“Ero con Papa Wojtyla quando disse: mettete Romero”

“Ero a tavola con il Papa Giovanni Paolo II quando si definì il rito della commemorazione dei martiri nel maggio del 2000. Tra i nomi da ricordare non c’era quello di Romero e il Papa batté il pugno sulla tavola e disse: mettete Romero!”: parole del vescovo Paolo De Nicolò, dette sabato sera nella parrocchia romana di San Tommaso Moro. De Nicolò fu reggente della Casa Pontificia dal 1994 al 2012. Ero sabato con lui e con il medico Renato Buzzonetti in quella tavola rotonda. Ed ero stato presente nella cattedrale di San Salvador le due volte che Papa Wojtyla andò a pregare alla tomba di Romero (nel 1993 e nel 1996) parlandone come di un martire. Ringrazio De Nicolò per il racconto di quel pugno sulla tavola che festeggio con un bicchiere di Vino Nuovo.

134 Comments

  1. Immensa gratitudine a te, Luigi,
    perchè dai vita e vigore alle testimonianze.

    E allora,
    mi sorge spontanea la riflessione:
    “a chi si deve la legenda sull’isolamento di mons. Romero ?”

    “forse, i suoi confratelli vescovi salvadoreni, il nunzio, erano dei mattacchioni quando lo invitavano a non denunciare nulla…!!!”

    “forse, è un mattacchione p. Sobrino che ha avuto la sfortuna di non essere assassinato insieme agli altri confratelli…, e che oggi è testimonianza dei suoi fratelli gesuiti assassinati e di mons. Romero…”

    “Era già pronto un amministratore apostolico
    per sostituirlo.
    E quando Romero riesce a parlare
    finalmente con Giovanni Paolo II, percepisce perfettamente fin dove è
    riuscita a penetrare l’avversione dei suoi confratelli.

    Il prete polacco Jerzy Popieluszko assassinato dai comunisti nel 1984,
    canonizzato nel 2010 da Giovanni Paolo…

    Ma che vuoi mettere la dittatura comunista con la dittatura militare in America Latina ?
    …..che in Salvador è arrivata a contare 75.000 assassinati ?

    Come ha riconosciuto
    “La Civiltà Cattolica” (n. 3729, 5 novembre 2005)
    Romero “non si sentì appoggiato come in passato e cadde preda di un profondo sconforto”,
    anche se l’udienza col nuovo papa non fu negativa per lui,
    anzi ebbe l’effetto di sospendere i provvedimenti già pronti contro di lui”

    In fondo,
    il papa conosceva benissimo personalmente la dittatura comunista da cui proveniva,

    ma delle dittature militari dell’America Latina,
    chissà cosa gli dicevano… i nunzi… o i vescovi che ricevevano cospicue donazioni dalle famiglie latifondiste…

    In fondo dal 1980 al 2000, sono passati 20 anni,
    non saprò mai se Giovanni Paolo II ha battutto i pugni sul tavolo,
    anche quando seppe che Romero rischiava la vita,
    sempre….
    che i suoi collaboratori lo informassero…. e come …lo informassero…

    magari
    i suoi collaboratori
    ci tenevano di più per padre Marcial Maciel Degollado,
    che per un Romero…!!

    5 Maggio, 2014 - 13:15
  2. Sara1

    Mah, anche Gennari ha cerato di chiarire su Don Milani qualche settimana fa.
    Tanto non serve a nulla ognuno rimane della propria idea.

    5 Maggio, 2014 - 13:29
  3. Luigi Accattoli

    Matteo mi sono occupato un poco di Romero nei decenni. La mia idea è questa: Papa Wojtyla riteneva pericolosa la posizione dell’arcivescovo, in quanto cedevole alle, o strumentalizzabile dalle componenti marxiste della Teologia della Liberazione. Lo preoccupava, inoltre, l’opposizione che a Romero facevano gli altri vescovi salvadoregni. Ma quando l’arcivescovo fu assassinato non ebbe dubbi nel ritenerlo un martire. Quando il martirio di Romero verrà riconosciuto, credo presto, si useranno le parole e i gesti di Giovanni Paolo II – e di Benedetto XVI, anch’egli ne ebbe – per avvalorare il riconoscimento.

    5 Maggio, 2014 - 14:17
  4. picchio

    Matteo la penso un po’ come Luigi. Quando Romero era in vita GPII , che aveva molti preconcetti sulla TdL e sulla situazione economica e sociale del Centro e Sudamerica, si lasciò influenzare troppo anche da persone, tra cui altri vescovi del Salvador, famiglie cattoliche influenti, che non digerirono mai il voltafaccia di Romero che nominato come affidabile vescovo conservatore si trasformò poi ” nella voce dei senza voce”. Romero gli venne dipinto come una persona debole, un burattino nelle mani dei gesuiti di San Salvador. Solo quando morì si rese conto di essersi sbagliato.

    5 Maggio, 2014 - 14:30
  5. picchio

    un link bellissimo su romero: Romero registrava il suo diario che poi veniva trascritto. In questo link potete ascoltarlo o leggere il suo diario in spagnolo o in inglese. c’è anche un mucchio di altro materiale, tra cui le sue splendide omelie. Il suo diario è stato pubblicato anche in Italiano.

    http://www.romerotrust.org.uk/?id=62

    5 Maggio, 2014 - 14:37
  6. picchio

    questo film su romero, qui il film completo:

    https://www.youtube.com/watch?v=6hAdhmosepI

    è fatto molto bene, se avete letto qualche biografia di Romero, vi accorgerete che gli episodi narrati nel film sono realmente successi, anche se sono stati cambiati alle volte i nomi delle persone coinvolte.

    5 Maggio, 2014 - 14:43
  7. Grazie Luigi
    e
    grazie Picchio.

    Giovanni Paolo è anche il papa che ha permesso al Signore di far scoprire i doni straordinari che aveva un parroco, che nominerà vescovo, don Tonino Bello.

    Spesso mi trovo a pensare come sono le genesi di certe nomine!!!!

    Chi è stato il suggeritore….!!

    E comunque il papa che ratifica la nomina, suggerita o meno, si fa garante.

    Anche quando le ciambelle non escono con il buco…

    Stamani mi cercavo i CD dove avevo riportato le casette della visita in parrocchia a s. Vito di GPII, ieri Manuela e il marito me lo avevano chiesto, e io mi sono messo a ricercare in archivio, e dopo averlo trovato ho riascoltato, con quei dialoghi estemporanei, tra i vari gruppi e lui. Quando eravamo giovani!!
    e
    mentre ascoltavo, mi sorgeva l’interrogativo “cosa è rimasto ?”

    A quasi 30 anni di distanza, persino il linguaggio mi pare vecchio…,
    sento gli interventi dei nostri vecchi gruppi,
    il presentare le problematiche di quello che già allora chiamavamo “frontiera” pur essendo al centro…
    le persone preoccupate dai cambiamenti
    …. era il 1988,
    eppure, risentire oggi quegli interventi,
    e le parole di rito…. del papa,
    mi fanno un effetto di vecchio…

    per fortuna….

    Ancora un grazie, Luigi,
    per la disponibilità.

    5 Maggio, 2014 - 14:55
  8. Francesco73

    Cari tutti, l’unico in Italia che ha scritto cose davvero complete su Romero è lo storico Roberto Morozzo Della Rocca. Leggetevi la sua biografia, edita da Mondadori (Primero Dios – Vita di Oscar Romero).
    Dello stesso Morozzo, sta per uscire la biografia di Casaroli, per la San Paolo.
    Lo consiglio, è uno storico degno e molto serio.

    5 Maggio, 2014 - 15:00
  9. FABRICIANUS

    Grazie Francesco73 per le segnalazioni.

    5 Maggio, 2014 - 15:42
  10. Luigi Accattoli

    Una volta in areo Papa Ratzinger lodò la biografia di Morozzo della Rocca citata da Francesco73, il 9 maggio 2007, mentre volavamo verso il Brasile: “Sua Eccellenza Mons. Paglia mi ha inviato una biografia importante, che chiarisce molti punti della questione. Mons. Romero è stato certamente un grande testimone della fede, un uomo di grande virtù cristiana, che si è impegnato per la pace e contro la dittatura e che è stato ucciso durante la celebrazione della Messa. Quindi una morte veramente “credibile”, di testimonianza della fede. C’era il problema che una parte politica voleva prenderlo per sé come bandiera, come figura emblematica, ingiustamente. Come mettere in luce nel modo giusto la sua figura, riparandola da questi tentativi di strumentalizzazione? Questo è il problema. Lo si sta esaminando ed io aspetto con fiducia quanto dirà al riguardo la Congregazione delle Cause dei Santi”. Attenzione: l’intera “intervista” del papa con i giornalisti è consultabile nel sito vaticano, cercando SALA STAMPA – BOLLETTINO, alla data 10 maggio 2007.

    5 Maggio, 2014 - 16:00
  11. Luigi Accattoli

    Matteo non so com’è fatto il tuo video della visita di Giovanni Paolo a Sant’Ivo, ma al momento dell’ingresso, mentre passava lungo le transenne di sinistra, poco dopo la porta, il Papa mi riconobbe e accarezzò i miei figli più grandi, che erano lì con me. Forse mi ritrovi in quel video com’ero 35 anni fa, o poco meno.

    5 Maggio, 2014 - 16:04
  12. picchio

    “C’era il problema che una parte politica voleva prenderlo per sé come bandiera, come figura emblematica, ingiustamente”
    Questa frase rispecchia perfettamente la visione eurocentrica e l’ignoranza della storia passata e contemporanea di El Salvador di Ratzinger.

    5 Maggio, 2014 - 16:13
  13. Federico

    Il commento di Picchio dimostra solo la sua personale e ingiustificata antipatia nei confronti di Benedetto XVI.

    5 Maggio, 2014 - 16:17
  14. picchio

    @federico
    da quando Romero è morto, il giorno dell’anniversario della sua morte e il giorno del suo complenno si svolgono a San Salvador processioni con migliaia di persone che confluiscono poi alla Cattedrale dove viene celebrata una Messa sempre molto partecipata. Sono tantissimi i murales e le immagini di romero in giro per tutto il Salvador. Romero è veramente un santo di tutto popolo.
    “Quale parte politica” voleva prenderlo per se? Si riferisce Ratzinger forse al FLMN? beh ovviamente essendo stato il maggiore D’Aubuisson, fondatore del partito conservatore Arena, il mandante dell’omicidio si capisce che Romero ha più fedeli tra il FLMN che tra Arena, anche se il suo culto è ora molto più trasversale e anzi questo ultimo anniversario un dirigente di Arena ha scritto un bellissimo editoriale su Romero.
    Con parte politica si riferiva invece Ratzinger ad una parte della Chiesa locale secondo lui troppo politicizzata? In questo caso è bene sapere che le posizioni ” più estreme” del clero in El Salvador,sono esattamente quelle di Bergoglio come cardinale prima e ora come papa, per nulla diverse da quanto da lui affermato nella sua esortazione apostolica o in tanti suoi discorsi sulla povertà.
    Quindi ribadisco che la visione di Ratzinger è frutto solo di una sua certa visione del mondo e ignoranza del centroamerica e il mio commento non deriva dall’antipatia che ho certamente e sicuramente per Ratzinger, ma dalla lettura dei fatti.

    5 Maggio, 2014 - 16:48
  15. picchio

    Confessione: sono dislessica in forma lieve. Trovo particolarmente difficili le sigle e le doppie. Per le doppie c’è il correttore. Era FMLN e non FLMN.

    5 Maggio, 2014 - 16:59
  16. Sara1

    “Quali elementi di continuità vede tra Benedetto XVI e Francesco? «Hanno un carattere e uno stile personale molto diversi, legati alla provenienza, l’Europa centrale piuttosto che la fine del mondo . D’altro canto l’opzione preferenziale per i poveri è così presente nel documento di Aparecida perché Benedetto XVI ne parlò nel discorso di apertura, collegandola direttamente alla fede in Cristo. Credo che se non l’avesse detto, il documento ne avrebbe parlato meno. E naturalmente questa prospettiva è condivisa da Papa Francesco. Quindi c’è una continuità, anche se lo stile è molto differente. ”

    http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/2580000/2578462.xml?key=Ma.&first=111&orderby=1&f=fir

    5 Maggio, 2014 - 17:07
  17. picchio

    Sara il tuo commento delle 17 riguarda la visione che anche Ratzinger condivideva di Romero come un santo martire, ma io mi sono soffermata sul problema che vedeva in seguito Ratzinger: che la figura di Romero fosse strumentalizzata.

    Guttierez può affermare quante volte vuole, perchè è verissimo, che Ratzinger fosse favorevole a che una opzione per i poveri fosse espressa su un documento, però è un dato di fatto, visto il commento postato da Luigi, che questa opzione lo spaventava e diventava un problema per lui quando applicata concretamente sul campo.
    In questo Francesco è diverso da Benedetto.

    5 Maggio, 2014 - 17:31
  18. Nino

    La mancata canonizzazione di Romero sono una vergogna e ignavia allo stato puro.
    Un presbitero, un pastore di anime e vescovo sparato e assassinato in chiesa durante la Messa.

    Un testimone della fede consapevole della fine che gli si parava.
    Una morte oltremodo annunciata, perfino con il preavviso dell’assassinio del padre gesuita, suo braccio destro.

    C’è ancora chi si sbraccia , dopo 35 anni a teorizzare derive politico-rivoluzionarie catastrofiche alla sua canonizzazione degne solo dei cerchiobottisti del Vangelo.
    Come se l’azione dello Spirito Santo che ha animato la sua missione assumendo la Croce accanto agli ultimi sia roba assoggettabile a meschine politiche e interessi di bottega.

    Per saperne di più sulla vita di Oscar Arnulfo Romero, suggerisco di leggere il suo diario:
    DIARIO ed. La Meridiana pagg 580 euro 18
    Il 20 marzo 1980, scrisse l’ultima pagina prima di essere ucciso 4 giorni dopo concludendo così:
    “Mi sono riunito anche con la responsabile della Caritas e una rappresentante del consiglio ecumenico di aiuto umanitario per fare una relazione dei progetti e delle attività della Caritas e della commissione ecumenica realizzate in favore della nostra gente bisognosa, per poterli presentare al rappresentante di Cor Unum di Roma, che è qui fra noi. Ci siamo recati a fargli visita alla nunziatura. Si è mostrato molto accogliente e pieno di comprensione per le difficoltà e per i progetti dell’attività della Caritas acidiocesana, per affrontare le emergenze attuali”.

    5 Maggio, 2014 - 17:44
  19. picchio

    se si canonizzasse come deve essere, cioè un martire non ci sarebbe neanche bisogno dei miracoli e tutto poteva già essere fatto anni fa senza tanti processi

    5 Maggio, 2014 - 17:53
  20. picchio

    nino
    possiamo riassumere la vicenda così: in Vaticano va benissimo se sui documenti viene esplicitata l’opzione preferenziale per i poveri, poi se un vescovo la applica e viene per questo ucciso non lo facciamo santo, anche se lo meriterebbe subito , perchè questo sarebbe strumentalizzato da coloro che perseguono l’opzione preferenziale verso i poveri che lo stesso papa aveva insistito che fosse scritto sui documenti ufficiali della Chiesa.
    Questo in sintesi è il Ratzinger pensiero

    5 Maggio, 2014 - 18:02
  21. Luigi Accattoli

    Arrampicatori in Chiesa. Stamane il Papa al Santa Marta: “Alcuni seguono Gesù, ma un po’, non del tutto consapevolmente, un po’ inconsciamente, ma cercano il potere, no? Il caso più chiaro è Giovanni e Giacomo, i figli di Zebedeo, che chiedevano a Gesù la grazia di essere primo ministro e vice-primo ministro, quando sarebbe venuto il Regno. E nella Chiesa ci sono arrampicatori! Ci sono tanti, che usano la Chiesa per… Ma se ti piace, vai a Nord e fai l’alpinismo: è più sano! Ma non venire in Chiesa ad arrampicarti”.

    5 Maggio, 2014 - 18:30
  22. Luigi Accattoli

    Cattolici affaristi. Ancora al Santa Marta: “Quelli che seguono Gesù per i soldi, cercando di approfittare economicamente della parrocchia, della diocesi, della comunità cristiana, dell’ospedale, del collegio… Abbiamo conosciuto tanti buoni cattolici, anche con onorificenze varie… tanti! Che poi si è scoperto che hanno fatto negozi un po’ bui: erano veri affaristi, e hanno fatto tanti soldi! Si presentavano come benefattori della Chiesa ma prendevano tanti soldi e non sempre soldi puliti”.

    5 Maggio, 2014 - 18:31
  23. Marcello

    La velocità delle cause di beatificazione e canonizzazione non ha tutta questa importanza e non è direttamente o inversamente proporzionata alla santità dei “candidati”.

    Romero era un santo. Punto.

    Ma la Chiesa non può sempre procedere come un treno. Ci sono sensibilità da rispettare. Spesso la lentezza è sinonimo di sana prudenza.

    5 Maggio, 2014 - 18:37
  24. nedstark

    L’unico colore di un martire è il rosso (…)

    5 Maggio, 2014 - 19:26
  25. nedstark

    quello del sangue prezioso di Gesù Cristo.

    5 Maggio, 2014 - 19:27
  26. Luigi Franti

    Testadipicchio si dice affetta da dislessia.
    Posso assicurarle che è il minore dei suoi problemi (come si evince ad esempio dal suo messaggio delle 18.02).

    5 Maggio, 2014 - 19:34
  27. Luigi Franti

    Sono molto grato a Luigi per il servizio che fa come epitomatore di Bergoglio.
    A me permette di non dover leggere nulla, potendomi avvalere dei servigi di un lettore professionale, fine, informato e simpatetico come lui. Posso essere ragionevolmente certo che selezionerà il meglio del meglio.
    Però quando leggo citazioni come quelle di un’ora fa rimango un po’ perplesso. Ma che cosa ci ha trovato di significativo?

    5 Maggio, 2014 - 19:39
  28. Nino

    “Ma la Chiesa non può sempre procedere come un treno”.

    Ovvero come per Escrivà de Balguer, Popielusko?

    Ci sono sensibilità da rispettare. Spesso la lentezza è sinonimo di sana prudenza.”

    Quale sensibilità e sana prudenza .
    35 anni sarebbero “un tempo piccolo” alla Califano?

    Nel frattempo altre chiese cristiane hanno riconosciuto la santità della figura di Romero.

    La Chiesa luterana e la Chiesa anglicana ricordano il martirio di Romero ogni 24 marzo.
    E nel suo nome il 24 marzo è consacrato dalle Nazioni Unite “giorno della difesa della verità”.
    La Chiesa anglicana il 31 marzo del 2005 collocò al centro della facciata dell’abbazia di Westminster la statua di Mons. Romero insieme a quella di Martin Luther King.

    “Una civiltà dell’amore che non pretendesse la giustizia dagli uomini non sarebbe una veraciviltà, non metterebbe in evidenza le vere relazioni umane. Per questo motivo, è una caricatura dell’amore quando si vuole occultare con apparenti gesti di beneficenza ciò che sta fallendo a livello di giustizia sociale”
    (Omelia del 12 aprile 1979).

    “La Chiesa…tradirebbe il suo stesso amore a Dio e la sua fedeltà al Vangelo se tralasciasse di essere “voce di chi non ha voce”, di difendere i diritti dei poveri, di animare ogni giusta aspirazione alla liberazione, di orientare, potenziare e umanizzare tutta la lotta legittima per costruire una società più giusta, che prepari la strada al vero Regno di Dio nella storia…”
    (Messaggio Pastorale al “Consiglio Nazionale delle Chiese di Cristo degli Stati Uniti”, 1979).

    5 Maggio, 2014 - 19:51
  29. Cari Nino e Picchio,
    io
    come povero cristiano,

    non avevo bisogno che Roncalli e Woityla
    fossero DICHIARATI santi.

    Per il popolo, già lo erano.

    Io
    continuo a non aver bisogno della canonizzazione
    di mons. Romero,

    per un enorme popolo
    è già santo e già intercede…

    Oggi ascoltavo un mp3 di don Tonino,
    e pensavo che lui non ha bisogno di canonizzazioni istituzionali…

    mi interessa che continui a colpire il profondo del mio cuore,
    e continui a darmi forza a convertirmi.

    Come libro, su Romero avevo letto l’ottimo libro del vecchio Masina:
    “L’Arcivescovo deve morire”.

    _____________
    @ Luigi 5 maggio 2014 @ 16:04

    Le cassette che avevo scaricato nei 2 CD sono gli audio che registrammo con apposito registratore, di tutti i momenti di incontro di Giovanni Paolo in Parrocchia (messa e gruppi).
    Ma pensavo, prima o poi di farmi una passeggiata all’Osservatore Romano per rintracciare foto e possibile video. Devo rintracciare anche foto Paolo VI, quando ero … piccolo e nero…

    5 Maggio, 2014 - 19:53
  30. lorenzo

    A me risulta che il 24 di marzo la chiesa Cattolica celebri una giornata di digiuno e preghiera per i Missionari Martiri

    http://www.missioitalia.it/contenuti.php?id_art=534&menu=2

    ” Il 24 marzo 1980, mentre celebrava l’Eucaristia, venne ucciso Monsignor Oscar A. Romero, Vescovo di San Salvador nel piccolo stato centroamericano di El Salvador. La celebrazione annuale di una Giornata di preghiera e digiuno in ricordo dei missionari martiri, il 24 marzo, prende ispirazione da quell’evento sia per fare memoria di quanti lungo i secoli hanno immolato la propria vita proclamando il primato di Cristo e annunciando il Vangelo fino alle estreme conseguenze, sia per ricordare il valore supremo della vita che è dono per tutti. Fare memoria dei martiri è acquisire una capacità interiore di interpretare la storia oltre la semplice conoscenza.”

    5 Maggio, 2014 - 20:30
  31. lorenzo

    Comunque, se posso dirlo sommessamente, anche difronte a Romero, non è che ci si inginocchi soltanto o soltanto si ricordi…frecce direzionali che ci indicano una strada, i martiri, quella di dare la nostra vita intera ( anche se a pochissimi, fortunatamente, è chiesta la morte).
    L’entusiasmo- sacrosanto- va sintonizzato su questo, a mio parere.
    Se no facciamo loro un servizietto da due lire.

    5 Maggio, 2014 - 20:34
  32. Marcello

    Nino, capisco il tuo punto di vista.

    Ma poiché mi sembra evidente che -alla fine- alla canonizzazione di Romero ci si arriverà, io sono contento così.

    5 Maggio, 2014 - 21:27
  33. Sara1

    Anche solo leggendo questi pochi commenti è abbastanza evidente che la battaglia ideologica è facile.
    Incredibile ma ci sono le tifoserie anche sui santi.
    Mah.

    5 Maggio, 2014 - 21:40
  34. lorenzo

    La battaglia ideologica è facile, ma del tutto inutile.
    I martiri sono martiri, punto.
    Cosa si tifa a fare?
    Si imiti, e fine della fiera.

    5 Maggio, 2014 - 22:47
  35. Francesco73

    Per quanto ho potuto leggere su Romero (c’è pure un bel volume collettaneo di testimonianze su di lui, laiche e religiose, curato mi pare da Riccardi ed edito da San Paolo ormai anni fa) penso fosse un santo nel senso della testimonianza fine al martirio.
    Che poi sia stato una figura complessa, in un quadrante geo-politico ed ecclesiale molto delicato, non c’è dubbio, e questo penso che non tolga nulla alla sua figura, dato che le storie umane si giudicano per bilanci, non per episodi.
    Del resto, giudicare negli anni’70 e ’80 queste vicende era obiettivamente più difficile, oggi siamo aiutati anche dalla distanza, dal tempo cambiato. Nella storia di Romero mi ha sempre colpito pure il fatto che il Vaticano riceveva sul suo conto informazioni e giudizi per lo più negativi dalla quasi totalità degli altri vescovi salvadoregni, e sicuramente non difensivi da parte del nunzio. Era complicato, oggettivamente, valutare da Roma, su queste basi, la parte giusta, ci sarebbe voluto un guizzo che un’istituzione in genere non può avere.
    Il rischio poi che le figure profetiche siano catturate da parti politiche e siano usate per operazioni ecclesiali equivoche c’è sempre, Ratzinger sull’aereo ha detto il giusto.
    In questi giorni, ad esempio, sto leggendo un libretto intervista a Leonardo Boff, e mentre vado avanti mi chiedo: ma era questo il grande teologo della liberazione? Se togliamo alcuni rilievi importanti sulle condizioni dei popoli nativi latinoamericani, e sulle responsabilità della colonizzazione (ma questi sono discorsi storico-politici, non serve un teologo), di specificamente ecclesiale mi pare che non resti nulla, se non una grande povertà, una grande diluizione. Ecco, se Roma ha lottato in Sudamerica, pur con tutti i limiti e i tradimenti che sappiamo, per evitare questo, che la fede cattolica diventasse una piccola sociologia tra le altre, ha fatto bene.

    5 Maggio, 2014 - 22:59
  36. lorenzo

    Molto bello e interessante il video linkato da Sara.
    Però, una volta documentato sulla storia, che faccio?
    Forse tre semplici domande, come davanti a tutti i martiri:
    a) io, al posto suo, cosa avrei fatto?
    b) lui, al posto mio, nella mia vita, cosa farebbe?
    c) io, al posto mio, nella mia vita, cosa cavolo sto facendo?
    Ok, le tre domande combinate insieme rischiano di scoppiarmi in mano, e guastarmi il sonno: ma questo è il bello della faccenda.
    Ed è anche il minimo sindacale che mi possa provocare.
    Se faccio di un martire un argomento di studio e discussione e basta, un oggetto di devozione e basta, una pala da altare e basta, taglio le gambe al suo martirio.

    6 Maggio, 2014 - 1:35
  37. nedstark

    Condivido Lorenzo (20:34 e 22:47).

    6 Maggio, 2014 - 7:07
  38. Sara1

    Il Primo di Boff Cristo liberatore era bellissimo e affatto sociologico anzi.
    Adesso è più interessato alla madre terra, ho buttato l’occhio al tao della liberazione giusto in libreria.
    Piuttosto Sobrino, ma come incontri il Papa e l’unica cosa di cui parli è Giordano Bruno?

    In questo la teologia del popolo sarà meno progressista ma ha il vantaggio di essere rimasta con i piedi più per terra, Bergoglio è molto concreto e la sua teologia ha un sapore abbastanza tradizionale. (per certe cose probabilmente è un bene)

    6 Maggio, 2014 - 8:12
  39. Luigi Accattoli

    Sara non Sobrino – che è gesuita – avrebbe parlato al Papa di Giordano Bruno, ma Frei Betto, che è domenicano come fra’ Giordano. Importanza degli album di famiglia.

    6 Maggio, 2014 - 8:57
  40. Quoto Francesco73 delle 22.59

    6 Maggio, 2014 - 9:58
  41. luca73

    Sapete, cari amici, qualche giorno prima della beatificazione di GPII, Don Gallo – intervistato dalla furba Daria Bignardi per “Le invasioni barbariche” – diceva che mai e poi mai si sarebbe inginocchiato dinanzi al nuovo Beato Karol Woytjla, se prima non avessero canonizzato Romero.
    Qui mi pare che ci siano tanti che confidano più sulla propria testolina e sulle proprie simpatie politiche, piuttosto che sulla Santa Chiesa guidata dallo Spirito.
    E mi pare che tutti vedano complotti ovunque e siano pure felici, quando sono convinti di smascherarli!
    Fidiamoci della Chiesa, non offendiamo i Papi che lo Spirito ci ha donato.
    E impariamo che se una persona è Santa, è Santa a prescindere dalla nostra idelogia.

    6 Maggio, 2014 - 11:43
  42. Marilisa

    A parte la ideologia, una persona può essere santa anche se la Chiesa non la proclama tale, caro Luca73.
    Tu, con tutto il rispetto, mi sembri un po’ ingenuo.
    Ricordati che la Chiesa a volte ha proclamato “santi” persone che tutto potevano essere tranne che sante.
    E ricordati anche che i santi sono previsti solo nel cristianesimo cattolico e, forse, ortodosso. In tutte le altre religioni non esistono santi.

    6 Maggio, 2014 - 12:49
  43. luca73

    Scusami Marilisa, ma che cavolo dici?
    A me che frega se i maomettani o gli induisti non conoscono la Santità?
    Io sono cristiano cattolico e per quanto riguarda la Santità non mi baso sulle mie preferenze, ma mi affido alla Chiesa.
    Se vuoi farti i Santi da sola, puoi benissimo aderire ad un’altra confessione (cristiana o no).
    Sii seria. Passo e chiudo.

    6 Maggio, 2014 - 13:11
  44. Marilisa

    Non hai capito un cappero, Luca73.
    Io sono più seria che mai, tanto per precisare. Se le mie parole non ti piacciono, a me non potrebbe interessar di meno.
    Quel che voglio dire è che la santità c’è o non c’è a prescindere da quel che stabilisce la Chiesa. E i predicozzi come i tuoi lasciano il tempo che trovano.
    Mi sono spiegata?

    6 Maggio, 2014 - 13:43
  45. discepolo

    Aparte la disputa sui santi (si sa che ognuno vorrebbe far santo chi piu’rappresenta i propri valori ed ideali per cui Marilisa and co poco ce li vedo a far santi gli ammazzati dai comunisti o dagli islamici e invece a far santi tutti i catto-marxisti
    A parte questo che e’una disputa infinita vorrei riportare la questipne dei santi sul binario della Tradizione :un tempo infatti nella sua saggezza la Chiesa richiefeva per far santo un uomo la sicura “investitura”di Dio cipe’i miracoli. Ormai nuovi santi sono dispensati dal fare i miracoli. Non importa se Mons. Romero da morto abbia fatto dei miracoli oppure no. L’importante ormai nell’opinione dei piu’eche il presunto santo da vivo sia stato un uomo eccezionale ecc ecc. Ma questa e’una concezione della santita’del tutto umana!La maggior parte dei santi storici venerati non sono stati perdonaggi politici o ideologici noti ai loro contemporanei!Ma appunto fei sant’uomini magari modesti e sconosciuti dopo la morte dei quali pero’sulla loro tomba ,grazie alle loro reliquie fiorivano miracoli!)
    Qui secondo me sia di fronte a due idee del tutto diverse di santita’:una in cui il Santo e’l’uomo celebre,l’eroe (politico),l’uomo osannato dai fans,l’altra e’che il santo e’colui che talmente in grazia di Dio intercede per i fratelli e ottiene grazie da Dio.
    San Gennaro contro San Romero.??

    6 Maggio, 2014 - 14:07
  46. luca73

    Non voglio polemizzare con te Marilisa, ma la Chiesa cattolica, attraverso un atto proprio del magistero del Papa, proclama Santa una persona in seguito all’esito di un articolato procedimento (canonizzazione); comunque la Chiesa stessa riconosce che i Santi sono in numero infinitamente maggiore rispetto a coloro che ufficialmente vengono riconosciuti come tali.

    Questo vale per la Chiesa cattolica.
    Se non ti va bene, liberissima di non dirti cattolica.

    6 Maggio, 2014 - 14:12
  47. discepolo

    Anche perchè ormai secondo me è del tutto tramontata tranne che in pochi casi ( Padre Pio) la pratica cattolica che prega il santo per aver una grazia.
    “per grazia ricevuta”
    le statue di sant’antonio da padova, di Santa Rita da Cascia in qualsiasi parrocchia sono attorniate da ex-voto: per grazia ricevuto.
    vedo già storcersi il nasino dei cattolici-radical-chic.
    supestizione. Sento già i cattolici-professoroni sentenziare:
    il santo è colui che sulla terra agisce a prò daei poveri, che combatte per l’ingiustizia sociale, preferibilmente il santo è colui che è ucciso dal Potere, il santo è colui che si occupa degli ultimi .. eccc e via discorrendo nella retorica catto-marxista e nell’intellettualizzazione e socializzazione…
    eppure che voi lo vogliate o no carissimi è una realtà. i santi più amati sono i santi taumaturghi! Padre Pio è più amato perchè?.. perchè fa i miracoli!
    ,
    Ma si sa …per gli ideologhi se la realtà non combacia colla loro ideologia è la realtà a sbagliare!

    6 Maggio, 2014 - 14:17
  48. FABRICIANUS

    E’ uno dei fondamenti della nostra Fede cattolica:
    Credo la Comunione dei Santi (Symbolum Apostolicum).

    Santi e Sante di Dio pregate per noi.

    Ciao a tutti.

    F.

    6 Maggio, 2014 - 14:29
  49. discepolo

    Ho detto che la maggior parte dei santi non erano personaggi politici, cara Sara , non ho detto “tutti”.
    certo che di Santi politici ne sono stati fatti.
    ma ti risulta che ci sia una spontanea e popolare adorazione per San Luigi?
    ti posso assicurare , da persona che ha parenti in Francia, che il santo politico più popolare in Francia non è San Luigi ma Giovanna D’Arco , la pulzella .
    in Italia poi si fa la processione a Santa Rosalia, a Napoli delirano per San Gennaro, a Padova la Statua del Santo nella famosa basilica è ormai deformata dalle continue carezze dei fedeli. San Francesco di Assisi e Santa Caterina sono molto amati.
    Ma anche Santa Rita e Sant’Antonio da Padova,
    nessuno di questi umili e ingenui santi popolari era papa, re , vescovo o capo di un movimento politico. Ai fedeli normali non gliene frega nulla che un santo abbia una idea politica piuttosto che un .altra. San Bernardo di Chiaravalle ha predicato le crociate. san Domenico ha bruciato gli eretici.
    ma COMUNQUE , al di là delle polemiche mi sembra molto saggio l’intervento di Luca73: la Chiesa cattolica proclama santa una persona dopo un articolato e lungo processo che si chiama “CANONIZZAZIONE”. Così è sempre stato nella tradziione saggia della Chiesa.
    La Chiesa ci è sempre andata coi piedi di piombo prima di proclamare santo un uomo. Forse pensando alla frase evangelica “Perchè mi chiami buono? Solo Dio è buono”
    a si sa i nuovi cristiani si credono più sapienti della sapienza e più saggi della Tradizione, e sbeffegggiano le antiche e collaudate pratiche .. vorrebbero magari che il santo venisse proclamato per
    referendum come l’elezione dell’uomo dell’anno secondo TIME.

    6 Maggio, 2014 - 14:36
  50. lorenzo

    Una precisazione.
    Per la Beatificazione di un martire non serve il miracolo: viene riconosciuto il martirio.
    Basta quello.

    6 Maggio, 2014 - 14:57
  51. Marilisa

    Luca, continui a non voler capire. E non mi fa meraviglia.
    Io mi dico, in tutta libertà come sempre, cattolica a tutti gli effetti.
    Ti invito a non andare fuori strada.
    E sottolineo che qualunque cosa dica la Chiesa, i santi non sono solo quelli canonizzati e, di più, certi santi che sono stati canonizzati non lo erano, santi, proprio per niente.
    Per questo motivo la tua predica sulla santità la trovo oltremodo superflua.
    Secondo la tua “ideologia” del tutto clericale, del resto. Ti piaccia o no.

    6 Maggio, 2014 - 15:00
  52. lorenzo

    Secondo precisazione.
    San Gennaro contro “san” Romero, una cippa: se spariscono le virgolette, si tratterebbe di martiri entrambi.

    6 Maggio, 2014 - 15:01
  53. lorenzo

    Terza precisazione.
    “è del tutto tramontata tranne che in pochi casi ( Padre Pio) la pratica cattolica che prega il santo per aver una grazia.
    “per grazia ricevuta”……”
    Ma quando mai?
    Mai stata a Sotto il monte?
    Mai stata sulla tomba di GPII ?
    Mai stata a Valdocco, sulla tomba di Domenico Savio?
    ecc ecc ecc.

    6 Maggio, 2014 - 15:08
  54. discepolo

    Infatti caro Lorenzo. .
    Volevo solo dire che ci sono due concezioni di santità che oggi “collidono”
    e purtroppo non solo due concezioni di santità , ma anche due concezioni di Chiesa che oggi collidono, due concezioni di cristianesimo, due concezioni di fede ecce. ecc.
    per questo credo che la presenza dei DUE PAPI sia un simbolo tremendo della dualità che è la cifra del nostro mondo: dualità che ha preso il posto dell’Unità.
    Ma forse da tutto questo ne verrà un bene: Eraclito ha detto che la guerra (polemos ) è il principio di tutte le cose, ed altri filosofi dicono che il contrasto è positivo. .Non so , io sarei più per la teoria dell’UNO e nell’Uno , inteso come assenza di dualità, vedo la perfezione.
    ma mi è dato di vivere in un tempo dove tutto è due. Persino il Papa, la Dottrina e la Chiesa Cattolica sono due. Devo prender campo per l’una o per l’altra. Che sofferenza!.

    6 Maggio, 2014 - 15:11
  55. lorenzo

    Quarta precisazione.
    “nessuno di questi umili e ingenui santi popolari era papa, re , vescovo o capo di un movimento politico. ” a sostegno dell’idea che un santo per attirare la devozione popolare debba essere sconosciuto e ignoto.
    Dunque: le persone verso cui si è manifestata una maggiore corrente di devozione popolare negli ultimi anni, se si esclude Padre Pio, sono stati due papi:i neosanti.
    Allora, di che stiamo parlando?

    6 Maggio, 2014 - 15:11
  56. lorenzo

    …il Papa, la Dottrina e la Chiesa Cattolica sono due. Devo prender campo per l’una o per l’altra. Che sofferenza!.

    Palle.
    Un Papa. Una Dottrina. Una Chiesa Cattolica.
    Il resto non esiste, se non nelle fantasie .

    6 Maggio, 2014 - 15:14
  57. discepolo

    Il resto non esiste.
    Quanta superbia caro Lorenzo. il resto non esiste per te che forse sei rinchiuso nel circolo vizioso dei tuoi pregiudizi.
    Tu ignori , decidi di ignorare la realtà.
    tu disprezzi , decidi di disprezzare , tutto quello che con coincide col tuo pensiero.
    Te lo dico senza acredine , credimi, forse potrei eser tua madre , non so.
    caro Lorenzo , il resto esiste.
    Nulla è nero o bianco. ricordati dei MANICHEI.Non perchè ti voglia convincerti. Ma solo per te ti consiglio. non tagliare coll’accetta e a volte ASCOLTA anche chi non la pensa come te.

    6 Maggio, 2014 - 15:21
  58. “poco ce li vedo a far santi gli ammazzati dai comunisti o dagli islamici e invece a far santi tutti i catto-marxisti”
    ________________________

    Ma perchè quando deve andare a fare la cacchina non corre al cesso
    invece di farla davanti a tutti ?

    Mah !

    Misteri di Kazzenger prossimamente su rai2 !

    6 Maggio, 2014 - 15:23
  59. lorenzo

    Quinta precisazione.
    “vorrei riportare la questione dei santi sul binario della Tradizione ”
    non ne è mai uscita, manco di un micron. Tutto codificato, previsto, specificato.
    Niente di piu’ lontano della faciloneria di un processo di beatificazione & canonizzazione.
    Semmai, i rischi erano ovviamente assai piu’ alti in altre epoche. Il ricordato sant?antonio, il recordman dei santi mi pare, venne proclamato , lì sì, a furor di popolo in forse un anno.
    Diverso il discorso sulla ” fama di santità” che si genera da sola , magari anche vivente la persona ( e con alcuni casi di bufale colossali), e procede per i fatti suoi. Padre Pio era considerato santo dai suoi fedelissimi assai prima che la Chiesa si azzardasse ad aprirne l’ iter ufficiale di beatificazione.
    La chiesa, pur non insensibile a questa fama di santità, che è una delle prime cose a venire prese in esame e poste sotto la lente,procede con altri mezzi e con altri metodi. Fortunatamente.

    6 Maggio, 2014 - 15:25
  60. discepolo

    Caro Matteo la sua cortesia del tutto cristiana
    e il suo garbo che certo vengono dall’aver lei frequentato i migliori
    cattolici gesuitici e catto -comunisti
    la fanno essere il campione e il modello di questa nuova Chiesa bergogliana.
    Quando penso a lla nuova chiesa di Bergoglio penso a lei,lei ne è il modello, il prototipo , il campione e davvero credo che fra non poco molti , se non tutti , saranno come lei e parleranno allo stesso modo.
    il povero Leonardo se ne è andato da questo blog amareggiato dai suoi insulti. presto lo farò anch’io e lei caro Matteo , trionferà!Contento?

    6 Maggio, 2014 - 15:31
  61. lorenzo

    cara discepolo, siamo coetanei.
    Io ascolto tutto molto volentieri, tranne che le palle.
    Sulle idee e su come la si pensa, ognuno è libero di dire quel che vuole, assumendosene le responsabilità.
    Dire che esistono due papi, due dottrine e due Chiese tra cui scegliere, non è ” una realtà che io decido di ignorare”.
    E’ UNA PALLA CHE NON ESISTE.
    Non è qualcosa che io ” decido di disprezzare, perché non coincide con il mio pensiero”.
    E’ UNA PALLA CHE NON ESISTE.
    Esistono molte altre cose, certamente il maldipancia e il fastidio, e la fifa e i terrore di chi non ama una quantità di cose nella Chiesa.
    Quello esiste.
    Lo si dica- e non mi pare che tu ti faccia giustamente scappare ogni occasione propizia, e anche quella non propizia- e bon.
    MA NON SI CACCINO PALLE.

    6 Maggio, 2014 - 15:32
  62. Giovanni Mandis

    Beatificazione e Canonizzazione sono i due ultimi gradi di RICONOSCIMENTO di una santità (vita vissuta secondo l’amore di Dio) che evidentemente precede il riconoscimento stesso. È ovvio che una persona è santo/a anche prima.
    Ognuno libero di sentirsi più attratto da un santo piuttosto che da un altro. Spero tutti attratti dalla Santità di Nostro Signore Gesù Cristo, del quale ogni santo realizza una luminosa scintilla su questa terra.
    Ma non scanniamoci anche su questo…
    Saluti a tutti.

    6 Maggio, 2014 - 15:41
  63. ma figurati Discepolo/a carissimo/a
    io non ho mai criticato nessuno
    che confessi apertamente che Bergoglio gli sta sulle palle.

    Quello che non capisco,
    è
    perchè se a me fa piacere che tu possa esprimere
    il tuo stato d’animo verso un papa che si capisce tu ritenga stronzo,
    stai sempre a lamentarti e a piangere come un cana in calore.

    Io MAI ho espresso verso nessuno
    alcuna critica per chi non gli sta bene stò papa.

    Io riconosco a me stesso e agli altri, come a sta’ discepola/o,
    la libertà assoluta di critica verso i papi che sono normali uomini, soggetti alla caducità temporale.

    Perchè a sta discepola non jè sta bene?

    Ma cchè va cercando?

    E continua a fasse sti pianti, sembra che vive dentro a quarche romanzo de Dan Brown.

    Misteri di Kazzenger !

    6 Maggio, 2014 - 15:43
  64. Marilisa

    A proposito di santificazione mi vien da dire che quasi tutti i papi sono stati canonizzati nel tempo.
    Ma erano davvero tutti da canonizzare? Io ne dubito fortemente.
    Mi rifaccio ad una frase sentita l’altro giorno nel corso di una trasmissione televisiva ben nota.
    Il conduttore mettendo a confronto i due papi recentemente canonizzati con qualcuno del secolo passato che probabilmente lo sarà prima o poi, ha commentato: a dir la verità, sulla tomba di questi due vien voglia di pregare, mentre su quella di altri sinceramente no.
    Gli do pienamente ragione. Forse il punto vero è proprio questo: “santo” è da considerarsi quello (chiunque, non solo un papa) verso cui il cuore si apre spontaneamente alla preghiera. In caso contrario non c’è santità. Ma sono convintissima che solo Dio, non tanto la Chiesa, sa leggere la vera santità. A noi, e anche alla Chiesa, sfuggono troppi dettagli dell’intera vita di una persona per stabilirne la santità.

    6 Maggio, 2014 - 15:44
  65. discepolo

    Caro Lorenzo , sono contenta che siamo coetanei. Io ho cinquatacinque anni. Pensavo che tu fossi più giovane. visto la foga , l’entusismo ela verve dei tuoi interventi ti avevo fatto un giovanotto di trenta- trentacinque anni.
    Caro lorenzo per arrivare alle PALLe che dici tu.
    Tutti i giornali hanno intitolato la GIornata dei Quattro Papi , due vivi e due morti,lasciAnado perdere i due morti si parla di due Papi vivi. La palla non me la invento io. Le immagini non mentono. due vestiti da papa in San Pietro che si abbracciano. certo lo so benissimo , non son scema, che uno è il papa emerito. ma l’immagine e il simbolo è quello : due papi. Che si abbracciano.
    A me hanno fatto venire in mente , pensa tu, un capitello visto in Siria in un mio viaggio., rappresentava certamente due Templari. Che si abbracciavano.

    6 Maggio, 2014 - 15:47
  66. lorenzo

    Coetanei perfetti, discepolo.
    🙂

    6 Maggio, 2014 - 16:02
  67. FABRICIANUS

    Sherziamo con i fanti e lasciamo stare i Santi. 😉 😉

    6 Maggio, 2014 - 16:18
  68. lorenzo

    appunto, che si abbracciano.
    “Due” papi sì, ma senza , mai, in nessun momento, in nessuna occasione, in nessun frangente, la minima ambivalenza, senza dunque la possibilità ( non dico la necessità, la possibilità) di dover “scegliere” tra uno dei due.
    E così, a maggior ragione , è per la Dottrina e per la Chiesa.
    Questo non significa disconoscere le differenze, negare legittimità all’altro, ignorare che ci sono posizioni molto diverse tra di noi tutti. ( più che altro a livello di sensibilità religiosa e di modo culturale, se mi permetti, perchè é lì, piu’ che nella sostanza che io vedo annidarsi tutte le differenze).
    Ma questo, senza nulla togliere al polemos che ti è tanto caro, è comunque una ricchezza, non una piaga . Men che men una piaga dei nostri tempi. (Discussioni nella Chiesa ce ne sono sempre state da che chiesa è chiesa)
    A maggior ragione perché NON è che nella Chiesa, come dicevano i volonterosi fino a qualche tempo fa, c’è posto per tutti ( anche, se proprio vogliamo usare queste etichette, per “progressisti” e ” tradizionalisti”), ma C’ E’ BISOGNO DI TUTTI.
    Se, invece di passare la giornata a dire quello che non mi va in quello che non mi va nella Chiesa, passassi lo stesso tempo a dare la mia vita per quello che mi va nella Chiesa ( e c’è sempre: nella CHIESA C’é TUTTO, porca l’oca, basta andarselo a prendere e lasciarcisi prendere) avremmo risolto la quasi totalità dei nostri problemi….

    6 Maggio, 2014 - 16:18
  69. Marilisa

    Altra considerazione.
    Sapete voi quante persone benemerite e, come si suol dire, in odore di santità vengono proposte all’attenzione di un qualche postulatore per le cause di beatificazione? Una quantità incredibile. Un percorso molto molto lungo. Si fa quasi a gara, tra una congregazione ed un’altra, per portare agli altari questa o quella persona.Si cercano prove a destra e a manca; si scrivono libri per testimoniare le infinite benemerenze di questo e di quello. Sembra quasi una corsa ad ostacoli.
    Tutto ciò desta in me molte perplessità.
    Un giorno mentre mi trovavo in vacanza al mare, ospite in un pensionato gestito da suore( peraltro molto cortesi e carine), arriva dal Vaticano un postulatore per prendere dei documenti riguardanti la fondatrice della congregazione. Ricevuto ovviamente con ogni riguardo, servito di tutto punto.
    Nel bel mezzo del pranzo, veniamo tutti ( compreso il postulatore) interrotti perentoriamente dallo sbattere forte di un attrezzo da cucina su un bicchiere o un piatto che fosse; ed una suora comincia a leggere con sussiego e con voce sdolcinata, le buone opere della suora di cui è (ancora) al vaglio la beatificazione. Ricordo ancora che solo per pura cortesia prestammo ( noi sì santi davvero) qualche attenzione alla lettura, mentre il nostro stomaco, e anche–ve lo assicuro– quello del postulatore, reclamava di portare a compimento il pranzo.
    Quella lettura ci stava come i cavoli a merenda.
    Questo per dire che si fa di tutto per cercare di aiutare la buona causa di qualche religioso/a. E se si arriva alla fine del percorso, che gloria!

    6 Maggio, 2014 - 16:27
  70. Quindi i meriti sono per lo più collegiali e post mortem che opere di bene coltivate in vita?

    (Marilisa, seguendo il tuo intenso racconto, per un po’ ho temuto che le suore avessero sequestrato il postulatore in cucina e che l’attrezzo fosse un coltellaccio da macellaio… poi mi sono tranquillizzato: tutto è bene quel che finisce bene… spero anche il pranzo)

    6 Maggio, 2014 - 16:33
  71. Sara1

    Nel frattempo su Vino Nuovo hanno accolto l’invito del Papa ad uscire dalle parrocchie in modo decisamente letterale. (speriamo ci rimanga qualcuno a questo punto..)

    6 Maggio, 2014 - 16:37
  72. ?????

    6 Maggio, 2014 - 16:40
  73. Sara1

    Lasci perdere….

    6 Maggio, 2014 - 16:42
  74. nicoletta z.

    E anche Paolo VI sarà beato. Dunque, vediamo… uhm… chi manca ancora?

    6 Maggio, 2014 - 16:48
  75. 🙂

    6 Maggio, 2014 - 16:51
  76. Marilisa

    Mattlar, tranquillo! Niente sequestro di postulatore, e anche il pranzo, nonostante la forzata interruzione, finì bene.
    Il fatto è che però poi quel padre postulatore non si è visto più.
    Hai visto mai che rimase un po’ scocciato da quel fatto?

    6 Maggio, 2014 - 17:24
  77. Sara1

    “stai sempre a lamentarti e a piangere come un cana in calore.”

    Complimenti.

    6 Maggio, 2014 - 17:28
  78. Federico

    Mancherebbe Pio XII, un santo vero e proprio, ma troppo poco politically correct per i tempi (grami) che corrono…

    6 Maggio, 2014 - 17:41
  79. Federico

    O Signore Gesù Cristo
    Ti ringraziamo per aver donata alla Chiesa il Papa Pio XII,
    maestro fedele della Tua verità e pastore angelico.
    Egli, con dottrina sicura e mite fermezza,
    ha esercitato il supremo ministero apostolico
    guidando la Tua Chiesa attraverso il mare agitato delle ideologie totalitarie:
    ha aperto le braccia di Pietro, senza distinzione,
    a tutte le vittime dell’immane tragedia della II guerra mondiale,
    ammonendo che nulla è perduto con la pace, opera della giustizia;
    con umiltà e prudenza ha dato rinnovato splendore alla Sacra Liturgia
    e ha manifestato la gloria di Maria Santissima proclamandone l’Assunzione al Cielo.
    Fa’, o Signore, che sul suo esempio
    impariamo anche noi a difendere la verità,
    a obbedire con gioia al magistero cattolico
    e a dilatare gli spazi della nostra carità.
    Per questo Ti supplichiamo,
    se fosse per la Tua maggiore gloria e per il bene delle nostre anime,
    di glorificare il Tuo Servo, il Papa Pio XII,
    concedendoci per sua intercessione la grazia che ti chiediamo …
    Amen.

    6 Maggio, 2014 - 17:45
  80. Marilisa

    “il povero Leonardo se ne è andato da questo blog amareggiato dai suoi insulti.”

    Non posso crederci! E nemmeno lui ci crede.
    Discepolo, lo dice davvero o fa per finta? Guardi che “il povero Leonardo” è uscito dalla porta ed è rientrato dalla finestra.
    Solo lei, discepolo, non lo sa?

    6 Maggio, 2014 - 17:45
  81. elsa.F

    Ma perchè quando deve andare a fare la cacchina non corre al cesso
    invece di farla davanti a tutti ?

    Che lezzo! Questo quando parla ci ha un fiato che manco ‘na fogna quando piove!

    6 Maggio, 2014 - 17:47
  82. Marilisa

    Federico aveva pronta la preghiera per Pio XII.
    Che tempestività encomiabile!

    6 Maggio, 2014 - 17:55
  83. FABRICIANUS

    Chiedo scusa:

    perchè invece di gioire per aver avuto nel ‘900 dei papi Santi, ci “scorniamo?”

    @federico

    Sì, Pio XII fu un grande papa (per quanto possa valere il mio parere di modestissimo studioso della sua figura). Se sarà Santo lo stabilirà la nostra Chiesa.

    6 Maggio, 2014 - 18:04
  84. nedstark

    Ringrazio Sara1 del link all’articolo di Polito
    (ah, vizio tanto diffuso, la “character assassination” del più potente nei confronti dei meno potenti o di chi volente o nolente deve seguire tacendo).
    Ringrazio anche della surreale news del 6 maggio 2014 @ 16:37 (però, a pensarci bene, niente di strano: le bevande novelle danno alla testa).

    6 Maggio, 2014 - 19:31
  85. nedstark

    Ringrazio Sara1 del link all’articolo di Polito
    (ah, vizio tanto diffuso, la “character assassination” del più potente nei confronti dei meno potenti o di chi volente o nolente deve seguire tacendo).
    Ringrazio anche della surreale news del 6 maggio 2014 @ 16:37 (però, a pensarci bene, niente di strano: le bevande novelle danno alla testa).

    6 Maggio, 2014 - 19:31
  86. nedstark

    E complimenti cordialissimi a Lorenzo per la riconquistata equanimità (sono nuovo, ma in questi giorni ho letto molti commenti dei post che precedono).

    6 Maggio, 2014 - 19:37
  87. Un’ora fa, uscivo dal dentista, passavo a piedi davanti s. Fabiano, la parrocchia di p. Santoro, assassinato in Turchia mentre pregava.

    Come sempre, mi fermo qualche secondo,
    mi viene in mente il “discepolo” del blog, (che strepita contro i comunisti e contro i musulmani) e penso a quest’uomo che è morto amando i musulmani.

    6 Maggio, 2014 - 20:41
  88. Marilisa

    “Sì, Pio XII fu un grande papa (per quanto possa valere il mio parere di modestissimo studioso della sua figura).”

    Sì certo, ma molto discusso.
    Di lui si sa che non denunciò mai apertamente i crimini orrendi commessi da Hitler, né–a quanto pare– volle giustificarsi spiegando che aveva taciuto per non suscitare rappresaglie nei confronti dei cattolici tedeschi e di quelli che si trovavano in terre occupate dai nazisti.
    E invece, a mio avviso, avrebbe dovuto fare almeno questo. La voce della Chiesa è importante in un determinato clima politico. Si sa che in realtà aiutò molti ebrei, e questo va certamente a suo merito.
    Invece fece una vera crociata, chiara ed energica, contro il comunismo.
    In Vaticano fu pubblicato un decreto nel quale era scritto che non bisognava iscriversi ai partiti comunisti né collaborare né diffondere pubblicazioni che ne divulgassero la “dottrina”.
    E i fedeli che lo avessero fatto, sarebbero incorsi “ipso facto” nella scomunica. In poche parole anche chi votava,senza essere iscritto, per il partito comunista doveva ritenersi scomunicato. Donde nacquero polemiche a non finire, la cui eco è giunta fino ai nostri giorni.
    Se ancora oggi i comunisti italiani vengono guardati in modo torvo, anche se è passata molta acqua sotto i ponti e molte cose sono cambiate, lo si deve agli strascichi di quel lontano periodo.
    Inutile dire che già da allora i cattolici che pensavano con la loro testa e che votavano, secondo coscienza, per il “partito dei lavoratori” se ne infischiavano altamente delle imposizioni del Papa.
    Ho visto alcuni documentari in cui Pio XII appare in atteggiamenti regali ( del resto, proveniva da una famiglia nobiliare), quasi compiaciuto–a me così è sembrato– della sua alta dignità pontificia. L’esatto contrario di come per me dovrebbe essere un papa. Quelle immagini mi disturbano.
    Al contrario, so bene che lui è il papa ideale per tanti altri, anche qui nel blog.
    Poi, se verrà proclamato santo, a me è del tutto indifferente.
    Lui è proprio uno di quei papi che a me non ispirerebbero alcuna preghiera.
    Ma tant’è…

    6 Maggio, 2014 - 20:43
  89. FABRICIANUS

    @marilisa

    Ciao, le tue osservazioni sono comprensibili (tranne sull’autocompiacimento di Pio XII per la sua dignità pontificia che io onestamente non ho mai notato).

    Il dibattito sulla figura di Pio XII è aperto, ma ti assicuro che ci sono lati di questo pontefice di profondissima Fede, umanità e capacità di alta diplomazia.
    Poi è vero, combattè il comunismo duramente e ruppe anche i rapporti con De Gasperi…Erano gli anni ’50 però, non dimentichiamolo.

    6 Maggio, 2014 - 21:46
  90. elsa.F

    Combatté il comunismo, e quel partito che era finanziato dal PCUS sovietico e che aveva nella chiesa cattolica uno dei principali nemici.
    Si può dire o è politicamente scorretto?
    In quei tempi la parodia di Guareschi era la caricatura di una realtà radicata.

    6 Maggio, 2014 - 23:05
  91. Marilisa

    “Il dibattito sulla figura di Pio XII è aperto, ma ti assicuro che ci sono lati di questo pontefice di profondissima Fede, umanità e capacità di alta diplomazia.”

    Lo so bene, Fabricianus. Ma le ombre restano.
    Lui è stato il Papa dei “silenzi”, soprattutto negli ultimi anni. Forse questa è stata la sua vera croce: l’impossibilità di fare, per prudenza, una dichiarazione di principio contro la violenza e gli orrori del nazifascismo.
    Gli storici concordano nel dire che, pur ascetico e riservato, amava tuttavia mostrarsi alle folle e preparare discorsi lungamente preparati sugli argomenti più diversi, con una certa compiacenza nel dimostrare la sua competenza in molti campi. Qualcuno ha anche detto che fu un teologo di formazione molto accademica, senza originalità di riflessioni personali.
    Insomma, per farla breve mi sembra il caso di dire che ogni tempo ha il papa che si merita.
    Perché non pensare che ogni papa, con le sue peculiarità, è mandato dallo Spirito nel tempo più giusto per la Chiesa di un particolare momento?
    Io voglio crederci.

    7 Maggio, 2014 - 0:27
  92. Marilisa

    Non “preparare discorsi lungamente preparati”, ma “scrivere discorsi lungamente preparati”.

    7 Maggio, 2014 - 0:34
  93. luca73

    Marilisa ha scritto, 6 maggio 2014 @ 15:00
    “[…] sottolineo che qualunque cosa dica la Chiesa, i santi non sono solo quelli canonizzati”.

    Cara amica, l’avevo già detto io: 6 maggio 2014 @ 14:12 “la Chiesa stessa riconosce che i Santi sono in numero infinitamente maggiore rispetto a coloro che ufficialmente vengono riconosciuti come tali.”
    Almeno su questo punto, la vediamo allo stesso modo.

    Mi potresti, invece, ricordare quali sarebbero i “santi che sono stati canonizzati non lo erano, santi, proprio per niente.” (sempre dal tuo commento del 6 maggio 2014 @ 15:00).

    Così almeno mi regolo nelle mie preghiere…
    Grazie mille.

    7 Maggio, 2014 - 8:12
  94. Federico

    Le parole di Marilisa rispecchiano l’odio che i comunisti come lei hanno sempre avuto per Pio XII. La scomunica è stata un’arma di difesa da un’ideologia che predicava l’ateismo di stato, il materialismo scientifico e che dovunque andava al potere perseguitava la Chiesa e la libertà di coscienza.
    Si provò a impedire che, per effetto delle menzogne e dell’odio (ricordiamo anche i preti e i seminaristi assassinati dai facinorosi), la Chiesa italiana fosse ridotta al silenzio. Ha ragione Elsa a ricordare che i tempi erano quelli e c’era poco da scherzare con chi contava le “guarnigioni del papa”…
    L’odio politico ha portato alla leggenda nera di Pio XII, alle bugie sui suoi presunti silenzi in merito all’olocausto: questo odio, insieme alla paura che un’iniziativa di questo tipo possa adombrare il CVII, impedisce di aprire la causa di beatificazione.
    Ma pregare si può: la preghiera che ho riportato ha avuto l’approvazione del Card. Bagnasco.
    Preghiamo tutti i papi santi e beati del secolo scorso. Preghiamo per la Chiesa e per il mondo. C’è un grande bisogno di preghiera.

    7 Maggio, 2014 - 9:11
  95. Marilisa

    Non prendo in considerazione le parole di Federico. Non vale la pena.
    Voglio dire soltanto che io non sono mai stata “comunista”. Lo dico non per giustificazione ( non ne ho bisogno) ma solo per cercare di fare entrare nella testa di un grande ignorantone come lui che “comunismo” e “sinistra” non sono esattamente la stessa cosa.
    Ma so bene che farglielo capire è un’impresa pressoché impossibile.

    Replico a Luca73.
    A mo’ di esempio posso farti il nome di San Costantino. Il grande imperatore che aveva parecchi assassinii sulle spalle poteva mai essere considerato “santo”? No di certo. Eppure fu acclamato “santo” anche dal popolo e dai cortigiani oltre che dalla sacra Istituzione.
    Il suo grande merito fu certo quello di avere emanato un Editto ( di Milano) col quale cessavano le persecuzioni cristiane nel tardo Impero Romano. Ma questo sarebbe sufficiente per decretarne la “santità”?
    Se tu, Luca73, riuscissi a capire che la Storia della Chiesa è disseminata anche di opportunismi e anche di mondanità (in certi periodi), come altre istituzioni laiche del nostro mondo terreno, forse non la vedresti così limpida e pura come tu la consideri.
    Con ciò, in ogni caso sei libero di pensarla come vuoi, se ti fa piacere e ti aiuta nella fede.
    Io, dal canto mio, ho imparato ad avere fede nel Vangelo e nella Chiesa che ad esso fa riferimento, non negli uomini–in tutti gli uomini– che vi operano e che spesso ,sotto un’apparenza angelica, nascondono pecche inconfessabili.
    È il motivo per cui sono critica anche nei confronti della Chiesa, pur non essendo anticlericale come alcuni pensano sbagliando alla grande.
    Essere CRITICI non è lo stesso che essere anticlericali. Puoi credermi, Luca.

    7 Maggio, 2014 - 9:32
  96. Luigi Accattoli

    Federico non c’è bisogno di “aprire la causa di beatificazione” di Pio XII e non c’è alcun rischio che essa possa oscurare il Concilio: l’apertura della causa fu annunciata in Concilio da Paolo VI, che era stato stretto collaboratore di Papa Pacelli. Il riconoscimento delle virtù eroiche è del 19 dicembre 2009. Dunque la causa è conclusa, si aspetta il riconoscimento del miracolo per la beatificazione.

    7 Maggio, 2014 - 9:37
  97. Luigi Accattoli

    Sulla figura di Pio XII sto con Fabricianus che ringrazio per la libera intelligenza. Ho imparato molto studiando la vita e l’opera di Papa Pacelli. Per esempio si devono a lui la internazionalizzazione del Collegio cardinalizio che ha portato ai Papi non italiani, l’avvio della partecipazione della Chiesa di Roma al movimento ecumenico, la riforma della liturgia della Settimana Santa per citare solo tre decisioni che hanno marcato la storia successiva della Chiesa.

    7 Maggio, 2014 - 10:04
  98. lorenzo

    Quello che precisa Luigi è fondamentale.
    In modo particolare il fatto che l’apertura della causa fosse stata annunciata da papa Paolo durante il Concilio ( a sfatare ancora una volta questa frattura drammatica e insanabile tra il prima e il dopo il Concilio stesso come molti continuano a dipingerla), così come il fatto che Paolo VI, che è stato il piu’ ” conciliare ” dei papi, sia stato a lungo braccio destro di Pacelli.
    La grande bellezza della Chiesa è che rispecchia e accoglie e fa vivere e germogliare tutte quante le differenze e le coloriture e gli orientamenti possibili e immaginabili, proprio come succede tra noi. Ma poi, a differenza di quanto noi non siamo capaci a fare!, trova, con i suoi tempi e i suoi modi ( a volte fulminei, a volte piu’ lunghi) la strada per raggiungere una sintesi e una unità che sono la sua forza e , ai miei occhi, la garanzia che davvero lì dentro, nella Chiesa, si agita e soffia qualcosa di piu’ alto e di piu’ vivo.

    7 Maggio, 2014 - 10:05
  99. Federico

    Ignoranti sono coloro che, a distanza di sessantacinque anni, non comprendono le ragioni di quella scomunica.

    @Luigi,
    grazie della precisazione. Ho scritto “causa di beatificazione” per semplificare. Per Pio XII non ci saranno procedure straordinarie: i suoi devoti dovranno pregare e attendere i miracoli che il Signore vorrà concedere per la sua intercessione.

    @Fabricianus,
    condivido un messaggio che forse potrà interessarti:

    http://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/2014/05/06/1061697-vescovo-clero-politica-elezioni.shtml

    http://www.luiginegri.it/default.asp?id=401&id_n=829

    7 Maggio, 2014 - 10:06
  100. luca73

    Cara Marilisa, le tue parole sono limpide e condivisibili.
    Come dici, “la Storia della Chiesa è disseminata anche di opportunismi e anche di mondanità (in certi periodi), come altre istituzioni laiche del nostro mondo terreno”.
    Apprezzo anche il tuo atteggiamento critico, con la opportuna precisazione che “Essere CRITICI non è lo stesso che essere anticlericali”.

    Però una annotazione la devo fare: Costantino è considerato santo non dalla Chiesa cattolica, ma dalla chiesa cristiana ortodossa, che secondo il Sinassario Costantinopolitano lo celebra il 21 maggio assieme alla madre Elena.
    La santità di Costantino non è riconosciuta dalla Chiesa cattolica (non è riportato nel Martirologio Romano), che celebra solo sua madre Elena il 18 agosto. [da http://www.santiebeati.it ]

    7 Maggio, 2014 - 10:44
  101. Francesco73

    A prescindere da tutto, chi ha lottato contro il comunismo realizzato, o contro il rischio che si realizzasse qui in Italia, si porta dietro l’odio cordiale dei sempre tanti collegati a quella parte, anche oggi.
    La leggenda nera su Pacelli, infatti, va ben oltre i pur complicati episodi sulla tragedia degli ebrei. E basta guardare i contorcimenti recenti sulla canonizzazione di Wojtyla. Anche il suo governo ha avuto i suoi bei limiti, ma il suo anticomunismo roccioso gli ha procurato l’antipatia eterna di tanti, magari sotterranea ma pronta a riuscire fuori.
    Io invece, da cattolico democratico non certo di destra, ringrazio dal profondo chi ha combattuto una simile vergogna della storia.

    7 Maggio, 2014 - 12:01
  102. elsa.F

    luca73 scrive,
    7 maggio 2014 @ 8:12
    Mi potresti, invece, ricordare quali sarebbero i “santi che sono stati canonizzati non lo erano, santi, proprio per niente.” (sempre dal tuo commento del 6 maggio 2014 @ 15:00).

    Non ho ahimè una gran cultura in questo ambito, ma temo che non sarebbe un problema da poco per la Chiesa che effettivamente risultasse che un santo canonizzato non lo fosse per niente.
    La curiosità mi ha spinto ad una banale ricerca su Google da cui sono risultati elenchi sconcertanti che includono nella categoria nientemeno che S.Agostino, S. Giovanni Bosco, S. Teresa D’Avila e S.Teresa di Calcutta.
    Resto pertanto anch’io in trepida attesa del fatidico elenco da Marilisa.

    7 Maggio, 2014 - 15:47
  103. FABRICIANUS

    @Federico

    Non ci crederai, ma l’ho letto ieri sul sito della rivista Tempi: forse per questo motivo oggi ho la febbre.

    Abbracci.

    🙂 🙂 🙂 🙂

    7 Maggio, 2014 - 15:50
  104. Federico

    @Fabricianus,
    in questo caso deve essere per forza febbre della crescita…
    Approfittane!

    Ricambio gli abbracci e aggiungo gli auguri di pronta guarigione.

    7 Maggio, 2014 - 16:24
  105. Federico

    @Elsa, Luca,
    a me tutti questi dubbi sui santi canonici fanno pensare al boccaccesco ser Ciappelletto…

    I cristiani si rivolgono ai santi come intercessori presso Dio: al centro di ogni devozione c’è Dio, la fonte di ogni eventuale grazia è Dio. I cattolici non sono “politeisti” e la loro preghiera, anche attraverso la mediazione dei santi, è sempre rivolta a Dio.
    Inutile aggiungere a chi giova mettere in dubbio l’autenticità dei santi che la Chiesa Cattolica ci invita a venerare (non “adorare”, sia chiaro).

    7 Maggio, 2014 - 16:51
  106. FABRICIANUS

    @Federico

    Grazie.

    7 Maggio, 2014 - 17:01
  107. Giovanni Mandis

    Anche solo l’idea di giudicare un gigante dell’umanità, della fede, qual è il venerabile Pio XII mi pare una follia.
    Dinanzi a un uomo simile donato alla Chiesa e al mondo e al suo vasto magistero pontificio si può solo ringraziare Dio, in silenzio, in preghiera, in profonda commozione.
    Dopo la Sacra Scrittura la maggior parte delle citazioni nel Concilio Vaticano II rimandano a Papa Pio XII. Oscurare chi e cosa?

    “Appena appresa la morte del Papa, il ministro degli Esteri d’Israele Golda Meir, da New York dove si trovava in visita ufficiale, invia un telegramma in Vaticano, nel quale afferma: “Partecipiamo al dolore dell’umanità per la morte di Sua Santità, Papa Pio XII. In un periodo turbato da guerre e da discordie, egli ha mantenuto alti gli ideali più belli di pace e di carità. Quando il martirio più spaventoso ha colpito il nostro popolo, durante i dieci anni del terrore nazista, la voce del Pontefice si è levata a favore delle vittime. La vita di quei tempi fu arricchita da una voce che proclamava, al di sopra dei tumulti del conflitto quotidiano, le più grandi verità morali. Noi piangiamo la perdita di un grande servitore della pace”.
    Il 9 ottobre 1958, anche il gran rabbino di Gerusalemme, Isaac Herzog spedisce un messaggio telegrafico alla Santa Sede: “La morte di Pio XII è una grave perdita per tutto il mondo libero. I cattolici non sono i soli a deplorarne il decesso. In questi giorni pieni di angoscia, l’umanità difficilmente può permettersi di perdere il giusto influsso dei suoi capi spirituali. Ricordo l’udienza che mi fu concessa dal compianto padre della Chiesa cattolica, nel 1946, quando gli chiesi che ci aiutasse a restituire alla loro patria i bambini ebrei strappati dalle braccia dei loro cari durante il genocidio nazista. Rimasi profondamente colpito dalla sua grande preparazione, dai suoi alti ideali e dalla consapevolezza costante che egli aveva delle grandi responsabilità di cui era investito”.
    Nel suo messaggio, il rabbino Jacob Phiip Rudin, presidente della Central Conference of American Rabbies, afferma: “La Conferenza centrale dei rabbini americani si unisce con profonda commozione ai milioni di membri della Chiesa cattolica romana per la morte di Pio XII. La sua vasta simpatia per tutti, la sua saggia visione sociale e la sua comprensione lo resero una voce profetica per la giustizia dovunque. Possa il suo ricordo essere una benedizione per la vita della Chiesa cattolica romana e per il mondo”.
    Il rabbino capo di Londra, Brodie, in un messaggio inviato all’arcivescovo di Westminster, scrive: “Noi della Comunità ebraica abbiamo ragioni particolari per dolerci della morte di una personalità la quale, in ogni circostanza, ha dimostrato coraggiosa e concreta preoccupazione per le vittime della sofferenza e della persecuzione”.
    Il 10 ottobre 1958, il rabbino capo di Roma Elio Toaff, scampato al campo di concentramento grazie all’aiuto di un sacerdote, afferma: “Più di chiunque altro noi abbiamo avuto modo di beneficare della grande e caritatevole bontà e della magnanimità del rimpianto Pontefice, durante gli anni della persecuzione e del terrore, quando ogni speranza sembrava esser morta per noi”.
    Lo stesso giorno, il presidente d’Israele, Itzhak Ben-Zvi, prega l’ambasciatore israeliano a Roma di trasmettere le sue condoglianze al cardinale francese Eugène Tisserant, decano del Sacro Collegio, “facendosi portavoce dei sentimenti dei numerosi rifugiati ebrei, salvati dalla morte e dalle torture, per l’intercessione di Pio XII”.”

    7 Maggio, 2014 - 18:00
  108. Marilisa

    “Resto pertanto anch’io in trepida attesa del fatidico elenco da Marilisa ”

    Nessun “fatidico elenco”. Il mio è un semplice ragionamento.
    Discutibile forse, oppure no.
    La Chiesa ha sempre proposto delle persone da imitare in quanto inabitate, da vive, da una Grazia speciale, in virtù della quale apparivano molto vicine a Dio, partecipi in qualche misura della santità di Dio stesso.
    Questo mi convince abbastanza. Luigi ci propone, a volte, vicende di persone “comuni” che davvero, a mio parere, sono da definire sante. E forse non verranno mai canonizzate.
    Quel che non mi convince affatto invece è che la cosiddetta santificazione canonica sia avvenuta, nel corso dei secoli, con alterne vicende.
    Chi conosce un po’ di Storia della Chiesa dovrebbe saperlo.
    Prima i martiri, e va benissimo; poi un bel numero di papi, e per me–scusatemi tanto– va un po’ meno bene; poi, durante il pontificato di G.P.II, un gran numero di laici (quanto mai prima di lui),comprese non poche donne, le cui virtù mi guardo bene dal mettere in dubbio.
    Ma non è che “virtù” debba necessariamente equivalere a “santità”.
    L’essere santi è, a mio avviso, qualcosa di molto molto grande, di straordinario.
    Per ogni giorno del calendario si possono leggere tre o quattro santi e beati. Tanto è vero che se ti fidi, non trovi il santo del tuo onomastico–a meno che non sia un nome molto conosciuto ( Giuseppe in primis, Antonio, Francesco etc…)–neanche spulciando diversi calendari. Il che, volendo sottilizzare, porterebbe a dire che ci sono santi di serie A e santi di serie B e C.
    Insomma, ho la vaga impressione che più di una volta la santità venga stabilita seguendo determinati scopi, a prescindere da opere altamente meritorie, tali da consacrare la santificazione.
    Dice che ci sono i miracoli a testimoniare la santità. Ben due miracoli. Questa cosa mi fa sorridere, e chiedo scusa a chi sostiene, con la Chiesa ufficiale, questo metodo.
    Non sono irriverente. Però vale la pena avere qualche dubbio sul fatto che tutti gli innumerevoli santi canonizzati lungo i secoli abbiano prodotto due miracoli o anche uno solo.
    Sono colpevolmente scettica? Ebbene sì, lo sono.

    7 Maggio, 2014 - 19:23
  109. Marilisa

    “Inutile aggiungere a chi giova mettere in dubbio l’autenticità dei santi che la Chiesa Cattolica ci invita a venerare (non “adorare”, sia chiaro).”

    E, per semplice curiosità, a chi giova?

    7 Maggio, 2014 - 19:28
  110. luca73

    Lo scetticismo aprioristico di certi/e amici/amiche del blog anche sul tema della Santità conduce – come nell’abusato esempio della pallina che corre per il piano inclinato – alla solita “messa in dubbio” dell’intero Magistero della Chiesa, e per converso ad una “auto-celebrazione” della propria ragione (e del proprio dubbio), elevati senza limiti ad arbitri di ogni questione teorica e pratica.

    Io penso che sia oltremodo urgente rammentare alla Ragione i suoi oggettivi limiti, affinché possa crearsi una correlazione positiva tra Fede e Ragione in un dialogo costruttivo, che veda impegnate come protagoniste, da un lato, la Fede e la Tradizione cristiana e, dall’altro lato, la razionalità laica occidentale.

    8 Maggio, 2014 - 8:38
  111. Federico

    Concordo con Luca73.

    @Marilisa,
    non immagini sul serio a chi “giovi” mettere in dubbio l’autenticità dei santi?
    Ti do un indizio: nei processi canonici è la parte che spetta all’avvocato del diavolo…
    Vedi tu.

    8 Maggio, 2014 - 9:30
  112. Marilisa

    Caro Luca73, siamo punto e a capo.
    L’essere critici non è una colpa.
    Significa semplicemente far funzionare la mente, senza pretese –puoi credermi–di “autocelebrazione”.
    Sai che si dice? “Pensar male è peccato, ma a volte ci si azzecca”.
    Altro che se ci si azzecca!
    Tu allineati pure con chi vuoi, ma lascia agli altri la libertà di pensare quel che vogliono.
    Senza avere la pretesa,tu,di GIUDICARE chi non la pensa come te.
    Questa sì è una colpa, dovresti saperlo.
    Altrettanto dico a Federico.

    8 Maggio, 2014 - 10:36
  113. luca73

    Io non giudico nessuno, cara Marilisa. Ci mancherebbe altro!

    Mi limito ad osservare un rischio a cui va incontro chi, più o meno in buona fede, mette in dubbio ogni verità (e Verità).
    Nel caso specifico, la canonizzazione di uomini e donne, uno dei Misteri più affascinanti della Chiesa, perchè nella teologia cattolica, ognuno ha una Santità particolare da scoprire e porre in atto.
    Santo, per la fede cattolica, può e deve essere chiunque, senza la necessità di particolari doni o capacità.
    Il Santo è l’uomo nuovo, quello che vive secondo il modello lasciato da Gesù; è l’uomo delle beatitudini; è l’uomo spogliatosi dal proprio egoismo, che vive per Dio e per gli altri; è l’uomo trasfigurato.

    Ma secondo taluni, credere nei Santi, così come proposti dalla Chiesa, e avere una fede razionalmente fondata, secondo il Credo della Chiesa, deve essere etichettato come fondamentalismo.
    Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi dottrina”, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni.
    Si va costituendo una dittatura del relativismo, che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io, le sue voglie e i suoi dubbi.

    8 Maggio, 2014 - 11:10
  114. Marilisa

    Mio caro Luca, nel campo della religione, cioè della fede,non possono esserci certezze aprioristiche. E non è detto che chi si pone molte domande sia dalla parte sbagliata.Caso mai potrebbe essere proprio il contrario.
    Tu stesso hai detto che la canonizzazione è “uno dei Misteri più affascinanti”. Dunque, se di mistero si tratta, è più che lecito il dubbio.
    Abdicare alla ragione e al ragionamento, invece, significa, a mio parere,sottovalutare un dono grandissimo che abbiamo ricevuto dal Creatore.L’ho già detto altre volte ed è inutile continuare su questa linea.
    La cosiddetta “dittatura del relativismo” è un’espressione fin troppo abusata nella quale peraltro non mi riconosco neanche un po’.
    Ma rientrando nei termini della questione, io mi vedo confortata nei miei ragionamenti sulla santità da certe pagine che ho letto in proposito.
    Anche sul Wikipedia ho letto qualcosa e ti ripropongo un paragrafo che sono sicura–e non chiedermi il perché– che anche tu hai letto ed è il seguente:”Naturalmente per tutti questi santi si sarebbero inventate vite esemplari, piene di particolari edificanti e si celebrarono i martirii che essi avrebbero subito. Già dal XVII secolo, per opera della scuola critica dei gesuiti bollandisti, cominciò un’accurata revisione delle antiche documentazioni agiografiche con criteri di critica storica; tuttavia i semplici fedeli tendono a rimanere affezionati a familiari figure di santi, e il gesto di papa Giovanni XXIII che, nell’agosto del 1962, fece cancellare dal calendario santa Filomena e san Giorgio provocò sorpresa e dispiacere.”

    Ora, se Giovanni XXIII fece cancellare…qual è il significato di tale decisione? Tu, Luca, sapresti dirmelo?

    8 Maggio, 2014 - 19:18
  115. luca73

    Cara Marilisa, io non intendo abusare dello spazio che ci lascia Luigi per trasformare il blog in una disputa fra noi due.

    Un paio di osservazioni, però, si impongono.
    Prendere tutto quello che si trova su wikipedia per oro colato, mi fa strano, anche perchè se uno dubita del Magistero della Chiesa (Santi, ecc.), non capisco perchè invece si fidi ciecamente delle notizie di wiki, che non sono controllate da fonti indipendenti!?

    Io non ho mai detto di “abdicare alla ragione e al ragionamento”!
    La Ragione è sicuramente uno dei Doni più fantastici che il Creatore ci ha elargito, come giustamente tu dici.
    Ma, fatti salvi i dubbi involontari che possono sorgere nell’intelletto riguardo alle Verità proposte dalla Fede – poiché questa rimane entro certi limiti oscura alla Ragione -, chi crede non è assolutamente un cieco che brancola nel buio.
    Si cita spesso la Prima Lettera di Pietro: “pronti sempre a rispondere a chiunque domandi ragione della speranza che è in voi”, che non significa (solo) che i cristiani devono sapere spiegare i motivi della loro fede, ma che nella loro condotta i cristiani sono chiamati a offrire a tutti la testimonianza della loro speranza.

    La Fede cristiana non è un’adesione cieca e immotivata al Credo della Chiesa, come taluni in mala fede dicono.
    Certamente tutti i veri credenti hanno dentro sé ragioni “evidenti” della loro Fede. Non è detto però che tutti siano in grado di esprimerle adeguatamente (scientificamente), anche se la ricerca critica appartiene all’educazione della Fede.
    C’è però nel vero cristiano una tranquillità profonda, sicuro com’è che la Chiesa cui appartiene è indefettibilmente credibile e persuasiva, poiché non cesserà mai di essere il Corpo di Cristo e la sua Sposa fedele.

    La forte unità – che si realizza nella Chiesa tra una Fede amica dell’intelligenza e una prassi di vita ispirata dall’Amore – deve sempre essere il nostro faro.
    D’altro lato, già nei primi secoli, si evidenziò un provvidenziale incontro fra la fede biblica ed il meglio del pensiero greco: un incontro tra fede e ragione, che è una «necessità intrinseca» del Cristianesimo.

    P.S.un saluto particolare a Federico, devoto di San Giorgio!

    9 Maggio, 2014 - 10:42
  116. Marilisa

    “La dittatura del relativismo” è una cavolata grande grande grande dei clericali vecchio stampo, che si attaccano alle frasi fatte e rifatte, nel tentativo vano– più vano che mai– di dare per scontate le enormi sciocchezze a cui non riescono a rinunciare per niente al mondo.

    9 Maggio, 2014 - 10:45
  117. nicoletta z.

    E poi c’è anche la dittatura del “taglia&cuci&spaccia per farina del tuo sacco”, vero Luca?
    Spizzicare in rete e rubacchiare di qua e di là, senza mai (mai!) citare né virgolettare, è irrispettoso nei confronti degli autori – che hanno davvero testa, idee e penna buona – e anche nei confronti di chi ti legge su questo blog.

    9 Maggio, 2014 - 11:14
  118. Marilisa

    Luca, potrei ribattere punto per punto a quello che tu dici nell’ultimo post, ma proprio perché le dispute a due diventano noiose e inconcludenti, preferisco chiudere qui.
    È più che sufficiente che almeno tu non mi vada a parlare di “dittatura del relativismo”, espressione abusata che non mi piace per niente, come tutte quelle che si incollano nella mente e nella bocca di chi crede di mettere un punto fermo a certe questioni che meritano, invece, un approfondimento e che non possono essere liquidate con delle frasi fatte.
    Ciao, Luca.

    9 Maggio, 2014 - 11:25
  119. Federico

    Ricambio il saluto di Luca.
    Quanto alla devozione per i Santi patroni, propongo questa preghiera:

    O San Giorgio, a te mi volgo
    per chiedere la tua protezione.
    Ricordati di me, tu che hai sempre aiutato
    e consolato chiunque ti ha invocato
    nelle proprie necessità.
    Animato da grande confidenza
    e dalla certezza di non pregare invano,
    ricorro a te che sei così ricco di meriti
    davanti al Signore: fa che la mia supplica
    giunga, per tua intercessione,
    al Padre della misericordia.
    Benedici il mio lavoro e la mia famiglia;
    tieni lontani i pericoli dell’anima e del corpo.
    E fa che, nell’ora del dolore e della prova,
    io possa rimanere forte nella fede
    e nell’amore di Dio

    9 Maggio, 2014 - 11:26
  120. luca73

    Scusa, Nicoletta, ma dove è il “taglia-e-cuci” nel messaggio del 9 maggio 2014 @ 10:42?
    Quali fonti avrei dovuto citare?
    Continui ad accusarmi di plagio, senza mai dire come la pensi.

    Non è che, non sapendo come controbattere, ti aggrappi agli specchi?

    9 Maggio, 2014 - 11:54
  121. nicoletta z.

    http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350416
    La frase finale e spizzichi sparsi.

    Come la penso l’ho detto: è un comportamento a dir poco irrispettoso.
    A te non ho nulla da controbattere, visto che non sono parole e pensieri tuoi: di plagio ti accusi da solo.

    9 Maggio, 2014 - 12:17
  122. luca73

    Gentile Nicoletta, come detto a Marilisa, mi pare ridicolo ridurre il blog di Luigi ad una sfida personale.

    Comunque, l’articolo di Inos Biffi da te riportato, non lo conoscevo – benchè abbia letto molti suoi scritti.
    L’unica fonte a cui mi affido sono gli studi di Filosofia e Teologia.

    Stai serena e pensa con la tua testolina.
    Luca.

    9 Maggio, 2014 - 12:24
  123. nicoletta z.

    Caro Luca, star sereni e pensare con la propria testolina è sempre un’ottima cosa. Perciò faccio tesoro del tuo consiglio e con tutto il cuore mi auguro che saprai farlo anche tu.
    Ciao.

    9 Maggio, 2014 - 12:47
  124. elsa.F

    Hanno preso la bestia di Firenze.
    I vicini parlano di un uomo gentile, magari un po’ strano…
    Com’è facile mascherarsi e com’è facile ingannarsi riguardo alle persone.
    A tutte le persone….
    La Scrittura stessa ci mette in guardia dal confidare nell’uomo, nell’intimo del quale solo Dio sa guardare.
    Non ho confidenza con i Santi e se devo chiedere una grazia mi rivolgo solo a Dio, che sa di cosa io abbia bisogno.
    Mi piace leggere di cose belle e buone fatte dagli uomini, santi e meno santi e credo sia vero che in ognuno di noi alligna un germe di santità sul terreno generalmente arido delle nostre debolezze e delle nostre paure.

    9 Maggio, 2014 - 13:25
  125. nedstark

    L’articolo di Inos Biffi è splendido. Grazie NicolettaZ.

    9 Maggio, 2014 - 17:46

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