Tra sabato 17 e martedì 20 non ho potuto leggere i commenti al blog. Li ho scorsi tutti di seguito ieri notte e stamattina, stampandoli per non cecarmi sul monitor. E’ stata un’esperienza anche questa: 188 interventi in quattro giorni, appassionati e passionali, ricchi, vivaci. Sono contento della vitalità del pianerottolo, ringrazio tutti. Non mi preoccupo dei conflitti, che sono diminuiti rispetto al passato. Una decina di visitatori mi hanno posto questioni alle quali non ho risposto. Pur in viaggio e impegnato in convegni io continuavo a pubblicare testi – il motto del blogger è: nessun giorno senza un post – ma non seguivo il dibattito. La considero una scortesia. Di passaggio una volta ho chiesto scusa di questo, ma ora torno sulla faccenda per dire ai visitatori che comunque io, presto o tardi, leggo tutto. Non mi perdo nessuna perla e nessuna perfidia che voi lasciate sul pianerottolo quando sono fuori. Nei primi commenti a questo post do alcune irrilevanti risposte a quanto mi veniva chiesto o detto.
Due chiacchiere con i visitatori
22 Comments
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A Fiorenza e Leonardo: l’Eutifrone è il mio preferito tra i Dialoghi di Platone.
A Nino – Leonardo – Roberto55 sulla delicatissima quaestio delle caldarroste, se sia voce romanesca. Il Rigutini-Cappuccini, citato dal Battaglia, informa che “si dice in gran parte d’Italia”. Ho sfogliato IL GRANDE DIZIONARIO DELLA LINGUA ITALIANA perché vivo a Roma e vado matto per le castagne rostite: così si dice nelle mie Marche.
Principessa ho apprezzato la tua descrizione della convivenza dei simboli e delle fedi che si attua negli Stati Uniti, a scuola e altrove. Credo che lì dobbiamo arrivare.
Francesco 73 mi chiede conferma del fatto che Rodano e Dossetti fossero “molto diversi”, con allusione al fatto che li ho conosciuti. E’ vero e non parlavano con simpatia l’uno dell’altro. Ma con rispetto sì.
Discepolo narra una storia e conclude: “Questa non è una parabola. Io preferisco le storie vere”. Anch’io. Mi diletto con il genere letterario delle parabole ma preferisco quelle reali a quelle d’autore. Nella pagina CERCO FATTI DI VANGELO elencata sotto la mia foto si trovano 21 capitoli: venti di fatti accaduti e uno solo di parabole, che comunque non sono inventate (come lì è detto) ma sono storie vere narrate per necessità in forma di parabole. Questo era il caso della vicenda del “clandestino sul divano” di cui nel post del 19 ottobre: come chiarivo nel primo commento, avevo dato veste di parabola a una cronaca del Corsera milanese: un somalo di 32 anni entra in una casa per rubare, si addormenta sul divano, lì è trovato dal padrone rincasante che chiama la polizia, alla quale fa vedere – come documento – il foglio di espulsione e viene arrestato. Discepolo hai ragione: i fatti reali sono più istruttivi.
Matteo mi chiede “se credo” che egli possa dire quello che sente o se deve tacere. Io apprezzo la sua sincerità e credo anche altri. Continui a dire. Gli chiedo soltanto di fare attenzione quando critica personaggi che indica con nome e cognome: chi si firma con pseudonimo si ricordi della sua condizione nascosta quando critica chi è allo scoperto. La richiesta – già fatta altre volte – vale per tutti i visitatori coperti.
Fabricianus mi chiede: “se non ci fosse Berlusconi i cattolici rimarrebbero nel Pd?” La risposta è “sì”. Io non do a Berlusconi tutta l’importanza che gli dà la destra che lo fa monarca, né quella che gli dà la sinistra che gli attribuisce ogni male. Come ho già detto, non l’ho votato ma lo rispetto come presidente del Consiglio. Reputo un errore anche politico tanto accanimento sulla sua vita privata. Gli auguro di poter governare per tutto il tempo per il quale è stato eletto. Se non sarà possibile gli auguro di uscire il più rapidamente e il più onorevolmente dalla scena pubblica.
Grazie Luigi per la risposta. Grazie mille.
E grazie per quanto fai per tutti noi, tramite il tuo blog.
Un abbraccio.
Luigi, devo ringraziarti per la lezione di stile, di coerenza e di rispetto che si legge nella tua risposta a Fabricianus delle 17.27.
La penso esattamente come te, ma vedo sempre più spesso che il rispetto di cui tu parli va sempre più scomparendo.
Abbracci
Buona sera.
Molto bello sapere che lei legge tutti i post. Grande segno di interesse e di rispetto per le persone.
Una mia osservazione fuori dal tema: come mi rammarico che i post a contenuto “politico” riscuotano il maggior interesse da parte degli altri amici che intervengono, rispetto ai temi della Fede.
Ovviamente, il rammarico non è da intendersi sui legittimi interessi e aspirazioni degli altri, ma sul fatto che su tale argomento sono “fuori” dalla discussione.
E’ sempre e comunque un piacere leggere tutti.
Auguro una buona notte a tutti (io proseguo… altrove…).
Ma no, Ubi! Su un certo tipo di temi – diciamo – liturgici (tradizionalisti, lefebvriani, riforma liturgica ecc.) ecc. giravano post da cento e più commenti alla volta. Buondì a tutti.
O.t.
La cortesia è merce rara di questi tempi, dunque grazie a Luigi uomo cortese che si prende cura dei suoi ospiti.
Caro Ubi,
ame per esempio, se ti può interessare, a me appasionano più i temi sulla “fede2 che sulla politica.. però su quelli sulla politica c’è più da discutere.. su quelli della fede meno…
Luigi, lei dice: “il motto del blogger è: nessun giorno senza un post” e mi fa venire in mente un proverbio ebraico (forse c’azzecca poco, non so): “se abbandoni la Torah un giorno, la Torah ti abbandonerà due giorni”.
Speriamo tutti (lo dico prima di tutto a me stesso), tra lavoro, blog, famiglia o comunità… di saper lasciare sempre un tempo (di qualità) per l’ascolto della sua Parola.
Buona sera a tutti.
Visto che c’è tempo per due chiacchiere, approfitto per farle una domanda Sig. Luigi: a quando il seguito del suo articolo “Confessioni di un povero blogger: nella rete c’è più odio che nella realtà”.
Infatti all’inizio dell’articolo lei promette di tornare in seguito sull’argomento.
Quell’articolo in pdf l’ho salvato sul desktop, e ogni tanto lo rileggo.
E’ molto bello.
Saluto lei e tutti.
Approfitto di quanto ha detto Ubi humilitas per esprimere anch’io un’opinione generale sulle discussioni “politiche”: non mi entusiasmano, forse perché ne sento troppe, un po’ per il mio lavoro, un po’ perché ubiquitarie. Capisco le materie di “confine”, ma io vedo questo spazio come un porto franco dove molti cattolici, con diverse sensibilità, parlano della fede e dei suoi riflessi nella vita, ovviamente anche in quella politica. Mi rendo conto che per alcuni “tutto è politica”,ma io credo che questo sia – alla fine – uno slogan, anche comodo e semplificatorio (non voglio dire semplicistico).
Il dibattito che abbiamo fatto mi ha spinto oggi a scrivere e a depositare un’ulteriore interrogazione per capire se il Ministero ha o programma di avere elementi di valutazione sull’effettiva coniscenza della cultura religiosa dei nostri studenti per non fare più discussioni senza una base conoscitiva effettiva
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Al Ministro della Pubblica Istruzione
Premesso che
la Costituzione italiana valorizza la libertà religiosa della persona, sia
come singola sia attraverso le confessioni religiose, anche attraverso il
riconoscimento del Concordato con la Chiesa cattolica nonché delle Intese con
ulteriori confessioni religiose, e che la giurisprudenza costituzionale ha
conseguentemente inteso il principio di laicità dello Stato nel senso di
valorizzazione del pluralismo religioso e del suo significato pubblico
per il bene comune del Paese;
l’art. 9 comma 2 dell’accordo di revisione del Concordato lateranense del
18 febbraio 1984, a cui ha dato esecuzione la legge 25 marzo 1985, n. 121, distingue il riconoscimento generale del valore della “cultura religiosa” dalla scelta specifica
di garantire l’insegnamento della religione cattolica motivata dal fatto che
“i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo
italiano”, fermo restando il col diritto di ciascuno di “avvalersi o meno di detto insegnamento”,
diritto riaffermato anche con le successive Intese;
da più parti, di fronte al crescente pluralismo religioso che si registra nel
nostro Paese, si afferma che esistano diffusi stereotipi veicolati anche attraverso l’insegnamento e che in generale le conoscenze degli studenti in materia religiosa,
soprattutto delle realtà diverse da quella in cui ciascuno può essere inserito,
sembrano incongruenti rispetto al riconoscimento effettivo del valore della
cultura religiosa, tanto da potere in alcuni casi, specie laddove le esperienze
religiose siano relativamente nuove rispetto al patrimonio storico del Paese,
comportare conflitti anche inconsapevoli tra la propria scelta religiosa e la
fedeltà ai principi della Costituzione e a fenomeni di intolleranza;
si chiede di sapere
se il Ministero sia già in possesso di elementi conoscitivi, o intenda
comunque dotarsene, al fine di valutare l’effettiva rispondenza di queste
preoccupazioni alla realtà delle scuole italiane e se, in connessione a
un’attenta valutazione di detti elementi, intenda individuare strumenti
ulteriori di conoscenza della cultura religiosa nel quadro dei principi della
Costituzione e nel rispetto delle finalità educative della scuola.
CECCANTI
…………….
Ma avete sentito l’ultima della Corte di Cassazione?
“… famiglia è qualunque coppia , o consorzio di persone – non necessariamente vincolate dal matrimonio – nella quale esiste mutua assistenza…”
?!!!!?????
Corte di Scassazione?
Ubi humilitas: credo che lei mi abbia già chiesto un’altra volta quando darò seguito al testo pubblicato sul Regno e intitolato “Confessioni di un povero blogger”. Non presto, perchè ora ne sto preparando uno intitolato “Incontrare Dio nella Rete”, che un poco mi impedisce di continuare quell’indagine, un poco la supplisce. Appena pronto ne darò notizia anche qui.
Vorrei ringraziare, ancora e sempre, Luigi, “virtuale” padrone di casa dall’ospitalità squisita e dall’impareggiabile cortesia verso tutti gli ospiti di questo nostro “pianerottolo”, e – non avevo ancora trovato l’occasione di farlo: me ne dispiaccio e rimedio (meglio tardi che mai) – il Senatore del PD Stefano Ceccanti per i suoi contributi che (al di là della mia personale sintonia con le sue posizioni politiche) ritengo siano elemento di positivo, importante arricchimento dei nostri dibattiti.
Principessa, ho letto della sentenza della Corte di Cassazione: mah ! Però, aspetterei di leggere il testo integrale del provvedimento prima di commentarla: le anticipazioni delle agenzie di stampa ed i servizi dei “tiggì” sono spesso ingannevoli.
A domani, amici !
Roberto 55