La giornata ha offerto due minime novità sul fronte Viganò: l’annuncio che giovedì viene dal Papa il vertice dell’episcopato Usa e un nuovo intervento del padre Lombardi, l’unico uomo del Vaticano che fino a oggi si sia espresso sull’ex nunzio. Lo ha fatto tre volte e con autorità. Per avere un’idea dei “necessari chiarimenti” annunciati dal Consiglio dei cardinali (vedi post di ieri) conviene tenere d’occhio Lombardi, già portavoce di Benedetto e di Francesco e ora presidente della Fondazione Ratzinger. Nei commenti l’annuncio di giovedì e i passi notabili del testo lombardiano.
Aggiornamento al 12 settembre. Comunicato del Consiglio di Cardinali: Il Santo Padre Francesco, sentito il Consiglio di Cardinali, ha deciso di convocare una riunione con i Presidenti delle Conferenze Episcopali della Chiesa Cattolica sul tema della “protezione dei minori”. La riunione con il Papa si terrà in Vaticano dal 21 al 24 febbraio 2019.
Vescovi Usa. Dichiarazione del portavoce Greg Burke diffusa oggi verso le 18.00: Giovedì prossimo, 13 settembre 2018, il Santo Padre riceverà nel Palazzo Apostolico l’Em.mo Card. Daniel DiNardo, Arcivescovo di Galveston-Houston, Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti d’America, insieme all’Em.mo Card. Seán Patrick O’Malley, Arcivescovo di Boston, Presidente della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori. Saranno con loro S.E. Mons. José Horacio Gómez, Arcivescovo di Los Angeles, Vice Presidente della medesima conferenza episcopale; e Monsignor Brian Bransfield, Segretario Generale. L’udienza avrà luogo a mezzogiorno.
Viganò o dell’autorità morale. “Come servire il rinnovamento della Chiesa?” è il titolo del testo del padre Federico Lombardi pubblicato oggi da “SettimanaNews”:
http://www.settimananews.it/chiesa/come-servire-il-rinnovamento-della-chiesa/
Il testo tocca tre aspetti delle accuse mosse da Viganò: ampiezza ingiustificata dei sospetti sollevati verso l’intero mondo vaticano, denunce di reti e lobby omosessuali onnipresenti, presunta individuazione di un'”ala deviata” della Compagnia di Gesù. Li tratta negando che l’ex nunzio disponga dell’autorità morale e delle conoscenze necessarie a tali imprese e l’accusa di usare a fini di divisione le informazioni riservate sulle persone di cui dispone a motivo degli incarichi ricoperti e che gli sarebbe lecito usare solo per favorire il bene comune e non per distruggerlo. Nei prossimi quattro commenti riporto i paragrafi che mi paiono più utili.
Al di là del dovuto. Lombardi 1. Per presentarsi come giudici e moralizzatori della comunità della Chiesa occorre non solo l’integrità delle intenzioni (che non mi sento di negare a priori a nessuno), ma anche un’autorità morale appoggiata su una provata capacità di curare il bene comune attirando fiducia e rispetto.
Per questo è necessario saper correggere se necessario, ma poi anche costruire insieme con gli altri e condurli su un cammino di miglioramento e non di guerra degli uni contro gli altri, a cominciare dalla comunità familiare, per passare poi ai diversi livelli di responsabilità nelle istituzioni o nella comunità. Insomma: non solo creare divisioni, ma saper condurre a superarle. Non ritengo che S.E. mons. Viganò si sia guadagnato questa autorità.
Se per il bene comune e delle persone si è ricevuto (e si è responsabilmente accettato) un ufficio che comporta disporre di informazioni riservate sulle persone, tale «potere» deve essere usato nella misura in cui è necessario per provvedere per il bene e non per diffondere un clima di sospetto e minaccia generalizzato, in diversi casi realmente ingiustificato, che distrugge il bene comune invece di favorirlo. Nel nostro caso si è andati al di là del dovuto.
Lobby omosessuale. Lombardi 2. Per quanto riguarda gli abusi sessuali (e di potere e di coscienza, come giustamente insiste sempre più spesso papa Francesco), sono fermamente convinto che sia una questione che, oltre ai doverosi interventi normativi e disciplinari, deve coinvolgere a livello profondo la vita personale di ognuno di noi, richiedendo un forte e continuo rinnovamento spirituale, un vero cammino di «castità» e dignità nella vita affettiva e sessuale secondo i diversi stati di vita e di impegno […]. In questo senso non penso che la via giusta sia quella di vedere gli abusi sessuali principalmente come conseguenza dell’omosessualità, né di vedere reti e lobby omosessuali ramificate dappertutto come origine principale dei mali. Anche Benedetto XVI, pur notoriamente e criticamente attento al problema dell’omosessualità nel clero, e che conosceva il risultato delle indagini della Commissione «dei tre cardinali», aveva molto relativizzato il presunto peso della «lobby omosessuale» nella Curia Romana – come appariva dalla sua risposta a una specifica domanda di P. Seewald al termine delle Ultime conversazioni.
Ala gesuita deviata.Lombardi 3. In base alla mia esperienza della Compagnia di Gesù (che è certo più ampia di quella di tutti i critici che stanno parlando, dato che sono gesuita da 58 anni, ho partecipato a quattro Congregazioni Generali, sono stato provinciale della Provincia più numerosa dell’Ordine e assistente del Padre Generale), ritengo che – pur riconoscendo la presenza di errori e peccati anche gravi fra le diverse migliaia di miei confratelli – il parlare dell’«ala deviata dell’Ordine» manifesti chiaramente una visione parziale della nostra storia e realtà, con la tendenza a classificare e dividere, piuttosto che a comprendere e governare le tensioni e le dinamiche di un corpo vario e complesso (questa visione parziale e divisiva viene applicata anche alla Chiesa intera).
A proposito di una Compagnia di Gesù certamente «non deviata», osservo che una lettura – pur debitamente attualizzata – delle «regole per sentire nella Chiesa», date da Sant’Ignazio di Loyola al termine del lungo cammino degli Esercizi Spirituali, non lascia dubbi che lo spirito che si manifesta nell’ondata di critiche che è stata scatenata non è certo segno di un genuino «sentire nella Chiesa».
Si divide e basta. Lombardi 4. In conclusione, non posso vedere in alcun modo come positivo e costruttivo ciò che è apparso come un’operazione preparata e organizzata per diffondere il più largamente possibile una serie davvero troppo grande di accuse, di valutazioni negative, di sospetti, che non possono che disorientare le persone che non hanno i mezzi per valutare, criticare e difendersi da un’ondata che ottiene di fatto il risultato di minare la loro fiducia nella Chiesa e nella sua guida.
Si divide e basta – e non si mette in campo alcun elemento per preparare un’unione a un livello superiore. Ho sempre pensato che la parola e la comunicazione, non solo nella Chiesa ma anche nella comunità umana, pur con consapevolezza critica, debbano mirare sempre al fine ultimo della comprensione reciproca e della comunione. Non a Babele, ma a Pentecoste.
Terzo tempo. Le due precedenti uscite del padre Lombardi su Viganò erano di lunedì 3 settembre: un’intervista a TV2000 e una dichiarazione congiunta con ilk padre Rosica sul caso Kim Davis.
A TV2000 Lombardi aveva chiarito che con le parole “silenzio e preghiera” dette quel giorno nell’omelia del mattino il Papa ribadiva “l’intenzione di non rispondere direttamente alle accuse e di non lasciarsi coinvolgere in una spirale terribile di dispute che non possono portare che a ulteriori divisioni nella Chiesa”. “Questo esempio di pazienza e moderazione del Papa con questo tempo di silenzio – era la conclusione di Lombardi – credo che sia una buona strada”.
Su Kim Davis Lombardi e Rosica adducevano la loro testimonianza personale in diretto contrasto con quanto narrato da Viganò. Vedi come la questione è rievocata da Vaticaninsider alla data “9 ottobre 2015” di questo dossier:
http://www.lastampa.it/2018/09/10/vaticaninsider/abusi-e-coperture-i-ricordi-imprecisi-del-nunzio-che-vuole-la-testa-del-papa-CbpcIjp3lpSfBs5mwdhz2J/pagina.html
Ieri , 11 settembre, padre Gaeswein ha detto che le accuse di Vigano’ sono l’ undici settembre della Chiesa cattolica.
Mi sono chiesta cosa avra’ voluto dire con questo paragone piuttosto strano. Mi sono immaginata Mons. Vigano impazzito alla guida di un aereo che si scaglia contro l’ alta Torre della Chiesa istituzionale provocandone prima uno squarcio e poi il crollo. Ma sappiamo perche’ i qaedisti si sono scagliati contro le Torri Gemelle, non sappiamo bene perche’ mons. Vigano’ dovesse odiare cosi’ tanto la Chiesa cattolica, di cui fa parte ? Molti giornalisti hanno detto che si tratta di meschine ripicche, vendette per non aver fatto carriera. Altri hanno parlato di un “ complotto” di tradizionalisti ostili a Papa Francesco dietro tutta l’ operazione Vigano’ . Si disse cosi’ anche quando vi fu il pasticcio del primo Vigano’ , Mons. Dario Vigano’ con la storia della lettera tagliata di Ratzinger. Anche in quella occasione vi fu chi disse che erano state oscure manovre dei tradizionalisti .
Non mi convincono ne’ la spiegazione della vendetta personale ne’ quella del complotto tradizionalista.
Se davvero Mons. Vigano’ e’ come un qaedista che e’ andato A schiantarsi contro la Torre della Chiesa cattolica per provocarne il crollo, nessuno ha data ancora una spiegazione convincente sul perche’ , anche perche’ Pare che nessuno prenda sul serio le parole del Vigano’ stesso che ha detto di aver agito davanti a Dio e alla propria anima per l’ avvicinarsi della propria morte e quindi del proprio giudizio
Oppure il rapporto Vigano’ NON e’ l’ undici settembre e Mons. Gaeswein sbaglia paragone: il rapporto Vigano’ e’ come i primi colpi che vengono battuti su una porta murata , per buttarla giu’ e consentire di vedere cosa c’ e’ dietro, Una porta murata da tanto tempo dietro quale c’ e’ una stanza segreta, come nelle fiabe di Perrault, dove certo l’ aria non circola , dove la polvere copre scheletri da anni e anni.
Maria Cristina don Georg non ha detto che “le accuse di Viganò sono l’undici settembre della Chiesa cattolica”, ma che lo è la tragedia degli abusi: “La Chiesa guarda con sconcerto al proprio undici settembre, anche se questa catastrofe purtroppo non è avvenuta in una sola data, ma in tanti giorni, mesi, anni, che hanno creato innumerevoli vittime”. Grazie comunque per il fermo immagine impagabile di Viganò “con occhiali da sole e un berretto da baseball” che va a schiantarsi sulle vetrate del Cortile di San Damaso. Buon giornata.
https://notizie.tiscali.it/cronaca/articoli/mons-gaenswein-abusi-sono-11-settembre-chiesa-00001/
Mi chiedo perché vengano riportate notizie distorte, quando non addirittura false, a sostegno delle proprie opinioni, manco ci fosse una partita da vincere a tutti i costi.
Le parole di Lombardi, pur criticando aspramente Vigano’, conferma quanto ho scritto in un precedente post : è URGENTE una azione fortemente moralizzatrice del comportamento sessuale del clero, anche non limitato ai soli “omosessuali”.
Per il bene della Chiesa mi auguro che Papa Francesco la intraprenda e che sia una azione “pubblica”. E’ vero che sono tutti i membri del Popolo di Dio, chierici e laici, a dover rivedere un comportamento sessuale così manifestamente lontano da quella che è la volontà di Dio come si è espressa attraverso la Rivelazione, ma sono inprimo luogo coloro che sono chiamati al ruolo di guide a dover dare l’esempio.
Ri. 8.20 – Imprecisioni volute
Anche io ho colto subito “lo scarto” tra il vero e il simil-vero. Poi ho letto anche Accattoli delle 10.14 e Calò, cui mi accodo.
Luigi Accattoli
E’ vero. Ho letto adesso tutto ‘ intervento di Mons. Gainswein fatto in occasione della presentazione del libro “ Opzione Benedetto” di Rod Dreher alla Camera dei Deputati e parla dell’ undici settembre riferito agli abusi del clero .
L’ immagine da incubo grottesco di Mons. Vigano’ che si scaglia con un aereo passeggeri contro la Torre della Chiesa e fa una strage e’ tutta mia.
Leggete comunque l’ intervento completo di Mons. Gaenswein , e’ molto bello.
Tra le «minime novità» sul fronte Viganò mi permetterei di aggiungere questo articolo di Vatican Insider, http://www.lastampa.it/2018/09/10/vaticaninsider/mccarrick-la-prima-richiesta-non-sanzione-di-benedetto-ci-fu-nel-WT7t7Y5GtFt7C3OOwGfI1O/pagina.html, che conferma sostanzialmente e sulla base di altre fonti quanto Viganò ha scritto circa i rapporti tra papa Benedetto XVI e mons.Mac Carrick, addirittura retrodatando l’intervento del papa al 2007.
Richiesta di ritiro ad una vita riservata, di sola preghiera, e non sanzione formale, ma richiesta esplicita e reiterata a cui McCarrick – proprio come dice Viganò – ha bellamente disobbedito.
Considerata la sede e gli autori, questa versione dei fatti mi pare rilevante. Direi che potremmo convenire che, per questa parte almeno, Viganò ha sostanzialmente detto la verità, per quanto possa averla detta come faceva comodo a lui (ma tutti fanno così, anche Tornielli in questo articolo).
A proposito di Tornielli, suggerisco di considerare con interesse la grande prudenza con cui si è mosso finora in tutta questa partita: pur giocando, doverosamente, nella squadra avversaria ed essendo anzi incaricato dal mister, in qualità di goleador, di andare in rete, è sempre stato attentissimo a non parlare mai se non di “ricordi imprecisi”, “memoria selettiva”, “lacune” di Viganò. Smentite dirette e frontali non mi pare che ne abbia fatte. Ora scrive che «è evidente che l’ex nunzio negli Stati Uniti ha citato date e documenti in suo possesso (o passati sotto i suoi occhi) sui quali non c’è motivo di dubitare». Ti sei chiesto perché, caro Luigi?
https://www.breviarium.eu/2018/09/11/montecitorio-presentazione-opzione-benedetto-Georg-Gänswein/
Viganò sulla parte delle delle sanzioni non ha sostanzialmente detto la verità come dice Lugaresi , ma ha mentito perché sosteneva che il Papa Benedetto avesse dato sanzioni , che dal suo racconto apparivano essere sanzioni formali e canoniche , mentre ora si apprende fossero solo una richiesta di Benedetto, che in seguito Francesco aveva rimosso. È evidente che non si può togliere una sanzione che non è stata mai emessa.
Cristina Vicquery
Se vuoi par passare come vera una bugia, mettila insieme ad altre verità.
vero Leopoldo, infatti Viganò ha fatto questo, come dice anche Tornielli ha usato documenti in suo possesso o che ha visto mescolando questi a cose inventate di sana pianta che sono state subito smentite dai fatti o non sono dimostrabili.
Ma Vigano’ è un habitué di queste cose. Quando non voleva essere spostato in USA scrive a Benedetto che non può spostarsi da Roma perchè deve accudire suo fratello molto malato. Anche qui unisce una cosa vera , suo fratello aveva avuto un ictus, con altre false : suo fratello stava ormai molto meglio e soprattutto con suo fratello non si parlano e non si frequentano più da anni per una questione di eredità
cristina vicquery
Rif. 16.21 – Disobbedienze post-datate
Non sottoscrivo Calò, perchè ha solo ricordato un “paradosso”.
Sottoscrivo invece Picchio ore 16.21 e due ore dopo. Che McCarrick stesse disobbedendo (al tempo di Benedetto, in cui compariva a destra e a manca) non lo sapeva nessuno; e nessuno – nemmeno il nunzio romagnolo Sambi che è pure morto nel 2011 – poteva rimproverarlo.
Adesso che tutti sappiamo (quasi) tutto possiamo rimproverarlo.
Ora si apprende che era solo una “ richiesta di Benedetto” che poi Francesco aveva rimosso…
Dunque per Picchio di che ci lamentiamo, che c’è frega a noi ? Non essendoci state sanzioni formali da parte di Benedetto, Francesco poteva fare benissimo fare di McCarrick il suo consigliere, c9me infatti ha fatto..
L’ importante per Picchio e Calo’ infatti non e’ che un cardinale come McCarrick , un predatore sessuale, sia diventato ancor piu’ in auge e piu’ potente sotto Francesco che sotto Benedetto .. No di questo a Calo’ e Picchio, cioe’ della SOSTANZA della questione, non importa nulla , l’ importante e’ la forma.
Benedetto non aveva dato le sanzioni formali dunque.. va tutto bene ,no?
Vigano’ parla di sanzioni formali e invece non erano sanzioni formali ma solo raccomandazioni vocali. Mc Carrick se ne e’ fregato. Dovremmo dunque anche noi fregarcene. ! Una volta chiarito questo, che la Chiesa USA ne esca in macerie e che inseminaristi abbiano continuato ad essere molestati e che molti cattolici USA siano talmente disgustati da uscire dalla Chiesa
per Picchio e Calo’ non importa nulla.
Evviva la capacita’ di centrare il problema e di capire il nocciolo della questione!
Mcv
1 essendo una richiesta verbale di Benedetto , Francesco non ha rimosso nulla, con Francesco McCarrick ha continuato a comportarsi come faceva con Benedetto. Chi vedendolo in Vaticanoe in giro per il mondo poteva pensare che Benedetto gli avesse fatto quelle richieste ? Nessuno.
2 chi ha punito McCarrick con una punizione , togliere il cardinalato ,che ha pochissimi precedenti nella Chiesa? Papa Francesco.
Riserva quindi la tua indignazione per qualcosa di più serio, se in questa questione c’ è qualcuno a cui della sostanza non importa nulla è Vigano ‘ e il coautore del memoriale.
Cristina vicquery
Mcv
Che poi McCarrick sia stato consigliere di Francesco è solo un’altra accusa di Vigano’ senza nessuna pezza di appoggio. Vorrei farti notare che i tre cardinali che tiri sempre in ballo, Farrel, Tobin e Cupich sono stati fatti vescovi dal Papa precedente, Anche in quel caso Benedetto ha seguito il consiglio di MCarrick?
Cristina Vicquery
Correggo: Tobin nominato vescovo da Benedetto, Farrel e Cupich nominati da GPII , ma il succo non cambia..Evidentemente Benedetto e GPII tenevano conto dei consigli di MCarrick.
Cristina vicquery
Purtroppo una questione importante, cioè la necessita’ di far pulizia nei costumi sessuali di una parte minoritaria del clero, omosessuali e eterosessuali, che non e’ di oggi ma affonda le sue radici nel passato, fin nelle prime comunità cristiane ( S.Paolo si scaglia contro un cristiano che “convive” con la moglie di suo padre), rischia di finire in una battaglia tra opposti schieramenti. Viganò e i gli ex vaticanisti Valli, Tosatti and company rischiano di vanificare una sacrosanta operazione di pulizia strumentalizzando la questione a fini anti Francesco. A mio parere si stanno assumendo una gravissima responsabilita’. Sono basito.
Tobin e Cupich sono stati fatti cardinali da papa Francesco .
Tobin creato cardinale nel 2016 da Papa Francesco.
Cupich creato cardinale nel 2016 da Papa Francesco . Nello stesso Concistoro.
Entrambi non facevano parte della rosa dei vescovi statunitensi che prevedibilmente sarebbero stati creati cardinali per meriti . Tranne l’ amicizia stretta col McCarrick e la politica gay-friendly non si erano segnalati per altro.
Ma non e’ questo il nocciolo della questione.
Il nocciolo della questione , che forse vi sfugge, e’ che ogni giorno saltano fuori nuove inchieste che dimostrano una pervasiva e omnipresente rete di preti omosessuali e/o pedofili in tutto il mondo coperti e protetti dai vertici della Chiesa.
Oggi e’ uscita una inchiesta devastante sulla Chiesa Tedesca : si parla di 3700 casi di abusi su ragazzini quasi tutti maschi, fatti da preti della Chiesa tedesca e coperti da vescovi e cardinali della Chiesa tedesca, che semplicemente spostavano i preti abusatori di parrocchia in parrocchia ( come ancora usa fare in Italia)
Cara Picchio se non riesci a capire la Caporetto morale , la tremenda deriva di corruzione e di marciume che sta soffocando la Chiesa cattolica e ti fossilizzi sulla
personalita’ di Mons, Vigano’ non so che dirti.
Continua a guardare il dito che indica la Luna e a non vedere la Luna,
Dall’ inchiesa sulla Chiesa tedesca risulta che un terzo dei minori abusati ( circa mille) erano chierichetti sotto i tredici anni.
Di fronte a questo chiedo a Picchio e calo’ : cosa ci importa di Vigano’ e dei suo8 ricordi “ imprecisi” ? Per me Vigano’ puo’ essere pure condannato all’ ergastolo per quel che mi importa
Ma i preti tedeschi che violentavano i chierichetti, e i vescovi che li coprivano, e i cardinali che sapevano tutto e su su fino ai vertici, questi la faranno franca con qualch richiesta di scuse e con qualche momento di “ riflessione e preghiera” e poi di nuovo tutto come prima?
Rif. 12 settembre 2018 – Mistificazione continua
Sono un po’ stufo di ripetere sempre le stesse verità di fronte alle stesse menzogne ripetute. Sarebbe ora che queste ultime – in quanto balle – venissero censurate, cioè cassate.
1) E’ una balla che Mc Carrick (non ripeto più i dati anagrafici) sia stato “consigliere” (nè tanto nè poco ascoltato) del papa.
2) E’una balla che per fare i cardinali occorra una rosa, non si sa bene presentata da chi; non c’è rosa di nessun tipo, nè di due nè di tre nomi, nè di diritto nè di fatto, nè per presunti o non presunti meriti. La nomina dei cardinali è sempre stata di libera insindacabile scelta di ogni papa, guardando o meno a usanze invalse per più o meno tempo. Basta pensare al parroco- cardinale Bevilacqua o al cardinale Vlk o al cardinale di Sarajevo, Puljic; per non parlare di quelli “ad honorem”, ultraottantenni. O, al rovescio, alla non nomina cardinalizia di Montini quando viene inviato a Milano nel 1954.
3) Lo scandalo di ogni polemista anti Francesco è che gli unici tre cardinali americani nei 5 concistori del papa (tutti e tre creati nel 2016 – e per una precisa scelta del papa, indigesta ai suoi avversari) sono Tobin, Cupich e Farrell, invece degli (auto)aspiranti arcivescovi di Los Angeles e Filadelfia e ex nunzio frustrato.
Scrive Mcv
“Entrambi non facevano parte della rosa dei vescovi statunitensi che prevedibilmente sarebbero stati creati cardinali per meriti”
Mi associo alle giustissime chiarificazioni di padre Amigoni. non ci sono rose , che poi sarebbero terne, e non si sa a quali meriti si riferisca Mcv , si erano create con il tempo solo delle sedi che per tradizione davano diritto alla porpora, cosa già interrotta alle volte da papi precedenti , come il conferimento della porpora all’arcivescovo di Houston , mai stata sede cardinalizia.
Per il resto come ti ho già detto in precedenza la maggioranza degli abusi sono avvenuti anni prima e hanno radici molto lontane già nella Chiesa a cui tu associ una mitica età dell’oro e che nulla hanno a che vedere con gli argomenti che tu tiri in ballo continuamente.
Cristina Vicquery
l’ipocrisia, diceva La Rochefoucauld, è un omaggio che il vizio rende alla virtù perché l’ipocrisia attribuisce alla Verità valore di menzogna, e alla menzogna di verità. Cosicché, intessendo con sottile calcolo una rete di giustificazioni in modo più o meno acrobatico, l’ipocrita liscia il pelo a questo o a quello in base alla situazione e alla convenienza. Infatti,l’origine greca della “ypokrisìe”, non è malvagia di per sé , denota l’atteggiamento di chi, separando in modo ingenuamente critico la realtà dall’apparenza tenta di interpretare o giudicare ciò che è nascosto ( ypò cioè sotto e krino,giudicare) ed è quello che si sta facendo su questo blog in cui vige una ipocrisia di fondo, ma che, tutto sommato non è pericolosa né sposta di un grammo, né risolve il problema gravissimo in fatto di rivelazioni su abusi e coperture arcinote….
Quand’è invece che l’ipocrisia diventa un fatto grave e anche un peccato grave, un ostacolo pesante che può distruggere un intero sistema . Lo diventa, quando persone che hanno un peso nel dibattito -non per niente è, l’ipocrisia, prerogativa degli intelligenti,astuti, influenti – in modo capzioso, sapendo di poter gestire e a proprio favore una situazione, di averne le qualità e la posizione per farlo, pur di trarne un vantaggio, si schierano dalla parte del “potere”, di chi “conta” vuoi per coprire essi stessi dalle medesime accuse, vuoi per carriera di fatto, il tentativo di distruggere il potenziale avversario giustificando l’inqualificabile s’industria per contraddire fatti e circostanze pur sapendoli veri facendosi falso e mentitore.
Tale l’operazione di rimozione partita all’istante da parte dall’ establishment, dai media,degli addetti ai lavori i quali, anziché dar conto di quel memoriale e investigare su fatti e circostanze cosa fanno? Si mettono a sparare sulla crocerossa accusando l’accusatore. E’ stupefacente come la rimozione a colpi di argumenta ad hominen si stia attaccando al cosiddetto ” fumo della pipa” e a tutto s’appigliano -udite udite- ” l’accusatore si è servito del tizio e del caio, e non del caio anzichè del tizio per le sue rivelazione”- l’accusatore è un esponente di destra e vuole male al sovrano pontefice- e via discorrendo su banalità prive di consistenza. Si dice che la fondatezza di un’accusa si misura sulla base di fatti e i fatti, non i sogni, i fatti, dicono che il Vaticano è attualmente un postribolo, questo lo sanno anche le colonne del Bernini. Piantatela,non si onora la giustizia giustificando, piuttosto fronte ad accuse tanto clamorose e devastanti ci si indigna. Invece cosa si sta facendo? L’esatto contrario . Oggi un altro scandalo è saltato fuori, e qui c’è ancora lo zampino di Bertone Tarcisio quello dell’attico coi soldi dei bambini malati, si tratta del coro della Sistina e le accuse al pupillo del cardinale : il direttore Massimo Palombella che conosco molto bene e personalmente, ne conosco l’iter , e non mi stupisco di quanto sta emergendo sulle ruberie,il giro di milioni di euro nonché altre sporcizie di una gravità inaudita.
Volete tapparvi gli occhi? Tappateveli. Ma almeno evitate di farvi paladini del male assoluto.Non vi rende onore né come cristiani, né come persone.
Clodine-Claudia Leo: “il Vaticano è attualmente un postribolo”. Non è vero e non costruisce parlare per invettiva. Nell’ottimo testo del padre Lombardi che è argomento del post c’è anche questo passaggio, che non avevo riportato tenendolo per ovvio – e che condivido pienamente essendo mezzo secolo, compiuto in primavera, che mi occupo di Vaticano:
Alla luce di un buon numero di anni di esperienza di rapporti nella Curia Romana, voglio testimoniare che – nonostante diversi limiti – la valutazione generale che queste discussioni inducono è gravemente ingiusta nei confronti del grande numero di persone integre e dedicate che vi lavorano, animate da un sincero spirito di fede cristiana e di amore alla Chiesa. Anche questo genere di valutazioni è un’ingiustizia.
Torno a suggerire la lettura intera del padre Federico Lombardi e ne ripropongo il link:
http://www.settimananews.it/chiesa/come-servire-il-rinnovamento-della-chiesa/
Da vatican insider di oggi:
Brasile, india, usa – tre nuovi casi di “comportamenti inappropriati”. È proprio un “diluvio”. Ben dice il Papa : la situazione dipende da una “voragine spirituale”.
Il problema Urgente del popolo di Dio, clero e laicato, è un problema di FEDE. SEnza una fede robusta, nel mondo di oggi con tutte le sue insidie, un comportamento morale “cristiano” è IMPOSSIBILE.
La istituzione ecclesiastica si deve rendere conto che è indispensabile quella NUOVA EVANGELIZZAZIONE che parta dai fondamenti della fede, che papa GPII ha lanciato, che è apparsa in tutte le dichiarazioni ma che non è mai stata seriamente promossa.
Certo, hai ragione Luigi, del resto la parabola della zizzania nel campo è sempre attuale e di grande impatto. So per certo che ci sono dei Pastori nella vigna del Signore veramente fedeli, un nome tra tutti: S.E Cardinal Raffaele Farina,ad esempio: uomo di fede e di straordinaria rettitudine.Il cardinale D’Amato, penso anche al Cardinale Enrico Dal Covolo, ma potrei citarne altri, che svolgono il proprio servizio in ossequiosa obbedienza alla fede e alla Verità.
Tuttavia,se la malaerba attecchisce in maniera tanto virulenta all’interno di un preciso campo, nella fattispecie quello di Dio -ed è una realtà innegabile- ho citato il Vaticano, ma per estensione mi riferisco a tutti quegli uomini di Chiesa che hanno disonorato la Chiesa Cattolica , è lecito chiedersi dove fossero i responsabile del campo . Eccetto nel caso in cui si ritenesse che il campo sia di nessuno e che ogni accadimento in esso è del tutto casuale, in quel caso, ma solo in quel caso,non sarebbe consentito protestare o fare domande per ovvia assenza di destinatari ed eventuali responsabili. Ma siccome, si da il caso che esistano dei proprietari e dei responsabili del campo è probabile che qualcuno si lamenti o che si interroghi. E’ lecito,interrogarsi? Penso di si, ed anche indignarsi e protestare, o no?
Mi si potrebbe obiettare citando il Vangelo di Matteo che è stato il nemico a seminare la malaerba. D’accordo, sarà stato pure il forcaiolo del piano di sotto ma caspita. Questo nemico, che opera nella notte i suoi sortilegi e poi scompare è così abile che non c’è un investigatore tra i servi stipendiati?Nessuno che indaghi circa la sua esistenza e malefatte? O non sarà, forse, che se nessuno indaga è perché evidentemente della salute del campo non si ha il benché minimo interesse , anzi, addirittura non si ha la percezione dell’esistenza di un campo?
Beh, il nemico inganna, è vero, ma inganna chi non ascolta o non presta attenzione al padrone del campo, Gesù Cristo, che nel Vangelo di Giovanni al capitolo 15,1-8 impartisce lezioni su come condurre l’ indagine in modo tale che non sia vanificata in partenza. Ovvio che il campo sia il mondo, e dov’è il cuore pulsante del mondo di cui parla il Padrone, non è forse la Chiesa? Se gli scandali vengono faziosamente e acriticamente contrastati e ci si meraviglia che qualcuno li denunci apertamente, veramente mi chiedo se esista ancora qualche cristiano in questo mondo che provi a pensare da cristiano…
Comunque, ho letto , Luigi, l’articolo che hai postato ,e trovo dica parole di saggezza che condivido.
Sono molto grata a Papa Francesco per l’indagine investigativa sul coro della Cappella Sistina e spero che il responsabile (e so per certo chi è , e su chi furbamente e ipocritamente tenterà, con le unghie e i denti, di far ricadere la colpa) che paghi Costui per tutto il male che ha causato anche ad un confratello. Che nessuno si lasci ingannare dai mentitori. Sono grata a Papa Francesco per questa attenzione al Campo di Dio.
Almeno in questo caso…
Rif. 7.49 di ieri – “Smetterò di dire le verità quando tu smetterai di dire bugie”
(al tempo delle esternazioni di Cossiga)
In mezzo al diluvio di acque limacciose scrosciate dal clero, con pochi barlumi di sereno, mi permetto di perdere tempo a ricordare – a distanza di oltre 24 ore dalla segnalazione data – la nomina a cardinale (2007) di Di Nardo della anonima sede vescovile, mai cardinalizia, di Houston. Oggi Di Nardo – di famiglia originaria italiana – è presidente dei vescovi USA.
Rif. 10.12 – Omaggio alla verità
Cardinal D’Amato? Cardinal Dal Covolo? Questo è un “ambo” cardinalizio, in attesa della terna, per la tombola.
Rif .22.15
In questa ora ,” del potere delle tenebre” , che ci siano dei bravi Pastori, e ce ne sono moltissimi -come quelli dell’ambo intendo- è una confortante certezza e garanzia. Inoltre, se mi è concessa un’ultima riflessione a margine: se Viganò anziché pubblicarlo, quel memoriale, lo avesse consegnato in segreto ai confratelli cardinali. Se con tanto di “sigillo” a cera avesse fatto passare sotto le rispettive porte quel Dossier.Quanto meglio sarebbe stato. Non tutti i cardinali lo avrebbero insabbiato certamente i retti di cuore avrebbero consultato il Papa e presi i dovuti e seri provvedimenti, scacciati i rei a divinis, si sarebbe risparmiato alla Chiesa tutto questo dolore. Ma ormai, continuare ad accusare Viganò cui prodest ? Purtroppo, Dio ha permesso che accadesse, ed è accaduto. Nessuna causa creata potrà mai sanare la ferita (morale ma anche dottrinale) solo il “mare di fuoco che scende dal cielo” potrà (Madonna ad Akita 1973) . Preghiamo lo Spirito Santo. Nella mia parrocchia lo stiamo facendo giorno e anche notte..
Il fatto è che il memoriale di Viganò è stato confezionato di concerto col vaticanista Tosatti, su stimolo di ambienti conservatori della chiesa statunitense, perché venisse pubblicato dalla stampa. L’ ipotesi del post precedente non era contemplata.
Alberto Farina
Alberto ha ragione. A Vigano’ che quando fu nunzio copri un vescovo abusatore e dimostrò sempre grande amicizia a McCarrick degli abusi e degli abusati non importa nulla. È stato solo un tentativo quello di Vigano – Tosatti di far fuori il Papa.
Cristina vicquery