Ogni tanto gli amici kurdi ci dicono: “Ma voi che siete delle brave persone perché non diventate musulmani?” Questo ce lo dicono perché per loro si salvano solo i musulmani e loro ci vogliamo bene e vorrebbero che ci si ritrovasse in Paradiso tutti insieme. Rispondiamo: “Ma noi crediamo in un Dio che ci salva tutti!”: è un brano della conversazione che ho avuto ieri con Gabriella, Roberto e Costanza Ugolini, una famiglia di Firenze che vive da dieci anni nella Turchia dell’Est. La puoi leggere nel capitolo 10 Coppie in missione come Aquila e Priscilla della pagina CERCO FATTI DI VANGELO elencata sotto la mia foto.
Famiglia Ugolini: “I kurdi ci invitano a farci musulmani”
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Da Marcello Ciampi ricevo questo messaggio:
Gentile Luigi Accattoli, gli Ugolini di cui Lei parla nel suo ultimo post partirono per la Turchia insieme a don Andrea Santoro e immaginarono, con l’allora vescovo Franceschini, di fare una missione insieme. C’è un accennno a questa loro collaborazione nella prima lettera scritta da don Andrea dalla Turchia, nel novembre del 2000 (nel libro delle lettere alle pagine 22-23). Debbo dire che so pochissimo di come andarono le cose, anche perché don Andrea era molto pudico nel parlare del prossimo, ma a un certo punto decisero di “separarsi” (e questo è un fatto di Vangelo). Credo -ma potrei sbagliarmi- che avesse influito la visione rigorosamente “ascetica” di don Andrea sulla sua presenza in Turchia… oltre al suo carattere che non era certo facile. Quei pochi minuti che li incontrai, nella primavera del 2000, gli Ugolini mi fecero una ottima impressione e non ne avevo avuto più notizie fino a oggi. Sono convinto che ognuno per la propria strada abbia poi fatto cose grandi: il racconto che Lei riporta è mmolto bello. Grazie. Marcello Ciampi
Nella lettera di don Andrea Santoro citata da Marcello Ciampi nel commento che precede, scritta da Urfa il 9 novembre 2000, leggo questi due passaggi: “Qui, insieme alla famiglia fiorentina che è con me, siamo ancora più piccoli del più piccolo dei semi, ma l’importante è stare dentro la terra, con amore, con rispetto, sciogliendosi e diventando un tutt’uno con essa nel silenzio, disposti a morire e a fiorire quando Dio vuole, sentendo che quella terra è stata amata, lavorata da Dio, visitata e vangata in mille modi” (p.22); “Ho detto niente o poco della preghiera che il Signore mi regala abbondante, dell’amicizia semplice e fraterna con la famiglia di Firenze, della bellezza di questa terra, delle sue sofferenze antiche e presenti, delle sue glorie antiche e presenti” (p.23).
Multo minora canamus: so che qui spesso faccio la parte del fissato con inezie della lingua, però sentite questa.
Essendo fuori casa e non ricordando l’indirizzo di questo blog, ho cercato “luigi accattoli” con google. Tra i primissimi risultati, trovo un «Io mi vergogno di Luigi Accattoli» in quinta posizione e «Cinque idee sull’omosessualità del giornalista Luigi Accattoli» in settima.
Sul primo, che avrei voluto interpretare come un titolo citato male: «”Io mi vergogno”, di Luigi Accattoli», pare che non ci sia niente da fare. Ad un’occhiata veloce, è proprio uno che ce l’ha con il nostro amabile padrone di casa.
Ma il secondo! … non sarebbe stato meglio: «Cinque idee del giornalista Luigi Accattoli sull’omosessualità»? (Così l’unica qualificazione sconveniente sarebbe stata “giornalista”, ma per quello non c’è rimedio)
“Climati ha appena pubblicato una ricerca intitolata «I giochi estremi dei giovani» (Edizioni Paoline), dove segnala che i «giochi di ruolo» possono avviare i giovani a «familiarizzare» con lo spiritismo e con «fantasie» di possessione diabolica e di reincarnazione.”
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/02_Febbraio/18/maligno.shtml
E questa emerita affermazione (che lei “riporta” nel suo articolo, ma non è sua), le ha fatto erroneamente guadagnare “Io mi vergogno di… “.
Signor Luigi le esprimo per questo quindi la mia solidarietà. Lei non ha nulla di cui vergognarsi!
Ora mi verrebbe da chiedere agli esperti:
dato che io, come espressione della mia poliedricità, e anche ignoranza e nulla-facenza sono un appassionato di videogame, e nella fattispecie di RPG (Role-playing game), e nella fattispecie della saga Final Fantasy;
che nella saga stessa, si fa uso di evocazioni e magie, che tra le “entità” evocabili ci siano Leviatano, Bahamut, Siren, Maduin, e gli ancor più preoccupanti Diablos (è un demone), Ifrit (demone con le sue “fiamme infernali”) e Charonte (sforzatevi, cosa potrebbe essere…?)……
……sono a rischio SATANISMO ????????
Invito tutti a diventare videogiocatori, l’attività ludica….. a volte è meglio di quelle ritenute serie….
Al che, dopo aver salutato tutti, intimo a me stesso….
Taci! esci da questo argomento…
http://www.metacafe.com/watch/733840/final_fantasy_8_guardian_forces_ifrit/
Troppe saghe, come diceva quel tale…
😉
Sempre meglio di mezze …..
😉
Ma i vecchi e sempre nuovi scacchi?
Noo?
Nino… mi meraviglio!!!
… gli scacchi potrebbero nascondere (o lo fanno?) un simbolismo mass…..
vedi i “pezzi”, il loro “valore”, i “movimenti”… la logica matematica che vi è alla base… l’enorme numero di… combinazioni…
e in ultimo il “campo di gioco…
Ma di che state parlando ?
Roberto 55
Buon giorno.
Si parla + o – di “superstizioni”…..
Chiedo scusa, forse è un off-topic, ma visto che si parla di mass…ne approfitto.
E’ da un pò che sono un pò “sconvolto” dalla lettura di un libro sulla “Libera Muratoria”. Si parla di forti legami con ambienti massonici di due Sommi Pontefici: IL Beato Giovanni XXIII e Paolo VI.
Ma è mai possibile??? No, non ci credo!
Chiedo lumi a chi ne sa più di me.
Per la precisione, il libro si intitola: Fratelli d’Italia, Edizioni BUR.
Fabricians, sono idiozie senza alcun fondamento, messe in giro da ambienti reazionari per screditare i papi del Concilio. Sarebbbe meglio che guatrdassero in casa propria: massone era certamente il reazionario De Maistre.
A voler essere precisi, massone lo fu nella prima parte della sua vita, poi pare che si sia distaccato completamente dalla massoneria. Difficile, del resto, dire che cosa potrebbe esserci di massonico nel De Maistre successivo, quello «reazionario».
Ringrazio molto il Prof. Savigni per la delucidazione.
Mi sento più tranquillo.
Cordialmente, saluto il Prof. Savigni, Luigi, e tutti gli amici e le amiche del blog.
F.