E’ Pasqua: voglio ringraziare per il colore di ogni cosa

Voglio ringraziare

per la mia classe perché mi sento felice,
per l’Australopiteco, l’Homo Ergaster e l’Homo Erectus,
per Magritte e Monet,
per gli amici che stanno sempre al mio fianco,
per il sole che è una palla infuocata d’oro,
per le emozioni che ci fanno capire cosa proviamo,
per i libri che ci fanno stare in quelle avventure,
per mio padre che mi aiuta a finire l’album delle figurine,
per mia nonna che mi racconta le cose della seconda guerra mondiale,
per i miei amici perché lavoriamo tutti insieme,
per gli alberi “arrampichini” di Villa Torlonia,
per la Rift Valley che ci ha fatto evolvere,
per lo strano e bizzarro gioco del calcio,
per il sole che tramonta più tardi,
per la sera quando stiamo tutti insieme,
per le mattine di domenica che mi sveglio alle 9.45,
per il mare cristallino della Sicilia,
per il pelo bianco della mia Minù,
per il colore di ogni cosa,
per l’acqua che è pura e preziosa,
per i libri che sono una delle felicità che abbiamo noi uomini,
per il mio cane che mi dà tanto affetto,
per Totti che ha segnato tanti goal,
per le stelle che mi illuminano la strada di notte,
per il sole che mi riscalda quando ne ho bisogno,
per il fresco dell’Irlanda che mi rende sempre libera,
per i verbi che mi fanno parlare bene,
per i miei piedi che mi portano a scuola,
per Zu-Zu che gioca con me,
per la casetta sull’albero che è una tana sicura,
per l’estate con il mare risplendente al sole,
per mia nonna che a giugno mi porta a vedere le mostre,
per il mondo che gira intorno a me,
per la vita che è lunghissima e sembra che non finisca mai,
per il gatto che non ho mai avuto.