Dopo Papa Benedetto viene Papa Francesco

Ho finito a mezzanotte a scrivere per “Porta a porta” e per il Corsera e a fare la diretta del Corsera online, ma sono felice della fatica che ho fatto, con moglie e figlia che mi facevano da segretarie e correvano di qua e di là, rispondevano ai telefoni, mi portavano bicchieri d’acqua e rileggevano i testi. Sono felice di Papa Francesco: non l’avevo previsto come non ho mai indovinato nessun Papa, ma sono contento della sua elezione. Un poco lo conoscevo ed era nella mia aspettativa per il Conclave del 2005, ora lo davo quasi a riposo. Ma è straordinario il tutto: il primo Papa che viene da fuori dell’Europa, il primo Papa del Sud del mondo [nel fondo dell’altro ieri sul Corsera avevo segnalato come probabile la scelta di un latino-americano], il primo Papa gesuita e un gesuita che prende il nome di Francesco… domani linko gli articoli che ho scritto. Ora – come messaggio notturno e carezza ai visitatori – mi fermo al nome: abbiamo un Papa Francesco dopo un Papa Benedetto: non è magnifico? Lo dico in riferimento a Benedetto da Norcia e a Francesco d’Assisi. Sono felice di questi santi e di questi papi. Un bacio a tutti i visitatori.

46 Comments

  1. Sara1

    Mio marito ha commentato; da Benedetto a Francesco vince sempre l’Umbria.
    Però era molto molto contento come tutti noi e i nostri amici e parenti.
    Giornata straordinaria davvero, non riesco ancora a dormire…

    14 Marzo, 2013 - 1:39
  2. Mabuhay

    La gaffe della CEI ha dell’incredibile…i-n-c-r-e-d-i-b-i-l-e!

    14 Marzo, 2013 - 5:27
  3. Mabuhay

    …e sulle accuse di connivenza con la dittatura argentina trovo questo articolo euqilibrato (scusate se e’ in inglese):
    http://www.guardian.co.uk/world/2013/mar/14/pope-francis-argentina-military-junta
    “… … The evidence is sketchy and contested. Documents have been destroyed and many of those who were victims or perpetrators have died in the years that followed. The moral argument is clear, but the reality of life at that time put many people in a grey position. It was dangerous at that time to speak out and risk being labelled a subversive. But many, including priests and bishops, did so and subsequently disappeared. Those who stayed silent have subsequently had to live with their consciences — and sometimes the risk of a trial. … …”

    E’ come se dicessimo che Pio XII fu complice dei nazisti…! Roba da matti.

    14 Marzo, 2013 - 5:30
  4. pietroalviti

    Dai, per una volta l’ho indovinato: viva il papa, viva Francesco

    14 Marzo, 2013 - 7:32
  5. marta09

    Bè, già che lo Spirito Santo è in giro, sarebbe troppo sperare in una soffiatina (meglio un tornado) anche sulla politica italiana?

    14 Marzo, 2013 - 7:51
  6. Sara1

    Vero Marta, questa volta Vaticano batte parlamento 10 a 0, e bada che il rinnovamento è vero, non solo una facciata giovanilistica tanto per.
    I nostri cardinali vecchierelli.

    Ci aveva preso anche Padre Lombardi, l’aveva detto in due giorni si fa il Papa le divisioni sono solo sui giornali.

    Sarà contento di un Papa gesuita.

    14 Marzo, 2013 - 8:06
  7. Luigi Accattoli

    Dunque ricapitoliamo le premonizioni e i sogni di questo blog:

    Nino ieri alle 12,38: Ho sognato Bergoglio – Ignazio 1°

    Manuel76 l’8 marzo alle 14,36: Bergoglio: spero di no. L’opposizione al preservativo. Nonostante sia vescovo in zone in cui l’Aids galoppa! e trascura la considerazione verso quei bambini che nascono orfani da madre malata, destinati ad ammalarsi anch’essi.

    Pietro Alviti il 7 marzo alle 20,55: O Malley, Tagle, Bergoglio

    Nino il 7 marzo alle 15,55: -Jorge Mario Bergoglio – Enzo Bianchi – Ravasi

    14 Marzo, 2013 - 8:09
  8. luca73

    Sono contento e già gli voglio bene!

    Non per superficialità o ambiguo fideismo, ma perchè, da dovunque venga (in questo caso l’Argentina), io ho sempre pensato al nuovo papa come a qualcuno che uscirà dalla Cappella Sistina senza una patria terrena, con un nuovo nome (Francesco, per l’appunto), una nuova casa, un nuovo sguardo sul mondo intero, che ha bisogno di nuove, forti parole di preghiera e speranza (come le prime pronunciate ieri).

    Forza Francesco. Pregheremo tutti per te!

    14 Marzo, 2013 - 8:11
  9. Luigi Accattoli

    Quanto a me riconosco che non ho avuto alcuna premonizione, intuizione, sogno che sia in direzione di Bergoglio che diviene Francesco.
    E’ vero che il 10 marzo il “Corriere della Sera” pubblicava un mio articolo che si può leggere qui Quando Bergoglio si arrese a Ratzinger e che aveva il futuro Papa Francesco come co-protagonista, ma l’avevo scritto solo perchè me l’aveva chiesto il direttore Ferruccio De Bortoli. Non per mie visioni, o vedute.
    E’ vero anche che nell’editoriale che ho scritto per il “Corriere della Sera” del 12 marzo che si può leggere qui Extra Omnes: oggi la pagina della Chiesa è bianca parlavo convintamente della probabilità che stavolta si andasse in America Latina: “Un balzo verso le Americhe costituirebbe un passaggio quasi indolore a una nuova costellazione, stante la continuità culturale tra il vecchio e il nuovo mondo. Più arduo è immaginare l’elezione di un Papa africano o asiatico. Ma già la scelta di un latino-americano – ipotesi oggi matura, che fu saggiata e poi scartata dal Conclave del 2005 – starebbe a indicare anche un passaggio dal Nord al Sud del mondo, di straordinario interesse in una fase storica che vede un rimescolamento planetario delle culture e delle economie”. Ma non pensavo a Bergoglio, sibbene a Scherer, a Robles Ortega, magari a Maradiaga. Come sono contento di essermi sbagliato.

    14 Marzo, 2013 - 8:22
  10. marta09

    Penso che ieri sera all’annuncio del Papa molti se non tutti sono rimasti senza fiato e parole. Se qualcuno non se ne fosse accorto anche la folla presente ha avuto un attimo di stupore e di silenzio in mezzo al chiasso.
    Qualcuno ha càpito subito, ma molti sono rimasti spiazzati.
    Scherzi da Spirito Santo.

    Io so solo che abbiamo (mia figlia ed io) sentito immediatamente una gran gioia.

    Tra l’altro (anche questa è una notizia che è passata sotto tono) Papa Francesco nella sua carriera di Vescovo ha fatto ben sentire la sua voce anche nella politica argentina.

    A spanne ed a pelle direi che è uomo di posizioni precise, di “s. sì; no, no” in perfetto stile benedettino e francescano che – non scordiamocelo mai – non sono stati santi “morbidi e pacioccosi”. Sono stati uomini molto misericodiosi, ma anche molto determinati e “giusti”.

    Benedetto e Francesco camminano sulla stessa strada: uomini di sempre e per sempre; uomini senza tempo capaci di stanare il male e renderlo inoffensivo.

    Sono convinta che Francesco e Benedetto avranno parecchia influenza sulla politica italiana …

    Direi anche che il Papa Emerito Benedetto è stato strumento dello Spirito Santo con le sue dimissioni.

    Molte altre cose ho visto rinnovate ieri sera, come ad esempio la croce pettorale di Papa Francesco, l’assenza della mozzetta papale e – ripeto – il pregare a cui ha invitato.

    14 Marzo, 2013 - 8:26
  11. Sara1

    Sarà che a me piace sottolineare più gli elementi di continuità che le rotture, vedo un passaggio naturalissimo da Benedetto a Francesco. Il portavoce gesuita, la tesi di dottorato su San Bonaventura, il nome di un grande Santo.
    Tanto che ho pensato, abbiamo fatto 30 facciamo 31, non si può davvero vederli insieme alla messa di inizio pontificato pontificato?
    No eh?
    A me confesso piacerebbe.

    14 Marzo, 2013 - 8:32
  12. Luigi Accattoli

    Da Francesco Iacobini ho ricevuto nella notte questo messaggio ben caldo che spezzo in quattro parti:

    Una serata densa di emozioni vere, come solo Roma sa offrire, in certi tornanti della storia, in un collaudato ma sempre nuovo mix di moderno e antico, di simboli e tecnologia, di stufe e satelliti, comignoli e parabole.
    Assistere alla fumata in mezzo alla gente di Piazza San Pietro, con la consapevolezza di quanto si stava svolgendo dietro le vetrate chiuse della Basilica Vaticana e il muro della Sistina (lo scrutinio, la chiamata, “accetti?”, la paura e la fiducia che si saranno alternate nell’animo dell’eletto, poi la stanza delle lacrime, la preghiera solitaria nella Cappella Paolina, l’attesa della folla e del mondo, il raffronto coi predecessori, magari un pensiero ai genitori e agli anni lontani, ecc.) è stata un’esperienza davvero unica, che mi permetto di consigliare a tutti, credenti e non. Una piazza che mi ha fatto lo stesso effetto dei vicoli di Gerusalemme vecchia, dove ci si incontra con tutte le razze e tutti gli idiomi, eppure ci si parla e ci si capisce (e si ride, apertamente o sotto i baffi) come se ci si conoscesse da sempre.

    14 Marzo, 2013 - 8:40
  13. Luigi Accattoli

    Francesco Iacobini 2: Poi è arrivato Francesco, al secolo Giorgio Mario Bergoglio, da Buenos Aires.
    Ha sbaragliato tutti i pronostici, nella persona e nel nome.
    Nella persona perchè, pur essendo universalmente stimato e pur avendo già avuto parecchi voti nel Conclave del 2005, lo si riteneva un candidato non più attuale anche per ragioni d’età (77 anni).
    Nel nome perchè quella di Francesco era sempre stata l’invocazione dei riformatori, quasi una speranza utopica di chi cercava un’altra Chiesa, un altro paradigma, qualcosa cui “il sistema” non sarebbe mai potuto arrivare.
    E invece la Chiesa, ancora una volta, ha dimostrato di saper stupire, perchè al secondo giorno di Conclave ha scelto un sicuro outsider con uno stigma e un’indicazione onomastica assolutamente sorprendenti, andando oltre ogni possibile logica di compensazione e di riequilibrio.
    Non c’è dubbio, la crisi degli ultimi anni ha preparato la strada di Francesco, molto più che del Papa straniero o extraeuropeo (cose a mio avviso molto meno importanti di quanto si ritenga).

    14 Marzo, 2013 - 8:41
  14. Luigi Accattoli

    Francesco Iacobini 3: E Francesco già stasera, nella sua semplicità, ha dato indicazioni molto chiare: avrete notato che si è presentato con la sola veste bianca, senza la mozzetta rossa dei predecessori.
    E ha parlato quasi solamente di Roma: sono vescovo di Roma, mi rivolgo alla comunità di Roma, ho vicino a me il mio Vicario di Roma (altra novità assoluta).
    Lo avrà fatto per dimenticanza dell’Orbe? Penso proprio di no.
    Lo ha voluto per sottolineare che il primo capitolo della sua riforma spirituale sarà quello di essere prima e anzitutto vescovo della sua diocesi, e solo dopo, e a cagione di questo, servitore della Chiesa universale.
    In realtà questo è lo statuto papale autentico, ma la sua modulazione e accentuazione indica la scelta di programma e di governo dell’eletto.

    14 Marzo, 2013 - 8:41
  15. Luigi Accattoli

    Francesco Iacobili 4: Francesco sarà più Vescovo che Super-Papa, e Roma non sarà più – col tempo – il centro di ogni decisione sulle chiese locali. Ci sarà un alleggerimento, la valorizzazione della collegialità (questione aperta dal Concilio Vaticano II), la riforma della Curia nel senso appunto della sua diminuzione.
    E non mi stupirei se il Pontefice andasse a stare, almeno per qualche tempo dell’anno, al Laterano, che è la vera sede della Chiesa romana, con un’altra azione di evidente potenza simbolica, già evocata dai riformatori in anni lontani.
    L’uomo Bergoglio è poi di assoluto livello: sobrio, aperto, profondo, leale, capace di scelte coraggiose e del tutto disinteressato a compiacere il potere, di destra o di sinistra che sia. Drammaticamente inadatto al gioco datato dei conservatori e progressisti.
    Proveranno a buttargli contro qualche vecchia storia degli anni tragici della dittatura argentina, ma sono certo che questo dossier sarà stato super valutato in tutti i suoi aspetti, sia da lui che dai cardinali che lo hanno scelto, in questi tempi difficili. Su questo un supplemento di prudenza, da parte di tutti noi, e uno sforzo di tenerci lontani dalle suggestioni più scontate ci serviranno moltissimo a capire e a giudicare.
    Stasera sono quindi molto contento.
    Il mio pronostico per il Conclave era stato un altro, di figura altrettanto stimata e apprezzabile, di indiscussa qualità. Ma sapevo che mancava quel salto che invece, in una piovosa serata romana, abbiamo fatto con gioia e convinzione.

    14 Marzo, 2013 - 8:42
  16. Luigi,
    Rainews legge il tuo articolo di fondo sul Corsera

    14 Marzo, 2013 - 8:51
  17. manuel76

    Ierisera quando ho sentito l’annuncio ho avuto emozione.
    Mi aspettavo, mi auguravo sinceramente tutt’altro.
    Mi ero prefigurato un O’Malley e desideravo fortemente che si chiamasse Francesco.

    Francesco è arrivato, ma ha un altro volto, altra provenienza, altro nome.

    Una cosa mi colpisce: già date le dimissioni da vescovo, allo scadere della proroga “normale”, lo fanno Papa. Nella società civile sarebbe in pensione già da qualche anno.

    Eppure il modo di porgere, la richiesta di preghiere dalla gente, chiamarsi Vescovo di Roma, fratello degli altri Vescovi, primo nella carità, mi hanno dato l’impressione di un primo passo mosso con saggezza.

    Si sfila la stola da solo, cerca di accendersi il microfono, semplice, sereno, tra gli stonati affanni del chiericume di corte, alle spalle i rai fulminei del maestro delle cerimonie attonito, lo sguardo perso nel vuoto, sembra pensare: ” E adesso? da dove cominciamo?”.

    “Laudate et benedicete mi’ Signore et rengratiate
    e serviateli cum grande humilitate.”

    14 Marzo, 2013 - 9:08
  18. Ieri sera, mi ritrovavo nelle stesse considerazioni di Francesco Iacobili,

    mi sono sentito addosso la pelle d’oca per le emozioni profonde vissute.

    Avevo voglia di gridare il mio “ti benedico”, il buon senso mi ha chiuso nel silenzio di gratitudine.

    Anche intorno a me,
    tantissimi giovani, coppie, seminaristi, preti suore, ho visto in tutti gioia.

    Una coppia che avevo vicino, di circa 25 anni, erano stati anche 8 anni fa in piazza all’uscita di Ratzinger.

    Dalla piazza si vedeva sulla loggia una figurina bianca indistinta,
    ma mi ha aiutato lo zoom della fotocamera.

    Nota di floklore, l’attesa fino alle 21,20, all’edicola del colonnato, la pressione della gente per accaparrarsi l’edizione straordinaria de l’Osservatore Romano.

    Ieri sera mia mamma mi diceva “ma è vecchio !”

    Io le ho ricordato che anche Giovanni XXIII era vecchio.

    Stamattina, mamma mi telefona, “Lo sai, il papa sta qui a s. Maria Maggiore…
    “Chis’sarà nu pape fregne !”

    chi capisce l’abruzzese intenderà correttamente.

    14 Marzo, 2013 - 9:13
  19. …un papa cool: originale come definizione!
    🙂

    La scorsa settimana abbiamo accompagnato i nostri ragazzi della cresima ad un incontro con un giovane prete, grande comunicatore, per far loro vedere che essere seguaci di Cristo in modo radicale non vuol dire rinunciare alla propria umanità, ma anzi esaltarla.
    Al termine dell’incontro un tredicenne si è avvicinato a don Marco e gli ha detto:
    “sai che ti dico? Tu sei proprio figo!”

    14 Marzo, 2013 - 9:22
  20. Io mi preparo alle difficoltà delle pressioni delle opinioni dei mass-media,

    che abituata al conflitto politico,
    romperà le palle al Vescovo di Roma con i legittimi e giusti diritti delle persone, divorziati, gay, et similia.

    Ma l’ottica del vescovo Bergoglio, è probabile che parta indistintamente dai poveri,
    e tra i poveri ci siamo tutti, ci sono tutti, e non solo alcune categorie.

    Io mi preparo alla sofferenza dell’incomprensione.

    Allo stesso tempo,
    prevedo la ripresa della collegialità episcopale,
    per ridare forma a tutta la Chiesa,

    nella speranza di ricompattare e dare unità,
    nella Chiesa/popolo.

    Già si comincia ad agitare come clava il matrimonio gay
    come unica misura.

    Ma io non mi farò strumentalizzare,
    le persono omoaffettive hanno i loro giusti diritti,

    ma il nuovo vescovo di Roma,
    deve preoccuparsi di riformare il profondo senso evangelico
    in ogni angolo del Popolo di Dio,

    che è molto diverso da sguardi solo di categoria.

    14 Marzo, 2013 - 9:31
  21. marta09

    Per Nino …
    Ma che caspita! Mi sono ricordata solo ora (e mi pare di averlo scritto anche qui) la notte seguente all’annuncio delle dimissioni di Benedetto XVI, ho sognato Papa e Cardinali tutti vestiti con il saio francescano o simile senza alcun fronzolo che camminavano sorridenti su una strada in salita senza però alcun segno di fatica o sofferenza

    Mi era subito sembrato un sogno strampalato e non gli avevo dato alcun peso (non sono il tipo che bada molto a queste cose)
    Solo ora me ne sono ricordata e per la 2° volta mi sono emozionata … Boh, sarà un caso.

    Spero – e lo ribadisco – che lo Spirito Santo si metta soffiare bello forte anche in un altro luogo molto vicino al Vaticano …
    Già che siamo a Roma facciamo un lavoro completo no?

    14 Marzo, 2013 - 9:38
  22. c’è una “coincidenza” che non trascurerei. Anche Angelo Roncalli è stato eletto Papa a 77 anni. Già vecchio pensava qualcuno, considerando Giovanni XXIII un Papa di transizione. E invece è stato un grande rivoluzionario. Dato questo precedente, la speranza è perciò anche legata al fatto che il nuovo Papa Francesco dovrà sbrigarsi, perché di anni davanti a sé, presumibilmente, non ne avrà moltissimi. Forese lo Spirito Danto avrà messo in conto anche questo.

    14 Marzo, 2013 - 9:44
  23. Federico B.

    Rispondo a Fabricianus che mi cercava in un momento in cui non ero collegato al pc.
    Non me l’aspettavo e non speravo che diventasse papa Francesco I.
    Mi immaginavo (ed ero in buona ed eminente compagnia) papa Scola.
    Non dico che sono rimasto male, ma evidentemente appartengo a quelli che avete definito come “ratzingeriani” spiazzati e senza parole.
    Sono certo che Sua Santità Francesco I sarà il papa di cui la Chiesa Cattolica ha bisogno in questo momento storico. Attendo di conoscerlo meglio, di vedere i frutti del suo pontificato. Ha iniziato bene, invitando a pregare, a rivolgere lo sguardo a Dio.
    So che è stato un forte difensore della famiglia e della vita, uno strenuo oppositore dell’aborto e che non è amato dai laicisti argentini. Anche questo è un aspetto che mi fa ben sperare.
    Non ho vissuto la stessa gioia profonda del 2005, ma non nego a Francesco I quell’anticipo di simpatia che i progressisti italiani e stranieri negarono a Benedetto XVI e avrebbero negato a Scola (il quale ha un compito importante da svolgere a Milano e nella Chiesa Italiana).
    L’emozione è stata tanta. Ho saputo della fumata bianca in auto, alla radio, mentre rientravo a casa. Ho sentito persino le campane a festa. C’era una grande attesa, una speranza di rinnovamento e la Chiesa ha saputo rispondere a queste aspettative. Che la Vergine Santa, Madre della Chiesa aiuti e sostenga Francesco I.
    W il Papa!

    14 Marzo, 2013 - 9:49
  24. errata corrige: sbrigarsi ma non troppo, altrimenti errori e sviste fioccano.
    Ovviamente l’ultima riga di quanto ho scritto sopra si legge: Forse lo Spirito Santo….

    14 Marzo, 2013 - 9:50
  25. Perché Francesco primo? Direi Francesco e basta (come del resto si è definito lui). Aggiungere primo mi sembra di mettergli un limite. E poi chi lo dice che ce ne saranno altri che si chiameranno Francesco?

    14 Marzo, 2013 - 9:53
  26. giorgio

    Ci auguriano che venga recuperato qualcosa del messaggio francescano nella Chiesa, come auspicavo in un precedente post.
    Comunque lo “spirito” ha soffiato e un mare di commentatori ed esperti (ma non Lei che reputo il più autorevole dei vaticanisti) ha toppato in pieno. Segno che lo spirito soffia dove vuole e non dove lo vorrebbe portare “certa” stampa.

    14 Marzo, 2013 - 9:56
  27. giorgio

    Come ha giustamente scritto : “Un balzo verso le Americhe costituirebbe un passaggio quasi indolore a una nuova costellazione, stante la continuità culturale tra il vecchio e il nuovo mondo…..Ma già la scelta di un latino-americano….starebbe a indicare anche un passaggio dal Nord al Sud del mondo, di straordinario interesse in una fase storica che vede un rimescolamento planetario delle culture e delle economie.”
    Come è avvenuto, a dimostrazione dello sguardo lungo della Chiesa Universale in contrapposizione a certe miopie curiali ed italiane. (Incredibile se è vera la gaffe della CEI !)

    14 Marzo, 2013 - 10:01
  28. FABRICIANUS

    E’ vero,anche l’amico Nino ed altri avevano “sperato” ” previsto” Bergoglio.

    14 Marzo, 2013 - 10:07
  29. Federico B.

    Che male c’è a dire Francesco I? Non si indicano così i papi?

    14 Marzo, 2013 - 10:24
  30. discepolo

    Bisogna prendere sul serio il primo discorso del nuovo Papa: egli ha ribadito più volte di essere il Vescovo di Roma e ha chiamato Benedetto “vescovo emerito”. Ha parlato di “vescovo e popolo”
    Mi pare che , dopo il ridimensionamento epocale che del ruolo del Papa ha dato Benedetto colle sue dimissioni, adesso un altro segnale ” forte “viene da Francesco: la figura del Papa non sarà mai più come quella che eravamo abituati a pensare. Il Vescovo di Roma diventa un Vescovo come tanti altri, fra tanti altri, e può anzi deve diventare “emerito” a una certa età.
    La struttura “gerarchica” della Chiesa viene abbandonata per una struttura orizzontale: a ben guardare questo non è che il compimento di una concezione teologica che viene da lontano : direi dai primi del ‘900. Il ritorno alle “origini” della Chiesa cristiana, l’ archiviazione di quello che la Chiesa è diventata dall’anno 1000 al 2000. Una concezione teologica sorta ben prima del Concilio Vaticano II e che poi col Concilio ha avuto la sua piena “apparizione” e adesso , nei nostri tempi, il suo inizio di realizzazione: un cambiamento profondo dell’idea di Chiesa e dell’idea di Papato, da “verticale” ad orizzontale (ilpopolo di Dio in cammino), da monarchica a democratica, dal primato petrino alla collegialità.
    Cade l’ultima figura ” assoluta” e ieratica della storia, prima con la rinuncia di Ratzinger e poi con le parole importantissime di Francesco che tiene a definirsi nel suo primo discorso Vescovo di Roma, e non solo colle parole ma con tutto l’atteggiamento anche fisico del nuovo papa.

    14 Marzo, 2013 - 10:27
  31. faber

    grazie Luigi per aver pensato anche a noi in questo momento di grande lavoro per te.

    l’elezione di Bergoglio era a noi tutti inaspettata: siccome tutti sapevamo, ufficiosamente, che aveva “rifiutato” nel 2005, nessuno se lo aspettava ora. Ma il fatto invece che sia divenuto papa getta anche luce su cosa sia veramente accaduto, più probabilmente, nel conclave di otto anni fa: se è vero, come si dice, che Bergoglio a un certo punto abbia fatto capire, durante la cena, di non votare per lui, oggi capiamo un po’ meglio perchè lo avrebbe fatto: non perchè non se la sentiva di fare il papa, ma perchè riconosceva che Ratzinger era la persona giusta: anche qui un gesto di umilità e saggezza.

    Siamo in presenza di due grandi gesti: uno, non pubblico, di Bergoglio che rinuncia in favore di Ratzinger perchè ne riconosce la maggior statura e opportunità per il bene della Chiesa. E Poi Benedetto XVI che, pubblicamente otto anni dopo, rinuncia al pontificato sempre per il bene della Chiesa: come dice il detto gesuità “Ad maiorem Dei gloriam”.

    E poi, come dici anche tu, Luigi, questi due nomi Benedetto e Francesco sono carichi di significati per la chiesa e rimandano a due grandi santi della sua storia.

    I gesti che Francesco ha già fatto e le parole che ha detto già preludono, per chi le sa leggere, a grandi rinnovamenti.

    Grazie Francesco.

    14 Marzo, 2013 - 10:30
  32. discepolo

    In questo bisogna dire che la profezia dello Pseudo-Malachia ci ha azzeccato1 Tale profezia indica infatti il successore di Benedetto come
    l’ultimo Papa. E’ sbagliato pensare” ultimo “in senso apocalittico: ma può essere pensato “ultimo” come l’ultimo rappresentante di una chiesa ormai finita e il primo di una chiesa nuova.

    14 Marzo, 2013 - 10:32
  33. Federico B.

    Discepolo,
    capisco le tue preoccupazioni, ma non giudichiamo un pontificato dalle poche parole espresse “a caldo” subito dopo l’elezione. Appena eletto Benedetto XVI sembrava un papa rigido ed inflessibile, duro!, e invece si è rivelato un pastore umile e buono. Non dobbiamo essere frettolosi. Il tempo ci aiuterà a comprendere meglio la “visione” della Chiesa di Francesco (I).
    Non escludiamo che papa Francesco possa esprimere posizioni non esattamente coincidenti con quelle del Card. Bergoglio.

    14 Marzo, 2013 - 10:34
  34. faber

    @discepolo:

    “La struttura “gerarchica” della Chiesa viene abbandonata per una struttura orizzontale”

    beh… si … magari verrà modificata e ridimensionata in certe sue rigidità. Sicuramente avremo forme nuove o rinnovate di esercizio della collegialità. Ma dire che verrà abbadonata mi pare utopistico, oltre che contro la fede cattolica.
    Il papa rimane sempre il Papa: non “primus inter pares” come per gli ortodossi.
    Francesco non rottamerà certio l’infallibilità del Vaticano I.

    14 Marzo, 2013 - 10:36
  35. Federico B.

    Rimango dell’idea che usare “Francesco” invece di Francesco I crei confusione. A chi ci si riferisce? A San Francesco? Al Papa? A mio cugino? A qualche personaggio pubblico (evito l’elenco)?
    Almeno si dica papa Francesco…

    14 Marzo, 2013 - 10:39
  36. Sforziamoci di capire le parole Discepolo:

    “E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese.”

    La parolina magica “presiede” non ha la connotazione negativa che magari intendi (e certi vogliono far intendere…), leggi su etimo:

    http://www.etimo.it/?term=presedere

    14 Marzo, 2013 - 10:49
  37. Marcello

    Chiedo al nostro gentile ospite qualche commento su:

    – L’arazzo con lo stemma del predecessore coperto.
    – E’ uscito senza stola e senza mantellina (la stola la messa solo per la benedizione; la mantellina rossa mai).
    – La croce era semplicissima; probabilmente era sua.
    – Ha chiamato Benedetto XVI “vescovo emerito”, quando era stato chiaramente detto (credo da Padre Lombardi) che il titolo di “vescovo emerito” non andava usato.

    Grazie

    14 Marzo, 2013 - 11:05
  38. FABRICIANUS

    Sì, nella parola “presiedere” neanche io ci vedo una connotazione negativa, tutt’altro…
    Non sarà un primus inter pares, ne sono certo.

    14 Marzo, 2013 - 11:06
  39. Tanto per scherzare un po’, trovo divertente il fatto che si chiami Bergoglio. Da un po’ di tempo quel “Ber” ci perseguita. Già c’è il cardinale Ber-tone, ma in politica continuano a imperversare Ber-sani e Ber-lusconi.
    Come illustri precedenti politici si potrebbe ricordare Ber-linguer, come santi Ber-nardo e Ber-nadette, come famosa attrice Francesca Ber-tini.
    Senza contare che la gente ha salutato il nuovo Papa del colonnato del Ber-nini.

    14 Marzo, 2013 - 11:25
  40. marta09

    Già, al Silvio nazionale sarà salita la pressione a 2000 quando ha sentoti “Ber …”
    ah ah ah 🙂

    Mi ha dato una immensa gioia vedere che Papa Francesco ha usato la stola SOLO per la Benedizione perchè la stola è l’insegna sacerdotale per eccellenza e la si indossa solo per le “funzioni” sacerdotali.

    Anche questo è segno di umiltà e di chiarezza.
    Scommetto che a mala pena tollerava l’abito bianco … anzi direi che si intimoriva da solo.

    14 Marzo, 2013 - 12:14
  41. marta09

    Uffiiiii “sentito” e non “sentoti”

    14 Marzo, 2013 - 12:15
  42. lazzaro

    Il filologo Giovanni Semerano nella sua opera “Le origini della cultura europea” (Leo S. Olschki Editore) scrive che “ber” deve farsi risalire alla base accadica che significa “eletto, scelto”.

    14 Marzo, 2013 - 12:30
  43. nino labate

    Caro Luigi, il dado è tratto. Sul nuovo Papa scriverai ancora e si scriverà di tutto.
    Anch’io sono contento.
    Rimane ancora scoperto il perché del trasporto verso il tango di papa Bergoglio.
    Che si accompagna al suo amore per la poesia di Borges: il poeta argentino del “Poema para las seis cuerdas” dedicato alla chitarra suonata nel tango.
    Sono certo che per chi ha tempo e voglia di approfondire si apriranno scenari interessanti.
    Anche perché, tra tutte le altre cose, gli esperti sono d’accordo che dietro la diffusione di questa musica popolare, si incontrano gli italiani emigrati in Argentina verso la fine dell’Ottocento.
    Sono stati proprio gli uomini liguri e piemontesi che, ballando rigorosamente fra di loro, hanno ingentilito la musica inserendo simbolismi meno triviali e movenze di raffinata eleganza.
    Comunque siano andate le cose gli esegeti sono convinti che per capire i veri sentimenti popolari di Buenos Aires e i suoi quartieri poveri, bisogna conoscere la storia del tango.
    Non sarà forse per questo che papa Bergoglio ami il tango ?
    Un ballo, com’è noto, agli inizi del ‘900 vietato. Soprattutto per la borghesia della buona società e per il mondo cattolico perché la coppia dava scandalo abbracciandosi. Ma che proprio un Papa incuriosito, volle saperne e capirne di più. Era il 1914 quando, si racconta, un principe cameriere del Sacro Soglio si fece ricevere da Papa Pio X e fece esibire una coppia di colore. Il Papa divertito non fu contentissimo ma per lavarsi le mani se ne uscì con un: “ non vedo ragioni di divieto per il tango…ma è da preferire la furlana…” . E nonostante questa mezza apertura, Enzo Golino riferisce che Luigi Gedda, il massimo esponente dell’Azione Cattolica, sin nel 1942, definì ancora illecito il tango.
    Ora con Francesco I siamo al punto di svolta, e alla pace definitiva tra il tango e la Chiesa?
    Accetta un saluto
    Nino Labate

    14 Marzo, 2013 - 18:14
  44. Marilisa

    “Rimane ancora scoperto il perché del trasporto verso il tango di papa Bergoglio.”

    Invece si conosce bene il motivo : è stato fidanzato, da giovane, con una donna con la quale era solito andare a ballare il tango.
    Lo ha scritto lui stesso non so dove. È stato detto ieri sera a “Porta a porta”.

    14 Marzo, 2013 - 18:52
  45. nino labate

    Marilisa, grazie . Non sapevo. Ma a mio avviso non basta. Ci sarà dell’altro. Forse il suo amore incondizionato verso i poveri di Buenos Aires, nei cui ambienti i tango era di casa. E forse le sue origini italiane. Forse! Ma se ha tempo approfondisca.

    14 Marzo, 2013 - 19:27

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