiamo l’eutanasia compassionevole, poi l’autodeterminazione, una shekeratina ed ecco il prossimo obiettivo legislativo reso digeribile.
Santa Maria Maggiore
Condannato mons. Bronislaw Morawiec.
Ricordi Luigi ?
Che già ti raccontavo in questo blog (12mar.) di malversazioni che accadevano da 20anni già con il canonico inglese mons. Lewis ? il suo colpo di mano per prendere l’amministrazione della basilica ?
Ma correva il pontificato di GPII….
Ora comincio a pensare che forse qualcosa inizi a cambiare!!!!
Finalmente nella Chiesa/vaticano,
rubare comincia ad essere considerato un reato,
finalmente si comincia a non insabbiare…
spero…..!!!!!
Nel frattempo,
attendendo
sono invecchiato !!!!
Ormai,
quel che è rubato, è rubato
Riguardo allo “aggiornamento notturno”.
C’ da prendere atto che -finalmente!- il “Papa stronca i …..” che diffondevano interpretazioni a la page su certi argomenti (tra questi pure gente in “sottana” o talare, che dir si voglia):
“Il pensiero dominante propone a volte una “falsa compassione”: quella che ritiene sia un aiuto alla donna favorire l’aborto, un atto di dignità procurare l’eutanasia, una conquista scientifica “produrre” un figlio considerato come un diritto invece di accoglierlo come dono;”
Quindi -finalmente!- un no chiaro ad aborto eutanasia e fecondazione artificiale il tutto “Peccato contro Dio Creatore. Pensate bene a questo”.
Il giorno dopo il “papa stronca altri …..” che diffondevano interpretazioni a la page su certi argomenti (specialmente, in questo caso, gente con la “sottana” sotto la talare o la talare sopra la sottana…):
“mentre rifletterete sulla complementarietà tra uomo e donna, vi esorto a dare risalto ad un’altra verità riguardante il matrimonio: che cioè l’impegno definitivo nei confronti della solidarietà, della fedeltà e dell’amore fecondo risponde ai desideri più profondi del cuore umano” ….
“I bambini hanno il diritto di crescere in una famiglia, con un papà e una mamma, capaci di creare un ambiente idoneo al loro sviluppo e alla loro maturazione affettiva.”
Insomma, finalmente ha parlato chiaro e cattolico. Stroncando molti …..
Insomma, finalmente ha parlato chiaro e cattolico. Stroncando molti …..
Adesso che ha parlato cattolico applaudite.
Senza palle….
Sara, dire che il papa fino ad ora è stato senza palle lo ritengo pesante da parte tua. Potevi dire “era un poco distratto”, faceva + fine…
Insomma, finalmente ha parlato chiaro e cattolico.
Perchè, non è cattolico parlare della povertà, degli anziani scaricati quando non servono più, dei giovani che non trovano lavoro, delle persone che in alcune parti del mondo muoiono di fame, mentre in altre gettano il cibo nella spazzatura? Buono a sapersi.
E dell’aborto aveva parlato sia da cardinale, sia da papa mi sa che Ubi è un po’ distratto.
Il papa tante volte ha ripetuto che non bisogna parlare solo dell’aborto, o dell’aborto quando non c’entra nulla ( tipo invocare l’anatema sull’aborto a Redipuglia), ma bisogna parlare chiaro sull’aborto quando è il momento di farlo.Come ha fatto altre volte in questo pontificato.
Ma si sa che questo papa ad alcuni fa schifo a prescindere…..
Tra l’altro il tema dell’aborto è moolto sentito anche dal protestantesimo americano. (alla Palin, no all’aborto ma si al fucile pure in camera da letto).
Non è affatto un tema solo cattolico, anzi..
Je rode, ce sta poco da fa…
Anche gli eretici “fratelli” separati protestanti, come tutti gli eretici mescolano, scegliendo, menzogna e verità. E’ tipico dell’eresia scegliere, questo si, questo no.
P.S. (a tutto oggi Lutero è ancora scomunicato per eresia, scomunica mai revocata.).
vero Sara 🙂
La Palin tra l’altro è una ex cattolica.
Gli Usa sono un paese di contraddizioni. Siamo stati in posti in cui era vietato bere alcolici nel dehors dei ristoranti e poi al supermarket vendevano anche i mitra 🙂
Ci sono stati dei casi in cui dei fanatici antiabortisti hanno ucciso dei medici perchè praticavano aborti.
Una volta abbiamo ospitato un americano nostro amico. Siamo andati con lui a trovare in ospedale un’amica comune che aveva avuto un bambino. Ci siamo fermati a messa. Era stupefatto che si celebrasse tranquillamente messa soltanto qualche piano più sotto dove si praticavano aborti.
Unitatis Redintegratio Cap 1 punto 4
“D’altra parte è necessario che i cattolici con gioia riconoscano e stimino i valori veramente cristiani, promananti dal comune patrimonio, che si trovano presso i fratelli da noi separati.”
http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_decree_19641121_unitatis-redintegratio_it.html
Sono un paese di m e basta, senza giri di parole
A proposito, la comunione anglicana si allontana ancora di più con le “donne” che vogliono credersi vescovo (ma li anche i maschi sedicenti vescovi non lo sono in quanto gli anglicani NON hanno successione apostolica). Cosa molto buona per L’Ordinariato e ancor meglio per quelli che vi faranno ritorno a Santa Madre Chiesa.
Non ho mai capito come tengono insieme il no all’aborto e il si alle armi o alla pena di morte.
E non solo come estrema forma di difesa in casi eccezionali.
Per come sono cresciuta il no all’aborto è unito alla difesa della vita da tutte le forme di violenza.
dall’altro lato ho letto di pratiche abortive terribili a gravidanza quasi ultimata.
In effetti sono contraddizioni che fatico ad inquadrare.
Sara, fatica inutilmente a fare certe considerazioni sui mali.
Io penso ai rimedi. C’è una grande faglia, un grandissimo parco vulcanico…
E’ anche difficile capire il loro rifiuto per una forma di sanità pubblica. Il nostro amico ha sei figli è uno di quelli favorevoli a introdurre un sistema sanitario pubblico perchè l’assicurazione privata, che tra l’altro non copre tutto, lo sta svenando anche se pagata per metà dal datore di lavoro e se perdi il lavoro…Mi raccontava che discutendo con i suoi concittadini si è trovato a parlare con persone che dicevano non faccio la mammografia ” tanto se ho il cancro non ho i soldi per curarmi” e poi sono contrarie alla sanità pubblica.
Ubi
che cavolo dici????… Come fai ad augurare il male a qualcuno?
Faglie e vulcani ci sono anche in Nicaragua dove l’aborto è vietato.
Paul Ryan voleva rivedere anche medicare che se non sbaglio è quel minimo di assistenza per gli anziani.
I vescovi lo hanno accusato di darwinismo sociale.
a volte mi sembra che noi cattolici siamo molto più moderati di quanto non appaia.
Adesso che ci penso Paul Ryan è cattolico però i vescovi lo hanno appunto accusato di ignorare la dottrina sociale della Chiesa.
infatti la ignora completamente. Tra l’altro non è molto intelligente: ha comunicato che voleva tagliare medicare in Florida, uno degli swing states, e uno degli stati con più pensionati.
e i pensionati hanno trombato Romney alla grande
uno delle cose che impressiona degli Usa è il numero degli anziani che continua a fare qualche lavoro, anche lavori pesanti, per avere diritto ad una assicurazione pagata in parte dal datore di lavoro. Vedere camerieri, baristi, donne delle pulizie, o il tipo che controlla la macchina a noleggio che riporti in aeroporto alle cinque del mattino, di settanta anni ancora al lavoro…
Finiremo anche noi cosi?
All’epoca mi ricordo si parlò della simpatia di Ryan per Ayn Rand, avevo letto un po’ di cose su di lei.
In effetti è forse il personaggio più coerente in questa confusione: il liberismo estremo sia in economia e nella società sia nelle questioni etiche (insomma no alla sanità e agli aiuti si ad aborto ecc.)
Normalmente nei partiti invece i temi della libertà sono divisi: a destra quella economica a sinistra quella etico-morale.
noi cattolici intendiamo la libertà in modo diverso sia in economia sia nell’etica, insomma siamo l’esatto opposto della Rand.
Ricordo un testo di Canfora in cui diceva (parlando del marxismo) che aveva ragione Gregorio XVI a condannare il liberalismo perchè da lì nasceva tutto.
http://www.linkiesta.it/blogs/diario-americano/paul-ryan-ayn-rand-e-un-idea-sul-tramonto-dei-conservatori-usa
Notte!!
🙂
Ryan ha ripudiato la visione economica della Rand solo nel corso della campagna elettorale quando si è reso conto che questa simpatia gli faceva perdere voti.
“Normalmente nei partiti invece i temi della libertà sono divisi: a destra quella economica a sinistra quella etico-morale.” Vero. Questo significa che sono più le nostre idee politiche sono più forti della fede.
matteo
questo è il link della Messa celebrata alla veglia del 25 anniversario del massacro dei gesuiti dell’ UCA.
c’è anche qualche intervista e la festa.
https://www.youtube.com/watch?v=e9CsalkfPN4
Così li abbiamo commemorati venerdi scorso:
http://gesuitinews.it/roma-gregoriana-per-ricordare-leccidio-alluca-in-salvador-25-anni-fa/
Nino
come mi sarebbe piaciuto partecipare!! C’era anche Michael Czerny, che era andato in El Salvador subito dopo il massacro, caspita! E leggo sovente P.Jorge Costadoat su un portale spagnolo.
@ Sara che scrive:
“Non ho mai capito come tengono insieme il no all’aborto e il si alle armi o alla pena di morte”.
E hai capito come in Italia si tengano insieme aborti e fecondazioni assistite anche a donne di sessant’anni? Quanti italiani sono favorevoli all’aborto e poi inorridiscono per i maltrattamenti agli animali? Un bambino concepito e non ancora nato vale meno di un cagnolino allevato per la vivisezione o di un cucciolo dell’orsa Daniza?
L’America è criticabili sotto molti punti di vista, ma anche l’Italia non scherza…
Volendo anche scaldarsi per la blastula e trovare fastidioso un immigrato in tram è incoerente.
Come a sinistra battersi per poter divorziare in tre mesi e pretendere che un imprenditore si tenga un lavoratore a vita.
Se ti puoi stancare di tua moglie (o marito) e di tuo figlio figurarsi di un lavoratore..
Per questo dicevo la posizione della Rand è la più razionalmente coerente.
Massima libertà (egoismo compreso) su tutto.
federico
E hai capito come in Italia si tengano insieme aborti e fecondazioni assistite anche a donne di sessant’anni? Quanti italiani sono favorevoli all’aborto e poi inorridiscono per i maltrattamenti agli animali? Un bambino concepito e non ancora nato vale meno di un cagnolino allevato per la vivisezione o di un cucciolo dell’orsa Daniza?
credi che questo in America non succeda?
sempre in America: essere magari contro l’aborto e poi insegnare ai bambini a sparare agli immigrati
http://internacional.elpais.com/internacional/2014/01/31/album/1391209018_582789.html#1391209018_582789_1391209163
E’ che a me interessano di più gli italiani.
Tanto per dire, sul giornale di oggi:
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/politico-muore-mentre-caccia-leader-animalista-sono-felice-1069035.html
Si Federico però per un cattolico (che significa universale) dire Italia o resto del mondo dovrebbe essere uguale.
Per Giovanni Paolo II la nazione è una grande famiglia che stringe amicizia con le altre e il nazionalismo è stato condannato anche dai Papi dell’ottocento.
Questo modo di ragionare per cui prima vengono gli italiani e poi gli altri dovrebbe rimanere estraneo al cattolicesimo.
(infatti i vescovi americani che sono magari più conservatori su altre questioni hanno sempre chiesto leggi meno restrittive in materia)
http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/benedetto-xvi-benedict-xvi-benedicto-xvi-23948/
federico
guarda che non solo tra gli animalisti ci sono aridi egoisti :
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1100999/morti-annegati-bagnanti-indifferenti-in-spiaggia.shtml
chissà se questi bagnanti erano tutti atei e miscredenti… non ci metterei la mano sul fuoco.
@Sara,
non fraintendermi, ho scritto che mi interessano gli italiani più degli americani per il semplice fatto che sono italiano e vivo in Italia.
Trovo più utile riflettere sulle nostre magagne prima che su quelle degli USA: se vuoi è anche il principio evangelico della trave nel proprio occhio e della pagliuzza in quella del vicino.
Poi, per carità, se vi piace criticare gli americani fate pure…
@picchio,
parlavamo di contraddizioni, non di indifferenza, altrimenti…
Non capisco questi sottili distinguo (o almeno, capisco che è roba da tifoseria politica, ma faccio finta di non capire).
I fatti sono questi: c’è un popolo che ha perso lo ben dell’intelletto, il senso della realtà, si è proprio distaccato dall’umanità, (umanità intesa non come massa di persone viventi, ma proprio con l’essere “carne e sangue”) e che per mantenere il proprio livello è pronto a tutto (cioè il peggio per gli altri).
Passando oltre, il tema è che anche da queste parti si è proprio perso ogni “senso”, si è perso il senso della “vita”.
E io e altri cattolici questo contestiamo al papa: non ha capito il “senso” del problema che si presenta oggi, e quindi non lo affronta.
L’uomo ha perso il senso della vita, vita che ha un senso solo se credi; e non basta “credere”, bisogna “credere rettamente”.
Questa massa disordinata che si muove sulla terra, tra una miriade di falsi profeti e falsi abbagli e miraggi, ha perso il senso di Dio, di conseguenza ha perso il senso di essere uomo, umanità, carne e sangue, vaso di creta che racchiude un tesoro.
Nessuno guida, nessuno indica la via. Manca auterovolezza e autorità.
Vedete, io non credo che l’evangelista Giovanni sia un “profeta di sventura”.
Quello che ha lasciato scritto prima o poi succederà. Non c’è nemmeno chi sia capace di guidarci verso questi eventi con la necessaria consapevolezza, pronti a viverne gli effetti ed ad afferrarne il senso. Viene solo tutto rimosso -colpevolmente- dall’orizzonte degli eventi…
FOT
La piena sta passando…
http://www.estense.com/?p=423045
ubi
“E io e altri cattolici questo contestiamo al papa: non ha capito il “senso” del problema che si presenta oggi, e quindi non lo affronta.”
E io e altri cattolici questo invece contestiamo a te e ad altri critici: che voi pensiate che lui non abbia capito il senso del problema solo perchè non lo affronta come vorreste voi.
Siamo sicuri che salire sulle barricate in un mondo sempre più scristianizzato sia la scelta giusta? Dai risultati ( nulli) ottenuti dal suo predecessore ( esempio matrimonio gay legalizzato in Portogallo una settimana dopo la sua visita) e da episcopati battaglieri come quelli spagnoli e usa è molto meglio puntare sull’evangelizzazione, sul portare nuovamente Cristo al mondo. E questo quanto il papa sta facendo, è un papa radicalmente evangelico.
Cara Picchio, non voglio essere cosi duro da dubitare delle tue capacità cognitivo intellettive, quindi affermo che ti ostini a far finta di non capire.
Io non metto in dubbio assolutamente che ci sia bisogno di “puntare sull’evangelizzazione”. Qui il problema che sollevo, e l’ho messo nero su bianco sul mio blog e su questo sito è “che Vangelo si va predicando”? Ho affermato e riaffermo che non è il Vangelo che conosco io, quello di Nostro Signore Gesù Cristo ma un altro. Io l’ho chiamato per comodita “secondo Tarallucci e vino”.
Dalla lettura, con retta coscienza cattolica, delle relazioni del Sinodo, viene fuori quel tipo di Vangelo.
Si predica un Vangelo anche un poco rimaneggiato nei termini e nelle conclusioni, da qualche parte si “aggiusta”, accomoda; da altre si espunge.
Esempi: N.S. mangiò certo con peccatori e prostitute, ma finito che ebbe, non è che disse “vabbè voi per la mia strada e io per la mia, e fate come vi pare”. C’era l’invito alla “conversione”, cosa oggi omessa spesso…
Ci si dimentica di dire che, è vero, si N.S. andò a mangiare da Zaccheo, ma Zaccheo fece promessa di debita conversione, e solo dopo pote udire “oggi la Salvezza è giunta in questa casa.
Si dimentica di dire che N.S. al giovane ricco disse quello che doveva fare, e quando questi andò via amareggiato, non è che lo richiamò rivedendo una offerta “al ribasso”, tipo “prima vieni e seguimi e poi, mano a mano, gradualmente…”.
Si predica sempre del “banchetto” dato dal padrone, omettendo sempre di dire che era un banchetto “di nozze” (e dalle nozze i figli e i “figli di Dio” dal Battesimo…).
Si chiama “scribi e farisei” certi, dimenticando e/o omettendo che a questi stesso N.S. riconosce una “giustizia” di fondo “se la vostra giustizia non supererà…”.
NO, NO! non è cosi.
E si trascura la Chiesa, la cura per i credenti. Ci sono personaggi manifestamente eretici, uno degli ultimi ha fatto sfoggio della sua palese eresia in una intervista, chiamato a Roma, intervistato, senza ancora nemmeno arrivarci già si è mostrato quale è.
Devve essere fermato, deve dar conto di ciò che ha detto e “ritrattare”, altrimenti, fuori, ciao, vatti a guadagnare il pane, poichè non devi mangiare il pane di Giuda.
Ma dire manca la volontà è dire una bugia, manca proprio il “senso”. Non hanno capito il senso come possono muovere la volontà in quel “senso”?
Francesco crede ci sia un “ospedale da campo” in cui curare.
Io dico che c’è una sala rianimazione e una sala malattie infettive su cui attivarsi. Manca il polso della gravità della situazione.
Ultimo: il “fumo di Satana” entrato da qualche fessura nella Chiesa l’ha detto, tanti e tanti anni fa, il beato Paolo VI, mica un tradi fissato.
Ora siamo, dopo tanti anni, ai lupi che scorrazzano tra il gregge facendo stragi.
E nel frattempo che si fa? Si chiudono occhi, si tappano orecchie e soprattutto si tappano bocche, quelle poche che hanno ancora una sana visione delle cose, e lo dicono…
Io ripeto che se un cattolico pensa che il Papa sia eretico non è più cattolico.
Non c’è niente di male però è come la storiella del pazzo che va controsenso e dice che sono pazzi gli altri.
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2014/documents/papa-francesco_20141119_udienza-generale.html
Questa è la conversione cui siamo chiamati, non è una guerra.
Grazie, mi ha dato una misura su cui confrontarmi.
Non lo penso, sono quindi pienamente cattolico.
Penso invece non abbia “il polso della situazione”, sia “un po’ distratto”; non ha pugno fermo; non è una cima; ha scelto una “strategia” non in linea con le esigenze.
Che sia inadeguato nemmeno lo penso, questa è una insinuazione di Accattoli.
Sono assolutamente contrario (e contrariato al solo pensiero) al fatto che possa dimettersi. Lui è stato scelto a questo e lui questo deve fare, fino in fondo
Penso anche abbia bisogno di gente che lo pungoli un poco, lui è umile e accetta che ci sia chi si attenga al diritto di critica costruttiva come da Canone 212.
Sono pienamente cattolico, grazie.
E’ curioso come la nostra cavaliera Sara spazi nell’uso delle armi da punta.
Dalla sciabola e fioretto è passata allo “ago”… 🙂
Lancio il guanto di sfida: trovare una sola affermazione in cui abbia detto o alluso al “papa eretico”.
O forse la nostra amica ha frainteso un avvertimento sulle pieghe che a volte prende la storia, che può spesso sfuggirci di mano.
Certo se tu vai giù di “ago”, come ben sai, io sono schietto: traspare, almeno a me, di te, una persona che avrà pur una notevole cultura di cose cattoliche, che divorerà pure tanti libri, ma che, sempre secondo me, questo sta costruendo una barriera, barriera che le sta facendo perdere il contatto reale con quanto c’è di basilare, non dico nell’essere cattolici, ma nell’essere semplicemente “cristiani”.
Attenzione (e oltre a te lo dico anche a me), a volte ci sfuggiamo di mano, e non si sa mai dove andiamo a finire.
sara
🙂 🙂 abbiamo pesato la stessa identica cosa….
L ‘altro ieri stavo leggendo dei commenti molto critici del papa su alcuni blog e mi è venuta in mente proprio la barzelletta del tipo che in autostrada contromano ?
abbiamo pensato…
Non è che uno deve esplicitare che è eretico però se insiste nel dire che predica un altro Vangelo..
A Picchio reitero la domanda: io sono “alcuni blog” o “altri commenti”?
Io sono io. Che poi ci sia convergenze di pensiero, succede, tanti convergono su tanto, ma non tutti vogliono dire la stessa cosa nè sono in toto lo stesso pensiero.
Allora devo dirti che quello tuo, di sopra, non è “pensiero” ma “tattica”.
caro ubi
se tu che ti ostini a perseverare nella tua convinzione che il papa dica o predichi che non c’è bisogno di conversione. Cosa non corrispondente al vero.
E il giudizio che dai di Sara è pesante: Sara, solo perchè non la pensa come te, sta perdendo di vista cosa significa essere cristiani???
ubi
leggevo dei blog conservatori ( in cui i commentatori continuano a ripetere da mesi quello che hai detto tu poco fa) e ho pensato alla barzelletta del tipo che va contromano e pensa che siano tutti gli altri ad andare contromano, è curiosa la coincidenza con quello che ha scritto Sara.
No! Non perchè non la pensa come me!
Perchè al mio post 18 novembre 2014 @ 17:54 (di ieri pomeriggio) ha, insieme a te, reagito quasi scandalizzata, se la è presa che il Papa abbia parlato chiaro e cattolico. Perchè, a prescindere se lo abbia detto io, resta il fatto che sia stato bello chiaro e cattolico. E, purtroppo, sono ben leggibili tutti i “distinguo” che ha fatto successivamente. Due le cose, rallegrarsene o dispiacersene, e sembra almeno a me, se ne sia dispiaciuta.
E si ti dispiaci su quelle cose, hai perso proprio il contatto con la “vita”.
Le cose vere, che le dica pure il mio peggior nemico, per me sono vere, non mi ci metto a far distinguo o a fare lo stizzito. Nella e per la Verità brindo pure col nemico…
Io (e penso sia il pensiero anche di Sara) ho reagito perchè penso che il papa stia parlando in modo chiaro e cattolico dal giorno dell’elezione.
O santo cielo io ironizzavo solo sul fatto che volevate uno scisma e poi avete cambiato idea per due parole “cattoliche” (senza palle per questo bastano due parole per non far più lo scisma?)
Che Francesco avesse già espresso le medesime cose in più riprese ho provato a dirlo per tre giorni.
È in ogni caso adesso che lo ha detto?
Sono gli uomini a doversi convertire e la conversione non finisce mai per questo “sferza” i cattolici.
come era chiaro e cattolico anche prima di essere papa. Nel suo libro intervista con rubin e Ambrogetti fatto quando era ancora vescovo è molto chiaro e cattolico.
Se per te il papa prima di ieri non ha mai parlato in modo chiaro e cattolico è un problema tuo, non del papa
picchio 19 novembre 2014 @ 19:17
Argomento debole
1) Non sono tenuto a conoscere il pensiero di un “vescovo argentino”
2) E’ in un libro, a pagamento, ed è sempre il pensiero di un allora cardinale-vescovo argentino che non sono tenuto a sapere a gratis figurati a pagamento
3) Il pensiero di un cardinale-vescovo argentino per me non ha valore magisteriale quanto quello di un papa
4) da papa, sei tenuto a “confermare nella fede i fratelli”. Mo’ che lo ha detto da papa posso dire che ha confermato la fede della Chiesa confermandomi in quella fede.
Quindi ora, e solo ora, ho potuto affermare che abbia “parlato chiaro e cattolico”, e anche in modo magisteriale.
Argomenti, non fantasie.
Accattoli
Scusate ho sbagliato
In ogni caso abbandono il campo
Prego. (Almeno per me, poi bisogna vedere come la prende il contatore…)
Ubi delle 18,31: “Che [il Papa] sia inadeguato nemmeno lo penso, questa è una insinuazione di Accattoli”.
Stai sereno Ubi, qualche volta non parlo di te.
Luigi Franti Inviato il 29/08/2014 alle 10:10: “un papa tanto inadeguato”.
Discepolo Inviato il 10/08/2014 alle 20:23 “un Papa palesemente inadeguato”.
Accattoli, temevo che in linea generale ci fossi di mezzo anche io. Le concedo atto invece che è molto più preciso ed attento di altri. Non generalizza.
Per Sara: il mio “Prego. (Almeno per me, poi bisogna vedere come la prende il contatore…)” è in risposta la suo : “Scusate ho sbagliato”.
Per capirci, l’abbandono mai mi trova compiaciuto.
Ubi intendevo solo in questa discussione perché ho finito gli argomenti a disposizione.
🙂
Sara, concedimi una punturina d’ago molto ironica.
Puoi benissimo continuare, tanto non è che in questa discussione tu abbia usato poi tanti argomenti, quindi puoi “fantasticare” ancora un poco 🙂
ubi
come ti ho scritto alle ore 19.12 il papa per me sta parlando in modo chiaro e cattolico dal giorno dell’elezione. Se per te non è così possiamo solo come dicono gli americani ” agree to disagree”, tanto è inutile andare avanti così per ore.
Picchio, io posso concederti pure che lo abbia fatto, come dici tu, dall’inizio del pontificato a parlare chiao e cattolico e sono io un malevolo manipolatore ad affermare il contrario.
Ma resta il fatto, grave almeno per me, che tu delle parole del papa, idem il ragionamento che facevo a Sara, sembra sia stata scandalizzata.
Tutti i tuoi distinguo, le battutine successive, sono -purtroppo per te- ancora leggibili su questo blog.
Poi ognuno ha la sua “percezione” delle cose. E la sua onestà intellettuale e spirituale.
Risanto cielo Ubi non sono affatto scandalizzata anche perché queste parole le avevo già sentite prima in altri contesti, ironizzavo solo sul fatto che per qualcuno sembrava la prima volta.
ubi
guarda che io non sono stata scandalizzata dalle parole del papa, che reputo normalissime, ma sono rimasta “scandalizzata” (io però direi meglio stupefatta) dal tuo stupore e dal tuo metterle in evidenza come fosse una cosa mai successa prima.
Tu Ubi mi hai scandalizzata non il papa.
Sara, concedo e chiedo venia.
Spero almeno converrai però che su quelle cose li, dette cosi, un no chiaro ad aborto eutanasia e fecondazione artificiale il tutto “Peccato contro Dio Creatore. Pensate bene a questo”, c’è poco da ironizzare. Anzi, niente da “ironizzare”.
C’è da applaudire solo.
e quelle che tu chiami battutine erano solo far notare che il papa parla da cattolico quando parla dell’aborto ( cosa che ha già fatto in molte altre occasioni, non solo ieri, ma tu eri distratto forse), ma ha parlato da cattolico anche a Lampedusa, ha scritto in modo e chiaro e cattolico nella sua esortazione apostolica, ecc, ecc, ecc.Il papa ha sempre parlato da cattolico, non dall’altro ieri.. A questo tuo stupore si riferivano le mie battute.
volevo dire il papa non parla da cattolico SOLO quando parla dell’aborto, ma sempre.
Eh Picchio 20:32, qui non concedo assolutamente!
Sulle “novità di segno evangelico” e i “richiami alla sequela di Cristo” sulla “«volontà» che gli riconosce grande” , “«contentissimo» del viaggio a Lampedusa”, “piace per la pietà, le denunce sociali” mai ho trattenuto il mio entusiasmo per il papa cattolico “trovo spesso Omelie e gesti “straordinari”.
Cara Picchio, l’unicche che non mando giù sono solo 2 cose, una certa reticenza su certi temi e per “parole di Francesco vengono «strumentalizzate » e il papa «non fa nulla» per chiarire”.
Il web fa fede, scripta manent, e Accattoli è un attento, oltre che onesto, osservatore. Tu NO!.
Per te tutti sono “iun altro blog” un pensiero unico.
Sei fuori strada con me…
ubi 20.49
???????????
Picchio, se non conosci il pensiero del tuo interlocutore, e\o se non conosci nemmeno gli articoli del gestore del blog su cui scrivi (uno dedicato allo scrivente), allora tu “non esisti”…
ubi
nel post delle 20.32 ripetendo le cose dette sopra ho semplicemente affermato che dal giorno dell’elezione il papa parla in modo chiaro e cattolico, non dall’altro ieri.Le stesse cose che ti ha detto anche Sara. Il tuo “Il web fa fede, scripta manent, e Accattoli è un attento, oltre che onesto, osservatore. Tu NO!.
Per te tutti sono “iun altro blog” un pensiero unico.
Sei fuori strada con me…”
è, come dire, stupefacente…
mi sa che sei tu che esisti solo nei tuoi pensieri.
domani in classe dibattiamo su ” è meglio tassare reddito o patrimonio?” devo cercare del materiale, semplice, per i ragazzi, quindi ti lascio con i tuoi pensieri.
Ubi anche qui sul blog abbiamo parlato di quei temi:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/2014/04/11/ecco-gli-strumenti-che-ho-usato-per-fare-abortire/
Il Papa si è espresso chiaramente molte vole. I media lo silenziano? Lo hanno silenziato anche quando ha chiesto di non smantellare il welfare.
Però i cristiani dovrebbero andare oltre.
Preferirei meglio un dibatito su questo tema:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/19/massoneria-libro-shock-gran-maestro-magaldi-i-potenti-nelle-logge/1220062/
Qui è tutto un dubbio e tutti dubbi. Non saprei assolutamente che dire. Bho!
Ussignur!!!
«Chi dice che la misericordia infiacchisce, la confonde col buonismo.
Quale povera immagine di Dio si deve avere per fare questa confusione!»
A. S. sj
“Chi dice che carità verità e giustizia irrigidiscono, si confonde col demonio.
Quale povera immagine di Dio si deve avere per fare questa confusione!”
A.B. battezzato, cattolico.
Ma questo è sempre il blog di Accattoli ?
“Chi dice che carità verità e giustizia irrigidiscono” probabilmente ha letto un bel po’ di tuoi commenti su questo blog, ubi.
Scusatemi un OT, lo posto qui.
Ho letto stamane su Rainews24 questa affermazione (a voi scoprire che l’ha detto): “Io creo lavoro”.
Manco il tempo di leggere e ho pensato a certe similitudini:
“E sia il lavoro! E il lavoro fu! fu, fu…
Buonanotte a tutti. Voi vegliate che io vado a dormire.
Se eravamo fortunati rimaneva in Australia ad allevare Koala invece, poiché siamo cattivi, ce lo hanno rimandato indietro come punizione.
🙁
Ho letto gli interventi in questo post da ieri pomeriggio fino ad ora e mi rendo conto sempre più che qualcuno non ha capito un bel nulla di questo Papa.
Niente di niente.
A chi dare la responsabilità di tutto questo? Ad una religiosità da reliquiario, una fede involuta, accartocciata su se stessa, impigrita, fatta di luoghi comuni. Mentre la fede si costruisce giorno dopo giorno fino alla fine dell’esistenza, tenendo gli occhi ben aperti sulla vita e interrogandosi sempre su ciò che si vede; andando nell’interiorità e chiedendo allo Spirito Santo di illuminarci.
Qualcuno, al contrario, resta attaccato alla fede del tempo che fu e si convince di non avere niente più da apprendere e da riformulare. Questo avviene tra i laici e, peggio ancora, fra certi religiosi; tutti questi vedono un Dio a propria immagine e somiglianza, anziché il contrario.
Il Papa no. Lui con le sue omelie quotidiane ci sta rievangelizzando.
Vale la pena di seguirle giorno per giorno, molto più dei discorsi, pur importanti, elaborati per le grandi adunanze di folla. Molti avrebbero tanto da imparare e smetterebbero di dire sciocchezze sconcertanti.
Appena sveglio, invece ne ho letta una troppo buona:
“Oggi si parla molto di diritti, dimenticando spesso i doveri; forse ci siamo preoccupati troppo poco di quanti soffrono la fame. È inoltre doloroso constatare che la lotta contro la fame e la denutrizione viene ostacolata dalla ‘priorità del mercato’, e dalla ‘preminenza del guadagno’, che hanno ridotto il cibo a una merce qualsiasi, soggetta a speculazione, anche finanziaria. E mentre si parla di nuovi diritti, l’affamato è lì, all’angolo della strada, e chiede diritto di cittadinanza, di essere considerato nella sua condizione, di ricevere una sana alimentazione di base. Ci CHIEDE DIGNITA’, NON ELEMOSINA”.
Se riesce a far crollare il turbo capitalismo liberista e finanziario, santo subito, da vivo.
Il pensiero corre subito ai merdaioli del dio denaro ridotti con le pezze al c…,
sublime solo come immagine onirica, figurarsi a vederla dal vero. Boom!
Tanto per precisare su quel “Io creo lavoro”.
Attenzione! Mai fermarsi ai titoli ( l’ho detto più di una volta).
Nell’articolo c’è scritto questo: “ma io mi occupo non di far scioperare gli italiani ma di farli lavorare”. Questa frase è ben diversa da quella riportata.
Significa: io faccio di tutto per farli lavorare, gli italiani. Il “creo lavoro” è altra cosa.
Della serie: come portare fuori strada gli ingenuotti .
“Se riesce a far crollare il turbo capitalismo liberista e finanziario, santo subito, da vivo.”
Non ci riuscirà, questo è sicuro. Ma lui non ha pretese assurde; lui mette in evidenza una realtà macroscopica, e questo è un seme che si spera attecchirà in un modo o in un altro, quando Dio vorrà.
Le bacchette magiche lasciamole a chi le esibisce a chi crede nelle favole.
Cosa già dette dalla caritas in veritate. Il punto sui diritti e i doveri me lo ricordo benissimo (però adesso non mi va di cercarlo).
“43. […] Si assiste oggi a una pesante contraddizione. Mentre, per un verso, si rivendicano presunti diritti, di carattere arbitrario e voluttuario, con la pretesa di vederli riconosciuti e promossi dalle strutture pubbliche, per l’altro verso, vi sono diritti elementari e fondamentali disconosciuti e violati nei confronti di tanta parte dell’umanità. Si è spesso notata una relazione tra la rivendicazione del diritto al superfluo o addirittura alla trasgressione e al vizio, nelle società opulente, e la mancanza di cibo, di acqua potabile, di istruzione di base o di cure sanitarie elementari in certe regioni del mondo del sottosviluppo e anche nelle periferie di grandi metropoli. La relazione sta nel fatto che i diritti individuali, svincolati da un quadro di doveri che conferisca loro un senso compiuto, impazziscono e alimentano una spirale di richieste praticamente illimitata e priva di criteri. L’esasperazione dei diritti sfocia nella dimenticanza dei doveri. […]”
Ribadire è sempre un bene Sara.
Credo di poter parlare con cognizione di causa dell’immigrazione perché l’ho vissuta sulla mia pelle.
Era il lunedì successico alla prima domenica di settembre del ’60 quando presi il treno per Torino: partivo da un paese della Provincia di Padova, avrei compiuto 18 anni a dicembre di quell’anno ed ero portatore di disabilità.
Ad attendermi alla stazione di Porta Nuova c’era un’amica d’infanzia di mia mamma col marito: li avevo visti una sola volta, ad agosto di quell’anno, e mi avrebbero ospitato a casa loro fino a che non avessi trovato un lavoro.
Ci sono meno di 500 Km di distanza, però, allora più che adesso, erano mondi diversi, culture diverse. A quei tempi una persona che non parlasse con spiccato accento torinese era considerata “napuli” e c’erano ancora dei cartelli che offrivano alloggi in affitto con la clausola, scritta bene in evidenza, “Non si affitta a meridionali”.
Non è una bella cosa l’immigrazione, credetemi, soprattutto per chi lascia il posto dov’è nato e parte alla cieca, senza sapere cosa troverà e come farà.
Certo chiederete:
– “Perché non sei rimasto a casa tua?” ed io potrei darvi al più banale delle risposte:
– “Non avevo una casa mia (i miei erano – obbligati agricoli – cioè gente che scontava l’affitto della casa colonica dove abitavamo lavorando un determinato numero di ore all’anno sulla terra del padrone)”.
Ero portatore di disabilità come già detto, l’unico lavoro che mi si prospettava era quello di salariato agricolo (stava partendo l’edilizia ma non potevo fare il muratore con la polio alla gamba destra) ma nemeno quello potevo fare, sempre a causa della gamba.
Si lascia il posto dove si è nati perché davanti a se non si vede altro che desolazione. Dopo alcuni decenni il “miracolo economico” arrivò anche al paese natio, ma non fu come nelle grandi città.
Andate a leggervi il capitolo dei Promessi Sposi che comincia con “Addio monti sorgenti dall’acqua ed elevati al cielo, cime ineguali note a chi è cresciuto fra voi ed impressi nella sua mente…”: Quando lessi queste parole, molti anni dopo alla scuola serale, mi sembrava che il Manzoni le avesse scritte per me.
Quando vedo alla TV i barconi dei migranti che arrivano a Lampedusa ricordo il vagone ferroviario che mi scaricò a Porta Nuova e penso: “Sono cambiati i tempi ma la sostanza è sempre quella”.
Germano Turin – Torino
Grazie Germano.
Più che parole è vita.
Grazie.
Io invece non trovo parole per raccontare quello che vivo nel mio quartiere,
il più multietnico della capitale,
e dove l’ultimo omicidio è quello di un italiano che uccide un indo-orientale,
per ovvio semplice odio verso i diversi.
Anche il mio parroco
viene attaccato
perchè invita alla benevolenza verso gli indo-orientali,
viene attaccato anche da persone che vengono all’Eucarestia,
c’è una schizzofrenia
tra la “tavola Eucaristica” e fuori dalla “tavola Eucaristica”.
C’è un odio a “pelle”
verso gli indo-orientali,
accusati di tutto,
ma quando chiedi lo specifico,
a chi accusa
non sanno dire nulla.
L’importante è accusare,
montare la rabbia,
coinvolgere nella rabbia collettiva.
Dinamiche tribali.
Non siamo molto diversi dai terroristi palestinesi,
e
infatti uccidiamo.
Nel mio quartiere fanno finta di aver paura dei pachistani,
ma se possono li uccidono,
a prescindere!
Nel mio palazzo ci sono
tre interni con pachistani
e
tre interni con cinesi
in totale sono un terzo dello stabile.
Il più feroce contro di loro
è un condomino che fa l’infermiere e il sindacalista e che si dice di sinistra,
ma che una condomina 80enne definisce un “fascistone”.
Più volte ha cercato di coinvolgerci in crociate contro gli stranieri,
ha chiamato più volte la polizia
(vi ho già raccontato che mi sono trovato uno squadrone una mattina davanti la porta perchè non avevano capito dove si trovassero questi terroristi,
e io sono all’ultimo piano, l’ultimo.)
C’è una grande tentazione all’odio per le strade,
per le mie strade.
Nella festa dell’Immacolata,
noi ci stringeremo tutti attorno al nostro parroco.
benvenuto Germano e grazie per la bella testimonianza
Germano scrive da tempo (anche se saltuariamente).
Grazie del racconto.
🙂
http://www.corriere.it/economia/14_novembre_20/social-card-anche-immigrati-arrivo-fondi-legge-stabilita-5b336624-70cc-11e4-8a20-485d75d3144d.shtml#commentFormAnchor
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/14_novembre_20/papa-fao-l-egoismo-ricchi-porta-rivoluzioni-1e2a99d6-70a0-11e4-8a20-485d75d3144d.shtml
A leggere i commenti (Corriere non la Padania) vien da dire che la misericordia molti la intendono a senso unico ( e per favore smettiamola di dire che se si nominano i doveri si è oscuri reazionari)
Sull’Huffington non hanno nemmeno riportato la notizia.
Mah.
grazie della puntualizzazione Sara e scusa la mia disattenzione Germano.
“Le merci e il denaro si muovono liberamente in Europa,
mentre un Rifugiato no.
Che Europa è quella che stiamo realizzando?
È triste.”
(LaManna)
@Matteo che scrive:
“C’è un odio a “pelle” verso gli indo-orientali, accusati di tutto, ..
L’importante è accusare, montare la rabbia, coinvolgere nella rabbia collettiva. Dinamiche tribali”.
Tu non te la prendi contro gli “indo-orientali”, ma ti scagli con odio e violenza verbale contro tutti coloro che non la pensano come te.
Senza rendertene conto, ha fatto il ritratto di te stesso.
Grazie a voi per avermi letto e, addirittura, citato.
Sono stato così segnato dai problemi delle migrazioni che ne ho fatto anche argomento di tesi quando conseguii la laurea breve in Amministrazione Aziendale nel lontano 1977. Naturalmente mi soffermai diffusamente, e principalmente, sui problemi che Torino aveva dovuto affrontare con l’immigrazione, a cominciare dagli sfollati a causa dell’alluvione del Po (nel ’50) per continuare con lo sviluppo della Fiat avvenuto nel dopo guerra.
Bisognerebbe innanzitutto cercare di capire quando si è di fronte a “Esodi” o, più semplicemente, ad “Immigrazioni”, che sono due fenomeni diversi.
In tutti i casi si è coinvolti, in maniera più o meno pesante, sulla “trasformazione della cultura del territorio”, che passa da quella esistente prima del movimento della popolazione a quella successiva, quando si instaura un nuovo equilibrio.
I (cosiddetti) “aborigeni” (dal latino “ab origine”, cioè dall’origine) cioè quelli che risiedevano sul posto, tendevano a voler continuare la loro cultura (cioè il loro modo di vivere), mentre gli immigrati tendevano ad esportare quella del luogo di provenienza.
Il nuovo equilibrio, naturalmente, è venuto a crearsi dalla integrazione, più che dalla somma, delle cue culture.
In Italia, da qualche anno, con l’arrivo di popoli dell’Africa, sta avvenendo la stessa cosa avvvenuta a Torino oltre mezzo secolo fa, anche se a livello nazionale: per qualcuno è un arricchimento mentre, per qualche altro, è un impoverimento. Questione di punti di vista.
Se esaminiamo il problema dal punto di vista cristiano, però, non possiamo ignorare che il secondo libro dell’AT è detto anche “Libro dell’Esodo” e parla, in particolare, dell’Esodo del Popolo Ebraico che esce dall’Egitto, dove viveva in condizioni di schiavitù, per stabilirsi sulla “Terra Promessa”, dove invece “scorrevano latte e miele”. E troviamo giusta ed accettabile l’aspirazione del popolo Ebraico ad una migliore condizione di vita.
Se leggiamo da Giosuè in poi, però, troviamo che il Popolo Ebraico, per prendere possesso della “Terra promessa” si è dovuto fin da subito scontrare con le popolazioni già residenti, a cominciare dai Cananei per continuare con tutti gli altri.
Tutto questo premesso per dire che, quando c’è movimento di popolazione, è inevitabile che ci sia cambiamento di equilibri: il nuovo equilibrio sarà tanto meno cruento e traumatico quanto più sarà pacificamente discusso, concordato ed accettato da tutti.
Ricordiamoci che il peggior accordo, accettato da tutti, è sempre meno peggio della miglior battaglia vinta, e che lo scontro non serve a nessuno.
E questo anche senza essere cristiani.
Grazie Federico,
il Signore ti renda il centuplo di quanto tu dai a me.
Ma un minimo di autocritica mai?
Ho solo sottolineato che quanto rimproveri al tuo prossimo (la pagliuzza nell’occhio del vicino) è un atteggiamento che su questo blog e altrove hai avuto anche tu (la trave). Prova a rifletterci.
Detto questo, che bisogno hai di augurarmi il male?
@Matteo,
il Signore ti benedica e ti aiuti sempre.
Lasciate fuori il Signore dai vostri litigi dai.
Il Papa grillino torna in alto nei titoli e si becca il coro di osanna:
http://www.corriere.it/cronache/14_novembre_21/francesco-basta-chiedere-soldi-battesimi-benedizioni-messe-208f7c92-716c-11e4-b9c7-dbbe3ea603eb.shtml
In questo sono sincera un po’ sbaglia si alimenta il populismo anticasta comodissima scusa per non mettere mai mano al portafogli. (posto che da noi è tutto gratis)
Sara,
sei sempre la solita.
Da dove vedi questo litigio ?
Hai visto dei prodromi ?
Quali ?
chi ?
Se non hai visto prodromi,
di che cosa vai cianciando ?
Continua a fare la rassegna stampa,
che ti riesce meglio
Federico,
non so di cosa parli,
magari
lo capisce meglio Accattoli che è più intelligente di me.
Non so perchè mi chiami sempre in correità.
Federico,
tu non mi interessi,
fattene una ragione.
“Continua a fare la rassegna stampa,
che ti riesce meglio”
Non dico più di esser poeta…
http://www.youtube.com/watch?v=LJlCqSQ6nPQ
@Matteo,
mi irrita il fatto che proprio tu, con tutto quello che hai scritto contro di me e contro chiunque non la pensasse come te, ti permetta di fare la predica a coloro (sempre gli altri) che “odiano” e “attaccano” il prossimo.
Ripeto: tu hai fatto lo stesso e io, che ho subito i tuoi violentissimi attacchi, potrei scrivere di te:
“C’è un odio a “pelle” verso COLORO CHE SONO TACCIATI DI ESSERE REAZIONARI (TRADIZIONALISTI, INTEGRALISTI O ALTRO), accusati di tutto, ..
L’importante è accusare, montare la rabbia, coinvolgere nella rabbia collettiva. Dinamiche tribali”.
Davvero, pensaci su.
@Sara, la “difensora”,
una volta qui si scrivevano benedizioni, come ci ha insegnato il caro Luciano.
Non intendo litigare con Matteo e chiudo subito questa parentesi.
L’ultima considerazione: meno male che non gli interesso, altrimenti non si sarebbe fermato a sei post contro di me…
Federico non mi interessi.
Vedo che scrivi.
Se hai problemi psichici nel leggere qualche mia parola,
lamentati con Accattoli,
che può cassare il mio accesso al blog.
Aggiungiamo anche i “problemi psichici” al lungo elenco delle offese…
sara
anche da noi è tutto gratis, se uno vuole fa qualche offerta. Ma non sempre è così. Qui da noi ci si può sposare solo nella parrocchia della sposa o dello sposo. Non sono ammesse eccezioni all’interno della diocesi.Altre diocesi sono più permissive: una persona che lavorava con me si è sposata ,dietro pagamento di una bella somma di denaro al parroco ,sulla costiera amalfitana e nè lui nè la sposa erano residenti in Campania o vi avevano mai abitato.
Per carità in sé è giustissimo però non deve nemmeno diventare un alibi per chi può benissimo dare qualcosina a vantaggio di tutti.
Mercimonio no, generosità si. (senza contare che fa senso confrontare gli applausi di oggi con i buu di ieri)
http://www.lastampa.it/2014/11/21/italia/cronache/bagnasco-i-sacramenti-non-sono-pagati-Uq2bmbt2TBB9nAKihrQ6IL/pagina.html
A volte in queste questioni il Papa mi da l’impressione di non vedere bene la differenza tra Italia e Argentina.
Come quando disse di dare i sacramenti ai figli dei conviventi ecc.
Da noi è cosa scontata ammettere tutti e non chiedere niente.
Credo faccia però bene a dirle certe cose da papa, in quanto parla in un certo qual modo a tutti i fedeli del mondo e… a tutti i parroci del mondo.
Da me a Napoli ad esempio (e sto in una zona povera) non c’è il prezzo ma una “offerta minimo di …..” che è molto peggio. Io il parroco lo capisco, ha le spese, e poi c’è gente che vorrebbe tutto a gratis, specialmente chi ha di più. Certo, pure mi fa arrabbiare il fatto che il testo del Catechismo alla fine lo vende lui, non è che ti da il tittolo e l’autore e uno può andarselo a comprare in libreria. E alla fine quello che si fa, sembra si faccia più per qualche introito che per altro.
Cmq su tutto questo sono capace di sorvolare.
Io però desidererei una cosa ancora più “grossa” che il non pagare.
Desidererei che, preso atto che è purtroppo cosi almeno dalle mie parti, che la gente ha perso i senso dei Sacramenti e tutto si riduce alla festa di dopo, vestito ristorante bomboniere ecc. di mettere, almeno in questo i “bastoni tra le ruote”. Come?
Devono fare le Comunioni e le Cresime di pomeriggio, e una festa conviviale poi in Parrocchia. Cosi almeno quel giorno ti godi la vera festa che è il “Sacramento” che riceve il tuo caro. E la festa te la fai come e quando vuoi ma non quel giorno.
P.S. Non mi obiettate la volontà del singolo, cioè chi lo desidera fa cosi, perchè per poterlo fare bisognerebbe scatenare una guerra cruenta in casa e in famiglia, col classico “e perchè noi cosi, quando cosi fan tutti…).
Francesco, ti prego, fai qualcosa.
Certo fa bene parlare a tutto il mondo (e a tutti i parroci) però c’è un titolone in prima sul corriere, meglio dare disposizioni secche alle conferenze episcopali a questo punto.
Sara, i “vescovi” hanno i loro “diritti di stola” sui “diritti di stola” dei parroci…
A buon intenditor poche parole…
(ad esempio oltre la seconda Messa giornaliera, è più quello che si piglia il vescovo che il parroco; prova a chiedere una messa per i defunti oltre quella prevista giornalmente e vedi il parroco che ti dice…)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/21/papa-francesco-vs-bagnasco-tariffario-sacramenti-non-pagati/1226671/
Titolone in prima anche qua il discorso alla Fao invece l’hhanno mangiato digerito e risputato in un trafiletto.
Bho Ubi messe non ne faccio dire e per la comunione abbiamo fatto un regalo in comune tutti i genitori, se il Papa denuncia sarà vero che ne so.
http://www.avvenire.it/Commenti/Pagine/CHIESE-%27MERCATO%27–REGOLE-E-STILE-CHIARI-.aspx
“Cosa che a volte, gli sposi o i loro parenti dimenticano, o fanno finta di dimenticare, dopo avere speso somme scandalose per fiori, addobbi, buffet e pranzi. ”
Bene Don Lasconi.
Bene in generale non solo per quella frase, articolo molto equilibrato.
🙂
Uè! Sembra il don mi abbia copiato il commento…
1) “Per le prime, i vescovi stabiliscono una quota (in genere dieci euro), non per fissare un prezzo, ma per far conoscere ai fedeli che nessun sacerdote, se mai ce ne fosse qualcuno, può chiedere più di quella cifra.”
Questa mi sembra una giustificazione proprio divertente e, a dire il vero, per niente convincente. Infatti un’offerta anche minima di dieci euro è quasi obbligata se viene indicata, mentre non dovrebbe essere stabilita nessunissima quota.
Il mio parroco, infatti, perfino si dimentica dell’offerta. E se qualcuno è troppo generoso, lo rileva.
2)”…nei fedeli c’è la convinzione che sia necessario partecipare alla preghiera del sacerdote con un sacrifico personale. In fondo è la “cultura del sacrificio” presente in tutti i popoli, in tutti i tempi, e in tutte le religioni.”
Anche questa mi giunge nuova. Perché questo prete è così sicuro che nei fedeli ci sia la convinzione che partecipare alla preghiera del sacerdote debba comportare un sacrificio personale, per di più dando soldi?
Quando si partecipa ad una preghiera, lo si fa indipendentemente da qualsiasi genere di sacrificio personale. Men che meno dando danaro. Preghiera e danaro stanno agli antipodi.
Proprio vero che ognuno trova i cavilli che vuole per giustificare certi comportamenti divenuti abitudinari anche per certi preti che ci tengono (eccome!) a quei soldi, pochi o molti che siano.
Diciamoci la verità: il discorso del Papa ha spiazzato i nostri vescovi e preti, incominciando dal cardinal Bagnasco, che ha dato un colpo al cerchio e uno alla botte.
Il fatto è che ancora molti fra loro sono increduli che ci sia un Papa che mette l’ accento sulla vera sequela del Cristo e di san Francesco. E lo fa predicando e mostrando l’esempio concreto.
A parte che come il solito non ha capito una ceppa immagino non conosca Don Tonino Lasconi.
E invece ha scritto cose sagge.
A parte che chi “non capisce una ceppa” sei tu, Sara ,avendolo dimostrato più di una volta, il fatto che io non conosca il “don” in questione, non c’entra un tubo.
Tra le parole sagge ce n’è qualcuna meno saggia e anche risibile.
Le parti che io ho evidenziato sono scritte nere su bianco e parlano chiaro. Cioè dicono di un tentativo, per me malriuscito, di giustificare le offerte per le messe di suffragio.
Un’offerta si fa se si vuole fare, e spero che i soldi vengano devoluti per opere di carità. Io le faccio solo pensando a questo, altrimenti non ne farei.
Non più tardi di ieri sera l’ho fatta, e di cuore, sperando in opere di carità.
E per nient’altro.
Per tutte le altre spese di cui ha parlato il don Lasconi i soldi ci sarebbero, se preti e vescovi volessero destinarli ad hoc.
Mi risulta che ogni diocesi dispone di cifre notevoli. È questione di organizzazione.
Del resto, credo sia sufficiente unirsi alle preghiere del sacerdote per tutti i defunti, fatte durante la Messa, chiedendo a quel punto lì al Signore nel proprio intimo, la sua intercessione particolare per determinate persone che ci stanno a cuore. Il resto è in più.
Un religioso sacerdote una volta aveva detto proprio questo.
E tanti saluti alle offerte in danaro e al “sacrificio personale” di cui parla il don e di cui io mai avevo sentito parlare.
Il fatto è che un’abitudine invalsa da secoli è dura a morire.
Ci sono tantissime persone abbienti che vanno a dare la propria offerta, spesso molto generosa, senza alcun sacrificio. Per cui il tasto del “sacrificio” è quello più sbagliato.
Fra l’altro, io osservo che non tutti i preti presentano le medesime giustificazioni. Perché?
Mi piacerebbe che intervenisse un prete per dire la sua con obiettività, se può farlo.
Ps
Ti consiglierei di darti una calmata, signora Sara. Da qualche tempo la tua “disinvoltura” ti sta portando fuori strada.
“il fatto che io non conosca il “don” in questione, non c’entra un tubo.”
Se lei conoscesse il Don in questione (usavamo in Ac i suoi testi già negli anni ’80) non ripeterebbe come un mantra che fino a ieri eravamo arretrati.
Anzi rispetto allo stile di Don Lasconi Bergoglio con il suo demonio per me è un passo indietro. (poi mi sono anche abituata ma personalmente ho fatto fatica).
Nell’83 in parrocchia mettemmo in scena Hair e l’anno scorso i vaticanisti pensavano che dire la musica è una lebbra del demonio fosse un passo avanti.
Vorrei farti capire che anche i “don” più aperti possono sbagliare qualche volta.
E anche il Papa–questo magnifico Papa–può sbagliare talvolta. Nessuno, proprio nessuno, è esente da sbagli.
Non è che se qualcuno mi piace, dico a priori che ha sempre ragione e che le sue parole sono vangelo. Ci si deve riflettere e poi trarre le conclusioni.
A me per esempio piace molto il parroco della mia chiesa, ma se trovo che dice qualcosa che non mi convince (talvolta succede), glielo dico in faccia, e ci chiariamo. Anche poco tempo fa è successo.
I “mantra” (luogo comune oltre misura) non sono di mio gusto. Chiaro?
“Bergoglio con il suo demonio”: frase che taglio, effetto che trovo.
Luigi io per 6 mesi non ho visto il Papa in televisione per il terrore che nominasse il diavolo.
Poi mi sono abituata.
Marilisa a me piaciuto come Lasconi parlasse della madre e dell’offerta perchè anche mia nonna faceva così, anche noi in casa avevamo un sacerdote, non so come spiegarlo è un modo di sentire che esiste soprattutto nelle generazioni passate ed è brutto accostarlo alla simonia.