Basta che si metta in camicia da notte e ogni donna è regina a casa sua.
E ogni donna è regina a casa sua
25 Comments
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Basta che si metta in camicia da notte e ogni donna è regina a casa sua.
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Mia moglie, quando si mette la camicia da notte, dorme.
Una donna è regina in casa anche in tuta e tacco 12…
l’uomo per essere re deve mettersi il pigiama?
Si preannunciano tempi duri per gli appassionati lettori:
http://www.lastampa.it/2013/12/11/edizioni/savona/bruciate-i-libri-lincredibile-assalto-targato-forconi-alla-libreria-ubik-SL7ANp2RGbnuMiVFV4Et0M/pagina.html
Scappo buon pomeriggio a tutti!!
@ Sara1
fa venire i brividi!
scenari da Faraneit 451.Se dovessi imparare un libro a memoria per tramandarlo ai posteri, ormai vista la memoria calante, sarei costretta a fare come gli studenti che in biblioteca chiedono : devo scegliere tra uno di questi 5 libri, qual è il più “sottile”?
ho dimenticato un h in faranheit
“Quando i libri vengono bruciati, alla fine verranno bruciate anche le persone”. Heinrich Heine
http://it.wikipedia.org/wiki/Bebelplatz
“La frase “Bruciate i libri!!” fa venire i brividi.”
Altro che brividi!
Fa proprio indignare e fa capire la povertà intellettuale di un’epoca (la nostra) in cui si è convinti che cultura ed internet siano totalmente assimilabili.
Le cose non stanno in questi termini: il discorso è meno semplicistico di quanto possa sembrare a prima vista.
Non poche librerie stanno chiudendo. E a me dispiace molto.
Passata l’ ubriacatura del mondo digitale e virtuale, in cui hanno spazio anche i libri, molti capiranno ( molti però già lo capiscono) che il valore dei libri cartacei è (sarà sempre) unico e incomparabile.
Se si ama leggere ( purtroppo oggi così non è), fra il libro e chi lo legge si determina, anche inconsapevolmente, un rapporto personalissimo, fatto di svariate sensazioni irripetibili, che la lettura sul monitor di un computer non potrà MAI generare.
Io, per esempio, non riesco a leggere un libro scaricato sul computer.Ne ho diversi, ma è come se non ci fossero.
Potrei sbagliarmi ma credo che verrà il tempo in cui i libri verranno cercati come oggetti preziosi anche da chi oggi li ignora.
«ho dimenticato un h in faranheit»
Coraggio, ancora uno sforzo, provi ancora e vedrà che ci riesce.
Il pigiamone, più che la camicia da notte per altro fastidiosissima, per me è la coperta di Linus. Credo che il momento più bello della giornata, il più rilassante, sia proprio quando lo indosso. Dopo essermi svestita, ma soprattutto liberata da quelle stra-stra-stramaledettissime targhette cucite a doppio filo che stanno su tutti i capi, dal sottogiacca alle mutande – un “torturo”, un vero cilicio – sentire sulla pelle il soffice fluff del pigiamone è una sensazione divina. Si, mi sento bene, una regina. Mi aggiro tranquilla per le stanze, non molte, solo tre, qualche piccola faccenda casalinga, un desco frugale, ma lieto, e poi… nell’ora che volge al desio sprofondo mollemente fra i guanciali. Luce soffusa, il libro di turno, raramente la TV, resisto al massimo il tempo di tre pagine e poi, sploschh cado come una marmellata tra le braccia di…di…ma di Morfeo…sciocchini…già stavate pensando male eh, lo so, no, è solo il vecchio Morfeo, niente di che…
Come ti capisco Clodine.. Anche io sono per il pigiama, leggero anche d’inverno tanto mi infilo sotto il piumone.
@Sara. Ho visto il film di Allen strepitoso, è il film che mi è piaciuto di più ultimamente insieme a Prisoners.
difficile una connessione camicia da notte-libri, meno tra lasciti-libri.
L’altra sera ho festeggiato il compleanno del mio ospite, un sacerdode sul viale del tramonto, che al momento di accomiatarsi mi ha confessato che alla sua morte lascerà tutti i suoi libri agli amici.
L’idea è di far convocare tutti gli amici nella sua “casa” e ad ognuno far scegliere uno dei tanti libri della sua vasta biblioteca.
Mi pare una bella idea da seguire.
Alcune donne in camicia da notte sono regine, altre assomigliano solo alla nonna di Cappuccetto Rosso…
Faccio mio in toto il pensiero di Marilisa.
E pure l’idea del sacerdote, amico di Nico.
Mi chiedo quante persone leggeranno i libri, che avranno in regalo a Natale (sempre che qualcuno pensi al libro come regalo di Natale!)
Nei libri vi è racchiusa la memoria storica di un popolo, di uno stato, di una nazione e questo fa paura a chi vorrebbe fare tabula rasa di ogni traccia di verità che sempre -anche se non del tutto e talvolta parzialmente- viene trasmessa attraverso quelle pagine: un soliloquio che il lettore instaura con la parola scritta, ma che, con l’andare, man mano che vi si sprofonda nel testo si trasforma in un dialogo con lo scrivente dal quale si colgono quelle verità più o meno condivise ma sempre arricchenti ed essenziali. I libri sono oggetti vivi che racchiudono il mistero di un altro mondo anzi, di altri mondi spesso sconosciuti . L’atto di bruciare libri, o saccheggiare con intento distruttivo le biblioteche, è la più grande barbarie, una pornografia della morte , l’assassinio di ogni ideale. Quando la storia muore allora, anche una società, uno stato, una nazione, può dirsi agonizzante. A quel punto, non le resta che andarsi ad accattare, tra le ceneri, ciò che resta del defunto…
http://youtu.be/T1E_AiLRyk0
Va bene stracciamoci le vesti ( o i pigiamoni o le camicie da notte..) ma ricordiamoci anche la storia : Nulla di nuovo sotto il sole!
in pieno Rinascimento italiano , nella città più istruita e colta d’Italia, nella
civilissima Firenze, i seguaci di Gerolamo Savonarola detti “piagnoni” andavano per le case a fare incetta di quello che loro chiamavano “vanità” cioè gioielli, opere d’arte, e libri se non strettamente religiosi , poi bruciarono parecchi libri, manoscritti rari ed opere d’arte, fra i libri anche il Decamerone del Boccaccio considerato “pornografico” e il Morgante.
Mentre facevano i roghi dei libri e delle opere d’arte in Piazza della Signoria , ci dicono le cronache dell’epoca che ” tutte le Chiese di Firenze suonavano le campane per la festa”.
Sai che bella festa!
Cosa voglio dire? Solo appunto che chi giustamente rabbrividisce ( O tempora o mores!)dovrebbe ricordarsi sempre questa sconsolata massima biblica
nulla di nuovo sotto il sole !
“Corsi e ricorsi storici” direbbero il Vico, Macchiavelli, lo stesso Benedetto Croce . E’ il destino, questa “misteriosa entità che controlla tutte le sorti umane e che viene invocata dai tiranni per giustificare i loro propri crimini”…un destino, ebbene si, ineludibile.
Arriva il quarto stato, avanza incazzato nero…tremate amministratori forcaioli che avete fatto mambassa di soldi pubblici, che avete affamato la nazione, che avete mangiato caviale e ostriche gettando un misero euro nell’obolo della vedova. Tremate voi, casta opulenta, ingrassata sulla pelle della gente. Tremate…
..ma poi..i forcaioli a loro volta diventano grandi forchette. “Corsi e ricorsi storici” , c’est la vie…
Non so se l’interessato indossi il pigiama, né conosco l’opinione della regina della sua casa, ma in tema di compleanni dicembrini, mi permetto di segnalare l’odierno genetliaco del noto pianerottolista Marcello, che oggi ha varcato dignitosamente la soglia del 41mo anno di età. A lui rivolgo un devoto omaggio
E se ne vanno via in Jaguar…
http://www.corriere.it/foto-gallery/politica/13_dicembre_11/leader-forconi-arriva-genova-una-jaguar-7e178bfe-6289-11e3-a809-0fced5f7d9ac.shtml#1
Mi associo all’omaggio devoto e sorridente
Auguri a Marcello!
🙂
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Anch’io sono una da pigiama serotino. Seduta sul divano mi appisolo regolarmente sulla spalla di mio marito che guarda la tv, e che altrettanto regolarmente mi dice: “ma perchè non vai a letto?”
Eh no! Sto troppo bene lì.
Anche da parte mia tanti auguri a Marcello.
Accipicchia quanti compleanni in questo mese! Che sarà mai ?
“Dignitosamente” mi piace molto.
Grazie a tutti!! Siete buoni.