Sono emozionatissima. Ho fatto la missionaria laica in Tanzania dal 1968 al 1971, non stop. Avevo 23 anni. Ho conosciuto e “lavorato” con padre Cecco Milli: un vulcano di simpatia e di amore di Dio! è l’attacco del racconto di una visitatrice che è arrivata qui cercando notizie sul favoloso Cecco – ha apprezzato la narrazione che ne avevo fatto nel 2009 e ha mandato una sua aggiunta. Si chiama Gabriella Tescaro: la ringrazio e ringrazio ancora e ancora Fiorenza, la visitatrice che sei anni addietro mi fece conoscere il padre Cecco.
Evviva torna tra noi Cecco Milli
22 Comments
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Grazie a Gabriella, Fiorenza e a te Luigi. E grazie a padre Cecco.
Ogni qualvolta che ci doniamo agli altri si squarciano i cieli.
Alberto Maggi
“ogni volta ci doniamo agli altri si squarciano i cieli”
DIPENDE.
Dipende dal modo di “donarsi agli altri”. Termine equivoco e subdolo e ambiguo quanto altri mai.
cosa intendi tu Petrus per “donarsi agli altri” ?????
La prendo come una battuta. Se non fosse così sei una discepola maliziosa e birichina! :)))
per esempio il card.Ravasi, cardinale di Santa Romana Chiesa , ha preso parte ad una cerimonia pagana e magica. Si è “donato”agli altri”o è semplicemente un disgraziato moderno prete senza alcun credo e senza alcuna identità, un digraziato che si crede chissachi ma anche se cardinale non ha alcuna fede e alcuna dignità?
http://rorate-caeli.blogspot.com/2015/07/cardinal-takes-part-in-pagan-worship-in.html#more
Maria Cristina Venturi
Maggi da buon biblista intende il tutto in senso evangelico ovvero cingersi i fianchi e mettersi a servire. Che ravasi partecipi a riti pagani non credo rientri in una logica di servizio… Lo definirei folklore.
Sì sì, lo riconosco, è proprio lui, è proprio la sua voce, quella, proprio il suo modo di parlare.
Sentir affiorare così, dal silenzio che ormai lo avvolgeva, “detti e fatti” di questo padre Cecco Milli a cui io devo tanto, è stata una gioia grande.
Desidero ringraziare Gabriella con tutto il cuore per questi ricordi, queste preziosissime cose. E mi scuso se non riesco a dire di più ma questi “doni di Dio”, misteriosi, inattesi, inimmaginabili, lasciano senza parole.
E desidero, anche, lasciare qui un saluto a Luigi e a tutti voi: non pensate che vi abbia dimenticati!
Vi leggo sempre. Ma ci voleva “il favoloso Cecco” perché trovassi la forza di vincere la pigrizia e scrivervi il mio saluto.
Ciao Nico, ciao Claudia, ciao Ubi, ciao Roberto, ciao discepolo, ciao tutti…
Gabriella, se tu potessi raccogliere tutte le memorie di quegli anni in Tanzania, tutto quello che ricordi di questo padre Cecco, che per me è un santo, perché niente vada perduto…
E ancora grazie.
Come si può tacere di fronte a parole spudorate quali quelle di discepolo nei confronti di un grande biblista come il card. Ravasi ?
La discepola o è piccina di mente, cioè gretta, o è il gran caldo che la fa sragionare.
Non è giusto però che le si lasci dire tranquillamente ogni bestemmia che le viene in bocca.
Discepolo, abbia la bontà di sciacquarsi la bocca prima di parlare di persone a cui lei non è degna di baciare i piedi.
Si vergogni una buona volta. E vada il più presto possibile nella comunità dei lefebvriani.
Marilisa non si può prendere discepolo troppo seriamente… È sempre eccessiva… Un po’ ci fa.
No, petrus, non ci fa, ci è proprio.
E comunque dice delle cose così gravi e assurde che suscitano reazioni legittime in chi, come me, non si sente di accettare allegramente, come se niente fosse , il letame che getta addosso a persone che sono molto al di sopra di lei in tutti i sensi.
Lei vicino a loro è un moscerino invisibile. E pretende di essere un trombone. In effetti è un trombone sfiatato.
Stai attenta Marilisa! Come osi!
Ti sei permessa di dire che discepolo o è gretta o il caldo la fa sragionare!
Come minimo ti beccherai un “cafona”,….. ma forse di più!
😀
Discepolo ci sei o ci fai?
Non vorrei la pensasse come certe dive di Hollywood… “Bene o male sol che se parli”… :))))
Ciao Fiorenza, carissima, ti ricordo sempre con grandissimo affetto …
Ho letto molto di Cecco: storie di strordinaria quotidianità narrate con quella semplicità , quella freschezza …come bere da una sorgente d’acqua cristallina.
Grazie grande, favoloso Cecco, grazie a te Fiore..ti porto nel cuore amica mia.
petrus
discepolo per il suo modo di sentire, la sua visione della Chiesa e del nuovo papa è molto vicina a siti come rorate caeli, chiesa postconcilio e socci, cioè è vicina a dichiarati lefebvriani o novelli sedevacantisti. Naturalmente non ho nulla da eccepire su questo, ognuno legge ciò che vuole e gli interessa. Ciò che trovo bizzarro è che poi venga qua,dove la grande maggioranza dei commentatori ha un sentire diverso dal suo a postare link e commenti indignati su Papa e chiesa odierna e si arrabbi perchè qui non ci stracciamo le vesti.
Come al solito sei l’unica che parla chiaro…
Magari attraverso questo blog Discepolo tiene i contatti con il resto della Chiesa, a volta ho questa impressione.
se tenere i contatti significa aggredire verbalmente il resto della Chiesa hai ragione.
In effetti…
Fiorenza splendida! Grazie. Di ricordi di Chekomilli (come amava firmarsi lui) ne ho tanti e mi piacerebbe condividerli. Le sue foto con me le mandai tutte alla sua mamma che dovette vivere un dolore senza fine per la “morte” del suo Alessandro. Dovevano essere l’abbraccio ulteriore di Chekomilli alla sua mamma. Ho aneddoti, tanti che mettevano sempre in risalto la sua unicità di frate innamorato di Dio, di San Francesco, dei poveri… Per tutto questo lui rompeva sempre tutti gli schemi del “si è sempre fatto così” e sapeva mostrare strade nuove, coinvolgenti, mentre con assoluta umiltà sapeva percorreva le vie degli altri… Sapeva entrare nella quotidianità consolidata Dal duro lavoro degli altri, con novità sempre carismatica e l’entusiasmo di chi si sentiva amato da Dio.
Uso il cellulare per scrivere là dove mi trovo, in cucina, nel campo di casa o in treno e scrivo di getto “dalla pienezza del cuore” ma spesso la forma risulta … informe e con errori di battitura che senza dubbio danno fastidio a chi è più sensibile alla nostra bellissima lingua italiana. Come ai vecchi tempi della scuola, rileggo e rimetto corretto il commento precedente:
Gabytes scrive,
2 settembre 2015 @ 21:27
Fiorenza splendida! Grazie. Di ricordi di Chekomilli (come amava firmarsi lui) ne ho tanti e mi piacerebbe condividerli. Le sue foto con me, le mandai tutte alla sua mamma che dovette vivere un dolore senza fine per la “morte” del suo Alessandro. Dovevano essere l’abbraccio ulteriore di Chekomilli alla sua mamma. Ho aneddoti, tanti, che mettevano sempre in risalto la sua unicità di frate innamorato di Dio, di San Francesco, dei poveri… Per tutto questo, e solo per questo, lui sapeva rompere ogni volta gli schemi del “si è sempre fatto così” e mostrava strade nuove, coinvolgenti, mentre con assoluta umiltà percorreva le vie degli altri… Sapeva entrare nella quotidianità consolidata dal duro lavoro degli altri missionari, ma con novità sempre carismatica e l’entusiasmo e la gioia di chi si sente profondamente amato da Dio.
Io ricordo di una ragazzina Fiorenza che mi scrisse un paio di volte in Tanzania raccontandomi tutto il suo amore per le missioni e una volta mi inviò pure una foto col suo cane. Eri tu quella Fiorenza? Un abbraccio