Stefania Venturino – cara amica – ha realizzato un sito intitolato a Elena Bono, allo scopo di restituirle nella Rete una parte della visibilità che le è stata negata dall’industria culturale: www.elenabono.it. Invito i miei visitatori a visitarlo. Trovo bellissimo il volto di Elena con cui si apre il sito: ricorda Cristina Campo per i lineamenti ed Edith Stein per lo sguardo. In questo blog abbiamo parlato spesso di Elena e della sua poesia familiare e alta, libera dalle mode. Richiamavo il suo nome anche in un commento all’ultimo post, a proposito di Salomè che è tra le persone del dramma in tre atti LA TESTA DEL PROFETA (1965).
Elena Bono – Cristina Campo – Edith Stein
14 Comments
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Caro Luigi, grazie per il tuo post che leggerò oggi stesso a Elena. Penso che resterà molto colpita dal fatto che tu abbia ravvisato nel suo sguardo quello di Edith Stein. Sempre, quando vado a trovare Elena, ho la sensazione di avere un privilegio: quello di trovarmi davanti ad un “maestro” da ascoltare, perchè capace di donare e di insegnare. Mi riferisco alla straordinaria cultura di Elena, cultura che lei non ha coltivato e sfruttato solo a livello accademico e intellettuale, ma che ha saputo impastare con la sua vita, quale ingrediente prezioso ed eccellente. E mi riferisco, ancor più, alla religiosità e alla Fede di Elena Bono, una fede vissuta intensamente ed appassionatamente ad ogni livello della sua esistenza: quello della quotidianità, quello degli affetti e della vita famigliare, quello dell’impegno civile, quello della sua vocazione di scrittrice e poetessa. Tutto in Elena è insieme distinto e collegato. Tutto, con lei, diventa intenso, unico, prezioso, perchè Elena, semplicemente, attraverso la sua opera e la sua testimonianza, è capace di indicare a ciascuno di noi il nostro vero orizzonte: quello della vita eterna, attraverso l’ascolto di Dio e della Sua Parola che è Cristo Gesù.
Stefania grazie della tua esemplare amicizia con Elena e del sostegno con cui l’accompagni.
Ieri: Giovanna- Arnaldo- Girolamo.
Oggi: Elena-Cristina- Edith.
Quale misteriosa simmetria! O: tremenda simmetria; “fearful symmetry”, direbbe William Blake.
Luigi, ti devo confessare una cosa: sai come, nell’estate dell’anno scorso, io mi imbattei nel tuo blog? Cercavo Elena Bono. E fui inviata da Google ad un tuo post dal titolo ammaliante “Mi sono innamorato di Elena Bono” e che riportava una altrettanto ammaliante poesia di lei. Lei la leggevo già prima. Te non ho più smesso di leggerti da allora.
Grazie, Elena, anche per avermi fatto incontrare Luigi.
Grande, grandissima, amatissima Elena Bono, che mi pare racconti la mia vita più segreta quando leggo “Invito a palazzo” o “La fontana neel giardino”. E ci sono dei versi di lei che costantemente mi accompagnano:
“Ma qui
su cieli d’oro come risplendono
le candide vesti dei Santi”.
Mi accompagnano e risuonano dentro di me, quando meno me lo aspetto, associati a un verso dell’Odissea:
“Ma tu cerca la luce” (XI, 223)
Fiorenza ti leggo che è quasi mezzanotte e ti ringrazio con due versi di Elena appartenenti al BRINDISI NOTTURNO ALL’AMORE: “Beviamo dalle coppe / vino e luce di luna“.
Dedico a Fiorenza questa citazione da Newman (allora trentenne e anglicano) -citazione che oso immaginare Cristina Campo averebbe apprezzato..- :
“In these times especially, we should be on our guard against those, who hope by inducing us to lay aside our [liturgical] forms, at length to make us lay aside our Christian hope altogether. This is why the Church itself is attacked, because it is the living form, the visible body of religion; and shrewd men know that when it goes, religion will go too. This is why they rail at so many usages as superstitious; or propose alterations and changes, a measure especially calculated to shake the faith of the multitude.”
[ From the sermon ‘Ceremonies of the Church’ (1831) ]
http://www.newmancause.co.uk/thought/thought-for-the-day-14-november-2009.html
Contraccambio con parole di Cristina Campo, Syr. Da una delle sue” Lettere a Mita”:
“Vallombrosa 30 agosto 1968
Ho dato anche qui, non so bene come, alcune lezioni a un gruppo di persone venute per questo dal Nord: “Simbologia liturgica e vita tradizionale”. La prego di non parlarne agli amici comuni, questo è un piccolo segreto a cui tengo. E’ stato per me un grande sforzo, non conoscevo per nulla quelle persone, quasi tutte giovanissime. Ma vi è stato in tutta la cosa alcunché di miracoloso. E un ragazzo e una ragazza…assolutamente meravigliosi -da tremare per loro, in ‘questo’ mondo. Ma sono gente da cambiarlo, il mondo. E poi sono ben protetti, si sente la presenza formidabile dei loro angeli. Dio sia lodato in loro!”
mi unisco ai rallegramenti per questa iniziativa dedicata ad Elena Bono, di cui voglio ricordare anch’io un verso, che trovo tra i più belli in assoluto:
Così semplice era tutto: chiudere gli occhi e guardare
Alessandro “chiudere gli occhi e guardare” è un ossimoro: ho dunque urgente bisogno di sapere la fonte…
Luigi, la fonte è ovviamente Elena Bono. Il verso in questione si trova all’inzio della sua raccolta poetica “Opera Omnia”, pubblicata dall’editrice Le Mani, Genova Recco. La poesia si intitola “Dalla betulla si effonde”.
Ne avevo parlato in uno dei primissimi post del blog
http://alessandroiapino.blogspot.com/2007/10/chiudere-gli-occhi-e-guardare.html
Ciao
Confesso che conosco poco di Elena Bono.
Mi risulta, comunque (e ne chiedo conferma a chi vedo che ne sa molto più di me), che avesse scritto anche libri d’argomento “resistenziale” (in particolare – correggetemi se sbaglio – sul grande comandante partigiano genovese Aldo Gastaldi): qualcuno di voi ha letto queste opere ?
A domani !
Roberto 55
Roberto, te lo posso confermare, anche se purtroppo non sono riusciti ancora a leggerli. Ma ho letto le sue poesie sulla resistenza e posso dirti che sono tra gli esempi più alti di poesia civile e religiosa (nel senso più nobile del termine) che abbia mai incontrato. Nel post che ho linkato sopra ne potrai trovare una – una breve strofa – dedicata a un ragazzo caduto nella lotta partigiana. Ma gli esempi sono tanti, una galleria di personaggi meravigliosa.
Grazie, Alessandro.
Roberto 55