“Ex Marchione de Grillis” è scritto sulla torre del Grillo, che è nel mio rione: leggo la scritta maiuscola guardando in alto, dico “che lingua sarà” e mi basta per slanciarmi come un gabbiano. – Una mezza chiosa nel primo commento.
Ex Marchione de Grillis: caspita che latino
8 Comments
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Ecco la torre a beccatelli che dicevo. Metto la foto per assicurare che la scritta marchiona o minchiona c’è daddovvero. Ma per leggere “de Grillis” devi andare sulla destra e la foto di quel lato non l’ho. Qui altre menome frattaglie: http://www.romasegreta.it/monti/palazzo-del-grillo.html. De Grillis, de Sordis, de Grillinis. Seu de Ragginis.
Poi dicono che il latino è una lingua morta!
MA GUAI A CHI LO DICE, ANTONELLA !
Ciao a tutti !
Roberto Caligaris
Al mio paese il latino si parla ancora, nel senso che si usano termini dialettali che si rifanno al latino, mentre in italiano si usano parole di ascendenza diversa. Esempio (la “e” finale” dialettale è muta):
Latino Dialetto Italiano
hic hec qui
armenìaca menace albicocca
eamus iame andiamo
manìpulus manupple covone
sartàginem sartànije padella
E poi tante altre, anche in greco.
Scusate, ma l’impostazione grafica non è stata mantenuta…
Si capisce bene, comunque, Giuseppe
Da noi “nevica” si dice “nengue”, latino ” ninguit”. E’ un fossile linguistico di cui andiamo fieri.
Anche da noi si dice “nengue”…
Buona notte, Prof.ssa!
Sono sicura che esistono degli atlanti linguistici in cui sono messe in evidenza tutte le zone in cui si dice “nengue” per “nevica”.