Dolente confessione del Papa ieri a Dublino: “Il fallimento delle autorità ecclesiastiche nell’affrontare adeguatamente questi crimini ripugnanti ha giustamente suscitato indignazione e rimane causa di sofferenza e di vergogna per la comunità cattolica. Io stesso condivido questi sentimenti”. Ha parlato così in mattinata nell’incontro con le autorità. Il pomeriggio ha conversato e pregato per un’ora e mezza con un gruppo di vittime tra le quali Marie Collins. In serata la veglia con le famiglie. Nei commenti i testi e la cronaca.
Aggiornamento alle ore 17.19: al commento 15 l’atto penitenziale del Papa per gli abusi all’inizio della Messa al Phoenix Park di Dublino
Fallimento della Chiesa sugli abusi. Francesco ieri nell’incontro a Dublino con le autorità irlandesi e il corpo diplomatico: Sono ben consapevole della condizione dei nostri fratelli e sorelle più vulnerabili – penso specialmente alle donne, e ai bambini, che nel passato hanno patito situazioni di particolare difficoltà; e agli orfani di allora. Considerando la realtà dei più vulnerabili, non posso che riconoscere il grave scandalo causato in Irlanda dagli abusi su minori da parte di membri della Chiesa incaricati di proteggerli ed educarli. Risuonano ancora nel mio cuore le parole dettemi all’aeroporto dalla Signora Ministro per l’Infanzia. Grazie. Ringrazio per quelle parole. Il fallimento delle autorità ecclesiastiche – vescovi, superiori religiosi, sacerdoti e altri – nell’affrontare adeguatamente questi crimini ripugnanti ha giustamente suscitato indignazione e rimane causa di sofferenza e di vergogna per la comunità cattolica. Io stesso condivido questi sentimenti. Il mio predecessore, Papa Benedetto, non risparmiò parole per riconoscere la gravità della situazione e domandare che fossero prese misure «veramente evangeliche, giuste ed efficaci» in risposta a questo tradimento di fiducia (cfr Lettera pastorale ai Cattolici dell’Irlanda, 10). Il suo intervento franco e deciso continua a servire da incentivo agli sforzi delle autorità ecclesiali per rimediare agli errori passati e adottare norme stringenti volte ad assicurare che non accadano di nuovo. Più recentemente, in una Lettera al Popolo di Dio, ho ribadito l’impegno, anzi, un maggiore impegno, per eliminare questo flagello nella Chiesa; a qualsiasi costo, morale, e di sofferenza.
Incontra otto abusati. Papa Francesco ha incontrato nel pomeriggio di sabato per un’ora e mezza otto vittime irlandesi di abusi subiti da persone e in ambienti di Chiesa. Tra i presenti la Signora Marie Collins; il Rev. Patrick McCafferty, P.P.; il Rev. Joe McDonald; Consigliere Damian O’Farrell; Paul Jude Redmond; Clodagh Malone; e Bernadette Fahy. Uno dei sopravvissuti, vittima del padre Tony Walsh, ha preferito rimane anonimo.
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2018/08/25/0591/01278.html
Lettera Papa su abusi: p. Sosa (Gesuiti) a tutta la Compagnia, “andare al di là della stessa tolleranza zero”:
https://agensir.it/quotidiano/2018/8/25/lettera-papa-su-abusi-p-sosa-gesuiti-a-tutta-la-compagnia-andare-al-di-la-della-stessa-tolleranza-zero/
“Andare di la’della stessa tolleranza zero”, addirittura!
Magari sarebbe bastato ascoltare e prendere sul serio gli avvertimenti e non proteggere a tutti i costi i propri favoriti: Mons. Vigano’, nunzio a Washinton, avverti’ papaBergoglio sui crimini di McCarrick gia’nel 2013 , ma nulla fu fatto, anzi non furono applicate le disposizioni di Benedetto XVI che aveva gia’ preso nei riguardi di McCarrick, confinandolo in una vita di silenzio e penitenza.Sentendosi ben protetto dal nuovo papa il Mc Carrick comincio invece a viaggare e tenere conferenze a destra e a manca.
Su Lifesitenews, La Verita’, Il Messaggero, Huffington Post, blog di Aldo Maria Valli, Marco Tosatti, potete leggervi il rapporto di Mons. Vigano’.
Sara’un po’difficile da censurare o da liquidare c on “sono tutte calunnie, e’chiaro?”
Leggetevi bene la storia prima di dare credito alla corrente sistematicamente denigratoria di papa Francerco a cui appartiene la sig.ra Venturi:
https://www.uccronline.it/2018/08/26/caso-mccarrick-loscuro-mons-vigano-accusa-il-papa-ma-la-prudenza-e-dobbligo/
E approfondite pure anche qui …
http://www.lastampa.it/2018/08/26/vaticaninsider/lex-nunzio-negli-usa-vigan-il-papa-si-deve-dimettere-GD4OIe79fAWf1bRoqENZDM/pagina.html
anzi non furono applicate le disposizioni di Benedetto XVI che aveva gia’ preso nei riguardi di McCarrick, confinandolo in una vita di silenzio e penitenza.
La “sanzione” di Benedetto sembra qualcosa di mai esisistito, le sanzioni di quel tipo erogate da Benedetto furono tutte sanzioni rese pubbliche, come quella contro Maciel, quella contro MCCarrick no, diciamo che dubito che esista veramente, ma che sia solo un tentativo di proteggere Benedetto dall'” anche lui non fece nulla”
cristina vicquery
trovo conferma di quan to da me scritto sopra nel link di Tornielli:
” Basta navigare sul web per pochi minuti per rendersi conto del fatto che anche dopo le presunte sanzioni di Papa Ratzinger, il cardinale americano ha continuato a celebrare in pubblico e a tenere conferenze. ”
Visto che non è pensabile che Benedetto non abbia detto nulla in pubblico riguardo a quelle “sanzioni” o fatto nulla per farle rispettare dobbiamo pensare che non siano mai esistite e che Benedetto non abbia mai fatto nulla contro mccarrich.
cristina vicquery
Rif. 11.34 – Il nunzio frustrato
Oltre a quanto già detto in due post da Salvi (11.59 e 12.39) si può andare anche a leggere quanto, il 26.1.12, Magister (leggasi bene: Magister) in epoca Benedetto scrisse “sull’intoccabile”.
Forse un cardinalato perso recentemente può spiegare qualcosa delle tardive rivelazioni (tra cui quella inedita che c’era già un’ammonizione di Benedetto, rimasta forse in “foro interno”) del “Viganò senior”. Certo è che devono dimettersi almeno tre papi e numerosi cardinali in carica ieri e oggi. Magari qualcuno può anche sentire il lucidissimo Ratzinger in merito.
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350153.html
La testimonianza-denuncia di mons. Viganò è di una gravità senza pari e rende, ahimé, superate, anzi sideralmente inadeguate, gran parte delle considerazioni fatte sin qui. Consiglio a tutti di leggere con attenzione e integralmente il testo originale, facilmente reperibile in rete. Non metto link perché mi pare di aver capito che Luigi se ne dispiace (anche se forse sono solo i link piagnoni quelli che non gli garbano).
Naturalmente è possibile che sia tutto falso ciò che egli dichiara. Ma è anche probabile? È credibile che siano solo i deliri di un pazzo?
Allora potrebbero essere le calunnie di un vendicativo. Infatti è su questo che poggiano – con un tipico argumentum ad hominem la cui fallacia dovrebbe essere nota a chiunque abbia un po’ di dimestichezza con la logica – le prime controffensive. (Chi non sia ottuso, comunque, avrà notato la singolare prudenza di Tornielli, che l’argumentum ad hominem in questo caso lo tocca con molta moderazione).
Ma anche ammesso e non concesso che mons. Viganò sia un rancoroso che vuole vendicarsi, è credibile che – essendo stato così a lungo in una posizione che gli permetteva di conoscere le cose – confezioni un testo pieno di sola fuffa? E se fosse vera anche solo la metà di quel che scrive, non ce ne sarebbe abbastanza per dire che è straordinariamente grave?
E poi, non è forse vero che di solito i vendicativi rancorosi preferiscono le denunce anonime, le allusioni, i messaggi obliqui, oppure le intemerate generiche, che fanno colpo e costano poco? Qui invece ci sono nomi, cognomi, fatti circostanziati, date, particolari illuminanti …
Certo, tutte cose che potranno essere verificate o smentite (in modo altrettanto circostanziato), ma l’affare è grosso. Luigi, se ci sei batti un colpo!
Quasi certamente l’arcivescovo Vigano’ nel pubblicare questo rapporto è stato anima.to dallo spirito di vendetta per le ingiustizie che ritiene di avere subito. Quasi certamente molte delle cose che ha scritto possono essere qualificate “realtà deformata” dallo spirito “maligno” che lo anima. tuttavia le cose sono talmente tante e talmente circostanziate che non si può non restare allibiti. Altro che “quanta sporcizia nella Chiesa” come Benedetto XVI ha detto a gran voce! Anziché espressione della “Chiesa. Santa di Dio” la istituzione ecclesiastica appare come una vera “cloaca” Dobbiamo veramente tutti chiedere al Signore pietà e pregare, pregare, pregare per tutti i”piccoli” che sono scandalizzati.
Rif. 14.16 – Allibiti
Si può cominciare ad appurare:
a) se nel 2000 (e poi nel 2001) papa GPII era così fuori di testa da farsi imbrogliare tranquillamente dal suo nunzio e dai suoi uomini alla congregazione dei vescovi (mi pare: Re prefetto);
b) se l’ammonizione ufficiale, pubblica di Benedetto (a cui si può chiedere) c’è stata o no.
Papa GPII il cardinal Groer lo ammonì pubblicamente e tutti lo seppero; idem Benedetto con Maciel (come già ricordato) e con altri minori.
Nella rassegna delle “verità” su Viganò non dimenticare Magister del 2012.
Tornielli smonta senza difficoltà le opinioni di Viganò, non nuovo ad essere in mezzo ad operazioni del genere.
Se tutto si sapeva dal 2000 perchè MCCArrick è stato fatto cardinale da Giovanni PaoloII ? negli anni successivi il buon Viganò non ha mai pensato di scrivere ai giornali?Si è svegliato solo ora? il buon Tosatti non aveva ancora il blog..
cristina Vicquery
Rif. 14.16 – Integrazione
Preciso: Cardinal Re prefetto dei vescovi dal settembre 2000; prima: cardinal Moreira Neves.
Sottoscrivo quanto detto da Zezza alle 14.52.
ATTO PENITENZIALE del Papa all’inizio della Messa al Phoenix Park di Dublino – oggi alle ore 16.00:
Ieri mi sono incontrato con otto persone sopravvissute di abusi di potere, di coscienza e sessuali. Raccogliendo quello che mi hanno detto, vorrei porre davanti alla misericordia del Signore questi crimini e chiederne perdono.
Chiediamo perdono per gli abusi in Irlanda, abusi di potere e di coscienza, abusi sessuali da parte di membri qualificati della Chiesa. In modo speciale chiediamo perdono per tutti gli abusi commessi in diversi tipi di istituzioni dirette da religiosi e da religiose e da altri membri della Chiesa. E chiediamo perdono per i casi di sfruttamento lavorativo a cui sono stati sottoposti tanti minori.
Chiediamo perdono per le volte in cui come Chiesa non abbiamo offerto ai sopravvissuti di qualsiasi tipo di abuso compassione, ricerca di giustizia e di verità, con azioni concrete. Chiediamo perdono.
Chiediamo perdono per alcuni membri della gerarchia che non si sono fatti carico di queste situazioni dolorose e che sono rimasti in silenzio. Chiediamo perdono.
Chiediamo perdono per i bambini che sono stati tolti alle loro mamme, e per tutte quelle volte in cui si diceva a tante ragazze-madri che provavano a cercare i loro figli dai quali erano state separate, o ai figli, che cercavano le loro mamme, si diceva che era peccato mortale: questo non è peccato mortale, è il quarto comandamento. Chiediamo perdono.
Il Signore mantenga e faccia crescere questo stato di vergogna e di pentimento, e ci dia la forza per impegnarci affinché mai più accadano queste cose e perché si faccia giustizia. Amen.
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2018/documents/papa-francesco_20180826_omelia-dublino.html
Luigi, sai se il papa ha sempre parlato in italiano, durante il viaggio in Irlanda? Perché, visto che si rivolgeva ad un pubblico quasi tutto anglofono?
Leonardo. Ho seguito la diretta di Papa Francesco, ieri, dal castello di Dublino e il discorso l’ha fatto in italiano, poi non se so fuori della diretta usasse l’anglofono.
Francamente non capisco “l’entusiasmo” -nemmeno celato- che accoglie questo chiamiamolo memoriale che provoca frissons di eccitazione in alcuni prevedibili lettori.
Quello che c’è scritto, lungi dal rendere superato , men che meno sideralmente inadeguato alcunché, è l’affresco completo di boatos, vocicchie, vocette che ballonzolano tra siti e sitarelli da mesi su questo filone, chiamiamolo così, McCarrick.
Persona fondamentalmente sconosciuta ai più, abbiamo la franchezza di dirlo, e da anni completamente fuori dai giochi e dalle stanze.
Intendiamoci.
,Nulla di quello che c’è scritto in quel memoriale va sprecato: nel bene ( se si rivelerà vero) e nel male ( se non si rivelerà tale).
Non che la cosa abbia importanza, ma a me la lettura integrale del testo ha lasciato , sparso attorno a sé – oltre a un considerevole tanfo doppio , per quello che racconta e per come lo racconta – una sensazione di cupio dissolvi, di ” muoia Sansone con tutti i Filistei”, una volontà di tirar dentro tutto e tutti- tre papi, grappoli di cardinali, uffici assortiti e così via, che a me, personalmente, non convince proprio per nulla.
Fare a pezzi tre papi, dando a uno del rimbambito ( peraltro a meno 5 anni dalla morte), al secondo dell’inetto le cui decisioni sarebbero restate lettera morta, al terzo del volente ignoratore , senza peraltro, su questi tre argomenti – per me – decisivi, produrre alcunché di concreto, combinato con la vicenda personale del memorialista mi lascia diffidente.
Ma questo è affar mio.
Per l’oggettività della cosa, mi pare chiaro Andrea Tornielli già citato:
http://www.lastampa.it/2018/08/26/vaticaninsider/lex-nunzio-negli-usa-vigan-il-papa-si-deve-dimettere-GD4OIe79fAWf1bRoqENZDM/pagina.html
Comunque, ben venga che il mammozzone sia venuto a galla , nonostante una ventina d’anni di bizzarro ritardo.
Vedremo che succederà.
Quello che invece, toh guarda, è già successo, è che LA VERITA’ belpietrina ci azzuppi il biscottino e ci spari una prima pagina con richieste di dimissioni di Bergoglio.
Il che , al contrario del resto, è di chiarissima quanto prevedibile lettura.
E che aggiunge una nota di grottesco tutta italica al quadro drammatico della questione.
Molto interessante anche questa lettura:
http://stanzevaticane.tgcom24.it/2018/08/26/ecco-cosa-ce-dietro-la-lettera-di-vigano/
Esimio sig Leonardo Lugaresi, posso chiederle di smetterla di intervenire con queste sue domande retoriche che solo i tonti non capiscono che sono sempre delle perfide insinuazioni? Come cattolico dovrebbe avere più rispetto per il suo papa e non deriderlo in modo subdolo perché non conosce l’ inglese così da decidere di non parlarlo per non essere frainteso. Non stiamo parlando di capi di stato. A me non me ne importa nulla di quante lingue parla il papa. E non dovrebbe importare nemmeno a lei. E se gliene importa al punto da fare un intervento su questo blog ce ne spieghi il motivo.
Rif. 19.45 – Giornali e date non sospette
Molto utile anche questo pezzo antico di un insospettabile “Il giornale. it”, del 27.3.13, proprio pochi giorni dopo l’elezione del papa. Poi il suo (di Viganò) mega-attico ha fatto meno storia di altri.
Complimenti a Salvi per gli interventi di oggi delle 11, delle 12 e delle 20.18.
http://www.ilgiornale.it/news/interni/e-mega-attico-nunzio-ora-crea-malumoripolemiche-900351.html
Altre parole del Papa sugli abusi dette nell’incontro con i vescovi d’Irlanda, ultimo appuntamento della due giorni irlandese di Francesco:
Un tema ricorrente della mia visita, naturalmente, è stato quello della necessità per la Chiesa di riconoscere e rimediare con onestà evangelica e coraggio agli errori passati circa la protezione dei bambini e degli adulti vulnerabili. Negli anni recenti voi, come corpo episcopale, avete risolutamente proceduto, non solo ad intraprendere percorsi di purificazione e riconciliazione con le vittime di abuso, ma anche, con l’aiuto del National Board per la tutela dei bambini nella Chiesa in Irlanda, a fissare un insieme rigoroso di norme volto a garantire la sicurezza dei giovani. In questi anni, tutti noi abbiamo dovuto aprire gli occhi sulla gravità e l’estensione dell’abuso sessuale in diversi contesti sociali. In Irlanda, come altrove, l’onestà e l’integrità con cui la Chiesa decide di affrontare questo capitolo doloroso della sua storia può offrire un esempio e un richiamo all’intera società.
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2018/08/26/0594/01269.html
Questa piaga aperta. Anche all’Angelus, nel Santuario mariano di Knock, Francesco aveva implorato la Vergine perché soccorra i suoi figli feriti da questa piaga: La Madonna guardi con misericordia tutti i membri sofferenti della famiglia del suo Figlio. Pregando davanti alla sua statua, le ho presentato, in particolare, tutti i sopravvissuti vittime di abusi da parte di membri della Chiesa in Irlanda. Nessuno di noi può esimersi dal commuoversi per le storie di minori che hanno patito abusi, che sono stati derubati dell’innocenza o che sono stati allontanati dalle mamme, e abbandonati allo sfregio di dolorosi ricordi. Questa piaga aperta ci sfida ad essere fermi e decisi nella ricerca della verità e della giustizia. Imploro il perdono del Signore per questi peccati, per lo scandalo e il tradimento avvertiti da tanti nella famiglia di Dio. Chiedo alla nostra Madre Beata di intercedere per tutte le persone sopravvissute di abusi di qualsiasi tipo e di confermare ogni membro della famiglia cristiana nel risoluto proposito di non permettere mai più che queste situazioni accadano; e anche di intercedere per tutti noi, perché possiamo procedere sempre con giustizia e riparare, in quanto da noi dipenda, tanta violenza.
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2018/08/26/0592/01265.html
Andrea Salvi scrive,
26 agosto 2018 @ 20:18
Andrea Salvi e p. Luigi Amigoni, un piccolo sforzo senza partire sempre prevenuti.
La domanda di Leonardo non è pretestuosa.
Papa Francesco è certamente in grado di leggere con sufficiente disinvoltura un testo in inglese, tra l’altro con pronuncia del tutto decorosa (e ci mancherebbe !)
https://youtu.be/NNUcR6EFp08
Trattandosi di un incontro cruciale, in Irlanda, una nazione che si è sentita tradita dalla Chiesa e chi quindi ha bisogno di particolare manifestazione di vicinanza, era assolutamente auspicabile una comunicazione diretta in lingua inglese.
La mediazione di un traduttore tramite app smartphone (immagino che sia andata così) riduce drasticamente l’efficacia del messaggio.
È una considerazione ovvia, banale, su cui vorrei capire come si possa imbastire l’ennesima querelle.
Comunque sulle accuse di Mons.Vigano il papa ha detto che non dira una sola parola. Ne’in spagnolo, ne’in italuano, ne in inglese ne’in latino.
No comment.Come usavano dire un tempo i capi di stato su argomenti sui quali non volevano rispondede
Dal “Chi sono io per giudicare”;al “Giudicate voi”
non so se sia questo il thread giusto per esporre queste mie considerazioni sul problema degli abusi e delle coperture.
1) Occorre distinguere molto bene tra “abusi” e “coperture”. Mentre il giudizio sui primi non può che essere sempre decisamente negativo – si tratti di abusi su bambini (pedofilia) , su adolescenti (efebofilia) , su giovani adulti (sodomia) – (giuridicamente parlando questi abusi possono anche essere trattati diversamente) quello sulle cosiddette “coperture” va trattato diversamente.
2) Dobbiamo essere consapevoli che “i panni sporchi si lavano in famiglia” è una “norma” non scritta ma fedelmente seguita da tutte le comunità umane – dal gruppetto degli amici. dalla famiglia , dalle associazioni ecc. La istituzione ecclesiastica si è sempre considerata una “famiglia” e ha anche essa seguito DA SEMPRE questa norma.
3) Se la questione degli abusi sta venendo alla luce questo è dovuto alla forte pressione proveniente dal mondo laico che la ha praticamente IMPOSTA.
La strada della “trasparenza” è stata imboccata da Benedetto XVI e perseguita attivamente e lodevolmente da Papa Francesco ma cambiare una mentalità e uno stile che sono profondamente inseriti nella cultura non è cosa da poco; è un processo che richiede molto molto tempo per essere “metabolizzato”.
4) Tutte le associazioni umane hanno dei confini. quello che accade all’interno dei confini è noto solo a chi ci sta dentro. In tutte le associazioni umane (dal condominio, al gruppo amici della montagna o della bicicletta, alle società) ci sono “partiti”, “cordate”, “lobby” che si combattono per il “potere”. Anche la istituzione ecclesiastica, che è di istituzione divina ma composta da uomini, non ne è, né ne è mai stata, esente.
5) E’ necessario rimanere ben saldi, essere realisti, e non farsi trascinare dall’ondata di “giustizialismo” che si manifesta nel mondo. Berlusconi presidente del consiglio veniva osteggiato non per quello che faceva come politico ma perché faceva il “bunga bunga”, M5S aveva imposto la regola che chiunque fosse anche semplicemente indagato dovesse dimettersi . La strada del “giustizialismo” – che è l’esatto opposto della via della “misericordia” – porta alla distruzione di tutto. “Chi è senza peccato scagli la prima pietra” : nessuno di noi, assolutamente NESSUNO, se la sua vita viene messa sotto il microscopio potrà essere dichiarato “innocente” . Quando dico NESSUNO intendo proprio nessuno, neanche questo papa, nè i papi precedenti, nè il presidente della Repubblica, nè il presidente del consiglio . Dobbiamo piantarcela di “puntare il dito” come dice il profeta Isaia e pensare alla nostra personale conversione prima di ergerci a giudici di chicchessia
Rif. 10.27 – Giustizialismo
Considerazioni apprezzabili. Molto.
Riguardo al punto 5: nel caso in questione l’unico giustizialista è Viganò, appoggiato da tanta gente che l’ha mandato avanti.
Una questione di metodo.
Andrea Salvi (26 agosto 2018, 20:18) maltratta Leonardo Lugaresi, con i complimenti di p.Amigoni (20:43).
Con il mio intervento delle 22:12 voglio sperare di avervi mostrato (senza nessun merito, perché le mie considerazioni erano elementari) che la questione posta da Leonardo ha più di qualche fondamento. Per alcuni può essere più importante, per altri meno, ma certamente non è campata per aria né inconsistente, come invece appare dal vostro commento.
Ora, a fronte dell’evidenza, buona norma in un dialogo tra adulti maturi vorrebbe una parziale ritrattazione da parte vostra, al di là della simpatia per l’interlocutore.
Se non “scusa Leonardo”, almeno un “non ci avevo pensato”.
Invece silenzio, sperando che la cosa cada nel dimenticatoio, fino alla prossima occasione di scontro.
Che dialogo è mai questo ?
Così un blog diventa un far west, una valvola di sfogo dove ognuno scrive la prima cosa che gli viene in mente. Mi chiedo cosa Luigi lo tenga aperto a fare.
Ri. 8.46 Far west?
Leggo solo adesso.
Non è la prima volta che il papa, in paesi anglofoni, parla in italiano e/o spagnolo. Certo era auspicabile l’inglese.
Far west? Spero di no, mai.
Fabrizio Padula, un giorno, se vorrai, ti dirò perché la domanda di Lugaresi era pretestuosa.
Il tema posto da Leonardo è reale. Oggettivo.
Un difetto di comunicazione verso le centinaia di migliaia di fedeli che si sono mossi per andare ad ascoltare il papa, sotto la pioggia.
Una scelta al ribasso non spiegabile (perchè il papa sa ben leggere un testo in inglese, vedi discorso all’ONU, mica predica a braccio).
Tra l’altro, a quel punto perchè non in spagnolo, che è comunque lingua più internazionale dell’italiano ?
Boh….
E il fatto che non sia la prina volta non è una giustificazione.
Quindi, anche ammesso che la domanda di Leonardo fosse mal posta, la replica (“A me non me ne importa nulla di quante lingue parla il papa. E non dovrebbe importare nemmeno a lei. E se gliene importa al punto da fare un intervento su questo blog ce ne spieghi il motivo”) è certamente peggiore della domanda.