«È come se mi avessero strappato dei figli e sono qui trepidante ancora e vorrei difendere tutti»: parole di Enrica Filippini Lera che a Regina Coeli assiste al prelevamento dei compagni di prigionia per la rappresaglia delle Fosse Ardeatine nel marzo 1944. Si trovano nel volume di Mario Avagliano e Marco Palmieri che arriva ora in libreria: “Voci dal lager. Diari e lettere di deportati politici 1943-1945” (Einaudi editore). Saluto quelle umane parole con un bicchiere di Vino Nuovo.
Enrica Filippini Lera: “Vorrei difendere tutti”
5 Comments
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Non vorrei essere frainteso dal nostro impareggiabile padrone di casa ma, dopo un “post” dedicato a Bossi, il Trota, Maroni, il “cerchio magico”, e la Lega Nord, si sentiva il bisogno di tornare a respirare aria pura ed a riconciliarsi con queste “storie minime” di ordinario eroismo, scritte ed intepretate da chi ha dato la propria vita per un mondo migliore, più libero e giusto: nulla di meglio di quanto qui proposto da Luigi (che ringrazio).
Buona domenica a tutti !
Roberto 55
Penso ai medici negli ospedali, agli operatori della Protezione civile, a quelli del Soccorso alpino … anche loro vorrebbero salvarli tutti!
Nei momenti più difficili, a quel che pare, emergono gli aspetti migliori dell’essere umano: quasi un’azione uguale e contraria agli aspetti peggiori, che causano le terribili circostanze.
Direi in modo un po’ diverso, Antonella.
Nei momenti peggiori emergono gli esseri umani, così come emergono i burattini.
La differenza tra le due categorie di persone diviene lampante.
Grazie della precisazione, NIco.