Festeggio la prima vittoria di Renzi e mi godo l’isteria di Massimo D’Alema.
Festeggio la prima vittoria di Renzi
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Festeggio la prima vittoria di Renzi e mi godo l’isteria di Massimo D’Alema.
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Cuperlo vince a Bologna, dove il politburo del partito è ancora forte, quasi granitico.
Interessante come Renzi riesca a vincere anche in città e province come la mia, dove fino a pochi mesi fa erano tutti bersaniani e si vedeva Renzi come fumo negli occhi, come quello che doveva rovinare il partito, come una specie di Berlusconi Junior…
Al mio paese i “compagni” sono diventati tutti, improvvisamente e in larga maggioranza, renziani: anche la vecchia guardia, anche gli ultraottuagenari con il bastone e fazzolettone rosso.
Fanno eccezione alcuni miei parenti che mi hanno confessato sommessamente di preferire Civati.
PUR DI VINCERE, cioè di continuare ad occupare le poltrone che contano, si sono fatti andare bene persino Renzi.
Buon congresso!
Scusa, Federico B., l’aspirazione a vincere mi sembra legittima e pure sana, dai…
«mi godo l’isteria di Massimo D’Alema».
Che bello che anche Luigi conosca un po’ la Schadenfreude! L’avevo notato già un’altra volta: questo D’Alema sa trarre il meglio da lui.
“Toi, hypocrite bloggeur, mon semblable, mon frère!”
@Mattlar,
la legittima aspirazione a vincere fa fare doppie giravolte carpiate a distanza di pochi mesi? Da nemico pubblico numero due a salvatore della patria?
Va bene tutto, ma c’è qualcosa che non quadra.
D’Alema in fondo è rimasto coerente con le sue posizioni dello scorso inverno.
Incoerenti sono gli altri, quelli che solo pochi mesi fa erano terrorizzati dal “rottamatore” e adesso fanno a gara per sostenerlo.
Non è il caso di Luigi, ma chissà quanti ce ne sono anche tra i frequentatori di questo blog, tutti convinti ex bersaniani…
Io invece non festeggio la vittoria di Renzi, continuo a informarmi e leggere i “programmi” di tutti i candidati e a sentirmi più vicino a Cuperlo.
Ciao!!
Anche mio padre festeggiava le vittorie di Renzi, Roberto Renzi, quando giocava nella Spal…
Su Renzi, si può sempre emigrare, perchè no qualche anno all’estero e passa la paura!!
Per il resto mi spiace che la rivoluzione bergogliana abbia toccato anche Mariano Crociata uno dei vescovi che preferivo, buttato con un po’ di malagrazia a Latina.
Personalmente lo saluto con affetto e lo ringrazio.
Da non credere, un voltafaccia degno dell’8 settembre…
Se si riferisce a me voglio emigrare io, che il Pierino fiorentino mi è simpatico come la sabbia nelle mutande.
Ieri sera mio marito è tornato dalla riunione dei catechisti sconvolto. Una nostra catechista ragazza impegnatissima ha annunciato che smetterà tutto per crisi di fede. In poche parole è passata in zona lefebvriana, mette in discussione tutto dalla comunione in mano alla confessione che non si è mai certi lavi tutte le colpe. Mio marito non sapeva che dirle sorpreso da un cambiamento così brusco.
Che si fa in questi casi per aiutare??
Il prossimo che mi parla di tiepidi gli sparo…
Addirittura!?!?!
Sara1? Ma non riuscite a farla rientrare in sè? Invitatela a cena prima di tutto? Cercate di capire, di parlarci, un po’ di empatia la aiuterebbe senz’altro… ma ti pare? Ditele di non leggere i giornali per capire il Papa, altrimenti non capirà mai niente..
Non mi riferivo a te, ma ai tanti ex bersaniani e neorenziani che si vedono in questi giorni. I miei nonni raccontavano che nel ’43 è successa la stessa cosa: tutti fascisti convinti fino al giorno prima e poi improvvisamente tutti antifascisti e comunisti.
Nihil sub sole novum.
@Sara1 20 novembre 2013 @ 9:55
Cara Sara,
permettimi di dirti:
finalmente ti lasci mettere in crisi dagli accadimenti
che si svolgono intorno a te.
Il giovane Burak, talento del calcio tedesco,
ha scoperto la sua vocazione per la jihad,
e per la jihad in Siria è morto,
una setttimana fa, a 26 anni.
Ancora nessuno sta riflettendo
in modo ufficiale ed istituzionale,
sui giovani
che si convertono
al lefevrianesimo
e dintorni, del mondo tradizionalista.
E non sono pochissimi….
Colafemmina è un 30enne,
Campari de maistre sono giovani,
etc…
solo per quelli che sono nel web….
Cara Sara,
ben arrivata nel mondo reale.
Continua la crociata, alla faccia della tolleranza e del dialogo con i diversi…
Ma quale mondo reale Matteo che ho segnalato il blog di Raffaella al pontificio consiglio delle comunicazioni quando ancora lei andava con il triciclo.
E’ che non credo che farci una crociata risolva i problemi mi pare semplice.
Mattlar non credo che riguardi questo nuovo Papa, e in questi casi non è tanto facile muoversi.
@ Sara1 20 novembre 2013 @ 12:19
Cara Sara,
segnalare il blog di Raffaella al pontificio consiglio delle comunicazioni ?
La liberta di espressione e dicoscenza è essenza del vivere.
Dovremmo favorire la censura ?
Quello che è grave
è
che quello che si pensa nel blog di raffaella
lo pensano alti prelati in Vaticano,
che
spesso poi
vanno a fare sesso con uomini o donne,
per allentare la tensione…..
Certo è meglio farci un post contro un giorno su e l’altro pure sentendosi superiori.
E scrivere sorca e frocio per far vedere quanto si è aperti di mentalità.
Ma dai..
Ci perdo pure tempo.
E anche questo Papa in ogni caso dalla mondanità del mondo al demonio non è che ci vada leggero in fatto di estremismi.
Ma è tanto brutto essere cristiani normali, che vivono la fede nella loro vita con la sufficiente dose di buon senso???
Tristezza.
Sul povero Crociata ma davvero i mali della Chiesa dipendevano da lui?
A me non è mai parso un carrierista sinceramente.
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201311/131120politi.pdf
Sara1 la bocca parla della pienezza del cuore.
lascia correre. non te ne preoccupare… anche i miei figli dicono le parolacce quando vogliono richiamare l’attenzione su di sé
@sara
Venga dalle mie parti, assista alle messe e ascolti le prediche dei nostri preti.
Da brividi!
Capirebbe di colpo che il rifugio nell’area tradizionalista è una delle reazioni possibili anche se rara. L’altra, più comune è che la gente smette di partecipare o al limite emigra.
@Sara,
Mons. Crociata ha concluso il suo mandato (con proroga) senza particolari meriti. Il fatto di avere le simpatie di certi ambienti più “progressisti” non è un merito (ne’ un demerito),
E’ possibile che i suoi predecessori abbiano avuto diocesi cardinalizie semplicemente perchè sono stati più “bravi”.
Tornando al tema di questo post, il dibattito interno al PD sta raggiungendo vette inimmaginabili:
Civati sbrocca: “Cuperlo e i suoi sono una banda di stronzi”.
http://www.liberoquotidiano.it/news/1354510/Civati_sbrocca___Cuperlo_e_i_suoi__sono_una_banda_di_stronzi_.html
Buon congresso.
Grazie Sara,
della tua tristitia
“simpatie di certi ambienti più “progressisti” ” appunto Federico, Crociata non era certo un fanatico dei valori non negoziabili e ha sempre avuto attenzione per il sociale o il dialogo ecumenico mi pareva dovesse piacere al Papa.
A leggere Polito pare fosse Lefebvre in persona.
A proposito di parolacce e linguaggio infantile o adolescenziale:
Papa Francesco: L’uniformità egemonica del progressismo adolescenziale porta all’apostasia.
http://www.tempi.it/papa-francesco-l-uniformita-egemonica-del-progressismo-adolescenziale-porta-all-apostasia#.Uoy0j-KcG_1
Meno male che in Senegal( e penso nell’ Africa tutta) nulla si sa ne’ si sospetta della eterna e noisa diatriba “tradizionalisti – progressisti” ! E anche si sapesse les africaines ci farebbero quattro risate…
Beati gli ignoranti…perchè non si romperanno le palle con polemiche sterili!
Ho assistito alla Santa Messa cantata al Villaggio nella foresta: cantata appunto ( anche se suonata coi tamburi) ( benissimo!) e quindi solenne , solennissima, ieratica, sacrale, tutt’altra cosa dalle sciatte liturgie nostrane.. e poi la comunione rigorosamente in bocca ! che pure i cattolici Senegalesi siano lefvreviani???
e’ vero che alla fine della cerimonia , dopo l’ITE MISSA EST il Sacerdote si è lanciato in una danza selvaggia e vorticosa .. con tanto di roteare di paramenti e di stole.. seguito da buona parte dei parrocchiani. ( se riesco vi manderò il video). ma insomma direi che come sensibilità liturgica gli africani ci tengono tanto, ma proprio tanto alla bella forma, alla sacralità della Liturgia.
levfreviani pure loro? 😉
Scusate, non è che quelli del PD hanno rimediato la solita figura da peracottari a proposito della fiducia alla Cancellieri?
Finalmente, dopo una delle omelie di Santa Marta contro il “progressismo adolescenziale” ri-trovano un po’ di serenità tutti i fratelli nella fede cattolica molto preoccupati per la predicazione di papa Francesco.
Mi unisco allo loro ri-trovata serenità: evviva!!!
Pensavamo di essere persi, ma ci siamo ritrovati diranno essi. W il papa! W il papa!!!
🙂 🙂 🙂
D’Alema Renzi 1 -1.
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/POLITICA/d_amp_39_alema_renzi_cancellieri_primarie_pd/notizie/366021.shtml
Festeggia, Luigi, festeggia…
Io continuo banalmente a chiedermi, molto perplessa, come lui faccia ad amministrare bene ( come dice) il comune di Firenze quando va allegramente in giro, da una TV all’altra, da una piazza all’altra, per promettere cambiamenti epocali.
È proprio un genio. O forse ha una bacchetta magica.
E mi chiedo anche se conosca bene la storia dei partiti.
Il suo PD annacquato mi ricorda tanto la socialdemocrazia che di sinistra non aveva neanche l’odore.
Ma lui forse nemmeno sa che cosa fosse.
E tu, Luigi Accattoli, lo sai? Ne hai almeno un vago ricordo?
Sai che neanche molto tempo fa Renzi piaceva al Berlusca proprio per questo motivo?
@Sara,
D’Alema ha ragione sui sondaggi. Si rincorrono i sondaggi perchè non si è più in grado di comprendere l’elettorato. E sembra che la politica non sia più capace di un ruolo di guida, di indirizzo: proporre al popolo iniziative che il popolo non comprende e non condivide e spiegare quanto siano importanti per il bene comune, proporre una visione del Paese che vada oltre gli spread e le tasse, avere degli ideali e dei valori che vadano un pochino oltre le mode del momenti (il femminicidio, l’omofobia…).
In compenso D’Alema ha torto sulle dimissioni di Renzi da sindaco di Firenze, se non altro perchè dovrebbe chiederle anche ai ministri Zanonato e Del Rio che hanno mantenuto senza problemi la poltrona di sindaco pur occupando (partime?) quella di ministri. Nel PD vanno matti per le poltrone…
Con Del Rio e Zanonato la cosa è un po’ diversa che con Renzi (http://www.ilpost.it/2013/05/02/lettera-decadenza-sindaco-reggio-emilia-delrio/)
Renzi sono due anni almeno che va su e giù dall’Italia mentre è sindaco a tutti gli effetti.
Infatti è il più assenteista d’Italia.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/solo-chiacchiere-e-sorrisino-chi-lha-visto-firenze-apre-la-caccia-a-matteo-renzi-62226.htm
Poi per carità in questo momento non ho simpatia per nessuno in Parlamento per cui chiunque può essere criticato per l’attaccamento alla poltrona.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/il-suo-ex-assessore-sputtana-renzie-discutevamo-il-bilancio-del-comune-mentre-ti-lavavi-65275.htm
Articoli di giornali di destra quindi da prendere con le molle.
Ma tant’è.
I due sindaci ministri sono rimasti in carica per amore delle poltrone, per continuare a risplendere della doppia visibilità e del possibile doppio consenso che deriva dal doppio incarico. E per fare un favore al loro Partito, che continua ad amministrare due importanti comuni senza il rischio delle elezioni anticipate.
Qual è il rischio del commissariamento? A Bologna c’è stato un bravo commissario (!) dopo le dimissioni dell’ex sindaco del PD Del Bono (indagato per reati come peculato, truffa aggravata ed abuso d’ufficio: lo scandalo è stato denominato dai giornalisti “Cinziagate” perchè emerse dalle dichiarazioni della ex amante di Delbono): il commissario è stato più bravo del sindaco e la città è stata amministrata meglio con il commissariamento che nei lunghi e tristi anni delle amministrazioni rosse. Infatti al commissario prefettizio venne proposto DA PIU’ PARTI di candidarsi come sindaco nelle elezioni successive.
Le città non ne risentono, i cittadini sono soddisfatti, gli unici che ci rimettono sono i partiti presenti in giunta perchè non possono usare il denaro pubblico per alimentare il proprio consenso. Del Rio e Zanonato non si sono dimessi per non togliere le poltrone al PD, per attaccamento al potere, altro che belle parole. A Renzi magari piace presentarsi come sindaco, perchè sa che i sindaci sono gli unici politici che conservano un po’ di simpatia degli elettori e perchè vuole mostrare la “concretezza” della politica (infatti usa spesso esempi “concreti” che derivano dalla sua esperienza di sindaco; è stato anche presidente della provincia di Firenze, ma di quella parte della sua vita non parla mai, non a caso).
Le poltrone piacciono a tutti, ma nel PD ne vanno particolarmente matti, non pensano ad altro.
Da “renziano della prima ora”, come si suol dire, lasciatemi fare un commento.
Mio papà alle scorse primarie ha votato Bersani. Non sono riuscito a smuoverlo neanche pregandolo in ginocchio: anche lui fa solo ciò di cui è convinto, era convinto per Bersani e non c’è stato niente da fare. Stavolta è venuto spontaneamente a dirmi che sostiene Renzi. Inutile dire che non ha velleità di carriera politica o amministrativa o altri tipi di convenienza.
La botta di febbraio e dei mesi seguenti (la sconfitta elettorale “a porta vuota”, il “tradimento dei 101” che ha affossato la candidatura di Prodi, l’umiliazione ricevuta da Grillo e la nascita del governo delle larghe intese) sono state roba da ammazzare un cavallo per qualunque militante o simpatizzante del PD: centinaia di migliaia di iscritti non hanno rinnovato la tessera, molti hanno giurato che non voteranno più questo partito.
Senza ricordare questo è impossibile capire perché in moltissimi ormai hanno abbracciato l’urgenza di un cambiamento radicale, fino a dare fiducia a quello che fino a poco tempo fa consideravano un pericoloso alieno.
Lo spostamento verso Renzi è tanto più convinto quanto più sofferto. Certo, in alcuni c’è anche un ragionamento di convenienza, nonché di legittima ambizione. Ma in tutti si accompagna alla profonda convinzione che il futuro del PD passi necessariamente per il sindaco di Firenza. Una scommessa, certo. Una scommessa che si può anche pagare cara, perché – almeno nell’Emilia profonda – le fila dell’apparato in molti casi sono tenute saldamente dai sostenitori di Cuperlo. Per sostenere Renzi occorre comunque una propensione ad osare, a uscire per una volta da schemi rassicuranti, non solo politicamente. E lasciar “contaminare” i riti della vecchia politica da stili e modalità diversi. Non per nulla molti altri restano sulla difensiva, o riesumano addirittura toni “resistenziali” (un termine utilizzato addirittura da D’Alema). E alcuni circoli, soprattutto in una città come Bologna (molto meno in provincia), rimangono “bulgari”, e nelle riunioni congressuali di circolo fioccano gli interventi contro il candidato fiorentino. Ma quando un militante ultranovantenne si alza e annuncia di fronte a un’assemblea attonita che voterà Renzi, capisci che anche nel cuore rosso antico del “partito” qualcosa può cambiare.
Un’aggiunta per Sara: intanto Dalrio è renziano, e che renziano!
E Renzi resta tra i 10 sindaci di grandi città più apprezzati d’Italia. Il fatto che – nonostante sia effettivamente non sempre, ma molto spesso in giro – l’opinione sulla sua attività di sindaco sia così alta sia dentro sia fuori del PD (alle votazioni nei circoli ha prevalso anche nella sua città) mi sembra una dimostrazione evidente della sua capacità di scegliersi ottimi collaboratori e di un “planning” da paura. Ma io sono di parte.
Luca lo so che Delrio è renziano, sinceramente la sua idea iperssussidiaria non mi piace moltissimo, mi ricorda la Big Society di Camerun, che ha mostrato i suoi limiti in Gran Bretagna (http://www.lettera43.it/economia/macro/poverta-il-regno-unito-sembra-il-terzo-mondo_43675111389.htm), alla fine è un modo per togliere fondi allo Stato coprendo il tutto con un’immagine solidaristica un po’ fumosa.
Però come uomo Delrio un po’ meglio di Renzi mi pare.
Marilisa, capisco e condivido i tuoi dubbi. Questi sindaci girandoloni mi lasciano sempre molto perplesso. Come fanno a seguire la loro città, il qui e ora, se puntano ad altro e si dedicano a questo? Ha fatto questo errore Rutelli. Dopo il primo mandato, si è montato la testa e ha svolto un mandato intero, per lanciarsi verso il piano nazionale. E peggio ancora lo ha fatto Orlando a Palermo. Dico peggio perché lui si è addirittura voluto promuovere come sindaco e icona dell’antimafia, con la conseguenza che diventava un intoccabile e che ogni legittima contestazione politica, anche per le cose che non faceva o faceva male si doveva scontrare contro questa immagine costruita e con la conseguenza che chi non era con lui era contro di lui… e quindi era un mafioso. Praticamente si era guadagnato una licenza di sbagliare…
I sindaci di sinistra hanno sempre avuto la tentazione di strumentalizzare le proprie cariche per sostenere le proprie ambizioni a livello nazionale.
Vi ricordate gli strali di D’Alema (sempar lu!) contro i “cacicchi”?
E il movimento arancione di Pisapia e De Magistris?
Scommettete che farà altrettanto Marino?
E te pareva…
Federico non ha tutti i torti…
Però…Renzi, sulla vicenda Cancellieri ha messo il dito nella piaga dimostrando una certa etica…
Secondo me, ancora una volta, Renzi ha rincorso gli umori della base…
Ciononostante ha vinto la linea di Letta e del Politburò.
Federico, sono ormai 25 ore che non auguri “buon congresso”. Sono preoccupata.
Due articolo interessanti:
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201311/131121gambassi.pdf
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201311/131119editorialetablet.pdf
Melloni:
” In futuro il Paese avrà bisogno di ottimi medici, ma anche di intellettuali con una significativa competenza teologica che contribuiscano ad affrontare i problemi legati al dialogo interculturale e all’integrazione sociale”
Mi consolo.
🙂
@Nicoletta,
ti disturbano quelle due parole o sono proprio io a preoccuparti?
Sara, sei una teologa?
No, assolutamente!!
Però trovo che sia così bello conoscere bene il mondo, la Chiesa è sempre stata scrigno di sapere, non dovrebbe per un malinteso senso di semplicità rinunciare a trasmetterlo!!
http://lavignadelsignore.blogspot.it/2010/12/la-visita-del-papa-alla-biblioteca.html
@Federico:
assolutamente non mi disturbano quelle parole, né tu mi preoccupi! Temevo che i piddini si sentissero abbandonati non ricevendo più i tuoi quotidiani voti augurali all’indirizzo delle loro prossime fatiche…
😀
ah ah ah ah ah…ah ah ah… ;)))
“I sindaci di sinistra hanno sempre avuto la tentazione di strumentalizzare le proprie cariche per sostenere le proprie ambizioni a livello nazionale.”
Davvero? Non posso crederci.
E pensare che il sindaco della mia città, di sinistra anche lui ( ottimo!), non ci ha mai pensato.
Lo indurrò in tentazione.
Oggi a Roma abbiamo avuto pioggia con sprazzi di sole.
Ma i meteorologi ieri avevano detto che avremmo avuto una giornata di sole a 28 gradi.
Tutti così i meteorologi di sinistra.
Che discorsi, mica tutti. Ma molti, specialmente nelle grandi città, sì.
Vogliamo fare l’elenco?
C’è anche chi ha fatto il percorso inverso, come la Jervolino, Cofferati o Fassino.
Veltroni ad esempio è caso a parte.
Sempre però sindaci di sinistra.
A gentile richiesta: buon congresso!
Scherzate pure, ma il “partito dei sindaci” (i cacicchi!) non l’ho mica inventato io e non esiste in nessun altro schieramento. Tutta farina del sacco del PD.
E di solito va tutta in crusca…
Buon congresso!
Verissimo! C’è un’ignoranza crassa in materia di religione. E non si tratta di cattolici “relativisti”, come qualcuno potrebbe pensare facendo a scarica-barile.
Si tratta di persone che neppure sanno cosa significhi “relativismo”. Si tratta di persone avanzate in età, a cui non sono stati dati, a suo tempo, insegnamenti adeguati, e che però sono convinte di essere perfettamente cristiane-cattoliche, magari perché vanno a messa nelle feste comandate.
Oppure non ci vanno perché non hanno tempo per andarci (quante cose da fare!!), ma pregano molte volte al giorno (forse solo per chiedere grazie varie).
A chi addebitare le responsabilità di tutto questo?
Credo di saperlo, ma preferisco non addentrarmi nel discorso.
Melloni ha ragione da vendere.
Il post precedente voleva essere di commento a due link di Sara(@ 15:07).
Avanzate in età??
Ma se arrivano al catechismo della comunione che non si sanno fare il segno di Croce!!
Ha ragione Sara, il problema non sono gli anziani, ma i giovani, cresciuti nell’indifferenza religiosa, in un clima in cui i valori cattolici sono oggetto di ironie e scherno (specie la morale sessuale) e in ambienti (ad esempio la scuola statale) dove laicismo e anticlericalismo dominano incontrastati.
Le responsabilità sono chiare, come anche le parole del Papa in merito all’apostasia prodotta dall’ “uniformità egemonica del progressismo adolescenziale”.
http://www.tempi.it/papa-francesco-l-uniformita-egemonica-del-progressismo-adolescenziale-porta-all-apostasia#.Uo4sdeKcG_0
Bisognerebbe poi approfondire chi, come e perchè si preferisca questo “progressismo adolescenziale” a ad una ricerca autentica dello sviluppo umano integrale nella carità e nella verità (Caritas in Veritate).
Sempre sull’argomento:
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201311/131117arjakovsky.pdf
Ma che hai capito?
Io parlo di persone adulte (e parecchio) che il segno della Croce lo sanno fare, eccome (almeno quello!), che conoscono le preghiere imparate da bambini ( almeno quelle!), che dicono il Rosario e pregano per conto loro.
Ma niente comandamenti, niente Vangelo e via discorrendo. Non conoscono il significato della Messa e se qualche volta ci vanno ( per battesimi, cresime etc…), al segno della pace, in Chiesa, non sanno nemmeno cosa sia, e ne vedi delle belle.
Mentre ieri cercavo di spiegare a due di esse il significato inestimabile della Messa, squilla il telefonino di una di loro, e… tutto vanificato.
Però la tizia ( peraltro ottima persona) subito dopo è andata a vedersi in fretta e furia una puntata di una sorta di telenovela. Una goduria!
” il problema non sono gli anziani, ma i giovani, cresciuti nell’indifferenza religiosa…”
E perché no, scusa? Vuoi vederla la realtà o no?
Lo capisci che nemmeno gli anziani hanno una vera cultura religiosa?
Qualcuno sì, ma moltissimi no.
Se uno si dice cristiano solo perché è stato battezzato e cresimato, fa un bel buco nell’acqua. E un bel buco nell’acqua lo fa anche la Chiesa che li ritiene tali per gli stessi motivi.
Non volevo fare tirate contro i bigotti (Marilisa) o contro i laicisti( Federico) ma solo mostrare l’importanza di una solida conoscenza della propria religione anche negli aspetti più dogmatici contro un andazzo che vede nella conoscenza una costrizione o un’imposizione da cui liberarsi per poter vivere liberamente il Vangelo.
Se non capisci la differenza tra resurrezione e reincarnazione e non hai idea di cosa siano Fede e Carità qualche cosa ti mancherà anche nel tuo vissuto insomma.
Detto terra terra.
Io vorrei, per un attimo, parlare di un fatto che mi ha dato tanto da pensare. E cioè la cancellazione della mostra su Rolando Rivi (fatto Beato da Papa Francesco, perchè martire in odio della Fede). Non sto a raccontare i particolari: li si possono trovare facilmente su internet.
La scuola elementare di Rio Saliceto (RE), dove si sarebbe dovuta svolgere la mostra “incriminata”, è paradossalmente intitolata ad Anna Frank, una delle più celebri martiri della furia omicida nazista.
E Rolando Rivi è – o meglio, potrebbe essere – con Anna Frank un simbolo della violenza delle ideologie e dei totalitarismi del ‘900.
Ma al neo beato, ucciso dai partigiani comunisti sul finire della guerra e beatificato da Papa Francesco, per farsi accettare dal mainstream culturale, deve servire ancora tanto tempo.
Probabilmente i contestatori erano disturbati dal fatto che la mostra voluta dal parroco don Carlo Castellini per celebrare la beatificazione di Rivi, si concludesse con un pannello in cui era scritto «domani un prete di meno», nel quale la mostra avrebbe raggiunto il suo clou emotivo con la narrazione dell’uccisione da parte dei partigiani comunisti.
Peraltro, la visita alla mostra si sarebbe dovuta svolgere all’interno dell’ora di religione, a scanso di equivoci e dunque coinvolgendo non tutta la popolazione scolastica, ma solo chi aveva optato per l’insegnamento della religione cattolica.
Ma evidentemente la paura di uscire dal seminato del politicamente corretto ha preso il sopravvento e gli strepiti di pochi genitori hanno avuto la meglio su una maggioranza silenziosa di genitori che ora si sentono presi in giro dalla scuola.
Resta il fatto che quella frase “domani un prete in meno” fa parte della storia ormai, essendo parte integrante della vicenda non solo storica di Rivi, ma anche giudiziaria, su cui una sentenza della Cassazione ha messo la parola fine 50 anni fa attribuendo la sua uccisione ad opera di partigiani comunisti in odio alla fede.
La beatificazione e il culto sarebbero arrivati molto dopo.
Così come le recenti richieste di perdono espresse dal presidente dei partigiani reggiani.
La vicenda mostra chiaramente come la scuola pubblica italiana stia rinunciando anche alla propria storia e alla propria identità.
Basta così. Scusate l’OT, riprendiamo a parlare di Renzi & co.
Ai comunisti di ieri e di oggi non interessa la verità, ma solo il potere.
I “preti” erano un ostacolo al raggiungimento del potere e alla seduzione delle coscienze ed erano naturalmente nemici da eliminare, anche con la violenza.
Il fatto che un gruppo di genitori laici e democratici (e magari elettori entusiasi alle primarie del PD) abbiano impedito una mostra sul Beato Rolando Rivi la dice lunga sul concetto di democrazia a senso unico e sull’idea di laicità della scuola e delle istituzioni.
E’ solo un anticipo di quanto potrebbe accadere se venisse approvata la legge sull’omofobia.
Mi auguro che si trovino genitori e insegnanti tanto “coraggiosi” (è questa la parola giusta, dato il clima che si percepisce) da assumere una posizione altrettanto forte e da riuscire a proporre ugualmente questa mostra. Altrimenti lo faccia il parroco, nei locali parrocchiali o addirittura in chiesa.
Rinunciare a questo punto mi sembrerebbe un ulteriore offesa al martirio di Rolando Rivi e a quanti come lui sono stati vittime delle violenze dei partigiani comunisti a guerra finita.
entusiasti
“Se il Beato Rolando Rivi fosse stato ucciso dai nazisti, sarebbe finito su tutti i libri di storia. Ma siccome è stato ucciso dai comunisti, viene censurato e diventa un martire invisibile”.
(Cit.)
Federico, io non penso che l’odio nei confronti del Cristianesimo sia limitato ai comunisti (marxisti più correttamente, nel caso specifico)
Penso sia un fenomeno tragicamente trasversale.
Tutti rinunciano al Signore Gesù ed uccidono (o perseguitano) chi è a Lui fedele.
Alla Messa a Santa Marta lunedì, Papa Francesco ha messo in guardia contro lo “spirito del progressismo adolescente”, per il quale “questa gente [tutti, senza distinzione politica] negozia con il re “la fedeltà al Dio sempre fedele”.
E “Questo si chiama apostasia”.
Non stanno, infatti, negoziando alcuni valori, “negoziano proprio l’essenziale del suo essere: la fedeltà al Signore”.
E ha continuato Francesco – alla fine “il re [l’ideologia atea di oggi] innalzò sull’altare un abominio di devastazione”.
Per poi concludere: “[…] questo succede anche oggi!. Sì. Perché lo spirito della mondanità anche oggi c’è, anche oggi ci porta con questa voglia di essere progressisti sul pensiero unico. Se presso qualcuno veniva trovato il Libro dell’Alleanza e se qualcuno obbediva alla Legge, la sentenza del re lo condannava a morte: e questo l’abbiamo letto sui giornali, in questi mesi. Questa gente ha negoziato la fedeltà al suo Signore; questa gente, mossa dallo spirito del mondo, ha negoziato la propria identità, ha negoziato l’appartenenza ad un popolo, un popolo che Dio ama tanto, che Dio vuole come popolo suo”.
E’ la tragedia della mentalità comune, senza alcuna distinzione politico-ideologica.
Per mitigare la sua amara riflessione, il Papa ha però concluso: “Ma quello che ci consola è che davanti a questo cammino che fa lo spirito del mondo, il principe di questo mondo, il cammino di infedeltà, sempre rimane il Signore che non può rinnegare se stesso, il Fedele: Lui sempre ci aspetta, Lui ci ama tanto e Lui ci perdona quando noi, pentiti per qualche passo, per qualche piccolo passo in questo spirito di mondanità, andiamo da Lui, il Dio fedele davanti al Suo popolo che non è fedele.”
Certamente l’odio nei confronti del cristianesimo non si limita ai soli comunisti, ma per amore della verità bisogna dire che erano comunisti coloro che hanno perseguitato e ucciso il Beato Rolando Rivi e tanti altri laici e sacerdoti nel famigerato “Triangolo rosso” dell’Emilia Romagna e in diverse altre parti d’Italia, a guerra finita. Ed è opera della violenta predicazione dei marxisti, socialisti e comunisti, l’apostasia di massa e quel particolare laicismo anticlericale che è così radicato nelle regioni rosse.
Se il giovane Rivi fosse vissuto in una provincia e in una regione diversa, probabilmente non avrebbe subito quel martirio. E’ per questo che la mostra di Rio Saliceto è stata impedita.
Le parole del Papa attualizzano la questione e ci sollecitano a pensare alle persecuzioni di oggi, ma la verità storica ci richiama a responsabilità precise che riguardano persone indottrinate e manipolate da un’ideologia sanguinaria e da un Partito disposto a tutto (persino ad idolatrare Stalin) pur di raggiungere il potere.
Per il resto concordo naturalmente con la riflessione di Luca e lo ringrazio per aver riportato le parole di papa Francesco.
“Ai comunisti di ieri e di oggi non interessa la verità, ma solo il potere.”
Un’ altra cavolata da incubo.
I comunisti oggi qui in Italia non esistono più, ma qualcuno (anzi parecchi) ama la dietrologia. Un orrore che non ha scusanti.
L’ ignoranza, di qualunque colore partitico, non può avere scusanti.
Consiglio un aggiornamento. Non per altro motivo, solo per fare qualche passo avanti.
Ogni tanto procedere in avanti fa pure bene.
Cammina, Federico B., cammina…ma avanti, non all’indietro come i gamberi.
Sono sicura che ti farebbe un gran bene l’ aggiornamento.
“Per il resto concordo naturalmente con la riflessione di Luca …”
Da sottolineare quel “naturalmente”.
Aggiungo: e te pareva!…
“io non penso che l’odio nei confronti del Cristianesimo sia limitato ai comunisti (marxisti più correttamente, nel caso specifico) ”
Mi sembra sensato.
Ma poi: “Tutti rinunciano al Signore Gesù ed uccidono (o perseguitano) chi è a Lui fedele.”
Tutti chi, se è lecito saperlo?
Luca non conosco “le recenti richieste di perdono espresse dal presidente dei partigiani reggiani” – mi interessano.
Caro Luigi, mi pare di aver letto da qualche parte che qualche rappresentante dei partigiani reggiani si sia scusato per l’omicidio di Rolando Rivi.
Spero di non essermi sbagliato e di non aver capito male.
Ovviamente, correggimi se il mio commento è solo un desiderio non corrispondente a verità.
Non proprio scuse, ma insomma un gesto doveroso:
http://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/2013/10/10/news/il-presidente-dell-anpi-di-reggio-notari-la-morte-del-ragazzino-si-doveva-evitare-1.7903186
Qui un’altra versione, più vicina a quella che ricordava Luca:
http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2013/10/06/news/notari-anpi-ero-qui-per-chiedere-scusa-1.7873089
@Marilisa,
gli epigoni di quei “comunisti” in Italia ci sono ancora e godono di ottima salute.
“Naturalmente” io li avverso e tu li difendi.
Marilisa, ma la tua superbia intellettuale ti rende pure cieca e sorda di fronte ai patimenti dei Cristiani di oggi?
La libertà religiosa è colpita quasi ovunque nel mondo, specie a danno dei cristiani, con più livelli di gravità.
E con dolore e invito alla preghiera che Papa Francesco ricorda a tutti che in questo nuovo millennio – dopo le grandi persecuzioni dei totalitarismi del Novecento – c’è un nuovo martirologio, di persone e luoghi, che continua a crescere, frutto di una globalizzazione ideologica violenta.
In Europa e in Occidente, invece delle persecuzioni, si sta sviluppando una strategia ideologica per limitare la presenza cristiana in tanti modi, con l’ostilità all’obiezione di coscienza verso leggi relativiste (in Spagna e Francia è stata negata l’obiezione di sindaci per le nozze gay), con subdoli tentativi di introdurre in atti ufficiali il diritto all’aborto, con veri e propri orrori come l’eutanasia di minori malati in Belgio, con leggi che vogliono cancellare i simboli religiosi, abolire festività cristiane e persino il riposo domenicale (sacro sin dai tempi di Costantino!).
Insomma, una perversa strategia d’emarginazione della presenza e dei valori cristiani, diretta a chiudere i credenti “nei confini del tempio”, quella che una volta si chiamava “la sacrestia” in cui relegare i Cristiani.
E nel resto del mondo?
La storia quasi torna indietro, con un martirologio che si accresce giorno dopo giorno, in luoghi conosciuti o sperduti, dove si uccide, si violenta, si spingono i cristiani a migrare, cancellandone la memoria storica nella terra nativa.
Ad esempio, ieri il Papa ha parlato di Terra Santa.
Ma nel suo cuore ci sono tutti i perseguitati. Tutti possono conoscere le infinite tappe di un calvario che non ha soste.
Per fare solo qualche esempio: ancora si attende giustizia nello Stato di Orissa in India, dove nel 2008 si scatenò l’inferno contro i Cristiani con uccisioni, violenze e stupri e migliaia di persone fuggirono come profughi in patria.
Nella Nigeria degli ultimi anni non si contano più le vittime per assalti alle chiese, anche nella notte di Natale, mentre i fedeli si nascondono per non essere uccisi.
Una violenza disumana si perpetua da tempo in Iraq, dove i cristiani fanno le spese del più feroce fondamentalismo, con attacchi a luoghi di culto, tra i quali il più cruento fu quello alla Chiesa di Nostra Signora del perpetuo soccorso nel 2010.
La persecuzione prosegue in Pakistan con la recente strage a Peshawar dopo la funzione domenicale, e in Egitto dove l’ostilità islamista fa pagare ai cristiani un prezzo amaro della cosiddetta primavera araba.
E questo smilzo elenco è solo un accenno alle sofferenze di sorelle e fratelli cristiani – impossibile non riconoscerlo!
Ogni giorno, altri martiri ci dicono che si soffre, si muore per la fede in Gesù.
Nessun cristiano ha fatto alcunché, nessuna comunità s’è macchiata di colpe.
Sono uccisi in quanto cristiani: in India perché il loro fare del bene senza distinzione di casta suscita astio; in Medio Oriente perché sono facili da colpire, abbandonati dalla politica, dalle forze occidentali, dalla polizia locale.
Ecco, nel mondo di oggi i cristiani sono bersagli facili. Quando nelle nostre scuole si ricordano le antiche persecuzioni, pensiamo siano il frutto di un’epoca dura, aspra, che precede la civilizzazione. Oggi ci chiediamo perché nell’era dei diritti umani i cristiani sono colpiti come venti secoli addietro, con eguale ferocia, e senza alcuna seria reazione dei grandi della terra.
La preghiera e la protesta si è levata spesso dalla Cattedra di Pietro, altre autorità di Chiese cristiane denunciano quanto avviene, ma la loro voce sembra perdersi in un mondo distratto. Un silenzio assordante sembra avvolgere una generale impotenza, se non un malcelato disinteresse.
Forse, cara Marilisa, invece di invocare nei precedenti interventi l’aggiornamento di persone terze, faresti bene ad informarti delle sofferenze delle sorelle e dei fratelli in Cristo.
E magari a dedicare loro qualche preghiera.
Grazie a Luca e a Federico. Ho inserito la dichiarazione di Notari nel mio profilo di Rolando, che si può leggere nella pagina “Cerco fatti di Vangelo” di questo blog, elencata sotto la mia foto, capitolo NUOVI MARTIRI, paragrafo MARTIRI DELLA DIGNITA’ DELL’UOMO:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/cerco-fatti-di-vangelo/nuovi-martiri/e-martiri-della-dignita-delluomo/rolando-rivi-ucciso-a-14-anni-da-partigiani-comunisti-perche-vestiva-da-prete/
Luca73, ti invito a non parlare nei miei confronti di “superbia intellettuale”, non ne hai il diritto.
Non mi conosci affatto, per cui non puoi permetterti giudizi di questo genere.
“Non giudicare”: è un principio basilare che vale anche per te oltre che per tutti naturalmente.
Indaga, caso mai, su te stesso e sulla tua coscienza. Si tratta anche di buona educazione.
Detto questo, la storiella della “strategia ideologica”, con tutto quel che segue, con me puoi risparmiartela. Raccontala a chi vuoi ma non a me.
E tieni presente, caro clericale, che tutte le religioni (tante!) hanno pieno diritto di cittadinanza in tutti i paesi del mondo.
Se i cristiani sono perseguitati in alcuni di essi, niente di nuovo sotto il sole ( purtroppo! ).
Sappi che le guerre religiose sono sempre esistite nei confronti di tutte le religioni, alimentate dai fanatismi. Te ne risparmio le vicende complesse.
Per tua conoscenza, e per non tirarla per le lunghe, ti faccio sapere che io sono aggiornatissima sulle sofferenze di tutti, proprio tutti, i cristiani. Ma anche su quelle di tutti gli altri. E per te dovrebbe essere lo stesso.
Infine: non darmi consigli sulle preghiere.
So io quando, come e per chi pregare. Non devi dirmelo né tu né nessun altro.
Non mi sono mai piaciuti i bigotti, e le loro prediche mi sono indigeste.
Grazie a te Luigi,
che ci (mi) hai fatto conoscere l’eroica storia di Rolando.
Che il Beato Rolando Rivi preghi per tutti noi!
“Naturalmente” io li avverso e tu li difendi.”(Federico B.)
Io–tanto per intenderci una volta per tutte– non “difendo” né i “comunisti” o presunti tali, né gli imbecilli di qualunque colore politico siano.
Difendo invece quelli che si adoperano per promuovere, da sempre, il bene delle classi sociali umili, figlie di un dio minore.
Difendo quelli che operano per l’ uguaglianza sociale, per quanto possibile.
E questo lo hanno fatto, da sempre, i partiti di sinistra.
Se talvolta, in Italia o altrove, alcuni hanno ambito a detenere il potere, ciò è dovuto a distorsioni mentali, ad egoismi, a malsano desiderio di onnipotenza, che ne hanno evidenziato, appunto, l’ imbecillità.
Il che non significa che si debba fare di tutta l’erba un fascio. Che, anche questo, è “imbecillità” all’ennesima potenza.
Se poi si ritiene che “i sinistri” abbiano la “colpa”(gravissima!) di essere anticlericali, ovvero non codini,e li si guarda esclusivamente da questo punto di vista, come fai tu da quando sei entrato nel blog, Federico B., allora è evidente una pretestuosità o qualcos’altro, che definire inaccettabile è poca cosa.
Quanto poi al fatto di considerare martiri solo le vittime di un vecchio comunismo cieco e ottuso, io pur considerando abietto e orrido il fanatismo che ha determinato il martirio di tante persone, invito tutti, compreso il nostro Luigi Accattoli, a considerare, almeno qualche volta, anche il martirio del fanatismo nazifascista. Anche se i martiri sono anonimi e non se ne conosce l’intima religiosità.
Fatto di Vangelo è, banalmente, anche quello che parla degli “afflitti”.
“Beati gli afflitti…”
Quanti afflitti ci sono su questa terra!!
Qualunque persona perda la vita a causa dell’odio– non solo politico– di altre persone ha in sé il segno inconfondibile del martirio.
Basti pensare ad Abele ( anche se col Vangelo c’entra poco o niente, ed è un simbolo).
Sottolineare il colore politico è sminuire di molto la natura divina di ogni essere umano.
In questo senso io considero “martiri” anche moltissime altre persone, anche di altre religioni.
Se sbaglio, correggimi L. Accattoli.
Grazie anche a te, Luca.
Mentre qui c’è chi si può permettere di perdere tempo a combattere con stupide parole, c’è nel mondo una chiesa combattuta e perseguitata.
http://www.zenit.org/it/articles/100mila-cristiani-uccisi-ogni-anno-per-la-loro-fede
Anche nella nostra Europa purtroppo la croce è vista da un numero sempre maggiore di persone come simbolo di intolleranza, arretratezza culturale, bigottismo, se non peggio.
Si avvicina il Natale e nelle scuole è fatta proibizione di festeggiarlo con simboli religiosi, presepi, ecc. Così la festa della nascita del Salvatore del Mondo si riduce ad un concentrato di pensieri e gesti buoni.
Marilisa: “invito tutti, compreso il nostro Luigi Accattoli, a considerare, almeno qualche volta, anche il martirio del fanatismo nazifascista”. E’ un invito giustissimo. Gli ultimi miei richiami a martiri del fanatismo nazifascista sono questi:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/2013/04/08/arrivano-altri-due-martiri-del-nostro-tempo-girotti-e-rivi/
http://www.luigiaccattoli.it/blog/2013/06/15/mia-festa-per-odoardo-focherini/
Nella pagina CERCO FATTI DI VANGELO trovi il capitolo 18 GIUSTI DELLE NAZIONI, che è tutto su questa materia:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/2013/06/15/mia-festa-per-odoardo-focherini/
La cancellazione della mostra su Rolando Rivi provoca in me un grandissimo sdegno.
Arrivare a una memoria storica condivisa di eventi accaduti oltre settant’anni fa è fondamentale. Le dichiarazioni del presidente locale dell’ANPI (grazie a chi ha inserito il rimando) sono confortanti oltre che doverose, anche se probabilmente (ma non penso la responsabilità sia sua) certe cose andavano dette prima.
Credere nel valore della Resistenza non vuol certo dire dimenticare le nefandezze commesse anche da quella parte (davvero pensate, per dire, che un cattolico bolognese di centrosinistra sia disposto a dimenticare l’assassinio di Fanin?). Anzi, occorre riconoscerle e denunciarle (una volta che la verità storica sia stata appurata, e questo è il caso) proprio perché quelle azioni non sporchino indiscriminatamente anche quanto vi fu, e fu tanto, di giusto, nobile ed eroico. Lo dico consapevole di tracciare niente più che un banale “abc” di purificazione della memoria.
Censurare la mostra per le scuole (se essa non manifestava un intento ideologico opposto, che però non posso presupporre) è un atto stolido, oscurantista e intollerante.
Nulla vieta a Luca Grasselli di organizzare una mostra simile a Bazzano.
Poi ci faccia sapere se ci riesce.
“Mentre qui c’è chi si può permettere di perdere tempo a combattere con stupide parole…”
Parole stupidissime, anzi idiote, sono quelle di chi parla a vanvera, solo per il gusto (perché altro non è) di contestare l’incontestabile.
E quelle di chi ha un paraocchi da spavento.
Io non ho “tempo da perdere”. Neanche un pochino. Lei forse sì, incomparabile signora.
Grazie, Luigi, per avermi segnalato quei link.
Per carità,
smetta di abbaiare, signora.
I latrati stancano.
Anche le sue cazzate stancano.
A me, a dire il vero, fanno venire il voltastomaco.
Si avvicina il Natale e nelle scuole è fatta proibizione di festeggiarlo con simboli religiosi. Cara elsa. Come erano belli i nostri Natali, quando, nel grande atrio della scuola ci si radunava per costruire il grande Presepe. Era enorme, con le case. la neve, il pozzo e il ruscello che scendeva da un’improbabile altura. Si respirava un’atmosfera densa di fede, d’attesa, non – come oggi i nostri bambini- di doni, ma di quel Santo Bambino che amavamo, e ne immaginavamo la nascita proprio così ,come la lunga poesia di Gozzano, “La Notte Santa” che puntualmente ci preparavamo a recitare, ce la illustrava
E’ vero elsa, oggi la “Convenzione dei diritti dell’ infanzia” dell’UNicef, all’articolo 14 vieta di -udite udite- influenzare il fanciullo relativamente alla religione in quanto è un suo diritto [del fanciullo voglio dire] godere di libertà di pensiero, e di coscienza . E non solo: i genitori devono rispettare tale “diritto ” e hanno il dovere di tutelare la suddetta ” libertà” di manifestare la propria religione che è soggetta alle limitazioni “prescritte dalla legge”.
Questo vuol dire che né il genitore, né l’ insegnante il quale si trovi a dover gestire una scolaresca multietnica può esercitare la propria fede religiosa…onde non urtare la sensibilità delle altre. Sicché se da un lato si auspica un “nuovo ordine mondiale” , una sorta di globalizzazione religiosa dall’altro si distrugge la fede in Cristo…niente di più diabolico!
Per le altre religioni sono martiri i Kamikaze, ad esempio. Peccato che il loro “martirio” sia il più nero dei martiri, peccato che quel “martitio” si porta dietro una lunga scia di morte, lutto e distruzione. Anche quello avrà la sua connotazione spirituale, bisogna vedere a quale spirito fa riferimento, se a quello di Dio o del diavolo, tutto qui!
Gli unici, che possono essere definiti ” martiri della fede”, consapevoli di subire le persecuzioni ed accettarle fino a consumazione sono i cristiani, da sempre, dall’uno dopo Cristo!
C’è anche il martirio, anzi il genocidio, di interi popoli, ma quella è un’altra storia che nulla ha a che fare con la fede, ma con la difesa ad oltransa di ideologie luciferine antisemite, sete di potere, equilibrismi intenazionali, strategie affaristiche, la solfa di sempre…
In quanto al comunismo, direi che oggi è ancora più radicato e mefistofelico di quello importato dalla Germania e dall’ Inghilterra nei primi decenni dell’ottocento e “sbarcato” in Russia dove attecchì come malaerba grazie a divulgatori, satanisti, come pure Lenin lo fu, perché, inutile girarci intorno e fingere di non riconoscere in questa ideologia principi filosofici e pseudo religiosi fortissimi. Negare che il comunismo possiede una concezione totale dell’uomo e del suo destino e che pretende di essere una guida globale di vita e d’azione per l’umanità è come negare che i mesi dell’anno sono 12. Oggi il comunismo, in potente espansione, è ancora peggiore perché camaleontico: cambiato l’involucro, il contenuto è lo stesso con una faccia diversa…poi che si chiami America, o sionismo americano, o Cina…”contra factum non valet argomentum”.
E ve lo dice una che è cresciuta con un padre comunista e un nonno anarchico, ed ha cercato di capire il perché di quella scelta così radicale che si spense sulle di lui labbra all’indomani di una visita nella Russia degli anni 70 che lo lasciò sconcertato e deluso, amaramente…
“Ogni idea religiosa è un’abominazione indicibile”, diceva Lenin. Per questo Il Papa Pio XI,nella ” Divini Redemptoris”, definì il comunismo “perverso intrinsecamente” condannandolo tout court, vietando ogni tipo di collaborazione tra la Russia e la Chiesa…peccato che Giovanni XXIII abbia infranto l’anatema, peccato che a tutt’oggi non si sia obbedito alla Madonna di consacrare la Russia al Suo cuore Immacolato…pagheremo questa disobbedienza a carissimo prezzo!
Un Natale senza Cristo è un Natale senza speranza.
Il definitivo tramonto dell’utopia di un mondo migliore e giusto.
Il nuovo natale è quello delle luminarie e degli ipermercati, quello dei pacchetti regalo, quello dei “buoni per un giorno”, quello della “poltrona per due” e delle play station; è il natale delle bottiglie di spumante dei panettoni tagliati sulle scrivanie degli uffici.
E’ il diabolico magnificat del male, in una società in cui i valori sono il potere, il denaro e il sesso e tutto si accetta per ottenerli, l’inganno, la calunnia, il tradimento.
Noi cattolici abbiamo il dovere assoluto di proclamare Cristo, Figlio di di Dio incarnato, contro ogni contaminazione buonista irenista e riduzionista. Cristo, vita verità e vita, Cristo, luce del mondo.
Recuperiamo il Natale autentico, facciamoci sentire!
http://www.youtube.com/watch?v=omtAIwRsy5c
Che meraviglia! Grazie elsa..
“Noi cattolici abbiamo il dovere assoluto di proclamare Cristo, Figlio di di Dio incarnato, contro ogni contaminazione buonista irenista e riduzionista. Cristo, vita verità e vita, Cristo, luce del mondo.”
Che belle parole!!
Soprattutto perché dette da una persona che qualche tempo fa poneva tante domande sull’esistenza di Dio, mentre oggi parla di “dovere assoluto” dei cattolici.
Fa un piacere immenso vedere che oggi i dubbi sono superati da una certezza adamantina.
Resto sempre sorpresa dalla coerenza di certe persone.
Che belle parole!!…
Grazie Elsa. E grazie Clodine.
E grazie, in fondo, anche a quelli che, magari in buona fede, non capiscono o sminuiscono le sofferenze e le difficoltà di tutti i Cristiani e, così facendo, confermano l’eterna verita’ delle parole di Gesù: “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli” (Mt 5,11-12)
La fede che non dubita, che non avverte la sua natura di rischio è una fede
morta.
(Miguel de Unamuno)
“Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli” (Mt 5,11-12)
Perché, Luca73, a te risulta che qualcuno qui abbia, “magari in buona fede”, sminuito le sofferenze dei cristiani, o che non abbia capito o che li abbia insultati o abbia detto ogni sorta di male contro di loro ?
Peccato che io non me ne sia accorta. Devo proprio essere orba. Anzi peggio: sono “superba intellettualmente”.
Beato te che avrai grande ricompensa nei cieli !! Beati voi, cristiani veraci!
Però prima, Luca, dài uno sguardo di compassione a tutti (TUTTI ! ) gli uomini che soffrono perché perseguitati da altri uomini.
Altrimenti il Regno dei cieli te lo puoi sognare.
Marilisa, ma tu pensi sempre di essere al centro di discussioni o oggetto di critiche, sebbene nessuno ti nomini e tutti si freghino beatamente di te?
“Hai proprio una bella coda di paglia”, urlano i bambini giù nel cortile.
P.S.: Papa Francesco all’Angelus di oggi: “Invohiamo la protezione di Maria specialmente per i nostri fratelli e le nostre sorelle che sono perseguitati a motivo della loro fede”.
Luca73, non meriteresti replica, però permettimi qualche domanda: perché sei così cafone? Perché vuoi prevaricare con frasi offensive? Forse perché ti disturbano le obiezioni alle quali non sai rispondere?
Te l’ha mai detto nessuno che le offese sono l’ultima spiaggia di chi non ha argomenti? O di chi ha un paraocchi grande come una casa che lo indirizza a senso unico impedendogli di vedere una realtà ben più vasta del suo piccolo e gretto orticello?
Sì, lo ripeto: un cristiano limitato e bigotto come te il Regno dei cieli se lo può solo sognare. Puoi esserne certo.
Anche se vai citando a nastro frasi evangeliche e parole del Papa.
Non convinci nessuno se non quelli della tua specie.
Essere buoni cristiani è ben altra cosa. Quando lo capirai sarà sempre tardi.
Nel frattempo prova un po’ a non indirizzarmi le tue cavolate. O chiedo troppo?
Te lo stanno dicendo tutti, ma tu preferisci andare avanti e offendere.
Che bisogno c’è?
Federico mio…c’avimmo a fa’, direbbero a Napoli…esistono persone che il rodimento di culo ce l’hanno innato!
Infatti tu, Federico B., sei uno di “quella specie”.
“Che bisogno c’ è” di intrometterti dove nessuno ti cerca ?
Te lo fa fare la maleducazione o il bigottismo acuto ?
Fatti da parte e pensa ai cavoli tuoi.
Impara l’educazione. Almeno questo!
Come voleasi dimostrare!
E alla lefebvriana, sempre di “quella specie”, non vale la pena dirle di imparare.
La cafonaggine e la volgarità sono nel suo DNA. Inconfondibili.
Quod demostrandum erat
Cara Marilisa,
chiedo venia e spiego la ragione della mia educata intromissione.
Volevo solo sottolineare l’ennesimo caso, il solito meccanismo che puntualmente si ripete. Forse tutti questi input dovrebbero far scaturire una riflessione. Non immagino una riflessione pubblica e condivisa, ci mancherebbe, ma uno scrupolo, un’autocritica, un privatissimo esame di coscienza. Possibile che tutti ce l’abbiano con te, attacchino te e si sentano ingiustamente offesi da te?
Tutto qua.
Non “tutti”, caro Federico B. Facci un po’ caso: solo quelli che non condividono le mie idee, proprio come te.
Ed anche qualcun altro/a che ha altri motivi che non sto a dire, per amore di carità, ma che si intuiscono benissimo.
Gli “attacchi”, come tu li definisci, non mi scalfiscono neanche un po’.
La maleducazione invece non la sopporto. E chi vi ricorre lo fa per mancanza di argomenti validi da opporre, per “rabbia” appunto. L’ultima spiaggia.
Problemi loro, non miei.
Non si ha idea delle idee della gente senza idee.
Andare d’accordo con chi la pensa alla stessa maniera è facile, certamente è più difficile (ma per certi aspetti stimolante e sfidante) discutere con chi sostiene opinioni diverse, ma non è che chi non condivide le tue (discutibilissime) idee sia un mostro da denigrare e offendere con astio.
Questo è il punto sul quale ti pregherei di soffermarti.
Anche perchè rischi sul serio di dare ragione, tuo malgrado, a Clodine.
..e le sue…carina… sono come, per esempio, i crampi ai piedi ? il miglior rimedio è camminarci sopra.
ehh..federicuccio mio…amico mio carissimo…c’avimmo a fa’…?!
Cara Clodine,
mi hai fatto morire dal ridere con quel rodimento…
Dai salesiani ho imparato che nessuno, proprio nessuno, è irrecuperabile. So che conosci anche tu il loro metodo e la loro passione per i giovani. Molte volte basta non perdere la speranza e dare sempre, nonostante tutto, un’altra opportunità. C’avimmo a fà? Dobbiamo anche noi fare così o perlomeno proviamoci.
Cari amici,
le opere di misericordia spirituale includono:
“perdonare le offese ricevute”
“sopportare pazientemente le persone moleste”.
Nel caso specifico, invece, escluderei
“consigliare i dubbiosi”
dato che il soggetto infatti non ha dubbi, ma solo certezze.
Sono cresciuta con i salesiani…sotto il Manto di Maria Ausiliatrice e Don Bosco…condivido le cose che dici…Proviamoci!
Sono contenta d’averti fatto ridere. Ricordo che in Oratorio si faceva a gara di risate..e il linguaggio romanesco , assai forbito talvolta,specie quando usato dai giovani , emarginati il più delle volte, con l’intento del simpatico sfottò è esilarante…
Questo è il nostro motto, il motto degli ex allievi salesiani : ” la santità consiste nello stare sempre allegri”..lo diceva San Domenico Savio.
Un bacione!
carissima elsa…lasciamo “il soggetto” nella beatitudine…Chi non dubita di nulla è capace di tutto….
Clodine, sei forte, ricambio il bacione!
“…ma non è che chi non condivide le tue (discutibilissime) idee sia un mostro da denigrare e offendere con astio.”
Infatti io non “denigro e non offendo con astio”, Federico B.
Solo chi ha le traveggole vede questo. C’è un detto popolare che dice: chi si duole, male si sente. Il significato, fuor di metafora, è chiarissimo e calza a pennello a te (soprattutto) e ad alcuni di voi.
L’astio lo lascio ad altri, non mi appartiene, non è nelle mie corde.
Ma non mi appartiene neanche l’ipocrisia, l’insincerità, la doppiezza.
Chi mi conosce bene (nella realtà) lo sa.
Io semplicemente replico a chi si permette, con inciviltà, di alludere o ribattere le mie “discutibilissime” idee con offese. Che tu non riesci a vedere perché hai le loro medesime idee, il loro stesso modo di fare.
Infatti ti guardi bene dal rilevarle e da fare loro i predicozzi. Anzi, sei pronto a ringraziare, a “baciare” allegramente quelle persone ( questo, del resto, è un vezzo, “discutibilissimo” e risibile e puerile, tutto vostro).
È quella parzialità che spesso ho rilevato nei vostri confronti. E che–non offenderti, se puoi–mi disgusta. Anche molto.
Questa, per esempio, è un’offesa?
No, è solo sincerità, che forse ti disturba ed è mal digerita ed è considerata, a torto, “astio”.
Voglio dire che le mie repliche, in certi casi, non sono–non possono esserlo– falsamente mielose, tutt’altro.
Con buona pace tua e di altri continuerò a dire con schiettezza quel che penso. Altrimenti il Creatore dovrebbe rifarmi diversa da come sono. E, a dire il vero, non mi piacerebbe.
Ed ora chiudo qui questo discorso, che francamente mi ha annoiato.
Tutti potremmo essere migliori di come siamo, persino tu.
Non essendo perfetti possiamo migliorare.
La schiettezza non c’entra niente, qui si discute di non offendere il prossimo.
Si può dire in tutta sincerità quello che si pensa senza essere sgradevoli e offensivi.
È quella parzialità che spesso ho rilevato nei vostri confronti. E che–non offenderti, se puoi–mi disgusta. Anche molto.
Questa, per esempio, è un’offesa?
Ma no, dai, Federico! Da quando in qua, quando dici a uno che ti disgusta e anche molto lo offendi?
Dovrebbe anzi esserti grato ed eternamente riconoscente per tale sincera e profonda considerazione!
Cara Elsa, speriamo che dai e dai il messaggio arrivi…