Oggi manifesta «molta» o «moltissima» fiducia riguardo alla Chiesa poco più di metà (57%) dei cittadini. Pochi mesi fa, nel dicembre 2009, costoro erano il 65%. E un anno fa, nel luglio 2009, sfioravano il 70%. lnsomma nel giro di dodici mesi, si registra una diminuzione mediamente superiore al 10%: così Renato Mannheimer sul Corriere della Sera di ieri. Che dà per sesta la Chiesa Cattolica tra le istituzioni che più attirano la fiducia degli italiani, dopo Polizia e Carabinieri 83%, Forze armate 81%, Presidente della Reopubblica 78%, Magistratura 60%, Scuola e università 60%. “Qualche decennio fa – scrive ancora Mannheimer – la situazione era differente e vedeva nelle prime posizioni anche la Magistratura, la Chiesa Cattolica e l’Unione europea, che oggi si trovano rispettivamente al quarto, sesto e settimo posto”.
Fiducia nella Chiesa: meno dieci in un anno
43 Comments
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Una piccola considerazione, che vorrebbe riprendere anche il bellissimo messaggio su Padovese e il cristiano come straniero.
Forse è questo il segno del tempo: l’estraneità, il rigetto, l’emarginazione sono la condizione in cui la chiesa sarà sempre più chiamata a vivere. Rispetto a questa prospettiva, risulterebbero ugualmente sfasate (e, in ultima analisi, simili tra loro) sia quella della chiesa preconciliare (diciamo così per semplificare) sia quella conciliare. Tanto Pio XII quanto Giovanni XXIII e il primo Paolo VI (per semplificare ancora di più). Voglio dire che in entrambe le visioni c’era la convinzione che la chiesa potesse essere pienamente “moderna” (che etimologicamente viene da “modo”, cioè “ora, adesso”). Nella prima visione si restava in fondo legati all’idea di cristianità e si pensava (modernamente) di poter ri-cristianizzare la società con l’imponenza e l’efficienza dell’organizzazione ecclesiastica; nella seconda, si pensava che la chiesa fosse in fondo riconciliata con il mondo perché proclamava che «le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi […] sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo».
E se invece quello che ci tocca fosse di vivere, bevendolo fino alla feccia, il calice di una sempre drastica “diversità” e “stranezza” e “disprezzabilità” rispetto al mondo? Nel mondo, ovviamente, ma come lebbrosi (o come i cristiani in Turchia, che è lo stesso).
Sapete come la penso sui magistrati e sul Belgio, perciò capirete che il sintagma “magistratura belga” condensa ai miei occhi quanto di più sospetto possa esserci al mondo. Tuttavia devo ammettere che quando leggo che il cardinale Danneels è stato interrogato per dieci ore (dieci ore!), per quanto inesistente sia la mia stima nei riguardi di gente che va ad aprire le tombe alla ricerca di documenti, non riesco a non pensare che qualcosa da chiedergli ce l’avessero.
O.T.
Buon “onomastico” a Sumpontcura
http://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.com/
Adriano! Grazie dal fondo del cuore! E un abbraccio fraterno a tutti.
Giuseppe
Penso che oggi siamo tutti dispiaciuti, costernati e umiliati di fronte a certi fatti. C’è chi è tanto scandalizzato che ha deciso di andarsene, chi è ugualmente scandalizzato, ma in ogni modo decide di resistere, di andare avanti, appoggiandosi sullo spirito di penitenza voluto dal papa. Forse la Chiesa di oggi è migliore di quella di ieri, ma proprio perché è penitente attira le critiche e, se vogliamo, anche i dileggi. “Non multa loquimur sed vivimus”, si leggeva nello stemma del vescovo che mi impartito la cresima. Intensifichiamo la testimonianza. Per alleggerire la predica ricordo che k’ottimo vescovo, morto nel 1954, faceva delle prediche lunghissime, tanto che la gente (quando cominciava a parlare) non sapeva resistere alla tentazione di andarsene. Egli stesso quindi veniva meno al suo motto “Non facciamo tanti discorsi, ma fatti!”.
Mi incuriosiscono molto le ripercussioni sull’8 per mille.
Le ripercussioni sull’8 per mille? E’ facile immaginarle, anche considerata la crisi economica: da -10 a -20%. Essendo io l’astrologo, non posso neppure ripetere il solito motivetto sugli astrologi. La diminuzione è già iniziata nel 2009 (come conferma “Sovvenire”, la pubblicazione dell’Istituto Centrale per il sostentamento del clero) e l’attuale discredito sulla Chiesa “pedofila” è talmente evidente che solo i ciechi non lo vedono. Senza un evidente rinnovamento spirituale, una purificazione, non ci sono speranze di invertire la tendenza; spero almeno che la CEI, colpita nelle finanze, lo comprenda. La risposta non è nella pubblicità un po’ furba o nel calendario (per carità, io l’ho anche appeso sopra la mia scrivania, ma io sono un caso a parte…), è nell’essere sè stessi e nel farlo anche vedere, senza strizzare l’occhio a tutti. Non credo che i vertici CEI se ne rendano davvero conto.
Ho almeno una speranza: con meno soldi, forse, potremo evitare progetti (o “monoliti di geometria pura”) come la “chiesa” di Foligno progettata dall’archistar Massimiliano Fuksas e risultato vincitore nel 2001 del concorso nazionale indetto dalla Conferenza Episcopale Italiana (con la motivazione: “si propone come segno deciso e innovativo, che risponde alle ricerche internazionali più avanzate, divenendo il simbolo della rinascita della città dopo il sisma”).
Considero gli sfregi liturgici e architettonici sono ABUSI: cambia l’aggettivo, ma vorrei fossero puniti con analoga pena ed ignominia.
Errata corrige.
Gli sfregi liturgici e architettonici sono ABUSI: cambia l’aggettivo, ma vorrei fossero puniti con analoga pena ed ignominia.
Per Leonardo: http://www.ilfoglio.it/soloqui/5693
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1343973
per Gesù la popolarità era scesa dal 100% all’1,2 %. Siamo ancora ben al di sopra! Mannheimer che dice in proposito?
Oltretutto, Gesù Cristo, a differenza del nostro attuale Capo del Governo, non è mai stato eletto dal popolo (anzi, ho appreso dal TG1 che ha perso pure il “ballottaggio” con Barabba) !
Scherzi (ma non tanto) a parte, il calo è sensibile ma a me sembra ancora notevole la percentuale di italiani (quasi il 60 %) che nutrono fiducia nella Chiesa: per dirla con Nanni Moretti, “non perdiamoci di vista”.
Buona notte !
Roberto 55
Buona giornata a tutti.
Come Chiesa non possiamo “funzionare a statistiche”, anche se tutto puo’ aiutare a capire cosa ci sta succedendo. Bisognerebbe poi sapere a cosa vanno dietro le statistiche…lucciole e farfalle incantatrici…
Il primo intervento di Leonardo mi sembra “sugestivo” e anche un po’ profetico nella sua conclusione. Magari “elaborare” ulteriormente i perche’ della tua conclusione, potrebbe aiutare a comprenderla meglio.
Cioe’ -e questa e’ la mia domanda :30, 50, 100 anni fa i cristiani (compreso preti, vescovi, etc) erano piu’ credibili (=piu’ buoni, piu’ santi, piu’ qui…piu’ la’…), e allora la Chiesa figurava tra le istituzioni piu’ accettate? Siccome i cristiani (compreso preti, vescovi, etc) adesso sono meno buoni, meno santi…meno qui…meno la’…la Chiesa oggi e’ meno credibile? E/O i “nemici” della Chiesa erano piu’ “rinco…” a quel tempo, mentre adesso sono molto piu’ “intelligenti” e aggressivi?
E’ solo una domanda…
P.S. – Grazie Lycop della segnalazione sul Foglio. Stimolante riflessione…
P.S.2 – Ma Clodine, dove sei finita? Non dare la colpa alle tue rondini ha…!
Io penso semplicemente che la Chiesa stia perdendo credibilità a causa del marciume che sta venendo fuori. Prima non c’erano gli strumenti di comunicazione che ci sono ora e per di più la maggior parte delle persone erano credenti, interne al sistema, diciamo così.
Paragonare l’attuale calo di fiducia a quello che ebbe Gesù ai suoi tempi o attribuirlo a una diversità in qualche modo legata alla presenza di uomini capaci di sacrificarsi fino a dare la vita (i cristiani in Turchia) mi pare azzardato.
Infine – personalissima opinione che potrebbe essere sicuramente smentita dai fatti – finora la credibilità della Chiesa è stata sovradimensionata, calerà ancora, fra alti e bassi, fino a raggiungere il livello dovuto a tutte le umane istituzioni (sarà pure divina per i credenti ma di certo è umana per tutti). E lì si fermerà.
I cristiani di cent’anni fa erano più ” credibili” ?. NO erano semplicemente più “credenti! Erano più buoni? Assolutamente no, ma erano più devoti!
erano più santi? ma per favore! tuttavia rispettavano i santi ( e non li sbeffeggiavano come oggi fanno molti es. nel caso di santa maria goretti)
i Nemici della chiesa erano più “rinco” e oggi sono più intelligenti ? NO, credo che Voltaire e i libertini francesi fossero molto più intelligenti e aggressivi dei giudici belgi.
La chiesa oggi paga l’errore gravissimo di aver dato la “fede in Dio ” per scontata… dandola per “scontata” si è occupata di cento altre cose diciamo meno spirituali “.. ma la fede non è così scontata, al punto che oggi si cerca di correre ai ripari.. con la rivangelizzazione dell’Europa!
Più spiritualità , più trascendenza, più senso del mistero e della bellezza…. se si vuole riconquistare un minimo di credibilità come seguaci di Gesù….!!!
Concordo con quello che esprimeva discepolo, oggi si puo’ vivere anche senza Dio, anche senza una fede ultraterrena, in quanto decine di fedi terrene si sono sostituite ad essa.
Anche in passato accadeva questo ma oggi molto di piu’..
Che fare?
Anch’io penso che piu’ spiritualità piu’ senso del mistero e della bellezza,
siano le uniche cose da compiere, e poi affidarsi…
Mi chiedo cosa ci sia di più spirituale misterioso e bello dell’uomo e la donna che sono creati da Dio…
“Il Signore ha tanto amato la sua creatura da dare all’uomo il suo Spirito santo, e l’uomo ha conosciuto il suo Creatore ed ama il suo Signore.”
O forse è ovvio, c’è un malinteso…
perchè nelle (leggittime certo ma non so quanto “fondate”) opinioni di alcuni, “spiritualità , trascendenza, senso del mistero e della bellezza” significano una cosa sola…
_______________________”la Messa in Latino” !
Certamente invece quei termini hanno una area più “vasta”…
Tornando al tema mi spiace per la bassa “fiducia” espressa per la Chiesa Cattolica.
Mi rallegra invece la fiducia di cui gode la mia “categoria”.
@ don Marco
Mi permetto di correggerti 1,1% …
quando saremo arrivati a Santa Maria degli Angeli
e saremo bagnati per la pioggia, infreddoliti per la neve,
sporchi per il fango e affamati per il lungo viaggio busseremo alla porta del convento.
E il frate portinaio chiederà:
chi siete voi?
E noi risponderemo: siamo due dei vostri frati.
E Lui non riconoscendoci, dirà che siamo due impostori, gente che ruba l’elemosina ai poveri,
non ci aprirà lasciandoci fuori al freddo della neve, alla pioggia e alla fame mentre si fa notte.
Allora se noi a tanta ingiustizia e crudeltà sopporteremo con pazienza ed umiltà senza parlar male del nostro confratello,
anzi penseremo che egli ci conosca ma che il Signore vuole tutto questo per metterci alla prova,
allora frate Leone scrivi che questa è perfetta letizia.
E se noi perché afflitti,
continueremo a bussare e il frate portinaio adirato uscirà
e ci tratterà come dei gaglioffi importuni, vili e ladri,
ci spingerà e ci sgriderà dicendoci:
andate via, fatevi ospitare da altri perché qui non mangerete né vi faremo dormire.
Se a tutto questo noi sopporteremo con pazienza, allegria e buon umore,
allora caro frate Leone scrivi che
questa è perfetta letizia.
ho letto mi sembra in un articolo di Vittorio Messori che Ratzinger gli aveva detto una volta : quello di cui mi stupisco non è che ci siano gli increduli ma che in europa ci siano ancora i credenti” !
e infatti c’è da stupirsi che ci siano ancora i credenti!
forse questa è oggi la perfetta letizia ( velata un po’ di malinconia): nonostante tutto ci sono ancora dei credenti!
Forse,la questione va vista sotto un altro aspetto:non è la Chiesa ad aver perso credibilità quanto i cattolici a non credere (e seguire) come prima la Chiesa.Non è la fede a mancare quanto le persone che ne fanno uno stile di vita.
Sarebbe il caso che tutti ci prendessimo le nostre responsabilità.
Perchè è più comodo andarsene al mare e rilassarsi piuttosto che andare a Messa o in parrocchia a dare una mano.Perchè il bisogno di Dio lo trovo in una lettura della Bibbia a modo mio o in una ricerca su internet che mi “infarina” di religione.Perchè è più facile criticare i cardinali (o i vescovi o i preti) sporchi piuttosto che difendere tutti coloro che operano in silenzio e bene.Perchè è più semplice essere pecore e seguire il gregge,che pensare con la propria testa e dire ciò che si pensa e si prova.Perchè non fa trendy essere cattolici (e ancor più se praticanti),roba dell’altro secolo!.Perchè le mode,la globalizzazione delle varie culture e l’infinità di tradizioni che ci travolge da ogni parte del mondo,ci fa perdere di vista l’essenziale.Perchè la roccia su cui poggiano le nostre radici non si chiama più Gesù,famiglia,Patria.onore,rispetto (non necessariamente in questo ordine),ma è diventata friabile grazie a componenti sabbiosi che nascono oggi e domani sono già volati nel vento.
Spiritualità?Trascendenza?Bellezza?certamente!ma prima di tutto ciò ci metterei la famiglia che sa fare la famiglia,la scuola che sa fare la scuola,individui responsabili che trasmettono alle nuove generazioni i valori basilari dell’esistenza (dovessero anche essere “multietnici”),con il RISPETTO al primo posto.
Prima di apprezzare la bellezza,la letteratura,la preghiera,l’arte,la trascendenza,la spiritualità,la ricerca interiore,ad un essere umano necessita l’insegnamento dell’arte di vivere che può giungere solo dalle generazioni passate.E se queste si sono lasciate andare e sbracate nelle mollezze e nella cultura dell’apparenza a cui assistiamo scartando dalla propria vita la ricerca di Dio,come possiamo poi pretendere che la fede(o la Chiesa) rivesta un ruolo importante e trainante nella vita delle nuove generazioni?
I sondaggi sono la cartina di tornasole di tutto quanto NON è stato fatto da anni,non solo dalla Chiesa(come diceva benissimo Discepolo),ma anche e soprattutto da coloro di noi che non hanno ricevuto dal passato e non hanno trasmesso al proprio futuro.
errata corrige: “…il bisogno di Dio lo trovo…”
“…il bisogno di Dio lo soddisfo…”
Scusate.
Concordo grosso modo con te Rossocardinale.
Mi perdonerai però una precisazione che do (e in un certo modo richiedo)…
“Patria”?… ma cattolico vuol dire universale…
cmq è giusto, basta che per “Patria” non si intenda quella che ci porta ai conflitti bellici ma al rispetto…
Quanto invece al “non è stato fatto”… ormai è fatto…
mi preoccupa ciò che si potrebbe fare e non si fa…
Preghiare con Fede e vivere cristianamente con coerenza (Comunione, Sacrificio, Apostolato)…
Bravo!
al rispetto,alla concordia,alle comunità,al quel volersi bene semplice che fa di ogni quartiere una città del mondo.La Patria intesa come nazione dell’anima dove tutti siamo uguali e diversi ma insieme.
Quel che si potrebbe fare e non si fa deriva da un rilassamento mentale che è ormai padrone delle nostre vite,che ci piaccia ammetterlo o meno.I pochi che fanno,non riescono a sopperire alla mancanza mia,tua e di qualche altro!
Ubu humilitas: concordo perfettamente con quanto hai scritto riguardo la spiritualità e la bellezza del dirsi cristiani e credenti.
Secondo me la domanda sulla fiducia riposta nella Chiesa come istituzione è una domanda mal posta, allo stesso livello del: “Perdona l’assassino di sua figlia?” o: “Ha fiducia nella Magistratura?”.
Che vogliono dire queste domande?
La fiducia si ripone nelle persone e le persone si incontrano durante il proprio cammino. Quindi nella Chiesa, nella Magistratura, nella Corte Europea… ci sono persone degne di fiducia, stima, rispetto e persone invece che andrebbero prese a calci nel culo (come direbbe l’on. Borghezio).
Voltaire non era nemico della Chiesa ma della superstizione e del fanatismo. Era radicalmente deista e rifiutava le religioni rivelate ma ha fatto tanto bene alla storia della filosofia e dell’umanità.
Vi invito a leggere lo spassosissimo “Candide, il migliore dei mondi possibili”.
Marco anche con te sono “grosso modo” (nel significato latino proprio…) d’accordo.
Per i “calci in culo” no… penso che ci voglia preghiera per costoro…
Per quel che riguarda la Chiesa essa è di “istituzione” Divina.
E pur con i suoi errori passati e presenti, il bene che ha compiuto e compie è sempre maggiore del male che compirono e compiono i suoi figli…
Il beato Giovanni XXIII diceva: “Un uomo è sempre più grande dei propri errori”.
I miei saluti.
francamente sono molto sorpreso che sia calata così poco la fiducia nella chiesa……per i loro comportamenti, per il loro essere sempre nell’occhio del ciclone, per la loro ipocrisia….francamente è una percentaule ancora molto alta.
vi posso assicurare che quella reale, di chi vive nella vita reale di tutti i giorni, e non nei vari gruppi religiosi, è in realtà molto più bassa di quella di qs sondaggio.
del resto, fino a quando si favorisce al carriere di personaggi molto dubbi….a volte credo che se non si è spregiudicati, per non usare termini più pesanti, non si può fare carriera nella chiesa!
Ciao Mabu, sono qui! Le rondini si sono moltiplicate ed è un volteggiare senza posa sai? tutto dappresso è senza posa..non so se mi spiego.. e con questo caldo poi se non si tolgono le “scorie” mi si forma il Monte Bianco mio caro a dal balcone mi basterà un piccolo snowboard che mi ritrovo dritta dritta sulla bretella Roma- Firenze senza pagare il pedaggio autostradale!
Comunque, siamo seri, ricomponiamoci!!
leggevo i commenti, e francamente mi stupisco di come si possa pensare ad una chiesa sconfitta per il marcio che la opprime dall’interno! Ma il marcio all’interno della Chiesa c’è sempre stato, basterà aprire un qualsiasi testo che parli della sua storia antica e medievale per rendersene conto. Non siamo davvero mica tanto ingenui da ritenerla un’entita aliena, senza macchia e senza ruga. Ma, scusate, perché, noi lo siamo? Chi di noi è un alieno, puro, un Parsifal senza macchia e senza ruga? Io no! E credo nessuno e dunque come potrebbe esserlo la chiesa nella sua formazione visibile, umana, ovviamente, fino a prova contraria; io direi che questo aspetto della peccaminosità insita, anche se sconvolgente, alla fine diventa liberatorio, in fondo ci dispensa dal costruirci un’apologia spicciola: anche noi, con le nostre piccole e grandi mancanze ne siamo inclusi. Non credo che la santità della Chiesa si fondi sui suoi membri sul loro agire morale e/o religioso, è un errore pensarlo, e il N.Testamento non parla mai di una Chiesa Santa, semmai parla della santificazione nostra che avviene attraverso la Parola di Dio e la libera scelta dell’uomo ma non c’è un automatismo magico che crea la santità. Diciamo che la santità è un cammino personale che esula mille miglia da quella chiesa istituzionale che la si vorrebbe dotata di un “quid” santo a tutti i costi. La Chiesa è ferita dal peccato fortemente, come lo è il cuore dell’uomo.
Certamente non sono gli uomini a rendere santa la chiesa che resta un “communio peccatorum”, però dissento dall’effermare che non ci siano più credenti o non ci sia fame di Dio. L’uomo è un essere in costante ricerca di senso, una creatura fatta di luce e di ombra sempre in bilico sull’abisso del nulla eppure, con lo sguardo volto verso il cielo, sospinto da quell’anelito d’infinito donde è stato tratto. Io credo che il bene e il male siano facce di una stessa medaglia e allo stesso modo nella chiesa la santità che ne è l’essenza ha per contro il peccato che la oscura in una lotta senza quartiere.
Si dice che “Dio è morto”, che la fede nel Dio cristiano è divenuta inaccettabile. A quei pochi almeno la cui diffidenza negli occhi è abbastanza forte per questo spettacolo, pare che il sole sia tramontato e che il nostro vecchio mondo dovrà sembrare ogni giorno più crepuscolare.In realtà, noi credenti e “spiriti liberi”, alla notizia che “il vecchio Dio è morto”, ci sentiamo come illuminati dai raggi di una nuova aurora; il nostro cuore ne straripa di riconoscenza, di meraviglia, di presagio, d’attesa – finalmente l’orizzonte torna ad apparirci libero, anche ammettendo che non è sereno, finalmente possiamo di nuovo sciogliere le vele alle nostre navi, muovere incontro a ogni pericolo; ogni rischio dell’uomo della conoscenza è di nuovo permesso; il mare, il nostro mare, ci sta ancora aperto dinanzi, forse non vi è ancora mai stato un mare così “aperto”.
Friedrich Nietzsche
La gaia scienza
Clodine ma lo stesso Nietszche che tu citi ha anche scritto e pensato questo:
che cosa è buono? tutto ciò che eleva il senso di potenza, la volontà di potenza, la potenza stessa dell’uomo.
che cosa è cattivo ?’ tutto ciò che ha origine dalla debolezza
che cosa è felicità – sentire che la potenza sta crescendo, che una resistenza viene superata.
I deboli e i malriusciti devono perire. questo è il principio del nostro amore per gli uomini.
che cosa è più dannoso di qualsiasi vizio? agire pietosamente verso tutti i malriusciti e i deboli. il cristianesimo….
Ffriedrich Nietzsche
l’Anticristo.
anche questo, soprattutto questo è Nietzsche , cara Clodine! non arruoliamolo fra le file dei cristiani , per amore di onestà !
Che belle le due citazioni di Clodine e Discepolo! che confermano quanto espresso da Clodine nell’ultimo paragrafo:”il bene e il male sono facce della stessa medaglia”.E non poteva essere scelto autore migliore per dimostrare un tale assioma.Bravissime entrambe!
…e l’influsso di Nietszche, sulla società e sul modo di pensare contemporaneo è enorme.. basta pensare alla sua famosa frase “al di la del bene e del male ”
beh, ti posso dire che TUTTII gli adolescenti che conosco, compresi i miei figli si sentono esaltati e immedesimati e descritti in questa frase: al di là del bene e del male..
forse non sanno neppure chi è Nietzsche ma lo mettono in pratica..
l’esaltazione dionisiaca che è tipica della vita contemporanea giovanile (sesso droga e rock’n roll) è puro Nietzsche … con questa esaltazione dionisiaca nessuno , dico nessun prete, neppure don Giussani ai suoi tempi migliori, può minimamente sperare di competere.. perchè la gioventù è vita.. e la vita non è pietà e amore e abnegazione .. ma affermazione di se’ stessi e della propria potenza.. affermazione del proprio IO..
solo i saggi,, gli stoici, quelli che hanno rinunciato al Se’ , quelli che hanno sofferto e vissuto, comprendono come in tutta questa dionisiaca volontà di potenza, in questo “mare aperto” che la Gaia Scienza festevolmente annuncia come aperto a noi tutti, si celi il veleno più corrosivo per la religione e la chiesa cattolica.
Ti sbagli: Il pensiero filosofico di Nietzsche va compreso e contestualizzato ed è stato rivalutato moltissimo in ambito cattolico tanto che di recente si è svolta, presso la basilica di San Bernardino a L’Aquila, una messa in memoria del filosofo Friedrich Nietzsche, a 108 anni dalla sua morte affinché i cristiani possano valutare il pensiero del filosofo tedesco da un’altra prospettiva: quella cristiana e di misericordia. Consiglio caldamente di approfondire il testamento e la figura di Nietzsche il quale, alla luce di un’attenta ricerca, oggi, si contesta il carattere anti-cristiano della filosofia nicciana la cui prerogativa, invero, era di denuncia nei confronti di un’ala della chiesa secolare e colonialista proprio “come Gesù aveva contestato il sinedrio e le aspettative “imperial-messianiche” che accompagnarono la sua venuta. ”. La figura di Nietzsche viene addirittura definita profetica e avvicinata, per certi aspetti, a quella di Celestino V papa che rinunciò alla tiara sconvolto dalla corruzione della Chiesa.
Dio è morto, Marx pure e anch’io non mi sento molto bene.
Al diavolo Nietzsche, sciagurato profeta moderno che ci costringe a fare i conti con l'”ospite inquietante, il nichilismo”.
“L’uomo non è affatto un enigma, come amate pensare per avere il piacere di risolverlo. L’uomo ha il suo posto nella natura, superiore agli animali ai quali forse somiglia per il pensiero. Egli è, come tutto ciò che vediamo, mescolanza di male e bene, di piacere e dolore. E’ dotato di passioni per agire e di ragione per dirigere le proprie azioni. Se l’uomo fosse perfetto sarebbe Dio e questi pretesi contrasti che voi chiamate contraddizioni sono gli ingredienti necessari che costituiscono quel composto che è l’uomo, il quale è ciò che deve essere”.
Francois Marie Arouet, detto Voltaire.
Dio è morto, Marx pure e anch’io non mi sento molto bene.
Allen
Al diavolo Nietzsche, sciagurato profeta moderno che ci costringe a fare i conti con l’”ospite inquietante, il nichilismo”.
Il fatto che se ne parli e lo si riabiliti nel cattolicesimo è un indice di quella smania di essere apprezzati dal mondo e fa capire tante cose sul calo di fiducia nella Chiesa. Ma come si fa?
“L’uomo non è affatto un enigma, come amate pensare per avere il piacere di risolverlo. L’uomo ha il suo posto nella natura, superiore agli animali ai quali forse somiglia per gli organi, inferiore ad altri esseri ai quali forse assomiglia per il pensiero. Egli è, come tutto ciò che vediamo, mescolanza di male e bene, di piacere e dolore. E’ dotato di passioni per agire e di ragione per dirigere le proprie azioni. Se l’uomo fosse perfetto sarebbe Dio e questi pretesi contrasti che voi chiamate contraddizioni sono gli ingredienti necessari che costituiscono quel composto che è l’uomo, il quale è ciò che deve essere”.
“Il cristianesimo non insegna altro che semplicità, umanità, carità; pretendere di tradurlo in metafisica significa farne una fonte di errori”.
Francois Marie Arouet, detto Voltaire.
un nichilismo sperimentato appieno e raccontato con struggente dovizia dalla stessa Madre Teresa di Calcutta, una santa, premio nobel per la pace la quale disse tra le lacrime :” Dio non esiste, non mi ama, Dio non c’è”…un’aridità spirituale sconfinata e dolorosa!
Vi garantisco che non c’è nulla di più dionisiacamante inebriante come il vivere fuori dalla massa che annega nel dionisiaco, e che vi annega non riuscendo a cavarne nulla di veramente gratificante.
E tanto per citare uno che di spirito giovanilmente dionisiaco pensava di intendersene:
“I can’t get no satisfaction.
‘Cause I try and I try and I try and I try.
I can’t get no, I can’t get no. ”
Mick Jagger
Ubi dice:
“C’è un malinteso…perchè nelle (legittime certo ma non so quanto “fondate”) opinioni di alcuni, “spiritualità , trascendenza, senso del mistero e della bellezza” significano una cosa sola…______________________”la Messa in Latino” !Certamente invece quei termini hanno una area più “vasta”…”.
Il problema non è tanto o solo Messale di Pio V o di Paolo VI, ma che la liturgia cattolica sia celebrata cattolicamente.
In questo caso,quindi,basta solo mettersi d’accordo su quale sia il significato della parola “cattolicamente”.
Non è una polemica,ma io vedo come “cattolicamente”celebrata sia la Messa post-conciliare che la Messa in latino,sia quella strimpellata sulle chitarre che portano i giovani in chiesa che quella celebrata su una pietra in campeggio,con il crocifisso fatto di rami d’albero.
Non credo che il problema sia esteriore quanto,invece,di “cuore”e di persone.
Ciao Lycopodium.
Il problema invece è proprio il Messale, è proprio la Liturgia.
Eppure leggevo, sul sito Vinonuovo credo, che gli Ortodossi, auspicherebbero anche loro un aggiornamento della loro Liturgia.
Per me il problema di fondo comunque è manco questo. E’ un altro, troppo interconnesso e troppo vasto. Non è però più questa la sede, nè il mezzo è adatto per parlarne serenamente.
Ci sarebbero, come ci sono sempre, solo incomprensioni.
Il problema è dentro di noi, come anche la soluzione. E guarda caso per risolverlo si passa solo attraverso ripetuti “bagni d’umiltà” da una parte e dall’altra delle fazioni l’un contro l’altra armate.
Ex abundantia cordis os loquitur…
E’vero quanto afferma rossocardinale circa l’intenzione del cuore e della mente nei riguardi della Santa messa, è vero che anche sotto un cielo stellato, sulla riva del mare, o sotto un covone di fieno si può celebrare: basterà una croce, un calice, del vino e dell’acqua afficnhè tutto avvenga. Ma, d’altro canto, è pur vero che esiste un preciso codice tramandato dagli stessi apostoli affinché il Giorno del Signore, la Domenica, venga celebrato e ci si ri-immerga nell’evento che si perpetua da duemila anni. Ora, invece, come sottolinea Lyco, basta che un pinco pallino qualsiasi si svegli al mattino e decida di cambiarlo facendo leva su alcune autorità gerarchiche perché tutto possa essere sabotato, ri-elaborato a ghiribizzo personale. Così anziché celebrare il giorno del Signore la Domenica lo si celebra il sabato( a ricordo della pasqua ebraica) trasgredendo di fatto l’articolo 13, i tempi vengono stravolti e luoghi a seconda del “grado di perfezione” dell’adepto (?) o “stadio del Cammino” dove ciascun gruppo ha la sua santa messa,regolata secondo i propri gusti e in locali diversi. Viene stravolto il senso della mensa eucaristica trasformata in “convito” -tavolone quadrato,tutti apparecchiati [coltello e forchetta] al termine del desinare, diciamo, ciascuno dice la sua…una sorta di simposio, una specie di federalismo all’interno della stessa Chiesa, una “zona franca” e a nulla sono serviti i continui richiami di Benedetto XVI all’ obbedienza. Ecco ritengo questo aspetto davvero assurdo, non lo condivido, mi sembra un atteggiamento di sfida, insolente e controproducente per l’unità della chiesa.
ah!..necessaria sarà la presenza del sacerdote ovviamente …riferimento non del tutto casuale!