Papa Francesco ha appena lasciato il Carcere minorile di Casal del Marmo dove ha celebrato la “Messa nella Cena del Signore” lavando i piedi a dodici carcerati tra i quali due musulmani e due ragazze. Il padre Lombardi ha detto che vi erano 120 persone circa e che il Papa ha detto – all’omelia – solo “poche parole di introduzione al gesto della lavanda dei piedi, che è stato molto impressionante”. “Il Papa si è inginocchiato con ambedue le ginocchia per terra per sei volte perchè ne lavava due alla volta e baciava ogni piede”. Qui il comunicato vaticano.
Aggiornamento al 29 marzo. Qui è un mio didascalico articolo sulla lavanda pubblicato oggi dal “Corriere della Sera”.
Parole di Papa Bergoglio prima della lavanda dei piedi: “Questo è commovente. Gesù che lava i piedi ai suoi discepoli. Pietro non capiva nulla, rifiutava. Ma Gesù gli ha spiegato. Gesù – Dio – ha fatto questo! E Lui stesso spiega ai discepoli: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come ho fatto io» (Gv 13,12-15). E’ l’esempio del Signore: Lui è il più importante e lava i piedi, perché fra noi quello che è il più alto deve essere al servizio degli altri. E questo è un simbolo, è un segno, no? Lavare i piedi è: “io sono al tuo servizio”. E anche noi, fra noi, non è che dobbiamo lavare i piedi tutti i giorni l’uno all’altro, ma che cosa significa questo? Che dobbiamo aiutarci, l’un l’altro. A volte mi sono arrabbiato con uno, con un’altra … ma… lascia perdere, lascia perdere, e se ti chiede un favore, fatelo. Aiutarci l’un l’altro: questo Gesù ci insegna e questo è quello che io faccio, e lo faccio di cuore, perché è mio dovere. Come prete e come vescovo devo essere al vostro servizio. Ma è un dovere che mi viene dal cuore: lo amo. Amo questo e amo farlo perché il Signore così mi ha insegnato. Ma anche voi, aiutateci: aiutateci sempre. L’un l’altro. E così, aiutandoci, ci faremo del bene. Adesso faremo questa cerimonia di lavarci i piedi e pensiamo, ciascuno di noi pensi: “Io davvero sono disposta, sono disposto a servire, ad aiutare l’altro?”. Pensiamo questo, soltanto. E pensiamo che questo segno è una carezza di Gesù, che fa Gesù, perché Gesù è venuto proprio per questo: per servire, per aiutarci”.
Siamo tornati da poco dalla nostra parrocchia, quest’anno hanno lavato i piedi anche a mia nipote che tra un mese farà la prima comunione, mio marito come catechista ha dato una mano.
Sempre tanto commovente, il nostro sacerdote ha citato l’omelia di oggi comprese pecore e pastori.
Mi sento molto contenta.
E’ tutto molto semplice.
Ed è straordinario per questo.
Che bello !
Stasera, dopo la messa (bellissima), ho fatto la lavande dei piedi con i miei figli e mia moglie in casa. E’ già il terzo o quarto anno che la facciamo, ogni volta con un figlio in più. Bellissima, straordinaria. Una semplice e piccola liturgia di chiesa domestica. Un momento che i bambini hanno aspettato e a cui partecipano con la semplicità più bella. Sono andati a letto tranquilli tranquilli…
Che bello Mattlar, bellissima questa cosa.
Mio figlio invece questa sera era in prima fila alla processione, portava l’incenso tutto compreso della sua importanza.
Mi ha fatto tanto piacere vederlo così.
Qui un video della lavanda:
http://video.corriere.it/papa-francesco-lavanda-piedi-giovani-detenuti/50cac61e-97de-11e2-8dcc-f04bbb2612db
caro Luigi,
non avrei mai creduto di rivivere gli entusiasmi
già vissuti alla fine degli anni ’70, con l’arrivo di Wojtyla.
Mi rimase la nostalgia della “Dives in misericordia”….
C. M. Martini è stato uno dei miei accompagnatori per la mia crescita lungo gli anni.
E’ per me, un dono sorprendente, che il mio nuovo vescovo viene dalla scuola di Ignazio,
e porta in se la capacità di leggere e analizzare che viene dall’esperienza degli Esercizi.
Le sue meditazioni, riflessioni, bucano il mio animo.
La sua testimonianza mi interroga.
Non mi perdo nulla di quanto sta facendo.
In tanti stanno gufando.
Vedrete, dicono, quando parlerà di valori….
Ma Francesco già sta parlando ogni giorno di valori,
con il valore aggiunto della sua testimonianza.
Poi….
dirà che il divorzio non è un valore,
che l’aborto non è un valore,
e io sono d’accordo come sempre,
ma sono certo che comunque,
non proclamerà crociate contro le persone ferite dalla vita.
Vivo giorno per giorno questo dono.
Non è colpa mia
se Francesco colpisce il mio animo,
e altri non non mi hanno copito.
Le simpatie sono a pelle,
sono legittime,
sono naturali,
è una modalità, altra,
che ha donato il Signore, anche per farsi incontrare…
Per una serie di incredibili coincidenze, pasticci e problemi non sono riuscita ad andare a Messa questa sera. Cavolo sembrava che le lancette dell’orologio fossero più veloci del solito.
Oltre ad essere stanca e con una buona dose d’ansia per problemi decisamente scemi, ma che fanno venire il mal di testa mi sono pure sentita in colpa.
Poi, all’improvviso mi sono resa conto che … io stavo “lavando i piedi”, ma quei piedi sporchi e puzzolenti, antipatici, egoisti ecc. ecc. e poco dopo ancora mi sono resa conto che era molto probabile che fossero i miei piedi stessi ad essere lavati dal Signore.
Ecco, dopo questa incredibile giornata di m…armellata ho scoperto che siamo noi nella nostra quotidianità a dover lavare i piedi (quelli brutti brutti però). Nulla di “romantico” od emotivamente forte, tutto molto reale e duro … ma la lavanda dei piedi c’è e continuerà ad esserci.
Dedico questa mia assurda esperienza di oggi (mai successa sino ad ora) a tutti quelli che hanno dovuto rinunciare alla Messa in Coena Domini per problemi o malati in casa, a tutti quelli che all’improvviso non si sono più sentiti richiamati dalla funzione in chiesa, a tutti quelli che sono rimasti storditi e confusi, a tutti quelli travolti da uno tsunami di nome “indifferenza” … A tutti questi dico o che stavano lavando i piedi o che i loro piedi sono stati lavati …. e quindi presenti in prima fila davanti al Signore.
Grazie marta09……grazie davvero!
Cara Marta09, che grande verità!! Io non sono andata ieri…oggi si, sarò a S.Croce in Gerusalemme e ti porterò con me… insieme a Pri e tutti voi del blog. Guardando quei frammenti,il chiodo che forò la mano del Signore , pregherò per ciascuno, singolarmente, affidandovi al Risorto!….
o.t per Pri : la ricetta della pastiera Pri…mi serve….
Sara1, ti credevo una giovane studentessa, massimo trentenne!!!!
Congratulazioni per il figlio!!! E’ vero, è bello quando sono così compresi. Capiscono molto più di noi.
Grazie Clodine, guarda che ci conto…
Sembro immatura? (in effetti un po’ lo sono).
Quasi 42 in realtà.
🙂
Federico, sarai super presente. Te l’assicuro…
Ehhh sara1, e che sarà mai!! 42 anni…ma sei una ragazzina!!! Io ne ho un po’ di più, ma non tantissimi ..
Carissima Clodine, ti ringrazio e naturalmente mi unirò alla tua preghiera per Luigi e tutti i frequentatori del suo blog.
Meraviglioso il gesto di Papa Francesco!!!
La Pasqua sarà per tutti più luminosa, se seguiremo nella vita il suo esempio!
Auguri sinceri a Luigi e a tutto il blog!
luca
Lombardi 1. Briefing del Padre Lombardi sulle cerimonie pasquali presiedute dal Papa, che si è appena svolto.
Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha illustrato le cerimonie pasquali della Via Crucis al Colosseo, della Veglia Pasquale nella Basilica di San Pietro e della Cappella Papale in Piazza San Pietro il giorno di Pasqua. Innanzitutto ha dato due informazioni sull’attività del Papa di ieri: dopo la celebrazione della Messa del Crisma di ieri mattina, Papa Francesco ha chiamato Benedetto XVI e “ha fatto una lunga e intensa telefonata con il senso della comunione, dopo il momento della grande celebrazione comunitaria di tutti i sacerdoti”. E’ stata – ha detto – “una telefonata molto, molto bella, intensa e significativa”, come ha riferito il segretario, mons. Alfred Xuereb.
Lombardi 2. Poi il Papa è stato a pranzo con sette sacerdoti, come segno di comunione e di fraternità sacerdotale. Sono sacerdoti impegnati soprattutto nel campo della carità, del servizio della pastorale – uno era responsabile della Caritas, un altro si occupa di pastorale con i rom, un altro è un sacerdote handicappato, che si muove in carrozzella, un altro si occupa di formazione professionale dei giovani e dei ragazzi, un altro è guida spirituale di molti altri sacerdoti. Il pranzo si è svolto nell’appartamento del sostituto, mons. Becciu, in Vaticano. “Un pranzo – ha detto – con una bella conversazione, perché erano sacerdoti che avevano molte storie da raccontare e molto interessanti sulla loro attività. Quindi il Papa è stato molto contento di questa occasione di incontro e di scambio con un gruppo di sacerdoti romani, piuttosto significativo”.
Lombardi 3. Padre Lombardi è poi passato a riferire delle cerimonie pasquali. La celebrazione di oggi pomeriggio, quella della Passione del Signore, celebrazione liturgica nella Basilica di San Pietro, alle 17.00, si svolge secondo lo schema classico della Liturgia: “Segnalo, come momento di particolare attenzione anche dal punto di vista visivo, l’inizio che è proprio con la prostrazione, la preghiera silenziosa del Papa prostrato davanti all’altare: un momento molto caratteristico del Venerdì Santo. Poi anche durante la lettura del Passio, il Papa e tutti che si inginocchiano al momento della morte di Gesù.
Lombardi 4. All’orazione, l’orazione universale, viene svolta con il diacono che fa la prima parte della preghiera e il Papa che fa la seconda. Poi c’è un altro momento molto caratteristico del Venerdì Santo, che è l’Adorazione della Croce: anche qui il Papa scende dalla sua sede per andare ad adorare la Croce, che gli viene presentata dal diacono, togliendosi la casula e rimanendo quindi con il camice e la stola. C’è poi il momento della Comunione. L’omelia, in questa circostanza, non viene tenuta dal Papa, ma dal predicatore della Casa Pontificia, padre Cantalamessa.
Lombardi 5. La Via Crucis – ha proseguito poi padre Lombardi – è come sempre in mondovisione. Quest’anno i testi sono stati redatti da alcuni giovani libanesi, sotto la guida del Patricarca Bechara Boutros Rai, iniziativa collegata al viaggio del Papa Benedetto in Libano, che è avvenuto a settembre, e alla situazione del Medio Oriente, che – ha sottolineato – “ci tiene così preoccupati e anche attenti alla preghiera. Quindi i testi di quest’anno riflettono molto sia la tradizione dei Padri e delle Liturgie orientali, sia la Esortazione ‘Ecclesia in Medio Oriente’”.
Lombardi 6. “Lo schema della Via Crucis – ha affermato – è quello tradizionale e classico, con XIV Stazioni, tre cadute… Ogni tanto si usano anche altri schemi più biblici, ma questo è quello proprio tradizionale”. Portano la Croce per la I e l’ultima Stazione il cardinale Vallini; per la II e la III, due famiglie, una famiglia italiana e una famiglia indiana; per la IV e la V sono gli operatori dell’Unitalsi, l’Associazione che segue i malati nei loro pellegrinaggi nelle varie occasioni, che accompagnano anche una persona disabile; per la VI e la VII Stazione sono due seminaristi cinesi; per la VIII e la IX sono due frati della Custodia di Terra Santa, che ci sono sempre per ricordare il collegamento con Gerusalemme e la Terra Santa; per la X e la XI Stazione, abbiamo due religiose nigeriane, per l’Africa, e due religiose del Libano, per continuare a sviluppare il contesto libanese mediorientale; nella XII e XIII Stazione ci sono due giovani del Brasile, in rapporto con la prossima Gmg. Le torce ai lati della Croce sono portati da due giovani italiani della diocesi di Roma e da due libanesi. Quindi abbiamo la presenza libanese in varie modi durante la Via Crucis.
Lombardi 7. Il Papa – ha aggiunto padre Lombardi – va direttamente al terrazzo del Palatino, dove c’è un gazebo: come negli ultimi anni già avveniva con i Papi precedenti. Quindi non fa il percorso della Via Crucis: assiste e l’attende all’arrivo. Alla fine della Via Crucis ci saranno le parole del Santo Padre. Lettori principali sono, come voce maschile, Orazio Coclite, giornalista della Radio Vaticana “che è uno storico lettore” – ha aggiunto padre Lombardi – e Lina Sastri, nota attrice italiana, per la voce femminile. Carolina Zaccarini presterà la voce per l’annuncio delle Stazioni ed altri avvisi. Le immagini del libretto della Via Crucis sono di un anonimo francescano di Betlemme del secolo XIX.
Tra quei sette ce n’è uno che conosco da 30 anni. Non dico il nome per rispetto alla privacy. Ma sono felice sia andato. A domanda: “…che farà Papa Francesco? Come sarà quasto pontificato?”
Risposta:” E’ un papa dalla forte componente Ignaziana. Se qualcuno pensa che sia antitetico a Ratzinger, o che sia un modernista, stia tranquillo:con Bergoglio Iniziano le sberle al neomodernismo, e presto vedremo le prime di una lunga serie”.
Lombardi 8. La Veglia Pasquale, che inizia domani alle ore 20.30, è una celebrazione – ha detto padre Lombardi – “molto ampia e articolata, una delle più complesse e più belle della Liturgia cristiana in tutto l’anno. Comincia con la Liturgia della Luce nell’atrio della Basilica e poi la processione, con il cero pasquale acceso, lungo la navata della Basilica, che dovrebbe essere oscura, con le candele che si accendono gradualmente, mentre procede la luce. “Purtroppo – ha notato padre Lombardi – ci sono anche sempre tutte le luci di quelli che fanno le fotografie e che non hanno ancora capito che non dovrebbero farlo, almeno quella volta durante l’anno…”. Poi le luci si accendono tutte quando il cero pasquale arriva all’Altare Maggiore, e lì c’è il famoso canto dell’“Exultet”.
Lombardi 9. Quest’anno – ha osservato padre Lombardi – “c’è una semplificazione delle Letture dell’Antico Testamento”: quindi – ha aggiunto – è probabile che la durata generale della celebrazione sia più breve delle tre ore degli anni precedenti.
Il nostro Marcello è forse l’organizzatore occulto della via crucis?
Lombardi 10. Un momento fondamentale di questa celebrazione – ha ricordato il portavoce vaticano – è poi la Liturgia dei Sacramenti e dell’iniziazione cristiana: il Battesimo, la Cresima e l’Eucaristia. Nella notte di Pasqua vi sono dei neofiti, cioè dei catecumeni preparati al Battesimo, che ricevono dal Papa il Battesimo durante la notte di Pasqua. Non solo ricevono il Battesimo, ma essendo adulti – nello stesso giorno – ricevono anche la Cresima e per la prima volta anche la Comunione: quindi sono tre Sacramenti che ricevono per la prima volta nella notte di Pasqua. Quest’anno i neofiti saranno quattro e sono un albanese di 30 anni; un italiano di 23; un russo di 30; e uno statunitense di origine vietnamita, di 17.
Lombardi 11. Padre Lombardi ha poi parlato della Messa della mattina di Pasqua, il cui inizio è previsto alle ore 10.15; la durata, di circa un’ora e mezzo, dà il tempo al Papa di salire alla Loggia per fare poi alle 12.00 la Benedizione “Urbi et Orbi”. Anche in questo caso la Liturgia è quella classica. All’inizio c’è il cosiddetto rito del “Resurrexit”, cioè l’annuncio della Resurrezione del Signore, aprendo un’icona che viene posta vicino all’altare. E’ un rito molto antico. All’inizio della Messa di Pasqua, il rito penitenziale viene in certo modo sostituito dall’aspersione, quindi non c’è la recita del Confiteor: il Santo Padre asperge il popolo attingendo l’acqua dal fonte battesimale, che è vicino all’altare.
Sarebbe bello però se tutte queste utili spiegazioni di Padre Lombardi comparissero anche sui giornali e se i giornalisti non si limitassero per ogni evento a cui partecipa il Papa alla piùassoluta banalizzazione e ricerca solo della “notizia” come per esempio questo titolo del Corriere: “il papa lava i piedi ai detenuti. Anche due ragazze” Secondo voi che cosa passa da un messaggio così terra-terra?
Perchè i giornalisti non fanno un piccolo sforzo e cercano anche di raccontare la realtà spirituale e simbolica che sta dietro ai gesti e alle cerimonie , senza fermarsi sempre solo alle “novità” e alle ovvietà ?
Qui è un mio didascalico articolo sulla lavanda dei piedi pubblicato oggi dal “Corriere della Sera”: http://www.luigiaccattoli.it/blog/?page_id=11246.
Clodine scrive,
29 marzo 2013 @ 13:19
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Cara Clo, saprai tutto dei salesiani, della spiritualità ignaziana saprai, ma per capire dovrai approfondire a cominciare dalle motivazioni sulla scelta della Compagnia del tetragramma IHS, tu che hai messo all’indice Rhaner, Teillard de Chardin e gesuiti simili.
“che sia antitetico a Ratzinger, o che sia un modernista, stia tranquillo:con Bergoglio Iniziano le sberle al neomodernismo”
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Perchè fare pubblicità a paragoni non richiesti ?
Perchè fare pubblicità ad aggressioni non richeste ?
Perchè tanta voglia di menar le mani ?
La croce non basta ?
L’uomo dei dolori, non basta per tutti i mali che si compiono ?
Perchè il desiderio di fare del male ancora ????? e in nome di chi ???
Del crocifisso ???
Perchè questo bisogno ?????
Fare lacrimuccia per i ragazzini !!!!!! L’oratorio !!!!!!
e… poi…
la voglia di menar le mani !!!!!
Se questi sono i sentimenti dinanzi al crocifisso,
a che serve la festa della RESURREZIONE ?
solo perchè è religione ????
A chi ci crede nei fatti,
Buona festa di RESURREZIONE,
a Luigi e a tutto il condominio.
Un pensiero e una preghiera per tutti in questa giornata speciale che ci ( o dovrebbe) rimette in contatto con noi stessi attraverso la meditazione e il dolore.
Sperando che la Resurrezione di Cristo coincida anche con quella di noi stessi.
per l’OT di Clodine:
per favore guarda qui http://cinziamaria.wordpress.com/2010/04/01/la-pastiera-di-grano/
I pasticci continuano …. aiutooooo!!!!
Clo, grazie.
E … forse ho capito perchè Papa Francesco ha dato il Suo “accetto” con queu toni quasi andasse al patibolo ah ah ah
Caspita è controllato a vista!
… proprio come Gesù.
@Matteo … e che ci vuoi fare è sempre stato così e sempre lo sarà. Io ho finito di protestare e mi rivolgo al Signore con le Sue stesse parole “Padre, perdona loro che non sanno quello che fanno”
La misericordia è un miracolo, caro Matteo, ma significa pietà di cuore, alias il mitico cuore di carne.
Nulla di nuovo sotto questo sole: vivi bene tu, vivi da risorto tu e vedrai che passa la voglia di brandire il forcone e di farlo brandire ad altri.
Buon Sabato Santo … ci serve anche quello … per la Pasqua ci sentiamo.
La Via Crucis “libanese” era stata decisa molto tempo fa, carissimo Matteo. Ne sono stato felicissimo. Gli orientali hanno tanto da darci.
Ho giocato a “fare il libanese” nei giorni del conclave, ma ero anche un po’ serio. Il cardinal Rai sarebbe stato un ottimo papa.
Con papa Francesco sono doppiamente felice.
Bergoglio, infatti, oltre ad essere un vescovo straordinario, è stato “ordinario” dei fedeli di rito orientale in Argentina…
e, quindi, alla fine, sono stato anche un po’ “accontentato”!
Viva Francesco, papa orientale!
Un caro saluto in questo Venerdì Santo…
Tra poco mi reco alla Celebrazione della Passione, portandovi, se permettete, tutti con me.
Caro nino, conosco bene anche la spiritualità ignaziana. Tanti sono stati i ritiri presso gli ignaziani di via del Caravita al Corso. E in profondità la biografia di S.Ignazio: il Santo delle lacrime, che non smise una sola ora di versare tanto da bruciarsi gli occhi a ricordo di sua vita di peccato. Gli ignaziani sono, in primis, adoratori della croce di Cristo,della Madre di Dio, ma soprattutto fedeli servitori della Chiesa in totale obbedienza al Papa. Certamente vere sono pure le molte accuse ad opera dei Domenicani e non solo -metà del 1600, circa- per l’opera missionaria in Cina del grande Matteo Ricci. Accuse circa i riti ritenuti poco ortodossi – e forse era vero se non li si guarda in prospettiva missionaria, pedagogica diremmo,affinché quei popoli potessero entrare nel dinamismo Evangelico- che molto costarono ai gesuiti…
Ma le beghe tra gli ordini ci sono sempre state e les Enfants Terrible, come quei personaggi che hai citato sono dappertutto: mutazioni genetiche come sovente avvengono in natura e quetso e comune ad ogni ordine religioso. Nulla di trascendentale. Ma, vedi,nino, Papa Francesco, se è vero che il buon giorno si vede dal mattino, ha citato il diavolo, e lo ha fatto non a caso usando la frase di Leon Bloy :anticlericale della peggior specie, modernista relativista ad hoc, che approdò ad un cattolicesimo fortissimo, integrale, devoto alla Madonna di la Salette.Papa Francesco in Primis che fa? Si reca in S.Maria Maggiore….più di così?!.
Sicuramente potrà fare tutte le riforme che si vogliono relativemente alla struttura e funzionamento della Curia e pure in merito alle Congregazioni in quanto concernenti il diritto ecclesiastico. Ma state arcicerti che non un solo ripensamento ci sarà in materia di diritto divino e Liturgico, fedele al Deposito della Fede!
Ieri, davanti alle Sacre Reliquie, in quella solenne, struggente,profonda celebrazione a Santa Croce in Gerusalemme ho pregato fortemente non solo per i mei, ma x tutti voi: Marta09, Federico, Frabricianus, Sara1, nico, Principessa, Antonella, Fiorenza, discepolo, Roberto05,Luigi Accattoli,il Franti, lorenzo, mattlar, Marcello, Ubi,Matteo, Nino…anche quelli che ora non mi sovvengono e con i quali mi scuso. Ma soprattutto, e lo dico con il cuore, per i miei nemici, qualora ci fossero, consapevole e certissimamente convinta che la preghiera d’intercessione non è accolta né potrebbe arrivare in cielo se una una sola nuvoletta, un’ombra remota, tentasse di sovrapporsi…ma tutto è limpido e sgombro. Così è stato e così sia.
ot per Pri : grazie Pri per la pastiera…fantastica .. è vero, l’avevo già fatta ma perduta la ricetta..vado a prepararla oggi stesso per domani …è meglio!
Bacio.
Buon Sabato Santo a Tutti.
Luca03….non ti ho dimenticato!
elsa anche tu nel mio cuore…
” Ma state arcicerti che non un solo ripensamento ci sarà in materia di diritto divino e Liturgico, fedele al Deposito della Fede!”
—
Clo, non capisco di che parli.
Innazitutto l’uso del plurale e che quel segue, sottenderebbe ad una sorta di setta di cristiani, peggio di ignaziani contrari al Vangelo e a chi lo incarna nella fattispecie la figura del pontefice.
Per quanto riguarda il Deposito della Fede rimane in Cristo Figlio di Dio.
Così come rimane agli uomini di buona volontà senza distinzione di razza, fede e sesso, di usare l’esercizio del libero arbitrio secondo coscienza.
Se credenti ne risponderanno a Dio.
Buona Pasqua
Buona Pasqua a Luigi e a tutti i partecipanti a questo blog.
Cara Clodine, grazie per il ricordo e la preghiera.
Reliquia per reliquia, ricambierò di cuore oggi pomeriggio, davanti alla S. Sindone.
🙂
ahhh che meraviglia! Ieri sono rimasta a contemplarne la copia, che si trova a Santa Croce in Gerusalemme. Trascorsero due ore senza accorgermene. Ma quella autentica è tutta un’altra cosa. Quella, se potessimo vedere le realtà metafisiche, vedremmo uscire da quel lenzuolo una luce immensa, come un grande sole che illumina tutti quelli che la guaradano e va oltre….fino ai confini della terra….mi raccomando lorenzo, mi raccomando: ricordati di me….
considerala cosa fatta, Clodine.
Grazie, Clodine.
Sempre nel Sabato Santo mi assale una nostalgia infinita del Divino.
Un senso di vuoto, un’inquietudine, come il disagio che ti prende prima di intraprendere un lungo viaggio
I piccoli e grandi problemi quotidiani sembrano in questo giorno frantumarsi come un mucchio di foglie secche che per un istante turbinano nel vento per poi disperdersi.
Muero porque no muero! Esclamava Teresa.
Io no! Amo la vita, le persone, i fiori, il gusto del tè, il profumo del detersivo, le stelle, la corsa quotidiana senza posa dal risveglio alla notte. Amo tutto della vita.
Ma contemporaneamente, sarà Gesù Eucaristia, non so, sento in questo giorno la nostalgia per qualcosa di più grande, un irresistibile desiderio di infinito, come il richiamo alla migrazione delle rondini.
Che il Signore che presto Risorgerà, colmi questo bisogno d’immenso, questo desiderio di tuffarmi nell’infinito oceano del suo amore, nell’attesa del giorno del sarà.