“Il sovranismo è un’esagerazione che finisce male sempre: porta alle guerre”: metto queste parole a titolo dell’intervista al Papa pubblicata ieri dal quotidiano “La Stampa”. Ne parlo ora perché ieri e oggi ero in viaggio. Non contiene affermazioni rilevanti, ma ritengo utile per me memorizzare alcune parole sull’Europa, su sovranismi e populismi, sull’Amazzonia.
Il Papa alla “Stampa”: “Il sovranismo porta alle guerre”
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Una donna all’Unione Europea. È contento della designazione di una donna alla carica di presidente della Commissione europea? «Sì. Anche perché una donna può essere adatta a ravvivare la forza dei Padri Fondatori. Le donne hanno la capacità di accomunare, di unire».
Quali i pericoli dai sovranismi? «Il sovranismo è un atteggiamento di isolamento. Sono preoccupato perché si sentono discorsi che assomigliano a quelli di Hitler nel 1934. “Prima noi. Noi… noi…”: sono pensieri che fanno paura. Il sovranismo è chiusura. Un paese deve essere sovrano, ma non chiuso. La sovranità va difesa, ma vanno protetti e promossi anche i rapporti con gli altri paesi, con la Comunità europea. Il sovranismo è un’esagerazione che finisce male sempre: porta alle guerre».
E i populismi? «Stesso discorso. All’inizio faticavo a comprenderlo perché studiando Teologia ho approfondito il popolarismo, cioè la cultura del popolo: ma una cosa è che il popolo si esprima, un’altra è imporre al popolo l’atteggiamento populista. Il popolo è sovrano (ha un modo di pensare, di esprimersi e di sentire, di valutare), invece i populismi ci portano a sovranismi: quel suffisso, “ismi”, non fa mai bene».
Amazzonia. Perché ha convocato in Vaticano, a ottobre, un Sinodo sull’Amazzonia? «È “figlio” della “Laudato si’”. Chi non l’ha letta non capirà mai il Sinodo sull’Amazzonia. La Laudato si’ non è un’enciclica verde, è un’enciclica sociale, che si basa su una realtà “verde”, la custodia del Creato […]. È una situazione di emergenza mondiale [quella in cui ci troviamo]. E il nostro sarà un Sinodo di urgenza. Attenzione però: un Sinodo non è una riunione di scienziati o di politici. Non è un Parlamento: è un’altra cosa. Nasce dalla Chiesa e avrà missione e dimensione evangelizzatrici. Sarà un lavoro di comunione guidato dallo Spirito Santo».
Ma perché concentrarsi sull’Amazzonia? «È un luogo rappresentativo e decisivo. Insieme agli oceani contribuisce in maniera determinante alla sopravvivenza del pianeta. Gran parte dell’ossigeno che respiriamo arriva da lì. Ecco perché la deforestazione significa uccidere l’umanità. E poi l’Amazzonia coinvolge nove Stati, dunque non riguarda una sola nazione. E penso alla ricchezza della biodiversità amazzonica, vegetale e animale: è meravigliosa».
Ordinazione di anziani sposati. Al Sinodo si discuterà anche la possibilità di ordinare dei «viri probati», uomini anziani e sposati che possano rimediare alla carenza di clero. Sarà uno dei temi principali? «Assolutamente no: è semplicemente un numero dell’Instrumentum Laboris (il documento di lavoro, ndr). L’importante saranno i ministeri dell’evangelizzazione e i diversi modi di evangelizzare».
«Non contiene affermazioni rilevanti».
Caro Luigi, ma sei terribile!
Perfetto e definitivo. Il povero Franti, che tempo addietro cercava di portare da queste parti un po’ di “cattiveria”, impallidisce, vacilla, poi si toglie il cappello e si inchina davanti ad un maestro!
Grande Papa Francesco nel levare alta e forte la sua voce contro il pericolo del nuovo fascismo (perché – inutile girarci tanto intorno – di questo si tratta).
Grande anche Papa Francesco nel convocare il Sinodo sull’Amazzonia: da tempo, mi pare il Santo Padre ha individuato nel legame intrinseco tra questione sociale e questione ambientale l’indispensabile condizione di un autentico progresso dell’uomo.
Buona notte a tutti.
Roberto Caligaris
Che la Chiesq si siq sépre occupata di politica è un fatto. Ma questa intervista, alla vigilia di possibili elezioni italiane, mi pre proprio uno spot pro PD. Attenzione ai sovranisti ( termine con il quale si suole indicare la Lega ) e ai populisti ( termine con il quale si suole indicare i 5 stelle ). Nel PD c’è la salvezza. Un tantinello esagerato io direi.
Rif. ore 14.08 – La Madonna della Bosnia, l’in-sicurezza bis, il tradimento della fede
Se non erro, l’intervista al papa è del 6 agosto. E’ difficile immaginare che la Madonna nel gran caldo del giorno prima – suo fantomatico compleanno – abbia anticipato al poveraccio le fiere intenzioni elettorali del suo devoto e sovrano scudiero cui affida decreti di morte e medagliette per vincere.
Papa Francesco è sempre più audace, sconcertante. Ma che “astuzia mondana”: sembrerebbero chiare le cose dice eppure, non le capisco, non lo comprendo, non mi riesce di entrare nei suoi pensieri reconditi; sicuramente sarà un mio limite, ma non rilevo connessioni in ciò che dice, e dire che tutto collima, nessun evento è slegato: non esistono compartimenti stagni ma solo vasi comunicanti .
Sta di fatto che qualsiasi tema vado trattando e cercando in internet Papa Francesco fagocita tutto, interamente: è il dominatore assoluto dell’Etere. Di qualsiasi argomento si tratti -fede o scienza , politica o costume- solo egli campeggia e tutto il resto tace. Che sia questa vera dittatura simile alla ferocia dei deputati che ieri bramavano di fare a brandelli il ministro Salvini? Piuttosto che le notizie false dei giornali, delle televisioni -dalla 7 alla Rai ecc- senza distinzione? Non lo escluderei . Credo che il mio povero padre che “visse lavorando e morì combattendo” insorgerebbe dinnanzi a tanto furente odio, a tanta falsità, alle politiche catastrofiche ingaggiate dai governi di sinistra e darebbe un calcio negli stinchi a questo PD.
Anziché parlare di Sovranismo, polulismo, perché non parliamo di Costituzione? La Costituzione Italiana è chiara in merito alla sovranità dello Stato. Sovranità monetaria,alimentare, energetica,militare. Non è forse la stessa Costituzione fautrice di “Sovranità Nazionale”? allora, di che stiamo parlando?
Rif. 18.49 di ieri – 4 parole e un punto interrogativo
Del discorso di cui sopra si salvano. a mio parere, le 4 parole finali: di che stiamo parlando?
Rif . 22:28 di ieri – figure retoriche
L’*anafora* si sa, essendo ripetizione di una o più parole, spesso riprese da qualcosa di già menzionato, è sempre impegnativa. La figura (retorica)si aggrava quando ha per scopo sottolineare un determinato concetto il quale, se fatto col proposito di schernire gravandolo di *sarcasmo* ed *ironia* definire il tentativo becero è , a dir poco, un *eufemismo*. Ma se l’ironia è un’arte tutta cerebrale e richiede sapienza per non scadere nella *paronomasia* nel banale, il *sarcasmo* non è che il rifugio dei deboli.