“Scegliere il bene comporta dire no all’odio fratricida e alle menzogne di cui si serve, dire no alla violenza in tutte le sue forme, dire no alla proliferazione delle armi e al loro commercio illegale… ma ce n’è tanto… ma ce n’è tanto e sempre rimane il dubbio se questa guerra di qua, quella di là… dappertutto ci sono guerre… è davvero una guerra per problemi, o è una guerra commerciale per vendere queste armi nel commercio illegale?” così il Papa all’Angelus, con parole in parte improvvisate [nella mia trascrizione quelle improvvisate sono in corsivo] e si sa: il Papa migliore è sempre quello che improvvisa.
E’ una guerra per problemi o per vendere armi?
31 Comments
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Bravo Francesco. In questa occasione “ha fatto bene ogni cosa”: ha proposto un gesto autenticamente cristiano, come la preghiera e il digiuno, e in tanti gli sono andati dietro. Ieri sera ho seguito la veglia in piazza san Pietro fin che ho potuto, avendo trovato un canale che la trasmetteva senza commenti (Telepace, mi sembra), e mi è sembrato tutto molto serio e molto ben fatto: bene il rosario (comprese le brevi introduzioni ai misteri, che potevano essere a rischio); ottima l’adorazione silenziosa (copyright Benedetto XVI); ho molto gradito anche i ripetuti abbiocchi papali e cardinalizi che le inquadrature facevano ripetutamente intravedere (addormentarsi durante la preghiera non è mai un buon segno, perché vuol dire che almeno non si è distratti da altri pensieri); però mons. Guido Marini, permanentemente immobile e però vigile, è per me un mito; mi son parsi tollerabili perfino i fedeli che, quando si vedevano inquadrati, facevano ciao con la manina, perché, poverini, si capiva che cercavano di contenersi (segno che pure loro si rendevano conto che non era il caso …).
Sì, a voler essere pignoli, qualche cosa da ridire ci sarebbe, dalla talare in terital semitrasparente del papa (ma si puo?!), al coro penoso come sempre, a quegli intermezzi musicali anch’essi eseguiti un po’ così (e, soprattutto, di cui non capisco il senso) … ma insomma sono minuzie.
Quindi, bravo Francesco.
Correggo: “addormentarsi durante la preghiera non è mai un cattivo segno”
29 agosto 2013 @ 18:15
Contro le guerre e dintorni, ………
Nessun governo di nessun paese, nemmeno dell’ultimo della terra potrà mai risolvere il problema del conflitto interno o esterno fin quando si fabbricheranno armi.
Si produce qualcosa in piccola o grande scala, perchè c’è un mercato, ovvero chi compra………
E quest’altro era per gli scettici e i criticoni sulla posizione giudicata “tiepida”
del gesuita ipocrita.
Ma forse per costoro tutto quello che ha scatenato Francesco e il seguito che hanno avuto i suoi interventi nel mondo intero e tra le altre religioni sull’argomento della guerra, della pace e delle armi con il finale dei 100 mila a san Pietro, è fuffa.
Nino scrive,
30 agosto 2013 @ 12:00
Immagino che Francesco, gesuita com’è, il 10 settembre al Centro Astalli, intratterrà i rifugiati sul sesso degli angeli, il peccato originale, i principi non negoziabili, la nomina di Parolin alla Segreteria di Stato e sulla prossima visita a Cagliari il 22 settembre, al Santuario di Nostra Signora di Bonaria.
E’ vero, c’è pur sempre l’hobbesiano “homo homini lupus”, “bellum omnium contra omnes”…
Ma Thomas Hobbes, per sua stessa ammissione, dice di essere nato “gemello della paura” (e forse in qualche modo aver sviluppato una certa visione dell’umanità), perché, mentre era nel grembo materno, davanti alla sua costa inglese, c’era l’ “invincibile” flotta spagnola..
“For fame had rumour’d, that a Fleet at Sea,
Wou’d cause our nation Catastrophe;
And hereupon it was my Mother Dear
Did bring forth Twins at once, both me and Fear.”
( “When the Armada did invade our isle,
Call’d the Invincible; whose Freight was then,
Nothing but Murd’ring Steel and Murd’ring Men”
http://www.athelstanmuseum.org.uk/people_thomas_hobbes.html )
Ho notato che stasera, (persino) Pagliara (!) sul TG1 ha parlato di Maalula. Incredibile.
E ha detto (ammesso) che in mezzo alla milizia anti-esercito, lì, è pieno di mercenari da fuori (Cecenia, Libia, etc..) che con la Siria c’entrano come i cavoli a merenda.
Evidentemente, il vento mediatico sta cambiando (almeno incipientemente o tentativamente).
Se volete vedere le riprese giornalistiche forse più recenti (ore) dal villaggio (paleo-)cristiano siriano, ecco il più recente servizio che la TV russa (di Stato) in inglese (e non solo) Russia Today (che però, quatta quatta, è ormai quantitativamente la prima fonte di informazioni postate su YouTube, ed è seguita pure in maniera apprezzabile negli States) ha mostrato oggi:
http://youtu.be/4LcysndedgY
Coraggiosissima figliuola embedded fra l’esercito regolare siriano (o la “Assad regime army”, se preferite.)
(Oltre alle solite CNN , BBC, FOX, Al-Jazeera, France24, etc…
è un pò di mesi che seguo -per par condicio- anche CCTV -cinesi di Stato- e Russia Today.
I Cinesi sono al canale 535 di Sky, i Russi -spesso giovani, belli e capaci, e con un ottimo accento inglese ‘da spie’, quando sono russi- , è al canale successivo: 356 .
Capirete, dai cinesi, che all’Africa ci pensano molto, e pensano molto -ufficialmente- a contratti energetici, e di collaborazione tecnologica con chiunque, ovunque. Ieri, per esempio, il Kazakhistan, l’altro ieri, gli Stati Uniti, a pochi secondi dall’ostruzionismo sulla Siria coi Russi.. Approccio terribilmente cinico-pragmatico.
I Russi, invece, hanno ancora diversi atteggiamenti più emotivamente “anti-imperialisti” ereditati dalla Guerra Fredda -guerra non guerreggiata ma reale, di cui in fondo io sono reduce con molti altri della mia generazione e precedenti- , ma la denuncia che fanno di molte storture occidentaliste, come contro-propaganda, intendo, è talvolta geniale. E , in fondo, han da poco arruolato fra loro persino l’amerikano Larry King..)
( Ovviamente trattasi del canale 536 di Sky, scusate l’errore.
Per il sito web, l’indirizzo è : http://rt.com/ )
Ovviamente, l’oculista (come la nostra ministra già-Cécile, ma Bashar lo è solo di formazione, diciamo) baathista-familista superautoritario non lo vorrei vedere ancora al suo posto, a medio-lungo termine, quindi una soluzione che preveda un “reset” politico interno del paese deve esserci; ma il fatto di non riuscire a mettersi d’accordo sulla convocazione della nuova conferenza di Ginevra (su cui la Bonino nei mesi scorsi ha insistito parecchio, e per coinvolgervi l’Iran, fra l’altro), è dipeso non solo dall’ “evento chimico” del 21 agosto, ma da qual che gli americani hanno deciso nei giorni successivi:
http://www.unita.it/notizie-flash/siria-usa-rinviano-meeting-con-russia-su-ginevra-2-da-mosca-rammarico-1.517953
Ovviamente, ogni mia affermazione sull’argomento Siria, oltre ad essere fallibilissima (pur essendo basata su un flusso informativo il più possibile ampio e completo, vista la serietà della questione, che ci coinvolge in realtà tutti) , è, data l’irriducibile complessità del caso, espressa in maniera alquanto imprecisa. Con tutto quel che ho letto e leggo in questi giorni, non si può dipanare e tanto meno riassumere in poche righe il groviglio di considerazioni, meno ancora di emozioni e paure e speranze, che sull’argomento affollano e si aggiornano nella mia mente.
In compenso, per distrarmi dai costanti ‘news updates’, e non solo da quelli, mentre ero in giro per lavoro in questi giorni, in auto mi son portato un cd con una nuova scoperta musicale che forse farà piacere a qualcuno -soprattuto se novità assoluta anche per lui/lei- condividere: Antonin Reichenuauer.
Boemo (1696-1730) – nato tre anni dopo Purcell, e morto, come l’inglese, a soli trentasei anni (non statisticamente malissimo, per l’epoca, ma artisticamente male visto il talento.)
Una generazione dopo Vivaldi, ma pieno di echi non solo vivaldiani, che amalgama genialmente e con una freschezza che mai stanca. (Ci senti da Handel a Zelenka, da Caldara a Telemann sino a GB Sammartini, e persino un goccio di Bach -padre e figli- ..)
Ad esempio : http://www.youtube.com/watch?v=zAq34SVHcB8
(Visto che non è bello il traffico illegale di brani musicali su internet, per completezza: il cd -originale- che ho acquistato e ascoltato di recente, è
http://www.allmusic.com/album/anton%C3%ADn-reichenauer-concertos-vol-2-mw0002150449
Potete ascoltare piccoli campioni-anteprima di qualche secondo..
..di tracce che comunque trovate già riversate integralmente per su Youtube.
Bene. Basta così. Passo e chiudo.
Buonanotte.)
http://www.corriere.it/cronache/13_settembre_08/quirico-libero-analisi_5a9fd7c6-18c4-11e3-9feb-01ac3cd71006.shtml
(No, scusate, volevo scrivere “nato tre anni dopo la morte di Purcell”, che sarebbe stato comunque sbagliato. In realtà, errore nell’errore, Purcell è morto l’anno successivo alla nascita di Reichenauer, nel 1795.
Purcell : 1659-1695 ; Reichenauer: 1694-1730.
Lo so che per molti potrebbe essere indifferente, ma io aderisco al trattato di non proliferazione di balle anagrafiche..
Buonanotte e Buon sonno.
P.S.: per non dimenticare Henry, morto trentaseienne di polmonite alla vigilia di Santa Cecilia : http://www.youtube.com/watch?v=7exAm6KZFfg )
(Sì, Sara, l’ho sentito dire da RaiNews un’ora fa mentre oziosamente scrivevo di tv russe e compositori cechi- ma ho lasciato che a riportarla fosse qui qualcun altro. Comunque, la crisi -per ora- siriana emotivamente mi ha coinvolto e mi coinvolge molto. E’ come se tutti fossimo su una grande ragnatela, con destini interconnessi – che lo vogliamo o no, che ce ne accorgiamo o no.)
Destini interconnessi può essere ma ho letto commenti allucinanti in questi giorni in rete. Del tipo lasciamo che si ammazzino tra di loro e freghiamocene che abbiamo altri problemi da risolvere.
Papale papale, così scopri che ti devi vergognare anche del pacifismo…
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201309/130908riccardi.pdf
Ringrazio Toscanini per i suoi aggiornamenti e suggerimentianche musicali.Dal mio piccolo ti segnalo caro Pietro una bellissima cantata di Bach che forse conoscerai Non sa che sia dolore BWV 209
Non sa che sia dolore
chi dall’amico suo parte e non muore
Sul discorso se le guerre siano fatte per vendere armi, penserei proprio di no, o, almeno, non sempre.
Ora ci sono mezzi diversi per conquistare ciò che interessa, tipo materie prime, risorse in genere, marcati ed altro, inoltre le guerre, a partire dalle crociate, si sono dimostrate sempre più prive di efficacia e molto costose, sia in termini di spesa, che di costi sociali e relativa immagine interna.
Ne è un esempio la penetrazione della Cina in Africa, fatta – mi pare – senza sparare un colpo di arma ad fuoco, ma tanti altri colpi economici.
E sentire Putin che invita il mondo ad ascoltare il Papa ….
I paesi economicamente forti ora riescono a conquistare altre nazioni mediante la finanza, vedi le tante società straniere che stanno comprando le nostre aziende migliori, facendo affari anziché spendere soldi in eserciti.
Ed anche i russi, in qualche modo, ci stanno invadendo senza armi da guerra.
Chiaramente questo metodo non è sempre applicabile, ma comincia ad esserlo sempre di più.
Può anche essere una nuova barbarie, invece di costringere i popoli ad andare alla guerra si costringono a condizioni di lavoro non sempre umane, per acquisire la nuova posizione di dominio oggi di moda.
E quindi ci vuole la vera soluzione, che Papa Francesco ci sollecita in continuazione: lasciare l’ovile, uscire dai nostri salotti.
Due notizie : secondo il belga compagno di prigionia di Quirico e rilasciato con lui sono i ribelli anti-Assad ad usare le armi chimiche.
http://www.repubblica.it/esteri/2013/09/09/news/quirico_finte_esecuzioni-66170486/?ref=HRER3-1
Seconda notizia. la maggior parte dei cattolici USA sono “favorevoli “all’intervento armato contro Assad
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350591
“Mettete dei fiori nei vostri cannoni” , cantava una canzone dei favolosi anni ’60.
peccato che le cose siano molto più complicate . peccato che nelle vicende storiche come diceva il Manzoni la ragione e il torto non sono mai così netti che si possano tagliare col coltello.
Magister è veramente troppo di parte,
i cattolici americani in realtà (a parte qualcuno più vicino ad Obama) sono contrari all’intervento:
http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/papa-pope-el-papa-guerra-war-us-usa-27657/
http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/novak-war-guerra-27707/
“Dieci anni fa esisteva un gruppo di cattolici conservatori piuttosto autorevole che difendeva la guerra. Nel 2003 un gruppo di quasi 50 noti laici cattolici scrissero a Bush, sostenendo che un attacco preventivo ed unilaterale contro Saddam Hussein avrebbe potuto essere legittimo. Intellettuali cattolici come George Weigel e padre Richard John Neuhaus erano della stessa idea e Michael Novak si recò addirittura a Roma nel febbraio 2003 per cercare di convincere il Vaticano. Fino ad oggi per la crisi siriana, nessun cattolico ha fatto un gesto simile a favore della guerra.
Per evidenti motivi politici, i cattolici conservatori che difesero Bush dieci anni fa non vogliono fare lo stesso, ora, con Obama. Mentre i sostenitori cattolici “liberal” di Obama sono notoriamente contro la guerra. ”
Secondo me i cattolici conservatori vedono in Assad il nuovo Bush (che fa il lavoro sporco contro il fondamentalismo islamico, impressione spassionata leggendo qua e là).
http://www.ilfoglio.it/zakor/1045
Una proposta ragionevole :
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/09/09/Siria-Kerry-attacco-se-consegna-armi_9269057.html
“è davvero una guerra per problemi, o è una guerra commerciale per vendere queste armi nel commercio illegale?”
Non è una guerra commerciale. I problemi ci sono e sempre ci saranno, ma le guerre non li risolvono, ed anzi li aggravano. E non ci sono guerre”giuste”, né grandi né piccole.
Fintanto che una sola vita si perde a causa di una guerra, si è di fronte alla eterna vicenda di Abele e Caino.
Ma è vero che l’industria delle armi va a gonfie vele in tutto il mondo, e questo è davvero criminale.
Si dovrebbe arrivare ad accordi internazionali–con sanzioni molto gravi– per smantellarle, tutte!, riconvertendole in industrie di altro genere.
Secondo me prima viene la guerra poi le armi.
Basti pensare all’atomica, non ci fosse stata la guerra in corso e la tragica rivalità con la Germania nazista avrebbe l’America potuto mettere a punto così velocemente il progetto?
Voglio dire, poiché c’era la guerra si scoprì l’atomica non scoppiò la guerra per usare l’atomica (anzi paradossalmente avere in mano armi tanto pericolose fece vivere il mondo in una situazione pluridecennale di stallo assoluto).
Sara1 scrive,
9 settembre 2013 @ 18:47
Secondo me prima viene la guerra poi le armi.
Invece secondo me purtroppo molto spesso è il contrario, oppure vengono inventate scuse allucinanti: una su tutte la fialetta contenente probabilmente acqua sporca che Colin Powell mostro alle Nazioni Unite come prova dell’esistenza di armi di distruzione di massa in Iraq. Cosa che poi si rivelò una bufala clamorosa.
Un conto è una scusa un conto è la produzione di armi; nel secolo scorso è stata la presenza di grandi conflitti a far progredire il mercato delle armi, basti pensare alle differenze tra la prima guerra mondiale e la seconda dalle trincee agli aerei fino all’atomica.
Poi ovvio che è un gatto che si morde la coda, se ho molte armi sono tentato ad usarle però mi pare semplicistico dare tutta la colpa dei conflitti alle armi.
Posto che il commercio delle armi è comunque immorale perchè si sa benissimo a cosa servono.
http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/siria-commercio-armi-tomasi-onu.aspx
Anzi io confesso di essere rimasta molto colpita da alcuni video che giravano in rete attribuiti ai ribelli, esecuzioni a colpi di coltello, persone uccise quasi a mani nude (come quell’attentato a Londra con il Machete o la bomba fatta in casa di Boston).
Una violenza a mio modo di vedere quasi primordiale a dispetto della visione “chirurgica” dell’America.
Cara Discepolo, la cantata in italiano (forse l’unica composizione vocale in tale lingua, e una delle poche ‘profane’) di Bach la conoscevo già vent’anni fa (e sì, mi piaceva tantissimo e l’ho ascoltata e riascoltata).
Mai, oppure solo troppo distrattamente avevo ascoltato invece questa, sacra, bellissima, BWV 17, relativa alla quattordicesima Domenica dopo la Trinità (cioè due domeniche fa) :
“Wer Dank opfert, der preiset mich”
“Chi rende grazie, questo mi loda”
(“Chi offre il sacrificio di lode, questi mi onora,
a chi cammina per la retta via
mostrerò la salvezza di Dio.” – Salmo 50:23)
http://www.youtube.com/watch?v=F3WUKeg8kpo
Grazie comunque.
(No, Discepolo, devo rettificare subito, subito: mi sovviene che almeno c’è anche “Amore traditore”, oltre a “Non sa che sia dolore” :
http://www.youtube.com/watch?v=QcmPJXErRH8
“Amore traditore,
Tu non m’inganni più.
Non voglio più catene,
Non voglio affanni, pene,
Cordoglio e servitù.” )
(E visto che ieri era la Natività di Maria :
http://www.youtube.com/watch?v=dAWZCZQJ0xg
Sì, è un grande. Ed è stato nei cassetti per tre secoli. Ma non è il solo a cui è successo..)
Tornando al Medio Oriente:mi pare che durante il Conclave, e relativo “toto-papa”, qui vi fossero non pochi ammiratori del Patriarca Maronita Bechara Raï.
Ora, quest’intervista
http://www.zenit.org/it/articles/bechara-boutros-rai-no-a-intervento-in-siria-strategia-perversa-in-libano
di dieci giorni fa, mi pare molto interessante. Avrebbe meritato più risalto, in giro..
”
Alcuni Stati dell’Occidente (oltre a qualche Stato arabo) hanno aiutato concretamente sia i Fratelli musulmani in Egitto che gli insorti anti-Assad in Siria. Perché?
Noi temiamo che l’aiuto ai Fratelli musulmani o ad altri gruppi fondamentalisti in Egitto o in Siria sia fatto solo per fomentare interminabili guerre e mettere gli uni contro gli altri a scopo di contribuire, in questo modo, alle divisioni e alla frammentazione dei Paesi arabi e alla creazione di piccole isole di regimi fanatici. Questo piano non solo elimina i Paesi forti dalla mappa del Medio Oriente ma come conseguenza avrà la presenza di piccoli Paesi fondamentalisti pronti da veri e propri ordigni all’esplosione in qualsiasi momento serva a mantenere la regione in una perturbazione continua senza una pace durevole.
Sarebbe auspicabile oggi un intervento militare internazionale in Siria, analogamente a quello fatto nel 2003 contro l’Iraq da parte di una coalizione guidata dagli Stati Uniti?
Assolutamente no. Sarebbe invece auspicabile che queste grandi potenze cerchino di non mandare armi per stimolare e infiammare le guerre e contribuire al versamento di altre sangue; piuttosto usino il loro peso politico per trovare soluzioni pacifiche che risparmino vittime e distruzioni. Sarebbe auspicabile che tutte le grandi potenze aiutino i Paesi in difficoltà a trovare soluzioni pacifiche ai loro conflitti con il dialogo e i negoziati politici, invece di preparare interventi militari che non fanno altro che incrementare l’odio dei popoli verso tali grandi potenze, come è stato il caso dell’Iraq, dove abbiamo perso un milione di cristiani su un milione e mezzo. L’Iraq oggi e in balia del conflitto tra Sunniti e Sciiti.
Quali frutti fin qui ha portato la cosiddetta ‘Primavera araba’ ai cristiani del Medio Oriente?
Per ora questa primavera è stata solo un inverno e una notte senza alba, non solo per i cristiani ma anche per tutti quanti. Senza dubbio i cristiani continuano a pagare il prezzo più alto: basta vedere ciò che è successo poche settimane fa in Egitto, (incendi di chiese, massacri di cristiani, sfollamento ed esodi forzati) e l’identico fenomeno è accaduto in Iraq e continua a succedere ora anche in Siria e altrove. Il Medio Oriente che era la culla del cristianesimo si sta svuotando massicciamente di cristiani, tra tante sofferenze e spesso non senza versamento di sangue.
“
Grazie dei Pietro, molto belli.
L’intervista l’avevo letta giorni fa, nessuno dei cristiani del medio oriente vuole l’intervento.
Tempo fa avevano preso le distanze pure da Padre Dall’Oglio:
http://www.lastampa.it/2013/06/18/esteri/vatican-insider/it/caro-padre-dall-oglio-non-sei-il-portavoce-di-noi-cristiani-in-siria-PNKed4PtduDJ3HxU3gsliO/pagina.html
Sul commercio di armi (“legale”), una notiziuola della settimana scorsa…
http://www.formiche.net/2013/09/05/usa-siria-arabia-bome-cluster-asad/
Infine: questo, segnalatomi da un’amica italiana, che aveva seguito molto il compianto Arrigoni (quello ucciso a Gaza due anni fa dai…Salafiti..) non volevo inizalmente condividerlo qui, ma poi ho pensato che, se visto criticamente (anche solo per le oggettive immagini di distruzione, e per il punto di vista ‘alternativo’ “lealista” e “russo” che vi è abbondantemnete mostrato) potesse interessare -comunque, nonostante tutto- a qualcuno :
http://www.youtube.com/watch?v=_jiEA5KKupg#t=813
(E’ di Rossia24, dell’anno scorso.)
Riporto, come caveat, i commenti più discordanti rispetto allo spirito/intento “propagandistico” del video. (Poi, ognuno giudichi per sé.)
“I i russi sono diventati? maestri sui video di propaganda.”
“Questo video è vergognoso, non per niente è russo e la russia è alleata della siria. quel cane di assad sta trucidando il suo popolo. sono i suoi uomini che stanno facendo strage di civili e poi manipola il tutto dicendo che la colpa è dei terroristi. quel porco di putin? lo sà e lo aiuta a manipolare l’opinione con questi sporchi documentari. è uno schifo e voi fate più schifo di loro!!!!!!!”
“nn credo che tutto questo sia vero, non hanno parlato delle migliaia di soldati disertori e dei bombardamenti aerei sulla popolazione civile e delle ambasciate che hanno? cambiato bandiera . Certo su una cosa sono d’accordo all’uccidente non gli ne frega un ca**o della Siria. ”
————————
Personalmente, ma molto intimamente, senz’altro irrazionalmente, mi ha colpito un dettaglio, a 14:18, quando quell’uomo siriano che parla russo, dice “come un montone” (“kak baran..”) -sgozzano la gente, i miliziani-.
Perché? Perché solo pochi giorni prima avevo imparato la parola molto simile “baranek”, in un’altra lingua slava, mentre, per caso, soprattutto per curiosità culturale e linguistica, seguivo sul satellite la Messa per il Ringraziamento dei contadini polacchi, da Czestochowa. (E pochi minuti dopo ci sarebbe stato l’Angelus pieno d’apprensione del Papa per la Siria e il mondo.) E l’avevo imparata nel sentire l’ “Agnus Dei” in vernacolo:
“Oto Baranek Bo?y, oto który g?adzi grzech ?wiata”
(“Ecce Agnus Dei, ecce qui tollit peccata mundi”)
Ironia della vita.
E ancora. Solo pochi giorni prima, provando a seguire la tv russa in russo (senza studiare russo, ma grazie a decente letttura del cirillico e un minimo di polacco) , avevo letto la più lunga frase di senso compiuto in russo, in vita mia : “Il Pentagono prepara uno scenario di guerra nel mare Mediterraneo davanti alla Siria”. (Incredibile, mi dissi: “Sei cresciuto a pane e cold war, con il Papa Polacco alleato con Reagan contro l’ Impero del Male -che odiavi cordialmente e temevi diuturnamente- , e la prima frase di più di due parole che riusci a leggere e capire in russo in vita tua, quasi un quarto di secolo dopo la caduta di Muro e Cortina, è…quella frase lì. Perché proprio quella?!”
Tout se tient & Tempora mutantur.)